Newslettera del 11 ott 23

Newslettera del 11 ott 23, updated 10/15/23, 5:17 PM

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About Rete Ambientalista Al

Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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11 ott 23 NOTAV, LGBTQ+, Metro, Olimpiadi2026, Contro la guerra, Salvador, Palestina, Lavoro,
Volerelaluna, Gabrio, Barocchio, Pellerina, Capitale

DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/

VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI

SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e
portato nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti
accaduti il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE 2022 STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura
detentiva ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/

PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
DAL 16 GIUGNO AL 15 OTTOBRE SI STA SVOLGENDO
“LA CAROVANA DEI MUTUALISMI 2023”
E’ iniziata il 16 e 17 giugno a Bari e si concluderà il 14 e 15 ottobre a Pinerolo, sede della prima
Società Operaia di Mutuo Soccorso d’Italia, fondata il 12 ottobre 1848 e del Museo Storico del
Mutuo Soccorso, passando per Firenze, Partinico, Mantova, Corridonia, Milano e Torino.
La Carovana dei Mutualismi è il festival diffuso a cui aderiscono le diverse realtà che praticano il
mutualismo.
La carovana passerà per ogni città in cui saranno attive le organizzazioni che aderiranno alla rete e
funzionerà “a staffetta”.
A Pinerolo il 14 e 15 ottobre 2023 l’assemblea plenaria di tutti i partecipanti alla Carovana sarà
chiamata ad approvare il Manifesto dei mutualismi, che raccoglierà i risultati del percorso condiviso
dei mesi precedenti.
PROGRAMMA COMPLETO
https://carovanadeimutualismi.wordpress.com/about/

PROSEGUONO DA MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE
BANCHETTI PER LA RACCOLTA FIRME PER LA DELLA CAMPAGNA "SALVARE
L'ACQUA, SALVARE IL FUTURO"
DAL 27 SETTEMBRE 2023 È ANCHE POSSIBILE FIRMARE ON-LINE.
Leggi le istruzioni qui oppure vai al sito del comune di Torino per FIRMARE ONLINE,
accettati SPID, CIE (carta d’Identità elettronica), TS-CNS (tessera sanitaria e carta nazionale dei
servizi).
ATTENZIONE: La proposta di deliberazione è destinata al Consiglio Comunale di Torino e
vale SOLO la firma di residenti con diritto di voto a Torino.
26 luglio 23 COMUNICATO STAMPA:
“DEPOSITATO IN COMUNE LA PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE”
E TESTO DELLA DELIBERA
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1738-salvare-
lacqua-per-salvare-il-futuro
A questo link:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1HOmnmRpPrsERF8pamWBg4WnG5sm2PMIs/edit#gid=18544
29609 trovate un foglio condiviso dove siete invitati/e a inserire le vostre disponibilità per dare una
mano ai banchetti.
GUARDA LE FOTO DEI BANCHETTI:
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1739-
banchetti-di-raccolta-firme-per-la-delibera-di-indirizzo-a-smat

GIOVEDÌ 12 OTTOBRE
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
126° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info

ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
OTTOBRE 23, APPUNTAMENTI FISSI AL PRESIDIO DI SAN DIDERO:
https://www.facebook.com/photo?fbid=628973795985062&set=a.421947490021028

ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/

ORE 19 al presidio NOTAV di Borgone
ASSEMBLEA GIOVANILE NOTAV APERTA
Portate bicchiere, cibo e bere da condividere
Nipoti Pintoni Attivi
https://www.facebook.com/nipotipintoniattivi/posts/pfbid021pji11CY2Xgu2ZMiorU1iqG92eu6tkfPoujS
CfFaVAWWmZJ7X8JwBHeoFuVEaJ66l

ORE 21 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
“COMING OUT DAY: LO STATO DEI DIRITTI LGBTQ+”
in occasione del Coming Out Day, rifletteremo insieme sullo stato dei diritti civili in Italia a un anno
dall'insediamento del governo Meloni: una serata di confronto e di musica aperta a tutt3.
Interverranno: Gigi Malaroda (Circolo Maurice) e Lara Vodani (Arcigay)
MUSICA BY QORO, IL QORO CON LA Q: il primo coro LGBTQIAPE di Torino!
Ingresso libero con tessera Arci
Evento di Kontiki Torino e Qoro, il coro con la Q
https://www.facebook.com/events/855489029560351/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D

ORE 21 al centro d'incontro Don Puglisi in via Camandona 9/a Rivoli
“METRO A CASCINE VICA, ARRIVA DAVVERO?”
Partecipano:
Sergio Capelli, Legambiente Piemonte
Alberto Poggio, Commissione tecnica Unione montana Valle di Susa
Alberto Mezzalama, Comitato Torino Respira
Mario Cavargna, Pro Natura Piemonte
“…..si parlerà di mobilità sostenibile, a partire dal progetto metro, e di molte altre opere utili e di
quelle inutili.
Alla serata sono state invitate le amministrazioni di Rivalta, Rivoli, Collegno , Alpignano e Pianezza.
Le opere utili sono tante, di sicuro non lo è un doppione della linea storica che bucherebbe la collina
morenica e devasterebbe Rivalta con cantieri lunghi ed impattanti sul nostro territorio…”
https://www.facebook.com/notav.rivalta/posts/pfbid0KavLwsdZV9UqbFuUYHEdrJ2GmjHLiv3Ms9frj6y
kM8uDEZqiSM86hXbD3qcfMPKGl

VENERDÌ 13 OTTOBRE
ORE 17 all’Università Statale, Via Festa del Perdono, Milano
ASSEMBLEA-CRITICAL MASS CONTRO LE OLIMPIADI INVERNALI 2026
“….nel secondo giorno del World Congress for Climate Justice, l’assemblea metropolitana
milanese Giochi Insostenibili chiama alla mobilitazione e alla discussione pubblica sulle Olimpiadi
invernali Milano-Cortina 2026: il prossimo grande evento del saccheggio e della insostenibilità, sociale
e ambientale.
Appuntamento, in bici e a piedi: perché il cambiamento climatico non è un gioco, perché le Olimpiadi
sono paradigma di un modello di sviluppo ecocida, per rivendicare un altro modello di città.
APPELLO
Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, annunciate quattro anni fa come i Giochi Invernali più sostenibili
di sempre, narrazione alimentata a colpi di rendering e di greenwashing, stanno dimostrando il loro
volto più autentico e presentando un conto pesantissimo in termini di impatto sugli ecosistemi montani,
consumo di suolo, alterazione di sistemi idrogeologici e distruzione di boschi nelle vallate alpine
interessate.
Al contempo, stanno facendo proliferare nuovi progetti di impianti di risalita e sistemi di innevamento
artificiale su tutto l’arco alpino.
Parallelamente, a Milano, alimentano e accelerano dinamiche già in atto di privatizzazione della città
pubblica, consumo di suolo, turistificazione e finanziarizzazione della città, con pesanti effetti sociali e
sul costo delle case, soprattutto nel quadrante sud-est di Milano, ma più in generale in tutta l’area
metropolitana, con conseguenze di sostituzione abitativa….”
Assemblea metropolitana milanese “Giochi Insostenibili”
https://www.offtopiclab.org/13-10-giochi-insostenibili-assemblea-critical-mass-contro-le-olimpiadi-
invernali-2026/

SABATO 14 OTTOBRE
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO

ORE 11 Piazza Carignano, Torino
85 PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte

ORE 15 Piazza Crispi, Torino
MANIFESTAZIONE: “LA PALESTINA VIVE! LA RESISTENZA VIVE!”
https://gancio.cisti.org/event/presidio-e-manifestazione
PODCAST dell'INFO di Radio Blackout 105.250
Ascolta e diffondi!
https://radioblackout.org/2023/10/i-palestinesi-rompono-la-gabbia-di-gaz

ORE 16 Piazza Castello, Torino
SALARIO MINIMO E OMICIDI SUL LAVORO: DUE LEGGI PER RIDARE DIGNITA’
A CHI LAVORA
INCONTRO PUBBLICO
“…Secondo l’OCSE l’Italia è l’unico paese europeo dove il salario medio è diminuito rispetto al 1990:
- 2,9%.
Oggi il 30% dei lavoratori, più di 5 milioni di persone, guadagna meno di 1.000€ lordi al mese, mentre
3 milioni di persone, pur lavorando, versano in condizione di povertà.
Ma il nostro è anche il paese dove chi lavora non ha nemmeno la certezza di tornare a casa.
Dal 2018 si sono registrati oltre 1000 morti l’anno sul lavoro, più di 3 al giorno….
Oggi per frenare questa deriva è necessaria una legge che stabilisca un salario minimo di 10 euro lordi
l’ora, rivalutati automaticamente ed immediatamente in base alla crescita del costo della vita.
I morti sul lavoro sono un altro prodotto della sete di profitto delle aziende, ma anche di leggi che le
hanno progressivamente sollevate da responsabilità penali.
Per questo oggi è fondamentale una legge che istituisca il reato di omicidio sul lavoro…..
Per questo abbiamo deciso di raccogliere le firme per due leggi di iniziative popolari (LIP) che
irrompano nelle aule del parlamento obbligandolo ad occuparsi dei nostri veri interessi….”
Evento di USB Piemonte
https://www.facebook.com/events/2772392789583909

ORE 16 - 23 Sporting Dora, corso Umbria 83, Torino
"FESTA D’AUTUNNO DI VOLERE LA LUNA".
Non potendo organizzarla in via Trivero dati i lavori in corso, ci trasferiremo allo Sporting Dora di con un
programma intenso e di grande interesse.
Sono previsti incontri sulle migrazioni e sul futuro della democrazia alternati con la presentazione
dei lavori e dei progetti per via Trivero e a una brillante performance teatrale.
E ci sarà naturalmente una cena, con menù di stagione curato dai Fornelli in lotta.
Per partecipare alla cena è previsto un contributo di 20 euro e, soprattutto, è necessario prenotarsi
entro lunedì 9 telefonando a Carlo (339 1250127) o Enzo (349 47353389),
precisando se siete onnivori, vegetariani o vegani.
PROGRAMMA:
https://viatrivero.volerelaluna.it/festa-dautunno/

ORE 20 Csoa Gabrio, Via Francesco Millio 42, Torino
“29 ANNI DI GABRIO, FESTEGGIAMOLI INSIEME”
CENA DI COMPLEANNO.
Mandare una mail a cenealgabrio@anche.no per prenotarsi!
ORE 22: CONCERTO LIVE DI SERPE IN SENO E JEKESA.
A seguire DJSET BY ERRODJ
Cena più concerto: 10 euro Solo concerto: 2 euro
Chi sogna non sarà mai solə, chi lotta non muore mai
zona san paolo antifascista, antirazzista, antisessista
Evento di Csoa Gabrio
https://www.facebook.com/events/6735050769918974/?ref=newsfeed

DOMENICA 15 OTTOBRE
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA

ORE 15:30 Corso Appio Claudio, 110, 10151 Torino TO, Italia
“SOLO TU PUOI DIFENDERE IL PARCO DELLA PELLERINA”
ASSEMBLEA PUBBLICA
LA PELLERINA È SOTTO ATTACCO SPECULATIVO:
Abbatteranno centinaia di alberi e cementificheranno decine di migliaia di mq
PARLIAMONE CON:
Maurizio STELLA (salute e verde urbano)
Dario PADOAN (società e natura)
Giorgio VACCHIANO (natura e alberi in città)
“LA PELLERINA è:
- un grande parco pubblico per tutti da vivere: per correre, incontrarsi, respirare, rilassarsi
- un grande parco pubblico con un ricco patrimonio arboreo e floristico
- un grande parco pubblico con un elevato numero di piccoli mammiferi, uccelli, anfibi
- un grande parco pubblico da preservare dal cemento
- un grande parco pubblico da difendere dal taglio del verde e degli alberi
UN PARCO E’ UN PARCO”
A seguire:
MERENDA SINOIRA E MUSICA
Evento di SALVIAMO IL PAESAGGIO, TORINO e Salviamo i prati
https://www.facebook.com/events/s/solo-tu-puoi-difendere-il-parc/6386423994813934/?sfnsn=scwspmo

LUNEDI’ 16 OTTOBRE
ORE 18 al SI Cobas in C. Palermo 60, Torino
“SEMINARIO DI AUTOFORMAZIONE SUL “CAPITALE” DI K. MARX”
Il seminario di autoformazione richiederà una partecipazione attiva nel senso che ogni partecipante, a
rotazione relazionerà su capitoli affidati in ogni riunione che si terrà
Il seminario è organizzato dal Sicobas in collaborazione con la Tendenza Internazionalista, oltre che
dal contributo di alcuni compagni di Torino, coscienti che senza la conoscenza della teoria
rivoluzionaria, non può esserci movimento rivoluzionario…
Di seguito i capitoli del 1° libro: PROCESSO DI PRODUZIONE DEL CAPITALE
PROGRAMMA DI MASSIMA DEGLI 8 SEMINARI PREVISTI OGNI LUNEDÌ ORE 18:
https://www.facebook.com/100063454848255/posts/799521745506313/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v

MARTEDI’ 17 OTTOBRE
ORE 9-13.30 Al Tribunale di Torino, corso Vittorio Emanuele 2°130, Torino
22° UDIENZA PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE nei confronti di
compagni e compagne del Centro Sociale Askatasuna, Spazio Popolare Neruda e Movimento No
Tav.
E’ possibile seguire l’udienza nell’aula 3 nel seminterrato per essere vicini e dare solidarietà agli
imputati.
Le testimonianze si riferiscono al NERUDA per i capi accusa da 2 a 6 (tutti tranne l'associazione a
delinquere)
Per seguire i vari passaggi della vicenda leggere gli articoli passati sul sito:
https://associazionearesistere.org/

ORE 17:30 Centro studi Piero Gobetti, via Antonio Fabro 6, Torino
“IL SATYAGRAHA DI GANDHI E LA SUA DIFFUSIONE IN ITALIA”
Incontro con Angela Dogliotti Marasso
“….La stessa parola pace sfugge alla logica del discorso tecnico-scientifico essendo invece portatrice
di una spiritualità aperta, di un sapere affettivo, di un modus vivendi intransigente ma mite, in definitiva,
di uno stare al mondo.
La parola pace rientra allora tra le parole gratuite, quelle parole che potrebbero sembrare inutili
nell’immediato, ma che sono portatrici di emozioni, di valori, di visioni, di profezie.
La parola pace è come un dono, è una parola libera dai conformismi sociali, dall’etica del successo,
dall’efficacia a tutti i costi.
La pace è una parola gratuita perché non pretende nulla in cambio, è disinteressata perché non
insegue una ricompensa, è una di quelle parole –ex parte populi– con cui ricercare il compromesso per
un interesse comune e non di parte”.
Evento di Centro studi Piero Gobetti
https://www.facebook.com/events/1000982411208754/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3
A[]%7D&locale=it_IT

Ripartono gli appuntamenti, alle ore 17.30, presso il Centro Gobetti, del seminario
"LA POLITICA PER IL XXI SECOLO".
CICLO DI INCONTRI "PACE E GUERRA. TEORIE E VISIONI DELLA PACE"
I prossimi incontri:
MARTEDÌ 7 NOVEMBRE, Antonio La Porta,
“L'EDUCAZIONE PER LA PACE: LA VISIONE DI MARIA ZAMBRANO”
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE, Carlotta Cossutta,
“PER UNA CRITICA DELLA VIOLENZA: JUDITH BUTLER”
LUNEDÌ 4 DICEMBRE, Tommaso Greco,
“SIMONE WEIL: LE RAGIONI DELLA DEBOLEZZA”.

ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 ASSEMBLEA CON DON PAOLO MIGNANI
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal

ORE 21 presso Si Cobas, Corso Palermo 60, Torino
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione

MERCOLEDI’ 18 OTTOBRE
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”

VENERDI’ 20 OTTOBRE
SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE CONTRO GUERRA,
CAROVITA E PRECARIETÀ
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/25/20-ottobre-sciopero-generale-del-sindacalismo-di-base-
contro-guerra-carovita-e-precarieta/

VENERDÌ 20, SABATO 21 E DOMENICA 22 OTTOBRE
“ACQUA E CRISI CLIMATICA IN MONTAGNA”
Al Cinema di Piasco/Sala Polivalente “Dott. Serra”, Via Umberto I , Pi9asco (CN):
“WATERMARK – L’ACQUA È IL BENE PIÙ PREZIOSO”
Proiezione del documentario di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky.
Alla Biblioteca di Frassino, via S. Rocco 4, Frassino (CN):
“ALTISSIMA, PURISSIMA, SCARSISSIMA? IL FUTURO DELL’ACQUA NELLE VALLI DEL
CUNEESE”.
Intervengono: Elisa Palazzi (UniTo); Stefano Fenoglio (UniTo); Livio Quaranta (ACDA S.p.a.)
MERENDA SINOIRA.
Con prodotti provenienti dalle aziende della Val Varaita a cura del cuoco Paolo Meneguz.
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.piasco.net/news/dettaglio_news.asp?id=422¬izia=FAME%20D%E2%80%99ACQUA%
20-%20Piasco%20(CN)

SABATO 21 OTTOBRE
ORE 9.30 sulle Terre di Farmacia Viva, Km 48,8 SS24, Traduerivi
GIORNATA DI PIANTUMAZIONE E PULIZIA
Per stare assieme, segnare il cambio stagione e gustare le prelibatezze che il freddo chiama
lottiamo contro la cementificazione prendendoci cura di questi terreni, e mangiando la POLENTA
di MARIANO
A fine giornata,
VIN BRÛLE E CONCERTO DEL GRUPPO DELL'INVERSO, I FAK IT NABBIE
Finalmente un pò di autunno dalle nostre parti ... basta caldo, Tut lòn ch’a dura tròp a stofia !!! *
* nota del traduttore per i piemontesi di cuore: Tutto ciò che dura troppo stufa

SABATO 21 OTTOBRE
A COLTANO, GHEDI E PALERMO
MANIFESTAZIONI IN CONTEMPORANEA CONTRO LA GUERRA
23 luglio 23 Tendenza internazionalista rivoluzionaria:
APPELLO: “FACCIAMO DEL 21 OTTOBRE UN GIORNO DI FORTE MOBILITAZIONE
UNITARIA CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA, L’ECONOMIA DI GUERRA, IL GOVERNO
MELONI!
…Coltano, con la decisione del governo Draghi del 23 marzo 2022 di istituirvi una nuova base militare
per il GIS (Gruppo di interventi speciali) e i paracadutisti del Tuscania, può esser presa a simbolo della
politica di riarmo portata avanti dagli ultimi governi.
Specie se si potesse arrivare anche ad una piattaforma comune, il segnale sarebbe davvero positivo…”.
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/23/facciamo-del-21-ottobre-un-giorno-di-forte-
mobilitazione-unitaria-contro-la-guerra-in-ucraina-leconomia-di-guerra-il-governo-meloni-tir/

ORE 14 Piazza Roma, Ghedi
MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA, L’ECONOMIA DI GUERRA,
IL GOVERNO MELONI, LA NATO:
9 sett 23 Pungolo rosso:
“GHEDI COS’È, E PERCHÉ IL 21 OTTOBRE
……Ghedi, nelle vicinanze di Brescia, è una base militare storica dell’aeronautica militare italiana,
prima del Regno e del fascismo, poi – in sostanziale continuità – della repubblica democratica “nata
dalla Resistenza”, come ancora piace ricordare ad alcuni compagni nostalgici del passato.
Una base così storica che ha già celebrato in pompa magna due centenari: quello della sua operatività
il 13 maggio 2015 (la base, costruita nel 1909, iniziò infatti a funzionare nella prima guerra mondiale), e
quello dell’Aeronautica militare italiana, che nacque ufficialmente il 28 marzo 1923.
I momenti salienti sono stati ovviamente le due guerre mondiali, e proprio sulla scia di quelle
“esperienze” Ghedi è diventata la principale base di attacco dell’aeronautica militare italiana, e al
tempo stesso il deposito di alcune decine di bombe nucleari della NATO….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/09/09/ghedi/
il manifesto, l’appello, le adesioni alla manifestazione
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/03/tutte-i-a-ghedi-sabato-21-ottobre-il-manifesto-lappello-
le-adesioni-alla-manifestazione/

ORE 14 Basilica Di San Piero A Grado, Pisa
CORTEO “FERMARE L'ESCALATION “
13 Settembre 23:
“MOBILITAZIONE NAZIONALE. FERMARE L’ESCALATION: UNITƏ CONTRO GUERRA,
ARMI E FOSSILI.
UNITƏ CONTRO GUERRA, ARMI E FOSSILE!
APPELLO A UNA MOBILITAZIONE GENERALE
C’è una stretta connessione tra la militarizzazione dei territori in cui viviamo e le politiche di guerra che
l’attuale governo conduce in continuità con quelli precedenti.
Per questo la lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi
con la lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra. In tale prospettiva “Fermare
l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale,
ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della
giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile….
In questo processo comune rientra la mobilitazione generale e nazionale del 21 ottobre, data in cui ci
saranno due manifestazioni: a Pisa e in Sicilia, precedute dalla giornata di sciopero generale contro la
guerra e l’economia di guerra del 20 ottobre….”
https://www.notav.info/post/21-10-mobilitazione-nazionale-fermare-lescalation-unit%C9%99-contro-
guerra-armi-e-fossili/
https://fermarelescalation.org/appello_alla_mobilitazione/
Evento di Movimento No Base - Né a Coltano né altrove
https://www.facebook.com/events/873672890794557?ref=newsfeed

ORE 17 in via Oreto 404 a Palermo
“GUERRA ALLA GUERRA IMPERIALISTA
MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA
APPELLO:
“Il movimento No Muos accoglie e fa sua la proposta per costruire una mobilitazione contro la guerra
imperialista e la militarizzazione dei territori.
…..Il coinvolgimento dell’industria italiana nella politica di guerra è platealmente visibile con i costosi
lavori di ristrutturazione della portaerei Cavour operata dai cantieri navali di Palermo (che si
apprestano a ricevere la nuova nave da guerra multifunzionale Trieste) e nel sempre maggiore
coinvolgimento del colosso Leonardo, leader dell’industria elettronica a fini bellici, presente anche nella
città di Palermo…..
A tutto questo si affianca l’attitudine di affrontare ogni problematica sociale, scaturente dalle falle del
sistema capitalista, con politiche securitarie e militariste, come avviene nella gestione della questione
migratoria, improntata a segregazioni, deportazioni e respingimenti, o come nel caso delle presunte
risposte ai sempre più diffusi femminicidi e stupri.
Giorno 21 Ottobre saremo in piazza a Palermo con un corteo Contro la Guerra e le spese militari,
contemporaneamente alle mobilitazioni che ci saranno in Toscana (Pisa), In Lombardia (Ghedi), in
Puglia (Taranto):
-PER BLOCCARE L’INVIO DI ARMI IN UCRAINA, fermare le politiche di riarmo, arrestare la
corsa a strumenti di morte sempre più devastanti;# per la riconversione ad uso civile delle basi militari
(come quella di Sigonella in aeroporto civile mercantile);
- PER LO SMANTELLAMENTO DELLA BASE MUOS DI NISCEMI (Cl), sempre più coinvolta nei
teatri di guerra;# a sostegno delle lotte territoriali contro le basi militari e i poligoni;
- CONTRO L’INDUSTRIA BELLICA, LE SPESE MILITARI e la crescente militarizzazione delle
nostre città;
- PER IL CONTRASTO ALLA SEMPRE PIÙ PRESSANTE PROPAGANDA MILITARISTA nelle
scuole e nelle università;# sempre con chi si oppone alla guerra sia in Russia che in Ucraina;# per il
sostegno politico e materiale agli oppositori/trici alla guerra, ai disertori e renitenti;
- CON I POPOLI UCRAINO E RUSSO che subiscono gli orrori della guerra imperialista; # sempre al
fianco degli oppressi e delle oppresse di tutto il Mondo;
- CONTRO TUTTI GLI IMPERIALISMI (STATUNITENSE, EUROPEO, ITALIANO, RUSSO,
CINESE)….”
https://www.nomuos.info/guerra-alla-guerra-imperialista/?fbclid=IwAR21-
LxTOnehCYodhHWIxvhBF0sYXmc0_kujculADrgidjfEcZA6Qhl47iw
https://www.facebook.com/photo?fbid=686910256802094&set=a.626229532870167&locale=it_IT

LUNEDÌ 23 OTTOBRE
ORE 18 presso il CSOA Gabrio, via Millio 42, Torino
“INCONTRO PUBBLICO SU NUOVO PIANO REGOLATORE
“Con l'approvazione delle linee generali da parte della Giunta Comunale nel mese di giugno scorso,
ha preso avvio il percorso che portera' all'approvazione di un nuovo Piano Regolatore Generale per
Torino, in sostituzione di quello che ha ormai quasi 30 anni.
Dalle linee generali medesime e da dichiarazioni e comportamenti di Assessore all'Urbanistica e
Sindaco, già da subito attivi nei confronti delle associazioni di costruttori e architetti e addirittura già in
rapporti di collaborazione con la statunitense Fondazione Bloomberg, emerge come l'obiettivo di
questo piano non sara' ascoltare e soddisfare i bisogni degli e delle abitanti ma rendere la città
attrattiva per gli affari e la speculazione, nazionali e internazionali e flessibile al punto tale da non
perdere le occasioni che si presenteranno in tal senso: il tutto falsamente motivato con lo scopo di
portare in quel modo in città le risorse finanziarie che mancano, perse in decenni di pagamenti per
debiti e interessi spesso immotivati se non illegittimi, che continuano a pesare enormemente sulle casse
comunali senza che nessuna amministrazione, compresa la attuale, abbia provato a ristabilire delle
condizioni eque e giuste nei rapporti con banche e istituti finanziari creditori….”
Comitato DebiTO (per informazioni e contatti scrivere a debi.TO@mail.com )
(“A PAROLE UN NUOVO PIANO REGOLATORE. NEI FATTI TUTTO COME PRIMA!”
https://latorinochevogliamo.blogspot.com/2021/05/documento-la-frana-del-pianoregolatore.html
Aggiornamento e integrazione a ottobre 2023 di "LA FRANA DEL PIANO REGOLATORE", maggio
2021, documento conclusivo del percorso collettivo di contrapposizione al tentativo fallito di revisione,
nel 2021, dell’attuale Piano Regolatore di Torino)
https://debitorino.wordpress.com/2023/10/09/nuovo-piano-regolatore-invito-a-incontro-lunedi-23-
ottobre-ore-16/

SABATO 28 OTTOBRE
ORE 14 da Piazza Arbarello a Piazza Castello a Torino
CORTEO REGIONALE DI PROTESTA CONTRO LA CACCIA SELVAGGIA
ANCHE IN PIEMONTE LA FAUNA SELVATICA È MINACCIATA COME MAI PRIMA
D’ORA, UNISCITI A NOI PER FERMARE LA CACCIA SELVAGGIA!
https://www.animaliambiente.it/corteo-di-protesta-contro-la-caccia-selvaggia.html

ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/

AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/

A FINE AGOSTO QUATTRO AUTOREVOLI PERSONALITÀ TEDESCHE HANNO
PRESENTATO UNA PROPOSTA DI PACE PER LA GUERRA IN UCRAINA con una
tregua e successive negoziati di pace.
Proponenti:
- Peter Brandt, figlio dell’ex-cancelliere tedesco Willy Brandt;
- Hajo Funke, già professore di antisemitismo/populismo di destra e di conflitti internazionali; -
Harald Kujat, generale Tedesco di rango supremo (quiescente);
- Horst Teltschik, già capo-consigliere affari esteri del cancelliere tedesco Helmut Kohl
https://zeitgeschehen-im-fokus.ch/en/newspaper-ausgabe-en/article-translated-in-
english.html#article_1565)
2 ott 23 Centro Studi Sereno Regis:
“UNA PIONIERISTICA PROPOSTA DI PACE PER L’UCRAINA
(18 Sep 2023 A groundbreaking german peace proposal for ukraine Conflict resolution – mediation di
Michael von der Schulenburg https://www.transcend.org/tms/2023/09/a-groundbreaking-german-peace-
proposal-for-ukraine/ Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis)
…..Per evitare qualsiasi ritardo da mosse politiche brucianti, propongono che nei negoziati si passi
subito ai temi centrali controversi del conflitto: un’Ucraina neutrale, garanzie di sicurezza per
l’Ucraina, lo status futuro delle regioni di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhya e Kherson nonché della
Crimea.
Delineano possibili soluzioni per ciascuno dei temi controversi, basate sulle risultanze dei colloqui
russo-ucraini del marzo 2022 e sulla posizione negoziale ucraina al vertice per la pace di Istanbul del
29 marzo 2022.
Questa proposta per la pace proveniente dalla Germania s’intende a complemento delle proposte già in
corso da paesi o organizzazioni regionali esterne all’Europa, assume come quelle che vadano
considerati gli interessi securitari russi quali delineati nella lettera della Russia alla NATO e agli USA
del 17 dicembre 2021.
Ma, contrariamente alle opinioni prevalenti nella UE, i promotori di questa proposta condividono la
valutazione dei paesi non-occidentali che il presidente russo Putin sia quanto disposto a negoziare la
pace…..
La proposta tedesca di pace si affida molto a un ruolo decisivo per l’ONU nella sua attuazione.
Secondo la proposta il Quadro per una tregua generalizzata dev’essere deciso nel Consiglio di
Sicurezza ONU mentre il monitoraggio della smilitarizzazione dei territori attualmente occupati dai russi
e la separazione militare delle forze lungo la linea di tregua dev’essere garantita da peace-keeper ONU.
I susseguenti negoziati dovrebbero aver luogo sotto l’egida del Segretario Generale ONU, o di un Alto
Commissario da lui nominato…..”
https://serenoregis.org/2023/10/02/una-pionieristica-proposta-di-pace-per-lucraina/

DALL’INIZIO DELL’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA OLTRE 4,1 MILIONI DI
UCRAINI BENEFICIANO IN EUROPA DELLA “PROTEZIONE TEMPORANEA”,
attivata nel marzo 22, che non si applica per i rifugiati provenienti da altri paesi altrettanto vessati
da guerre e conflitti
Questa direttiva conferisce particolari diritti tra cui il permesso di soggiorno, l'accesso al mercato
del lavoro e agli alloggi, l'assistenza medica e l'accesso all'istruzione per i minori.
I paesi dell'UE che hanno ospitato il maggior numero di beneficiari di protezione temporanea
provenienti dall'Ucraina sono: Germania (1 153 865 persone), Polonia (971 080), Cechia (357 540)
In Italia sono circa 160.000
https://www.consilium.europa.eu/it/infographics/ukraine-refugees-eu/

3 ott 23 Comitato 23 settembre:
“LE PROFUGHE UCRAINE, UN BUON AFFARE PER GLI “ALLEATI” EUROPEI
….Un rapporto della Commissione Europea rivela che nell’aprile 2023 oltre 600 mila profughi
ucraini, per la maggior parte donne, lavoravano, soprattutto in Polonia, Germania, Repubblica Ceca e
Olanda.
Togliendo gli anziani e i bambini, un tasso di occupazione del 65%.
In questi paesi, caratterizzati da una popolazione invecchiata, e da scarsità di forza lavoro, gli
imprenditori si sono visti offrire lavoratrici con un alto tasso di istruzione e competenze, soprattutto
tecnico-scientifica (ben superiore alla media UE).
E hanno potuto inquadrarle a bassi livelli salariali (i titoli di studio non sono riconosciuti) o anche
assumerle in nero.
Già le organizzazioni dei datori di lavoro esprimono preoccupazione che questa manodopera preziosa
torni in patria alla fine della guerra.
Anzi esprimono la speranza che siano i mariti, una volta congedati, se sopravvivono, a raggiungere le
donne…..
Quindi, dietro lo schermo della loro solidarietà pelosa, capitalisti grandi e piccoli sfruttano ora i
profughi come prima sfruttavano gli immigrati “economici” (prima della guerra, gli immigrati ucraini
in Europa erano 920 mila, 240 mila in Italia, per lo più donne impegnate come badanti)….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/03/le-profughe-ucraine-un-buon-affare-per-gli-alleati-
europei-comitato-23-settembre/

DOMENICA 1° OTTOBRE IL TRIBUNALE ISRAELIANO DI RISHON LEZION HA
SANCITO LA SCARCERAZIONE DI KHALED EL QAISI
Fino all’ 8 ottobre, nonostante non sia stata formulata alcuna accusa, Khaled è rimasto a
disposizione delle autorità israeliane e non potrà lasciare il territorio palestinese, a causa di
un divieto di espatrio comminato dal tribunale israeliano.
4 ott 23 Comunicato del Comitato per la liberazione di Khaled el Qaisi:
“INCERTEZZA E RESTRIZIONI: RESTA ALTA LA MOBILITAZIONE PER KHALED EL QAISI
…..Per trenta giorni, inoltre, a Khaled è vietato ogni contatto con persone che potrebbero essere
coinvolte nelle indagini…..
Anche una telefonata o un incontro fortuito per strada rischiano di configurarsi come la violazione
delle condizioni del rilascio.
Eventualità che, tra le altre cose, determinerebbe anche un’immediata (e gravosa) sanzione pecuniaria a
carico della persona che si è offerta di fungere da garante e che da ieri lo ospita nella propria casa a
Betlemme….
Dopo la lettera aperta di intellettuali e accademici, le manifestazioni degli studenti universitari nei
principali atenei nazionali e i presidi sotto le sedi Rai di otto città, è stata lanciata una raccolta fondi a
sostegno delle spese legali sulla piattaforma “Produzioni dal basso” e in settimana sono previste altre
iniziative locali e nazionali a cui tutte le persone solidali alla causa di Khaled sono invitate a
partecipare”.
https://freekhaled.noblogs.org/post/2023/10/04/incertezza-e-restrizioni-resta-alta-la-mobilitazione-per-
khaled-el-qaisi/

SABATO 7 OTTOBRE ALL’ALBA IL TERRITORIO DI ISRAELE È STATO
COLPITO DA MIGLIAIA DI RAZZI E MILITANTI PALESTINESI ENTRAVANO NEL
PAESE attraversando la frontiera di Gaza.
Poco dopo il comandante di Hamas, Muhammad Al-Deif, ha rivendicato l'attacco, dichiarando la
"rivoluzione" e invitando tutti i palestinesi armati a unirsi allo scontro.
L'operazione è stata chiamata "ALLUVIONE AL-AQSA", per il grande numero di razzi fatti
cadere.
(Al-Aqsa è una delle moschee più sacre presenti a Gerusalemme).
Per ora si stimano 1200 morti tra gli israeliani, oltre 2.700 feriti e un numero imprecisato di ostaggi.
I bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza avrebbero già provocato nei primi 3 giorni 900
morti e 4500 feriti palestinesi secondo il ministero della Sanità palestinese.
Il governo Netanyahu ha approvato nella notte tra sabato e domenica lo “stato di guerra”, ha
interrotto la fornitura di elettricità a Gaza, bloccato il passaggio delle merci
7 ott 23 Rainews VIDEO:
“LA RETE DISTRUTTA DALLA RUSPA: I PALESTINESI DILAGANO NEGLI
INSEDIAMENTI ISRAELIANI URLANDO DI GIOIA
https://www.rainews.it/video/2023/10/la-rete-distrutta-dalla-ruspa-i-palestinesi-dilagano-negli-
insediamenti-israeliani-urlando-di-gioia-2337d97d-63a8-4d8e-8c13-a910c3b119fd.html
8 ott 23 Corriere TV:
“MILIZIANI DI HAMAS CONQUISTANO UN CARRO ARMATO, LA FUGA DEGLI
ISRAELIANI DAL FESTIVAL NEL DESERTO
https://www.youtube.com/watch?v=dTMAmYgje2c

8 ott 23 Pungolo rosso:
“L’11 SETTEMBRE DI ISRAELE
….L’immagine migliore, però, è quella che ritrae la ruspa palestinese intenta, tra l’esultanza dei
presenti, ad abbattere la barriera metallica che da decenni fa dei gazawi l’unica popolazione al mondo
letteralmente incarcerata; un’immagine che da sola riassume le ragioni incontenibili della lotta di
liberazione palestinese.
Gettando il cuore (e i deltaplani !) oltre l’ostacolo, i miliziani di tutte le fazioni, con strepitoso ingegno,
coraggio, e certo, anche con un più avanzato equipaggiamento militare, sono usciti dalle corde in cui
l’evidente superiorità militare e tecnologica dell’Occupazione li aveva confinati e, veicolando un esempio
e un messaggio di riscatto ai proletari della Cisgiordania, della diaspora e, in generale, a tutte le masse
arabe oppresse, hanno umiliato lo Stato sionista e la sua pretesa inviolabilità…..
Da molte parti si fa il parallelo tra questo attacco “di sorpresa” della resistenza palestinese e l’azione
“di sorpresa” degli eserciti di Egitto e Siria di cinquant’anni fa (ottobre 1973) con la guerra del
Kippur.
Il parallelo non regge, perché quell’iniziativa rappresentò l’ultimo conato delle borghesie arabe di
contenere Israele in nome di un loro assai dubbio “anti-imperialismo”, se è vero che appena cinque
anni dopo Sadat portò l’Egitto alla normalizzazione delle relazioni con Israele con i fetidi accordi di
Camp David, e tanto basta.
L’attacco di ieri prorompe, invece, dalla parte più diseredata e vessata della popolazione palestinese, e
mette nel massimo imbarazzo le molte borghesie arabe che già hanno rapporti normali con Israele e
blocca – almeno sulla scena pubblica – l’avvicinamento tra Israele e Arabia saudita sponsorizzato da
Washington…..
Se un parallelo si vuol trovare, è – semmai – con l’offensiva vietnamita del Tet partita nella notte tra il
30 e il 31 gennaio 1968 che colse di sorpresa l’esercito occupante e costituì il punto di svolta nella
guerra degli Stati Uniti al popolo vietnamita, l’inizio della disfatta yankee.
Non tanto per gli immediati risultati militari, pure significativi (la sanguinaria controffensiva
statunitense fece tra i 40 e i 50 mila morti in poche settimane tra i vietcong e i soldati nord-vietnamiti),
quanto per l’effetto “morale” e propagandistico enorme che ebbe negli Stati Uniti, dove crollò il mito
della vittoria vicina e della giustezza della guerra, e presero il via le proteste giovanili contro la guerra
in tante città americane, proprio mentre si moltiplicavano le diserzioni e le ribellioni nelle truppe
d’occupazione in Vietnam.
Tanti israeliani comuni appartenenti agli strati sociali non sfruttatori avranno compreso ieri, con
sgomento, che i palestinesi non sono affatto in ginocchio, ché anzi il loro ardimento e la loro
organizzazione sono cresciuti nel tempo, e la vittoria contro di loro non solo non è vicina, è
impossibile….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/08/l11-settembre-di-israele/

8 ott 23 Comitato 23 settembre:
“LE DONNE IN MARCIA PER LA PACE IN ISRAELE?
No justice, no peace!
Da qualche anno in questa stagione migliaia di donne israeliane e palestinesi attraversano insieme
Israele da nord a sud, fino a Gerusalemme, per testimoniare la loro volontà di pace e il loro rifiuto di
continuare a vedere i loro figli morire in una guerra che si trascina ormai da settantacinque anni….
Al risorgere di ogni accenno di resistenza armata, anche le nostre sinistre istituzionali si fregano le
mani, possono a cuor leggero dargli addosso al terrorista, all’islamico, al resistente ad oltranza.
Israele sarà magari un po’ brusco, ma in fin dei conti difende i nostri valori, la nostra civiltà e i nostri
conti in banca.
Da parte nostra, nessuna vuota esaltazione dell’eroismo: i palestinesi resistono istintivamente, perché
non hanno scelta.
In loro l’istinto di sopravvivenza è tutt’uno con la loro coscienza e determinazione.
Le donne palestinesi fanno più figli di ogni altra donna del pianeta, perché sanno di essere minacciate
dall’estinzione. E molte, per quanto stremate, condividono la necessità della lotta.
La marcia della pace delle donne, delle madri, vista benevolmente anche da personaggi istituzionali
occidentali, raggiungerebbe meglio il suo scopo se facesse qualche passo in più.
Se portasse, ad esempio, nelle manifestazioni che hanno percorso Israele negli ultimi mesi, q1ualche
bandiera palestinese, se chiedesse la fine dell’espansione delle colonie, se si battesse contro il governo,
se promuovesse il rifiuto alle armi dei soldati e delle soldatesse….
Palestina è il mondo, e tutti dobbiamo fare la nostra parte…..
Alziamo la voce, manifestiamo compatti contro le guerre dei padroni, contro il governo che le appoggia
ad oltranza, contro chi ne ricava guadagno e potere.
Tutti in piazza, contro tutte le guerre di aggressione del mondo!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/08/le-donne-in-marcia-per-la-pace-in-israele-no-justice-no-
peace-comitato-23-settembre/

19 giugno–14 luglio 2023 Punto 7 dell’ordine del giorno del Consiglio dei Diritti Umani
Cinquantatreesima sessione
“RAPPORTO DELLA RELATRICE SPECIALE SULLA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEI
TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI DAL 1967
Francesca Albanese (La presente relazione è stata presentata dopo la scadenza prevista per riflettere
gli sviluppi più recenti)
Situazione dei diritti umani in Palestina e in altri territori arabi occupati
Sintesi
Nel presente rapporto Francesca Albanese, relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei
territori palestinesi occupati dal 1967, rileva che i maltrattamenti arbitrari e deliberati sono inflitti ai
palestinesi non solo attraverso pratiche illecite di detenzione, ma anche come un continuum carcerario
composto di tecniche di detenzione su larga scala – fisica, burocratica, digitale – oltre alla prigionia.
Tali violazioni possono costituire crimini internazionali perseguibili ai sensi dello Statuto di Roma
della Corte Penale Internazionale e della giurisdizione universale.
L’occupazione israeliana è stata lo strumento di conquista del colonialismo di insediamento anche
attraverso l’intensificarsi dei metodi di reclusione contro un intero popolo che – come farebbe qualsiasi
popolo – si ribella continuamente contro i propri carcerieri….”
Nota della Redazione di Zeitun
Alcuni problemi tecnici solamente ora risolti hanno impedito la pubblicazione del Rapporto prima che
venisse divulgata la versione dell’ONU.
La traduzione è di Luciana Galliano, Giuseppe Ponsetti e Amedeo Rossi.
http://zeitun.info/rapporto-della-relatrice-speciale-sulla-situazione-dei-diritti-umani-nei-territori-
palestinesi-occupati-dal-1967-francesca-albanese/

CONTINUA NEGLI USA LO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’AUTO
3 ott 23 Pungolo rosso:
“STATI UNITI, LA LOTTA DEGLI OPERAI DELL’AUTO LASCERÀ IL SEGNO.
…Qualcosa di veramente grosso bolle in pentola se per la prima volta nella storia degli Stati Uniti un
presidente si sente in dovere di andare a megafonare ad un picchetto operaio.
Tanto più perché la lotta operaia in corso avanza rivendicazioni che i boss di Ford, GM, Stellantis, i
primi referenti di Biden, giudicano folli e disastrose per le loro imprese….
Parla Shawn Fain, il nuovo presidente dell’UAW: “Insieme stiamo riprendendo la lotta nella UAW e
nell’intero movimento operaio. Un sindacato che non è disposto a colpire per vincere è come un
combattente con una mano legata dietro la schiena. Senza l’arma dello sciopero la guerra contro i
lavoratori è una lotta truccata. Per decenni è stata la stessa storia: potere incontrollato delle
multinazionali e potere dei lavoratori in via di estinzione. Il risultato è una massiccia disuguaglianza
nella nostra società. Per ristabilire l’equilibrio di potere è indispensabile ripristinare l’uso dello
sciopero”.
Nella convenzione dell’UAW di aprile Fain era stato ancora più netto: “Siamo qui per andare insieme
a prepararci alla guerra contro il nostro unico e solo vero nemico [in lingua originale: “to ready
ourselves for the war against our only one and only true enemy”], le corporations miliardarie e gli
imprenditori che rifiutano di dare ai nostri membri la loro giusta parte”. Questo nemico, per quanto
potente, può essere vinto, se si ha fiducia nella lotta e nella possibilità di vincerlo….
Sulla base della tattica dello Stand-Up Strike, sono entrati in sciopero il 15 settembre solo 13.000
operai di GM, Ford e Stellantis.
In seguito lo sciopero si è esteso a 38 magazzini di ricambi, e il 29 settembre ad altre due fabbriche di
produzione, la Ford di Chicago e la GM Delta Township Assembly di Lansing nel Michigan, per un
totale di 25.000 lavoratori coinvolti – da notare: la nuova direzione dell’UAW ha deliberato che lo
sciopero sia coperto dalle casse sindacali dal primo giorno, non più dall’ottavo.
In tutti i casi si tratta di uno sciopero con picchetti.
Ma via via che la lotta si protrae, tutte le fabbriche del settore auto sono state messe in allerta per
massimizzare i danni ai padroni pur senza entrare in sciopero.
Al momento ci sono 130.000 lavoratori che seguendo la regola “work to rule” si attengono rigidamente
alle norme.
Spesso, quindi, rallentano la produzione, si rifiutano di spostarsi in bici dentro gli stabilimenti e di
camminare velocemente, non accettano più ordini orali, né cambi di postazione, di reparto e tanto più di
fabbrica per sopperire al personale mancante.
La misura di solidarietà di maggior peso è il rifiuto dello straordinario volontario (“Eight and Stake”),
difficile da fare per gli operai a più basso livello di paga, ma che finora ha visto un’adesione così ampia
da causare la chiusura di molte fabbriche nel weekend, e l’interruzione della produzione di intere
linee….
Osservate il primo effetto di 15-16 giorni di sciopero di appena 25.000 lavoratori dell’auto: in extremis
è stato evitato a Washington, con un accordo tra i democratici e parte dei repubblicani, il default
federale. E cosa viene a cadere?
I 6 miliardi di ulteriori forniture di armi a Kiev… ”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/03/stati-uniti-la-lotta-degli-operai-dellauto-lascera-il-segno/

MARTEDÌ 3 OTTOBRE A MESTRE UN AUTOBUS È USCITO FUORI STRADA E
SONO MORTI L'AUTISTA E 20 TURISTI E 15 PASSEGGERI SONO RIMASTI
FERITI.
L’inchiesta di omicidio stradale plurimo aperta sul disastro, al momento senza indagati, è incentrata
sull’accertamento di un eventuale malore che abbia fatto perdere il controllo del mezzo all’autista
40enne Alberto Rizzotto.
Il guardrail era basso, e sulla barriera laterale del viadotto c’era un varco di servizio, di circa un
metro e mezzo
5 ott 23 Pungolo rosso:
“LA STRAGE DI VENEZIA, LA CRUDA REALTÀ SOTTO LA DEMAGOGIA DI STATO
… i primi tra tutti a buttarsi tra le fiamme a mani nude per salvare i feriti sono stati, guarda te, due
operai della vicina Fincantieri, Boubacar Tourè e Godstime Erheneden, mentre da sopra gli italianuzzi
di passaggio filmavano la scena forte…
Ma la questione più importante – perché è successa questa strage? – resta avvolta nel “mistero”,
bisogna stare molto attenti a non urtare certi interessi…
Il primo è sul guardrail “forte come un panetto di burro” (“non era una barriera, era una ringhiera”),
sul quale l’autobus guidato da Alberto Rizzotto si è poggiato per un po’, salvo poi precipitare nel punto
in cui, pare, lo stesso guardrail arrugginito, vecchio di più di cinquanta anni, di 55 centimetri di altezza,
era già interrotto.
Da molti anni era stata segnalata la necessità prioritaria di “sostituzione delle barriere stradali e dei
parapetti esistenti”….
L’indicazione è precisa: “si prevede che per la quasi totalità le barriere siano dotate di rete antisasso,
con altezza minima di 300 centimetri” (tre metri), e che le barriere di protezione delle auto e dei mezzi
che percorrono il ponte sia di tipo H4, in acciaio, di altezza superiore al metro e 40 centimetri…..
Ed ecco quindi un interrogativo elementare: se questa brava gente sapeva dell’urgenza dei lavori sul
cavalcavia, perché ci ha impiegato 8 anni a provvedere?
Perché, di qualsiasi colore siano, tutte le amministrazioni “pubbliche” sono al servizio di grumi di
interessi imprenditoriali privati (massimamente quella in carica a Venezia, guidata da un imprenditore
corsaro che ha fatto fortuna trafficando in braccia nel mercato del lavoro con la sua agenzia interinale
beffardamente denominata Humana…), perché mettono lo sviluppo e la sicurezza dei trasporti pubblici,
la mobilità collettiva, all’ultimo posto.
Fatto sta che là dove è avvenuta la strage, non esisteva alcuna barriera di protezione dalla possibilità di
precipitare al suolo da 15 metri di altezza, e per di più su fili del trasporto ferroviario – barriere che
sarebbero state di grandissima utilità perché, questo è certo al 100%, il pullman andava a ridottissima
velocità (30 km l’ora circa)….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/05/la-strage-di-venezia-la-cruda-realta-sotto-la-demagogia-
di-stato/

MARTEDÌ 3 OTTOBRE IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DI POITIERS HA
ANNULLATO DUE ORDINANZE PREFETTIZIE PER LA CREAZIONE DI MEGA-
BACINI: 6 a La Pallu nella Vienne e 9 a Aume Couture (7 nella Charente e 2 nelle Deux-Sèvres).
4 ott 23 Infoaut:
“15 NUOVI PROGETTI DEI BACINI ANNULLATI DAI TRIBUNALI: È ORA DI FERMARE I
PROGETTI IN CORSO NEL DEUX-SÈVRES!
Si tratta di una grande vittoria per il movimento Soulèvements de la Terre, il comitato Bassines non
merci e la Confèderation paysanne: 15 progetti di mega-bacini annullati nel Deux-Sèvres.
Dopo diversi presidi, manifestazioni – tra cui quella ben nota di Sainte-Solines e la carovana per
l’acqua composta da 800 biciclette, arrivano le prime vittorie dal movimento ecologista francese.
Di seguito abbiamo tradotto il comunicato stampa di Bassines non merci, Confédération Paysanne,
Les Soulèvements de la Terre:
“……È ora che il governo riconosca la necessità di una moratoria immediata e smetta di reprimere il
movimento di difesa dell’acqua……
E per una buona ragione, le questioni sono le stesse: progetti sovradimensionati, aumento dei volumi
di irrigazione legati a queste infrastrutture in un contesto idrologico locale già squilibrato e mancata
considerazione degli effetti prevedibili del cambiamento climatico.
Anche nel caso dell’Aume Couture, il tribunale ha riscontrato l’inadeguatezza degli studi di impatto.
La sentenza afferma chiaramente che i volumi previsti per questi progetti di mega-bacini
consentirebbero agli irrigatori beneficiari di prelevare più acqua rispetto ai volumi utilizzati negli
ultimi 10 anni.
Non c’è quindi una riduzione complessiva dei prelievi e il principio stesso della sostituzione,
l’argomento usato dalle autorità e dai promotori dei progetti per giustificare i mega-bacini, viene messo
in discussione.
Questi progetti, come i precedenti, concepiti per sostenere principalmente pratiche agricole inadatte e
superate a vantaggio di una minoranza di agricoltori, non tengono conto delle richieste delle
associazioni e delle previsioni e raccomandazioni dei vari rapporti (IPCC, Corte dei Conti, CESE, ecc.)
sulla necessità di proteggere le risorse idriche e promuovere la produzione alimentare locale….”
https://infoaut.org/crisi-climatica/15-nuovi-progetti-dei-bacini-annullati-dai-tribunali-e-ora-di-fermare-i-
progetti-in-corso-nel-deux-sevres

2 ott 23 Comunicato di RETE Ambientalista Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace
e la Nonviolenza:
“CI SONO ALTERNATIVE AGLI PFAS (Acidi Perfluoroacrilici)?”
“Sì, possono essere messi al bando. Come già avvenne per l’amianto.
Sì, è possibile realizzare prodotti funzionali per esterni con idrorepellenza e sporco senza PFAS.
Alcune aziende l’hanno già fatto.
Esempio, Ecoshield è un rivestimento antiaderente per padelle senza Teflon.
Esempio, VAUDE (attrezzatura e abbigliamento outdoor) ha eliminato l’uso di PFAS in tutti i suoi
prodotti a partire dal 2021, dopo aver firmato nel 2016 il Greenpeace Detox Commitment.
Esempio, Novamont pubblicizza: i nostri prodotti (compostabili) in Mater-Bi sono Pfas-free.
Esempio, entro il 2023, il 92% del volume dei materiali della famosa Patagonia con sostanze chimiche
idrorepellenti sarà prodotto senza Pfas.
Esempio, Lobocosmetica. Esempio, BIOPAP. Esempio, BioPac. Eccetera.
Ma non può bastare che ci mettiamo tutti alla ricerca delle etichette Pfas Free.
O che riduciamo il consumo di alimenti contenuti in imballaggi di plastica, carta, cartone e fibre
vegetali……
O che la Regione prometta depuratori “Pfas free” nella zona rossa di Vicenza.
O che dal 2023 siano in vigore i limiti CEE alla presenza dei pericolosi contaminanti PFAS su carne,
pesce, uova e altri alimenti di origine animale.
O che aspettiamo che l’Istituto Mario Negri concluda una piattaforma di sostituzione dei Pfas.
E’, INVECE, SUBITO NECESSARIO IL BANDO DI PRODUZIONE E CONSUMO PFAS: come
prevede il Disegno di Legge “Crucioli”.
E’, INVECE, NECESSARIA LA FERMATA DELLE PRODUZIONI DELLA SOLVAY DI
SPINETTA MARENGO.
Ma, nel braccio di ferro tra chi, come noi, lotta per il bando e le lobby industriali, come Solvay,
vinceremo noi ma quando? quante le Vittime?”
https://www.rete-ambientalista.it/2023/10/02/ci-sono-alternative-agli-pfas/

4 ott 23 Tutta la newslettera del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
“LA COSTITUZIONE. ARTICOLO 32. ARTICOLO 11. ARTICOLO 4.....”
https://groups.google.com/g/acqua-bene-comune-fano/c/wxxPbwM2HPo

4 ott 23 comunicato stampa comitato Custodi del bosco d'Arneo:
“NO ALL'AMPLIAMENTO DELLA PORSCHE NELLA TERRA DEL SALENTO
NO all'ampliamento della Porsche nella Terra d’Arneo
NO alla distruzione dell’area boschiva protetta
NO all'uso strumentale della pubblica utilità per favorire interessi privati
Il Nardò Technical Center di proprietà della Porsche Engineering ha ottenuto dalla Regione Puglia
l'approvazione di un piano di ampliamento del proprio impianto automobilistico (9 nuove piste di prova
e nuovi fabbricati) che cancellerà circa 200 ettari di boschi, in un'area di notevole importanza
naturalistica e paesaggistica, ricca di biodiversità, di specie e habitat protetti, interessata da vincoli
ambientali.
Raggirando tali misure in nome di una presunta "utilità pubblica", la Regione Puglia, senza alcuna
consultazione pubblica con le comunità interessate, si impegna ad espropriare circa 550 ettari di terreni
con una modalità coattiva del tutto impropria, miope e non etica, che consentirà a Porsche di acquisire
i terreni diventandone unica proprietaria.
I Comuni di Porto Cesareo e Nardò hanno ratificato l’Accordo di programma, approvato il 10 agosto
2023, ignorando le valutazioni ambientali negative e il buon senso di chi si sta mobilitando per opporsi a
un piano a dir poco scellerato.…
Nella devastazione ecologica e sociale in cui viviamo, le foreste vanno protette e non distrutte.
La riforestazione promessa da Porsche non sarà verosimilmente attuata come accaduto in casi simili e
non potrebbe comunque sostituire l’effetto benefico di una foresta secolare. …”
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid08qfAiUzs7yaASoYsFk8ThBPs8ytP3q3b3m
v7nfDF8gA4jwcPD9V9UgsJZZv7o9xKl&id=61552187812848&locale=it_IT

5 ott 23 Ulivivo:
“A RISCHIO DISTRUZIONE LA PIANA DEGLI ULIVI MONUMENTALI FRA
OSTUNI E FASANO IN PUGLIA
Eradicazioni veloci e a tappeto delle piante positive al batterio; rimborsi per chi abbatte; accelerazione
degli espianti volontari.
E ancora: un super monitoraggio degli ulivi monumentali metà dei quali, trovandosi oramai in zona
infetta, secondo la normativa europea, non sono più soggetti né a monitoraggio né ad abbattimenti.
Questi sono solo alcuni punti del cosiddetto Statuto che riguarderà la famosa Piana degli Ulivi
Monumentali, un piano folle e letale della regione Puglia che rischia seriamente di distruggere la piana
monumentale degli ulivi.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=Ru6X9PGNrAQ

AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/

DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- -
www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/-
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro
di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)

ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
(VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/)

7 ott 23 FQ:
“RUSSIA-UCRAINA, È TEMPO DI PACE: ECCO 4 CHIAVI PER L’INTESA
IL CLIMA È CAMBIATO - La strategia dei neocon Usa di circondare la Federazione con Paesi Nato
è fallita: impossibile dunque non ragionare con Kiev e Mosca sulla base di concessioni territoriali e
garanzie sulla sicurezza
Di Jeffrey Sachs
….Quattro eventi hanno infranto le speranze dei neocon di un allargamento della Nato verso Est, in
Ucraina, Georgia e oltre. Il primo è diretto.
L’Ucraina è stata devastata sul campo di battaglia, con perdite tragiche e spaventose. La Russia sta
vincendo la guerra di logoramento, un esito che era prevedibile fin dall’inizio, ma che i neocon e i
media mainstream hanno negato fino a oggi.
Il secondo è il crollo del sostegno in Europa alla strategia neocon statunitense. ….
Il terzo è il taglio del sostegno finanziario degli Stati Uniti all’Ucraina. La base del partito
repubblicano, diversi candidati repubblicani alla presidenza e un numero crescente di membri
repubblicani del Congresso si oppongono a ulteriori spese per l’Ucraina….
Il quarto, il più urgente dal punto di vista dell’Ucraina, è la probabilità di un’offensiva russa.
Le perdite dell’Ucraina ammontano a centinaia di migliaia e l’Ucraina ha bruciato l’artiglieria, le
difese aeree, i carri armati e altre armi pesanti. È probabile che la Russia segua con una massiccia
offensiva….
Ci sono quattro chiavi per un accordo. In primo luogo, come parte di un accordo generale,
Biden dovrebbe accettare che la Nato smetta di allargarsi verso Est, senza per questo invertire i
processo di allargamento del passato…..
In secondo luogo, il nuovo accordo di sicurezza tra Stati Uniti e Russia dovrebbe riguardare le armi
nucleari….
In terzo luogo, Russia e Ucraina dovrebbero accordarsi su nuovi confini, in cui la Crimea, a
maggioranza etnica russa, e i distretti dell’Ucraina orientale, a forte componente etnica russa,
rimarrebbero parte della Russia…..
In quarto luogo, nell’ambito di un accordo, Stati Uniti, Russia e Unione europea dovrebbero ristabilire
relazioni commerciali, finanziarie, di scambio culturale e turistico….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/07/e-tempo-di-pace-ecco4-chiavi-per-
lintesa/7315887/

7 ott 23 Zeitun. Info:
“PERCHÉ IL GRUPPO PALESTINESE HAMAS HA LANCIATO UN ATTACCO
CONTRO ISRAELE?
da Al Jazeera
…Il gruppo armato palestinese Hamas ha lanciato contro Israele l’“OPERAZIONE ALLUVIONE
AL-AQSA”, l’escalation più grave dal 2021 quando Israele e Hamas hanno combattuto una guerra
durata 11 giorni….
Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, ha detto che il gruppo ha attaccato da terra, mare e
aria.
Il primo lancio di razzi è partito alle 06:30 ora locale (le 5:30 in Italia).
L’esercito israeliano ha anche affermato di aver lanciato l’operazione “SPADE DI FERRO” contro
Hamas nella Striscia di Gaza.
Gli attacchi mattutini si sono verificati durante Simchat Torah, una festività che cade l’ultimo giorno
della festa ebraica di una settimana conosciuta come Sukkot, o Festa dei Tabernacoli….
I razzi sono stati lanciati fino a Tel Aviv. Hamas ha anche inviato combattenti nel sud di Israele.
I media israeliani hanno affermato che uomini armati hanno aperto il fuoco sui passanti nella città di
Sderot, e i filmati che circolano sui social media sembrano mostrare scontri nelle strade della città e
uomini armati in jeep che vagano per le campagne.
Un rapporto sostiene che i combattenti di Hamas hanno preso il controllo di diversi centri israeliani
occupati da civili, dove gli abitanti hanno chiesto aiuto al loro governo.
L’esercito israeliano afferma che dozzine di aerei da combattimento stanno effettuando attacchi contro
obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza…..
Khaled Qadomi, il portavoce di Hamas, ha detto ad Al Jazeera che l’operazione militare del gruppo è
una risposta a tutte le atrocità che i palestinesi hanno dovuto affrontare nel corso dei decenni.
“Vogliamo che la comunità internazionale fermi le atrocità a Gaza, contro il popolo palestinese e contro
i nostri luoghi santi come Al-Aqsa, ecco le ragioni per cui abbiamo iniziato questa battaglia”, ha detto.
“Questo è il giorno della più grande delle battaglie per porre fine all’ultima occupazione sulla terra”,
ha detto Mohammed Deif, comandante militare di Hamas, aggiungendo che sono stati lanciati 5.000
razzi.
“Chiunque abbia un’arma dovrebbe tirarla fuori. È giunto il momento”, ha detto Deif, secondo alcune
fonti.
In una dichiarazione postata su Telegram Hamas ha invitato “i combattenti della resistenza in
Cisgiordania” così come “le nostre nazioni arabe e islamiche” a unirsi alla battaglia….”
https://zeitun.info/2023/10/07/perche-il-gruppo-palestinese-hamas-ha-lanciato-un-attacco-contro-israele/

7 ott 23 Avvenire:
“L'ATTACCO DI HAMAS CONTRO ISRAELE, LA REAZIONE: TUTTI I PRECEDENTI
Le offensive di Hamas e la risposta di Israele in meno di vent'anni hanno causato la morte di migliaia
di persone.
Nell'operazione dell'agosto 2014 furono uccisi 2.100 palestinesi e 73 israeliani
Camille Eid
Sono almeno cinque le guerre che finora hanno opposto Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, a
Israele. A differenza di quanto accaduto oggi, Hamas negli ultimi tempi si era limitata a lanci, anche
frequenti, di missili da oltre confine. Ecco la cronologia.
Giugno 2006 Scattata meno di un anno dal disimpegno di Israele dalla Striscia, l'operazione “Pioggia
d’estate” ha avuto come casus belli il sequestro del soldato Gilad Shalit, liberato solo nel 2011. Gli
scontri sono andati avanti fino al 26 novembre con un bilancio di 400 palestinesi uccisi.
Febbraio 2008 L’operazione “Inverno caldo” è scattata in ritorsione alla morte di un israeliano con un
razzo sparato da Gaza: oltre 120 i palestinesi uccisi. Israele aveva dichiarato la Striscia una «entità
ostile» dopo che Hamas ne aveva preso il controllo nel giugno 2007.
Dicembre 2008 La massiccia operazione “Piombo fuso” intendeva mettere fine al lancio di razzi contro
Israele. Al cessate il fuoco, proclamato nel gennaio 2009, il bilancio era di 1400 palestinesi (in
maggioranza civili) e 13 israeliani uccisi.
Novembre 2012 “Colonna di nuvola” è iniziata con l'assassinio mirato di un leader delle Brigate al-
Qassam, l'ala militare di Hamas. Otto giorni di scontri e lanci di missili.
Luglio-agosto 2014 L'operazione “Confine protettivo” dopo il rapimento di tre giovani israeliani. Il
bilancio è di oltre 2.100 palestinesi e 73 israeliani uccisi.
Maggio 2021 Pioggia di missili di Hamas su Israele dopo settimane di tensione sulla moschea al-Aqsa
cui Israele risponde con intensi bombardamenti su Gaza. Morti 250 palestinesi e 13 israeliani.
Agosto 2022 Oltre 44 palestinesi uccisi (tra cui 15 bambini) in tre giorni di raid “preventivi” israeliani
contro depostiti di armi nella Striscia. In risposta, le fazioni palestinesi hanno lanciato un migliaio di
missili verso il territorio israeliano”.
https://www.avvenire.it/mondo/pagine/guerra-israele-i-precedenti

7 ott 23 Fanpage:
“COSA STA SUCCEDENDO IN ISRAELE SECONDO L’ISPI: “ATTACCO SUICIDA HAMAS,
REAZIONE NETANYAHU SARÀ DURISSIMA”
Una “follia”, un “attacco suicida” basato “sull’idea sbagliata che Israele fosse divisa e impreparata”.
Così si spiega l’offensiva di Hamas rivolta questa mattina al territorio israeliano, con il lancio di
migliaia di razzi e l’invasione con uomini armati.
Ugo Tramballi, esperto di Ispi, ha spiegato a Fanpage.it come potrebbe svilupparsi il conflitto e quali
conseguenze potrebbe avere.
A cura di Luca Pons
…..QUELLO DI HAMAS SEMBRA UN ATTACCO PROGRAMMATO DA MOLTO, CE LO SI
POTEVA ASPETTARE?
Sì, sicuramente per come sta avvenendolo sembra un attacco programmato da tempo, e la cosa che
stupisce è che i servizi segreti israeliani non avessero individuato e scoperto questi preparativi. Mi
sembrava di vedere sul campo che siano stati preparativi piuttosto vasti: raramente si è visto un tentativo
di invasione da parte di Gaza del territorio israeliano.
QUALE IL MOTIVO DIETRO UN'OFFENSIVA DEL GENERE?
È difficile: sembra una follia, una cattiva valutazione della realtà politica.
Non ci sono ragioni, anzi in questi ultimi anni Hamas aveva dimostrato una specie di moderazione,
naturalmente per i canoni dell'islamismo palestinese.
Si era sempre tenuto in disparte dall'estremismo, per esempio dalla Jihad islamica, aveva cercato
comunque una dimensione politica, aveva fatto diversi compromessi con Israele, tramite la mediazione di
Egitto e Qatar.
Compromessi per migliorare la qualità della vita dei palestinesi, perché anche Hamas a Gaza aveva un
debito di credibilità e di consenso visto come vive la popolazione palestinese lì.
Soprattutto con il governo precedente, quello di Lapid, c'era stato una specie di incontro di interessi fra
Israele a Hamas: una risposta alle esigenze di sicurezza di Israele la poteva dare solo Hamas, e una
risposta alle esigenze di miglioramento della qualità di vita dei palestinesi la poteva solo dare Israele.
Quindi sembrava che ci fosse un cammino lento, un po' come successe per l'Olp negli anni Settanta,
Ottanta, Novanta. Invece sembra che non sia assolutamente così.
COSA POTREBBE CERCARE DI OTTENERE HAMAS SCATENANDO UNA NUOVA GUERRA?
È un'operazione suicida, perché alla fine poi Israele probabilmente raderà al suolo una volta di più
una buona parte di Gaza: c'è una sproporzione gigantesca di forze militari.
Temo che dietro la decisione ci sia stata una cattivissima valutazione della realtà e di Israele, che era
sempre stato un po' il timore di Israele.
Una valutazione sbagliata su quello che sta succedendo all'interno di Israele: lo scontro fra i
democratici e l'attuale governo, che spinge il Paese sempre più verso destra e verso una specie di Stato
religioso, il fatto che i soldati riservisti rifiutassero di essere richiamati in segno di protesta contro le
decisioni illiberali di questo governo.
HAMAS PUÒ AVER PENSATO CHE PER QUESTO ISRAELE FOSSE DIVENTATA DEBOLE.
Spesso in Hamas c'è una tendenza al massimalismo politico, e io non riesco a immaginare che sia altro:
la convinzione di trovare Israele impreparata….”
https://www.fanpage.it/esteri/cosa-succede-a-israele-ispi-a-fanpage-attacco-suicida-di-hamas-netanyahu-
radera-gaza-al-suolo/

9 ott 23 Open:
“ISRAELE, ORRORE SENZA FINE, RITROVATI 108 CADAVERI NEL KIBBUTZ DI BE’ERI.
Hamas: «Non apriamo ai negoziati sugli ostaggi finché sotto il fuoco di Israele»
Sale a 1.000 il bilancio delle vittime dell’attacco di Hamas.
687 quelle nella Striscia.
Netanyahu promette di «cambiare il Medio Oriente» e spinge per un governo di unità nazionale
…..«Gli ostaggi sono a rischio, ma non negozieremo nulla finché saremo sotto il fuoco, con la
minaccia di una invasione o della battaglia», ha detto in un comunicato rilanciato dalla Cnn.
«Se Israele continua a colpire civili a Gaza giustizieremo gli ostaggi ad uno ad uno, uno per ogni
bombardamento su abitazioni civili senza preavviso, e pubblicheremo gli audio e i video delle
esecuzioni»: è la minaccia brandita questa sera da un portavoce delle Brigate Al Qassam di Hamas,
che detiene una parte delle decine di cittadini israeliani rapiti nel corso del raid terroristico di sabato 7
ottobre.
Una terrificante risposta ai bombardamenti israeliani sulla Striscia di rappresaglia, che avrebbero già
provocato nelle prime 48 ore 687 vittime e 3.726 feriti secondo il ministero della Sanità palestinese. Il
bilancio ancora provvisorio della scorribanda terrorista lanciata sabato nel Sud di Israele ha invece
superato le 1.000 vittime, dopo che in serata si è appreso dello scioccante ritrovamento di 108 corpi
senza vita all’interno del kibbutz Be’eri.
Si tratta di uno dei villaggi israeliani a pochi chilometri dal confine con la Striscia di Gaza dove la
mattanza compiuta dai paramilitari palestinesi è stata più tremenda ed efferata.
La scoperta dei cadaveri conferma la portata del massacro che vi è stato compiuto.
Più mortale, soltanto quello compiuto alcuni chilometri più a nord, al rave party nel deserto nella zona
di Ra’im: 260 il numero di ragazzi e ragazze uccisi dopo essere stati colti alla sprovvista alla festa.
Nei pressi del confine di Gaza, invece, in territorio israeliano «sarebbero stati ritrovati i corpi di circa
1.500 terroristi palestinesi».
Lo riporta il Jerusalem Post…..”
https://www.open.online/2023/10/09/israele-hamas-scontri-terroristi/

9 ott 23 Open:
“PERCHÉ UN ATTACCO ORA? PERCHÉ L’INTELLIGENCE ISRAELIANA NON ERA
PREPARATA?
Domande (e risposte) sulla guerra Hamas-Israele
Gli attori coinvolti, il numero di morti, feriti e ostaggi.
Gli interrogativi principali sul nuovo fronte del disordine mondiale
di Alessandra Mancini
…..Nel suo discorso di circa 10 minuti, il comandante di Hamas Mohammad Deif ha sottolineato come
l’operazione sia stata lanciata come rappresaglia per la «profanazione da parte di Israele della moschea
di Al-Aqsa».
Motivazione, questa, utilizzata anche dal leader politico del gruppo, Ismail Haniyeh, secondo cui i
militanti «stanno guidando una campagna eroica volta a difendere la moschea di Al-Aqsa, i luoghi santi
e i prigionieri palestinesi».
Al-Aqsa è il nome della Moschea che si trova sulla contesa Spianata delle Moschee a Gerusalemme ed
è considerata il terzo luogo più sacro dell’Islam.
Ma il suo complesso si affaccia sul Muro del Pianto, il più sacro luogo di preghiera per gli ebrei.
Secondo l’interpretazione della regola dello status quo accorda ai soli musulmani il permesso di
pregarvi, mentre permette ai fedeli delle altre religioni di visitare il luogo.
Eppure le recenti restrizioni israeliane all’accesso dei fedeli musulmani con la massiccia presenza
delle forze dell’ordine sul sito hanno provocato un crescendo di forti ostilità.
Ogni anno, infatti, nel periodo che coincide con il Ramadan e la preparazione alla settimana della
Pasqua ebraica si verificano momenti di forte tensione.
L’ultimo: il 5 aprile scorso quando le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno fatto irruzione nella
sala di preghiera di al-Qibly, nel complesso della moschea di al-Aqsa, con armi e lacrimogeni per
costringere i fedeli asserragliati dentro ad uscire.
Perché l’intelligence israeliana non è riuscita a prevedere l’attacco?
Come è possibile che il governo israeliano, le loro forze armate, le agenzie di intelligence, siano state
colte alla sprovvista?
Il primo ministro Netanyahu, con ogni probabilità, dovrà rispondere dell’enorme fallimento.
L’impreparazione dell’esecutivo è venuta a galla fin da subito, ovvero con l’evidente ritardo con cui
Bibi ha risposto agli attacchi di Hamas: «Siamo in guerra. Il nemico pagherà un prezzo che non ha mai
conosciuto», ha detto rivolgendosi agli israeliani.
Il raid arriva in un momento particolare per la leadership del Paese, attaccata negli ultimi mesi da
milioni di persone, tra cui gli stessi militari, che – scesi nelle piazze del Paese – si sono schierati contro
la proposta di riforma della giustizia sostenuta dallo stesso premier.
Ma non solo: a fine luglio, oltre mille riservisti dell’aviazione, fra cui centinaia di piloti, hanno
inoltrato una lettera ai deputati della Knesset, al capo di stato maggiore generale Herzi ha-Levi e al
comandante dell’aviazione militare generale Tomer Bar per informarli che avrebbero sospeso la propria
attività di volontari nella riserva, se il Parlamento avesse approvato la contestata riforma….”
https://www.open.online/2023/10/09/israele-vs-hamas-cosa-e-
successo/#:~:text=In%20estrema%20sintesi%2C%20il%20progetto,molti%20raid%20subiti%20da%20Is
raele.

5 ott 23 FQ:
“IRAN, ALTRO CASO MAHSA: ARMITA È IN COMA DOPO LE BOTTE DELLA
POLIZIA PER IL SUO VELO
Intubata, una ferita alla testa coperta da un grosso cerotto, gli occhi chiusi, la flebo sul braccio sinistro
abbandonato.
È la foto di Armita Geravand, 16 anni, in coma dopo il pestaggio da parte della polizia morale nella
metropolitana di Teheran perché non indossava il velo islamico.
L’istantanea, scattata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Fajr della capitale iraniana, è stata
diffusa dal gruppo curdo per i diritti umani Hengaw Organization for Human Rights ed è rimbalzata
su siti e social con la velocità della rete: una possibile miccia per una nuova ondata di proteste come
quelle che hanno scosso l’Iran dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata perché non indossava
l’hijab secondo gli standard degli ayatollah e “misteriosamente” deceduta dopo tre giorni di coma.
Era stata la stessa associazione a denunciare la “grave aggressione fisica” subita da Armita dopo che
un video circolato sui social mostrava una ragazza portata a braccia fuori da un vagone da alcune
donne in chador nero e deposta a terra, immobile.
Versione smentita, come nel caso di Mahsa, a livello ufficiale.
I media statali, che secondo la ong hanno pubblicato il filmato modificato, hanno riferito che la
giovane è invece svenuta dopo un calo di pressione che l’avrebbe fatta sbattere contro la parete del
vagone del treno….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/05/iran-altro-caso-mahsa-armita-e-in-coma-
dopo-le-botte-della-polizia-per-il-suo-velo/7313783/

5 ott 23 FQ:
“DA UN’ESULE IRANIANA “ORA IL REGIME È IN CRISI GRAZIE ALLA NUOVA
RESISTENZA”
Dottoressa Ghazal Afshar, Associazione Giovani Iraniani in Italia
….A 4 anni, purtroppo, mio padre è stato fucilato e mia zia materna impiccata, in quello che nella
storia del nostro Paese è conosciuto come il Massacro dell’88, quando in una sola estate, dopo processi
farsa di pochi minuti (presieduti tra l’altro dalla cosiddetta “commissione di morte” di cui era membro
anche Raissi, lo stesso che – ahimè – ricopre oggi l’incarico di presidente della Repubblica), sono stati
uccisi oltre 30 mila prigionieri politici per la propria attività in difesa dei diritti umani e per la libertà
del nostro popolo…..
I mullah vogliono dare l’impressione che gli equilibri di potere siano tornati allo stato precedente alla
rivolta, ma la realtà presenta una narrazione contrastante: un’economia in bancarotta, un’inflazione
sfrenata, una disoccupazione cronica e una discriminazione istituzionalizzata stanno contribuendo a
creare una situazione in cui la società iraniana è pronta a scoppiare nuovamente.
Gli eventi di settembre 2022 hanno rivelato un malcontento diffuso che trascende la classe, la regione,
il genere e le generazioni.
Nelle strade scesero tutti gli iraniani e nonostante la sua brutalità, il regime non è riuscito a spegnere
la scintilla delle proteste.
Le ragioni sono da ricercare nell’esistenza di una resistenza organizzata che ha guadagnato
importanza all’interno del Paese grazie alle attività delle cosiddette “Unità di Resistenza”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/05/da-unesule-iraniana-ora-il-regime-e-in-
crisi-grazie-alla-nuova-resistenza/7313741/

5 ott 23 FQ:
“EGITTO, PROTESTE CONTRO AL-SISI: PIÙ DI 400 ARRESTI
Sono circa 400 le persone che sono state arrestate dopo essere scese in piazza in Egitto per contestare la
decisione del presidente Abdel Fattah al-Sisi di candidarsi, per la terza volta, alle elezioni presidenziali
previste per il 10, 11 e 12 dicembre.
Elezioni che vedono al-Sisi ovviamente favorito, dopo la modifica attuata alla Costituzione nel 2019 che
gli permetterebbe di restare in carica addirittura fino al 2034.
Lo ha dichiarato il segretario generale del Collegio degli avvocati della città di Marsa Matruh, Saleh
Abu Attia, spiegando che a essere arrestati sono “in maggioranza giovani uomini”.
Il quotidiano Al Manassa ha riferito di scontri tra manifestanti e agenti della polizia a Marsa Matruh, nel
nord-ovest dell’Egitto.
“Come dimostrano i video diffusi sui social”, l’avvocato Attia ha precisato che gli scontri sono avvenuti
dopo che i manifestanti hanno intonato cori di protesta contro al-Sisi.
Nei loro confronti non è ancora stata formulata nessuna accusa”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/05/egitto-proteste-contro-al-sisi-piu-di-400-
arresti/7313785/

8 ott 23 ANSA:
“AFGHANISTAN, OLTRE 2.000 MORTI PER IL TERREMOTO, 10.000 FERITI
Il nuovo bilancio del governo talebano di Kabul dopo la serie di scosse di ieri, di cui due di 6.3.,
nell'Herat
…..Al momento i morti sono almeno 2.053 e 9.249 feriti. Oltre 1.300 case sono state totalmente o
parzialmente distrutte…..
L'Afghanistan occidentale, vicino ad Herat è stato sconvolto da una serie di scosse di terremoto
ravvicinate molto forti che hanno toccato per due volte la magnitudo di 6.3: lo segnala l'istituto
geosismico statunitense Usgs, che rileva una prima oscillazione di 6.3, seguita da altre quattro di 5.5,
4.7, di nuovo 6.3 e 5.9, il tutto a una quarantina di chilometri …”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/08/terremoto-in-afghanistan-governo-oltre-1.000-i-morti-
_1fd1c56e-2c15-4e42-910b-be0675255afc.html

4 ott 23 Fanpage:
“COSA È SUCCESSO A MESTRE, LA DINAMICA DELL’INCIDENTE E LE
POSSIBILE CAUSE
La dinamica dell’incidente del bus precipitato a Mestre: secondo quanto reso noto finora, il mezzo è
caduto da 6-7 metri dopo aver strisciato contro il guardrail per alcuni metri e averlo poi sfondato. Poi,
è stato avvolto dalle fiamme.
Finora sarebbero 21 i morti, di cui due bambini.
Il bus elettrico era usato come mezzo a noleggio per portare dei turisti verso un campeggio a
Marghera.
A cura di Luca Pons
Nell'incidente di Mestre, dove un bus è precipitato dal cavalcavia Vempa causando almeno 21 morti e 15
feriti attualmente ricoverati – secondo stime della Prefettura – si inizia ad avere qualche informazione
sulla dinamica dell'accaduto.
A quanto risulta finora, il pullman elettrico è caduto da un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità,
che porta verso l'autostrada A4, ed caduto di fianco a dei binari ferroviari. Prima di andare a finire
contro il guardrail avrebbe rallentato.
Solo dopo l'impatto col suolo sarebbe stato avvolto dalle fiamme.
L'incidente è avvenuto tra le 19.30 e le 20 di martedì 3 ottobre. Al vaglio degli inquirenti ci sono al
momento diverse ipotesi sulla cause della strage.
La dinamica dell'incidente: il pullman rallenta e sfiora il guardrail
Cosa è successo negli attimi immediatamente precedenti alla tragedia è dunque ancora tutto da
ricostruire e dei video al vaglio degli inquirenti potrebbero dire qualcosa di più.
Al momento, una delle piste che sembrano tra le più plausibili sarebbe quella di un malore che
potrebbe aver colto l’autista del pullman di turisti.
Tale ricostruzione potrebbe essere avvalorata appunto da un video in cui si nota che il mezzo arriva,
rallenta, frena ed è quasi fermo quando sfonda il guardrail….”
https://www.fanpage.it/attualita/cosa-sappiamo-del-bus-precipitato-a-mestre-il-guardrail-sfondato-e-il-
salto-nel-vuoto-poi-lincendio/

5 ott 23 Today:
“LA FOTO DEL GUARDRAIL GIÀ "SPEZZATO", IL BUS FUORI CONTROLLO: 5 PUNTI
SULLA STRAGE DI MESTRE
Ecco l'immagine della rampa prima dell'incidente: dove il pullman è caduto, la protezione era
interrotta.
Il Comune di Venezia aveva garantito la sicurezza antincendio dei mezzi elettrici.
E la privatizzazione sottrae milioni di euro al trasporto pubblico.
Il precedente di Torino
Fabrizio Gatti
Una foto, scattata nel mese di maggio del 2022 che Today.it ha trovato, dimostra che il guardrail non
soltanto era troppo basso: nel punto esatto in cui l'autobus carico di turisti sfonda la ringhiera come
fosse burro, in prossimità di un giunto della rampa, la protezione era interrotta (immagine sopra).
Che sia stato un malore dell'autista, Alberto Rizzotto, 40 anni, a mandare fuoristrada il pullman
elettrico oppure il guasto di una delle sue centraline di controllo, la strage di Mestre è la copia di un
altro incidente pressoché identico: il 28 luglio 2013, l'autista di una corriera rimasta senza freni, per
rallentare si appoggia al guardrail del viadotto Acqualonga, in provincia di Avellino, e vola nella
scarpata: i morti allora furono 40.
Dieci anni non sono insomma serviti a mettere in sicurezza le nostre infrastrutture principali.
Il sovrappasso del disastro di Mestre, secondo le carte stradali, è un tratto della strada regionale Padana
superiore, la ex statale 11 che attraversa il Nord fino a Milano.
Ma è anche uno degli svincoli più trafficati, che qualche chilometro più avanti immette nell'autostrada
A4.
La magistratura dovrà ora accertare la competenza delle manutenzioni dei guardrail: toccavano alla
Regione Veneto o al Comune di Venezia?
Non c'è soltanto questo, però, nelle indagini sulla tragedia nella quale, martedì 3 ottobre, sono morti
20 turisti, l'autista e 15 passeggeri sono rimasti feriti. Vediamo punto per punto….”
https://www.today.it/attualita/incidente-bus-mestre-cosa-sappiamo.html

5 ott 21 Today:
“INCIDENTE BUS MESTRE, 21 MORTI, TUTTI I NOMI DELLE VITTIME
Tante domande ancora senza risposta. Perché l'autobus ha sterzato ed è volato giù dal cavalcavia a
Mestre? Identificati tutti i corpi
…..Una piccola tedesca di un anno e cinque mesi, una bimba ucraina di 10 anni, una donna croata
incinta in viaggio di nozze Marko Bakovic e Antonela Perkovic, erano convolati a nozze l'11
settembre. Per la luna di miele erano partiti in auto alla volta dell'Italia. Venezia, poi sarebbero andati a
Roma, Firenze, Bologna.
Come praticamente tutte le altre vittime, anche loro alloggiavano al camping Hu di Marghera. Marko
è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Mirano. È sedato, in gravi condizioni, ma non sarebbe
in pericolo di vita. Non sa ancora che sua moglie non c'è più.
Tra le vittime figura anche la famiglia Ogrezeanu, tutti rumeni: Mircea Gabriel, 45 anni e Mihaela
Loredana, 42 con le loro - pare - figlie Aurora Maria, 8 anni e Georgiana Elena, 13.
Nello schianto hanno perso la vita anche altri cittadini ucraini, oltra alla bambina Daria: Vasyl
Lomakin, 70 anni, Anastasia Morozova, 12, Yuliia Niemova, 10, Iryna Pashchenko, 20, Liubov
Shyshkarova, 20, Dmytro Sierov, 33.
Anche il cinese Serhii Beskorovainov, 70 anni, e la moldava Tetiana Beskorovainova, 69,
(probabilmente la moglie dell'uomo) avevano il passaporto ucraino.
Oltre alla piccola Charlotte, sono morti altri due tedeschi: Ane Elen Berger, 32 anni, e Jonathan
Siddharta Grasse, 28.
Morti anche i due portoghesi Maria Fernanda Maciel Arnaud, 56 anni, e Gualter Augusto Carvahalido
Maio, 58.
E, infine, la sudafricana Annette Pearly Arendse, 58 anni….”
https://www.today.it/cronaca/mestre-nomi-
morti.html#:~:text=Oltre%20alla%20piccola%20Charlotte%2C%20sono,Annette%20Pearly%20Arendse
%2C%2058%20anni

2 ott 23 FS News:
“SALVINI, 200 MILIARDI IN INFRASTRUTTURE NEI PROSSIMI 10 ANNI
“Tra strade, autostrade e ferrovie ci sono circa 200 miliardi da mettere a terra nei prossimi dieci anni",
così il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini all'Itas forum di Trento.
Il vicepremier ha evidenziato come ci siano in programma "oltre 2.000 cantieri da nord a sud, con
quattro miliardi e mezzo di investimenti solo sulla programmazione Anas".
In merito ai temi più a cuore delle comunità locali del trentino, Salvini ha confermato la bontà del
progetto della circonvallazione ferroviaria di Trento, da portare avanti “con un occhio di riguardo alla
tutela ambientale, al discorso delle bonifiche, alla compatibilità con il territorio. Escludo di bloccare un
intervento che libererà Trento da un peso insopportabile. Abbiamo tutto l'interesse, tutte le intenzioni di
mantenere il cronoprogramma e la tabella di marcia"…..
Durante il suo intervento il vicepremier si è anche soffermato sul progetto del Ponte sullo Stretto.
"Entro la fine del mandato saranno sbloccate le 117 opere commissariate che mi sono trovato sulla
scrivania quando mi sono insediato al ministero. In questo contesto si inserisce il Ponte sullo Stretto.
Dopo 51 anni dalla legge istitutiva il ponte partirà e ci lavoreranno imprese italiane. Il finanziamento ci
sarà nella prossima Legge di bilancio. Ci saranno 6 corsie stradali e 2 ferroviarie. Un'opera che
coinvolgerà 300 imprese e 100mila lavoratori".
Infine sulla Tav Torino-Lione, Salvini ha sottolineato l’ottima collaborazione con la Francia e che
entro la fine dell'anno verrà svolto un sopralluogo dei cantieri”
https://www.fsnews.it/it/focus-on/infrastrutture/2023/10/2/salvini--200-miliardi-in-infrastrutture-nei-
prossimi-10-anni.html

5 ott 23 Stampa:
“PONTE SULLO STRETTO, L’ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DAL GOVERNO CONTRO
L’OPERA DIVENTA UN CASO
Bonelli: «Questa maggioranza è ostaggio di Salvini». La struttura che dovrebbe unire Calabria e
Sicilia è considerata strategica dal leader della Lega
Thomas Usan
….Durante la seduta della Camera il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra (nonché co-portavoce di
Europa Verde) Angelo Bonelli ha presentato un odg in cui veniva sottolineato nelle premesse come il
progetto del Ponte fosse «vecchio di 10 anni, con un costo iniziale stimato di 4 miliardi di euro, poi
raddoppiato nel 2011 e per il quale le stime odierne parlano di oltre 15 miliardi» e di come fosse
necessario «concentrare le risorse economiche per potenziare il trasporto pubblico e le ferrovie del
Sud».
Tutto nella norma fino a questo punto.
Se nonché Bonelli, verso le 20.30, riceve una telefonata inaspettata: «Il viceministro (alle
infrastrutture ndr) della Lega Rixi mi avverte del parere favorevole del governo sul mio odg, con una
piccola riformulazione della parte finale sulla parte del raddoppiamento delle linee»…..
Proprio ieri il ministro Salvini aveva annunciato che avrebbe puntato in manovra a ricevere non solo
uno stanziamento per l’avvio dei lavori, ma anche per tutti i cantieri dei prossimi anni. …”
https://www.lastampa.it/politica/2023/10/05/news/ponte_stretto_messina_governo_meloni-13654613/

4 ott 23 STOP HS2:
“IL PREMIER UK CANCELLA IL RESTO DEL PROGETTO HS2
Il Primo Ministro Rishi Sunak ha appena annunciato la cancellazione dell'HS2 da Birmingham a
Manchester. Mentre la Fase 1 da Londra Euston a Birmingham continuerà, è chiaro che il Primo
Ministro ha riconosciuto che l'arresto dell'HS2 è stato corretto fin dall'inizio.
Il progetto non offre soluzioni commerciali o ambientali, e non ci sono i soldi per pagarlo.
L’HS2 è il progetto sbagliato per la nostra nazione.
STOP HS2 ha presentato questa argomentazione più di 10 anni fa e continuerà a lottare contro questo
progetto di vanità da grande opera inutile (elefante bianco in inglese, N.d.T.).
Stiamo valutando le implicazioni più ampie dell'annuncio del premier e seguirà un ulteriore
aggiornamento…”
https://stophs2.org/news/19892-breaking-news-pm-cancels-rest-of-hs2-project

4 ott 23 Stampa:
“IL NUOVO PREFETTO DONATO CAFAGNA: “L’INTERVENTO DELLA POLIZIA
ERA DOVUTO, LA MANIFESTAZIONE NON ERA AUTORIZZATA”
E sull’arrivo dei migranti: «Via Traves sarà liberata in due settimane»
Irene Famà, Paolo Varetto
….Arrivato in città due giorni fa, proprio in concomitanza con il festival delle Regioni e la visita del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni.
Due giornate caratterizzate da scontri di piazza e polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico.
«Manifestare è un diritto sacro, ma risponde a delle regole.
Non c’è stata alcuna richiesta di autorizzazione e il corteo ha cercato più volte di forzare il dispositivo
di sicurezza. La necessità era quella di garantire che un evento di portata nazionale si svolgesse in un
clima civile e sereno».
Altro tema centrale è la gestione dei 4900 migranti ospitati oggi in 328 centri di accoglienza
straordinaria sparsi in tutta la provincia, a cui si aggiungono le 200 persone ancora ospitate nell’ex
mattatoio.
«Tra due settimane verranno spostati in altre strutture della rete Cas, mentre gli spazi saranno restituiti
alla Città per l’emergenza freddo».
"Lotta al caporalato, la sicurezza sul lavoro deve diventare tema centrale"
Sicurezza, spaccio e occupazioni abusive….
Parole chiave: lotta allo spaccio e alle occupazioni abusive, «in particolare in zone complesse come
Barriera di Milano, Vanchiglia, Aurora e Porta Nuova.
La strategia è di proseguire con le operazioni ad alto impatto, affiancate da presidi più continuativi».
Infine uno strumento aggiuntivo: quello dei tavoli operativi circoscrizionali che coinvolgeranno i
presidenti e i dirigenti locali delle forze dell’ordine. A tutto questo «è importante affiancare un’opera di
prevenzione per contrastare il disagio giovanile insieme al Comune, la scuola e le associazioni».
https://www.lastampa.it/torino/2023/10/04/news/torino_nuovo_prefetto_cafagna_scontri_giusto_intervent
o_polizia_corte_non_autorizzato-13640011/?ref=LSTO-F-7

5 ott 23 Manifesto:
“BLOCCATA FINO AL 2024 LA «LINEA STORICA» FRA ITALIA E FRANCIA
Passaggio a Nord-Ovest. Lavori di ripristino nel traforo del Fréjus dopo la frana nella Maurienne. Dai
treni, il traffico merci si trasferirà su gomma.
Aumento dell’inquinamento atmosferico, disagi per i passeggeri e danni per l’economia
Mauro Ravarino, Torino
Alla situazione già critica dei valichi alpini (Monte Bianco, Gottardo e Brennero), si aggiunge la lunga
chiusura del traforo ferroviario transfrontaliero del Fréjus, che unisce Italia e Francia e lungo il quale
transitano i treni che da Milano vanno a Parigi e viceversa.
Proprio attraverso queste montagne dove sopra le creste passano con estreme difficoltà i migranti,
spesso intercettati e respinti, e dove invece per le merci il flusso è sempre stato più agevole.
L’annuncio dell’interruzione del traffico ferroviario tra i due paesi è stato dato venerdì scorso dal
prefetto della Savoia, Francois Ravier, e dalle ferrovie francesi Sncf.
La circolazione ferroviaria lungo la cosiddetta linea storica è bloccata dal 27 agosto per una grave
frana nel territorio della Maurienne e, secondo le autorità francesi, i lavori di ripristino, inizialmente
previsti entro novembre, non termineranno prima dell’estate 2024.
Si fermeranno quindi, almeno fino a giugno, i Tgv (i treni di Sncf) e i Frecciarossa (Trenitalia) tra
Parigi e Milano, così come i 170 treni merci che utilizzano questa linea ogni settimana.
Su rotaia resta aperta, tra Francia e Italia, la linea via Ventimiglia, ma molto probabilmente il traffico
merci ferroviario – comunque minoritario rispetto al totale – si trasferirà su gomma lungo il già
intasato traforo autostradale del Fréjus tra Bardonecchia, a conclusione dell’A32, e Modane in
Francia.
La situazione complessiva è ulteriormente complicata dalla chiusura del traforo del Monte Bianco, dal
16 ottobre al 18 dicembre, per importanti lavori di manutenzione straordinaria.
Buona parte del traffico si riverserà qui in Piemonte….”
https://ilmanifesto.it/bloccata-fino-al-2024-la-linea-storica-fra-italia-e-francia

5 ott 23 Manifesto:
«CONGESTIONE DELL'ARCO ALPINO, PIÙ TRAFFICO E IMPATTO AMBIENTALE»
INTERVISTA AL PROFESSOR ANGELO TARTAGLIA. L’Alta velocità non è la panacea: serve ai
profitti di chi la costruisce non alla mobilità
Mauro Ravarino, Torino
Se non si va alle radici del problema – ovvero non si ridiscute il modello – l’impazzimento è assicurato.
«Avendo abdicato all’idea di governare i flussi di traffico, la prospettiva è quella di una congestione
dell’arco alpino».
È la fotografia di Angelo Tartaglia, già professore del Politecnico di Torino, membro dell’Istituto
Nazionale di Astrofisica (Inaf), che da anni è impegnato nell’applicazione della logica dei sistemi ai
problemi trasportistici con riferimento particolare all’Alta velocità Torino-Lione, per cui è consulente
dell’Unione Montana Bassa Valle di Susa…..
Come si governano i flussi?
Chiedendosi quali produzioni è giusto far arrivare a grande distanza.
La logica del chilometro zero minimizza gli spostamenti non li annulla.
Unico criterio che ora si adotta è quello del prezzo, che non include però i veri costi, come l’impatto
ambientale, altissimo visto il susseguirsi di eventi estremi.
Non si tratta di chiudere le frontiere ma di tenere conto dei costi reali”…..”
https://ilmanifesto.it/congestione-dellarco-alpino-piu-traffico-e-impatto-ambientale

8 ott 23 FQ.
“IL NUOVO CALDO RECORD DALLA SPAGNA ALL’IRAN: IN ITALIA SEMBRA ESTATE
di Luca Mercalli
…..Prosegue l’inquietante deriva di caldo estremo a livello globale: dopo giugno, luglio e agosto, pure
settembre 2023, secondo il servizio Copernicus, ha segnato uno sbalorditivo primato a livello sia
europeo sia planetario, superando i record precedenti del settembre 2020 in entrambi i casi di ben 0,5
°C, un’enormità quando si parla di temperature medie mensili a scala continentale o mondiale (di
solito, i nuovi massimi vengono stabiliti sul filo del decimo o perfino dei centesimi di grado °C!)…..
Peraltro uno studio del Potsdam Institute for Climate Impact Research (The South American monsoon
approaches a critical transition in response to deforestation, su Science Advances) indica che la
galoppante deforestazione in Amazzonia rischia di compromettere gli scambi di vapore acqueo tra
vegetazione e atmosfera da cui dipendono i regimi delle piogge in gran parte del Sud America,
innescando siccità esiziali per la foresta stessa e l’agricoltura del continente.
Papa Francesco conferma la sua matura attenzione all’ambiente con l’esortazione apostolica “Laudate
Deum”, che riprende i temi dell’enciclica “Laudato Si’” del 2015, affiancando qualificati
aggiornamenti scientifici a riflessioni etiche ed esistenziali.
Sottolinea l’origine antropica degli attuali e rovinosi cambiamenti climatici e la preponderante
responsabilità dei Paesi ricchi, tuona contro i negazionisti dalle “opinioni sprezzanti e irragionevoli”,
ribadisce il concetto di ecologia integrale che ci vede non estranei alla natura, ma intimamente
interconnessi con la rete di tutte le specie viventi, mette in guardia dal “paradigma tecnocratico” e
auspica che i partecipanti alla Cop-28 di dicembre a Dubai siano “capaci di pensare al bene comune e
al futuro dei loro figli, piuttosto che agli interessi di circostanza di qualche Paese o azienda”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/08/il-nuovo-caldo-record-dalla-spagna-
alliran-in-italia-sembra-estate/7316710/

4 ott 23 9 colonne:
“MILANO-CORTINA, FLORIDIA (AVS): PISTA DA BOB SI FACCIA A INNSBRUCK
Come gruppo Alleanza Verdi Sinistra, “è da un anno che stiamo lavorando per portare la pista da Bob
e le gare di skeleton e di Bob dei giochi di Milano-Cortina a Innsbruck.
Abbiamo incontrato personalmente il sindaco il quale, dopo che la prima gara è andata deserta, ha
presentato proprio i documenti che attestano anche i costi che ci sarebbero in merito all'attuazione
delle gare a Innsbruck”.
Così Aurora Floridia, senatrice di Avs, sulla questione della pista da Bob per i Giochi di Milano-Cortina
2026, il cui bando per la realizzazione è andato deserto.
“A parte la scarsa organizzazione di questi giochi, perché comunque il Cio ha chiesto dall'inizio che
questi giochi siano sostenibili a livello ambientale, economico e sociale, la questione è anche questo: c’è
un incaponimento, una testardaggine, un orgoglio patriottistico dei tempi che furono ma che non che non
ha più senso al giorno d'oggi – aggiunge Floridia. - I soldi vanno spesi adesso per le comunità montane
che hanno bisogno di servizi, siamo in piena crisi climatica, e quindi uno sport che è dedicato
solamente a pochi atleti qui in Italia può benissimo svolgersi anche in un'altra pista. Siamo in Europa,
si faccia in Europa”.
https://www.9colonne.it/431816/milano-cortina-floridia-avs-pista-da-bob-si-faccia-a-innsbruck

5 ott 23 Corriere Alpi:
“PISTA DA BOB, ABODI FA TREMARE CORTINA: «SETTE GIORNI PER VALUTARE TUTTE
LE OPZIONI»
Il ministro non comunica l’attesa decisione “politica” e rimette in corsa anche Cesana: «Non
possiamo scartarla a priori»
Francesco Dal Mas
Cortina Trema. Il sindaco Gianluca Lorenzi, il presidente degli albergatori Stefano Pirro, la
Fondazione Cortina: insomma tutti quelli che avevano tifato per la nuova pista di bob, skeleton e slittino.
Entro il 4 ottobre sera, alla scadenza cioè delle 48 ore indicate due giorni fa, il ministro Andrea Abodi
avrebbe dovuto prendere una decisione.
O, meglio, annunciare la decisione “politica” del governo per la location: Cortina, s’invocava in corso
Italia, forti dei rumors da Milano e soprattutto da Roma.
Le alternative (da Innsbruck a Sankt Moritz, passando addirittura per Pechino) venivano tutte scartate.
Compresa Cesana, già sede delle Olimpiadi 2006.
E invece niente. Il ministro non ha parlato nello specifico e Cesana resta in campo. Lo ha fatto capire
lo stesso Abodi, riportando in fibrillazione i suoi amici di Cortina….”
https://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2023/10/05/news/cortina_pista_bob_ministro_abodi_cosa_h
a_detto-13653281/

6 ott 23 Stampa:
“OLIMPIADI MILANO CORTINA, IL GOVERNO RIAPRE ALLA PISTA DA BOB DI CESANA
Giochi 2026, il ministro Abodi: valutiamo Torino. I gestori dell'impianto al lavoro per stabilire tempi e
costi della riqualificazione. Una settimana per il nuovo dossier
Maurizio Tropeano
«La scelta è da fare in una settimana e valutiamo anche l'opzione Torino perché scartarla a priori
sarebbe mancare l'impegno assunto nei confronti del Parlamento».
Il ministro per lo Sport Andrea Abodi torna a rilanciare l'opzione della pista di bob di Cesana per i
giochi di Milano-Cortina 2026.
L’opzione Cesana torna in pista
«Nell'arco di qualche giorno prenderemo una decisione grazie alle informazioni che abbiamo ricevuto
da tutte i soggetti - ha spiegato -. Stanno arrivando anche proposte da Innsbruck e St-Moritz, mentre
quelle di Cortina ce l'abbiamo già».
Il ministro, qualche giorno fa a Torino, un indizio l'ha già fornito: «Le opzioni straniere non sono la
prima scelta».
Ma se Cortina dichiara la resa, in Italia non resta che Cesana….”
https://www.lastampa.it/torino/2023/10/06/news/olimpiadi_milano_cortina_governo_riapre_bob_cesana-
13673251/

8 ott 23 Stampa:
“BOB, IL PIEMONTE SCONCERTATO DALLA SCELTA DEL CONI: “SURREALE PUNTARE SU
SAINT MORITZ QUANDO C’È LA PISTA DI CESANA”
Cirio e Lo Russo: «Perché spendere soldi dei contribuenti in altri Paesi?