Newslettera del 12 aprile 23 (1)

Newslettera del 12 aprile 23 (1), updated 4/15/23, 2:52 PM

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About Rete Ambientalista Al

Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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12 aprile 23 Amnesty, NOTAV, CUB, Pandemia, Cospito, Valsusafilmfest, CPR, ANPPIA, Contro la
guerra, Unità lotte, Mapuche, Barocchio, Sole Baleno, Caza Feu

DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/

VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI

SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato
nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti
il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una compagna
NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva
ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQH
v4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/

SCRIVIAMO A CECCA!
“INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE!
Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino…
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e molestata,
non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i territori è
solo motivo di orgoglio.
Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi
con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….”
Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a:
FRANCESCA LUCCHETTO
c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Aglietta, 35, 10151 Torino
CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV!
https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/

PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
A FEBBRAIO È INIZIATA LA CAMPAGNA NAZIONALE:
“RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
“PROPOSTA DI UNA CAMPAGNA PER L’APPROVAZIONE DI DUE LEGGI D’INIZIATIVA
POPOLARE per la riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti
…..Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la
propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa
Depositi e Prestiti.
Per questo, proponiamo due leggi d’iniziativa popolare…..”
Referente per Torino per chi vuole collaborare alla raccolta firme:
Stefano Risso stefano.risso@gmail.com
Tutte le città coinvolte: https://riprendiamociilcomune.it/index.php/referenti-territoriali/
PRESENTAZIONE CON VIDEO:
https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP31
12023

PROSSIMI BANCHETTI DI RACCOLTA FIRME PER 2 LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE
Per riprenderci la Cassa Depositi e Prestiti e restituirla alle sue funzioni originarie di tutela del
risparmio e finanziamento dei Comuni per investimenti nei beni comuni e a favore della collettività…
Vieni a firmare o a dare una mano ai banchetti che si terranno
https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/747-prossimi-banchetti-della-campagna-
riprendiamoci-il-comune

FINO A VENERDÌ 5 MAGGIO
XXVII EDIZIONE 2023 DI VALSUSAFILMFEST:
“EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA”
“Gli eventi sono gratuiti ad eccezione dell’evento di apertura del 1° aprile
Il programma prevede 19 eventi programmati in 8 comuni della Valle di Susa – Almese, Avigliana,
Bussoleno, Bruzolo, Chianocco, Condove, Oulx, San Giorio di Susa, Venaus – un evento a Giaveno in
Val Sangone e un evento a Torino, il 25 aprile al Museo Diffuso della Resistenza.
I valori di riferimento della nostta associazione sono da sempre condivisione, socialità, vicinanza, senso
di comunità e appartenenza, salvaguardia dell’ambiente e della memoria.
Il Filmfest è una manifestazione culturale itinerante che nel corso degli anni è diventato un importante
presidio culturale per un ampio territorio, attraverso il coinvolgimento di istituzioni locali, scuole,
associazioni, cooperative e tante singole persone, con l’obiettivo di promuovere cultura e di dare ampio
spazio alle nuove generazioni e ad eventi che aiutino a riflettere e a cogliere i cambiamenti sociali,
culturali e politici dei nostri tempi….”
PROGRAMMA SU: https://www.valsusafilmfest.it/27a-edizione-2023/
VEDI INFRA ALCUNI APPUNTAMENTI

CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
103° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info

GIOVEDÌ 13 APRILE
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
a seguire alla cava di Caselette per il PUSSACAFFÈ.
(per chi non riuscisse a venire a pranzo l'appuntamento a Caselette è per le ore 14:30)

ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/

ORE 17 presso la Fabbrica delle E, Corso Trapani 92, Torino
Per partecipare è necessario compilare il form in questa pagina: https://bit.ly/3lrfuRz
L’iniziativa sarà trasmessa anche in diretta streaming.
“PROTEGGERE LA MADRE TERRA. DIFENDERE I DIRITTI UMANI”
Ne discutiamo in conferenza con:
- Michel Forst, Relatore Speciale delle Nazioni Unite
- Dana Lauriola, Portavoce movimento NO Tav
- Un* rappresentante della Convenzione di Aarhus in Italia
- Livio Pepino, Direttore Edizioni Gruppo Abele
- Francesco Martone, Portavoce della “Rete In Difesa di”
- Un* attivista di Ultima Generazione
Modera: Marina Forti, giornalista
In chiusura:
- Javier Villamizar Corona, presidente di AsoUwa
- Liliana Rios Roa, Movimiento Político de Masas Social y Popular
“Negli ultimi anni, si sono intensificate in tutto il mondo le mobilitazioni per la giustizia climatica, la
difesa dell’ambiente e contro gli impatti ambientali e sociali di grandi infrastrutture.
A queste i governi hanno troppo spesso risposto criminalizzando le persone ed i movimenti,
delegittimando le proteste e tentando di mettere a tacere il dissenso attraverso azioni legali aggressive….”
L’iniziativa è promossa da “In Difesa di -per i diritti umani e chi li difende”, una rete di associazioni e
organizzazioni di cui Amnesty International Italia fa parte, che si occupa di promuovere e tutelare il
lavoro di difensore e difensori dei diritti umani
EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/228399809685547/?ref=newsfeed
https://www.notav.info/post/amnesty-international-torino-13-aprile-proteggere-la-madre-terra-difendere-i-
diritti-umani/

ORE 18 Evento online su: https://www.facebook.com/Cub.conf.unitaria.di.base
(andare in altro- in diretta)
“PLACE DE LA DISCORDE: L'EUROPA CHE DICE NO COMINCIA DALLA
FRANCIA”
partecipano:
-Nara Cladera - segretaria federal de SUD Education;
-Christian Mahieux - commissione international de SUD Solidaire;
-Cosimo Scarinzi - segretario nazionale CUB Sur;
modera:
-Gisella Manera - CUB Nazionale
“…..L'opposizione al peggioramento del regime previdenziale vede coinvolti vasti settori dei lavoratori e
delle lavoratrici che portano nel conflitto l'assieme delle contraddizioni che caratterizzano la condizione
dei lavoratori salariati dalla lotta, appunto, per il salario sino alla situazione ambientale.
D'altro canto, la reazione dell'apparato statale alle mobilitazioni in corso disvela la natura reale delle
relazioni fra le classi e della funzione dello stesso stato come monopolio della violenza.
La solidarietà classista ed internazionalista che ci vede al fianco dei lavoratori francesi ci pone il
compito immediato di diffondere la conoscenza di quanto avviene grazie alla testimonianza diretta di
compagne e compagni che animano le lotte, in particolare i nostri compagni e le nostre compagne del
sindacato di base Union Syndicale Solidaires che, insieme alla CUB ed ad altri sindacati di base,
costituisce la Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta e, soprattutto, di operare per lo
sviluppo del conflitto di classe in Italia.
Si tratta, come sempre, di unire teoria ed azione nella prospettiva di un cambiamento sociale radicale a
partire dall'autorganizzazione e dall'azione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Evento di CUB Confederazione Unitaria di Base
https://fb.me/e/SbHKnFoZ

ORE 18-20 Giardino Card. Michele Pellegrino, Piazza Borgo Dora (ex mongolfiera), Torino
(in caso di pioggia, l’incontro si sposterà al cortile del Maglio)
“COSA RESTA DELLA PANDEMIA?”
“….Lo scopo di questa assemblea è costruire un momento pubblico di discussione ed elaborazione di
quella che per molti ha rappresentato un momento traumatico, segnato da paura, incertezza e spesso
isolamento, e partendo dalla pratiche messe in campo da ciascuna realtà provare a ragionare assieme sui
risultati, sui limiti e sulle contraddizioni delle pratiche messe in campo dalla società civile e dai
movimenti.
Dal nostro conto, crediamo che la pandemia possa essere compresa come parte di una più ampia crisi
legata agli squilibri prodotti dal sistema economico capitalistico, i cui effetti distruttivi si manifestano
ogni giorno su diverse scale e temporalità, e crediamo che, oltre la vuota retorica della transizione
ecologica, la sola risposta dei governi a tale crisi sarà il ricorso a nuove e sempre più autoritarie e
pervasive politiche di emergenza…..,
Crediamo quindi sia un’urgenza sentita da molte e molti collettivizzare l’elaborazione della pandemia,
nella convinzione che quanto accaduto in questi anni abbia costituito una rottura storica (non torneremo
più alla normalità?), e possa essere sotto molti punti di vista premonitore rispetto alle sfide poste dai
tempi che così in fretta ci vengono incontro, e dai quali rischiamo, ancora una volta, di farci cogliere
impreparati…”
https://gancio.cisti.org/event/cosa-resta-della-pandemia-assemblea-organizzativa

ORE 19 -21 Radio Blackout 105.250 Via Cecchi 21/a, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO 41 BIS/ERGASTOLO OSTATIVO,
al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta,
https://gancio.cisti.org/event/assemblea-contro-41bis-e-ergastolo-ostativo-3

ORE 20,45 Cinema Comunale Condove
“RICORDO DI ADONELLA MARENA”
(regista di Collegno recentemente scomparsa e protagonista di numerose edizioni del VFF) con
proiezione di alcuni estratti del film:
“IL CARTUN D’LE RIBELLIUN”, produzione Collettivo Don Quixote e Djanetfilm.
“Una mattina d’estate del 2006, da Venaus parte una marcia che percorrerà in 15 giorni 600 chilometri,
passando per paesi e città, da Torino a Genova a Pisa…fino a Roma”.
Saranno presenti: Valentina Cancelli, Guido Fissore e Carlo Ponsero, partecipanti alla marcia.
E a seguire:
Proiezione del cortometraggio “GOLEADOR” di Francesca Frigo, produzione Babydoc (Durata 15’)
“Steven gioca a calcio in una squadra composta da ragazzi con disabilità intellettiva.
Quando un uomo misterioso si presenta agli allenamenti inizia a girare la voce che stia per essere
acquistato da una squadra di serie A”.
Proiezione del docufilm “LAS LEONAS” di Isabel Achával e Chiara Bondi, prodotto da Nanni
Moretti. Durata 80’.
“Un gruppo di donne immigrate a Roma, quasi tutte sudamericane, lavorano come badanti e domestiche
e hanno in comune la passione per il calcio”.
VALSUSA FILMFEST
https://www.valsusafilmfest.it/27a-edizione-2023/

VENERDÌ 14 E SABATO 15 APRILE
PREMIO “BRUNO CARLI”
VENERDI’ 14 APRILE ORE 17:30 alla Taverna Tortuga di Chianocco
Il Premio BRUNO CARLI “locale” verrà a Pietro Ainardi, ex dirigente scolastico dell’Istituto Des
Ambrois di Oulx;
SABATO 15 APRILE ORE 17 all’ Auditorium Bertotto di Avigliana
Il Premio BRUNO CARLI “nazionale” verrà invece assegnato alla Lotta delle Donne Iraniane
(Donna Vita e Libertà) in un incontro organizzato in collaborazione con il collettivo Non una di
meno, con videomessaggio di Marisa Laurito e consegna del premio da parte dell’avvocato Valentina
Colletta.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=664236025710039&set=a.484456473687996&locale=it_IT

VENERDI’ 14 APRILE
ORE 17-19 Tettoia dei contadini a Porta Palazzo, Torino
“RACCONTO DELLE RIVOLTE AL CPR DI CORSO BRUNELLESCHI E SULLA
SOLIDARIETA’ FRA DENTRO E FUORI”
“Durante i primi giorni di marzo 2023 il CPR di Torino ha chiuso per la prima volta dalla sua
apertura. Non si sa ancora se e quando partiranno i lavori di ristrutturazione.
Quel che sappiamo però é che se la detenzione amministrativa in Italia oggi conta 140 posti in meno é
solo grazie al coraggio di chi ha lottato dentro la prigione di corso Brunelleschi.
Il CPR é stato infatti decretato come completamente inagibile in seguito ad alcune grosse rivolte che
hanno preso vita durante in mese di febbraio…
Cercheremo di restituire un racconto di quelle rivolte contestualizzandole all’interno del momento
attuale ma anche collocandole all’interno della storia di lotta contro i CPR degli ultimi anni.
Il racconto guarderà anche alla solidarietà che si é organizzata e mobilitata fuori e agli strumenti di cui
si é dotata.
Ma anche come, attraverso l’operazione Scintilla, la procura di Torino attacca quella solidarietà e
l’opposizione all’esistenza delle frontiere”
https://nocprtorino.noblogs.org/post/2023/04/08/racconto-delle-rivolte-al-cpr-di-corso-brunelleschi-e-sulla-
solidarieta-fra-dentro-e-fuori/
https://gancio.cisti.org/event/racconto-delle-rivolte-al-cpr-di-corso-brunelleschi-e-sulla-solidarieta-fra-
dentro-e-fuori

ORE 17.30 polo 900 Sala didattica via del Carmine 14, Torino
“GARIBALDINI DI SPAGNA, STORIA DELLA XII BRIGATA INTERNAZIONALE”
presentazione del libro organizzata dall’Anppia “Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani
Antifascisti)
Partecipano:.
- Marco Puppini, autore del libro
- Aldo Agosti, professore emerito Università di Torino
- Marco Novarino, docente di Storia Contemporanea Università di Torino
- Italo Poma, Presidente AICVAS
- Bruno Segre, Presidente ANPPIA-Torino
https://www.polodel900.it/evento/garibaldini-di-spagna-storia-della-xii-brigata-internazionale/

SABATO 15 APRILE
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO

ORE 11 Piazza Carignano, Torino
59° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione pacifica
del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/events/1262782904329070/?ref=newsfeed

ORE 14 Cascina Marchesa, Corso Vercelli 137, Torino
“PER L'UNITÀ DELLE LOTTE"
ASSEMBLEA CITTADINA OPERATIVA con tavoli su:
- salario, condizioni di lavoro e precarietà
- discriminazioni, genere e immigrazione
- clima e prezzi sulle condizioni di vita
- salute, sanità e welfare
L'assemblea per l'unità delle lotte è un momento di incontro e confronto tra lavoratrici, lavoratori,
compagne e compagni impegnati in lotte sindacali, sociali e politiche tra loro legate dall'anticapitalismo
e dall'internazionalismo, per favorire l’emergere di obiettivi comuni portandoli su un piano di
collegamento più efficace, pur mantenendo la specificità delle varie lotte.
Punto di partenza di tale sforzo è la consapevolezza che nell’attuale accelerazione della crisi cresce
l'urgenza di organizzare una capacità sia di critica a questo sistema oltre ogni singola vertenza, sia di
attivazione e mobilitazione per una ricomposizione di classe: decidendo insieme azioni nei luoghi di
lavoro, nei quartieri, nelle piazze, nelle scuole ed in università (scioperi, assemblee, presidi,
manifestazioni, campagne, banchetti, dibattiti...)….
Perció, invitiamo tutti a lavorare per allargare ancora la partecipazione a questo percorso coinvolgendo
altri soggetti attivi e preparando le proposte da realizzarsi già nelle prossime settimane con una
campagna cittadina,….
UNITI SI VINCE”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=680877957370693&set=a.395041402621018&_rdr

DOMENICA 16 APRILE
ORE 10- 13 Salle Polyvalente des Chaudannes 153-211 Rue du Parquet, Saint Jean de Maurienne,
in Savoia, Francia
SCAMBIO IDEE TRA GLI OPPOSITORI DEL PROGETTO LYON-TURIN, SULLE
AZIONI PASSATE E FUTURE (tra cui la manifestazione del 17 giugno in Maurienne per
fermare il cantiere della Torino – Lione. APPELLO: https://www.notav.info/post/17-giugno-
maurienne-manifestazione-in-montagna-per-fermare-il-cantiere-della-torino-lione/)
ORE 13-14.30: PRANZO BIO A OFFERTA LIBERA con un antipasto, Croziflette e un
dessert
ORE 14.30: VISITA ALLA DEVASTAZIONE CAUSATA DAI LAVORI DI
ESPLORAZIONE a Villargondran, Sy Martin La Porte, Villarodin, con pulmini e auto
“Mentre la devastazione della Maurienne continua e l'IPCC ci avverte ancora una volta dell'urgenza di
agire ora per preservare il pianeta, la lotta contro la ferrovia Lione-Torino si intensifica!
Organizzazioni e molti nuovi partecipanti si stanno unendo a noi….
È quindi il momento giusto per incontrarsi per capire cosa significhi davvero questo progetto disastroso
per i territori e le montagne…..
Questa giornata è aperta a tutti: vecchi e nuovi oppositori, funzionari eletti, abitanti, cittadini curiosi di
capire meglio il progetto....”
Registrazione non obbligatoria ma utile per organizzare il 16 aprile a St Jean de Maurienne :
https://framaforms.org/inscription-16-avril-a-st-jean-de-maurienne-1679683277
PROGRAMMA GIORNATA CONVIVIALE DEGLI AVVERSARI DEL LIONE – TORINO:
https://vamaurienne.ovh/journee-conviviale-et-festive-des-opposants-au-lyon-turin/

ORE 13 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
“LOTTARE PER SOPRAVVIVERE”
CON IL POPOLO MAPUCHE IN LOTTA
PRANZO VEGAN BENEFIT (anche con una pietanza Mapuche)
PRENOTAZIONI PER SMS al 339 4685 578
a seguire:
“AGGIORNAMENTO SULLA LOTTA MAPUCHE E SULLA SITUAZIONE DEI
PRIGIONIERI POLITICI IN CILE”
MOSTRA FOTOGRAFICA “TAIÑ WEICHAN”,
scatti dal territorio Mapuche dei compagni Felipe Durán e Fernando La Voz
BANCHETTO SOLIDALE CON LA “RETE INTERNAZIONALE IN DIFESA DEL POPOLO
MAPUCHE”
“Il ricavato andrà a sostenere le spese legali del prigioniero politico Facundo Huala, perseguitato dallo
Stato cileno e dallo Stato argentino per difendere il territorio mapuche dalla violenza capitalista
estrattivista della multinazionale italiana BENETTON…. e sosterrà le comunità in lotta, che per mezzo
anche di azioni dirette, sabotaggi, blocchi stradali e delle armi, si riappropriano e difendono le proprie
terre e la propria dignità dalla violenza statale e paramilitare….”
Al fianco di tutti i prigioneri Mapuche!
In ricordo di Mauricio Morales
Finchè esisterà miseria, esisterà ribellione!”
Rete internazionale in difesa del popolo mapuche: https://mapucheit.wordpress.com/;
https://www.facebook.com/riedpm/
https://bachecavalsusa.noblogs.org/post/2023/04/05/16-aprile-san-didero-con-il-popolo-mapuche/

ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte di
attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della casa
e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-
8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA

MARTEDI’ 18 APRILE
ORE 9-17.30 Al Tribunale di Torino, corso Vittorio Emanuele 2°130, Torino
12° UDIENZA PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE nei confronti di
compagni e compagne del Centro Sociale Askatasuna, Spazio Popolare Neruda e Movimento No
Tav.
E’ possibile seguire l’udienza nell’aula 3 nel seminterrato per essere vicini e dare solidarietà agli
imputati.
Per seguire i vari passaggi della vicenda leggere gli articoli passati sul sito:
https://associazionearesistere.org/
ORE 18 Ex Lavatoio Occupato - Via Benedetto Brin 21, Torino
“STORIE DI LOTTA #2: DA SOLE BALENO AD ALFREDO”
“1991 - Nasce la TAV Spa, istituzione che ha il compito di progettare e costruire il sistema dell'alta
velocita in Italia.
Il disegno della linea TAV che collegherà Lione a Torino, include la costruzione di un tunnel di 54 km
sotto le Alpi. Il progetto si scontra con l'ostilità degli abitanti della valle.
Avvengono sabotaggi a trivelle, strutture delle ferrovie e infrastrutture per le telecomunicazioni in difesa
del territorio.
1998 - Un'operazione dei ROS porta all'arresto di tre anarchici con l'accusa di associazione sovversiva
con finalità di terrorismo e alla perquisizione e sgombero di alcuni spazi occupati a Torino.
I mass media iniziano una martellante campagna di criminalizzazione, con la costruzione di figure del
terrorista, del giovano sbandato, dello squatter.
Edoardo, 35 anni, si suicida in carcere un mese dopo l'arresto.
Maria Soledad, 23 anni, detenuta ai domiciliari, seguirà il compagno pochi mesi dopo.
Mentre l'anarchico Alfredo Cospito lotta finoj all'ultimo respiro contro 41bis e ergastolo ostativo,
ripercorriamo quei momenti affinchè l'esperienza e i limiti delle lotte di ieri, non siano vani ma fucina di
prospettive e slancio per le lotte attuali e del domani”.
A seguire
APERITIVO BENEFIT Cassa Antirepressione Alpi occidentali
Evento di Alessandra Ferri: https://fb.me/e/13zhB42hH

ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e bicchieri
in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITÀ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal

ORE 21 Presso CUB, corso Marconi 34, 2° piano, Torino
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione

MERCOLEDI’ 19 APRILE
ORE 19 Mezcal Squat, Parco della Certosa, Collegno
APERICENA BELLAVITA
ORE 21 “LA LOTTA NO TAV SI RIACCENDE TRA CASELETTE E RIVALTA”
Aggiornamento su trivellazioni e apertura della cava di Caselette
A seguire: Proiezione del documentario "STORIE DEI MULINI"
Mezcaledì: https://gancio.cisti.org/event/mezcaledi-apericena-bellavita-aggiornamento-no-tav-e-
proiezione-documentario

ORE 19 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”

ORE 19 Caza Feu, via Fontan 12, Bussoleno
APERITIVO
ORE 20: "PONPOKO, LE BATTAGLIE DEI TANUKI DEL PERIODO HEISEI"
Proiezione del film di animazione giapponese del 1994 diretto da Isao Takahata, tratto dal racconto
Futago no hoshi di Kenji Miyazawa.
Il lungometraggio narra della lotta dei tanuki per riconquistare la collina di Tama, nei pressi di
Tokyo, strappata agli animali per farne un quartiere residenziale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pom_Poko
II° ciclo cinematografico: “COME SCOSSE DAL SOTTOSUOLO”
Apertura della biblioteca dalle ore 17
https://bachecavalsusa.noblogs.org/post/category/appuntamenti/

GIOVEDÌ 20 E VENERDÌ 21 APRILE 23
- Campus Einaudi, Lungo Dora Siena 100, Torino
- Palazzo Nuovo, via Sant Ottavio 20, Torino
“SE VERRA’ LA GUERRA: CONFLITTI GLOBALI E RESISTENZA”
“Di fronte allo scoppio della guerra in Europa sul confine tra Russia e Ucraina non possiamo più
nasconderci di essere ormai pienamente all'interno della Terza Guerra Mondiale…..
L'Italia, dunque, per la sua posizione nel Mediterraneo ricopre, volente o nolente, un ruolo e una
funzione decisiva nel conflitto, sia per quanto riguarda l'influenza delle storiche alleanze militari sulle
politiche interne dei nostri governi sia per come il governo italiano sfrutterà questa opportunità per
arricchirsi in modo strumentale ai propri interessi.
Alla luce di tutto questo, come possono le forze sociali, ispirate a pratiche di democrazia radicale,
costruire un'alternativa alla modernità capitalistica e a questo scenario globale di guerra per risolvere i
problemi del XXI secolo, ossia l'oppressione delle donne, la crisi ecologica, l'egemonia degli stati-nazione
e dei capitali globali?
Per questo, il 20 e 21 aprile all'Università di Torino movimenti e organizzazioni sociali, forze resistenti e
persone solidali si ritroveranno con l'intenzione di trovare insieme una risposta a queste domande.
L'intenzione è quella di creare uno spazio di confronto, scambio e dibattito per approfondire l'analisi del
movimento di liberazione del Kurdistan sul conflitto globale e per elaborare una prospettiva comune per
le nostre lotte e le nostre pratiche.
Il nostro interrogativo, sempre più urgente: quale strategia per fermare la guerra a partire dai nostri
territori?”
Evento di Le famiglie dello Spazio popolare Neruda, Progetto Palestina e altri 3
Università degli Studi di Torino - Campus Luigi Einaudi
https://www.facebook.com/events/s/se-verra-la-guerra/1340297489883407/

VENERDÌ 21 APRILE
ORE 19.30 CSOA Gabrio, via Millio 42 Torino
APERITIVO DI AUTOFINANZIAMENTO
a cura delle Incursioni Saporite
ORE 21: “LA GUERRA DEL DEBITO: TORINO: ESISTONO LIBERTÀ E DEMOCRAZIA
CON UN DEBITO DI 3 MILIARDI DI EURO?”
Ne parliamo con:
- ANTONIO DE LELLIS (Comitato per l’Abolizione del Debito Illegittimo)
- MAURIZIO PAGLIASSOTTI (scrittore)
“La città di Torino è sospesa in un lungo limbo determinato dal debito: per ripagarlo le amministrazioni
(di qualsiasi colore politico) ci hanno sottoposto a dure “cure” fatte di tagli ai servizi, aumenti delle
imposte e svendita del patrimonio pubblico.
Le élites (il famoso “sistema Torino”) hanno utilizzato il debito come la “tempesta perfetta” per imporre
la visione di una città con un futuro di rendite finanziarie ed eventi internazionali.
La città fordista è così sparita, cancellando non solo il lavoro, ma tutte le conquiste sociali, fino a non
lasciar spazio per chi è ai margini e vive nelle periferie, saccheggiate per fare cassa.
Eppure a ben guardarlo il debito della città ha dei responsabili ben chiari tra amministratori “disattenti”
(o sarebbe meglio definirli ignari? ignoranti? complici?) e istituti creditizi pronti ad approfittarne: si
sarebbe potuto, ma soprattutto si può fare molto di più per eliminarlo. Come?...” Comitato DebiTO:
https://debitorino.wordpress.com/2023/04/11/la-guerra-del-debito-venerdi-21-aprile-ore-21/

SABATO 22 APRILE
ORE 16:30-18:30 Piazza Carlo Alberto, Torino
CONTINUIAMO LA MOBOLITAZIONE CONTRO 41BIS ED ERGASTOLO
OSTATIVO
“Negli ultimi mesi il muro di silenzio che imperversa sull'ergastolo ostativo e sulla tortura del 41bis é
stato rotto grazie alla lotta portata avanti dal prigioniero anarchico rivoluzionario Alfredo Cospito in
sciopero della fame da quasi sei mesi e dalla mobilitazione nata al suo fianco….
Del resto, la strenua e violenta battaglia che lo Stato sta conducendo contro gli anarchici e la repressione
verso chiunque intraprenda un percorso di lotta, dagli studenti ai lavoratori, ai detenuti di carceri e
CPR, verso chiunque si opponga ai meccanismi di sfruttamento e soprusi, ma anche la legittimazione,
attraverso il ritorno sul campo politico e mediatico dell'emergenza migranti, di misure coercitive e
contenitive, è ormai sotto gli occhi e nella vita di tutti e tutte noi…..
Troviamoci per approfondire all'interno di una piazza tematica di discussione, un'analisi della genealogia
del 41bis e del suo rapporto con la ripetuta definizione e costruzione di supposti stati di emergenza, dei
legami tra l'identificazione bellica di un nemico esterno e quella repressiva di uno interno nonché delle
prospettive di lotta possibili contro 41bis e ergastolo ostativo all'interno di una critica radicale del
capitalismo odierno”.
https://gancio.cisti.org/event/continuiamo-la-mobolitazione-contro-41bis-ed-ergastolo-ostativo

MARTEDÌ 25 APRILE
ORE 15-20 Giardini della scuola primaria De Amicis, Via Masserano, Torino
PASSEGGIATA RESISTENTE VALDOCCO AURORA
“Una staffetta tra le storie partigiane di Valdocco ed Aurora.
Disegni, racconti, canti, fotografie per non dimenticare e resistere sempre.
Un'idea di quartiere che coinvolge trasversalmente diversi abitanti e che si apre a tutti/e”.
Per finire
APERITIVO curato da Radio Blackout.
https://gancio.cisti.org/event/passeggiata-resistente

DOMENICA 30 APRILE
ORE 16 Sede Cobas, Via Cercenasco 23/c - TORINO
CONFERENZA PUBBLICA
Gli scioperi in Francia, Gran Bretagna, Germania, Grecia sono l'inizio dell’inevitabile estendersi
della lotta di classe internazionale.
Come in questi paesi, anche in Italia i lavoratori ogni giorno devono far fronte a:
• Disoccupazione e lavoro sempre più precario
• Orari sempre più lunghi per chi lavora
• Peggioramento della sicurezza e della prevenzione
• Salari sempre più bassi, erosi anche dall'inflazione
• Allungamento dell'età lavorativa
• Peggioramento dell’assistenza sanitaria, dei sistemi scolastici, ecc.
Presto anche in Italia i lavoratori si dovranno mobilitare.
Quali le condizioni per dimostrare tutta la loro forza e determinazione?
Partito Comunista Internazionale
https://www.facebook.com/internationalcommunistparty/posts/pfbid02MNg4MgYjsrKcnkDoeo6ijoerEfuh
HHoHtENdyxc2Q9sDxW7iNZJdZDRfP4Qd4Duil

ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/

AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/

LA GUERRA TRA IMPERIALISMI NATO E IMPERIALISMO RUSSO IN UCRAINA
PUÒ ESSERE FERMATA SOLO CON L’UNIONE DEI PROLETARI DI TUTTI I
PAESI soprattutto quelli coinvolti direttamente, col rifiuto a combattere, ma anche CON
SCIOPERI E MANIFESTAZIONI dei lavoratori degli altri dei paesi cobelligeranti, che ne stanno
pagando le conseguenze, con il taglio della spesa sociale per l’aumento della spesa militare, non solo
in Europa e Usa, ma anche in Giappone, Corea, Cina ecc
Ma anche in Russia? A oltre 30 anni dal crollo dell’URSS nella percezione comune permane l’idea
che si tratti di una società in qualche modo diversa e comunque non così selvaggiamente capitalista
come i paesi occidentali.
Ma un’analisi condotta principalmente sulle stesse fonti ufficiali russe ci mostra una società divisa nelle
stesse classi di sfruttatori e sfruttati, con ineguaglianze non meno forti che nei paesi capitalistici
occidentali.
10 aprile 23 Pungolo rosso da Pagine marxiste di marzo 23:
“PROLETARI E BORGHESI NELLA RUSSIA CAPITALISTA DI OGGI
Roberto Luzzi
NOTA della redazione di Pungolo rosso: “…Sappiamo bene, come sa bene l’estensore di questo articolo,
che nell'”era Putin” (naturalmente questa formula è una semplificazione, lo prendiamo come nome
collettivo) vi è stata una complessiva risalita dal disastro in cui la Russia era precipitata nel decennio
yeltsiniano nel quale avevano imperversato in Russia multinazionali e spietati “consiglieri” occidentali
nel tentativo, fallito, di metterla in ginocchio (il sogno tuttora vivo di personaggetti demonazisti tipo la
von der Leyen).
Ma questa indiscutibile risalita che ha restituito alla Russia capitalista il suo statuto di grande potenza
mondiale, benché abbia senza dubbio migliorato le condizioni di vita di masse di proletari, non ha
modificato i rapporti di fondo tra borghesia e proletariato, e neppure i rapporti di forza tra le due
classi, se è vero – e senza dubbio alcuno lo è – che l’auto-organizzazione dei proletari viene nella Russia
d’oggi sistematicamente contrastata dall’operato statale, oltre che dai padroni del vapore.
I nazionalisti “rosso”-bruni puntino pure tutte le loro fiches sulla Russia di Putin in quanto
“oggettivamente anti-imperialista” (con argomenti e mire smaccatamente “grandi-russe”, ben esplicitati
da un Medvedev che può esprimerli senza filtri diplomatici); noi puntiamo, invece, le nostre sui proletari
e le proletarie della Russia, ancorché siano oggi silenti e magari favorevoli in maggioranza all’invasione
dell’Ucraina, come la maggioranza dei proletari ucraini lo è, forse, alla guerra di Zelensky e della NATO.
Per questo abbiamo dato voce, finora, a quei piccoli gruppi di compagni e di proletari (il Partito operaio
rivoluzionario, la Lega della gioventù comunista rivoluzionaria (bolscevica) di Russia) che, per quanto
ideologicamente lontani da noi, esprimendo un sentire di classe, si rifiutano di allinearsi allo sciovinismo
imperante e di compartecipare al massacro in corso.
Solo attraverso la faticosa riconquista dell’autonomia di classe nello scontro con la propria borghesia e
le sue istituzioni statali il proletariato russo ritornerà ad essere la stella rossa nel cielo di fuoco della
rivoluzione mondiale che fu un tempo.
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/04/10/proletari-e-borghesi-nella-russia-capitalista-di-oggi-
roberto-luzzi/

10 aprile 23 PROPOSTE della RETE Ambientalista Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente,
la Pace e la Nonviolenza:
“REFERENDUM IN UCRAINA.
Entrambe le parti dicono che quei territori sono loro perché, rispettivamente, ucraine o russe sono le
popolazioni che li abitano.
Allora un terreno di trattativa può essere la proposta di una sospensione delle operazioni belliche e
dell’indizione, in un tempo che consenta di far decantare il furore della guerra, di un referendum sotto
garanzia dell’Onu, adeguatamente articolato e con sagge e opportune soluzioni alternative locali: dite
che vi battete per la libertà delle vostre popolazioni, e allora andiamo a vedere cosa pensano queste
popolazioni.
Certo il diritto internazionale dei confini statali salterebbe, ma nella Carta delle Nazioni Unite c’è anche
il principio di autodeterminazione dei popoli”.
https://www.rete-ambientalista.it/2023/04/10/referendum-in-ucraina/

“REFERENDUM IN ITALIA.
….Un referendum per il divieto di esportazione di armamenti in territori bellici, ovvero un
referendum contro l’invio di armi italiane all’Ucraina (accompagnato da un altro sulla tutela del Servizio
sanitario nazionale) è stato lanciato dal giurista Ugo Mattei con il sostegno di altri docenti e intellettuali.
Servono 500 mila firme per dare corso all’iniziativa popolare.
Entro fine mese partirà la campagna di raccolta firme, con una piattaforma online cui si accede
tramite generazionifuture.org, poi inizieranno i gazebo.
I quesiti sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale….”
https://www.rete-ambientalista.it/2023/04/10/referendum-in-italia/
Si possono trovare qui:
1) QUESITO SUL CONFLITTO DI INTERESSI NELLA SANITÀ
2) QUESITO SULL’INVIO DI ARMI
3) QUESITO SULLA DEROGA ALLA NORMA SULL’INVIO DI ARMI CON DCM
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/i-
quesiti/

5 aprile 23 TIR (Tendenza internazionalista rivoluzionaria)
“LA TEMPESTA BANCARIA NEGLI STATI UNITI E IN EUROPA, E LA LOTTA DI CLASSE Per
Non si era ancora placata la tempesta Credit Suisse, che si è aperta un’altra voragine, protagonista il
colosso del credito tedesco e mondiale Deutsche Bank.
La crisi di quest’ultima è indubbiamente legata alle modalità con le quali è avvenuta l’incorporazione
di CS in UBS, su cui diremo qualcosa nel corso di questo scritto.
In ogni caso, al momento, il bank run, la corsa affannosa agli sportelli delle banche per ritirare i propri
soldi prima che venga giù il diluvio, sembra essersi placata.
Negli USA, un intervento deciso e tempestivo del Tesoro, della FED e della FIDC (l’Ente che ha il
compito di garantire i depositi bancari fino a 250.000 dollari) ha costruito un cordone sanitario attorno
a SVB, Signature e First Republic Bank, che sembra reggere.
Nel vecchio continente, la caduta rovinosa di Credit Suisse, neutralizzata con un’operazione
straordinaria dalle molte implicazioni, non ha trascinato, per adesso, altri istituti. Le Borse hanno così
ripreso fiato, recuperando in parte quanto avevano perduto nei giorni del panico.
Tutto a posto, dunque?
Hanno ragione coloro che, al di là dell’Atlantico, vantano la tenuta delle norme “post Lehman
Brothers”?
E, in Europa, coloro che, Lagarde in testa, sottolineano il controllo più stringente della vigilanza
bancaria nell’UE, la forte “resilienza” degli istituti di credito europei, la loro solidità patrimoniale, il
“modello differente di business” che li contraddistinguerebbe da quelli USA?
In altre parole, sono giustificate le dichiarazioni ufficiali improntate allo scampato pericolo, alla
capacità mostrata di soffocare per tempo ogni contagio, a dispetto delle preoccupazioni che, qua e là,
trapelano fra coloro che non hanno responsabilità diretta nella gestione economica?
Le condizioni del sistema finanziario internazionale
Ci sono molte ragioni per dubitarne e per ritenere che il sistema finanziario internazionale, lungi
dall’essere in buona salute, si trovi invece in una condizione di estrema fragilità…”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/04/05/la-tempesta-bancaria-negli-stati-uniti-e-in-europa-e-la-
lotta-di-classe-tir-tendenza-internazionalista-rivoluzionaria/

LUNEDÌ 3 APRILE LELLO VALITUTTI È ENTRATO IN SCIOPERO DELLA FAME
PER 30 GIORNI DAVANTI AL QUIRINALE PER CHIEDERE A MATTARELLA di
pronunciarsi in appoggio ad Alfredo Cospito che e' al 6° mese di digiuno contro la misura del 41bis,
il carcere-tortura che dispone a 740 detenuti questo maltrattamento in netto contrasto con i diritti
universali.
Da sempre attivo militante in difesa dei detenuti e degli ultimi, Valitutti si è unito alla mobilitazione
generale in corso, che ha visto centinaia di manifestazioni in ogni angolo del Paese e prese di posizione
di giuristi, scrittori, artisti, giornalisti, sindacati di base, partiti della sinistra extraparlamentare, reti
ambientaliste, associazioni dei diritti civili, strutture culturali, collettivi studenteschi...e decine di
migliaia di singoli cittadini,
4 aprile 23 ANSA:
“COSPITO, VALITUTTI: "MATTARELLA SI PRONUNCI SU ALFREDO, FARO' SCIOPERO
DELLA FAME PER TRENTA GIORNI"
L'anarchico: "Se verra' accolto bene altrimenti sara' lubrificante per armi rivoluzionarie"
VIDEO: https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2023/04/04/cospito-valitutti-mattarella-si-pronunci-
su-alfredo-faro-sciopero-della-fame-per-trenta-giorni_9e6aae71-3713-4c6e-ac11-5d22133a3ee9.html

MARTEDÌ 4 APRILE MOLTI NO TAV HANNO FATTO UNA PASSEGGIATA
RUMOROSA PER ACCOGLIERE LA TRIVELLA DI FERRIERA che da lunedì sta
lavorando sulla “linea teorica” dove passerà la Nuova Torino Lione.
“Una parte dei No Tav presenti si è messa davanti all’ingresso principale del Parco Rosa Luxemburg,
dove è sita la trivella, facendo partire una battitura durata più di un’ora e mezza anche per far sentire
alle case vicine che sta succedendo qualcosa.
Probabilmente alcune persone non hanno ancora neanche realizzato il fatto che potrebbe passargli un
“supertreno” proprio sopra casa.
Un’altra parte invece ha raggiunto la trivella dai campi, intonando cori e spostandosi più volte rendendo
non poco nervose le forze dell’ordine e gli agenti digos presenti.
Ancora una volta è stato fatto capire che qualsiasi cosa faranno in valle non saranno tranquilli.
Avanti No Tav!”
https://www.notav.info/post/passeggiata-rumorosa-ad-accogliere-la-trivella-di-ferriera/

MARTEDÌ 4 APRILE LE FORZE ISRAELIANE HANNO FATTO IRRUZIONE NELLA
MOSCHEA DI AL-AQSA A GERUSALEMME.
In precedenza, decine di migliaia di persone avevano recitato le preghiere Taraweeh, come è
consuetudine durante il Ramadan, e molte persone erano rimaste per praticare l’Itikaf.
VIDEO dei soldati israeliani, pesantemente armati, che abbattono i loro manganelli e il calcio dei
loro fucili sui fedeli palestinesi accucciati nella sala di preghiera Al-Qibli della Moschea Al-Aqsa
durante il Ramadan: https://www.youtube.com/watch?v=GLQTB3s9B2s

5 aprile 23 Rainews:
“GERUSALEMME, POLIZIA ISRAELIANA IRROMPE NELLA MOSCHEA DI AL AQSA:
SCONTRI E FERITI
Hamas chiama i palestinesi a "proteggere i luoghi sacri".
Razzi da Gaza verso Israele.
Tensione già alta da mesi a Gerusalemme est e in Cisgiordania, rinfocolata dalla convergenza di
Ramadan e Pasqua ebraica….
La polizia sostiene di essere entrata in azione dopo che “agitatori mascherati” si erano asserragliati
nella moschea con fuochi d'artificio, bastoni e pietre….”
VIDEO: https://www.rainews.it/video/2023/04/gerusalemme-polizia-israeliana-irrompe-nella-moschea-di-
al-aqsa-scontri-e-feriti---il-video-dcea7299-18fb-420e-b1c9-96528e09d778.html

5 aprile 22 Assopacepalestina:
“IL RAID ALLA MOSCHEA AL-AQSA: COME UNA NOTTE DI PREGHIERA SI È
TRASFORMATA IN UNA NOTTE DI BRUTALITÀ ISRAELIANA
Testimoni palestinesi descrivono come i pestaggi e le violenze che le forze israeliane hanno inflitto ai
fedeli siano stati molto peggiori di quelli che si vedono nei filmati online.
di Fayha Shalash e Lubna Masarwa,
….Granate stordenti e gas lacrimogeni sono stati sparati all’interno del millenario edificio, prima che i
soldati gettassero i Palestinesi a terra, li prendessero a pugni e legassero con forza le loro mani dietro la
schiena.
Jaber ha detto che le percosse non si sono fermate una volta che i detenuti sono stati allontanati dalla
sala di preghiera. Gli israeliani hanno colpito i palestinesi con i manganelli mentre li conducevano fuori
dalla sala e li stipavano in uno spazio vicino alla moschea.
Circa 400 Palestinesi sono stati arrestati martedì sera….
L’Itikaf è una pratica religiosa non obbligatoria, comune durante il Ramadan, in cui i fedeli rimangono
all’interno delle moschee durante la notte per pregare, riflettere e recitare il Corano.
Sebbene Israele abbia rifiutato quest’anno di permettere ai Palestinesi di eseguire l’Itikaf e abbia
sgomberato le persone dalla moschea dopo le preghiere Taraweeh, non aveva usato una violenza così
eccessiva prima dell’assalto di martedì….
La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese e i media locali hanno detto che decine di Palestinesi sono
stati feriti durante l’attacco. Agli operatori sanitari è stato negato l’accesso ai feriti e uno è stato
aggredito fuori dalla moschea.
Mentre la violenza israeliana si intensificava, dai minareti risuonavano su tutta Gerusalemme le grida
di aiuto dei fedeli.
I palestinesi si sono riuniti per protestare in tutta la Cisgiordania occupata, nella Striscia di Gaza e nella
città palestinese di Umm al-Fahm, nel nord di Israele.
Da Gaza sono stati lanciati razzi, provocando attacchi aerei israeliani sull’enclave assediata……”
https://www.assopacepalestina.org/2023/04/05/il-raid-alla-moschea-al-aqsa-come-una-notte-di-preghiera-
si-e-trasformata-in-una-notte-di-brutalita-israeliana/

GIOVEDÌ 6 APRILE È STATA SGOMBERATA ALL’ALBA LA LABORATORIA
ECOLOGISTA AUTOGESTITA che aveva preso vita nello spazio abbandonato dell'Ex Caserma
la Marmora.
6 aprile Comunicato 23 Essenon:
“NOI NON CI FERMIAMO, VOGLIAMO IL PARCO, NON L’ESSELUNGA
…Il comitato Essenon aveva deciso di aprire lo stabile per presidiare il parco "Artiglieri da Montagna"
che con i suoi alberi secolari è minacciato dalla costruzione di un enorme centro commerciale di
Esselunga…..
Avevamo occupato questo spazio per fare ciò che nessuna amministrazione ha mai fatto: prendersi cura
del parco, rendendolo bello e accogliente.
Sappiamo bene che a creare il “degrado” sono coloro che gli spazi pubblici prima li abbandonano,
lasciandoli all’incuria, e poi li svendono ai privati.
In pochissimi giorni moltissime persone hanno contribuito a dare vita a L.E.A. immaginando e iniziando
a realizzare un futuro diverso per la caserma e il parco.
In queste giornate abitanti del quartiere, realtà ecologiste, collettivi e comitati hanno iniziato ad allestire
un'aula studio e una cucina, pulito una parte del parco, costruito tavoli e panchine per rendere vivibili
gli spazi verdi, creando momenti di incontro e convivialità….
Nonostante lo sgombero, La nostra lotta continua e la Laboratoria continuerà a esistere e resistere: su
questo parco proseguiranno eventi e iniziative volte a creare uno spazio verde vivibile e una comunità
accogliente e ecologista….”
https://www.facebook.com/photo?fbid=221233673892459&set=a.162568236425670

GIOVEDÌ 6 APRILE SI È SVOLTO L’UNDICESIMA MANIFESTAZIONE IN
FRANCIA CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI
7 Aprile 23 Micromega:
“PROTESTE IN FRANCIA, TUTTI IN ATTESA DEL CONSIGLIO COSTITUZIONALE
Le proteste in Francia proseguono.
I sindacati mantengono la pressione sul governo e indicono una dodicesima giornata di scioperi alla
vigilia della decisione del Consiglio Costituzionale che dovrà decidere sulla riforma delle pensioni e sul
referendum popolare promosso dalle opposizioni.
Marco Cesario
“ON NE LÂCHE RIEN”. (NON CI ARRENDIAMO)
È lo slogan delle proteste in Francia, dei manifestanti a Parigi che oggi sono nuovamente scesi in
piazza, come fanno da 3 mesi a questa parte, per ribadire la propria ferma opposizione ad una riforma
delle pensioni non avallata dal parlamento ma fatta passare con l’escamotage giuridico dell’articolo 49.3
della costituzione francese.
Questa volta il luogo del ritrovo è la Place des Invalides a Parigi dove si sono riunite decine di migliaia
di persone. Si tratta della undicesima giornata di scioperi dall’inizio della mobilitazione. Manifestazioni
anche in altre città francesi come Bordeaux, Rennes, Marsiglia.
Quasi due milioni di persone hanno sfilato in tutta la Francia per i sindacati, per il ministero
dell’interno poco più di mezzo milione, 400.000 a Parigi secondo il sindacato CGT.
Alla vigilia della manifestazione l’incontro tra l’intersindacale (la sigla di otto sindacati che stanno
portando avanti la protesta contro la riforma delle pensioni) e la prima ministra Borne si è concluso con
un nulla di fatto.
Ciascuna delle due parti è rimasta ferma sulle proprie posizioni.
Fallito il tentativo di mediazione tra governo e sindacati, si attende ora con il fiato sospeso il
pronunciamento del Consiglio Costituzionale.
I saggi del Consiglio Costituzionale dovranno prendere ben due decisioni in una settimana.
La prima riguarda la conformità alla costituzione del progetto di riforma che prevede l’abbassamento
dell’età pensionabile a 64 anni e le sue complicate condizioni di adozione in Parlamento.
La seconda riguarda la decisione di bloccare o meno il progetto di referendum popolare avviato da 252
deputati di sinistra e dagli indipendenti di Liot.
In caso di via libera a quest’ultimo, i promotori dovrebbero raccogliere almeno 4,8 milioni di firme
prima di un’eventuale consultazione nazionale sul mantenimento dell’età pensionabile a 62 anni.
Intanto i sindacati mantengono la pressione sul governo e fanno un nuovo appello per una NUOVA
MANIFESTAZIONE IL 13 APRILE, vigilia della data in cui si pronuncerà il Consiglio
Costituzionale…”.
https://www.micromega.net/proteste-in-francia-tutti-in-attesa-del-consiglio-
costituzionale/?utm_source=substack&utm_medium=email

2 aprile 23 Carmilla:
“DALLA FRANCIA. CRONACHE MARSIGLIESI: NON È TUTTO ORO CIÒ CHE BRILLA
La “frattura coloniale” e la “linea del colore” nelle lotte di Francia
Emilio Quadrelli
“Quanto sta andando in scena in Francia è sotto gli occhi di tutti.
Ciò che, con questo breve testo, ci proponiamo è offrire una lettura degli eventi in corso attraverso la
voce di chi vi è direttamente coinvolto.
Lo facciamo focalizzando l’attenzione su Marsiglia la quale, secondo quanto argomentato nelle interviste,
può essere una valida cartina tornasole di quanto si sta consumando nel resto del paese.
I nostri interlocutori sono stati una ragazza del Collectif Boxe Marseilles, M. L., un uomo del Collectif
Autonome Précaires et Chȏmeurs Marseille e una ragazza, S. D., del Collectif Boxe Marseilles ma
attiva, soprattutto, nel lavoro territoriale dei “quartieri Nord”
Partiamo con C. A., del Collectif Autonome Précaires et Chȏmeurs Marseille.….
EQ:Mi sembra di capire, da quello che dicevi, che al momento una grossa fetta di classe operaia e
proletariato non è entrata direttamente in gioco. Hai parlato del settore privato dei precari, dei
disoccupati, degli studenti dei professionali. Sulla base di ciò vorrei porti due domande. Come si è
prodotta questa differenziazione così forte tra i due mondi operai e proletari? Cosa può succedere nelle
prossime settimane? Anche questi altri settori di classe entreranno in lotta e in che modo?
CA:Intanto non è una cosa che nasce ieri. Sono almeno una trentina di anni che abbiamo una situazione
simile. Se pensi alla rivolta delle banlieue del 2005 la cosa diventa molto più chiara.
Lì a entrare in lotta è stata una composizione di classe del tutto diversa, precaria, disoccupata e
razzializzata.
Lì, non per caso, la lotta ha assunto contorni decisamente più radicali perché in ballo non c’era questo o
quello aspetto del comando capitalista, insomma la deriva riformista non era possibile, ma proprio un
sistema di potere razzista e fondato sulla marginalità e l’esclusione politica e sociale di queste masse
operaie e proletarie.
Quelle lotte, da subito, si sono dovute misurare con lo stato e la sua macchina militare e poliziesca.
In Francia, come in tutta Europa, vi sono due classi operaie e due proletariati per voi, in Italia, non
dovrebbe essere difficile capirlo visto che siete stati proprio voi, i primi, a parlare di garantiti e non
garantiti.
Il problema è capire come e se, oggi, sia possibile dentro questa lotta trovare delle convergenze tra questi
due poli. La cosa non è semplice e qua a Marsiglia ne abbiamo una riprova evidente…..
EQ: Quanto ascoltato è in gran parte spiazzante poiché, per noi, la “battaglia di Francia” sembrava
incarnare caratteristiche di ben altra portata. Ciò che, invece, sembra emergere è una lotta, per quanto
sacrosanta, di “resistenza”, portata avanti da settori operai e proletari che cercano di “conservare” il
mondo di ieri ma che ben poco sembrano avere a che fare con la nuova composizione di classe la quale,
per forza di cose, è del tutto estranea al mondo dei garantiti. Sotto questo aspetto il “silenzio della
banlieue” è a dir poco significativo così come non proprio irrilevante è la frattura manifestatasi anche
in campo studentesco visto che, anche in questo caso, gli “studenti di banlieue” sembrano stare alla
finestra…..” https://www.carmillaonline.com/2023/04/02/cronache-marsigliesi-non-e-tutto-oro-cio-che-
brilla-la-frattura-coloniale-e-la-linea-del-colore-nelle-lotte-di-francia/

DA LUNEDÌ 27 A VENERDÌ 31 MARZO SI È SVOLTO IL 53° CONGRESSO DELLA CGT, LA
CONFEDERAZIONE GENERALE DEL LAVORO FRANCESE che ha eletto nuova segretaria
generale Sophie Binet, 41 anni, ex preside di un liceo nella periferia parigina (che ha lasciato nel 2013
per dedicarsi a tempo pieno al sindacalismo)
9 aprile 23 comunicato SI Cobas nazionale:
“DALLA FRANCIA AL MONDO INTERO, L'ARMA DEI LAVORATORI E' LO SCIOPERO.
PER L'UNITÀ DELLE LOTTE: COSTRUIRE LO SCIOPERO GENERALE ANCHE IN ITALIA E
CREARE UN COORDINAMENTO INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI IN LOTTA
Pubblichiamo questo documento con il video del discorso di Murielle Morand (Federazione settore
chimico della Cgt) intervenuta all'ultimo congresso nazionale sia per criticare gli errori del sindacato nel
rapporto con i Jilet Gialli ed i giovani (lavoratori, studenti, immigrati, donne, ecologisti...), sia per
insistere sull'importanza dello sciopero come arma dei lavoratori in lotta: concludendendo con un
appello per l'unità delle lotte come necessità urgente, proponendo di organizzare a livello internazionale
un coordinamento dei lavoratori combattivi cominciando nei paesi europei.
Nel mezzo del suo intervento, l'attacco al segretario Cgt Philippe Martinez contro la sua linea arrendista
da mediazione al ribasso, già duramente contestata nelle proteste operaie e di piazza nonché dalla base
più combattiva del sindacato (infatti, il congresso Cgt non ha rieletto il Martinez come segretario).
Questo documento, oltre a far conoscere un certo tipo di dibattito che sta conflittualmente attraversando
il maggiore sindacato di Francia, dimostra l'allargarsi di una tendenza anticaptialista ed
internazionalista che fin dall'inizio alimenta e fortifica le mobilitazioni di massa a tuttoggi in corso
oltralpe, confermando i potenti effetti che le lotte dei lavoratori stanno determinando a tutti i livelli,
incluso quello dei sindacati concertativi (come la Cgt), in Francia ed oltre...
SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI IN SCIOPERO
LA VOSTRA LOTTA È LA NOSTRA LOTTA…”
VIDEO: https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/790338208732242

VENERDÌ 7 APRILE PRIMA TORNATA DI SCIOPERO NAZIONALE SI COBAS E
ADL COBAS SU TUTTE LE FILIERE SDA, BRT E GLS, DOVE IL GRUPPO FEDIT
non vuole trattare più in via diretta con il sindacato di base e conflittuale SI Cobas, ma solo con i
singoli fornitori.
7 aprile 23 Radio d’urto:
“LOTTE OPERAIE: LO SCIOPERO NAZIONALE SI COBAS E ADL COBAS BLOCCA LA FILIERA
LOGISTICA DI SDA, BRT E GLS
A pochi giorni dal commissariamento disposto dal Tribunale di Milano per i colossi della logistica, Brt e
Geodis, indagati per frode e caporalato, Si Cobas, Adl Cobas e operai sono tornati così ai cancelli dei
capannoni della logistica per respingere “un disegno che, qualora prendesse forma, sancirebbe un
arretramento – denunciano i Si Cobas – di oltre 10 anni nelle relazioni sindacali, poiché aprirebbe la
strada a un processo di frantumazione dei lavoratori, quindi alla messa in discussione delle conquiste
ottenute in questo decennio grazie soprattutto agli accordi Fedit, al ritorno a condizioni di lavoro e
salariali precarie e ricattate, e alla messa in discussione della legittimità e del peso contrattuale del SI
Cobas a vantaggio dei sindacati confederali collusi coi padroni e delegittimati dai lavoratori”…..
L’adesione allo sciopero è altissima, con punte del 100% in decine di magazzini e l’intero traffico merci
di fatto letteralmente paralizzato.
ASCOLTIAMO:
- IL PUNTO del tardo pomeriggio sullo sciopero con Carlo Pallavicini, compagno e sindacalista dei Si
Cobas.
- IL COMMENTO di Gianni Boetto, ADL Cobas
- LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO di oggi, solo il primo di un pacchetto di mobilitazioni, nel
servizio con Mohamed Arafat, del Si Cobas”.
https://www.radiondadurto.org/2023/04/07/lotte-operaie-lo-sciopero-nazionale-si-cobas-blocca-la-filiera-
logistica-di-sda-brt-e-gls/

7 aprile 23 Comunicato SI Coba Nazionales:
“ALTA ADESIONE SCIOPERO NAZIONALE LAVORATORI BRT – SDA – GLS (GRUPPO FEDIT).
PER LIBERTÀ SINDACALE E AUMENTI DI SALARIO
Già in queste prime ore, l'adesione dei lavoratori all'azione di sciopero è altissima, con l'intero traffico
merci letteralmente paralizzato: da Milano a Bologna, da Brescia a Parma, da Pisa a Piacenza, da
Roma ad Ascoli, in tutte le principali città e in tutti gli hub le attività sono ferme.
Ciò a dimostrazione di come i lavoratori siano pienamente consapevoli della reale posta in gioco.
SOLO LA LOTTA PAGA”
http://sicobas.org/2023/04/07/italia-grande-adesione-a-sciopero-nazionale-lavoratori-brt-sda-gls-gruppo-
fedit-per-liberta-sindacale-e-aumenti-di-salario/
“Prosegue senza sosta lo sciopero nazionale nelle aziende del gruppo FEDIT (associazione padronale
delle multinazionali Brt – Sda – Gls)
Di seguito un primo elenco dei magazzini fermi:…
È praticamente impossibile elencare tutti i magazzini che si sono fermati, ci limitiamo a citare, in aggiunta
ai precedenti, quelli di cui ci sono pervenute le foto che pubblichiamo sotto”
https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/photos/pcb.2027490594116294/2027489744
116379

VENERDÌ 7 E SABATO 8 APRILE SI È SVOLTO UN WEEKEND STUDENDESCO
AL PRESIDIO NOTAV DEI MULINI DI CLAREA
Una due giorni di confronto ed esperienza al presidio dei Mulini, per vivere i boschi della valle,
momenti di socialità e lotta.
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/2LBQm27xz839A5Wr5

10 Aprile 23 NOTAV Info:
“WEEKEND STUDENTESCO AI MULINI
Si è concluso sabato scorso il fine settimana studentesco ai Mulini.
Tanti giovani No Tav arrivati da diverse parti d’Italia, si sono ritrovati nella suggestiva cornice della Val
Clarea ed hanno vissuto insieme per due giorni momenti di lotta e socialità.
Partecipata l’iniziativa alle reti del cantiere della devastazione, che ha visto il solito dispiegamento di
forze dell’ordine a protezione di quel luogo mortifero ed ecocida.
Gli studenti e le studentesse però, non si sono fatti intimorire ed hanno espresso ancora a gran voce il
loro forte dissenso nei confronti della costruzione di quest’opera inutile e dannosa!”
https://www.notav.info/post/weekend-studentesco-ai-mulini/

SABATO 8 APRILE A TORINO NEI GIARDINI ARTIGLIERI DI MONTAGNA,
MOSTRA “GILARDI IN MOVIMENTO” a un mese dalla morte, avvenuta il 5 marzo
“…Nel corso di una vita Piero ha lottato per un mondo migliore, senza riserva, creando ragionamento,
educazione, intelligenza sensibile per la riproduzione del cambiamento. Creando conflitto.
Ha affrontato la storia di questo paese e del mondo con una critica intellettuale inquieta e radicale,
costante, ponendo la sua stessa essenza di artista a strumento del suo pensiero ecologista e di critica al
capitalismo, attraverso una creazione instancabile, che si trattasse di un’opera o di una installazione, di
una performance o una coreografia per un corteo, di un contributo letterario o di un centro di arte
sperimentale….”
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/16CwHxuzuFkcC8Ma7

8 aprile 23 Salviamo il Paesaggio, Torino:
“PIERO GILARDI in MOVIMENTO….
Grazie al Comitato EsseNon Torino, organizzatore della mostra”
https://www.facebook.com/salviamoilpaesaggiotorino/posts/pfbid0dMYP8BXGDgsUYhPy8kfZ4dPPnEij4
3LsmcNVtifsYd5hCCVgRSYA4U275MoRLsxNl

8 aprile 23 MOSTRA DEL GRANDE ARTISTA PIERO GILARDI:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0QdAvYi7ug6oQz3sdKhNWaJvX9QXYzbqs3H3H3bu
UPJdMa5dyrpaK86NA245M72eUl&id=1595714092

11 aprile 23 Comunicato Attac Torino:
“MERCANTI DI SUOLO E DI VERDE ALLA PELLERINA
La giunta comunale di Torino per la sede del nuovo Ospedale Maria Vittoria, avrebbe potuto scegliere
il comodato d'uso gratuito tra enti pubblici, secondo l'articolo 1803 del Codice Civile, risparmiando
notevoli lungaggini e consistenti spese legali e amministrative.
Invece, nei suoi accordi con la regione Piemonte e l'ASL cittadina, anziché la collaborazione tra enti
pubblici ha scelto la concorrenza per l'accaparramento delle risorse finanziarie, adeguandosi alla cultura
della speculazione immobiliare, e incassare un gruzzolo di euro grazie a un Protocollo di Intesa secondo il
quale:
Il Comune vende all’ASL Città di Torino 59.842mq del Parco della Pellerina con relativa Variante di
Piano Regolatore,
L’ ASL Città di Torino s’impegna all’acquisto dei 59.842mq della Pellerina per conto INAIL, elabora il
progetto del nuovo Ospedale Maria Vittoria, e trasmette il tutto all’INAIL
L’INAIL, procede all’acquisto dell’area, rimborsa le spese sostenute dall’ASL, comprese
le compensazioni (nuovo verde in cambio di quello che verrà cementificato) e concede il mutuo di 185
milioni all’ASL per la costruzione del nuovo Ospedale.
In conclusione l’INAIL diventa proprietario di 59.842mq del Parco della Pellerina, ASL diventa
proprietaria dell’Ospedale Maria Vittoria costruito sul terreno di INAIL, il Comune fa cassa con la
spoliazione del patrimonio pubblico, la distruzione del verde e la sua cementificazione….
Il Comune incassa così, oltre a quelli della vendita del terreno, anche i soldi … della vendita del verde.
Come se non bastasse: il Protocollo d’Intesa prevede, con assoluto disprezzo dei principi democratici,
che nessuno possa più mettere becco nella faccenda, men che meno – qualora ne avesse voglia e capacità
– il Consiglio comunale di Torino, che potrà al massimo dire sì o no al Protocollo d’Intesa qualora
venisse formalizzato in Accordo di Programma (v. Art.5, penultima frase).
IL NUOVO OSPEDALE MARIA VITTORIA DEVE SERVIRE AI CITTADINI/E TORINESI CHE
SOFFRONO GIÀ ABBASTANZA PER IL DISASTRO DELLA SANITÀ.
FUORI I MERCANTI DEL SUOLO E DEL VERDE DAL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO”
https://www.attactorino.org/index.php/le-campagne-di-attac/beni-comuni/beni-comuni-2/749-mercanti-di-
suolo-e-di-verde-alla-pellerina

Comitato Piazza Carlo Giuliani:
“BORSE DI STUDIO ANNO 2022-2023
Per partecipare: inviare la propria ricerca in formato .doc, .odt, o .rtf e .pdf unitamente all’abstract della
medesima ricerca tramite mail agli indirizzi info@osservatoriorepressione.info e
piazzacarlogiuliani@tiscali.it insieme a una lettera di motivazione e a una piccola presentazione ENTRO
E NON OLTRE IL 15 GIUGNO 2023 PER STUDENT* DELLE SCUOLE SUPERIORI, ENTRO IL 15
MAGGIO 2023 PER STUDENT* DEI CORSI DI LAUREA TRIENNALE
“Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”
Antonio Gramsci
….Vorremmo evidenziare le linee di continuità e le differenze, comprendere i fenomeni storici, sociali,
politici che hanno attraversato questi anni, diventare più consapevoli di ciò che lega e di ciò che separa
lo snodo dei primi anni 2000 dal presente oggi.
Per questo il Comitato Piazza Carlo Giuliani, Osservatorio Repressione e Comitato Madri per Roma
città aperta hanno deciso di lanciare un invito allo studio, in un periodo in cui le risorse umane ed
economiche per l’istruzione pubblica sono state ridotte all’osso e il lavoro della ricerca è stato svilito.
L’alternanza scuola-lavoro, ingentilita nel nome ma non nella sostanza come PCTO, gli stage privi di
tutele, sono l’emersione più evidente dei danni che può produrre l’ingresso a gamba tesa di una mentalità
del profitto e della finanziarizzazione nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca…..
Per questo invitiamo giovanissim*, che non hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza del G8 2001, a
studiarla concentrandosi in modo originale su un argomento a loro scelta o su uno dei temi che
proponiamo di seguito:
1. Le motivazioni che hanno portato i movimenti a Genova nel luglio 2001 (diritti, ambiente,
migrazioni, istruzione, sanità, beni comuni);
2. La gestione giudiziaria e i processi del G8 (il mancato processo per l’uccisione di Carlo Giuliani, il
processo a carico delle/i manifestanti, il processo per la Diaz, il processo per Bolzaneto, i processi per
violenze sui/lle manifestanti nelle strade);
3. Società come Ordine Istituzionalizzato (ingiustizia, mancanza di libertà e crisi economica);
4. Nuove forme di Democrazia Partecipativa;
5. Pratiche di Cooperazione non Governativa su: (abolizione del debito pubblico, libertà di migrazione,
produzione e commercializzazioni delle armi);
6. I movimenti e le resistenze dopo il G8 di Genova;
7. I media prima, durante e dopo i fatti;
8. Rassegna critica di (a scelta): documentari, film, libri, saggi, spettacoli, canzoni sul G8 di
Genova…..”
https://www.carlogiuliani.it/archives/homepage/8249

MISURE GOVERNATIVE PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE DEL
CORONAVIRUS IN ITALIA
IL 29 DICEMBRE IL MINISTRO DELLA SALUTE HA PROROGATO CON UN’ORDINANZA
FINO AL 30 APRILE 2023 L’OBBLIGO DI INDOSSARE LA MASCHERINA in tutte le strutture
sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze
sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche
non autosufficienti, gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale
https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=91253

IL 30 DICEMBRE IL PARLAMENTO HA APPROVATO LA CONVERSIONE IN LEGGE, CON
MODIFICAZIONI DEL DECRETO-LEGGE 31 OTTOBRE 2022, n. 162, recante misure urgenti in
materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che
non collaborano con la giustizia, nonche' in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10
ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei
raduni illegali.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ha promulgato la legge: n. 199:
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/30/22G00209/sg
Entrata in vigore del provvedimento: 31/12/2022

31 dic 22 Sole 24 ore:
“DECRETO RAVE: ECCO LE MISURE CHE AZZERANO GLI OBBLIGHI ANTI-COVID
Dal reintegro dei medici no vax alla sospensione delle multe per gli over 50 che non hanno rispettato
l’obbligo vaccinale….."
https://www.ilsole24ore.com/art/decreto-rave-ecco-misure-che-azzerano-obblighi-anti-covid-AE6KgATC

CONFRONTO DATI DECESSI E CONTAGI DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA AD OGGI
(aggiornamento in tempo reale, fonte Johns Hopkins University)
Se si vedono i dati per tutte le regioni italiane per i decessi medi giornalieri:
nella 1° sett di marzo 2023 sono 33, nella corrispondente del 2022 erano 172, quindi ora sono molto
inferiori e in calo
Si continua a non effettuare monitoraggio attento degli effetti avversi alla somministrazione dei
vaccini: bisogna attivare la sorveglianza “attiva” e attrezzarsi per cure domiciliari adeguate.
https://coronavirus.jhu.edu/region/italy

AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE RISORSE
PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%? PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&theat
er
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II. La
rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/

DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- - www.ambientevalsusa.it
- https://www.facebook.com/notavtorino.org/- https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro di
documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)

ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
(VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/)

6 aprile 22 FQ:
“ISRAELE, RAID DELLA POLIZIA AD AL-AQSA E SCONTRI SULLA SPIANATA
DELLE MOSCHEE: 400 ARRESTATI
Di Roberta Zunini
….Durante il mese di Ramadan, questo sito sacro anche per gli ebrei, che lo chiamano Monte del
Tempio, nel cuore di Gerusalemme Est, è infatti affollato anche durante la notte per le cerimonie religiose
islamiche.
Gli scontri sono continuati nella mattinata, quando le forze di sicurezza hanno nuovamente aggredito e
spinto i palestinesi fuori dal complesso per poter scortare gli ebrei ultraortodossi che volevano entrare a
pregare.
La disputa sul diritto di preghiera nel luogo più sacro dell’ebraismo e dell’Islam è diventata sempre più
aspra ed è prevedibile che la situazione peggiorerà se il governo israeliano reggesse, nonostante la rivolta
popolare interna: per la maggior parte dei ministri dell’esecutivo più di destra, nazionalista e ortodosso
dalla nascita di Israele, il Monte del Tempio è un simbolo esclusivo.
La Lega Araba è stata nel frattempo convocata da funzionari giordani, egiziani e palestinesi.
Il suo segretario generale, Ahmed Aboul Gheit, prima di riunirsi ha dichiarato: “Gli approcci estremisti
del governo israeliano porteranno a scontri diffusi con i palestinesi”.
La polizia israeliana ha sostenuto che tra gli arrestati ci sono “individui mascherati, lanciatori di pietre
e fuochi d’artificio e individui sospettati di profanare la moschea”.
Testimoni palestinesi hanno affermato che le forze israeliane hanno lanciato granate assordanti e
lacrimogeni picchiando i fedeli con fucili e manganelli, circostanza confermata nache da alcuni video…
In seguito all’irruzione sono stati registrati numerosi lanci di missili da Gaza e alcuni bombardamenti
mirati dei caccia israeliani sulla Striscia”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/06/israele-raid-della-polizia-ad-al-aqsa-e-
scontri-sulla-spianata-delle-moschee-400-arrestati/7122103/

7 aprile 23 FQ:
“MACRON SCOPRE LA VIA DELLA CINA: IN NOME DELLA PACE E DEGLI
AFFARI
BOMBE E DIPLOMAZIA - Rapporti commerciali. L’Eliseo porta 60 imprenditori e finalizza con il
Dragone nuove forniture per la Airbus
Di Alessandra Colarizi
“Contiamo su di voi”. Lo ha detto senza giri di parole Emmanuel Macron: solo la Cina può “riportare
la Russia alla ragione” e fermare la guerra in Ucraina.
Accolto in piazza Tien an men con tappeto rosso e 21 colpi di cannone, il presidente francese ha
mantenuto la parola: la guerra russo-ucraina è stata tra i temi più discussi ieri, tanto durante l’incontro
con l’omologo cinese Xi Jinping, quanto durante il trilaterale con la presidente della Commissione Ue
Von der Leyen.
La proposta di pace cinese in 12 punti – che non prevede una restituzione dei territori occupati dalla
Russia – non convince i leader europei.
Ma in assenza di valide alternative qualsiasi coinvolgimento di Pechino viene ormai visto con speranza.
Dal canto suo – a microfoni accesi – Xi ha ribadito la consueta posizione: no “all’uso di armi nucleari”,
sì al “raggiungimento di una risoluzione politica delle ostilità”…..
Da Mosca bocciano l’iniziativa: “La Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace e impressionante
e i recenti successi diplomatici di Pechino lo hanno dimostrato in modo eloquente. Ma la situazione con
l’Ucraina è ancora difficile, per ora non ci sono prospettive per una soluzione pacifica”, ha dichiarato il
portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov….
Nell’attesa di sviluppi concreti sul dossier ucraino, è invece soprattutto sui rapporti commerciali che
Pechino sembra puntare per riannodare i rapporti con il Vecchio continente.
Anche percependo un certo interesse: arrivato con al seguito una sessantina di imprenditori, Macron ha
finalizzato nuove forniture per Airbus, oltre all’apertura di una seconda linea di assemblaggio che
raddoppierà la capacità produttiva di aeromobili A320….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/07/macron-scopre-la-via-della-cina-in-nome-
della-pace-e-degli-affari/7123308/

7 aprile 23 FQ:
“PECHINO: “ARMI, TAIWAN È IL BANCOMAT DEGLI USA”
TAIPEI - Quando Biden senatore criticava Bush sulla difesa
Di Cosimo Caridi
….Pechino ha reagito alla visita negli Usa della presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen. Particolarmente
irritante per i cinesi è stato il suo incontro con il portavoce della Camera statunitense, Kevin McCarthy.
È la prima volta dal 1979, anno in cui Washington ha rapporti diplomatici con Pechino, che un leader
politico di primo livello riceve sul suolo americano un presidente di Taiwan. “La Cina adotterà misure
ferme ed energiche per salvaguardare con decisione la sovranità nazionale e l’integrità territoriale”, ha
detto ieri la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
Gli Usa non hanno mai formalmente riconosciuto l’indipendenza dell’isola da Pechino, ma non hanno
mai smesso di venderle armi. Uno scontro militare con un tentativo di invasione di Taiwan da parte della
Cina, è uno scenario studiato per decenni dagli strateghi del Pentagono.
Come deterrente Washington ha aperto una linea diretta tra le aziende della Difesa e Taipei. Ciascuno
dei quattro presidenti Usa che hanno preceduto Joe Biden, ha venduto a Taiwan armi per circa 15
miliardi di dollari.
George W. Bush detiene il record con quasi il doppio.
La lista di armamenti inviati è pubblica: sistema di difesa Patriot, aerei da combattimento F-16, carri
armati M1 Abrams, missili sottomarini Torpedo, munizioni, elicotteri Black Hawk.
Ci sono molti dei mezzi e delle tecnologie che Washington ha deciso di non mandare a Kiev, ma che
ritiene necessario schierare nel Mar Cinese meridionale….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/07/pechino-armi-taiwan-e-il-bancomat-degli-
usa/7123310/

8 Aprile 23 FQ:
“I PIANI NATO SU KIEV MESSI IN RETE. IL PENTAGONO: “SONO MANIPOLATI”
LE CIFRE - I caduti alleati sono 71.000, quelli russi 17.000
Addestrate 12 brigate di Zelensky. Servono 250 carri armati e 350 blindati
Di Michela A.G. Iaccarino
….Per gli analisti del Pentagono i dati sono stati manipolati ad hoc dai russi prima di essere diffusi sui
loro canali filo-governativi.
I file top secret – secondo gli Usa – risultano plagiati in più punti rispetto a quelli originali degli
statunitensi: la cifra dei morti russi è inferiore rispetto a quella calcolata, – i soldati di Mosca caduti in
battaglia sarebbero solo 16mila o 17mila -, mentre superiore è invece la cifra dei deceduti ucraini – le
perdite di Kiev, secondo il documento, supererebbero la cifra di 71mila.
(Secondo le stime di analisti indipendenti, sono morti in azione circa 200mila russi e 100mila ucraini).
Altre informazioni riguardano la preparazione delle brigate da combattimento ucraine: composte da
5mila uomini, ce ne sarebbero dodici addestrate da Washington e alleati.
Sei saranno saranno operative dal 31 marzo, le restanti dal 30 aprile: necessitano di 250 carri armati e
350 veicoli corazzati…..
A rischio potrebbe esserci la prossima mossa militare dell’esercito di Kiev: o forse no.
È “più imbarazzante che altro” ha detto un analista contattato dal Financial Times. Sui fogli gialli, tra
grafici e numeri – moltissimi numeri – sotto scritte in rosso e blu, infatti non si rivela né dove, né quando,
né come avverrà la prossima offensiva dell’esercito di Zelensky sul campo. A mancare sono i dettagli
fondamentali…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/08/i-piani-nato-su-kiev-messi-in-rete-il-
pentagono-sono-manipolati/7124474/

8 aprile 23 FQ:
“IL CREMLINO, “NO A NEGOZIATI” ZELENSKY RIFIUTA PROPOSTA DI LULA
Niente pace. Non ci sono le condizioni. Lo dice Kiev, e lo riafferma Mosca.
Il ministro degli Esteri Lavrov ieri ha partecipato ad un incontro in Turchia: “Il negoziato non può
esserci fino a che i nostri interessi non saranno presi in considerazione”…..
Lavrov ha anche sottolineato che la Russia potrebbe non estendere ulteriormente l’accordo sui corridoi
del grano nel Mar Nero se non potranno riprendere le esportazioni di grano e fertilizzanti russi. Mosca
accusa i paesi occidentali di non aver eliminato le restrizioni imposte alle esportazioni di beni agricoli e
fertilizzanti russo.
Se rimarranno questi ostacoli, ha proseguito Lavrov riferendosi all’esclusione della Russia dal sistema
di pagamento internazionale Swift e le assicurazioni sul commercio, allora Mosca si tira fuori.
Anche a Kiev respingono proposte di pace, come quella avanzata dal presidente brasiliano Lula da Silva
che prevede la cessione a Mosca della Crimea: “L’Ucraina apprezza gli sforzi del presidente del Brasile
per trovare una soluzione che fermi l’aggressione russa. Allo stesso tempo vogliamo essere chiari:
l’Ucraina non negozia i suoi territori”.
Come l’anno scorso, polemiche di Kiev sulla scelta del Papa per la Via Crucis che sceglie di mettere
sotto la stessa croce ucraini e russi.
Si tratta di due ragazzi: uno di Mariupol, e un russo che ha perso i suoi cari nel conflitto….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/08/il-cremlino-no-a-negoziati-zelensky-rifiuta-
proposta-di-lula/7124472/

9 aprile 23 FQ:
“KIEV ATTENDE LA CINA, SONDA L’INDIA E NON GUARDA PIÙ SOLTANTO ALLA NATO
BOMBE E DIPLOMAZIA - Visita ufficiale. Da oggi la missione per chiedere aiuti umanitari a Delhi,
che sulla crisi tiene le distanze dall’Occidente
Di Salvatore Cannavò
Da oggi fino al 12 aprile la prima viceministra agli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, si recherà in
India, per la prima visita ufficiale dall’inizio della guerra.
Il suo principale interlocutore sarà Sanjay Verma, segretario del ministero degli Esteri con cui discuterà
delle relazioni bilaterali, dell’attuale situazione in Ucraina e di questioni globali di “reciproco
interesse”, dice l’agenzia di stampa Ani mentre il quotidiano Times of India dice che la viceministra
ucraina cercherà soprattutto “aiuti umanitari”…..
Ciò che rende interessante la visita è il fatto che l’India si sia smarcata più volte dal fronte occidentale,
dalla Nato e dagli Stati Uniti per quanto riguarda il giudizio sulla Russia.
Lo ha fatto nel corso dell’ultimo meeting del G20, di cui detiene quest’anno la presidenza, e lo ha fatto,
più significativamente, nel recente Summit per la Democrazia, ospitato dagli Usa a Washington con la
presenza di Joe Biden, in cui non ha firmato il punto della dichiarazione finale relativo alla condanna
dell’aggressione russa.
L’India, poi, si è astenuta all’Onu, insieme alla Cina e ad altri 32 paesi, sulla risoluzione che accusa
Mosca…..
Andrii Sybiha, in un’intervista al Financial Times ha dichiarato la disponibilità ucraina a discutere del
futuro della Crimea se le forze ucraine avranno successo nell’offensiva di primavera, bacchettato poi
dallo stesso Zelensky che ancora ieri è tornato sulla questione Crimea per ribadire che “la de-
occupazione della Crimea non ha alternative” e che quindi l’Ucraina è pronta a liberarla. L’offensiva
ucraina, però, segna il passo e la situazione sul terreno non depone a favore di una soluzione rapida.
In questa situazione fluida gli Usa, con il Segretario di Stato Antony Blinken, escludono al momento
colloqui per una tregua. “Per alcuni l’idea di un cessate il fuoco può essere allettante, ha detto Blinken
ai giornali del gruppo tedesco Funke Mediengruppe e Ouest-France, “ma se ciò equivale a ratificare
l’occupazione da parte della Russia di una parte considerevole di territorio ucraino, non si tratterebbe di
una pace giusta e duratura”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/09/kiev-attende-la-cina-sonda-lindia-e-non-
guarda-piu-soltanto-alla-nato/7125110/

11 aprile 23 FQ:
“CRISI CINA-TAIWAN, STOP ESERCITAZIONE: “NON CI SFIDATE”
La Cina ha dichiarato “terminate” le esercitazioni militari di tre giorni intorno a Taiwan. L’operazione
era stata lanciata sabato come “monito ai separatisti” dell’isola, in risposta all’incontro della settimana
scorsa a Los Angeles tra la presidente diTaiwan, Tsai Ing-wen, e lo speaker della Camera dei
Rappresentanti Usa, Kevin McCarthy.
Le forze di Pechino hanno dichiarato di aver completato “con successo” le esercitazioni e ora si dicono
pronte a combattere “in qualsiasi momento” e a “distruggere risolutamente ogni forma di separatismo di
indipendenza di Taiwan e tentativi di interferenza straniera”, annuncia una nota a firma del portavoce
del Comando orientale, il colonnello Shi Yi.
Taiwan, dal canto suo, ha condannato “nei termini più forti possibili” le manovre, pur sottolineando
che non intende causare un’escalation o “provocare dispute” e che manterrà la comunicazione con gli
Stati Uniti.
Pechino, aggiunge la diplomazia dell’isola, “sta chiaramente sfidando l’ordine internazionale e
danneggiando la pace e la stabilità nello Stretto e nella regione”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/11/crisi-cina-taiwan-stop-esercitazione-non-ci-
sfidate/7125944/

8 aprile 23 FQ FQ:
“GUERRA E AUTONOMIA: UNA FIRMA PER BATTERLE
RIPARTE LA DEMOCRAZIA DAL BASSO - Al via la campagna: quesiti referendari su sanità e export
di armamenti.
Entro il 9 maggio le adesioni per la legge popolare anti-“Spacca Italia”
Di Salvatore Cannavò
“C’è in giro tanta voglia di fare, ma mancano segnali unificanti che diano un senso a questa
disponibilità”. Alfiero Grandi, vicepresidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale
presieduto dal costituzionalista Massimo Villone, è tra coloro che da tempo si stanno impegnando per le
firme su una Legge di iniziativa popolare “contro l’autonomia differenziata”.
Attività complicata, spesso invisibile che punta a raccogliere almeno 50 mila adesioni in calce a una
proposta di legge, come previsto dalla Costituzione, da portare poi al dibattito del Parlamento.
Ma attività che prosegue nonostante un sostanziale disinteresse dell’informazione e della politica
organizzata, quella istituzionale.
Ugo Mattei continua con la sua battaglia per avviare una campagna referendaria “contro la guerra e a
favore della sanità pubblica” da cominciare il 22 aprile e che dovrà svolgersi per i successivi tre mesi.
L’iniziativa promossa da un comitato di garanti di 25 componenti (e a cui recentemente si è associata
una proposta analoga promossa dal saggista Enzo Pennetta) può sembrare “donchisciottesca”, una lotta
disperata contro i mulini a vento visto che per promuovere un referendum occorrono 500 mila firme e
poi passare al vaglio della Corte Costituzionale. Ma anche Mattei vede segnali positivi intorno alla
proposta…..
I referendum puntano a impedire la possibilità che venga rinnovato l’invio “di armi, mezzi,
equipaggiamenti e materiali militari ai Paesi coinvolti nel conflitto in corso”. ….
Il Comitato (tra i cui garanti figurano, tra gli altri, Franco Cardini, Pasquale De Sena, Carlo
Freccero, Giuseppina Leo, Giacomo Marramao, Claudio Messora, Moni Ovadia, Anna Maria
Poggi, Geminello Preterossi, Vauro Senesi, don Alex Zanotelli) promuove anche un referendum contro la
presenza dei privati nelle strutture che pianificano la spesa sanitaria “non per escludere i privati
convenzionati dalla gestione sanitaria” sottolinea Mattei, “ma dalla programmazione che deve essere
invece esclusiva responsabilità del pubblico e libera da conflitti di interesse”…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/08/guerra-e-autonomia-una-firma-per-
batterle/7124509/

9 aprile 23 FQ:
“È UN DOVERE CIVICO: SONO SOLDI SPRECATI IN ARMI DANNOSE ANCHE PER KIEV”
L’INTERVISTA/2 FRANCO CARDINI - Dal basso. Referendum e Pdl
Di Ila.Pro.
….Lo storico Franco Cardini non si tira certo indietro e pace se le sue posizioni sul conflitto Russia-
Ucraina gli siano già valse l’accusa di essere un putiniano d’Italia.
Insomma disprezzo misto a una buona dose di dileggio. “Curiosa sorte che mi tocca condividere con
Cacciari, Canfora e tutti quelli che osano fiatare contro questo vento di follia che pervade il Paese”.
Risponde sul perché abbia deciso di stare nel comitato dei garanti del referendum contro la guerra.
Sempre alla sua maniera: vulcanica. “Lo dico: non credo ai comitati ma ho dovuto aderire. E chi mi
conosce sa che ne avrei fatto ben volentieri a meno. Ma lo ritengo un dovere civico sicché si è passata la
misura e per dirla col fra Cristoforo di Manzoni, non vi temo più”.
Parla ai detrattori e agli antipatizzanti?
Sono un pubblico funzionario in pensione di 82 anni e i miei galloni accademici mi consentono di dire
ciò che voglio anche se non sono al riparo da vendette: sono abbastanza vile ma non abbastanza da aver
paura delle critiche. Da cattolico semplicemente ci tengo a tenere a posto la coscienza che interrogo tutti i
giorni. Non è questione di ludi cartacei…..
Come se ne esce?
Stiamo buttando via tanti soldi per inviare armi che fanno male anche all’Ucraina.
Bisogna dire basta accompagnando questo stop a uno sforzo diplomatico che nessuno ha finora nemmeno
tentato.
Biden non ha detto una parola per incoraggiare il processo di pace e neppure l’Europa: la signora von
der Leyen può cambiare tutti i tailleur che vuole ma quando dice che la precondizione per trattare è che la
Russia ceda su tutti i fronti, afferma una cosa semplicemente insensata.
Non c’è bisogno di fare un corso per principianti alla Farnesina per sapere che le trattative servono
proprio per smussare le pretese che le parti dicono essere irrinunciabili e quindi tra loro incompatibili
alla vigilia dei processi di pace….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/09/e-un-dovere-civico-sono-soldi-sprecati-in-
armi-dannose-anche-per-kiev/7125128/

1 aprile 23 FQ:
“FRANCIA, ALLA CGT È SOPHIE BINET LA NUOVA SEGRETARIA
Di Luana De Micco
Sophie Binet, 41 anni, femminista, ex preside di un liceo nella periferia parigina (che ha lasciato nel
2013 per dedicarsi a tempo pieno al sindacalismo), è la prima donna al vertice della Cgt, la
Confederazione generale del lavoro, uno dei principali sindacati della Francia, fondato nel 1895.
Il mandato di Philippe Martinez, 61 anni, da otto anni volto noto (anche per i baffi) di tante lotte sociali,
è finito in piena battaglia per le pensioni….
Laureata in Filosofia, impegnata sin da giovanissima nel sindacato degli studenti Unef, Binet è stata
responsabile della Ugict-Cgt, l’Unione generale ingegneri, quadri e tecnici.
Un profilo atipico per il sindacato vicino al social-comunismo…..
La Cgt voleva rispolverare la sua immagine, ma Binet non era tra le favorite e la sua nomina è stata una
sorpresa.
Il sindacato si era spaccato sulla lotta per le pensioni tra un’ala radicale e una moderata e Binet è un
compromesso.
La nuova leader dovrà riunire il sindacato: la Cgt, a lungo prima in Francia per tesserati, è stata
superata dalla moderata Cfdt”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/01/francia-alla-cgt-e-sophie-binet-la-nuova-
segretaria/7116658/

7 aprile 23 FQ:
“FRANCIA, IN 600 MILA SFILANO CONTRO MACRON E LA RIFORMA DELLE PENSIONI.
ARRESTI IN PIAZZA
IN ATTESA - La situazione è sospesa alla decisione del Consiglio Costituzionale, che deve pronunciarsi
sulla legge il 14 aprile.
Non si può escludere che bocci almeno in parte il testo
Di Luana De Mmicco
È stato l’undicesimo atto della mobilitazione contro la riforma delle pensioni in Francia…..
Adesso però l’adesione è in calo: secondo i sindacati, erano in 400 mila nel corteo parigino, partito alle
14 da Les Invalides verso la place d’Italie, contro 450 mila il 28 marzo, 57 mila per la polizia, contro 93
mila il 28.
La situazione in Francia è sospesa alla decisione del Consiglio Costituzionale, che deve pronunciarsi
sulla legge il 14 aprile. ….
Nessun compromesso sembra possibile. Convocati dalla premier mercoledì, i sindacalisti hanno lasciato
il palazzo di Matignon dopo neanche un’ora di colloqui inutili: hanno chiesto il ritiro della legge e Borne
ha ribadito che non ci avrebbe rinunciato……
Ieri dei manifestanti hanno bloccato l’accesso all’aeroporto parigino di Roissy.
L’ingresso della Sorbona, nel Quartiere latino, è stato sbarrato con i cassonetti della spazzatura.
Più di cento i licei bloccati. A Parigi, dove erano mobilitati 4.400 poliziotti, i black bloc hanno
saccheggiato banche e negozi e acceso un inizio di incendio a La Rotonde, la brasserie di Montparnasse
dove Macron aveva festeggiato dopo il primo turno delle Presidenziali nel 2017.
Diversi i fermi e i feriti tra agenti e manifestanti….
Il 13 si terrà una nuova giornata di mobilitazione.
Ripartirà anche lo sciopero dei netturbini di Parigi.”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/07/francia-in-600-mila-sfilano-contro-macron-
e-la-riforma-delle-pensioni-arresti-in-piazza/7123363/

7 aprile 23 Le monde:
“SAINTE-SOLINE, UN SERVIZIO DI "COMPLÉMENTO D’INCHIESTA" CONTRADDICE LA
CRONOLOGIA UFFICIALE DELLE VIOLENZE
Questo rapporto indica che i primi colpi di gas lacrimogeno sono stati sparati per disperdere il corteo più
radicale alle 12:17, mentre il rapporto della gendarmeria nazionale parla dei primi scontri alle 13:05.
Secondo la cronologia ufficiale del rapporto presentato al Ministero dell'Interno dal capo della
gendarmeria nazionale, gli scontri del 25 marzo tra manifestanti radicali e forze dell'ordine sono iniziati
alle 13.05, con "lancio di molotov e spari di fuochi d'artificio contro la gendarmeria"….
Alle 12.17, l'ufficiale ha ordinato ai gendarmi montati su quad di effettuare un "fuoco di dispersione"
sul primo corteo, che si trovava ancora a un chilometro di distanza dal serbatoio.
"Erano i primi lacrimogeni della giornata", hanno detto i giornalisti di France 2, le cui immagini non
hanno mostrato alcuna violenza da parte dei manifestanti.
Mezz'ora dopo, il corteo, considerato pacifico, è arrivato alla periferia dell'acquedotto.
Il colonnello ha nuovamente ordinato di sparare "colpi di dispersione" contro l'altro corteo, considerato
più violento.
Ma i gendarmi hanno sbagliato bersaglio: i quad si sono fermati all'altezza del corteo identificato come
pacifico e sono state sparate granate lacrimogene. "E cavolo, stanno sparando! Sono stupidi o cosa?",
dice l'agente alla telecamera. "Era il corteo sbagliato?", gli ha chiesto un giornalista.
"No", ha risposto il colonnello.
Erano le 12.48. Secondo i giornalisti dell'Agence France-Presse presenti sul posto, gli spari al corteo
pacifico hanno scatenato gli scontri….”
https://www.lemonde.fr/planete/article/2023/04/07/sainte-soline-un-reportage-de-complement-d-enquete-
contredit-la-chronologie-officielle-sur-les-violences_6168673_3244.html

11 aprile 23 FQ:
“ASSANGE, REPORTERS SANS FRONTIÈRES: “IMPEDISCONO DI INCONTRARE
JULIAN IN CELLA”
Di Stefania Maurizi
Non possiamo cancellare quello che è stato fatto, ma è tempo che il governo americano e quello inglese
mettano fine al caso Assange, e che dimostrino di fare quello che dicono, quando parlano di libertà di
stampa. Questo aiuterà anche i loro sforzi in altri casi, incluso quello del giornalista americano Evan
Gershkovich, detenuto a Mosca”.
L’energica direttrice delle campagne di Reporters Sans Frontières (RSF), Rebecca Vincent, parla con il
nostro giornale (sul Fatto Extra l’intervista completa) nel quarto anniversario dell’arresto del fondatore
di WikiLeaks.
La scorsa settimana, Vincent e il segretario generale di RSF, Christophe Deloire, hanno provato invano
a fargli visita in carcere.
Dall’11 aprile 2019, Assange è chiuso nella prigione più dura del Regno Unito, Belmarsh a Londra, da
innocente, in compagnia di pericolosi criminali, in attesa che le corti inglesi decidano sul suo appello
contro l’estradizione negli Stati Uniti.
Non conosce la libertà da tredici anni e se verrà estradato, finirà per sempre in una prigione di massima
sicurezza per aver rivelato crimini di guerra e torture dall’Iraq a Guantanamo.
Vincent e Deloire avevano ottenuto il permesso di fargli visita per la prima volta, ma arrivati a
Belmarsh, è stato impedito loro di entrare…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/11/assange-reporters-sans-frontieres-rsf-
impediscono-di-incontrare-julian-in-cella/7125868/

12 aprile 23 FQ:
“I FINANZIAMENTI DELLA CIA, LA SICUREZZA MADE IN BUSH E L’ETICHETTA DI
TWITTER
di Daniele Luttazzi
Riassunto delle puntate precedenti: Facebook, Twitter, Google, TikTok e Reddit pullulano di ex-agenti
Cia, Fbi e Nsa che pilotano il fact-checking favorendo l’agenda di Washington.
MacLeod: “Le accuse a TikTok di minacciare la sicurezza nazionale sono rientrate quando TikTok ha
iniziato ad assumere agenti segreti e funzionari di Stato Usa in posizioni apicali”.
Lo stesso accadde quando Zuckerberg fu convocato al Senato per rispondere sul caso Cambridge
Analytica e sulla diffusione di disinformazione russa.
Poche settimane dopo, Facebook annunciava la nuova partnership con l’Atlantic Council, un think
tank Nato nel cui consiglio di amministrazione figurano sette ex direttori Cia, vari generali Usa, e
Kissinger.
Alcuni membri dell’Atlantic Council, fra cui gli ex direttori CIA Michael Morell e Leon Panetta, hanno
sottolineato in una lettera (bit.ly/3KriG8c) che smantellare i giganti della Silicon Valley “ostacolerebbe
la capacità delle piattaforme tecnologiche statunitensi di respingere il Cremlino”, e che “gli Stati Uniti
dovranno fare affidamento sul potere del proprio settore tecnologico per garantire che la narrazione degli
eventi” a livello globale sia modellata dagli Usa e “non da avversari stranieri”, concludendo che Google,
Facebook, Twitter sono “sempre più parte integrante degli sforzi diplomatici e di sicurezza nazionale
degli Stati Uniti”.
Dicevamo inoltre che le agenzie di fact-checking di Facebook (anche quella italiana, Open) sono tutte
“certificate” dall’Ifcn, ovvero dal Poynter Institute, entrambi finanziati dal Ned, ovvero dalla Cia….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/12/i-finanziamenti-della-cia-la-sicurezza-made-
in-bush-e-letichetta-di-twitter/7126911/

25 Marzo 23 Riformista:
“IN PROTESTA AL QUIRINALE, MATTARELLA PUÒ SALVARE COSPITO
Lello Valitutti
…..Siamo nel sesto mese dello sciopero della fame di Alfredo (Cospito ndr.) e il presidente della
Repubblica non si è mai pronunciato, non ha detto una parola.
Ma in realtà lui è il garante della Costituzione e di fronte a fatti di questa gravità deve prendere posizione,
è troppo facile starsene zitti. Io sono venuto qua stamattina e non chiedo niente direttamente a Mattarella.
Posso leggere il cartello che ho scritto io e che ora ho sulle ginocchia. Ripeto: son da solo.
Il cartello dice esattamente: Da oltre cinque mesi lo Stato sta assassinando Alfredo, un crimine oltre
l’umanità che viola le leggi, la Costituzione, i trattati internazionali. Alfredo muore per le sue idee
anarchiche. Il garante della Costituzione tace, perché? Il suo silenzio pesa come un macigno. Fuori
Alfredo dal 41bis, no al 41bis, no alla tortura, no al silenzio complice.
A questo punto penso che sia giusto chiedere con energia che Mattarella si pronunci.
Ha scelto di fare il presidente della Repubblica, è garante della Costituzione, deve assolutamente
intervenire in questa situazione veramente abnorme.
Chi vede Alfredo adesso resta impressionato, non è più un essere umano, è ridotto a pelle e ossa. Io starò
qua oggi fino verso le quattro e mezza. Tornerò nei prossimi giorni se lui non si pronuncia….
Se muore Alfredo la situazione degenera necessariamente. È inevitabile che la situazione degeneri.
Degenera perché lui muore, è la più drammatica delle degenerazioni per cui non c’è rimedio e poi ci
saranno – è opinione mia personale – penso ci saranno reazioni in Italia ma non solo in Italia. In tanti
Paesi del mondo ci saranno reazioni….”
https://www.ilriformista.it/in-protesta-al-quirinale-mattarella-puo-salvare-cospito-349688/

6 aprile 23 Stampa:
“LA CONSULTA ACCOGLIE IL RICORSO DEL SENATO: A FORTE RISCHIO LE
INTERCETTAZIONI SULL’EX PARLAMENTARE PD STEFANO ESPOSITO
La Corte Costituzionale segna un punto a favore dell’ex senatore coinvolto nella Bigliettopoli di Giulio
Muttoni.
Per i colleghi di Palazzo Madama i pm avrebbero dovuto chiedere l’autorizzazione alla camera di
appartenenza
…Questione: la procura di Torino apre un’indagine, la cosiddetta Bigliettopoli, che coinvolge
l’imprenditore della musica Giulio Muttoni.
Nel corso delle indagini finisce nella rete delle intercettazioni anche l’ex senatore torinese del Pd,
Stefano Esposito, grande amico dello stesso Muttoni.
I due parlano, parecchio, e gli investigatori intercettano e registrano. Tanto che, a chiusura inchiesta,
anche l’ex senatore finisce tra gli indagati.
Problema: poteva la procura di Torino intercettare e usare quelle conversazioni senza essere autorizzata
dalla commissione del Senato?
È dubbio, tanto che la Corte Costituzionale dovrà occuparsene nel merito avendo oggi dichiarato
ammissibile il ricorso presentato dal Senato contro la procura e l’ufficio Gip/Gup del tribunale di
Torino…..