About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
LA RETE GENOVESE
RETE DI COMITATI, ASSOCIAZIONI, GRUPPI, MOVIMENTI SUL TERRITORIO GENOVESE
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO INIZIA GIA’ DAI TERRITORI
Il pianeta è sull’orlo del collasso, il cambiamento climatico e i fenomeni meteorologici
estremi mettono a rischio i territori e l’incolumità stessa delle persone, ma le scelte
politiche nazionali e locali continuano a incentivare progetti che favoriscono gli interessi
economici di pochi a discapito del bene comune e della collettività. Opere faraoniche
vengono calate dall’alto da un presidente di regione e da un sindaco poco inclini alla
trasparenza e ai percorsi partecipati con i cittadini che dicono di rappresentare, con
l’appoggio di una classe politica sempre più distante dalle persone.
I nostri enti locali continuano a cementificare in virtù delle somme ingenti rese
disponibili dal PNRR e da investimenti statali per realizzare progetti dannosi per
l’ambiente e per la salute, sprecando così un’opportunità più unica che rara di utilizzare
queste enormi somme per migliorare la città e la vita delle persone che ci vivono.
La narrazione tossica di una Genova e una Liguria Meravigliosa si costruisce su progetti
che stanno stravolgendo i quartieri periferici genovesi, attraversano la Regione, il Mar
Ligure e non risparmiano nessun tipo di ambiente: terrestre, marino, aereo, ce n’è per
tutti: dal percorso del nodo ferroviario alla funivia del Lagaccio, dalla Gronda allo Sky-
metro, dalla mega diga foranea al tunnel sub-portuale e al dissalatore, da un ulteriore
forno crematorio all’idea di un termovalorizzatore e, ciliegina sulla torta, la nave
rigassificatrice a Vado Ligure.
Coloro che si battono per un'idea di città condivisa, solidale, equa, partecipata, sana e
sostenibile, che chiedono il coinvolgimento dei cittadini nella progettualità e
un’amministrazione trasparente, attenta alla cosa pubblica e al benessere della
collettività tutta, rimangono inascoltati e sistematicamente screditati, tacciati come
“quelli del no a prescindere", “quelli contro il progresso”.
MA QUALE PROGRESSO?
Se si intende quello che subordina il rispetto per la salute di persone, animali,
ambiente e minaccia la sopravvivenza della vita in nome di un modello di sviluppo
fondato sulla crescita continua e sulla centralità del profitto, allora noi diciamo a gran
voce:
Questo non è il nostro progresso questa non è la nostra idea di città
La Rete Genovese vuole una città finalmente vivibile, nel rispetto dell’ambiente,
della vita e della salute dei cittadini, realizzata attraverso un modello democratico
e partecipato di gestione del territorio.
RETE DI COMITATI, ASSOCIAZIONI, GRUPPI, MOVIMENTI SUL TERRITORIO GENOVESE
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO INIZIA GIA’ DAI TERRITORI
Il pianeta è sull’orlo del collasso, il cambiamento climatico e i fenomeni meteorologici
estremi mettono a rischio i territori e l’incolumità stessa delle persone, ma le scelte
politiche nazionali e locali continuano a incentivare progetti che favoriscono gli interessi
economici di pochi a discapito del bene comune e della collettività. Opere faraoniche
vengono calate dall’alto da un presidente di regione e da un sindaco poco inclini alla
trasparenza e ai percorsi partecipati con i cittadini che dicono di rappresentare, con
l’appoggio di una classe politica sempre più distante dalle persone.
I nostri enti locali continuano a cementificare in virtù delle somme ingenti rese
disponibili dal PNRR e da investimenti statali per realizzare progetti dannosi per
l’ambiente e per la salute, sprecando così un’opportunità più unica che rara di utilizzare
queste enormi somme per migliorare la città e la vita delle persone che ci vivono.
La narrazione tossica di una Genova e una Liguria Meravigliosa si costruisce su progetti
che stanno stravolgendo i quartieri periferici genovesi, attraversano la Regione, il Mar
Ligure e non risparmiano nessun tipo di ambiente: terrestre, marino, aereo, ce n’è per
tutti: dal percorso del nodo ferroviario alla funivia del Lagaccio, dalla Gronda allo Sky-
metro, dalla mega diga foranea al tunnel sub-portuale e al dissalatore, da un ulteriore
forno crematorio all’idea di un termovalorizzatore e, ciliegina sulla torta, la nave
rigassificatrice a Vado Ligure.
Coloro che si battono per un'idea di città condivisa, solidale, equa, partecipata, sana e
sostenibile, che chiedono il coinvolgimento dei cittadini nella progettualità e
un’amministrazione trasparente, attenta alla cosa pubblica e al benessere della
collettività tutta, rimangono inascoltati e sistematicamente screditati, tacciati come
“quelli del no a prescindere", “quelli contro il progresso”.
MA QUALE PROGRESSO?
Se si intende quello che subordina il rispetto per la salute di persone, animali,
ambiente e minaccia la sopravvivenza della vita in nome di un modello di sviluppo
fondato sulla crescita continua e sulla centralità del profitto, allora noi diciamo a gran
voce:
Questo non è il nostro progresso questa non è la nostra idea di città
La Rete Genovese vuole una città finalmente vivibile, nel rispetto dell’ambiente,
della vita e della salute dei cittadini, realizzata attraverso un modello democratico
e partecipato di gestione del territorio.