La fame nel mondo si potrebbe eliminare riducendo le spese militari e impegnando a questo scopo le risorse liberate

La fame nel mondo si potrebbe eliminare riducendo le spese militari e impegnando a questo scopo le risorse liberate, updated 10/17/24, 2:52 PM

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La fame nel mondo si potrebbe eliminare riducendo le spese militari e impegnando a questo scopo
le risorse liberate: è il messaggio al centro di una campagna di sensibilizzazione dell'associazione
Peacelink, corredata di numeri e grafici.
L'occasione dell'iniziativa è la Giornata mondiale dell'alimentazione, che si celebra oggi. "Nel
2023 oltre 705.000
persone sono state classificate a rischio di morte per fame e questo è accaduto mentre
aumentavano le spese militari"
sottolinea Peacelink. "Il dato rappresenta una moltiplicazione per quattro rispetto al 2016 nonché
il picco massimo nella storia dei rapporti del Global Report on Food Crises (Grfc)". C'è stato
parallelamente l'aumento delle spese militari. "Dal 2016 a oggi, a livello globale hanno registrato
un significativo incremento" evidenzia Peacelink, pubblicando un'analisi realizzata con
l'ausilio dell'intelligenza artificiale.
Secondo le stime rilanciate dall'associazione, nel 2016 la spesa militare globale era di circa 1.686
miliardi di dollari.
Nel 2023, il dato avrebbe invece raggiunto il record di 2.443 miliardi di dollari, con un incremento
del 6,8% rispetto all'anno precedente, il più alto dal 2009. In termini percentuali, stima Peacelink,
tra il 2016 e il 2023 l'aumento è stato del 45 per cento.
Secondo l'associazione, tagliando appena l'1% del bilancio militare del G7 si potrebbe eliminare
la fame nel mondo".
La tesi è che questo potrebbe avvenire "senza compromettere la superiorità militare
dell'Occidente" e della Nato nei confronti della Russia. "I Paesi del G7 insieme spendono 1.166
miliardi di dollari all'anno in armamenti", sottolinea Peacelink, "mentre Mosca ne spende infatti
109 miliardi".