2024 Report morti sul lavoro nell'intero anno

2024 Report morti sul lavoro nell'intero anno, updated 1/11/25, 11:14 AM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
Report morti sul lavoro del 2024.
I dati sono classificati per ciascuna Provincia e Regione italiana, con i morti in riferimento
al numero di abitanti, così come fa Eurostat che esclude dalla “conta” anche i morti in
itinere per non creare confusione. L’Osservatorio li monitora a parte, anche perché
richiedono interventi diversi, che non possono essere addebitati alla professione o
all’aziende in cui lavora la vittima, così come fa INAIL e chi “copia” la sua raccolta dati,
inventandosi formule “magiche” per meglio poter speculare su queste tragedie, formule
che non hanno nessun valore statistico. In questa terribile conta ci sono anche i morti in
nero o che hanno assicurazioni diverse da INAIL.
Registriamo un aumento dei morti sui luoghi di lavoro del 6,7% rispetto al 2023. Per la
prima volta dopo 17 anni di monitoraggio si sono superati i 1000 morti sui luoghi di lavoro,
che con l’itinere diventano 1482, ma la conta dei morti in itinere potrebbe essere ancora
più alta per la ragione che spesso vengono diffusi in ritardo.
La Regione che ha avuto il peggior risultato è il Trentino Alto Adige in rapporto al numero
di abitanti, la migliore il Lazio che vede Roma con un terziario avanzato e i Ministeri.
Le donne pagano un prezzo elevatissimo sulle strade. Per mancanza di un orario flessibile
in entrata e in uscita nel privato, spesso lontano da casa, sono costrette a correre perché
si sobbarcano spesso anche il carico familiare: figli, genitori ecc.
Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sotto i 60 anni sono già il 30% di tutti i morti. In
allegato le nazionalità delle vittime.
Incredibile la strage di anziani che muoiono lavorando: sono oltre il 30% degli
ultrasessantenni e di questi sempre sui luoghi di lavoro 157 hanno addirittura più di 70
anni. E’ davvero incredibile non fare nessuna distinzione sull’età per andare in pensione
tra chi svolge un lavoro pericoloso e chi no: con l’età elevata si hanno riflessi poco pronti,
udito e vista deficitarie, così come acciacchi di ogni genere.
La categoria degli autotrasportatori ha praticamente raddoppiato i morti: per incidenti e per
fatica: in tanti vengono trovati morti con la testa sul volante o coi camion fermi nelle aree di
sosta, la stanchezza e la fretta provocano spesso tanti morti anche tra chi viene coinvolto
con altri mezzi.
Anche quest’anno sono morti 143 agricoltori schiacciati dal trattore: in questi 17 anni sono
stati quasi 3000.
Sono le solite categorie ad avere lo stesso numero di morti da 17 anni, in ordine
decrescente: agricoltura, edilizia, autotrasporto (tutte le categorie di appartenenza)
artigianato, industria.
Pochissimi i morti nelle aziende sindacalizzate, questo per far comprendere l’importanza
del Sindacato sulla Sicurezza, i pochi morti sono lavoratori in appalto e non dipendenti
diretti: il lavoro precario uccide tanti lavoratori che non possono rifiutarsi di svolgere un
lavoro pericoloso, pena il licenziamento, questo soprattutto nelle piccole e piccolissime
aziende, dove non c’è nessuna sicurezza; lo si vede anche dai piccoli imprenditori, spesso
senza dipendenti che muoiono numerosi, e questo la dice lunga sulla mancanza della
cultura della sicurezza che occorrerebbe insegnare nelle scuole, soprattutto in chi si sta
diplomando e anche laureando e si avvia al lavoro.
Che dire? Speriamo in un 2025 migliore, ma sono già più di 11 i morti in questi primi giorni
del 2025.
Nell’occasione vi invito a visitare la mia mostra “Morti sul lavoro” presso la Fondazione
Carisbo di Via Farini, con opere su queste tragedie che tratto fin dal 1980. Tra queste il
“muro delle farfalle bianche” con le foto di 300 lavoratori morti sul lavoro recentemente

Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e
registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli
che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno
una diversa da INAIL
Attivo dal 1° gennaio 2008
Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
Morti sul lavoro nell’intero 2024
Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 1056 sui Luoghi di
lavoro (tutti registrati) e 1482 se si aggiungono i morti in itinere e sulle
strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero
NOTA BENE
I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE
MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO

MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE
TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI
LAVORATIVE. La seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i
morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e
Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza sono
centinaia i morti in province e regioni diverse
LOMBARDIA 201 totali 134 sui luoghi di lavoro Milano 20 (41 con itinere), Bergamo 12
(con itinere 23) Brescia 31 (43 con itinere) Como 6 Cremona 5 Lecco 4 Lodi 9 Mantova 7
Monza Brianza 14 Pavia 13 Sondrio 6 Varese 5 CAMPANIA 156 totali 97 sui luoghi di
lavoro Napoli 30 Avellino 12 Benevento 6 , Caserta 20 Salerno30 VENETO 135 totali 81
sui luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 8 Padova 9 Rovigo 3 Treviso 15 Verona 15 Vicenza
13 EMILIA ROMAGNA 133 totali 76 sui luoghi di lavoro Bologna 21 Rimini 2 Ferrara 7
Forlì Cesena 5 Modena 11 Parma 9 Ravenna 2 Reggio Emilia 10 Piacenza 3 SICILIA 122
sui luoghi di lavoro 71 Palermo 24 Agrigento 6 Caltanissetta 3 Catania 10 Enna Messina
10 Ragusa 5 Siracusa 4 Trapani 8 TOSCANA 121 totali 76 sui luoghi di lavoro Firenze 19
Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 10, Massa Carrara 3 Pisa 16 Pistoia 2 Siena 3
Prato 5 LAZIO 155 totali 72 sui luoghi di lavoro Roma 22 Viterbo 12 Frosinone 15 Latina
16 Rieti 3 PIEMONTE 92 totali 54 sui luoghi di lavoro Torino 25 Alessandria 5 (+1
cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 8 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli
2 PUGLIA 93 totali 60 sui luoghi di lavoro Bari 14 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 4 Lecce 17
Taranto 6 TRENTINO ALTO ADIGE 55 totali 37 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 21
ABRUZZO 55 totali 37 sui luoghi di lavoro L'Aquila 7 Chieti 13 Pescara 4 Teramo 8
SARDEGNA 52 totali 36 sui luoghi di lavoro Cagliari 9 Sud Sardegna 4 Nuoro 4 Oristano
4 Sassari 12 MARCHE 50 totali 31 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1
Pesaro-Urbino 7 Ascoli Piceno 7 CALABRIA 33 totali 24 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4
Cosenza 9 Crotone 3 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 34 totali
22 sui luoghi di lavoro Pordenone 7 Triste 1 Udine 10 Gorizia 3 LIGURIA 35 totali 23 sui
luoghi di lavoro Genova 7 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 3 UMBRIA 22 totali 14 sui luoghi
di lavoro Perugia 12 Terni 2 BASILICATA 25 totali 17 sui luoghi di lavoro Potenza 13
Matera 4 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE
D’AOSTA 6 totali 5 sui luoghi di lavoro

Nel 2024
DOVE SI MUORE DI PIU’
Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti
142 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167
152 gli autotrasportatori e autotrasportatrici morti
115 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori,
medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023
115 i morti in infortuni domestici
Sui luoghi di lavoro quest’anno oltre il 30% sono ultrasessantenni, in pochi anni saranno la
maggioranza.
Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 30%
Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze
Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2
scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio
domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5
Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica
abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico
Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni
domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla