About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Report Riunione Coordinamento Nazionale
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
19 Dicembre 2024
Presenti: Coordinamento Regionale Acqua Bene Comune Emilia Romagna, Comitato Acqua Pubblica
Torino, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, Coordinamento Romano
Acqua Pubblica, Coordinamento Campano per l'Acqua Bene Comune, Comitato Milanese Acqua
Pubblica, Comitato Reatino Acqua, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Forum Abruzzese per l'Acqua
Bene Comune, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Bene Comune Padova,
Coordinamento Marche ABC, Comitato Acqua Potenza
O.d.G
- ricorso CEDU: comunicazione del Prof. Lucarelli
- discussione su emendamento alla legge finanziaria di privatizzazione del servizio idrico
- discussione su mobilitazione sulla crisi idrica nel meridione
- varie ed eventuali
Ricorso CEDU: comunicazione del Prof. Lucarelli
Il prof. Lucarelli insieme ai suoi collaboratori ha relazionato sullo stato di avanzamento del ricorso alla
Corte Europea dei Diritti Umani. Il motivo del ricorso, è la violazione dei diritti umani causata dalle
privatizzazioni seguite alla violazione del referendum del 2011.
Grazie al materiale raccolto in questi mesi, che ha permesso in particolare di evidenziare la forbice tra
la situazione di Milano (gestore pubblico) e Arezzo (gestione privata, con le tariffe più alte d’Italia), il
ricorso è quasi completo e pronto per la presentazione, nonostante alcune difficoltà ad ottenere dati
dalla Gori e persino da ABC Napoli.
Per quanto riguarda la fase fattuale, poiché il ricorso si basa sulla violazione dell’art 8 della
convenzione EU sui diritti dell’uomo, che attiene alla vita privata delle persone, l’obiettivo è
dimostrare che l’aumento delle tariffe a seguito della mancata gestione pubblica ha inciso e incide
tuttora sul reddito delle famiglie e quindi sulla vita privata e le condizioni di vita personale e familiare.
Sarebbe pertanto importante trovare altri ricorrenti, singoli cittadini con dichiarazione dei redditi bassa.
Non per fare il paragone tra prima del referendum e dopo, ma per avere prove di redditi bassi laddove
c’è stato un incremento tariffario, in modo da dimostrare come le tariffe erodano il bilancio familiare
(dato che per giurisprudenza consolidata della CEDU, va dimostrato il nesso causale dei fatti:
privatizzazione → dunque erosione del bilancio familiare per aumento della tariffa).
Questi ricorsi individuali servirebbero a rafforzare il ricorso principale evidenziando la legittimità ad
agire. Oltre alle dichiarazioni dei redditi, i ricorrenti dovrebbero firmare anche una procura in modo che
il team del professor Lucarelli possa procedere con la presentazione il più celermente possibile
(l’obiettivo è presentare tutto entro Gennaio).
Si ricorda che non ci sono conseguenze per chi presenta ricorsi (non ci sono costi legati alla
presentazione del ricorso nè eventuali spese in caso di soccombenza).
Concordiamo di raccogliere il materiale e aggiornarci dopo l’Epifania.
Discussione su emendamento alla legge finanziaria di privatizzazione del servizio idrico
Mercoledì 18/12 è passata in Senato con la fiducia la legge di bilancio. Dalla verifica di tutti gli
emendamenti, e dai contatti parlamentari avuti, emerge che l’emendamento che prevedeva la
privatizzazione delle aziende idriche a totale capitale pubblico non è stato presentato.
Abbiamo scampato il pericolo per la seconda volta (la prima volta avevano provato ad inserire questo
emendamento nel DDL Ambiente). Hanno giocato a nostro favore una serie di fattori: lo sfavore dei
cittadini verso la privatizzazione dell’acqua, dissidi all’interno della maggioranza, il buon lavoro delle
opposizioni AVS e persino PD. Tuttavia, il disegno è chiaro: Draghi ha cancellato la possibilità di
ricorso ad aziende di diritto pubblico per la gestione dei servizi a rete, e l’attuale governo si impegna ad
aprire ai privati le spa pubbliche. Dobbiamo quindi essere preparati a nuovi attacchi e prepararci a
reagire.
E’ questo un momento di grande fermento, anche se ancora non si è tradotto in una mobilitazione
unitaria: a breve ci troveremo a votare i referendum della Cgil sul lavoro e quello contro l’autonomia
differenziata.
Continua il percorso della Via Maestra che alcuni/e di noi stanno seguendo per il Forum, in particolare
ora in vista dell'importantissimo appuntamento del referendum contro l'autonomia differenziata il cui
accoglimento o meno sarà definitivamente sancito dalla Corte costituzionale il 20 gennaio.
Inoltre prosegue la battaglia contro il DDL sicurezza, che vedrà il 10-11-12 gennaio tre giorni di
assemblee dei movimenti che hanno aderito alla rete contro il DDL (tra cui il nostro forum).
Discussione su mobilitazione sulla crisi idrica nel meridione
La crisi della diga del Camastra in Basilicata, che serve 28 Comuni tra cui Potenza, sta imponendo
gravi limitazioni nell’accesso all’acqua ai cittadini. In Basilicata sono presenti ben 7 dighe che da inizio
anno perdono acqua in modo inspiegabile.
Situazioni simili di grave scarsità d’acqua si riscontrano in alta Irpinia, Calabria, Puglia (e in Sicilia ma
alla riunione mancavano i comitati siciliani) e in parte in Campania e Molise.
Per quanto riguarda la privatizzazione, la situazione è molto complessa: a Gennaio di quest’anno Acque
del Sud S.p.A, che gestisce le acque tra Puglia, Calabria, Basilicata e Campania, società attualmente
partecipata dal Ministero delle Economie e delle Finanze, è subentrata nelle funzioni di EIPLI, Ente
Pubblico non economico, la cui liquidazione è stata avviata sotto il governo 5 Stelle. Attualmente il
governo sta cercando il socio privato a cui verrà destinato il 30% delle quote (sono interessate A es e
Nepta, ramo idrico di Italgas, e sono in corso tentativi di accordo tra le due multiutility), e solo un
misero 5% resterà alle Regioni. I comitati locali stanno cercando di capire quali azioni mettere in
campo.
Viene segnalata a Campobasso una contaminazione da acido trifluoroacetico, derivato dalla
degradazione dei PFAS e altre sostanze.
A Padova, il comitato è in rete con i comitati no inceneritore e contro il consumo di suolo, per
affrontare il problema dell’inquinamento da PFAS, scontrandosi con la poca trasparenza dell’ATO
Bacchiglione, dove il gestore privato nega persino i dati di bilancio.
A Padova, il comitato è in rete con i comitati no inceneritore e contro il consumo di suolo, per
affrontare il problema dell’inquinamento da PFAS, scontrandosi con la poca trasparenza del gestore
AcegasApsAmga al quale è stato chiesto inutilmente il bilancio della gestione del SII dei 12 comuni
gestiti. Ora si sta cercando di ottenerlo attraverso una richiesta formale dello stesso Ato Bacchiglione.
In sintesi, la situazione è grave, la crisi idrica martoria il sud mentre a nord la carenza idrica è meno
intensa ma in diverse Regioni cresce il problema dell’inquinamento delle falde. Concordiamo sul fatto
che ci sia un nesso tra l’attacco alle acque del sud e il tentativo di privatizzare le spa pubbliche (che
tranne per Torino, Cuneese, Milano e Veneto sono per lo piu’ al sud). I processi che avvengono nel
mezzogiorno riguardano tutto il paese, e occorre riattivare quella partecipazione che è venuta a scemare
dopo il referendum e creare nuovi legami. Dai territori si chiede che come Forum si lavori alla
costruzione di una rete dei comitati del sud. Questa scelta è decisamente importante per tutto il Forum
ed è stata condivisa da tutt*, con l’intenzione di arrivare ad un primo incontro on line dei comitati del
Sud e del Forum nel mese di gennaio, a cui far seguire appuntamenti successivi.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
19 Dicembre 2024
Presenti: Coordinamento Regionale Acqua Bene Comune Emilia Romagna, Comitato Acqua Pubblica
Torino, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, Coordinamento Romano
Acqua Pubblica, Coordinamento Campano per l'Acqua Bene Comune, Comitato Milanese Acqua
Pubblica, Comitato Reatino Acqua, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Forum Abruzzese per l'Acqua
Bene Comune, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Bene Comune Padova,
Coordinamento Marche ABC, Comitato Acqua Potenza
O.d.G
- ricorso CEDU: comunicazione del Prof. Lucarelli
- discussione su emendamento alla legge finanziaria di privatizzazione del servizio idrico
- discussione su mobilitazione sulla crisi idrica nel meridione
- varie ed eventuali
Ricorso CEDU: comunicazione del Prof. Lucarelli
Il prof. Lucarelli insieme ai suoi collaboratori ha relazionato sullo stato di avanzamento del ricorso alla
Corte Europea dei Diritti Umani. Il motivo del ricorso, è la violazione dei diritti umani causata dalle
privatizzazioni seguite alla violazione del referendum del 2011.
Grazie al materiale raccolto in questi mesi, che ha permesso in particolare di evidenziare la forbice tra
la situazione di Milano (gestore pubblico) e Arezzo (gestione privata, con le tariffe più alte d’Italia), il
ricorso è quasi completo e pronto per la presentazione, nonostante alcune difficoltà ad ottenere dati
dalla Gori e persino da ABC Napoli.
Per quanto riguarda la fase fattuale, poiché il ricorso si basa sulla violazione dell’art 8 della
convenzione EU sui diritti dell’uomo, che attiene alla vita privata delle persone, l’obiettivo è
dimostrare che l’aumento delle tariffe a seguito della mancata gestione pubblica ha inciso e incide
tuttora sul reddito delle famiglie e quindi sulla vita privata e le condizioni di vita personale e familiare.
Sarebbe pertanto importante trovare altri ricorrenti, singoli cittadini con dichiarazione dei redditi bassa.
Non per fare il paragone tra prima del referendum e dopo, ma per avere prove di redditi bassi laddove
c’è stato un incremento tariffario, in modo da dimostrare come le tariffe erodano il bilancio familiare
(dato che per giurisprudenza consolidata della CEDU, va dimostrato il nesso causale dei fatti:
privatizzazione → dunque erosione del bilancio familiare per aumento della tariffa).
Questi ricorsi individuali servirebbero a rafforzare il ricorso principale evidenziando la legittimità ad
agire. Oltre alle dichiarazioni dei redditi, i ricorrenti dovrebbero firmare anche una procura in modo che
il team del professor Lucarelli possa procedere con la presentazione il più celermente possibile
(l’obiettivo è presentare tutto entro Gennaio).
Si ricorda che non ci sono conseguenze per chi presenta ricorsi (non ci sono costi legati alla
presentazione del ricorso nè eventuali spese in caso di soccombenza).
Concordiamo di raccogliere il materiale e aggiornarci dopo l’Epifania.
Discussione su emendamento alla legge finanziaria di privatizzazione del servizio idrico
Mercoledì 18/12 è passata in Senato con la fiducia la legge di bilancio. Dalla verifica di tutti gli
emendamenti, e dai contatti parlamentari avuti, emerge che l’emendamento che prevedeva la
privatizzazione delle aziende idriche a totale capitale pubblico non è stato presentato.
Abbiamo scampato il pericolo per la seconda volta (la prima volta avevano provato ad inserire questo
emendamento nel DDL Ambiente). Hanno giocato a nostro favore una serie di fattori: lo sfavore dei
cittadini verso la privatizzazione dell’acqua, dissidi all’interno della maggioranza, il buon lavoro delle
opposizioni AVS e persino PD. Tuttavia, il disegno è chiaro: Draghi ha cancellato la possibilità di
ricorso ad aziende di diritto pubblico per la gestione dei servizi a rete, e l’attuale governo si impegna ad
aprire ai privati le spa pubbliche. Dobbiamo quindi essere preparati a nuovi attacchi e prepararci a
reagire.
E’ questo un momento di grande fermento, anche se ancora non si è tradotto in una mobilitazione
unitaria: a breve ci troveremo a votare i referendum della Cgil sul lavoro e quello contro l’autonomia
differenziata.
Continua il percorso della Via Maestra che alcuni/e di noi stanno seguendo per il Forum, in particolare
ora in vista dell'importantissimo appuntamento del referendum contro l'autonomia differenziata il cui
accoglimento o meno sarà definitivamente sancito dalla Corte costituzionale il 20 gennaio.
Inoltre prosegue la battaglia contro il DDL sicurezza, che vedrà il 10-11-12 gennaio tre giorni di
assemblee dei movimenti che hanno aderito alla rete contro il DDL (tra cui il nostro forum).
Discussione su mobilitazione sulla crisi idrica nel meridione
La crisi della diga del Camastra in Basilicata, che serve 28 Comuni tra cui Potenza, sta imponendo
gravi limitazioni nell’accesso all’acqua ai cittadini. In Basilicata sono presenti ben 7 dighe che da inizio
anno perdono acqua in modo inspiegabile.
Situazioni simili di grave scarsità d’acqua si riscontrano in alta Irpinia, Calabria, Puglia (e in Sicilia ma
alla riunione mancavano i comitati siciliani) e in parte in Campania e Molise.
Per quanto riguarda la privatizzazione, la situazione è molto complessa: a Gennaio di quest’anno Acque
del Sud S.p.A, che gestisce le acque tra Puglia, Calabria, Basilicata e Campania, società attualmente
partecipata dal Ministero delle Economie e delle Finanze, è subentrata nelle funzioni di EIPLI, Ente
Pubblico non economico, la cui liquidazione è stata avviata sotto il governo 5 Stelle. Attualmente il
governo sta cercando il socio privato a cui verrà destinato il 30% delle quote (sono interessate A es e
Nepta, ramo idrico di Italgas, e sono in corso tentativi di accordo tra le due multiutility), e solo un
misero 5% resterà alle Regioni. I comitati locali stanno cercando di capire quali azioni mettere in
campo.
Viene segnalata a Campobasso una contaminazione da acido trifluoroacetico, derivato dalla
degradazione dei PFAS e altre sostanze.
A Padova, il comitato è in rete con i comitati no inceneritore e contro il consumo di suolo, per
affrontare il problema dell’inquinamento da PFAS, scontrandosi con la poca trasparenza dell’ATO
Bacchiglione, dove il gestore privato nega persino i dati di bilancio.
A Padova, il comitato è in rete con i comitati no inceneritore e contro il consumo di suolo, per
affrontare il problema dell’inquinamento da PFAS, scontrandosi con la poca trasparenza del gestore
AcegasApsAmga al quale è stato chiesto inutilmente il bilancio della gestione del SII dei 12 comuni
gestiti. Ora si sta cercando di ottenerlo attraverso una richiesta formale dello stesso Ato Bacchiglione.
In sintesi, la situazione è grave, la crisi idrica martoria il sud mentre a nord la carenza idrica è meno
intensa ma in diverse Regioni cresce il problema dell’inquinamento delle falde. Concordiamo sul fatto
che ci sia un nesso tra l’attacco alle acque del sud e il tentativo di privatizzare le spa pubbliche (che
tranne per Torino, Cuneese, Milano e Veneto sono per lo piu’ al sud). I processi che avvengono nel
mezzogiorno riguardano tutto il paese, e occorre riattivare quella partecipazione che è venuta a scemare
dopo il referendum e creare nuovi legami. Dai territori si chiede che come Forum si lavori alla
costruzione di una rete dei comitati del sud. Questa scelta è decisamente importante per tutto il Forum
ed è stata condivisa da tutt*, con l’intenzione di arrivare ad un primo incontro on line dei comitati del
Sud e del Forum nel mese di gennaio, a cui far seguire appuntamenti successivi.