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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Sa che rappresentano la 2^ calamità ecosanitaria mondiale, in primo luogo italiana?
Sa perchè dovrebbe ordinare al suo governo di ripresentare il Disegno di Legge di
messa al bando dei Pfas? (1)
Perché l’Italia registra il più grave inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche in
Europa.
Perché i governi prima del Suo non hanno tutelato la salute degli italiani.
Eppure la nostra campagna nazionale contro i fuorilegge PFAS è iniziata 15 anni fa.
Fu suggellata nel 2008 anche da un nostro esposto alla Magistratura di Alessandria
con riferimento alla Solvay di Spinetta Marengo.
Altro epicentro è emerso dopo la chiusura della Miteni di Trissino (VI) e l’esplosione
del caso fino all’ONU.
Sul nostro Sito www.rete-ambientalista.it Lei può acquisire 642 articoli con tutte le
informazioni scientifiche utili (disponibile anche un Dossier di 379 pagine).
Li completiamo con la seguente recente Rassegna Stampa.
Movimento di lotta per la salute Maccacaro.
(1) Il Disegno di Legge dell’ex senatore Mattia Crucioli (che mettiamo a
disposizione Suo e di chi ce lo richiede) detta “Norme per cessazione della
produzione e dell’impiego dei Pfas”. Insomma li mette al bando in Italia. Vieta la
produzione, l’uso e la commercializzazione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS,
ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo.
Insomma assume le istanze di tutti i Movimenti, Associazioni e Comitati, che da
anni si battono per eliminare questi cancerogeni bioaccumulabili e persistenti,
praticamente indistruttibili, dalle acque, dall’aria, dagli alimenti, infine dal sangue dei
lavoratori e dei cittadini altrimenti ammalati e uccisi.
“Gli PFAS minaccia per salute pubblica”/ Avv. Bilott:
“Europa al lavoro per vietarli”.
29.03.2023 – Josephine Carinci
https://www.ilsussidiario.net/news/gli-pfas-minaccia-per-salute-pubblica-avv-bilott-europa-
al-lavoro-per-vietarli/2513265/
L’avvocato americano Robert Bilott si batte da decenni per sensibilizzare le persone sulle
devastazioni delle sostanze perepolifluoroalchiliche (PFAS), utilizzate in maniera
massiccia per rendere antiaderenti le nostre padelle o le nostre giacche impermeabili, si
trovano praticamente dappertutto prima di finire nell’acqua dei rubinetti. La sua lotta contro
il gigante chimico DuPont ha ispirato il film Dark Waters, uscito nel 2019. Queste sostanze
chimiche sono associate a un’incredibile gamma di effetti sulla salute: cancro,
diminuzione della funzione immunitaria, neonati compresi, efficacia dei vaccini eccetera. Il
numero di decessi attribuibili alle PFAS nei soli Stati Uniti sono stimati in diversi milioni
negli ultimi vent’anni. E i costi economici per il sistema sanitario ammontano a miliardi di
dollari”. Le Monde ha di recente rivelato che circa 17.000 siti sono contaminati da PFAS
in Europa. L’Unione Europea sta studiando la possibilità di vietare del tutto gli PFAS. E’
una lotta feroce: i produttori stanno reagendo, in Italia la Solvay. In Italia nella scorsa
legislatura è stato presentato CrucioliAll’inizio di febbraio 2023 l’Agenzia europea per
le sostanze chimiche (Echa) ha pubblicato una proposta di divieto di produzione e
uso di tutti i Pfas.
Gli Stati Uniti vogliono ripulire l’acqua potabile dai Pfas.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) ha proposto stringenti standard
relativi agli “inquinanti eterni”, le pervasive sostanze chimiche molto dannose per la
salute umana
Amanda Hoover https://www.wired.it/article/pfas-acqua-potabile-stati-uniti/
“Si tratta di misure molto forti per la tutela della salute, nonché di una decisione storica per
limitare realmente l’esposizione alla contaminazione da queste sostanze chimiche”, spiega David
Andrews, scienziato dell’Environmental working group. “Un primo passo davvero importante”
afferma Katie Pelch, scienziata del Natural resources defense council (Nrdc). Infatti, i
pericoli posti dai Pfas sono diventati sempre più evidenti: secondo l’Epa i livelli di
esposizione causano problemi di fertilità, ritardi nello sviluppo dei bambini, calo delle
risposte immunitarie, diversi tipi di tumori, tra cui quelli alla prostata, ai reni e ai
testicoli. I funzionari dell’Epa stimano che rendere più pulita l’acqua negli Stati
Uniti eviterebbe migliaia di morti e decine di migliaia di casi di malattie gravi. Laurel
Schaider, scienziata presso il Silent spring institute, sottolinea l’urgenza dell’avvio dei test
del sangue obbligatori nei luoghi dove vi è un’elevata esposizione ai Pfas, come NON
avviene in Piemonte per la Solvay di Spinetta Marengo. Schaider rimarca che per tutelare
questi cittadini occorre interrompere la produzione (come avverrebbe con l’approvazione
del “DDL Crucioli”. Uno studio del 2020 ha stabilito che addirittura duecento milioni di
americani sono esposti alle sostanze nell’acqua potabile. In Italia, secondo i dati del
Forever Pollution Project, i siti contaminati da Pfas superano invece i 1600.
Giro di vite negli USA contro gli PFAS nell’acqua potabile:
per la 1° volta, fissati limiti per legge.
L’Epa ha annunciato un regolamento sulle concentrazioni di ‘forever chemicals’
nell’acqua del rubinetto. Le aziende municipali dovranno eliminare le sostanze
chimiche. E si potranno rivalere sui grandi inquinatori
15 Marzo 2023 https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/pfas-nellacqua-potabile-
usa-limiti/
L’ Agenzia per la Protezione Ambientale obbliga le aziende municipali che gestiscono le
risorse idriche a rimuovere le sostanze chimiche nocive dall’acqua. E queste aziende si
potranno rivalere in tribunale sulle compagnie e gli enti da cui origina l’inquinamento da
PFAS nell’acqua potabile. Applicata in Italia la norma: la municipalizzata
di Alessandria potrebbe rivalersi su Solvay ma anche sul sindaco che NON ha emesso
ordinanza di fermata delle produzioni inquinanti.
Il limite americano, fissato a 4 parti per mille miliardi, va giudicato come piccolo passo
avanti perché comunque ancora troppo alto per tutelare adeguatamente la salute: la
ricerca scientifica in materia, infatti, ritiene che non esistano limiti sicuri per la
salute per gli PFAS nell’acqua potabile.
Inquinamento da Pfas, Lucca e Pisa le zone più colpite in
Toscana.
Da un’inchiesta internazionale la mappa interattiva della concentrazione di sostanze
perfluoroalchiliche in Europa: torna l’allarme per gli ‘inquinanti eterni’
Vincenzo Brunelli – 27 Marzo 2023 –
https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2023/03/27/inquinamento-da-pfas-lucca-e-pisa-le-
zone-piu-colpite-in-toscana/341574/
Le punte dell’Iceberg Pfas sono, come noto da decenni, il Veneto con la Miteni di Trissino
(VI) e il Piemonte con la Solvay di Spinetta Marengo, unica produttrice in Italia (AL), con
relativi processi penali. Emergono sempre più, dove le ARPA sono attive, criticità diffuse
nella penisola. I giornalisti francesi di Le Monde hanno realizzato una mappa interattiva
europea, costruita da uno studio internazionale (The Forever Pollution Project ***)
raccogliendo e organizzando dati da diverse fonti, pubbliche e private (in Italia le
testate Radar Magazine e Le Scienze) che mostra i luoghi in Europa in cui è stata
accertatauna contaminazione da Pfas da parte di autorità ambientali (come le Arpa in
Italia).
Tant’è che all’inizio di febbraio 2023 l’Agenzia europea per le sostanze
chimiche (Echa) ha pubblicato una proposta di divieto di produzione e suo di tutti i
Pfas, infatti l’unico rischio accettabile è uguale a zero. Tra le nazioni promotrici del
divieto figurano Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca e Norvegia, ma non l’Italia!
Rivendicazione per l’Italia subito ribadita da Greenpeace: “Si tratta di un’emergenza
ambientale e sanitaria fuori controllo. Esortiamo il governo, il parlamento e i ministeri competenti
ad assumersi le proprie responsabilità varando in tempi brevi una legge che vieti l’uso e la
produzione di tutti i Pfas, insieme all’adozione di adeguati provvedimenti di bonifica e
all’individuazione di tutti i responsabili”. Cioè in pratica il Disegno di Legge presentato
dall’ex senatore Crucioli di concerto con Legambiente, Movimento di lotta Maccacaro
e Comitato Stop Solvay. Di seguito, il particolare della mappa riguardante l’Italia:
E per quanto riguarda la Toscana, andando a leggere i dati di Arpat si capisce che “il 70%
delle stazioni in acque superficiali e il 30% delle stazioni in acque sotterranee
monitorate in presenta residui di Pfas, con due “zone rosse” quella di Lucca e quella di
Pisa, oltre a Castagneto Carducci in provincia di Livorno e alcune zone di Massa.
*** The Forever Pollution Project, è un’indagine transfrontaliera a cui hanno partecipato 18
redazioni da tutta Europa, tra cui Le Monde (Francia), Süddeutsche Zeitung,
Ndr e Wdr (Germania), The Investigative Desk e Nrc (Paesi Bassi) e Radar Magazine Le
Scienze (Italia),Datadista (Spagna), Knack (Belgio), DeníkReferendum (RepubblicaCeca), Politi
ken (Danimarca), Yle (Finlandia), Reporters United (Grecia), Latvijas Radio (Lettonia), Srf
Schweizer Radio und Fernsehen (Svizzera), Watershed ,The Guardian (Regno Unito).
“Inquinamento eterno” nelle acque friulane, l’inchiesta di “Le
Monde” svela i siti coinvolti.
La massiccia indagine condotta dal quotidiano francese fa emergere in una mappa i
siti contaminati da Pfas in tutta Europa. Lo zoom permette di osservare anche la
situazione in Friuli Venezia Giulia con un allarmante risultato
Redazione 12 marzo 2023 https://www.udinetoday.it/cronaca/allarme-pfas-sostanze-
tossiche-fvg-inchiesta-le-monde.html
Il primo posto con livelli sconcertanti di concentrazione delle sostanze tossiche e
cancerogene è in provincia di Udine, a Premariacco: contaminate le acque sotterranee, il
livello è a dire poco “spaventoso”: si attesta a più di 800 nanogrammi per litro d’acqua.
Quattro volte il sito di Porcia, che merita il secondo posto in classifica, con 229
nanogrammi in acqua di falda. Un nuovo hotspot nel pordenonese è a Roveredo (75
nanogrammi). Il terzo è posizionato nel rio Sentirone a Prata di Pordenone. L’ultima zona
rossa si trova in provincia di Trieste, nel quartiere di Domio. In questo caso l’inquinamento
riguarda acque superficiali. Segnalati casi, tra gli altri, anche a Buia, Rivignano,
Sedegliano, Bertiolo. In provincia di Udine la mappa mostra tra i siti anche Bicinicco,
Tolmezzo e Ovaro, ma anche la base militare di Rivolto, da dove decollano le Frecce
Tricolori.
Così i Pfas viaggiano e contaminano Milano.
Gli inquinanti presenti nelle acque scorrono travalicando i confini, ma anche le
attività di smaltimento dei rifiuti sono tra le cause dell’espansione delle
contaminazioni
Irene Fassini 16 marzo https://www.milanotoday.it/dossier/ambiente/contaminazione-pfas-
milano.html
La presenza di PFAS nelle acque lombarde è nota all’Arpa regionale, che li monitora
insieme ai recenti composti: il C6O4 (e ADV) è una nuova molecola brevettata dalla
Solvay presso il Centro di Ricerca di Bollate e prodotta a Spinetta Marengo, in sostituzione
dei più noti e altrettanto tossici e cancerogeni Pfas (FOA).
Pfas Veneto, verbali degli operai: ‘Mi lamentai, per 3 mesi mi
misero in portineria’. ‘Ci tranquillizzavano’, ma poi finì in
rianimazione.
I 18 dipendenti ancora in vita che soffrono di patologie dopo un’esposizione di
decenni ai Pfas della Miteni di Trissino (chiusa nel 2017) sono stati tutti interrogati
dai carabinieri del Noe di Treviso tra il 2020 e il 2021. Il loro è il racconto di un
inferno in fabbrica, con rischi sottovalutati, macchinari non funzionanti, sistemi di
sicurezza inadeguati, esalazioni intossicanti. Ecco alcuni stralci delle loro
testimonianze
di Giuseppe Pietrobelli | 19 MARZO 2023 clicca qui
“Eravamo a conoscenza delle problematiche generali delle lavorazioni chimiche, ma in virtù delle
informazioni che ci venivano date e dei controlli sanitari cui eravamo sottoposti (analisi del sangue,
urine, esami citologici) pensavo che i rischi fossero abbastanza contenuti. Con cadenza annuale
avevamo degli incontri con il medico, che ci illustrava i risultati delle analisi tranquillizzandoci
sulla situazione sanitaria”. Dal 1985 al 2016 è medico della Miteni il prof. Giovanni Costa,
che contemporaneamente tranquillizzava i lavoratori Solvay di Spinetta Marengo.
L’ Inail ha già accertato la menomazione dell’integrità psico-fisica da accumulo di Pfoa nel
sangue, ma non ancora la magistratura.
Pfas e tumori al fegato. «Decessi raddoppiati».
In Corte d’assise la testimonianza del medico incaricato dalla Regione. La conferma
uno studio del 2017 sulla mortalità e sui valori di sostanze perfluoroalchiliche nel
sangue dei dipendenti della Miteni di Trissino
17 marzo 2023 https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/valdagno/pfas-e-tumori-al-fegato-
decessi-raddoppiati-br-1.9954047
Il dottor Enzo Merler, medico epidemiologo specializzato nella medicina del lavoro,
conferma lo studio del 2017 sulla mortalità e sui valori dei PFAS nel sangue di 467
dipendenti della Miteni, sulla base dei risultati delle analisi effettuate da Miteni sul sangue
dei lavoratori, dapprima spediti negli Usa e poi in Germania.
Processo Pfas: Biomonitoraggi del 2014, dalle cardiopatie alle
malattie in gravidanza, tutte le analisi della Regione Veneto.
Vicenza 24 marzo 2022 https://www.acquevenete.it/it/-/processo-pfas-biomonitoraggi-del-
2014-dalle-cardiopatie-alle-malattie-in-gravidanza-tutte-le-analisi-della-regione-veneto
È toccato alla dottoressa Francesca Russo, direttrice del Dipartimento di prevenzione della
Regione Veneto, ricostruire le procedure di screening sanitario messe in atto per valutare
l’impatto dei Pfas sulla salute dei cittadini residenti nelle zone contaminate. Lo studio
condotto con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità è stato affrontato nel corso
del processo davanti alla corte d’Assise in cui sono imputati 15 manager di Miteni, Icig e
Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro
ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati
fallimentari. Lo studio ha rilevato concentrazioni di PFOA significativamente più
elevate nel sangue delle persone residenti nelle zone interessate dalla
contaminazione rispetto al gruppo di controllo.
Rispetto al resto della Regione Veneto, la popolazione della zona rossa ha dimostrato, tra
il 2007 e il 2014, un eccesso di mortalità per cardiopatia ischemica pari a un +21% nei
maschi e + 11% nelle femmine; un aumento di incidenza di malattie cerebrovascolari nei
maschi +19%, aumento di incidenza del diabete mellito +25% nelle femmine, un aumento
di incidenza di demenza +14% nelle femmine; incidenze di ipertensione
arteriosa (+22%nei maschi e + 20% nelle femmine); dislipidemia (+15% nei maschi e
+12% nelle femmine); malattie tiroidee (+17% nei maschi e +12% nelle femmine) ecc.
Le mamme in area rossa hanno evidenziato, tra il 2003 e il 2015, un aumento di casi
di pre -eclampsia pari a +49%, diabete gestazionale +69% e hanno avuto un aumento
del 30% di bambini nati con basso peso alla nascita.
Aumento del rischio cardiovascolare associato alla sensibilità
chimica all’acido perfluoro-ottanoico: ruolo dell’alterata
aggregazione piastrinica.
Luca De Toni 1, Claudia Maria Radu 2 3, Iva Sabovic 1, Andrea Di Nisio 1, Stefano
Dall’Acqua 4, Diego Guidolin 5, Salvatore Spampinato 6, Elena Campello 2, Paolo
Simioni 2, Carlo Foresta 1 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31936344/
“Le sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS), in particolare l’acido perfluoro-ottanoico (PFOA),
sono sostanze chimiche ambientali persistenti che mostrano bioaccumulo nei tessuti
umani. Recentemente, l’esposizione a PFAS è stata associata ad un aumento della
prevalenza di malattie cardiovascolari (CVD). Qui, abbiamo studiato l’effetto
dell’esposizione al PFOA sulla funzione delle piastrine, un attore chiave nel processo di
aterosclerosi”. Studio su 48 soggetti maschi residenti in una specifica area del Veneto ad
alto inquinamento ambientale da PFAS, e confrontato con 30 soggetti di controllo a bassa
esposizione.
Articoli simili .Esposizione a sostanze chimiche perfluoroalchiliche e malattie
cardiovascolari: prove sperimentali ed epidemiologiche.Meneguzzi A, Fava C, Castelli M,
Minuz P. Una revisione degli effetti cardiovascolari e dei meccanismi alla base delle
sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) esistenti ed emergenti. Wen ZJ, Wei YJ, Zhang
YF, Zhang YF.
Pfas e rischio trombosi. “Lo confermano gli studi”.
PFAS e fertilità, scoperto un possibile trattamento per il
lavaggio degli spermatozoi.
Redazione https://ilnuovoterraglio.it/pfas-e-fertilita-scoperto-un-possibile-trattamento-per-il-
lavaggio-degli-spermatozoi/?amp=1
Quando si parla di PFAS, la maggioranza della popolazione pensa che sia un problema
connesso ad alcune aree mentre in realtà l’inquinamento è diffuso quasi ovunque, , tanto
che si stimano oltre 2000 aree in Europa in cui la loro concentrazione è considerata
pericolosa per la salute, con costi sanitari fra i 52 e gli 84 miliardi di euro l’anno. Tra i
principali effetti sulla salute derivanti dall’esposizione ai PFAS, la riduzione della fertilità
è certamente uno degli aspetti più investigati a livello internazionale. Già in uno
studio del 2019, il prof. Carlo Foresta aveva riportato segnali di alterazione dei parametri
seminali in giovani diciottenni esposti a elevato inquinamento da PFAS: oggi confermati
dalla presenza di PFAS sulla membrana cellulare degli spermatozoi, con conseguente
compromissione della loro capacità fecondante. “Questi dati sono veramente inquietanti –
spiega Foresta – poiché ad oggi non è noto quali possano essere le conseguenze
dell’interazione tra PFAS e lo sviluppo embrionale”. Al recente convegno “Natalità e
denatalità: fotografie di sviluppo del Paese”, il prof. Foresta ha presentato nuovi dati
sperimentali che aprono nuovi scenari per la rimozione dei Pfas.
Nuova malattia degli animali dovuta all’inquinamento:
l’hanno chiamata “plasticosi”.
17 Marzo 2023 greenfuture@liberta.it https://www.liberta.it/news/green-
future/2023/03/17/nuova-malattia-degli-animali-dovuta-allinquinamento-lhanno-chiamata-
plasticosi/
I composti chimici delle famiglie dei PFAS, acronimo delle sostanze perfluoroalchiliche e
polifluoroalchiliche, se ne contano circa 4700, sono stati creati in laboratorio e largamente
utilizzati dagli anni 50 nell’industria del packaging alimentare, nei pesticidi, nelle padelle
antiaderenti, nei contenitori di cartone, nelle schiume antincendio, negli shampoo, nelle
vernici, nei prodotti antimacchia e in molte altre applicazioni. Nelle materie plastiche li
troviamo sotto forma di elastomeri (Fluoruro di vinilidene, Fluorurati in generale,
Tetrafluoroetilene) o nei materiali polimerici (Sale di magnesio-sodio-fluoruro dell’acido
silicico).
Dal punto di vista della salute gli studi scientifici internazionali hanno dimostrato che
l’accumulo di queste sostanze nel corpo umano possono provocare aborti spontanei,
alterare la fertilità, provocare cancro al testicolo, alla tiroide e ai reni, danni al fegato,
malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro, ipertensione in gravidanza,
colite ulcerosa, aumento del colesterolo, alterazioni congenite del sistema nervoso o
disturbi comportamentali e/o neurologici come l’Alzheimer, l’autismo o disturbi
dell’attenzione e iperattività, ecc.
Il legame chimico dei Pfas, composto dal fluoro e dal carbonio, rende la molecola
risultante inodore, insapore e incolore, non biodegradabile e
bioaccumulabile. Queste caratteristiche permettono ai Pfas di disperdersi facilmente
nelle acque, nel suolo e nell’aria, rimanendo a danneggiare l’ambiente e la salute
dell’uomo a tempo indeterminato. Le piante assorbono i Pfas attraverso l’acqua di
irrigazione, li cedono ai frutti e agli animali, di cui si cibano, infine agli esseri umani.
E’ stata scoperta una nuova malattia degli animali selvatici causata direttamente
dall’ingestione di plastica:si chiama “plasticosi” ed è caratterizzata da una persistente
infiammazione dell’apparato digerente, alterazioni dello stomaco e un ridotto assorbimento
dei nutrienti. I sintomi sono descritti sul Journal of Hazardous Materials da un gruppo di
ricercatori australiani in collaborazione con il Museo di storia naturale di Londra.
Emissioni particolato, lo studio: “freni e pneumatici ne
producono più dello scarico”.
Secondo uno studio condotto dalla Emissions Analytics, società britannica
specializzata nella misurazione delle emissioni
Omar Abu Eideh https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/26/emissioni-particolato-lo-
studio-freni-e-pneumatici-ne-producono-piu-dello-scarico/5749765/
Lo studio delle microplastiche generate da pneumatici e freni, la tossicità nella
respirazione, il loro passaggio lungo la catena alimentare fino al nostro cibo.
Le microplastiche degli pneumatici stanno lentamente
rivelando i loro segreti.
L’abrasione degli pneumatici è una delle maggiori fonti di microplastiche
nell’ambiente. Tre istituti di ricerca hanno completato la fase 1 di un progetto per
studiare la bioaccessibilità di questi componenti agli organismi viventi e per
valutarne la tossicità.
https://www.myscience.ch/it/news/wire/les_microplastiques_issus_des_pneus_livrent_peu
_a_peu_leurs_secrets-2022-epfl
La ricerca, coordinata dal Centro svizzero di ecotossicologia applicata (Ecotox) e condotta
in collaborazione con l’EPFL e l’Istituto federale di scienze e tecnologie acquatiche
(Eawag), ha visto la conclusione della sua prima fase con due pubblicazioni sulla
rivista Environmental Science & Technology.
Non siamo in grado di coprire i costi dell’abbonamento che ci consente di spedire
senza limitazioni di cadenza le quasi 39.000 mail.
Abbiamo
autonomia fino alla fine del mese, dopo di che cessano le trasmissioni. Al fine di salvare
questo mezzo di comunicazione al servizio dei Movimenti di Lotta per la Salute l’Ambiente la
Pace e la Nonviolenza, perciò rinnoviamo la chiamata di soccorso e l’invito a ciascuno di noi
di contribuire inviando bonifico tramite IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215
specificando la causale oppure tramite PayPal lubaja2003@yahoo.it.
Messaggio di pace e salute a ..... destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la
salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA - Movimenti di Lotta per la Salute,
l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Nel rispetto del Regolamento (UE) 2016 / 679 del 27.04.2016 e della normativa di legge.
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