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La tragica verità sulla guerra in Ucraina : un massacro a beneficio delle lobby russa e occidentale
degli armamenti
Ucraina chiusa nelle trincee : la verità svelata senza sapere come ucirne
de Piero Orteca https://www.remocontro.it/2024/03/08/ucraina-chiusa-in-trincea-la-verita-svelata-
senza-sapere-come-uscirne/
Per quasi due anni, la narrativa americana e occidentale ci aveva fatto credere che Kiev potesse
recuperare i territori che Putin le aveva sottratto. Invece, mentre si continua a morire e nessuna
trattativa appare all’orizzonte, le rivelazioni della britannica BBC e un report del Wall Street Journal
ci raccontano il contrario.
L’Ucraina esausta scava trincee
L’esercito di Zelensky, stremato e a corto di uomini e di rifornimenti, ha cambiato decisamente
strategia. Ora pensa solo a trincerarsi e a difendersi. Il Wall Street Journal, nel suo titolo, sottolinea
che «la nuova fase di guerra per l’Ucraina significa: scava, scava, scava». Finita l’epoca dei grandi
annunci su miracolistiche vittorie contro la Russia, oggi si è passati, più concretamente, a cercare di
salvare il salvabile. E quindi, anziché andare sconsideratamente all’assalto (come ‘consigliavano’
gli americani), ci si è resi conto che bisogna trincerarsi, scavare fossati, proteggersi con campi
minati ed evitare che gli uomini di Putin tornino a minacciare il resto dell’Ucraina.
‘Linea Maginot’ ucraina
«A ovest di Avdiivka, gli escavatori – scrive il WSJ – più comuni in un cantiere edile che in un
campo di battaglia, stanno scavando la terra per creare fossati e trincee anticarro. Gli ucraini
stanno tentando di replicare gli ostacoli fisici che la Russia ha creato sul suo fronte più di un anno
fa, con un’efficacia mortale nel contrastare la controffensiva di Kiev la scorsa estate». Vista la
piega presa dagli avvenimenti bellici, Zelensky ha chiesto di accelerare al massimo la costruzione di
quella che potremmo definire la ‘Linea Maginot’ ucraina.
Trincee per 800 milioni senza sapere come uscirne
Proprio lunedì scorso, il primo ministro Denys Shmyhal ha dichiarato che, per la realizzazione di
queste infrastrutture difensive, saranno spesi 31 miliardi di grivne, equivalenti a circa 800 milioni di
dollari. Un investimento che vale più di mille discorsi, perché testimonia il cambio obbligato di
strategia sui campi di battaglia. D’altro canto, al Cremlino hanno capito che, politicamente
parlando, Stati Uniti ed Europa, al di là delle dichiarazioni ufficiali, nel chiuso delle Cancellerie
vivono un momento di riflessione sull’Ucraina.
Manca una ‘exit strategy’ dalla guerra. E in molti si chiedono che senso abbia, combattere
un conflitto che non si sa quando e come chiudere. Anche perché i riscontri che emergono
dal campo di battaglia, smentiscono sistematicamente l’ottimismo di quei politici che
credono a una lotta ‘whatever it takes’, cioè costi quel che costi.
Scenario della BBC
A questo proposito, l’allarme lanciato dal WSJ, in primis, è stato confermato proprio ieri dalla
sempre attenta BBC: «Nella guerra in Ucraina – titola la Tv in un suo servizio – i residenti dell’est
si preparano all’avanzata russa». Tutto molto veloce, insomma. Troppo. In un paio di mesi, si è
passati dalla cocente delusione, per il fallimento della controffensiva di Kiev, alla paura di un
ritorno all’attacco in grande stile dei russi. Dopo la caduta dello snodo strategico di Avdiivka, le
truppe di Mosca hanno ripreso ad avanzare. Prima lentamente, poi, seguendo l’ordinata ritirata degli
ucraini, in modo sempre più veloce. Ora, sempre secondo il network televisivo britannico, «Kiev
afferma che le sue forze stanno resistendo. Ma le truppe russe attaccano in cinque aree, lungo la
linea del fronte che abbraccia un arco di 1.100 chilometri. Un quadro che dimostra come sia
drammaticamente cambiata l’inerzia della guerra».
Donbass perduto, regione di Donetsk sotto attacco
È tutta la regione di Donetsk, la ‘capitale’ del Donbass, a trovarsi pesantemente sotto la pressione
delle forze di Mosca. «Le persone in città come Pokrovsk, Kostyantynivka e Kramatorsk – dice la
BBC – si trovano ad affrontare una linea di combattimenti che si avvicina rapidamente. E persino
l’occupazione». E mentre il Wall Street Journal ha condotto un’analisi approfondita su un radicale
capovolgimento di strategia bellica da parte di Kiev. La BBC non ha fatto altro che confermarla,
mettendo i cittadini occidentali davanti alla cruda realtà dei fatti.
In mezzo c’è la melensa retorica di tronfi politici, che mascherano interessi diffusi. E il sangue,
tanto sangue. Specie quello di chi è costretto a combattere per una guerra che si potrebbe chiudere,
come si chiudono tutte le guerre: provando a parlare di pace.
Come era evidente sin dall’inizio di questa scellerata guerra il popolo ucraino e il popolo russo sono
vittime delle scelte criminali di Putin e di Stati Uniti e Unione europea, così come oggi il popolo
palestinese è vittima del potere sionista che s’è imposto in Israele e del sostegno che ha sinora
ottenuto da Stati Uniti e Unione europea.
La ragione sfacciata di queste scelte criminali di Putin, Stati Uniti e Unione europea è il trionfo
della lobby militare e delle nuove tecnologie che fa profitti con le guerre permamenti
E il criminale Macron insiste nel sostegno “senza limiti” all’Ucraina sino all’impiego di truppe della
Nato … se sin dall’inizio avessero cercato un accordo di pace non ci sarebbe stata guerra ma questa
lobby è sempre più forte e la signora Von der Leyen è una delle sue più zelanti servitrici
--
palidda
https://unige-it.academia.edu/SalvatorePalidda/CurriculumVitae
--
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degli armamenti
Ucraina chiusa nelle trincee : la verità svelata senza sapere come ucirne
de Piero Orteca https://www.remocontro.it/2024/03/08/ucraina-chiusa-in-trincea-la-verita-svelata-
senza-sapere-come-uscirne/
Per quasi due anni, la narrativa americana e occidentale ci aveva fatto credere che Kiev potesse
recuperare i territori che Putin le aveva sottratto. Invece, mentre si continua a morire e nessuna
trattativa appare all’orizzonte, le rivelazioni della britannica BBC e un report del Wall Street Journal
ci raccontano il contrario.
L’Ucraina esausta scava trincee
L’esercito di Zelensky, stremato e a corto di uomini e di rifornimenti, ha cambiato decisamente
strategia. Ora pensa solo a trincerarsi e a difendersi. Il Wall Street Journal, nel suo titolo, sottolinea
che «la nuova fase di guerra per l’Ucraina significa: scava, scava, scava». Finita l’epoca dei grandi
annunci su miracolistiche vittorie contro la Russia, oggi si è passati, più concretamente, a cercare di
salvare il salvabile. E quindi, anziché andare sconsideratamente all’assalto (come ‘consigliavano’
gli americani), ci si è resi conto che bisogna trincerarsi, scavare fossati, proteggersi con campi
minati ed evitare che gli uomini di Putin tornino a minacciare il resto dell’Ucraina.
‘Linea Maginot’ ucraina
«A ovest di Avdiivka, gli escavatori – scrive il WSJ – più comuni in un cantiere edile che in un
campo di battaglia, stanno scavando la terra per creare fossati e trincee anticarro. Gli ucraini
stanno tentando di replicare gli ostacoli fisici che la Russia ha creato sul suo fronte più di un anno
fa, con un’efficacia mortale nel contrastare la controffensiva di Kiev la scorsa estate». Vista la
piega presa dagli avvenimenti bellici, Zelensky ha chiesto di accelerare al massimo la costruzione di
quella che potremmo definire la ‘Linea Maginot’ ucraina.
Trincee per 800 milioni senza sapere come uscirne
Proprio lunedì scorso, il primo ministro Denys Shmyhal ha dichiarato che, per la realizzazione di
queste infrastrutture difensive, saranno spesi 31 miliardi di grivne, equivalenti a circa 800 milioni di
dollari. Un investimento che vale più di mille discorsi, perché testimonia il cambio obbligato di
strategia sui campi di battaglia. D’altro canto, al Cremlino hanno capito che, politicamente
parlando, Stati Uniti ed Europa, al di là delle dichiarazioni ufficiali, nel chiuso delle Cancellerie
vivono un momento di riflessione sull’Ucraina.
Manca una ‘exit strategy’ dalla guerra. E in molti si chiedono che senso abbia, combattere
un conflitto che non si sa quando e come chiudere. Anche perché i riscontri che emergono
dal campo di battaglia, smentiscono sistematicamente l’ottimismo di quei politici che
credono a una lotta ‘whatever it takes’, cioè costi quel che costi.
Scenario della BBC
A questo proposito, l’allarme lanciato dal WSJ, in primis, è stato confermato proprio ieri dalla
sempre attenta BBC: «Nella guerra in Ucraina – titola la Tv in un suo servizio – i residenti dell’est
si preparano all’avanzata russa». Tutto molto veloce, insomma. Troppo. In un paio di mesi, si è
passati dalla cocente delusione, per il fallimento della controffensiva di Kiev, alla paura di un
ritorno all’attacco in grande stile dei russi. Dopo la caduta dello snodo strategico di Avdiivka, le
truppe di Mosca hanno ripreso ad avanzare. Prima lentamente, poi, seguendo l’ordinata ritirata degli
ucraini, in modo sempre più veloce. Ora, sempre secondo il network televisivo britannico, «Kiev
afferma che le sue forze stanno resistendo. Ma le truppe russe attaccano in cinque aree, lungo la
linea del fronte che abbraccia un arco di 1.100 chilometri. Un quadro che dimostra come sia
drammaticamente cambiata l’inerzia della guerra».
Donbass perduto, regione di Donetsk sotto attacco
È tutta la regione di Donetsk, la ‘capitale’ del Donbass, a trovarsi pesantemente sotto la pressione
delle forze di Mosca. «Le persone in città come Pokrovsk, Kostyantynivka e Kramatorsk – dice la
BBC – si trovano ad affrontare una linea di combattimenti che si avvicina rapidamente. E persino
l’occupazione». E mentre il Wall Street Journal ha condotto un’analisi approfondita su un radicale
capovolgimento di strategia bellica da parte di Kiev. La BBC non ha fatto altro che confermarla,
mettendo i cittadini occidentali davanti alla cruda realtà dei fatti.
In mezzo c’è la melensa retorica di tronfi politici, che mascherano interessi diffusi. E il sangue,
tanto sangue. Specie quello di chi è costretto a combattere per una guerra che si potrebbe chiudere,
come si chiudono tutte le guerre: provando a parlare di pace.
Come era evidente sin dall’inizio di questa scellerata guerra il popolo ucraino e il popolo russo sono
vittime delle scelte criminali di Putin e di Stati Uniti e Unione europea, così come oggi il popolo
palestinese è vittima del potere sionista che s’è imposto in Israele e del sostegno che ha sinora
ottenuto da Stati Uniti e Unione europea.
La ragione sfacciata di queste scelte criminali di Putin, Stati Uniti e Unione europea è il trionfo
della lobby militare e delle nuove tecnologie che fa profitti con le guerre permamenti
E il criminale Macron insiste nel sostegno “senza limiti” all’Ucraina sino all’impiego di truppe della
Nato … se sin dall’inizio avessero cercato un accordo di pace non ci sarebbe stata guerra ma questa
lobby è sempre più forte e la signora Von der Leyen è una delle sue più zelanti servitrici
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