Newslettera del 18 ott 23

Newslettera del 18 ott 23, updated 10/19/23, 2:38 PM

categoryOther
visibility76
  verified

About Rete Ambientalista Al

Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

Tag Cloud

18 ott 23 Film festival, XR, NOTAV, Masra, Acqua, Sciopero generale, Contro la guerra, Ghedi, Pisa
e Palermo, Traduerivi, Kontiki, Barocchio, Capitale, PRG

DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH": https://www.trancemedia.eu/sotto-
il-moloch/

VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI

SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e
portato nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti
accaduti il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE 2022 STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura
detentiva ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQHv
4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/

PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
SONO RIPRESE LE INIZIATIVE AL MANITUANA DOPO L’INCENDIO DOLOSO DEL
26 LUGLIO
Seguile sulla loro pagina Facebook: https://www.facebook.com/ManituanaTorino

PROSEGUONO DA MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE
BANCHETTI PER LA RACCOLTA FIRME PER LA DELLA CAMPAGNA "SALVARE
L'ACQUA, SALVARE IL FUTURO"
DAL 27 SETTEMBRE 2023 È ANCHE POSSIBILE FIRMARE ON-LINE.
Leggi le istruzioni qui oppure vai al sito del comune di Torino per FIRMARE ONLINE,
accettati SPID, CIE (carta d’Identità elettronica), TS-CNS (tessera sanitaria e carta nazionale dei servizi).
ATTENZIONE: La proposta di deliberazione è destinata al Consiglio Comunale di Torino e vale SOLO la
firma di residenti con diritto di voto a Torino.
26 luglio 23 COMUNICATO STAMPA:
“DEPOSITATO IN COMUNE LA PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE”
E TESTO DELLA DELIBERA
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1738-salvare-
lacqua-per-salvare-il-futuro
A questo link:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1HOmnmRpPrsERF8pamWBg4WnG5sm2PMIs/edit#gid=18544296
09 trovate un foglio condiviso dove siete invitati/e a inserire le vostre disponibilità per dare una mano
ai banchetti.
GUARDA LE FOTO DEI BANCHETTI:
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1739-banchetti-
di-raccolta-firme-per-la-delibera-di-indirizzo-a-smat

DA GIOVEDÌ 19 A DOMENICA 22 OTTOBRE
Centro Studi Sereno Regis sala Poli, via Garibaldi 13, Torino
“GIVE PEACE A SCREEN – 2023”
“DARE UNO SCHERMO ALLA PACE”, SHORT FILM FESTIVAL
Prima edizione “LA COSTITUZIONE DEL MONDO”
L’accesso in sala è consentito agli spettatori muniti di abbonamento o biglietto. Acquisto tramite
biglietteria online I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati sul sito del festival.
https://www.givepeaceascreen.org/
PROGRAMMA
file:///G:/PROGRAMMA-GPAS-2.pdf

GIOVEDÌ ORE 18 -20– VENERDÌ ORE 17 - 23– SABATO ORE 10 -23– DOMENICA
ORE 10 – 20 nella Sala Magosso Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino
“ESTINZIONE? RIBELLIONE! SCATTI E STORIE DI DISOBBEDIENZA CIVILE”
MOSTRA FOTOGRAFICA
“I cittadini e le cittadine del gruppo di Torino negli ultimi anni hanno usato i loro corpi e le loro voci per
portare l’attenzione sulla crisi climatica ed ecologica che sta impattando il nostro territorio: eventi estremi,
temperature torride e siccità sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Questa raccolta di scatti racconta una storia di rabbia, di impegno e di speranza.
È una narrazione per immagini di una realtà fatta di persone che costruiscono ogni giorno una comunità
resiliente e inclusiva per chiedere assieme il cambiamento necessario per la sopravvivenza dell’umanità.
Le proteste di Extinction Rebellion sono sempre nonviolente ma oggetto di sanzioni e denunce che
comportano notevoli spese legali.
In occasione della mostra saranno disponibili delle stampe a tiratura limitata in cambio di un’offerta a
sostegno del movimento”.
https://extinctionrebellion.it/eventi/?slug=mostra-fotografica-estinzione-ribellione-torino
https://www.facebook.com/events/1530576407705237/1530576421038569/?active_tab=about

GIOVEDI’ 19 OTTOBRE
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
127° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info

ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
OTTOBRE 23, APPUNTAMENTI FISSI AL PRESIDIO DI SAN DIDERO:
https://www.facebook.com/photo?fbid=628973795985062&set=a.421947490021028

ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/

ORE 18 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
“MASRA: UN MASTER PER PROGETTARE UN FUTURO SOSTENIBILE DELLE
FILIERI AGROALIMENTARI”
Cerchi un Master interdisciplinare?
Cos’è la transizione socio-ecologica?
Vuoi occuparti di analisi e progettazione di sistemi agro-alimentari?
Vuoi inserirti nel mondo del lavoro grazie alle competenze acquisite?
ECCO IL MASTER CHE FA PER TE!
Intervengono:
Cristiana Peano DISAFA - Università di Torino
Mauro Bertotti, docente del modulo in Marketing e Comunicazione del MASRA
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/1521181858286739/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[]
%7D

VENERDÌ 20, SABATO 21 E DOMENICA 22 OTTOBRE
“ACQUA E CRISI CLIMATICA IN MONTAGNA”
Al Cinema di Piasco/Sala Polivalente “Dott. Serra”, Via Umberto I , Pi9asco (CN):
“WATERMARK – L’ACQUA È IL BENE PIÙ PREZIOSO”
Proiezione del documentario di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky.
Alla Biblioteca di Frassino, via S. Rocco 4, Frassino (CN):
“ALTISSIMA, PURISSIMA, SCARSISSIMA? IL FUTURO DELL’ACQUA NELLE VALLI DEL
CUNEESE”.
Intervengono: Elisa Palazzi (UniTo); Stefano Fenoglio (UniTo); Livio Quaranta (ACDA S.p.a.)
MERENDA SINOIRA.
Con prodotti provenienti dalle aziende della Val Varaita a cura del cuoco Paolo Meneguz.
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.piasco.net/news/dettaglio_news.asp?id=422¬izia=FAME%20D%E2%80%99ACQUA%20-
%20Piasco%20(CN)

VENERDI’ 20 OTTOBRE
SCIOPERO GENERALE NAZIONALE CONTRO GUERRA, CAROVITA
E PRECARIETÀ Indetto da SI Cobas, CUB, SGB e Adl
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/25/20-ottobre-sciopero-generale-del-sindacalismo-di-base-
contro-guerra-carovita-e-precarieta/

A TORINO E DINTORNI:
ORE 6.30 davanti alla sede Ikea in Viale Svezia 2, Collegno
MOBILITAZIONE CONTRO IKEA
PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ A LAVORATRICI E LAVORATORI IKEA, A PULITRICI,
PULITORI E MONTATORI IN SCIOPERO!
“Ikea pretende di scegliere con chi trattare per nascondere le reali condizioni delle sue lavoratrici e
lavoratori!
Ikea non consente l'ingresso in mensa a pulitrici e pulitori delle ditte esterne!
Ikea affida il montaggio dei suoi mobili a montatori a partita IVA senza ferie e malattia!...”
Flaica Uniti CUB - Piemonte
https://www.facebook.com/photo/?fbid=835460235249527&set=a.471181421677412

20 OTTOBRE: MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO IKEA
“- SCIOPERIAMO PER LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO
. SCIOPERIAMO PER SALARI DIGNITOSI E STABILITÀ…
Noi vogliamo:
- elevati aumenti salariali per contrastare l’inflazione e il blocco del rinnovo contrattuale fermo ormai al
2019: chiediamo il 3° livello per tutti; eliminazione degli stage; introduzione della 15° mensilità; lavoro
domenicale solo in straordinario e no all’obbligo di lavoro nei festivi;
- lotta alla flessibilità/precarietà: no a mobilità libera tra reparti; part-time non inferiori alle 24 ore;
reintroduzione dell’art. 18 per tutti; internalizzare tutti gli appalti;
- democrazia sindacale: elezioni libere delle rappresentanze sindacali in ogni negozio.
- SCIOPERIAMO CONTRO IL SISTEMA DI APPALTI,,,,
Oggi scioperiamo anche perché rivendichiamo l’abolizione del sistema degli appalti e
la reinternalizzazione di tutti i lavoratori esternalizzati”.
https://cubpiemonte.org/20-ottobre-mobilitazione-nazionale-contro-ikea/

ORE 10 alla fermata Metro “Italia 61 – Regione Piemonte”
MANIFESTAZIONE SOTTO LA REGIONE
SOSTENIAMO LE LAVORATRICI DELLE RSA Il Porto, Villa Primule, Itaca, Calvino, De Amicis,
Soldati
CON MUSICA, FESTA, PUNTO INFORMAZIONI
INTERVISTE E GIORNALISTI
“Nascono come funghi nuove “case di riposo” – gestite come fabbriche – dove i vecchietti sono pacchi e il
personale è trattato come bestie da soma.
Ormai sempre più spesso i CCNL applicati fanno schifo.
A volte li firmano sindacati fantasma, a volte li firmano CGIL-CISL-UIL (vedi CCNL Confcommercio)
ma peggiorano la situazione di lavoratori e delle lavoratrici.
Cooperative, ditte, multinazionali, vorrebbero togliere il diritto alla malattia pagata.
Oggi nelle RSA, domani dappertutto.
Chiediamo:
- Di non applicare il ccnl anaste
- Completa tutela e pagamento di malattia, comporto e infortunio
- Aumenti fino a 260 euro al mese (per premio, vestizione e reperibilita’)
- No banca ore, straordinari pagati meglio e subito
- Turni regolari di 8 ore, due riposi consecutivi veri (Ogni settimana, cambiamento orari con preavviso
per combattere l’abuso selvaggio che le aziende fanno di Turni e flessibilità)”
CUB Sanità
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:b374110a-190a-455b-93a0-0ea6837c709d

ORE 10.30 Via Bologna 153, Torino
DOPO LO SCIOPERO….
- Per forti aumenti di salario
- No a guerra ed economia di guerra
- Per un salario garantito a tutti i lavoratori disoccupati e precari, no all'abolizione del reddito di
cittadinanza
- Basta morti sul lavoro, per la prevenzione della salute e il rispetto della sicurezza dentro e fuori i
luoghi di lavoro
PRESIDIO AL CENTRO PER L'IMPIEGO
I lavoratori disoccupati e precari lotteranno uniti e organizzati, per:
- superare le divisioni create ad arte dalla propaganda mediatica e dalle politiche del governo
- dimostrare che il loro destino è strettamente legato e che solo insieme si possono conquistare
miglioramenti reali delle condizioni di lavoro e di vita
https://www.facebook.com/photo?fbid=815915577200263&set=a.395041395954352

SABATO 21 OTTOBRE
ORE 9.30 sulle Terre di Farmacia Viva, Km 48,8 SS24, Traduerivi
GIORNATA DI PIANTUMAZIONE E PULIZIA
Per stare assieme, segnare il cambio stagione e gustare le prelibatezze che il freddo chiama
lottiamo contro la cementificazione prendendoci cura di questi terreni, e mangiando la POLENTA di
MARIANO
A fine giornata,
VIN BRÛLE E CONCERTO DEL GRUPPO DELL'INVERSO, I FAK IT NABBIE
Finalmente un pò di autunno dalle nostre parti ... basta caldo, Tut lòn ch’a dura tròp a stofia !!! *
* nota del traduttore per i piemontesi di cuore: Tutto ciò che dura troppo stufa

ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO

ORE 11 Piazza Carignano, Torino
86 PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione pacifica
del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti), manifestano
contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte

ORE 11 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
"ROBE DA MATT*"
il festival di psicologia itinerante che sensibilizza rispetto al tema della salute mentale attraverso
convegni, presentazioni di libri e performances artistiche varie. Il titolo di quest'anno è "Streghe e
Cassandre"
“BALENE E PRINCIPESSE: SI PUÒ USCIRE DA UNA PROFEZIA?”
Incontro con le autrici Giulia Muscatelli e Giusi Marchetta.
Dialogano Veronica Banda e Paola Bolognesi
ORE 18: LA PROFEZIA DEI FRIDAYS FOR FUTURE
Incontro e dibattito a cura di Sofia Taini e Ludovico Zamara.
Partecipano: Fridays for future Torino, Ultima Generazione, Circolo Arci Kontiki, Brescia Attiva.
ORE 21: WITCHORD. VIAGGIO TRA ARMONIE ERETICHE
Quando la musica racconta storie oscure e oscurate di minoranze invisibili.
Concerto con Mark Bonifati, Bianca Castiglia e Lorenzo Cuntò
Ingresso libero con tessera Arci
https://www.facebook.com/kontiki.torino/posts/pfbid02Hh4Lj7s8WZSDoxE8sucxCTcYZF1NS4XHchWJw
AJQFCGjoHUGqJ1XveYdcxpcppuBl

A GHEDI, PISA E PALERMO
MANIFESTAZIONI IN CONTEMPORANEA CONTRO LA GUERRA
23 luglio 23 Tendenza internazionalista rivoluzionaria:
APPELLO: “FACCIAMO DEL 21 OTTOBRE UN GIORNO DI FORTE MOBILITAZIONE
UNITARIA CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA, L’ECONOMIA DI GUERRA, IL GOVERNO
MELONI!
…Coltano, con la decisione del governo Draghi del 23 marzo 2022 di istituirvi una nuova base militare
per il GIS (Gruppo di interventi speciali) e i paracadutisti del Tuscania, può esser presa a simbolo della
politica di riarmo portata avanti dagli ultimi governi.
Specie se si potesse arrivare anche ad una piattaforma comune, il segnale sarebbe davvero positivo…”.
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/23/facciamo-del-21-ottobre-un-giorno-di-forte-mobilitazione-
unitaria-contro-la-guerra-in-ucraina-leconomia-di-guerra-il-governo-meloni-tir/

ORE 14 Piazza Roma, Ghedi
MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA, L’ECONOMIA DI GUERRA,
IL GOVERNO MELONI, LA NATO:
9 sett 23 Pungolo rosso:
“GHEDI COS’È, E PERCHÉ IL 21 OTTOBRE
……Ghedi, nelle vicinanze di Brescia, è una base militare storica dell’aeronautica militare italiana,
prima del Regno e del fascismo, poi – in sostanziale continuità – della repubblica democratica “nata dalla
Resistenza”, come ancora piace ricordare ad alcuni compagni nostalgici del passato.
Una base così storica che ha già celebrato in pompa magna due centenari: quello della sua operatività il
13 maggio 2015 (la base, costruita nel 1909, iniziò infatti a funzionare nella prima guerra mondiale), e
quello dell’Aeronautica militare italiana, che nacque ufficialmente il 28 marzo 1923.
I momenti salienti sono stati ovviamente le due guerre mondiali, e proprio sulla scia di quelle
“esperienze” Ghedi è diventata la principale base di attacco dell’aeronautica militare italiana, e al tempo
stesso il deposito di alcune decine di bombe nucleari della NATO….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/09/09/ghedi/
il manifesto, l’appello, le adesioni alla manifestazione
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/03/tutte-i-a-ghedi-sabato-21-ottobre-il-manifesto-lappello-le-
adesioni-alla-manifestazione/

SABATO 21 OTTOBRE AL MATTINO BUS IN PARTENZA DA TORINO PER LA
MANIFESTAZIONE NAZIONALE BASE MILITARE GHEDI (BS) CON RIENTRO IN SERATA
(per informazioni e prenotazioni contattare i compagni del sindacato)
“GUERRA E SALARI QUAL È IL LEGAME?”
https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/292533943575341/

ORE 14 Basilica Di San Piero A Grado, Pisa
CORTEO “FERMARE L'ESCALATION “
13 Settembre 23:
“MOBILITAZIONE NAZIONALE. FERMARE L’ESCALATION: UNITƏ CONTRO GUERRA, ARMI
E FOSSILI.
UNITƏ CONTRO GUERRA, ARMI E FOSSILE!
APPELLO A UNA MOBILITAZIONE GENERALE
C’è una stretta connessione tra la militarizzazione dei territori in cui viviamo e le politiche di guerra che
l’attuale governo conduce in continuità con quelli precedenti.
Per questo la lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi con la
lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra. In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce
come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica,
transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia
climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile….
In questo processo comune rientra la mobilitazione generale e nazionale del 21 ottobre, data in cui ci
saranno due manifestazioni: a Pisa e in Sicilia, precedute dalla giornata di sciopero generale contro la
guerra e l’economia di guerra del 20 ottobre….”
https://www.notav.info/post/21-10-mobilitazione-nazionale-fermare-lescalation-unit%C9%99-contro-
guerra-armi-e-fossili/
https://fermarelescalation.org/appello_alla_mobilitazione/
Evento di Movimento No Base - Né a Coltano né altrove
https://www.facebook.com/events/873672890794557?ref=newsfeed

BUS DALLA VALSUSA
Scendiamo a Pisa tutti/e assieme!
PARTENZA ORE 6.30 dalla Piazza del Mercato di Bussoleno con ritorno in serata.
Costo: 10€ student* - 20€ lavoratori/lavoratrici".
Prenota il tuo posto in pullman compilando il form
(https://forms.gle/gzKNpemi3aftfwzv9 ) o scrivendo al 3341640007 (Lara).
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/750547213755107/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v

ORE 17 in via Oreto 404, Palermo
“GUERRA ALLA GUERRA IMPERIALISTA
MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA
APPELLO:
“Il movimento No Muos accoglie e fa sua la proposta per costruire una mobilitazione contro la guerra
imperialista e la militarizzazione dei territori.
…..Il coinvolgimento dell’industria italiana nella politica di guerra è platealmente visibile con i costosi
lavori di ristrutturazione della portaerei Cavour operata dai cantieri navali di Palermo (che si apprestano
a ricevere la nuova nave da guerra multifunzionale Trieste) e nel sempre maggiore coinvolgimento del
colosso Leonardo, leader dell’industria elettronica a fini bellici, presente anche nella città di Palermo…..
A tutto questo si affianca l’attitudine di affrontare ogni problematica sociale, scaturente dalle falle del
sistema capitalista, con politiche securitarie e militariste, come avviene nella gestione della questione
migratoria, improntata a segregazioni, deportazioni e respingimenti, o come nel caso delle presunte
risposte ai sempre più diffusi femminicidi e stupri.
Giorno 21 Ottobre saremo in piazza a Palermo con un corteo Contro la Guerra e le spese militari,
contemporaneamente alle mobilitazioni che ci saranno in Toscana (Pisa), In Lombardia (Ghedi), in
Puglia (Taranto):
-PER BLOCCARE L’INVIO DI ARMI IN UCRAINA, fermare le politiche di riarmo, arrestare la corsa a
strumenti di morte sempre più devastanti;# per la riconversione ad uso civile delle basi militari (come
quella di Sigonella in aeroporto civile mercantile);
- PER LO SMANTELLAMENTO DELLA BASE MUOS DI NISCEMI (Cl), sempre più coinvolta nei
teatri di guerra;# a sostegno delle lotte territoriali contro le basi militari e i poligoni;
- CONTRO L’INDUSTRIA BELLICA, LE SPESE MILITARI e la crescente militarizzazione delle nostre
città;
- PER IL CONTRASTO ALLA SEMPRE PIÙ PRESSANTE PROPAGANDA MILITARISTA nelle
scuole e nelle università;# sempre con chi si oppone alla guerra sia in Russia che in Ucraina;# per il
sostegno politico e materiale agli oppositori/trici alla guerra, ai disertori e renitenti;
- CON I POPOLI UCRAINO E RUSSO che subiscono gli orrori della guerra imperialista; # sempre al
fianco degli oppressi e delle oppresse di tutto il Mondo;
- CONTRO TUTTI GLI IMPERIALISMI (STATUNITENSE, EUROPEO, ITALIANO, RUSSO,
CINESE)….”
https://www.nomuos.info/guerra-alla-guerra-imperialista/?fbclid=IwAR21-
LxTOnehCYodhHWIxvhBF0sYXmc0_kujculADrgidjfEcZA6Qhl47iw
https://www.facebook.com/photo?fbid=686910256802094&set=a.626229532870167&locale=it_IT

DOMENICA 22 OTTOBRE
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte di
attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia, officina,
falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della casa e dell'orto,
o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-
8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA

LUNEDÌ 23 OTTOBRE
ORE 18 presso il CSOA Gabrio, via Millio 42, Torino
“INCONTRO PUBBLICO SU NUOVO PIANO REGOLATORE
“Con l'approvazione delle linee generali da parte della Giunta Comunale nel mese di giugno scorso, ha
preso avvio il percorso che portera' all'approvazione di un nuovo Piano Regolatore Generale per
Torino, in sostituzione di quello che ha ormai quasi 30 anni.
Dalle linee generali medesime e da dichiarazioni e comportamenti di Assessore all'Urbanistica e Sindaco,
già da subito attivi nei confronti delle associazioni di costruttori e architetti e addirittura già in rapporti di
collaborazione con la statunitense Fondazione Bloomberg, emerge come l'obiettivo di questo piano non
sara' ascoltare e soddisfare i bisogni degli e delle abitanti ma rendere la città attrattiva per gli affari e la
speculazione, nazionali e internazionali e flessibile al punto tale da non perdere le occasioni che si
presenteranno in tal senso: il tutto falsamente motivato con lo scopo di portare in quel modo in città le
risorse finanziarie che mancano, perse in decenni di pagamenti per debiti e interessi spesso immotivati se
non illegittimi, che continuano a pesare enormemente sulle casse comunali senza che nessuna
amministrazione, compresa la attuale, abbia provato a ristabilire delle condizioni eque e giuste nei
rapporti con banche e istituti finanziari creditori….”
Comitato DebiTO (per informazioni e contatti scrivere a debi.TO@mail.com )
(“A PAROLE UN NUOVO PIANO REGOLATORE. NEI FATTI TUTTO COME PRIMA!”
https://latorinochevogliamo.blogspot.com/2021/05/documento-la-frana-del-pianoregolatore.html
Aggiornamento e integrazione a ottobre 2023 di "LA FRANA DEL PIANO REGOLATORE", maggio
2021, documento conclusivo del percorso collettivo di contrapposizione al tentativo fallito di revisione, nel
2021, dell’attuale Piano Regolatore di Torino)
https://debitorino.wordpress.com/2023/10/09/nuovo-piano-regolatore-invito-a-incontro-lunedi-23-ottobre-
ore-16/

ORE 18 al SI Cobas in C. Palermo 60, Torino
“SEMINARIO DI AUTOFORMAZIONE SUL “CAPITALE” DI K. MARX”
Il seminario di autoformazione richiederà una partecipazione attiva nel senso che ogni partecipante, a
rotazione relazionerà su capitoli affidati in ogni riunione che si terrà
Il seminario è organizzato dal Sicobas in collaborazione con la Tendenza Internazionalista, oltre che
dal contributo di alcuni compagni di Torino, coscienti che senza la conoscenza della teoria rivoluzionaria,
non può esserci movimento rivoluzionario…
Di seguito i capitoli del 1° libro: PROCESSO DI PRODUZIONE DEL CAPITALE
PROGRAMMA DI MASSIMA DEGLI 8 SEMINARI PREVISTI OGNI LUNEDÌ ORE 18:
https://www.facebook.com/100063454848255/posts/799521745506313/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v

MARTEDI’ 24 OTTOBRE
ORE 13.30 -17.30 Al Tribunale di Torino, corso Vittorio Emanuele 2°130, Torino
24° UDIENZA PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE nei confronti di
compagni e compagne del Centro Sociale Askatasuna, Spazio Popolare Neruda e Movimento No Tav.
Questa udienza riguarderá i fatti in Valle del 12/13 aprile 2021 (sgombero a S.Didero).
E’ possibile seguire l’udienza nell’aula 3 nel seminterrato per essere vicini e dare solidarietà agli
imputati.
Per seguire i vari passaggi della vicenda leggere gli articoli passati sul sito:
https://associazionearesistere.org/

ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV "Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e bicchieri
in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30: "PECORE, VINO E ZAFFERANO" presentazione libro con l'autore Bruno Zaro
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02VbNjSBYYjTXoxZx7k9sGz4ExtEfQjs1SDP
MJ64aZrbyMXjLM9JscwzXZsBngLWn7l&id=100066173425424

ORE 21 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione

MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”

DA VENERDI’ 27 A DOMENICA 29 OTTOBRE
27 OTT. ORE 18 - 29 OTT. ORE 16 circolo Arci Risorgimento di via Giovanni Poggio 16,
Torino
“TORINO ATTIV-AZIONI, UN PICCOLO FESTIVAL CORSARO!”
“Da venerdì 27 a domenica 29 ottobre organizziamo un piccolo festival, aprendo spazi di discussione,
confronto e convivialità al quartiere di Barriera di Milano e alla città di Torino. Quest’anno abbiamo
scelto di dare alla nostra tre-giorni il nome di Attiv-Azioni: abbiamo pensato che fosse urgente creare spazi
e tempi capaci di portarci a rimboccarci le maniche, a darci collettivamente da fare”.
LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO SUL SITO: https://comunet.online/news/attiv-azioni/
Prenota il tuo posto al pranzo sociale di domenica o aiuta la cucina ad organizzarsi se pensi di
fermarti a mangiare con noi, compilando il form: https://tr.ee/Vg0ZMPeo0e
Evento di Comunet - Officine Corsare
https://www.facebook.com/events/s/attiv-azioni-un-piccolo-festiv/1090683898587774/?sfnsn=scwspwa

SABATO 28 OTTOBRE
ORE 14 da Piazza Arbarello a Piazza Castello a Torino
CORTEO REGIONALE DI PROTESTA CONTRO LA CACCIA SELVAGGIA
ANCHE IN PIEMONTE LA FAUNA SELVATICA È MINACCIATA COME MAI PRIMA D’ORA,
UNISCITI A NOI PER FERMARE LA CACCIA SELVAGGIA!
https://www.animaliambiente.it/corteo-di-protesta-contro-la-caccia-selvaggia.html

ORE 16 Piazza Vittorio, Torino
“DIFENDIAMO I PARCHI, GLI ALBERI E GLI SPAZI PUBBLICI DALLA
SPECULAZIONE!”
MANIFESTAZIONE CITTADINA di Resistenza Verde
“SALVIAMO I NOSTRI QUARTIERI DAI TAGLI DEL COMUNE!
Vogliamo una città costruita sui bisogni e i desideri di chi ci vive, lavora e studia.
Le amministrazioni cittadine che si sono susseguite negli ultimi anni hanno sostenuto l’implementazione
di una serie di progetti che mettono a rischio il verde urbano.
Dalla cittadella dello sport, che dovrebbe sorgere sul parco del Meisino, al progetto di costruire un
supermercato Esselunga, che soppianterebbe il parco Artiglieri da Montagna, dal taglio dell'alberata di
Corso Belgio al progetto di ospedale alla Pellerina.
Per fermare la distruzione di queste aree, nell’ultimo anno si è costituita Resistenza Verde, una rete di
comitati spontanei che si battono per la difesa del verde e della vivibilità a Torino, una delle città più
inquinate di Italia
Dal centro alla periferia le esigenze della popolazione sono ben altre rispetto alla narrazione del Comune
di rifare il look della "Torino che cambia".
In un momento come questo, segnato da eventi climatici estremi e da un forte disagio economico e
sociale, abbiamo invece bisogno di risorse per tutelare le poche aree verdi esistenti e di porre fine al
consumo di suolo….”
Evento di EsseNon – Torino
https://www.facebook.com/events/352361123919048?ref=newsfeed

VENEREDÌ 3 NOVEMBRE
ORE 18-20 al Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino
“ESPROPRIARE L’AREA THYSSENKRUPP SI DEVE E SI PUÒ”
Con la partecipazione di:
- Eleonora Artesio, ex consigliera e assessora comunale e regionale
- prof. Sergio Foà, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Torino
collegamento a distanza:
https://us02web.zoom.us/j/85205249046?pwd=eTd2YXZFeGJKVGhHMVorcHQzWHYrZz09
“Il secondo comma dell’art. 42 della Costituzione stabilisce che la proprietà privata è riconosciuta e
garantita dalla legge, che determina i modi d’acquisto, di godimento e i limiti, allo scopo di assicurarne la
funzione sociale.
Quale utilità sociale hanno i ruderi della ThyssenKrupp (ora Arvedi) che a 16 anni dal disastro del 6
dicembre 2007 e la morte di 7 operai, continuano ad inquinare il suolo con i metalli e la falda idrica con il
cromo esavalente, cancerogeno?
La funzione sociale è dunque venuta a mancare, come era già nelle intenzioni di ThyssenKrupp che il 15
luglio 2007, sei mesi prima del rogo, aveva firmato il Protocollo d’Intesa per la chiusura dello
stabilimento di Torino con il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Provincia di
Torino, Confindustria, Amma e OO.SS, e si era impegnata non solo a “ricollocare il personale, smontare
gli impianti ma anche a bonificare e cedere le proprie aree secondo le scelte urbanistiche e di sviluppo del
territorio”.

ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/

AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/

VENERDÌ 6 OTTOBRE NELLA ROTONDA DAVANTI ALLA SOLVAY DI SPINETTA
MARENGO È STATO POSTO LO STRISCIONE: “VOSTRI I GUADAGNI, NOSTRI I
MORTI. SOLVAY DEVE CHIUDERE, RIDATECI IL FUTURO!, sulla scultura luminosa pagata da
Solvay raffigura una coppia danzante e vuole rappresentare, secondo quanto spiegato durante il taglio
del nastro, “felice incontro tra la comunità Alessandrina e l’azienda”
Il gesto è stato rivendicato dagli attivisti di Fridays For Future Alessandria e dal Coordinamento
Studentesco di Alessandria, protagonisti di una manifestazione la stessa mattina in piazzetta della
Lega nella giornata mondiale si Sciopero per il clima.
8 ott 23 Comunicato di RETE Ambientalista Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e
la Nonviolenza:
“CONTRO SOLVAY E POLITICI SIAMO DETERMINATI A RIPRENDERCI IL FUTURO”.
….Per lo striscione, se il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, applicherà “sanzioni”, come
minacciato, nei confronti dei ragazzi di Fridays For Future e del Coordinamento Studentesco, innanzitutto
confermerà la sua consolidata complicità con Solvay contro la quale omette ordinanze di fermata delle
produzioni inquinanti, nonché si coprirà di ridicolo: alla denuncia di “occupazione di suolo pubblico” con
relativa “ammenda di almeno 1.000 euro” risponderemo con una sottoscrizione pubblica. …
Se vi è una “occupazione di suolo pubblico”: questa è rappresentata dal tragico insediamento del polo
chimico sul territorio di Alessandria, replicano al sindaco Fridays For Future e Coordinamento
Studentesco che in città hanno anche sfilato con una manifestazione, “La scultura che accoglie chi entra a
Spinetta da questa mattina, con lo striscione, ha finalmente le vesti che merita: quelle di un’opera
rappresentativa di un secolo di morti e veleni. Ripugnano la narrazione fasulla che ci è stata propinata, la
favola della buonanotte che racconta ‘l’incontro tra la comunità Alessandrina e l’azienda’. Le comunità di
Alessandria, di Spinetta e della Fraschetta, vogliono dire alla Solvay e a chi la sostiene (Comune e
Regione, n.d.r) soltanto una cosa: la vostra fame di denaro, il vostro gioco sporco, la vostra omertà
ci stanno uccidendo. Invece di celebrare la presenza di un simile mostro sul nostro territorio dovremmo
indignarci, organizzarci, mobilitarci”.
“Continueremo a essere spine nel fianco di coloro che devastano i territori, inquinando falde, aria, terra,
senza alcun ritegno per le vite che distruggono strada facendo, perfettamente in linea con le fameliche
necessità produttive del modello capitalista” hanno sottolineato gli attivisti “La pericolosità della Solvay e
di ciò che produce, nel modo in cui lo produce, è già stata dimostrata in molteplici occasioni: è
responsabile di disastro ambientale, oltre che produttrice di inquinanti eterni che causano morte e
sofferenza ovunque si trovino. Quello che vogliamo è la chiusura della fabbrica e la bonifica del
territorio….”
https://www.rete-ambientalista.it/2023/10/08/contro-solvay-e-politici-siamo-determinati-a-riprenderci-il-
futuro/

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE SI E’ SVOLTA LA MANIFESTAZIONE “TORINO FREE
PALESTINE” Srotolata una bandiera palestinese di grandi dimensioni
VIDEO: https://youtu.be/2a1PwElhU7E?si=UgqqgBtplEyeRJj1

11 ott 23 VIDEO LaPresse:
“ISRAELE, A BOLOGNA E TORINO MANIFESTAZIONI PRO PALESTINA
"Gaza è una prigione a cielo aperto", hanno ricordato i manifestanti bolognesi.
https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/israele-bologna-e-torino-manifestazioni-pro-
palestina/AFKIi7CB

8 ott 23 Comuni.info:
“JEWISH VOICE FOR PEACE” (ORGANIZZAZIONE ANTISIONISTA DI ATTIVISTI EBREI
NEGLI STATI UNITI) DENUNCIA LA MANIPOLAZIONE MEDIATICA sulla tragedia in corso in
Medioriente che azzerare la memoria e cancella ogni contesto e SI OPPONE ALLA COMPLICITA’ DEL
PROPRIO GOVERNO: “IL NEMICO E’ IN CASA NOSTRA”
“ALLA RADICE C’È L’OPPRESSIONE
In questo momento, Palestinesi, Israeliani e tutti noi che abbiamo lì dei familiari siamo terrorizzati per le
persone che amiamo.
Piangiamo la vita di coloro che sono già scomparsi e rimaniamo impegnati per un futuro in cui ogni vita è
preziosa e tutte le persone vivono in libertà e sicurezza.
Dopo 16 anni di blocco militare israeliano, i combattenti palestinesi da Gaza hanno lanciato un assalto
senza precedenti, in cui centinaia di israeliani sono stati uccisi e feriti, molti civili sono stati rapiti.
Il governo israeliano ha dichiarato guerra, lanciando attacchi aerei, uccidendo centinaia di palestinesi e
ferendone migliaia, bombardando edifici residenziali e minacciando di commettere crimini di guerra
contro i palestinesi assediati a Gaza.
Il governo israeliano può aver appena dichiarato guerra, ma la sua guerra contro i palestinesi è iniziata
più di 75 anni fa….
Nell’ultimo anno, il governo più razzista, fondamentalista e di estrema destra della storia israeliana ha
spietatamente intensificato la sua occupazione militare sui palestinesi in nome della supremazia ebraica
con espulsioni violente e demolizioni di case, uccisioni di massa, incursioni militari nei campi profughi,
assedi incessanti e l’umiliazione quotidiana.
Nelle ultime settimane, inoltre, le forze israeliane hanno ripetutamente preso d’assalto i luoghi più sacri
dei musulmani a Gerusalemme. …..
Noi dobbiamo denunciare e sradicare quella complicità dovunque ci troviamo: chiediamo che il governo
degli Stati Uniti adotti immediatamente misure per ritirare i finanziamenti militari a Israele e si decida a
considerare il governo israeliano responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani e dei crimini di
guerra contro i palestinesi.
Ci impegniamo a intensificare le nostre campagne di boicottaggio, disinvestimento e applicando sanzioni
per porre fine ai miliardi che si riversano nella macchina da guerra israeliana provenienti da aziende e
fondazioni private.
Inevitabilmente, le persone oppresse ovunque cercheranno – e otterranno – la loro libertà.
Meritiamo tutti la liberazione, la sicurezza e l’uguaglianza.
L’unico modo per arrivarci è sradicare le fonti della violenza, a cominciare DALLA COMPLICITÀ DEL
NOSTRO STESSO GOVERNO”.
https://comune-info.net/alla-radice-ce-
loppressione/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Violenza+%C3%A8+guerra+

8 Ott 23 Comune. Info :
“VIOLENZA È GUERRA
Enrico Euli
.....Anche in Iran e verso l’Iran niente da fare.
Ci copriamo con la foglia di fico del Nobel per la pace ad una povera resistente in galera, ma – all’interno
del paese – possono continuare ad agire impunemente contro i loro stessi cittadini e cittadine,
attanagliando le opposizioni di piazza in un contesto di repressione e terrore di stato.
D’altronde, anche da noi, si prosegue a picchiare dei ragazzi in corteo, armati solo di uova sode, per
proseguire a creare anche qui il clima giusto per un futuro di pace e democrazia.
Tanto, se qualcuno passa alle armi, la soluzione è sempre quella e rafforza il gioco della violenza armata
e repressiva degli Stati.
Qualunque essere umano ragionante o anche solo senziente si rende conto da tempo che la situazione di
violenza in Palestina non poteva reggere a lungo senza una nuova guerra.
E ci risiamo, infatti.
E tutti i partiti, i media, le istituzioni ad attaccare l’attacco di Hamas, la guerra dei poveri (con deltaplani,
pickup, e razzi obsoleti) contro chi la guerra la fa da decenni, impunito e arrogante, sotto le spoglie di una
democrazia: lo stato di Israele, fulgido esempio di regime razzista, capace di realizzare apartheid interni,
distruzione e morte di popoli interi, scavalcamento di qualunque legge o divieto internazionale, senza che
ci sia qualcuno capace di fermarlo o almeno di sanzionarlo.
Nel frattempo, proseguiamo a difendere l’Ucraina con le nostre armi, i nostri soldi pubblici, le nostre
istituzioni (tutte) schierate contro il mostro russo.
Il doppio standard si realizza così in tutta la sua smaccata evidenza……
Quel che fa più male oggi non è quel che stiamo facendo o permettendo che si faccia o non si faccia, ma
proprio questo apparente stupore che sappiamo mostrare ogni volta che – come ora – la violenza si sfoga,
rafforza i suoi circuiti di morte e avanza nella guerra aperta….”
https://comune-info.net/violenza-e-
guerra/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Violenza+%C3%A8+guerra+

9 ott 23 Prospettiva marxista:
“PALESTINA, GUERRA BORGHESE, SANGUE PROLETARIO
…..È comprensibile il disgusto di fronte alla rivoltante ipocrisia sfornata a dosi industriali dalle borghesie
in regola con il pedigree democratico (o aspiranti a tale riconoscimento) e dai loro poderosi apparati
ideologici che, di fronte ai razzi lanciati indiscriminatamente da Hamas sulle città israeliane, ai sequestri
ed ai massacri di civili israeliani operati dai commando di questa formazione, hanno improvvisamente
scoperto la violenza che da quasi un secolo marchia a fuoco quest’area, dopo aver ignorato anni di
sistematica violenza operata dalle autorità, dal sistema repressivo della borghesia israeliana, dai coloni
protetti dalla forza schiacciante dello Stato israeliano…..
Da una parte lanci di razzi e sequestri, dall’altra unità corazzate e raid aerei; da una parte brevi incursioni
nel territorio nemico presentate come sbalorditivi successi, dall’altra la pianificazione dell’occupazione
della striscia di Gaza per mezzo di una vasta operazione di terra e il programmato intervento contro i
centri di potere dell’avversario.
L’offensiva di Hamas non ha nessuna possibilità di rivelarsi risolutiva nei termini della questione
nazionale palestinese…..
Non solo, la terribile spirale di azioni e reazioni generata dall’oppressione della solida borghesia
israeliana e del suo Stato e dalle iniziative deboli e subalterne della borghesia palestinese è destinata ad
approfondire ed incancrenire ancora di più odi, risentimenti nazionali, etnici e religiosi, ricompattando
nella falsa soluzione dell’union sacrée con le proprie borghesie il proletariato della regione e rendendo
più ardua e più lontana di quanto già non fosse l’eventualità di una presenza di classe e internazionalista
nell’area, unica via di uscita da questo vortice di nazionalismo e barbarie….
Nelle prese di posizione mai «equidistanti» di queste entità, pur nell’abbondanza di riferimenti al
proletariato palestinese e all’imperialismo israeliano, vana è la ricerca della menzione di due indiscutibili
realtà: una borghesia palestinese che getta cinicamente le vite dei proletari di Gaza sulla roulette delle sue
scommesse politiche e un proletariato israeliano i cui membri si contano a decine, se non a centinaia, tra le
vittime degli eccidi di una milizia reazionaria.
Ebbene neanche noi, da internazionalisti rivoluzionari, possiamo definirci «equidistanti».
Ma il nostro sostegno «senza se e senza ma» lo riserviamo alla classe operaia palestinese ed israeliana,
contro la borghesia palestinese, israeliana e delle potenze imperialistiche e regionali, regolarmente
impegnate nell’infettare la piaga mediorientale….”
https://coalizioneoperaia.com/2023/10/09/palestina-guerra-borghese-sangue-proletario/

10 ott 23 Manifesto:
“TERRORISMO, NON GUERRA. L’ERRORE CHE CONDIZIONA LA RISPOSTA
Luigi Ferrajoli
…..Gli attacchi di Hamas sono stati delle terribili azioni criminali, che hanno colpito centinaia di persone
inermi e innocenti.
Sono stati anche un regalo al premier Netanyahu, dato che hanno tacitato le proteste di piazza contro il
suo governo, hanno neutralizzato l’opposizione, hanno fatto dimenticare le tensioni e i conflitti generati
dalla sua assurda riforma giudiziaria e i suoi processi per corruzione e gli hanno conferito i pieni poteri.
Naturalmente è vero anche il contrario.
Queste politiche di Netanyahu, a loro volta, hanno enormemente rafforzato Hamas.
La questione di fondo che un approccio pacifista e soprattutto razionale ha il dovere di affrontare
riguarda pertanto la natura delle aggressioni, sia pure atroci e altamente organizzate, quali sono state
quelle di Hamas.
Si è trattato di un atto di guerra o di un atto criminale di terrorismo?
Non è facile, in queste ore di angoscia e di orrore per le stragi disumane provocate da Hamas, insistere
sull’importanza delle parole.
Ma proprio questi orrori impongono di chiarire che le due qualifiche sono tra loro incompatibili perché
diverse, anzi opposte sono le risposte che la nostra civiltà giuridica ha apprestato nei confronti dei due
fenomeni.
A un atto di guerra – quale soltanto gli Stati e i loro eserciti regolari, come insegnano i classici del diritto
internazionale, possono compiere – si risponde con la guerra…..
La sola risposta razionale, oggi come in passato, dovrebbe essere invece quella asimmetrica – tanto più
efficace e delegittimante quanto più asimmetrica – che si conviene ai crimini contro l’umanità: non quindi
i missili e i bombardamenti, che provocando morte e terrore tra le popolazioni civili servono solo ad
accrescere l’odio e le capacità di proselitismo dei terroristi, bensì le ben più difficili azioni di polizia,
attuate naturalmente con mezzi militari adeguati ma dirette soltanto all’identificazione e alla
neutralizzazione delle organizzazioni criminali…..”
https://ilmanifesto.it/terrorismo-non-guerra-lerrore-che-condiziona-la-risposta

10 Ott 23 Comune.info:
“L’UMILIAZIONE GENERA MOSTRI
Franco Berardi Bifo
Nel mese di agosto del 2023 ho cominciato a tenere il conto delle aggressioni dei coloni israeliani contro i
contadini palestinesi, e delle violenze dei soldati di Tsahal contro i giovani rinchiusi nei territori occupati,
o nel campo di concentramento di Gaza….
La stampa italiana che definisce “terroristi” i militanti di Hamas non ha mai riferito questi episodi e non
ha mai definito terroristi gli assassini israeliani.
Io so benissimo che Hamas è un’organizzazione islamista sostenuta dai massacratori iraniani.
So benissimo che la loro ideologia è fondata sulla violenza e sulla vendetta.
Ma so anche che la vendetta è tutto quel che rimane a chi è oggetto di violenza e di umiliazione
sistematica…..
ECCO QUI UN PO’ DI QUELLA INFORMAZIONE CHE SUI GIORNALI E SULLE TELEVISIONI
OCCIDENTALI NON SI TROVA:
7 agosto 2023 Un’esecuzione di piazza.
Tre giovani palestinesi sono stati trucidati nella loro auto, completamente distrutta dalla pioggia di
pallottole, ad Arraba, a sud di Jenin….
La Mezzaluna rossa palestinese denuncia che l’esercito ha impedito i soccorsi alle persone ferite ed ha
atteso la loro morte per dissanguamento, portando via con un carroattrezzi l’auto distrutta con dentro i loro
corpi, nella oramai consueta ed orrenda operazione di sequestro dei cadaveri.
Il comunicato dell’esercito israeliano parla di un’operazione preventiva contro una cellula che stava per
compiere un attacco contro cittadini israeliani…..
A queste azioni dell’esercito si aggiungono le aggressioni armate dei coloni.
Nella valle del Giordano hanno arato con i bulldozer terreni palestinesi per impossessarsene.
In un villaggio vicino a Salfit, i coloni hanno sradicato 40 olivi.
L’Osservatorio euromediterraneo, con sede a Ginevra, ha presentato alla commissione ONU per i diritti
umani un rapporto sulle violenze dei coloni contro i palestinesi.
Nel rapporto si rileva che nei primi sei mesi di quest’anno le aggressioni dei coloni sono state 1148.
Tutti gli attacchi sono avvenuti sotto la protezione dell’esercito e con la complicità del governo e della
magistratura israeliane.
Il rapporto parla chiaramente di regime di Apartheid e di violazione delle leggi internazionali per i
territori occupati…..”
https://comune-info.net/lumiliazione-genera-
mostri/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Il+nazionalismo+di+Hamas+e+Israele

11 ott 23 Manifesto:
“LE PUNIZIONI COLLETTIVE ALLARGANO IL CONFLITTO
SANGUE SU SANGUE. Non esiste un «sì, però» ma la necessità di capire che il massacro di civili
israeliani e palestinesi e l’ignoranza delle cause di fondo non porterà sicurezza e pace a nessuno
Riccardo Noury (Portavoce di Amnesty International Italia)
Da un lato, il numero più alto di civili ebrei assassinati dopo l’Olocausto.
Dall’altro l’ennesima punizione collettiva ordinata contro la popolazione civile di Gaza.
La storia si ripete, e si ripete in peggio.
All’orizzonte non c’è ancora, come in passato, un tentativo di negoziato, una tregua in vista. C’è, al
contrario, il rischio di un allargamento della guerra.
Chi si occupa di diritti umani e vuole avere uno sguardo imparziale su quanto accade durante la guerra
deve concentrarsi sulle azioni e non sugli attori.
Chi guarda agli attori, troverà sempre una giustificazione per il comportamento del lato per cui parteggia.
Se invece guardiamo alle azioni, ci troviamo di fronte a crimini di diritto internazionale, per l’esattezza
crimini di guerra, perpetrati da una parte e dall’altra.
Non può esservi altra sensazione se non quella dell’orrore nel vedere le immagini dei miliziani palestinesi
che atterrano coi parapendii a motore su un rave facendo un Bataclan moltiplicato per tre o per quattro.
Né vale l’artificiosa distinzione tra «civili» e «civili anormali», fatta da un portavoce di Hamas, secondo
cui gli israeliani e gli stranieri uccisi o presi in ostaggio sarebbero tutti «coloni armati», dunque bersagli
legittimi.
Tra questi ultimi, peraltro, c’erano e ci sono attivisti e pacifisti noti per la solidarietà espressa nei
confronti dei palestinesi, così come bambini e lavoratori migranti.
L’espressione «civili anormali» è speculare a quella, usata dal ministro della Difesa israeliano il 9
ottobre, di «animali umani» contro i quali sarebbe di lì a poco partito l’attacco militare contro Gaza.
Le azioni, dunque, sono crimini di guerra, senza se e senza ma.
Quelle di Hamas e quelle dell’esercito israeliano.
L’annuncio di sospendere forniture essenziali (elettricità, acqua, cibo, carburante) a Gaza rischia di
condannare alla fame due milioni di persone, tra cui moltissimi bambini. Il diritto internazionale la chiama
«punizione collettiva».
A Gaza, l’aviazione israeliana sbriciola edifici su edifici in pieno centro urbano…..”
https://ilmanifesto.it/le-punizioni-collettive-allargano-il-conflitto

13 Ott 23 Jacobin Italia:
“PALESTINA L’OCCUPAZIONE È INSICUREZZA PER TUTTI
Francesca Albanese (Relatrice speciale Onu sui territori palestinesi)
…..Secondo il diritto internazionale, coloro che sono soggetti a un’oppressione di lunga data hanno il
diritto assoluto di opporsi alla loro sottomissione, ma hanno comunque responsabilità riguardo ai mezzi e
ai metodi di azione. Uccidere civili innocenti è illegale.
Ma noi osservatori non possiamo limitarci a prendere atto di questo shock.
Abbiamo il dovere, come chiedono molti palestinesi e israeliani, di analizzare la situazione e individuare
percorsi per evitare ulteriori spargimenti di sangue.
Le organizzazioni per i diritti umani nei territori palestinesi occupati e in Israele e altri, compresa me stessa
e i relatori speciali che mi hanno preceduto, sottolineano questo rischio ormai da decenni, insistendo
affinché le cause profonde vengano affrontate una volta per tutte.
Lo status quo brutale e illegale ha rappresentato la ricetta per una maggiore insicurezza per tutti.
Per quasi sessant’anni, Israele ha tenuto milioni di palestinesi sotto un’occupazione militare che li ha
privati dei loro diritti più elementari, confiscando terre, demolendo migliaia di case e scuole, sfollando con
la forza centinaia di migliaia di persone, uccidendo e arrestando bambini e adulti.
Ha creato insediamenti illegali e annesso terre nel territorio occupato, crimini eclatanti secondo il diritto
internazionale.
Ha inflitto umiliazioni quotidiane ai palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, dove il
divario tra i privilegi dell’occupante e la sottomissione degli occupati è sorprendente.
Gaza è probabilmente l’esempio più eclatante di occupazione, poiché Israele ha tenuto prigioniera la sua
popolazione in un blocco aereo-navale e terrestre per sedici anni, con offensive militari regolari su larga
scala che, anche prima dell’attuale offensiva, avevano provocato la morte di oltre 4.200 persone, tra cui
1.124 bambini e centinaia di migliaia di senzatetto.
Bisogna essere assolutamente chiari: niente di tutto ciò giustifica gli attacchi indiscriminati di Hamas
contro i civili israeliani (né dovremmo dare per scontato che Hamas sia il rappresentante del popolo
palestinese che resiste all’occupazione, interi settori del quale sono impegnati nella lotta nonviolenta).
Ma fornisce il contesto per comprendere la disperazione di un’intera popolazione, soprattutto a Gaza,
dove la metà dei residenti ha meno di diciotto anni: figli di blocco e guerra, abusi, depredazione e violenza
permanenti….”
https://jacobinitalia.it/loccupazione-e-insicurezza-per-tutti/

14 ott 23 Umanità Nova:
“GAZA. DA UN ORRORE SENZA FINE PER LA FINE DELL’ORRORE
Massimo Varengo
Eredi della Prima Internazionale continuiamo a proclamarci internazionalisti.
In un mondo dove i nazionalismi, gli identitarismi, i particolarismi, i sovranismi dilagano scatenando
guerre e distruzioni seguitiamo a pensare che solo l’unità di tutto il proletariato mondiale possa aprire la
strada ad un mondo di liberx ed eguali.
Ed è per questo che ci impegniamo e lavoriamo con tuttx coloro che si mobilitano contro il militarismo, il
riarmo generalizzato, il complesso militare-industriale e contro le frontiere e gli Stati che le garantiscono
per il rilancio della lotta di classe su scala mondiale.
E mentre sosteniamo i disertori, i renitenti, gli oppositori incarcerati che in Russia e in Ucraina con i loro
corpi manifestano tutto il loro rifiuto della guerra in corso, lo stesso facciamo con quanto succede in
Israele.
In una lettera ricevuta in questi giorni un esponente dei refusenik (gli obiettori israeliani al servizio
militare) dice:
“Un amico mi ha appena scritto che due dei suoi cugini adolescenti sono tra i civili israeliani portati nella
Striscia di Gaza e dichiarati ostaggi da Hamas.
Lo stesso amico ha trascorso 21 mesi in prigione con me quando avevamo 18 anni ed entrambi ci siamo
rifiutati di arruolarci nell’esercito israeliano come resistenti all’occupazione…….
In un manifesto diffuso da un gruppo di giovani palestinesi della striscia di Gaza all’indomani
dell’operazione “Piombo Fuso” – che aveva provocato nell’arco di tre settimane 1400 morti, di cui oltre
300 bambini, e 5000 feriti - si può leggere:
“Fanculo Hamas. Fanculo Israele. Fanculo Fatah. Fanculo Nazioni Unite. Fanculo Unwra. Fanculo
Usa!
Noi, i giovani di Gaza, siamo stufi di Israele, di Hamas, dell’occupazione, delle violazioni dei diritti umani
e dell’indifferenza della comunità internazionale!…
Fermare i crimini contro l’umanità, fermare la barbarie che si è compiuta nei kibbutz e che si sta
compiendo, con bombardamenti e taglio dei rifornimenti, prima che raggiunga livelli inimmaginabili credo
sia l’imperativo di chiunque voglia impedire l’allargamento di un conflitto dalle dimensioni ben più
grandi di quelli già in corso….”
https://www.rivoluzioneanarchica.it/gaza-da-un-orrore-senza-fine-per-la-fine-dellorrore/

17 ott 23 Centro di documentazione contro la guerra di Milano:
“DALLA PARTE DELLE MASSE PALESTINESI, CONTRO LA PULIZIA ETNICA DELLA PALESTINA
….. Hamas è un'organizzazione politica reazionaria, contraria all'emancipazione sociale, ma che
rappresenta e organizza i palestinesi di Gaza e non solo, contro l'oppressione coloniale israeliana. Sarebbe
stupido chiedere ad Hamas di essere comunista e internazionalista, di adoperarsi per realizzare un
difficilissimo legame tra proletari e oppressi palestinesi e proletari israeliani, per una comune liberazione,
che è il nodo gordiano della questione palestinese.
I nazionalisti islamici, come i nazionalisti sionisti, sono nemici acerrimi di questa prospettiva, che è
rivoluzionaria, solidale ed internazionalista.
Ed è da questo punto di vista di classe che vanno valutate ed affrontate le scelte e le strategie anche di chi
lotta, per promuovere un più avanzato fronte di tutti gli oppressi.
Quello che oggi ci preme innanzitutto è ribadire la necessità di schierarsi risolutamente con le masse
palestinesi, senza se e senza ma, ben sapendo che il sionismo e lo stato capitalista di Israele stanno
portando alla rovina, in una spirale di morte e di sangue, israeliani e palestinesi.
Sarebbe ora di finirla.
Preannunciando la preparazione di un’iniziativa pubblica sulla Palestina, in presenza e on line, e la
pubblicazione di alcune prese di posizione di israeliani ed ebrei contro Israele e la sua politica, che vanno
nel medesimo senso di quanto noi stiamo sostenendo, chiudiamo citando il post di un israeliano, a
commento di un articolo di Gideon Levy pubblicato sul giornale israeliano Haaretz.
Il post del 14 ottobre è di un israeliano di nome Hirsch, non possiamo sapere se effettivamente il suo
autore sia stato là dove dice, ma il senso è comunque profondamente condivisibile, se non si affermerà in
Israele una prospettiva diversa e si porrà fine al colonialismo, al sionismo, all’oppressione dei palestinesi.
“La progressiva distruzione del ghetto di Gaza riporta alla memoria la distruzione del ghetto di Varsavia
80 anni fa. Successe mentre ero un bersaglio facile con una stella gialla a Dachau KZ. Sono sopravvissuto
solo per arrivare alla stessa conclusione di Gideon Levy in questo articolo: "Non abbiamo imparato
nulla". E io aggiungo: "E non lo faremo mai". Sembra che dovremo dimetterci dalla razza umana. E'
tutto, tutto qui” (https://www.haaretz.com/opinion/2023-10-09/ty-article-opinion/.premium/israel-cant-
imprison-2-million-gazans-without-paying-a-cruel-price/0000018b-1476-d465-abbb-14f6262a0000)
Il capitalismo, i suoi stati, i suoi governanti (di tutti i -sic!- poli) stanno portando l'umanità alla
catastrofe, se il proletariato internazionale non lì fermerà, ribellandosi.
Ricordiamoci che se le bombe oggi cadono su Gaza, sono indirizzate contro tutti gli oppressi”.
https://centrodidocumentazionecontrolaguerra.noblogs.org/dalla-parte-delle-masse-palestinesi/

17 ott 23 Pungolo rosso:
“UN APPELLO URGENTE DEI SINDACATI PALESTINESI:
“PORRE FINE A OGNI COMPLICITÀ, SMETTERE DI ARMARE ISRAELE”.
Israele ha chiesto che 1,1 milioni di palestinesi evacuino la metà settentrionale di Gaza, sottoponendoli a
continui bombardamenti.
Questa mossa spietata fa parte del piano di Israele, sostenuto dal sostegno incrollabile e dalla
partecipazione attiva degli Stati Uniti e della maggior parte degli stati europei, volto a compiere massacri
atroci e senza precedenti contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e ad effettuare una pulizia etnica totale.
Da sabato Israele ha bombardato indiscriminatamente e intensamente Gaza, tagliando carburante,
elettricità, acqua, cibo e forniture mediche. Israele ha ucciso più di 2.600 palestinesi, tra cui 724 bambini,
raso al suolo interi quartieri, spazzando via intere famiglie e ferendo più di 10.000 persone. …
Mentre Israele intensifica la sua campagna militare, i sindacati palestinesi chiedono agli altri sindacati a
livello internazionale e a tutte le persone dotate di coscienza di porre fine ad ogni forma di complicità con i
crimini di Israele, fermando con urgenza il commercio di armi con Israele, così come tutti i finanziamenti
e la ricerca militare….
Chiediamo ai sindacati dei settori interessati di:
1. Rifiutarsi di costruire armi destinate a Israele.
2. Rifiutarsi di trasportare armi in Israele.
3. Approvare mozioni nel loro sindacato in tal senso.
4. Agire contro le aziende complici coinvolte nell’attuazione dell’assedio brutale e illegale di Israele,
soprattutto se hanno contratti con la vostra istituzione.
5. Fare pressione sui governi affinché interrompano ogni commercio militare con Israele e, nel caso degli
Stati Uniti, i relativi finanziamenti….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/10/17/un-appello-urgente-dei-sindacati-palestinesi-porre-fine-a-
ogni-complicita-smettere-di-armare-israele/

LUNEDÌ 16 OTTOBRE AL COMUNE DI SUSA SI È TENUTA UNA CONFERENZA
STAMPA DI PRESENTAZIONE GRUPPO DI LAVORO STAZIONE
INTERNAZIONALE
Il gruppo è composto da: la prof.ssa Gemma AMPRINO (già Sindaco del Comune di Susa nel mandato
2009/2014), l’ing. Livio DEZZANI (già Direttore del Settore Urbanistica della Regione Piemonte e
Commissario straordinario del Governo per i mondiali di sci anno 1997 e componente dell’Osservatorio
Torino-Lione), il geom. Ugo JALLASSE (già Direttore di esercizio del Tunnel Autostradale del Frejus e
dell’autostrada Torino-Bardonecchia e componente del Comitato tecnico dell’Autostrada Ferroviaria
Alpina), l’ing. Giorgio SANDRONE (Tecnico incaricato della variante strutturale al P.R.G.C. in corso),
l’ing. Piercarlo SIBILLE (già Direttore infrastrutture dell’Agenzia Torino 2006 e componente
dell’Osservatorio Torino-Lione).
18 Ott 23 NOTAV Info:
“STAZIONE TAV SUSA O BUSSOLENO?
PROSEGUE IL RIDICOLO TELEROMANZO LOCALE
Senza metterci la faccia gli schieramenti partitici, centro destra e centro sinistra, spingono i loro figuranti
locali in una saga che sembra non avere fine.
Sulle testate di informazione locale prende così piede il dibattito su una possibile stazione ad alta velocità
in val di Susa come già citato nei giorni scorsi nel seguente approfondimento “GRANDE CONFUSIONE
NEL CIELO SITAV DUE AUTOPORTI E NESSUNA STAZIONE”
https://www.notav.info/top/grande-confusione-nel-cielo-sitav-due-autoporti-e-nessuna-stazione/
Fatte dunque le dovute premesse e riepilogata la saga della mega stazione “KUMA” del 2013 ci godiamo
oggi l’ennesima ridicola puntata a spese nostre di questa telenovela….”
https://www.notav.info/post/stazione-tav-susa-o-bussoleno-prosegue-il-ridicolo-teleromanzo-locale/
VIDEO COMPLETO DELLA CONFERENZA STAMPA: https://fb.watch/nJfS8j2C5B/

MARTEDI 17 OTTOBRE DAVANTI AL CANTIERE DEL NUOVO AUTOPORTO DI
SAN DIDERO SI E’ SVOLTA UNA MEDITAZIONE, PREGHIERA E RIFLESSIONE sul
tema “CHE SCORRANO LA GIUSTIZIA E LA PACE” organizzato dal Gruppo Cattolici per la Vita
della Valle insieme a Don Paolo Mignani, parroco di Mezzi Po da sempre molto attento alle tematiche
legate alla difesa dell’ambiente.
Al termine si è proseguito col consueto apericena condiviso del Martedì al Presidio No Tav.
ALCUNE FOTO: “IN CLAREA E A S. DIDERO CON L'OPERAIO-PRETE DON PAOLO
MIGNAMI”: https://photos.app.goo.gl/mX6im3LNfy9D42av8

18 ott 23 NOTAV Info:
“DON PAOLO MIGNANI AL CANTIERE DI SAN DIDERO
….Durante la celebrazione si sono letti passaggi dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si, da cui i
Cattolici per la Valle hanno preso spunto per il libro “Prendiamoci cura della casa comune” e un
intervento di padre Alex Zanotelli rivolto al Movimento No Tav, da lui sempre sostenuto.
Ecco un commento di Don Paolo a fine giornata:
“Grazie. Non abbiamo celebrato la messa, ma è stato un momento intenso di preghiera per portare al
Signore il nostro impegno x la salvaguardia del creato in ottemperanza al rinnovato appello di papa
Francesco espresso dalla Laudato Deum uscita proprio in questi giorno.
Un piccolo gruppo radunati a S. Didero, uniti a tutti coloro che in quell’ora pregavano x la pace in
Palestina e in tutto il mondo.
Al termine della celebrazione abbiamo portato un cero acceso e un pezzo di pane spezzato come segno di
condivisione agli amici poliziotti che ci stavano a controllare.
Ci è spiaciuto molto che non abbiamo accolto questo gesto di pace che voleva esprimere la nostra volontà
di operare x la salvaguardia del creato e l’impegno perché tacciamo le armi e prenda parola il dialogo
unica via alla pace.”
https://www.notav.info/post/don-paolo-mignani-al-cantiere-di-san-didero/

AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE RISORSE
PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%? PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&theater
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II. La
rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-questione-
fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/

DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- - www.ambientevalsusa.it -
https://www.facebook.com/notavtorino.org/- https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro di
documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)

ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
(VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/)

9 ott 23 Iantidiplomatico:
“HAARETZ "ISRAELE ESALA IL SUO ULTIMO RESPIRO"
Segue la sintesi dell'articolo di Ari Shavit su Haaretz
http://www.vista.sahafi.jo/art.php?id=3dc42bc870098c905e866464293c5c1f72123267
con traduzione in italiano di Nora Hoppe
Con questo titolo, il quotidiano ebraico "Haaretz" ha pubblicato un articolo del famoso scrittore sionista
(Ari Shavit), in cui afferma: "Sembra che stiamo affrontando il popolo più difficile della storia, e non c'è
soluzione con loro se non riconoscere i loro diritti e porre fine all'occupazione."
Shavit inizia il suo articolo dicendo: "Sembra che abbiamo superato il punto di non ritorno, ed è possibile
che "Israele" non riesca più a porre fine all'occupazione, a fermare gli insediamenti e a raggiungere la
pace, e sembra che non sia più possibile riformare il sionismo, salvare la democrazia e dividere il popolo
in questo Paese."
"Se le cose stanno così, non c'è gusto a vivere in questo Paese, non c'è gusto a scrivere su 'Haaretz' e non
c'è gusto a leggere "Haaretz".
Dovremmo fare quello che Rogel Alpher ha suggerito due anni fa, cioè lasciare il Paese. Se "Israele" e
l'ebraismo non sono un fattore vitale dell'identità, e se ogni cittadino "israeliano" ha un passaporto
straniero, non solo in senso tecnico, ma anche in senso psicologico, allora la questione è chiusa. Bisogna
dire addio agli amici e trasferirsi a San Francisco, Berlino o Parigi.
"Da lì, dal Paese del nuovo ultranazionalismo tedesco, o dal Paese del nuovo ultranazionalismo
americano, bisogna guardare in silenzio e osservare lo 'Stato di Israele' esalare l'ultimo
respiro. Dobbiamo fare tre passi indietro e guardare lo Stato ebraico democratico affondare. Può darsi
che il problema non sia ancora stato risolto.
"Forse non abbiamo ancora superato il punto di non ritorno. È ancora possibile porre fine
all'occupazione, fermare gli insediamenti, riformare il sionismo, salvare la democrazia e dividere il Paese.
"Ho messo il dito negli occhi a Netanyahu, Lieberman e ai neonazisti, per svegliarli dalla loro illusione
sionista: Trump, Kushner, Biden, Barack Obama e Hillary Clinton non sono coloro che porranno fine
all'occupazione.
"Non saranno le Nazioni Unite e l'Unione Europea a fermare gli insediamenti. L'unico potere al mondo
in grado di salvare "Israele" da se stesso sono gli stessi 'israeliani', elaborando un nuovo linguaggio
politico che riconosca la realtà e che i palestinesi sono radicati in questa terra. Vi esorto a trovare la terza
via per sopravvivere qui e non morire."…”
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-haaretz__israele_esala_il_suo_ultimo_respiro/39602_51162/

10 ott 23 Manifesto:
“TERRORISMO, NON GUERRA. L’ERRORE CHE CONDIZIONA LA RISPOSTA
Luigi Ferrajoli
…..Gli attacchi di Hamas sono stati delle terribili azioni criminali, che hanno colpito centinaia di persone
inermi e innocenti.
Sono stati anche un regalo al premier Netanyahu, dato che hanno tacitato le proteste di piazza contro il
suo governo, hanno neutralizzato l’opposizione, hanno fatto dimenticare le tensioni e i conflitti generati
dalla sua assurda riforma giudiziaria e i suoi processi per corruzione e gli hanno conferito i pieni poteri.
Naturalmente è vero anche il contrario.
Queste politiche di Netanyahu, a loro volta, hanno enormemente rafforzato Hamas.
La questione di fondo che un approccio pacifista e soprattutto razionale ha il dovere di affrontare
riguarda pertanto la natura delle aggressioni, sia pure atroci e altamente organizzate, quali sono state
quelle di Hamas.
Si è trattato di un atto di guerra o di un atto criminale di terrorismo?
Non è facile, in queste ore di angoscia e di orrore per le stragi disumane provocate da Hamas, insistere
sull’importanza delle parole.
Ma proprio questi orrori impongono di chiarire che le due qualifiche sono tra loro incompatibili perché
diverse, anzi opposte sono le risposte che la nostra civiltà giuridica ha apprestato nei confronti dei due
fenomeni.
A un atto di guerra – quale soltanto gli Stati e i loro eserciti regolari, come insegnano i classici del diritto
internazionale, possono compiere – si risponde con la guerra…..
La sola risposta razionale, oggi come in passato, dovrebbe essere invece quella asimmetrica – tanto più
efficace e delegittimante quanto più asimmetrica – che si conviene ai crimini contro l’umanità: non quindi
i missili e i bombardamenti, che provocando morte e terrore tra le popolazioni civili servono solo ad
accrescere l’odio e le capacità di proselitismo dei terroristi, bensì le ben più difficili azioni di polizia,
attuate naturalmente con mezzi militari adeguati ma dirette soltanto all’identificazione e alla
neutralizzazione delle organizzazioni criminali…..”
https://ilmanifesto.it/terrorismo-non-guerra-lerrore-che-condiziona-la-risposta

12 ott 23 FQ:
“ISRAELE, GUAI A PRENDERE DECISIONI IN PREDA ALL’IRA
Di Fabio Mini
….L’ultimo attacco di Hamas a Israele, sotto l’aspetto puramente tecnico-militare è stato un raid
condotto da forze paramilitari con metodi da operazioni speciali e tecniche terroristiche.
Un attacco ibrido, si direbbe oggi, se non fosse che la guerra e soprattutto il terrorismo comprendono
aspetti multiformi.
L’azione militare di Hamas è stata pianificata con cura e una buona dose di morbosa fantasia.
Se il suo scopo era dimostrare la vulnerabilità del sistema difensivo israeliano e la capacità di forze
speciali o insurrezionali di colpirlo, è stato raggiunto, ma lì si ferma.
Perché le azioni “militari” di questo tipo abbiano un effetto prolungato o duraturo hanno bisogno di un
apparato potente.
Hamas ha tratto vantaggio dalla sorpresa e dal ricorso a metodi efferati e terroristici, ma non è sostenuto
da un solido apparato bellico.
Anzi, nello stesso ambito palestinese è in conflitto con diverse altre espressioni della resistenza.
Il suo successo iniziale è perciò destinato a durare poco e servirà a peggiorare la propria situazione e
soprattutto quella del popolo palestinese.
La potente struttura delle forze israeliane si è subito riavuta dalla sorpresa e ora cinge d’assedio tutta la
Striscia di Gaza.
Gli israeliani hanno i mezzi, la rabbia e la dottrina per farlo.
È israeliana la concezione della Dahiya, ovvero della rappresaglia sproporzionata nei confronti
dell’avversario a prescindere se sia o meno armato, combattente, donna o bambino come fu l’intervento
nell’omonimo quartiere sciita di Beirut spazzato via nel 2006 e di nuovo attaccato nel 2013. ….
Hamas ha “semplicemente” voluto fare di Gaza la vetrina sulle nefandezze d’Israele e siccome quelle del
passato non hanno ottenuto nulla ha approfittato della fragilità del quadro internazionale e dello stesso
governo israeliano per provocarne di nuove.. …”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/12/israele-guai-a-prendere-decisioni-in-preda-
allira/7320623/

12 ott 23 FQ:
“FRANCIA, IL MINISTRO DELL’INTERNO VIETA LE MANIFESTAZIONI PRO PALESTINA.
Centinaia in piazza a Parigi, tafferugli con la polizia
Il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, ha ordinato il divieto delle manifestazioni pro-
palestinesi in Francia e il fermo degli organizzatori e dei “facinorosi che turbano l’ordine pubblico”.
….In un telegramma ai prefetti rivelato dall’Afp, Darmanin ha chiesto il divieto delle “manifestazioni
filo-palestinesi”, sostenendo che “possono generare turbative dell’ordine pubblico”.
Per Darmanin “l’organizzazione di queste manifestazioni vietate dovrà far scattare dei fermi” giudiziari
nei confronti dei trasgressori.
I fermi dovranno riguardare, in particolare, “gli organizzatori” e i “facinorosi che turbano l’ordine
pubblico”.
Nonostante il divieto però, centinaia di manifestanti pro-palestinesi sono scesi in piazza a Parigi. Gruppi di
persone si sono comunque riunite nel tardo pomeriggio in Place de la République, nel cuore della
capitale, con bandiere palestinesi e scandendo slogan come “Palestina vincerà” o “Israele assassino,
Macron complice”.
Citata dalla France Presse, la prefettura di Parigi ha fatto sapere di aver dato ordine di “disperdere le
persone presenti, di fermarle e multarle”: la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni e di idranti per tentare
di evacuare, senza esito, place de la République.
Il divieto della manifestazione parigina è stato confermato dal tribunale amministrativo di Parigi
chiamato ad esprimersi d’urgenza sulla sua validità.
A Berlino, il 10 ottobre scorso, la polizia ha vietato due manifestazioni pro Palestina che erano state
indette per il giorno successivo.
L’intervento è stato giustificato dicendo che le manifestazioni rappresentano un “pericolo per l’ordine e la
sicurezza pubblica“….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/12/francia-il-ministro-dellinterno-vieta-le-manifestazioni-pro-
palestina-centinaia-di-persone-in-piazza-a-parigi/7321500/

13 ott 23 FQ:
“FRANCIA, GERMANIA, USA E UK “VIETATA LA SOLIDARIETÀ A GAZA”
SCONTRI IN SERATA - Nuove regole. In mezza Europa si registra l’aumento di minacce antisemite. A
Parigi il ministro ordina ai prefetti: “No ai cortei. Espellete gli stranieri”
Di Alessia Grossi
Francia, Germania, Austria, Stati Uniti. Alla guerra in Israele seguono paura e restrizioni in Occidente.
E si vietano manifestazioni a favore dei palestinesi.
Nella liberale Francia – dove ieri sera la polizia ha usato lacrimogeni e di idranti per tentare di evacuare
place de la République, dove diverse centinaia di persone erano riunite in solidarietà ai palestinesi – le
manifestazioni si valutano “caso per caso”, a detta del ministro degli Interni, Gérald Darmanin.
“Se si tratta di una protesta a sostegno di Hamas o a sostegno dell’azione di alcuni palestinesi contro
Israele, è no”….
A vedere aumentare gli incidenti a sfondo antisemita da sabato è stata anche la Germania.
E anche qui la polizia è intervenuta in diverse città a margine di manifestazioni per Israele e di raduni pro-
palestinesi. Queste ultime vietate, invano. …
A Vienna – come si evince dai video postati su X dall’emittente Visegrad24 –, ieri la polizia si è scontrata
con un gruppo di manifestanti pro-palestinesi nella capitale austriaca.
Nel Regno Unito, dove gli episodi di antisemitismo da sabato sono triplicati, secondo il Community
Security Trust, il ministro della Sicurezza Tom Tugendhat si è detto “molto preoccupato”….
Fuori dall’Europa, negli Stati Uniti, dove diverse organizzazioni studentesche di Harvard nei giorni scorsi
hanno ritirato la firma alla lettera dei 31 gruppi di studenti dell’Ateneo che attribuivano “la totale
responsabilità della violenza in corso a Israele” senza una condanna dell’attacco di Hamas, costringendo
la presidente a intervenire per farlo – la deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha preso le distanze dalla sua
stessa fazione dei Democratici di New York ritrovatisi in Times Square domenica una manifestazione filo-
palestinese. “Il fanatismo e l’insensibilità espressi sono inaccettabili e dannosi in questo momento
devastante”, ha detto la deputata da sempre critica con Israele”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/13/francia-germania-usa-e-uk-vietata-la-
solidarieta-a-gaza/7321726/

13 ott 23 Internazionale:
“ISRAELE ORDINA L’EVACUAZIONE DEI CIVILI DAL NORD DI GAZA
….Nella Striscia di Gaza, i bombardamenti israeliani hanno provocato finora 1.417 morti, tra cui molti
civili.
All’alba del 13 ottobre l’esercito israeliano in un comunicato “ha ordinato l’evacuazione di tutti i civili
dalla città di Gaza per la loro sicurezza e protezione”.
I civili dovranno spostarsi nell’area a sud di Wadi Gaza.
“Sarà permesso di tornare nella città di Gaza solo quando sarà annunciato”, è scritto nella dichiarazione.
A New York il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, ha confermato che
l’esercito israeliano ha informato l’organizzazione di questo ordine di evacuazione, che secondo lui
riguarda circa 1,1 milioni di abitanti del nord della Striscia di Gaza.
Dujarric ha anche detto che un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze
umanitarie devastanti”.
In queste circostanze, “le Nazioni Unite chiedono con forza che questo ordine sia annullato per evitare di
trasformare quella che è già una tragedia in una calamità”, ha sottolineato…..
L’esercito israeliano ha annunciato di aver sganciato circa seimila bombe sulla Striscia di Gaza, per un
totale di quattromila tonnellate di esplosivo dal 7 ottobre.
Israele ha radunato carri armati e altri mezzi pesanti intorno a Gaza e ha richiamato 300mila riservisti,
promettendo di distruggere i miliziani di Hamas…..”
https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2023/10/13/israele-evacuazione-civili-nord-
gaza#:~:text=Pi%C3%B9%20di%20423mila%20palestinesi%20sono,%E2%80%9Cbisogni%20urgenti%E2
%80%9D%20dei%20palestinesi

13 ott 23 FQ:
“CONTRO IL TERRORISMO, ISRAELE RISCHIA DI PERDERE: PER 4 MOTIVI
Di Alessandro Orsini
Purtroppo l’Europa non può escludere che Israele perda la guerra contro il terrorismo giacché l’obiettivo
oltrepassa le sue capacità. Le ragioni principali sono quattro.
In primo luogo, la guerra contro il terrorismo è stata persa persino dagli Stati Uniti. Peggio: quella guerra
ha accresciuto il terrorismo spaventosamente. Dopo l’invasione di Afghanistan (2001) e Iraq (2003), gli
attentati sono aumentati vertiginosamente in tutto il mondo; nuove potentissime organizzazioni sono nate,
tra cui l’Isis e Boko Haram, come ho documentato nel mio L’Isis non è morto(Rizzoli). Distruggere le
organizzazioni jihadiste, senza rimuovere le cause del terrorismo, non porta frutti. La radice del terrorismo
di Hamas è nell’occupazione dei territori palestinesi. Persistendo l’occupazione, il terrorismo si
riprodurrà …
In secondo luogo, Israele non può vincere la guerra contro il terrorismo giacché il terrorismo non è
soltanto a Gaza.
Hezbollah ha circa 100 mila militanti in Libano.
Ai tempi dello scontro con Israele nel 2006, Hezbollah aveva circa 15 mila missili.
Oggi sono decuplicati e possono colpire tutto il territorio israeliano.
150 mila missili in mano a un’organizzazione terroristica possono fare male.
Hamas e Hezbollah, entrambi finanziati dall’Iran, sono legati da un patto per la vita che prevede che l’uno
vada in soccorso dell’altro se Israele sta per eliminare uno dei sodali. ….
In terzo luogo, l’eliminazione di ogni militante di Hamas richiederebbe molti anni perché Hamas
acquisirà nuovi membri….
In quarto luogo, la guerra a Gaza potrebbe causare nuovi attentati in Europa.
Se accadesse, gli europei contrari al prolungamento della guerra aumenterebbero.
Scholz invoca il massimo della violenza contro Gaza.
Subendo un “Bataclan”, i tedeschi apprezzerebbero meno il suo estremismo. …”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/13/contro-il-terrorismo-israele-rischia-di-
perdere-per-4-motivi/7321714/

13 ott 23 FQ:
“CONTRO L’IRA, FARE LA PACE CON L’IRAN
ISRAELE E IL PENSIERO MAGICO - La sconsideratezza di non aver restituito i territori occupati dopo
il ’67 e l’opzione atomica sono diventati fattori che lo rendono sempre minacciato. La necessità di
coinvolgere Teheran per il negoziato
Di Barbara Spinelli
….E la verità è che lo Stato d’Israele è oggi minacciato esistenzialmente, per aver vissuto con gli occhi
bendati sin da quando nacque, adottando la mortifera menzogna sulla “Terra senza popolo per un popolo
senza terra”.
Se li bendò definitivamente dopo la guerra dei Sei Giorni nel 1967, quando ebbe la sconsideratezza di non
restituire i territori che aveva occupato: doveva farlo “sin dal settimo giorno”, disse oltre vent’anni fa l’ex
procuratore generale Michael Ben-Yair, consulente legale di Rabin.
Israele è minacciato esistenzialmente non per una sua congenita debolezza o fragilità – è osceno
impersonarlo nella figura dell’ebreo perennemente vulnerabile – ma perché dagli anni 60 è una potenza
atomica che continua indefessamente a negarsi come tale (la chiamano “ambiguità nucleare”, l’artefice fu
il laburista Shimon Peres), che non aderisce a trattati di disarmo o proliferazione e che non possiede
quindi flessibilità negoziale – tranne brevi intervalli, chiusi dall’assassinio di Rabin nel 1995.
Questa condizione gli ha permesso di frenare attacchi su larga scala, ma ha trasformato Israele in potenza
regionale troppo forte ma immobile, incapace non solo di perizia negoziale, ma anche di chiaroveggenza
sulle proprie storiche responsabilità, sul proprio futuro destino, sui pericoli che gli si accampano davanti,
oggi sotto forma della autentica polveriera che i governi d’Israele hanno fabbricato con le proprie mani ai
confini con Gaza, foraggiando Hamas in funzione anti-Arafat.
È uno dei motivi per cui il regime iraniano si va convincendo che l’unico modo per controbilanciare
Israele, in prospettiva, è dotarsi anch’esso dell’atomica, in modo da dissuadere Israele o Stati Uniti da
attacchi e guerre di regime change…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/13/contro-lira-farela-pace-con-liran/7321694/

14 ott 23 FQ:
“GUERRA IN ISRAELE, RICCARDO NOURY (AMNESTY): “QUESTA PUNIZIONE COLLETTIVA
DI GAZA È CRIMINE DI GUERRA”
IL PORTAVOCE DELL'ORGANIZZAZIONE PER I DIRITTI - “La Quarta convenzione di Ginevra
vieta di ‘vendicarsi’ sui civili per colpire il nemico”
Di Roberta Zunini
“Il blocco delle forniture di acqua, energia e carburante nei confronti di un’intera popolazione è una
forma di punizione collettiva vietata dal diritto internazionale e pertanto ciò che Israele sta attuando a
Gaza è un crimine di guerra, anzi più crimini”.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia utilizza la Quarta Convenzione di Ginevra per
spiegare perché “la vendetta” israeliana contro Hamas si è tramutata in un crimine contro tutti i civili
palestinesi – anziani, donne e bambini compresi – che risiedono nella Striscia e, di conseguenza, richiede
un’accelerazione dell’indagine già aperta dalla Corte Penale Internazionale”….
A suo avviso anche l’intimazione da parte di Israele ai civili di Gaza di evacuare la zona settentrionale
della Striscia per andare nella parte meridionale è una punizione collettiva?
Sì, e dirò di più. In questo caso siamo di fronte a una doppia punizione collettiva dato che costringere i
civili a lasciare le proprie case dopo aver loro tolto il carburante per spostarsi è una forma di ulteriore
accanimento….
Vi risulta che Israele abbia usato armi incendiarie al Fosforo bianco?
Sì, per ora abbiamo evidenza di un caso, ma con altre organizzazioni umanitarie stiamo continuando a
indagare. Per quanto ci riguarda, i nostri analisti hanno potuto verificare foto, video e testimonianze che
mostrano chiaramente l’uso di questa arma contro un hotel sulla spiaggia di Gaza….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/14/guerra-in-israele-riccardo-noury-amnesty-
questa-punizione-collettiva-di-gaza-e-crimine-di-guerra/7322954/

14 ott 23 Stampa:
“PALESTINA LIBERA, PACE E RESISTENZA” TORINO IN CORTEO CONTRO LA
GUERRA
Migliaia in corteo: «Smettetela di mettere sullo stesso piano occupante e occupato, colonizzante e
colonizzato»
TORINO. Si è conclusa senza tensioni la manifestazione pro Palestina che si è svolta questo pomeriggio a
Torino. Il corteo a cui hanno partecipato circa 3000 persone e sfilato per le vie del capoluogo piemontese,
da piazza Crispi a piazza Vittorio, dove si è sciolto.
«Con la manifestazione di oggi - hanno sottolineato alcuni degli organizzatori, Associazione palestinesi in
Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino - dimostra che non resteremo in silenzio davanti
a una guerra che sta uccidendo il popolo palestinese e noi saremo al fianco della resistenza palestinese
fino a quando non ci sarà una Palestina libera»'.
Durante il percorso, lungo il quale sono stati scanditi slogan a sostegno della Palestina e contro Israele,
sono stati anche imbrattati muri con le scritte «Free Palestine», «Libertà per Gaza», «Israele assassini» e
«A fuoco Israele».
Presenti al corteo anche alcuni Imam che hanno invitato al dialogo e alla pace.
«'Abbiamo deciso di scendere in piazza per chiedere la pace e difendere le vite dei troppi bambini che
stanno morendo a Gaza. Chiediamo di fermare i bombardamenti, non vogliamo nessuna guerra», ha detto
Hassan El Batal, il presidente della Moschea della Pace di corso Giulio Cesare
E Ibrahim Mohammed, presidente della Moschea di via Saluzzo, ha aggiunto «siamo in piazza, contro la
guerra e per la pace».
https://www.lastampa.it/torino/2023/10/14/news/palestina_libera_pace_e_resistenza_torino_in_corteo_contr
o_la_guerra-13784168/

14 ott 23 FQ:
“PER AVERE LA PACE SI DEVE NEGOZIARE CON I NEMICI
Di Elena Basile
….L’atroce violenza eseguita da Hamas ha bisogno di una risposta efficace.
Per rispetto delle vittime bisognerebbe tornare alla Politica, a una strategia coerente con obiettivi realistici
di breve e di lungo periodo.
Lo scenario è complicato da innumerevoli attori e dall’inerzia con la quale si è lasciata incancrenire la
situazione a Gaza e in Cisgiordania.
Come Gideon Levy scrive su Haaretz, la mostruosa e barbarica violenza di Hamas è figlia delle atrocità e
dei crimini contro l’umanità dello Stato di Israele a Gaza, prigione a cielo aperto, denunciate dalle
Nazioni Unite e dalle stesse organizzazioni umanitarie israeliane, del sistema di apartheid creato in
Cisgiordania.
Hamas, che ha nel suo statuto l’eliminazione dello Stato di Israele, è stato dall’inizio un interlocutore
difficile, reso inesistente dalla follia normativa dell’Occidente che lo ha considerato una organizzazione
terroristica e non eletta a Gaza.
I ragazzi assoldati da Hamas non sono bestie e mostri, ma come spiega Domenico Quirico su La Stampa,
il prodotto di una vita nella miseria, nella quotidiana assuefazione alle ingiustizie e violenze….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/14/per-avere-la-pace-si-deve-negoziare-con-i-
nemici/7322814/

17 ott 23 FQ:
“IL SONNO DELLA GIUSTIZIA GENERA MOSTRI OVUNQUE
Di Domenico Gallo
Nel campo desolato delle crudeltà e dei lutti seminati da un conflitto che dura, senza soluzione, da oltre 75
anni, le stragi indiscriminate compiute nel sud di Israele dai miliziani di Hamas, possono trovare un
precedente di pari barbarie solo nel massacro nel campo profughi di Sabra e Chatila eseguito il 16
settembre 1982 dalle falangi libanesi al soldo in cui furono trucidate 3.500 persone innocenti, comprese
donne e bambini.
Questo per dire che il metodo terroristico elevato alla sua massima potenza, non è l’elemento
discriminante per qualificare i soggetti che lo praticano.
In Medio Oriente il terrorismo non è appannaggio esclusivo di bande che si dedicano al terrore ispirate da
fanatismi politici o religiosi, ma è praticato anche dagli Stati.
Del resto è arduo distinguere fra la guerra e il terrorismo poiché in guerra si tende a terrorizzare
l’avversario utilizzando la morte e la minaccia della morte.
Non a caso gli Usa hanno denominato l’operazione di attacco all’Iraq nel marzo del 2003 Shock and
awe (“colpisci e terrorizza”).
In realtà la guerra (che secondo Kelsen consiste in un omicidio di massa) è una forma di terrorismo su
vasta scala.
L’unica cosa che potrebbe distinguere la guerra dal terrorismo è il diritto umanitario (lo ius in bello), se
venisse rispettato dai belligeranti….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/17/il-sonno-della-giustizia-genera-mostri-
ovunque/7325100/

18 ott 23 FQ:
“IL MARTIRIO DI GAZA, RAZZO SULL’OSPEDALE, UCCISI OLTRE 500 CIVILI
RIMPALLO DI COLPE - Hamas denuncia il raid di Israele. L’Idf: “Un attacco della Jihad islamica”.
Intanto nella Striscia muore un bimbo ogni 15 minuti
Di Alessia Grossi
Oltre 500 morti. Fuoco, sangue e corpi ovunque. L’ospedale di Al-Ahli Arabi al centro di Gaza City non
esiste più e con esso non esistono più donne, bambini e intere famiglie che lì erano in cura o si erano
rifugiati per scampare ai bombardamenti israeliani.
A colpirlo “un raid di Israele sull’intero complesso”, denuncia Hamas – che in cambio di una tregua si è
detto disposto a rilasciare i 199 ostaggi–.
Tel Aviv, dopo una “valutazione”, ha fatto sapere di non entrarci nulla con l’esplosione all’ospedale
battista, colpito da “un lancio fallito dalla Striscia” da parte dei miliziani, poi “da un razzo della Jihad
islamica”. “
Non colpiamo gli ospedali – hanno riferito fonti dell’Idf – non era tra gli obiettivi”…”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/18/il-martirio-di-gaza-razzo-sullospedale-uccisi-
oltre-500-civili/7326506/

18 ott 23 FQ:
“IL MONDO ARABO È IN RIVOLTA. BIDEN PROVA A MEDIARE
MA SALTA QUELLO CON ABU MAZEN - Rashida Tlaib, deputata dem: "Ma l’approccio del
presidente degli Usa è solo su guerra e distruzione: lo ricorderemo"
Di Giampiero Calapà
Le piazze delle principali città del mondo arabo – da Istanbul ad Amman, a quelle della West Bank, come
Ramallah, Hebron e Nablus, nella serata di ieri, mentre la notizia dell’attacco all’ospedale faceva il giro
del mondo – si sono animate da spontanee manifestazioni di protesta contro Israele…..
E il capo di Hamas Haniyeh, dal Qatar, invita tutti i palestinesi alla rivolta.
S’immaginava un’altra vigilia Biden, che oggi sarà impegnato nei colloqui a Tel Aviv preparati dal
segretario di Stato Blinken…..
A Teheran, l’ayatollah Khamenei aveva avvisato già in mattinata, prima dell’attacco all’ospedale di Gaza:
“Se i crimini del regime sionista continuano a Gaza, nessuno potrà fermare i musulmani e le forze di
resistenza. Abbiamo la responsabilità di reagire, dobbiamo reagire”.
Biden dopo Israele, sarebbe atteso ad Amman dove avrebbe dovuto incontrare re Abdullah II di Giordania,
il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen per
discutere “dei pericolosi sviluppi a Gaza e delle loro ripercussioni sulla regione, ma pure per “trovare un
orizzonte politico che rilanci il processo di pace israelo-palestinese”, bloccato da anni anche e soprattutto
per la ferma opposizione del premier israeliano Benjamin Netanyahu e la poco convinta azione diplomatica
americana a favore della soluzione dei due Stati.
Ma nella serata di ieri, dopo l’attacco all’ospedale di Gaza, nulla è più certo, di sicuro dovrebbe mancare
Abu Mazen, anche perché il presidente palestinese deve vedersela con la sollevazione interna in una West
Bank sempre più insofferente anche all’Anp…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/10/18/il-mondo-arabo-e-in-rivolta-biden-prova-a-
mediare/7326504/

5 ott 23 Rainews:
“IRAN, UNA 16ENNE IN COMA DOPO UN DIVERBIO CON LA POLIZIA MORALE,
ARRESTATA LA MADRE
Secondo una Ong, l'adolescente viaggiava senza velo sulla metro a Teheran quando è stata aggredita
dalla polizia morale e trascinata via priva di sensi.
Le autortià presidiano l'ospedale e diffidano familiari e amici dal divulgare foto e notizie
Antonella Alba
Picchiata e ridotta in coma dalla polizia morale perchè non indossava correttamente l'hijab. E' l'ennesima
storia di violenza e repressione che arriva dalla Repubblica islamica dell'Iran contro giovanissime senza
velo.
Ma questa a poco più di un anno dalla tragedia di Mahsa Jina Amini, la giovane curda morta in custodia
della polizia perchè non portava l'hijab secondo le regole, scuote l'opinione pubblica rischiando di tornare
a infiammare l'Iran.
A riferire della notizia il gruppo per i diritti umani curdi in esilio Hengaw secondo cui Armita Garavand,
questo il nome della ragazzina, avrebbe subito una "grave aggressione fisica" da parte delle agenti della
cosìdetta polizia morale per non aver rispettato le norme sul velo.
Sono le 7 di mattina di domenica 1 ottobre, in un video dell'agenzia Reuters delle telecamere di
sorveglianza della metro, divenuto subito virale, si vede una ragazza presumibilmente Armita, seduta ad
aspettare l'arrivo del treno sulla banchina della metro di Shohada a Teheran circondata da due donne col
velo nero che si alzano lasciandola sola.
Appena il treno arriva la giovane non fa in tempo a entrare nel vagone che ne esce, immobile, priva di
sensi trascinata via da alcune donne in chador nero e dalle compagne e deposta sul binario, dove poco
dopo arriva una barella che la porterà in ospedale.
Il macchinista guarda la scena e noncurante torna in cabina.
Dopo 4 giorni dall'accaduto, c'è apprensione per la vita dell'adolescente tutt'ora in coma e presidiata
dalla polizia che allontana perfino i suoi genitori.
La madre è stata arrestata per aver cercato di vedere la figlia.
Le autorità di polizia guidate dagli ayatollah stanno facendo pressioni e minacce anche agli insegnanti e ai
compagni di scuola di Armita, riferisce Iranwire…..”
https://www.rainews.it/articoli/2023/10/iran-la-16enne-armita-garavand-in-coma-dopo-un-confronto-con-la-
polizia-morale-fe273a55-7e3d-472f-b542-
204811030f92.html#:~:text=In%20un%20anno%20sono%20stati,e%20propria%20apartheid%20di%20gene
re.

7 ott 23 ANSA:
“IL NOBEL PER LA PACE ALL'ATTIVISTA IRANIANA NARGES MOHAMMADI
Riconoscimento per la sua lotta contro l'oppressione delle donne. Iran attacca, 'decisione faziosa e
politica'. Biden loda il suo coraggio
…..Vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani imprigionata dalle autorità iraniane dal
maggio 2016, Mohammadi è ancora in prigione.
Il comitato afferma che ha ricevuto il premio per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e
per i suoi sforzi nella promozione dei diritti umani e della libertà per tutti.
Il comitato per il Nobel ha affermato che "la coraggiosa lotta di Narges Mohammadi ha comportato enormi
costi personali.
Il regime iraniano l'ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte e condannata a un totale di 31 anni di
carcere e 154 frustate".
Mohammadi è ancora detenute nel famigerato carcere di Evin e il comitato ha espresso l'auspicio che l'Iran
rilasci l'attivista.
I premi Nobel per la Pace di quest'anno e degli ultimi anni dimostrano che "la democrazia è in declino":
ha spiegato la presidente del comitato Nobel Berit Reiss-Andersen motivando l'assegnazione del premio di
quest'anno a Narges Mohammadi, attraverso il quale il comitato spera di inviare un segnale al governo
iraniano affinché "ascolti il proprio popolo".
Reiss-Andersen ha aggiunto che nominare Mohammadi come vincitrice di quest'anno è "prima di tutto un
riconoscimento ad un intero movimento in Iran con la sua leader indiscussa Narges Mohammadi". E ha
concluso: "Speriamo che sia un incoraggiamento a continuare il lavoro in qualunque forma questo
movimento ritenga opportuno".
Alla domanda su come verrà consegnato fisicamente il premio a dicembre, la presidente del comitato
norvegese ha detto che spera che il governo iraniano prenda "la decisione giusta", autorizzandola a
ricevere il Nobel.
"La vittoria del Nobel evidenzia il coraggio delle donne iraniane", è il commento dell'Onu. "
Un momento storico per la lotta per la libertà in Iran", ha commentato invece la famiglia di Narges
Mohammadi. ….”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/06/il-nobel-per-la-pace-allattivista-iraniana-narges-
mohammadi_e3f003c6-08d7-40a7-b5c9-5c1dd9e791ee.html

11 ott 23 Torino cronaca:
“IL TAV VALE 8 MILIARDI DI EURO, MA LA PRIORITÀ È RIAPRIRE IL FREJUS:
«DANNI ECONOMICI E TURISTICI ENORMI»
A Torino a fine ottobre la ratifica del trattato del Quirinale tra Italia e Francia, ma ora serve
un'accelerazione per la ripresa dei collegamenti ferroviari: «Potrebbero bastare sei mesi di lavori»
Enrico Romanetto
…..«Peccato, però, che dalla scorsa estate ci troviamo anche senza il Frejus: non possiamo aspettare un
anno perché venga riaperta la galleria ferroviaria» spiega senza mezzi termini il presidente della
Conferenza intergovernativa per l’Italia, Paolo Foietta, rientrato dal Saint Jean de Maurienne appena in
tempo per prendere la parola al convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, proprio,
sulle prospettive di cooperazione, trasporti, mobilità e salute con la Francia.
«Una realtà molto complessa per cui, oggi, si manifesta in tutta la sua importanza la fragilità delle attuali
infrastrutture» sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina, introducendo
l’intervento del sindaco Stefano Lo Russo, non meno deciso nel ricordare l’importanza
di un’accelerazione nella riapertura ai trasporti sul fronte delle Alpi.
Un appello che sarà ribadito fra poco più di due settimane quando, proprio all’ombra della Mole
Antonelliana il 31 ottobre, sarà ratificato il trattato di cooperazione firmato al Quirinale tra Emmanuel
Macron e Sergio Mattarella nel 2021…..
Per ripristinare i collegamenti ferroviari attraverso il Frejus potrebbero bastare sei mesi, se i lavori
cominciassero entro l’inverno con il «disingaggio» della frana: circa 3mila metri cubi di pietre e terra che
gravano sull’autostrada e la ferrovia.
«Abbiamo condotto un sopralluogo sul versante francese perché volevamo renderci conto con i nostri
occhi di quella che era la situazione. La posizione del nostro governo è di far in fretta perché non è
accettabile un anno di attesa» ha aggiunto Foietta, riportando anche le buone notizie arrivate dai
sopralluoghi tecnici all’interno della “galleria paramassi” che non è stata lesionata.
Anche i danni ferroviari, infatti, sarebbero limitati. …”
https://torinocronaca.it/news/cronaca/306490/il-tav-vale-8-miliardi-di-euro-ma-la-priorita-e-riaprire-il-
frejus-danni-economici-e-turistici-enormi.html

11 ott 23 Targatocn:
“ITALIA-FRANCIA, TORINO SI RIBELLA AL FREJUS BLOCCATO DALLA FRANA: "UN ANNO?
POSSONO BASTARE DUE MESI"
Foietta ha effettuato ieri un sopralluogo con i colleghi francesi. "Non ci sono danni gravi, bisogna
intervenire a mano con i tecnici adatti. Ma devono fare in fretta".
Presente anche l'ex presidente della Juve Agnelli
…..Tra i presenti, insieme al sindaco Stefano Lo Russo, anche Andrea Agnelli, grande assente alla festa
della Juve di ieri sera, in rappresentanza della Fondazione di Candiolo.
Sopralluogo sul posto
Sul posto, nelle scorse ore, si è recato Paolo Foietta, capo della delegazione italiana nella Conferenza
intergovernativa Torino-Lione. "Ieri si è trattata una riunione già programmata della Commissione
intergovernativa: abbiamo voluto renderci conto di quella che era la situazione. La posizione del Governo
Italiano è di far in fretta. Non è accettabile un anno di attesa".
Le notizie buone arrivano dai sopralluoghi dei tecnici nella galleria Paramassi, che non è stata lesionata.
Ha tenuto e i danni ferroviari sono limitati. "Ma ci sono ancora 3-4000 metri cubi da far venire giù per
mettere in sicurezza l'area. Un'operazione fattibile, meccanica e manuale, ma che va fatta prima
dell'inverno, quando ci saranno ghiaccio e gelo e si dovrebbe poi aspettare la primavera o l'estate", ha
aggiunto Foietta…”.
https://www.targatocn.it/2023/10/11/mobile/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/italia-francia-torino-
si-ribella-al-frejus-bloccato-dalla-frana-un-anno-possono-bastare-due-mesi-1.html

11 ott 23 Valsusaoggi:
“SUSA CHIEDE LA ZONA FRANCA: “CON LA TAV DISAGI PER OLTRE UN DECENNIO,
SERVONO AGEVOLAZIONI FISCALI E INCENTIVI ALLE IMPRESE”
La Giunta Comunale di Susa ha deliberato l’approvazione del progetto della costituzione di una Zona
Franca Extradoganale.
Il Sindaco Piero Genovese: “I territori interessati dai cantieri dell’Alta Velocità andranno incontro a
disagi che si protrarranno per oltre un decennio; le opere in fase di realizzazione verranno realizzate
attraverso specifiche normative previste per le aree di interesse strategico in quanto opera internazionale.