About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Tag Cloud
Il G7 in Puglia. Uno spaventoso piano di riarmo a
discapito della sicurezza di tutti i popoli e dell’umanità
nel suo complesso. Il Contro forum.
di Laura Tussi
I potenti del mondo hanno deciso di incontrarsi in Puglia,
esclusa naturalmente la Russia che è a pieno titolo nei Brics
e coofondatrice di questa nuova potenza multipolare.
Uno spaventoso piano di riarmo a discapito della
sicurezza di tutti i popoli e dell'umanità nel suo
complesso
Il G7 in Puglia discute il più oneroso piano di riarmo
dell’ovest in seguito alla seconda guerra mondiale e dopo la
guerra fredda. Un progetto militare già avviato e
consolidato da tempo dagli Stati Uniti e dai Paesi alleati del
G7. Ottemperando alla espansione di una pericolosa
politica e deriva neoliberista e capitalista. Che è del resto
negli obiettivi neoliberisti dei potenti del mondo e del
potere supremo, ossia il G7 in questo caso.
Se 10mila miliardi di dollari vi sembrano pochi...
Sul tavolo del G7 sussiste un piano di riarmo da 10mila
miliardi di dollari. Un quadro pluriennale come si evince da
una notizia apparsa nell'ambito dell’agenzia comunicativa e
informativa dell’Ansa.
Una narrazione tossica e una propaganda nociva: fattori
inquietanti
Tutti hanno capito che lor signori governanti si vantano di
una narrazione che non ha nulla a che vedere con le
questioni umanitarie: ossia vogliono attivare un immane
piano di riarmo a discapito della popolazione civile. Tutto
questo minaccia di prosciugare i fondi delle nazioni
coinvolte nel G7 e così ipotecare il futuro della nostra
umanità.
I potenti del mondo si riuniscono come una comunità
neocoloniale per ipotecare il futuro del mondo
Utilizzare una cifra così abominevole da impiegare a scopo
militare riporta a profonde questioni etiche e sociali che
affliggono da sempre e sempre più le nostre società e i
popoli tutti. Quindi 10mila miliardi di dollari impiegati in
armamenti sia convenzionali che nucleari e per fomentare e
imporre guerre e genocidi sono una questione crudele e
cinica rispetto ai problemi veri della sicurezza e dello stato
sociale nel suo complesso, e delle aperte ferite delle varie
questioni umanitarie.
Si disprezzano i problemi veri e impellenti. Come lo
stato sociale e la fame nel mondo
Così sono messi in secondo piano gli impellenti problemi
dell’umanità intera. Basterebbe una cifra molto minore a
quella impiegata per il riarmo al fine di sradicare l’estrema
povertà e evitare l’eccesso di mortalità infantile che affligge
soprattutto le nazioni meridionali del mondo: il cosiddetto
sud del pianeta.
Il G7 contro il resto del pianeta con l'impiego di mezzi
militari e nucleari
Il gruppo delle nazioni G7 si sta preparando a un attacco, a
un dissidio militare permanente con il resto del mondo,
piuttosto che affrontare e risolvere concretamente e in
modo basilare e risolutivo le questioni e le problematiche
universali che affliggono l’umanità.
Noi società civile vogliamo risolvere i problemi
drammatici che affliggono l'umanità
I leader del G7 conoscono benissimo quello che si stanno
apprestando a compiere. E sanno che sarebbe sufficiente
una minima quota degli investimenti militari per risolvere
completamente le problematiche collegate alla fame nel
mondo, a eradicare le malattie endemiche e ridurre in modo
molto significativo la mortalità infantile. Secondo l’Unicef
ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di cinque
anni muore. Quindi vengono uccisi per malnutrizione e per
malattia 9 milioni di bambini ogni anno. Ma al G7
evidentemente non interessa tutto questo. Preferisce non
salvare i bambini del pianeta e al contrario i governanti del
G7 si armano fino a denti come un comitato di affari
neocoloniale e fascista.
Il riarmo a discapito e contro le popolazioni vulnerabili
e più fragili
La disparità tra investimenti militari e le problematiche
urgentemente imminenti delle popolazioni vulnerabili e più
fragili sottolinea un dissidio etico, ancor prima che morale,
che
la comunità
internazionale deve assolutamente
affrontare.
Si attui finalmente l'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo
sostenibile!
Troppe sono le nostre esigenze come società civile e la loro
risoluzione che vengono disattese. L’Agenda ONU 2030 è
un elenco di promesse disattese e quindi non mantenute che
servivano a
calmierare
l’inquietudine dell’opinione
pubblica che pretende al contrario solidarietà e giustizia
sociale.
Ormai l’Agenda 2030 sembra carta straccia
Piuttosto che realizzare i 17 obiettivi di Agenda ONU, i
governanti del G7 si riuniscono in Puglia per concordare un
vasto piano di riarmo.
Pretendiamo un futuro a misura di persona privo di
armi, guerre e genocidi
Dobbiamo pretendere giustamente un futuro a misura di
persona prendendo come esempio e realizzando gli obiettivi
di Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. È
necessariamente impellente affrontare le cause profonde
delle guerre, dei conflitti armati e delle questioni umanitarie
globali.
La propaganda dei potenti minaccia l'intera umanità
con il rischio dell'escalation militare e dell'apocalisse
nucleare
È una violenza inaudita nei confronti dell’intera umanità
parlare così spesso in modo disinvolto e spudorato e
inquietante di guerra nucleare. In queste ultime settimane
sta prendendo forma il programma di eventi con cui la
popolazione e la cittadinanza attiva globale risponde e
controbatte al piano di riarmo del G7.
Un Contro Forum G7 per affrontare le emergenze
umanitarie
Il G7 si svolgerà in Puglia dal 13 al 15 giugno 2024. E il
Contro Forum G7, organizzato da molteplici sigle di enti e
associazioni e organizzazioni della cittadinanza attiva, al
contrario e in tutta risposta al potere, prevede al centro la
trattazione delle tematiche e della complessità delle sfide
globali universali: dalla pace alla tutela ambientale al
disarmo alle migrazioni forzate alle guerre e a tutti i
conflitti armati fino ad arrivare alla più importante: il
nucleare.
Il Contro Forum G7 rifiuta l'economia di guerra
Il Contro Forum G7 vuole evidenziare le costanti
preoccupazioni della società civile rispetto all’incombenza
di una rigida militarizzazione dell’intera economia, quindi
di un’economia di guerra. E si prende in considerazione la
corsa al riarmo che sempre più prevarica nelle decisioni
governative delle nazioni che coinvolgono il G7.
I protagonisti del Contro Forum G7 sono gli ecopacifisti
e attivisti per la pace
Come ecopacifisti e attivisti per la pace sottolineiamo
l’importanza degli obiettivi di Agenda Onu 2030 e la
quantomai
impellente necessità,
insieme all’urgente
bisogno di una risoluzione, e di una lotta globale e
universale contro la povertà, la fame, e le disuguaglianze
nel
loro complesso, affrontando
i problemi della
sostenibilità, della giustizia ambientale e sociale e del
disarmo nucleare in questa malefica e terribile congiuntura
di riarmo e di escalation bellicista e militare.
Anche sul quotidiano FARO DI ROMA
discapito della sicurezza di tutti i popoli e dell’umanità
nel suo complesso. Il Contro forum.
di Laura Tussi
I potenti del mondo hanno deciso di incontrarsi in Puglia,
esclusa naturalmente la Russia che è a pieno titolo nei Brics
e coofondatrice di questa nuova potenza multipolare.
Uno spaventoso piano di riarmo a discapito della
sicurezza di tutti i popoli e dell'umanità nel suo
complesso
Il G7 in Puglia discute il più oneroso piano di riarmo
dell’ovest in seguito alla seconda guerra mondiale e dopo la
guerra fredda. Un progetto militare già avviato e
consolidato da tempo dagli Stati Uniti e dai Paesi alleati del
G7. Ottemperando alla espansione di una pericolosa
politica e deriva neoliberista e capitalista. Che è del resto
negli obiettivi neoliberisti dei potenti del mondo e del
potere supremo, ossia il G7 in questo caso.
Se 10mila miliardi di dollari vi sembrano pochi...
Sul tavolo del G7 sussiste un piano di riarmo da 10mila
miliardi di dollari. Un quadro pluriennale come si evince da
una notizia apparsa nell'ambito dell’agenzia comunicativa e
informativa dell’Ansa.
Una narrazione tossica e una propaganda nociva: fattori
inquietanti
Tutti hanno capito che lor signori governanti si vantano di
una narrazione che non ha nulla a che vedere con le
questioni umanitarie: ossia vogliono attivare un immane
piano di riarmo a discapito della popolazione civile. Tutto
questo minaccia di prosciugare i fondi delle nazioni
coinvolte nel G7 e così ipotecare il futuro della nostra
umanità.
I potenti del mondo si riuniscono come una comunità
neocoloniale per ipotecare il futuro del mondo
Utilizzare una cifra così abominevole da impiegare a scopo
militare riporta a profonde questioni etiche e sociali che
affliggono da sempre e sempre più le nostre società e i
popoli tutti. Quindi 10mila miliardi di dollari impiegati in
armamenti sia convenzionali che nucleari e per fomentare e
imporre guerre e genocidi sono una questione crudele e
cinica rispetto ai problemi veri della sicurezza e dello stato
sociale nel suo complesso, e delle aperte ferite delle varie
questioni umanitarie.
Si disprezzano i problemi veri e impellenti. Come lo
stato sociale e la fame nel mondo
Così sono messi in secondo piano gli impellenti problemi
dell’umanità intera. Basterebbe una cifra molto minore a
quella impiegata per il riarmo al fine di sradicare l’estrema
povertà e evitare l’eccesso di mortalità infantile che affligge
soprattutto le nazioni meridionali del mondo: il cosiddetto
sud del pianeta.
Il G7 contro il resto del pianeta con l'impiego di mezzi
militari e nucleari
Il gruppo delle nazioni G7 si sta preparando a un attacco, a
un dissidio militare permanente con il resto del mondo,
piuttosto che affrontare e risolvere concretamente e in
modo basilare e risolutivo le questioni e le problematiche
universali che affliggono l’umanità.
Noi società civile vogliamo risolvere i problemi
drammatici che affliggono l'umanità
I leader del G7 conoscono benissimo quello che si stanno
apprestando a compiere. E sanno che sarebbe sufficiente
una minima quota degli investimenti militari per risolvere
completamente le problematiche collegate alla fame nel
mondo, a eradicare le malattie endemiche e ridurre in modo
molto significativo la mortalità infantile. Secondo l’Unicef
ogni tre secondi nel mondo un bambino con meno di cinque
anni muore. Quindi vengono uccisi per malnutrizione e per
malattia 9 milioni di bambini ogni anno. Ma al G7
evidentemente non interessa tutto questo. Preferisce non
salvare i bambini del pianeta e al contrario i governanti del
G7 si armano fino a denti come un comitato di affari
neocoloniale e fascista.
Il riarmo a discapito e contro le popolazioni vulnerabili
e più fragili
La disparità tra investimenti militari e le problematiche
urgentemente imminenti delle popolazioni vulnerabili e più
fragili sottolinea un dissidio etico, ancor prima che morale,
che
la comunità
internazionale deve assolutamente
affrontare.
Si attui finalmente l'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo
sostenibile!
Troppe sono le nostre esigenze come società civile e la loro
risoluzione che vengono disattese. L’Agenda ONU 2030 è
un elenco di promesse disattese e quindi non mantenute che
servivano a
calmierare
l’inquietudine dell’opinione
pubblica che pretende al contrario solidarietà e giustizia
sociale.
Ormai l’Agenda 2030 sembra carta straccia
Piuttosto che realizzare i 17 obiettivi di Agenda ONU, i
governanti del G7 si riuniscono in Puglia per concordare un
vasto piano di riarmo.
Pretendiamo un futuro a misura di persona privo di
armi, guerre e genocidi
Dobbiamo pretendere giustamente un futuro a misura di
persona prendendo come esempio e realizzando gli obiettivi
di Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile. È
necessariamente impellente affrontare le cause profonde
delle guerre, dei conflitti armati e delle questioni umanitarie
globali.
La propaganda dei potenti minaccia l'intera umanità
con il rischio dell'escalation militare e dell'apocalisse
nucleare
È una violenza inaudita nei confronti dell’intera umanità
parlare così spesso in modo disinvolto e spudorato e
inquietante di guerra nucleare. In queste ultime settimane
sta prendendo forma il programma di eventi con cui la
popolazione e la cittadinanza attiva globale risponde e
controbatte al piano di riarmo del G7.
Un Contro Forum G7 per affrontare le emergenze
umanitarie
Il G7 si svolgerà in Puglia dal 13 al 15 giugno 2024. E il
Contro Forum G7, organizzato da molteplici sigle di enti e
associazioni e organizzazioni della cittadinanza attiva, al
contrario e in tutta risposta al potere, prevede al centro la
trattazione delle tematiche e della complessità delle sfide
globali universali: dalla pace alla tutela ambientale al
disarmo alle migrazioni forzate alle guerre e a tutti i
conflitti armati fino ad arrivare alla più importante: il
nucleare.
Il Contro Forum G7 rifiuta l'economia di guerra
Il Contro Forum G7 vuole evidenziare le costanti
preoccupazioni della società civile rispetto all’incombenza
di una rigida militarizzazione dell’intera economia, quindi
di un’economia di guerra. E si prende in considerazione la
corsa al riarmo che sempre più prevarica nelle decisioni
governative delle nazioni che coinvolgono il G7.
I protagonisti del Contro Forum G7 sono gli ecopacifisti
e attivisti per la pace
Come ecopacifisti e attivisti per la pace sottolineiamo
l’importanza degli obiettivi di Agenda Onu 2030 e la
quantomai
impellente necessità,
insieme all’urgente
bisogno di una risoluzione, e di una lotta globale e
universale contro la povertà, la fame, e le disuguaglianze
nel
loro complesso, affrontando
i problemi della
sostenibilità, della giustizia ambientale e sociale e del
disarmo nucleare in questa malefica e terribile congiuntura
di riarmo e di escalation bellicista e militare.
Anche sul quotidiano FARO DI ROMA