About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
17 maggio 23 LEA, NOTAV, Gobetti, Carceri, FFF, Disertori, Thorens Glières, Contro la guerra,
Sport popolare, Rivalta, Immigrati, FolFest, Meisino, Barocchio, CPR, DebiTò, Teleriscaldati
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato
nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti
il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva
ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
SCRIVIAMO A CECCA!
“INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE!
Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino…
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e
molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i
territori è solo motivo di orgoglio.
Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi
con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….”
Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a:
FRANCESCA LUCCHETTO
c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Aglietta, 35, 10151 Torino
CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV!
https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/
12 maggio 23 NOTAV Info:
“CARA CECCA, CONTINUA A RESISTERE!
..sono ormai passati tre mesi dal giorno del tuo arresto, in cui ti abbiamo vista lasciare la tua casa di
Corso Regina 47, dove Askatasuna vuol dire Libertà…..
Continueremo a ripeterlo che la vita all’interno del carcere deve essere prima di tutto dignitosa e
quindi siamo stati orgogliosi ieri di vedere come le Mamme in Piazze per la Libertà di Dissenso,
insieme alla consigliera regionale Francesca Frediani, abbiano insieme a te creato un ponte per il
benessere di tutte le detenute….”
https://www.notav.info/post/cara-cecca-continua-a-resistere/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
GIOVEDÌ 6 APRILE È STATA SGOMBERATA LA LABORATORIA ECOLOGISTA
AUTOGESTITA che aveva preso vita nello spazio abbandonato dell'Ex Caserma la Marmora
“Nonostante lo sgombero, la Laboratoria Ecologista Autogestita non si ferma!
Volevano fermarci ma ripartiamo più forti di prima.
Come abbiamo dimostrato con la mostra "Gilardi in Movimento" al parco 'Artiglieri da Montagna":
accompagnata da lavori di pulizia, sfalcio e con la realizzazione di murales.
Ci prendiamo cura di un parco appositamente abbandonato a sé stesso dal Comune.
Da anni non viene fatta manutenzione, proprio sull'area che sarà colpita dalla speculazione privata, che
coincidenze..
Il Parco vedrà, infatti, sorgere la nuova Esselunga a danno della vivibilità del quartiere….
LEA e il quartiere resistono e continuano con le iniziative!
…il presidio al parco continua
questi sono gli appuntamenti fissi:
- G I O V E D Ì : PRESIDIO AL PARCO & ASSEMBLEA DEI VARI TAVOLI DA LAVORO!
- DOMENICA: PRESIDIO AL PARCO & ASSEMBLEA PLENARIA!
https://www.instagram.com/p/CrN9o_VNkzU/
CONTINUA LA CAMPAGNA NAZIONALE
“RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
“PROPOSTA DI UNA CAMPAGNA PER L’APPROVAZIONE DI DUE LEGGI D’INIZIATIVA
POPOLARE per la riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti
…..Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere
la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa
Depositi e Prestiti.
Per questo, proponiamo due leggi d’iniziativa popolare…..”
Referente per Torino per chi vuole collaborare alla raccolta firme:
Stefano Risso stefano.risso@gmail.com
Tutte le città coinvolte: https://riprendiamociilcomune.it/index.php/referenti-territoriali/
PRESENTAZIONE CON VIDEO:
https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP
3112023
PROSSIMI BANCHETTI DI RACCOLTA FIRME PER 2 LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE
Per riprenderci la Cassa Depositi e Prestiti e restituirla alle sue funzioni originarie di tutela del
risparmio e finanziamento dei Comuni per investimenti nei beni comuni e a favore della collettività…
Vieni a firmare o a dare una mano ai banchetti che si terranno
https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/752-prossimi-banchetti-campagna-
riprendiamoci-il-comune
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
107° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
GIOVEDI’ 18 MAGGIO
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
ORE 12.45-13.45 Salone del libro, Sala Magenta, area esterna pad 3, Via Nizza 294, Torino
“PIERO GOBETTI EDITORE EUROPEO”
A partire dalla nuova edizione di L’editore ideale di Piero Gobetti (Aras Edizioni)
Con Ricardo Franco Levi, Pietro Polito, Federica Savini, Chiara Valerio e Marta Vicari
In collaborazione con Centro Studi Piero Gobetti
Posti disponibili senza prenotazione: 120
https://www.salonelibro.it/programma?filters[programs]=4&filters[slots]=2023-05-18_morning,2023-05-
18_afternoon,2023-05-18_evening&page=5
DA GIOVEDÌ 18 A LUNEDI 22 MAGGIO: SALONE DEL LIBRO
PROGRAMMA https://www.salonelibro.it/programma?filters[programs]=4
BIGLIETTI E ALTRE INFORMAZIONI
https://www.salonelibro.it/visita.html
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 19 -21 Radio Blackout 105.250 Via Cecchi 21/a, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO 41 BIS/ERGASTOLO OSTATIVO,
“Alfredo Cospito, prigioniero anarchico rivoluzionario, ha portato avanti per 181 giorni uno sciopero
della fame contro l’ergastolo ostativo e il 41bis, al fine di mettere in luce la sua natura di vera e
propria tortura.
La lotta di Alfredo ha aperto uno squarcio nel muro di silenzio che imperversa su quei sistemi
detentivi, sta a noi ora continuare a portare fuori da quelle mura la loro brutalità e la violenza, sempre
più utili per il disciplinamento di sfruttati e di sfruttate e la criminalizzazione delle lotte in un mondo in
cui nessuna ostilità o non omologazione è ammessa.
Continuiamo a mobilitarci contro ogni forma di repressione
https://gancio.cisti.org/event/assemblea-pubblica-contro-il-41-bis-e-lergasolo-ostativo
VENERDI’ 19 MAGGIO
ORE 16 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki in via Cigliano 7, Torino.
ASSEMBLEA FRIDAYSFORFUTURE TORINO
https://www.instagram.com/p/CsEp7Tet1Vg/
ORE 20 Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46, Torino
CENA DEI DISERORI
Menù Vegan, Benefit lotte antimilitariste
Quanto costa? Da ciascuno come può, più che può
Prenotazione: antimilitarista.to@gmail.com
https://www.anarresinfo.org/venerdi-19-maggio-cena-dei-disertori/
DA VENERDÌ 19 A DOMENICA 21 MAGGIO
A Thorens Glières in Alta Savoia
RADUNO DEI COMBATTENTI DELLA RESISTENZA DI IERI E DI OGGI
con numerose conferenze, film alla presenza dei registi, interventi di combattenti della Resistenza
di ieri e di oggi e un villaggio di molte associazioni.
“Sabato 20 maggio saranno presenti anche gli Oppositori alla Lione- Torino con uno stand dalle 10.00
alle 19.00.
Promuoveranno l'utilizzo della linea esistente per un trasferimento di merci immediato senza questo
progetto della 2ª Torino Lione, che non solo non risponde all'emergenza climatica, ma che è ecocida,
non rispetta la legge sull'acqua e ha un costo faraonico!”
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.facebook.com/events/230216546225191/?ref=newsfeed
SABATO 20 MAGGIO
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
63° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 11 – 24 Parco della Pellerina Torino, Vicino a Corso Regina Margherita
https://goo.gl/maps/UxPpybRchQ8yKifs5-
(In caso di maltempo sarà a Parco Dora sotto la tettoia)
SPORT POPOLARE AL PARCO DELLA PELLERINA
Giornata di Sport Popolare promossa dalle Palestre popolari e le realtà di sport popolari torinesi.
Contro i mega progetti di cementificazione e speculazione dei parchi pubblici in città.
INCONTRO PUBBLICO TRA LE REALTÀ SPORTIVE E I COMITATI DELLA
PELLERINA IN LOTTA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO.
ORE 13 PRANZO CONDIVISO…
Tutto il giorno spazio distro, bar, musica
Cena by Food not Bombs
PROGRAMMA COMPLETO:
https://gancio.cisti.org/event/sport-polare-al-parco
Evento di Torino Sport Pop
https://www.facebook.com/events/205155655665765/?ref=newsfeed&locale=it_IT
ORE.13 all’ex-Lavatoio Occupato, in Corso Benedetto Brin 21, Torino
PRANZO BENEFIT LOTTE ANTICARCERARIE
Distro e mostra informative sulla lotta anticarceraria
ORE.18 Appuntamento al capolinea del tram 3 Casa Circondariale Lorusso e Cotugno - Torino
PRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE
“Si è parlato tanto di carcere negli ultimi anni: dalle rivolte durante il lockdown e le mattanze di
Modena e Santa Maria Capua Vetere, ai suicidi, che nel 2022 hanno fatto più vittime di quanto non sia
mai avvenuto, fino alle inchieste per tortura e violenze che in Italia coinvolgono oltre 200 guardie
penitenziarie.
Non era certamente indispensabile il recente rapporto del Consiglio d'Europa per svelare le condizioni
all'interno dei penitenziari italiani: “oppressivi e sovraffollati”.
Solo in Piemonte sono tre le inchieste aperte per le violenze e le torture trapelate dalle carceri:
Ivrea, Biella, Torino.
Trapelate perché la maggior parte degli abusi nei centri di detenzione vengono silenziati e
insabbiati….”
Evento di Parenti e solidali detenuti delle Vallette e del Ferrante
https://www.facebook.com/events/s/presidio-al-carcere-delle-vall/466109125700406/
ORE 16 - 18 area pedonale via Roma angolo viale Vif , Rivalta di Torino
(se le condizioni meteorologiche lo permettono)
RACCOLTA FIRME PER CONSIGLIO COMUNALE APERTO
“con il nostro consueto banchetto, passate per informazioni, vedere i tracciati e per firmare!
Troppo cara la realizzazione della tratta nazionale sul versante francese, rimandata al 2043 la
decisione!
Che non sia una priorità lo diciamo da anni, e che a Rivalta porti anche cantieri devastanti è un dato
di fatto, RFI sta realizzando il progetto definitivo,ed è il momento di far sentire la nostra voce.
Stiamo raccogliendo firme per chiedere un consiglio comunale aperto in cui portare la voce dei
cittadini a chi dovrebbe tutelare i legittimi interessi dei Rivaltesi.
Dopo la tornata di carotaggi delle ultime settimane, che invece indica che qui il progetto va avanti, ci
sembra che sia venuto il momento di aprire un dibattito e di ascoltare le voci e le preoccupazioni degli
abitanti”.
https://www.facebook.com/notav.rivalta/posts/pfbid02uibWoj496mSDTXbkckjgMZS79xrEedhbok2F14k
SbG4qJLzkqvMWfvLREDifuzkrl
ORE 15.30, al Centro Candiani (primo piano), Mestre
“LA SORTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI IMMIGRATI È LA SORTE
DI TUTTI” –
Assemblea con Pietro Basso, Aldo Milani (coordinatore nazionale SI Cobas), Markol Malocaj (Fgc),
Miriam Jaramillo (IMA), Alessio La China (Fc), Asmeron Zemenfes e Karim Bekkal, delegati SI
Cobas della logistica, l’Associazione Sunugal, L’Associazione Venice Bangla School e Centro culturale,
Diaspora Panafricana d’Italia (Diasporafit), Griots Venezia, Refugee Welcome Venezia, Associazione
Libertà d’Africa Venezia, Forum Internacional Fontié ki Kwazwe – Fronteiras Cruzadas (Brasile).
“25 anni fa veniva approvata la prima legge “organica” sull’immigrazione in Italia: la Turco-
Napolitano. Da allora sono stati 25 anni di leggi contro gli immigrati e le immigrate, e di guerre neo-
coloniali ai loro paesi di provenienza.
Poco importa se al governo ci fosse il centro-sinistra o il centro-destra, anche se le misure più odiose
portano il nome di Minniti, Salvini e Meloni-Piantedosi.
E hanno fatto scuola nell’Unione europea.
L’immigrazione di milioni di lavoratrici e lavoratori provenienti da ogni parte del mondo è stata
presentata come una minaccia, un pericolo da respingere e da controllare – a costo di una catena di
stragi in mare e nuovi campi di concentramento.
E in nome di questa “emergenza permanente” sono state attuate discriminazioni sull’accesso al
permesso di soggiorno, sul lavoro, sul diritto alla casa, al ricongiungimento familiare, al welfare, alla
cittadinanza, e su tanto altro.
Ma benché discriminati, inferiorizzati, criminalizzati, le lavoratrici e i lavoratori immigrati hanno fatto
sentire la loro voce e le loro ragioni con mille forme di resistenza e di lotta….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/12/assemblea-sullimmigrazione-a-mestre-sabato-20-
maggio-nuove-informazioni-testo-in-arabo-bengalese-francese/
DA SABATO 20 A DOMENICA 28 MAGGIO
Parco della Certosa, Collegno
“COLLEGNO FOL FEST”
SECONDA EDIZIONE di una festa interamente dedicata alla salute delle menti nel nome
dell’inclusione e della cittadinanza
https://www.collegnofolfest.it/
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.collegnofolfest.it/wp-content/uploads/2023/05/pdf-programm.pdf
DOMENICA 21 MAGGIO
ORE 12-19 Parco del Meisino, Via Friedrich Nietzsche 55, Torino
(Verificare eventuali cambiamenti di programma per maltempo)
GIORNATA PER IL MEISINO: DIFENDIAMO I PARCHI!
PROGRAMMA:
ORE 12: PRANZO POPOLARE VEGAN
ORE 14 DIBATTITI:
- “IL PROGETTO DELLA "CITTÀ DELLO SPORT" E PERCHÈ OPPORSI
con il Comitato "Salviaimo il Meisino"
- “LA GESTIONE DEI FONDI DEL PNRR”
con Vittorio Martone, professore di sociologia dell'ambiente all'Università di Torino
- “LA CITTÀ CHE VERRÀ”
con Paolo Tex, Sistema Torino
ORE 16: LEZIONE DI KUNG FU E YOGA
A cura dI CLIM, Corpə Liberə in Movimento
PASSEGGIATA NEL PARCO ALLA SCOPERTA DEL PARCO, DELLE SUE
TRASFORMAZIONI E DELL'AVIFAUNA. A cura del Cominato Borgata Rosa-Sassi
L'iniziativa annunciata per domenica 7, e poi annullata in previsione di avverse condizioni meteo.
Viene riproposta per domenica 21 maggio, con il medesimo programma
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid023jwe9TSPg1f34WohvVQ4EFwTzng4x2US851
d2hU3kcGhjtukT1EmrkEdhrx6csm8l&id=100087559098688
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 22 MAGGIO
ORE 18 PALAZZO NUOVO Via Sant'Ottavio 20 a Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LA RIAPERTURA DEL CPR DI TORINO
A Marzo 2023 il CPR di Torino ha chiuso grazie alle rivolte dei reclusi.
A breve inizieranno i lavori di ristrutturazione. Sta a noi, da fuori, agire contro la riapertura per
non rendere vana la forza di quella lotta.
In un contesto in cui il razzismo sistemico è spudoratamente istituzionalizzato, è importante
mettere in campo pratiche differenti che mirino ad un unico obbiettivo: NESSUN CPR; NE' QUI
NE' ALTROVE.
Chiamata per un assemblea pubblica, aperta a tutte le realtà, collettivi, individualità.
Lunedi 22 Maggio alle ore 18 a Palazzo Nuovo.
Per coordinarsi contro la riapertura del CPR.
https://gancio.cisti.org/event/chiamata-per-un-assemblea-pubblica-contro-la-riapertura-del-cpr-di-torino
ORE 21 presso Csoa Gabrio Via Francesco Millio 42, Torino
RIUNIONE DEIL COMITATO DEBITO TORINO
- analizzare l'esito della presentazione del dossier sul debito del Comune di Torino e la risposta
all'interpellanza in Consiglio Comunale da parte dell'assessora al bilancio
- decidere comunicazioni e iniziative pubbliche conseguenti alle due iniziative
Comitato DebiTO: https://debitorino.wordpress.com/
https://debitorino.wordpress.com/2023/05/12/spostamento-riunione-lunedi-15-maggio-a-lunedi-22-
maggio/
MARTEDI 23 MAGGIO
ORE 18 Piazza Carlo Alberto, Torino
“PRESIDIO MANGERECCIO DEI TELERISCALDATI”
Dal 22 al 24 maggio Torino ospiterà il 41esimo Congresso internazionale di EuroHeat & Power
perché è diventata la capitale europea del teleriscaldamento
(https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2022/02/04/teleriscaldamento-a-torino-congresso-
euroheatpower_f0f1c36d-8e8c-4eb5-912b-2b102323b06d.html)
“…In quest'occasione il teleriscaldamento verrà presentato come la soluzione green ed economica in
risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando a livello globale.
Nonostante le nostre proteste il Comune di Torino, IREN e il Governo italiano si lavano le mani davanti
alle difficoltà delle famiglie nel pagare le bollette e i rincari generalizzati.
Sono gli stessi che continuano a utilizzare i soldi per i loro interessi primo fra tutti il finanziamento
della guerra in Ucraina.
Le nostre priorità sono altre: non vogliamo la guerra e vogliamo che i soldi non vengano usati per
mandare armi ma per attivare misure reali di sostegno al reddito, per le bollette e le nostre spese!...
La richiesta dei Teleriscaldati è semplice: vogliamo l'abbassamento della tariffa dal momento che
IREN usa il 7,44% di gas per il teleriscaldamento ma calcola in bolletta il 100% di gas….
Abbiamo subito aumenti del 361% dal 2021 a oggi…
Martedì 23 maggio i partecipanti al meeting faranno una cena di gala al Museo del Risorgimento alla
faccia delle nostre bollette….
NON CI FERMEREMO MAI PERCHÉ SIAMO STANCHI DI PAGARE MA NON DI LOTTARE
fine del mondo fine del mese stesso clima stessa lotta”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=3509656159311900&set=gm.673280834604734&idorvanity=41
3582440574576
ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITÀ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal
ORE 21 al Mezcal squat, Parco Certosa di Collegno
(chi non è pratico può trovarsi davanti alla Lavanderia a vapore a Collegno in corso Pastrengo 51
alle 21 circa (o alle 20.40 circa in corso in Corso Francia ang corso Monte Cucco, lato farmacia)
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione, tra cui la preparazione della
manifestazione NOTAV Italo francese del 17- 18 giugno in Val Maurienne
APPELLO: “MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE E POPOLARE: STOP AL TAV
TORINO-LIONE”
https://www.notav.info/post/17-18-giugno-val-maurienne-manifestazione-internazionale-e-popolare-stop-
al-tav-torino-lione/
MERCOLEDI’ 24 MAGGIO
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
GIOVEDÌ 25 MAGGIO
ORE 17 Campus Einaudi, lungo Dora Siena 100, Torino
STOP AL TAV TORINO- LIONE
Assemblea di presentazione della mobilitazione italo francese in Val Maurienne in Savoia del 17-18
giugno, con la partecipazione dei comitati NOTAV della Maurienne
https://www.facebook.com/EcoPolTorino
ORE 20,30 presso la sala del Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi 13 A
“CITTÀ DELLE ARMI? LA NASCITA DEL NUOVO POLO BELLICO E LO SBARCO
DELLA NATO A TORINO Analisi e prospettive di lotta”.
Interventi introduttivi di Maria Matteo (assemblea antimilitarista) e del gruppo di lavoro del
Sereno Regis sulla città dell’Aerospazio.
https://gancio.cisti.org/event/citta-delle-armi-la-nascita-del-nuovo-polo-bellico-e-lo-sbarco-della-nato-a-
torino-analisi-e-prospettive-di-lotta
ORE 21 nella Sala del Consiglio di Bussoleno
ASSEMBLEA POPOLARE NO TAV
VERSO IL 17 E 18 GIUGNO IN VAL MAURIENNE
in cui saranno anche presenti i Comitati della Val Maurienne.
“Trent’anni di contrapposizione del popolo valsusino alla costruzione della grande mala opera, hanno
dimostrato quanto sia importante unire le lotte ambientali e territoriali verso un unico grande obiettivo,
quello della salvaguardia del nostro Pianeta da distruzione e sfruttamento….
Nel mese di giugno, in Val Maurienne laddove dovrebbe sbucare il famoso tunnel su lato francese, ci
sarà una grande mobilitazione popolare e internazionale per dire STOP alla costruzione della nuova
linea ad alta velocità Torino Lione.
In un momento in cui il governo d’oltralpe mostra un ulteriore segnale di tentazione rispetto alla
fattibilità dell’opera, individuando nei suoi costi eccessivi il motivo dell’incertezza, la lotta No Tav – su
tutti i fronti – assume un significato ancora più profondo ….
Contro lo sperpero di fondi pubblici, lo spreco di risorse vitali come l’acqua e per la difesa del nostro
territorio e di chi lo abita!”
https://www.notav.info/post/25-05-ore-2100-assemblea-popolare-no-tav-verso-il-17-e-18-giugno-in-val-
maurienne/
DA GIOVED’ 25 A DOMENICA 28 MAGGIO
Via Walter Fontan e piazza del mercato a Bussoleno
TERRA E LIBERTÀ / CRITICAL WINE NO TAV
12° EDIZIONE
LOCATION E PARTECIPANTI:
https://www.facebook.com/photo?fbid=593925416096495&set=a.462880455867659
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.facebook.com/events/791528082311930?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[
]%7D
LOCANDINA:
https://www.facebook.com/381161098631228/photos/a.382191741861497/5041100052637286/
VENERDÌ 26 MAGGIO
ORE 10 Palazzo RAI - Via Giuseppe Verdi, 16
SCIOPERO GENERALE: ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI
“Lo scioperogenerale del 26maggio ci vedrà impegnati a Torino come in molte città d'Italia.
Abbiamo scelto un presidio alla Rai, per dare visibilità alla nostra piattaforma rivendicativa, alla
nostra richiesta di aumentisalariali, diritti e accoglienza, contro il carovita, la guerra e il razzismo”.
Evento di USB Piemonte
https://www.facebook.com/events/911401903489854?ref=newsfeed
ORE 19 per le strade di Torino
TORINO RIBELLE 10ª EDIZIONE
PROIEZIONI RIBELLEVIDEO AUTOPRODOTTI
“L’unico Festival di cinema indipendente e autoprodotto proiettato sui muri della tua città!
Torino Ribelle è un concorso internazionale di arti visive sul tema della Ribellione. Il concorso è
aperto a tuttə e si svolge con una inedita combinazione di varie forme di espressione: video, spettacolo,
occupazione.
La proiezione dei video partecipanti avverrà in luoghi non convenzionalmente riservati al cinema, nel
tentativo di ri-appropriarsi degli spazi metropolitani e dei luoghi che hanno fatto la storia dei movimenti
di lotta torinesi.
Non si tratta semplicemente di organizzare insieme un “festival indipendente” ma di cimentarsi in un
momento di azione diretta…..
Il Festival ha come base il Mezcal occupato: da sempre motore e promotore dell’evento, nonchè sede
del Set autogestito di Torino Ribelle. Resta sintonizzata su Gancio e Radio Blackout per partecipare
alle assemblee organizzative!
Come partecipare con il tuo cortometraggio o con il tuo medio/lungometraggio:
Sono ammesse opere di qualsiasi genere e stile (documentario, fiction, cartoon, video-arte, videoclip…);
Le opere dovranno essere inerenti al tema della rassegna: la RIBELLIONE;
Ogni concorrente potrà inviare fino a 5 opere ….”
https://gancio.cisti.org/event/torino-ribelle-10a-edizione
DA VENERDÌ 26 A DOMENICA 28 MAGGIO
A Torino presso: Cascina Roccafranca Via Edoardo Rubino, 45, Mausoleo della Bela Rosin Strada
Castello di Mirafiori, 148/7, Museo A come Ambiente MAcA Corso Umbria, 90, Spazio WOW, Via
Onorato Vigliani 102, Orti Generali, Strada Castello di Mirafiori 38, La Casa nel Parco, Via Modesto
Panetti 1, Teatro Santa Barnaba Strada Castello di Mirafiori, 40
“UN GRADO E MEZZO”
FESTIVAL SU CLIMA E AMBIENTE PRIMA EDIZIONE
PRE-FESTIVAL
Da mercoledì 17 maggio a giovedì 25 maggio
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/pre-festival
ATTIVITÀ PER LE SCUOLE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/attivita%20per%20le%20scuole
CONFERENZE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/conferenze
LABORATORI, PASSEGGIATE E VISITE GUIDATE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/laboratori%2C%20passeggiate%20e
%20visite%20guidate
TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO GRATUITI
“Un grado e mezzo è un festival che vuole avvicinare il grande pubblico e il mondo della scuola ai temi
del clima e dell’ambiente, con una particolare attenzione, in questa prima edizione, alle azioni
necessarie per rispondere alle sfide poste dalla crisi climatica e alla sua comunicazione.
Il titolo è un chiaro riferimento a quanto ribadisce da tempo la comunità scientifica: è necessario
contenere l’aumento della temperatura media globale della Terra a fine secolo entro 1,5°C oltre i livelli
preindustriali, per garantire un futuro meno incerto, più sano e più equo….
Ci piacerebbe che l’ambiente diventasse sempre più un tema centrale del dibattito politico e culturale, e
vorremmo che tutti fossero più consapevoli della bellezza, ma anche della fragilità, dei luoghi che
frequentiamo, dalle città agli spazi naturali.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo abbiamo scelto di applicare approcci diversi, spaziando da
eccellenze della ricerca scientifica italiana ad artisti e scrittori perché siamo dei grandi fan delle
operazioni di contaminazione tra scienza e altri linguaggi – cinema, musica, letteratura – in grado di
suscitare forti emozioni….”
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/un-grado-e-mezzo
SABATO 27 MAGGIO
ORE 17 al carcere minorile di Torino Ferrante Aporti, via Berruti e Ferreri, Torino
SALUTO: “FUOCO ALLE GALERE”
Evento di Parenti e solidali detenuti delle Vallette e del Ferrante
https://www.facebook.com/events/s/presidio-al-carcere-delle-vall/466109125700406/
ORE 14 Piazza Carducci, Torino
“QUANDO TUTTO SARA’ PRIVATO, SAREMMO PRIVATI DI TUTTO”
MANIFESTAZIONE REGIONALE IN DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA
“In piazza il 27 maggio a difesa della sanità pubblica
La proposta del "Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure"
Mobilitazione pubblica con manifestazione in piazza il 27 maggio a Torino per la difesa e il rilancio
della sanità pubblica, oramai alle corde e sotto scacco per le insufficienti risorse a disposizione e a
causa anche di una stolta politica del passato condivisa, purtroppo, da tutti gli schieramenti, a partire
dal numero chiuso per l'accesso alla Facoltà di medicina.
E' questo l'impegno preso da sindacati e associazioni aderenti al "Comitato per il diritto alla tutela
della salute e alle cure"[1] che si sono riuniti stamane, 14 aprile, dalle 10,30 alle 11,45 davanti
all'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino…”.
https://www.laportadivetro.com/post/in-piazza-il-27-maggio-a-difesa-della-sanit%C3%A0-pubblica
LUNEDÌ 29 MAGGIO
ORE 17.30 in presenza presso il Centro studi Piero Gobetti (via A. Fabro-6)
- online su piattaforma Google Meet (per partecipare online è necessario iscriversi a
info@centrogobetti.it).
L’art. 11 della Costituzione italiana: “L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA COME
STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTÀ DEGLI ALTRI POPOLI E COME
MEZZO DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI”,
Alessandra Algostino
“PACE E GUERRA.TEORIE E VISIONI DELLA PACE”.
Seminario La politica per il XXI secolo
I prossimo appuntamento:
LUNEDI’ 12 GIUGNO: L'EUROPA PER LA PACE, Lorenzo Vai
https://serenoregis.org/rassegne/seminario-la-politica-per-il-xxi-secolo-pace-e-guerra-teorie-e-visioni-
della-pace/
VENERDI’ 2 GIUGNO
ORE 16 Piazza Carignano (se piove sotto i portici di piazza Carlo Alberto)
MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA
Contro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma
https://gancio.cisti.org/event/citta-delle-armi-la-nascita-del-nuovo-polo-bellico-e-lo-sbarco-della-nato-a-
torino-analisi-e-prospettive-di-lotta
DA VENERDÌ 2 GIUGNO A DOMENICA 4 GIUGNO
SPAZIO211, Via Cigna 211, Torino
BLACKOUT FEST 2023!!
PROGRAMMA: https://gancio.cisti.org/event/blackout-fest-2023
https://www.facebook.com/events/130073543132840/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
GIOVEDÌ 4 MAGGIO INCOMINCIA ALLA COOPERATIVA LAVORATORI
ORTOMERCATO DI PIEVE EMANUELE (MI) LO SCOPERO CON PICCHETTO e
blocco delle merci anche notturno da parte dei lavoratori per aumenti di salario e rispetto degli
orari di lavoro
INTERVISTA RILASCIATA A RADIO LOMBARDIA DA ALESSANDRO ZADRA, coordinatore
provinciale del SI Cobas di Milano:
https://www.radiolombardia.it/wp-content/uploads/2023/05/ZADRA-SI-COBAS-PER-SITO.mp3?_=1
10 maggio 23 SI Cobas:
“PIEVE: PADRONI COOP E CLO CON SINDACATI CGIL E CISL SI ACCORDANO PER
CONTINUARE A SFRUTTARE I LAVORATORI MA GLI OPERAI BUTTANO LE BANDIERE
DEI CONFEDERALI E PASSANO IN MASSA COL SI COBAS
Dopo 7 giorni di sciopero dai cancelli del magazzino Coop di Pieve Emanuele (MI), sulla pelle degli
operai Cgil e Cisl hanno firmato un accordo che prevede un aumento di pochissimi centesimi sulle ore
per i lavoratori ai livelli più bassi e l’ottenimento del ticket mensa solo se si raggiungono l’85% dei
giorni di presenza….”
https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/162596006484397
11 Maggio 23 Napolimonitor:
“PICCHETTI, CARICHE E INTIMIDAZIONI.
UNA SETTIMANA DI SCIOPERO NEL MAGAZZINO COOP DI PIEVE EMANUELE
Alessandra Mincone
….Tardo pomeriggio di venerdì 5 maggio: un’auto con a bordo ignoti sfreccia nel parcheggio dei
camion e spara in aria tre colpi di pistola, poi scappa.
Il giorno dopo però il presidio dei lavoratori sembra tranquillo. Daniel, delegato Cisl, indica ai solidali
accorsi dopo la notizia delle intimidazioni la posizione delle telecamere aziendali, ma non esclude la
possibilità che siano spente e inutilizzabili ai fini delle indagini dei carabinieri arrivati il giorno prima
sul posto; poi spiega che il sabato pomeriggio non c’è molto lavoro perché i turni si concentrano al
mattino; resta comunque a presidiare i cancelli con una trentina di colleghi, si daranno il cambio con gli
altri verso tarda sera.
La tensione aumenta lunedì 8 maggio, quando alle prime ore dell’alba arrivano le forze dell’ordine in
assetto antisommossa per sgomberare il picchetto.
Davanti allo schieramento di scudi e manganelli si posizionano i lavoratori più combattivi.…
Nelle mattinate tra il 5 e il 10 maggio, i confederali hanno sottoscritto due accordi, pressocché simili,
che prevedono, contrariamente alle rivendicazioni degli operai, pochi centesimi di aumento sulle ore di
lavoro e una fittizia garanzia di ticket, poiché ancora subordinata al tetto delle ore lavorate.
Inoltre, pare che i Si Cobas, ancora esclusi dal tavolo della trattativa, siano nel mirino dell’azienda, la
quale ha inserito una clausola nell’accordo con la Cisl che prevede il trasferimento dei lavoratori in
altri impianti nell’eventualità si verificassero delle riduzioni dei volumi nel sito lombardo….”.
https://napolimonitor.it/picchetti-cariche-e-intimidazioni-una-settimana-di-sciopero-nel-magazzino-coop-
di-pieve-emanuele/
12 maggio 23 SI COBAS:
“SCIOPERO LAVORATORI CLO A PIEVE (MI) PER AUMENTI DI SALARIO E LIBERTÀ
SINDACALE.
AVANTI A OLTRANZA, GRANDE SOLIDARIETÀ OPERAIA
Nella giornata di oggi decine tra lavoratori e delegati sono venuti a sostenere il pichetto davanti alla
Coop di Pieve Emanuele.
Come sempre, durante il presidio non sono mancate le provocazioni degli addetti alla sicurezza
aziendale e di vari responsabili che sono usciti fuori spacciandosi per autisti e lavoratori e far pressione
sulla polizia affinché intervenisse.
Dietro al magazzino stazionano in via permanente 6 camionette tra polizia e carabinieri.
Ma intanto gli effetti dello sciopero ad oltranza sono più che tangibili: sugli scaffali di supermercati
Coop cominciano a mancare vari prodotti…”
http://sicobas.org/2023/05/12/40482/
16 maggio 23 SI Cobas nazionale
“SCIOPERO AD OLTRANZA CONTRO IL CONSORZIO C.L.O. ALLA COOP DI PIEVE
EMANUELE (MILANO).
BOICOTTA I SUPERMERCATI COOP!
La Coop sfrutta i lavoratori nei suoi depositi di Pieve Emanuele (in provincia di Milano) tramite la
società CLO servizi logistic, e se protestano per chiedere i loro diritti, ecco la loro risposta immediata:
lavoratori mandati in ospedale, manganellati dalla polizia chiamata dalla stessa Coop e dalla società
CLO.
Per questo chiediamo a tutti di solidarizzare con i lavoratori in sciopero boicottando i supermercati
Coop, distribuendo il volantino in allegato fuori dai punti vendita e/o facendolo circolare presso parenti,
amici, colleghi e conoscenti.
Basta sfruttamento!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/16/sciopero-ad-oltranza-contro-il-consorzio-c-l-o-alla-coop-
di-pieve-emanuele-milano-vergogna-coop-si-cobas/
12 maggio 23 SI Cobas:
“LA FORZA DELLO SCIOPERO RILANCIA LA TRATTATIVA CON I GIGANTI DELLA
LOGISTICA.
NESSUNA RISTRUTTURAZIONE SULLA PELLE DEI LAVORATORI
Martedí 9 Maggio è ripreso il confronto nazionale con le parti padronali, con la presenza al tavolo di
Sda, Gli, Brt (con anche l’intervento dell’amministratore giudiziale) e l’associazione padronale Fedit.
Il riuscito sciopero nazionale del 7 e 8 Aprile, con la paralisi dell’intera filiera Fedit, non ha avuto solo
il merito di riportare i padroni al tavolo, ma ha avuto la capacitá d’inchiodare le controparti alle
proprie responsabilità, ponendo al centro il riconoscimento del ruolo del sindacalismo conflittuale come
rappresentante dei lavoratori del settore per combattere il sistemico meccanismo di sfruttamento nella
logistica, aprendo le premesse per la costruzione di un tavolo di trattativa nazionale istituzionale e
ribadendo che nessuna ristrutturazione “lacrime e sangue”, che mette in discussione livelli salariali e
condizioni di lavoro, potrá essere tollerata….
Qui sotto, il comunicato completo:…”
http://sicobas.org/2023/05/12/comunicato-la-forza-dello-sciopero-rilancia-la-trattativa-con-i-giganti-
della-logistica-nessuna-ristrutturazione-sulla-pelle-dei-lavoratori/
DA MERCOLEDÌ 10 MAGGIO I LAVORATORI DELLA STABILIMENTO
STELLANTIS DI POMIGLIANO D'ARCO HANNO ADERITO ALLO SCIOPERO
proclamato dalla Fiom per i carichi di lavoro insostenibili e scarsa sicurezza
12 maggio 23 Pungolo rosso:
“FORTE SCIOPERO OPERAIO ALLA STELLANTIS DI POMIGLIANO CONTRO RITMI DI
LAVORO INSOPPORTABILI
….Per tre giorni di seguito, e in crescendo, gli operai della Stellantis di Pomigliano d’Arco hanno
attuato uno sciopero massiccio sulle linee di produzione della Panda e della Tonale.
Ad indirlo è stata la FIOM, tuttora esclusa dai tavoli di contrattazione aziendali, secondo la linea
Marchionne.
A farlo riuscire in pieno, forse prendendo alla sprovvista gli stessi promotori, sono stati gli operai al
colmo di un’esasperazione che si è espressa nella parola d’ordine gridata con rabbia nei cortei interni:
“dignità, dignità, dignità”….
Dietro questa improvvisa esplosione di rabbia operaia c’è una storia lunga decenni di progressivo
ridimensionamento degli organici, lunghi periodi di cassa integrazione che hanno fatto precipitare il
salario di migliaia di operai al di sotto dei livelli di mera sussistenza obbligandone tanti al lavoro in
nero, provocatori spostamenti a Cassino, l’istituzione di un reparto-confino a Nola per i lavoratori più
riottosi ai comandi padronali o affetti da patologie prodotte dall’iper-sfruttamento.
Per avere un’idea del livello parossistico di questo iper-sfruttamento, basta citare una stima di fonte
FIOM: sarebbero oltre 1.000 gli operai della fabbrica di Pomigliano ad avere contratto patologie
muscolo-scheletriche, ben più di 1 su 4 (dal momento che nei poco più di 4.000 dipendenti sono inclusi
impiegati, dirigenti e altri dipendenti non in produzione).,,,,,
Nel frattempo i sindacati giallissimi pronti a sottoscrivere tutto ciò che il padrone vuole (Fim – Uilm –
Fismic – Uglm – Aqcfr), hanno siglato ben tre accordi di “fuoriuscite volontarie e incentivate” senza
che siano previsti rimpiazzi – l’ultimo, firmato alla fine di febbraio, accetta la riduzione di ben 445
operai-impiegati (a livello nazionale sono oltre 2.000)!
E sempre a Pomigliano si è aggiunta negli ultimi giorni la decisione aziendale di disfarsi, “cedendoli”
ad altra azienda, di 28 lavoratori di FCA Services.
La proclamazione dello sciopero da parte della FIOM per giovedì 11 (insieme alla FIM, in questo caso)
era, in realtà, per quest’ultima vicenda.
Ma già dal pomeriggio di mercoledì 10 è partito lo sciopero al reparto montaggio, che poi si è esteso
ieri ed oggi alle intere linee di produzione della Panda e della Tonale….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/12/forte-sciopero-operaio-alla-stellantis-di-pomigliano-
contro-ritmi-di-lavoro-insopportabili/
VIDEO: “STELLANTIS POMIGLIANO SCATTA LO SCIOPERO DELLA FIOM”
https://www.youtube.com/watch?v=xGmavXwwCx8
GIOVEDÌ 11 MAGGIO, ESPLODE LA NOTIZIA: IL GOVERNO FRANCESE RINVIA
LA COSTRUZIONE DELLA TRATTA NAZIONALE DELLA TORINO- LIONE AL
2043, secondo l’ultimo rapporto del Consiglio d'orientamento delle infrastrutture (Coi) di Parigi,
perché troppo cara, comprendendo lo scavo un nuovo tunnel sotto il massiccio della Chartreuse, un
altro sotto il massiccio della Belledonne e un terzo a Glandon prima di entrare a Saint-Jean-de-
Maurienne, per un costo complessivo di 6,7 miliardi di euro, (mentre il Ministro dei Trasporti parla
di 10 miliardi di euro). Il COI indica di rifare la valutazione socio-ambientale e l’analisi dei traffici,
fare nuovo preventivo dei costi e dare priorità alla modernizzazione della linea attuale Dijon-
Ambérieu-Modane, che costerebbe solo 600 milioni.
La notizia non è nuova, basta vedere questo articolo del 9 novembre 22 “LIONE-TORINO: ALLO
STUDIO GLI SCENARI PER LE VIE DI ACCESSO AL TUNNEL”
(https://www.lyoncapitale.fr/actualite/lyon-turin-les-scenarios-des-voies-dacces-au-tunnel-a-l-etude, in cui si
prospetta anche “un tunnel senza treni”)
11 Maggio 23 NOTAV Info:
“IL TAV SI SCHIANTA CONTRO UN MURO. LA FRANCIA RINVIA I LAVORI PER LA TRATTA
NAZIONALE AL 2043
…..Ciò che sta accadendo è la dimostrazione plastica di quanto il movimento No Tav, da una parte
all’altra del confine, ripete da tempo: cioè che l’opera è antieconomica, inutile e rappresenta
unicamente un grande regalo alle lobbies del cemento e del tondino.
Ora in linea teorica se la scelta del governo francese dovesse essere confermata anche i lavori per il
tunnel di base (di cui non è stato ancora scavato nemmeno un metro, sebbene alcuni giornali facciano
finta del contrario) dovrebbero fermarsi perchè l’Unione Europea ha condizionato i finanziamenti del
tunnel alla costruzione delle linee nazionali.
Diciamo in linea teorica perchè sappiamo bene che le ragioni della devastazione e del profitto in questo
mondo pesano più del buonsenso.
Ricordiamo brevemente che l’Italia dovrebbe pagare il 60% dei costi del tunnel di base, mentre la
Francia il 40, a fronte di un tunnel che si troverebbe in territorio italiano solo per 12 km e per 45 in
quello francese…..
IL 17 GIUGNO CI TROVEREMO IN MAURIENNE PER UNA MANIFESTAZIONE
INTERNAZIONALE E POPOLARE per rafforzare il nostro No e impedire che questo scempio
ecocida continui sulla sua folle strada”.
https://www.notav.info/post/il-tav-si-schianta-contro-un-muro-la-francia-rinvia-i-lavori-per-la-tratta-
nazionale-al-2043/
TG R del 11-MAG-2023 ore 1400
Secondo il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, si tratta solo di "un rapporto indipendente
consegnato al Governo", quello del Coi, che invece è un organo è un organo consultivo che dipende
direttamente dal Ministro dei Trasporti, anche se i suoi pareri non sono vincolanti.
Per Paolo Foietta con la costruzione del tunnel transfrontaliero si potrebbe passare dagli attuali 35
treni al giorno ai 90 treni, per arrivare a 180 treni con la costruzione di tutta la Nuova linea Torino
Lione: Ma con quali merci?
https://youtu.be/niLErS_3kdY
12 maggio 23 QUALCHE FOTO: “A SAN DIDERO ASFALTO E CEMENTO”
https://photos.app.goo.gl/n8nRyH3js3YFTdPk7
SABATO 13 MAGGIO IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY È STATO IN
VISITA A ROMA DA MATTARELLA, MELONI E IL PAPA prima di recarsi a Berlino e a
Parigi per chiedere più sostegno militare e politico
14 maggio 23 Pungolo rosso:
“ZELENSKY: IL “NOSTRO UOMO” A KIEV. E, OVE ANDASSE MALE, A FORTE DEI MARMI…
La parossistica propaganda di guerra montata in questi giorni intorno alla visita di Zelensky in Italia
ci obbliga a dire qualcosa su questo “personaggio”, i suoi mandanti, il suo destino.….
Un neofita esperto in camuffamenti, però, perché “si è presentato come indipendente, ma ha avuto
come rampa di lancio l’emittente televisiva “1+1″ del magnate Ihor Holomoisky (latitante dopo la fuga
all’estero dalle inchieste della magistratura) che molti considerano il suo vero sponsor”.
Insomma l'”indipendente” Zelensky, protesi di uno degli 80-100 grandi capitalisti che hanno arraffato
la “ricchezza nazionale”, svendendola contemporaneamente ai mega-oligarchi del capitale globale,
FMI e multinazionali a base occidentale in primis, compresi naturalmente gli italianuzzi, ma senza
trascurare, specie negli ultimi anni, gli orientali (Cina, Turchia)…..
“Si chiude con lui la non esaltante parabola del nazionalismo borghese ucraino. Poco o nulla fece il
nazionalismo borghese ucraino dei tempi andati per arrivare all’edificazione di uno stato nazionale
ucraino, che fu “dono” esclusivo della rivoluzione russa e internazionale alle secolari agitazioni
contadine – il “dono” stramaledetto da Putin e dal suo stretto amico Kirill.
Molto, moltissimo, l’impensabile, ha fatto il nazionalismo borghese ucraino degli ultimi trent’anni, di
cui Zelensky è il coronamento, per sfasciare lo stato nazionale e spingere l’intera popolazione
lavoratrice dell’Ucraina, di qualunque origine “etnica”, nelle spire mortali del mercato globale del
lavoro domestico ed extra-domestico, e della guerra imperialista.
Che gli ucraini maledicano la decisione di Putin e l’armata (tutt’altro che rossa) che ha invaso il loro
paese e lo sta martellando, è nell’ordine naturale delle cose, e pienamente giustificato.
Ma siamo certi che nelle loro maledizioni non potranno dimenticare il giullare divenuto “eroe” delle
canaglie al potere a Roma, Berlino e Wall Street che, come giocatori di poker, stanno scommettendo –
in questo disastro – sui lauti pasti a venire.”
E se poi non dovesse andare come nei piani di guerra di Roma, Bruxelles, Washington, e se dunque i veri
signori della guerra decidessero di sostituire il “loro uomo” a Kiev, niente paura: è già pronto per lui il
meritato premio di consolazione.
A Forte dei Marmi, in Versilia: una villa da 4 milioni di euro.
Lì potrà farsi quattro risate con i suoi vicini di villa russi: del resto a Forte dei Marmi ha sede il Museo
della satira e della caricatura…”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/14/zelensky-il-nostro-uomo-a-kiev-e-ove-andasse-male-a-
forte-dei-marmi/
20 aprile 23 relazione di Pietro Basso al Kinesis di Tradate:
“LA GUERRA IN UCRAINA: SCONTRO TRA IMPERI SULLA PELLE DEI POPOLI”.
Il 20 aprile, al Centro sociale Kinesis di Tradate, Pietro Basso ha presentato il libro scritto dai
compagni e dalle compagne della TIR, “LA GUERRA IN UCRAINA E L’INTERNAZIONALISMO
PROLETARIO”, giunto alla seconda ristampa.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=XJGZYsk2mWQ
SABATO 13 MAGGIO SI È SVOLTO IL CONVEGNO “MADRI FUORI. DALLO
STIGMA E DAL CARCERE, CON I LORO BAMBINI E BAMBINE” nella Sala delle
Colonne, Municipio di Torino, per la Campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate,
dei loro figli e delle loro figlie in occasione della Festa della Mamma, 14 maggio 2023
SONO INTERVENUTI: Costanza Agnella (Antigone), Ivano Bianco (SbarreDiZucchero), Roberto
Capra (Presidente Camera Penale "Vittorio Chiusano"), Rosetta D'Ursi (Coop Etabeta), Monica Gallo
(Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale, Torino), Marina Iadanza, Joelle Long
(Dipartimento Giurisprudenza dell'Università di Torino), Bruno Mellano (Garante dei Diritti delle
persone private della libertà personale, Regione Piemonte), Susanna Ronconi (Campagna Madri fuori,
Sapereplurale), Rossella Schillaci (regista), Giovanna Pentenero (assessora al lavoro e ai rapporti con
il sistema carcerario), Jacopo Rosatelli (assessore a welfare, diritto, pari opportunità).
VIDEO DIRETTA A cura di Stefano Chiarelli: http://www.radioradicale.it/scheda/698252/madri-fuori-
dallo-stigma-e-dal-carcere-con-i-loro-bambini-e-bambine
DOMENICA 14 MAGGIO DECINE DI ATTIVISTI DI EXTINCTION REBELLION,
FRIDAYS FOR FUTURE E SCIENTIST REBELLION SONO STAI FERMATI e
perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle.
L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle
emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica.
14 maggio 23 Osservatorio repressione:
“TORINO, ATTIVISTI CLIMATICI FERMATI E CIRCONDATI ALL’AEROPORTO DEI JET
PRIVATI
….Sono stati circondati dagli agenti e trattenuti nel parcheggio coperto dell’aeroporto per
identificazione e perquisizione….
Uno sproporzionato dispiegamento di polizia nei confronti di persone e movimenti che attraverso
azioni sempre pacifiche, sebbene eclatanti, agiscono per portare la gravità dell’emergenza
ecoclimatica al centro del dibattito pubblico e dell’azione politica del Governo.
E anche oggi ci sarebbe dovuta essere un’azione nonviolenta che aveva l’obiettivo di evidenziare la
responsabilità di chi può permettersi di volare con aerei privati e ha uno stile di vita ad alta intensità
di emissioni.
Stile di vita e di consumi il cui contrasto con quello delle persone comuni è stato riassunto negli
slogan “NON SIAMO TUTTI NELLA STESSA BARCA” e “BASTA JET PRIVATI”, riportati sugli
striscioni.
Secondo tutti i report sulle emissioni legate ai trasporti, infatti, i jet privati sono il mezzo più
inquinante e iniquo del pianeta, causando mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a
quelle di un volo per passeggero per chilometro, 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa…..
Tuttavia, nonostante l’aggravarsi degli effetti della crisi ecoclimatica su ormai la totalità dei
territori europei, nel 2022 i voli di jet privati – solo in Europa – hanno raddoppiato le emissioni
rispetto al 2021, con valori pari alla media annuale delle emissioni di CO2 di 555 mila residenti
nell’Unione Europea….
Dopo il fermo e le perquisizioni di questa mattina all’aeroporto di Caselle ….. non appena rilasciati
gli attivisti hanno organizzato un presidio pacifico all’ingresso della Questura centrale di
Torino….”
https://www.osservatoriorepressione.info/torino-attivisti-climatici-fermati-circondati-allaeroporto-dei-jet-
privati/#:~:text=Questa%20mattina%2C%20decine%20di%20persone,privati%20per%20una%20manifes
tazione%20pacifica.
https://www.infoaut.org/crisi-climatica/torino-attivisti-climatici-fermati-e-circondati-allaeroporto-dei-jet-
privati
Extinction Rebellion Torino
VIDEO: “STOP JET PRIVATI, DOMENICA 14 MAGGIO BLOCCATI IN AEROPORTO”
https://www.facebook.com/watch/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v&v=908731786901713
10 maggio 23 ARCI News:
“NASCE A TORINO LA PRIMA SEDE DI FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA.
Aprirà nella zona di Vanchiglietta, nei locali che ospitavano il Molo di Lilith, in via Cigliano 7, Torino.
Si chiamerà Kontiki: l’omaggio è al nome della zattera su cui Thor Heyerdahl si imbarcò assieme ad
altri cinque sognatori con l’obiettivo di attraversare l’Oceano Pacifico e dimostrare, con la pratica e
contro il parere di molti, che l’impossibile può diventare possibile.
Kontiki sarà uno spazio accessibile, inclusivo, una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo
ambientale che, fin ora, si erano sentiti apolidi. Un luogo che ospiterà incontri, spettacoli,
presentazioni, aperitivi, pomeriggi di aula studio, laboratori con le scuole…..
Kontiki nasce dall’incontro tra l’Arci e il movimento Fridays For Future Italia - che a Torino ha creato
l’associazione "Giustizia Climatica Ora”. L’associazione, infatti, aderisce al Comitato Arci Torino e
dunque Kontiki sarà un Circolo Arci, oltre che prima sede del movimento….
In attesa dell’inaugurazione ufficiale – che è in programma, con un weekend di iniziative, i prossimi 9,
10 e 11 giugno – è stato lanciato un crowdfunding https://www.retedeldono.it/it/sede-di-fridays-for-
future - per sostenere il lancio dello spazio e la sua sistemazione”.
https://www.arcitorino.it/notizie/5378/nasce-a-torino-la-prima-sede-di-fridays-for-future-italia.html?G-
0J9S1XFTC7
APPELLO LANCIATO PER DIFENDERE I DIRITTI DELLE MADRI DETENUTE E
DEI LORO FIGLIE DI VIVERE FUORI DAL CARCERE E FUORI DALLO STIGMA.
ADERISCI ANCHE TU.
“…..Abbiamo pensato a una campagna di sensibilizzazione, per la dignità e i diritti delle donne
condannate, dei loro figli e delle loro figlie: che culmini in una mobilitazione il giorno della Festa della
Mamma, la domenica 14 maggio.
È un rilancio provocatorio della Festa della Mamma, contro ogni retorica: la dedichiamo alle MADRI
FUORI: dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine.
Chiederemo perciò a parlamentari e consigliere/consiglieri regionali, così come ai garanti e alle
garanti delle persone private della libertà, di recarsi in carcere nel giorno simbolico del 14 maggio per
incontrare le donne detenute, offrire solidarietà, prendere impegni per sostenere il loro diritto a coltivare
gli affetti, a mantenere i rapporti coi figli.-----
Vogliamo anche investire altri organismi, in particolare le commissioni per le pari opportunità a livello
regionale e comunale, perché aderiscano alla campagna e contribuiscano alla sua diffusione.
Abbiamo scritto un appello, che troverai di seguito.
Ti chiediamo di firmarlo qui sotto e di diffonderlo nelle tue reti:
https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/madri-fuori-lappello-per-la-festa-della-mamma-in-
carcere/#.ZF6sNXZBw-c
Comitato Piazza Carlo Giuliani:
“BORSE DI STUDIO ANNO 2022-2023
PER PARTECIPARE: inviare la propria ricerca in formato .doc, .odt, o .rtf e .pdf unitamente
all’abstract della medesima ricerca tramite mail agli indirizzi info@osservatoriorepressione.info e
piazzacarlogiuliani@tiscali.it insieme a una lettera di motivazione e a una piccola presentazione
ENTRO E NON OLTRE IL 15 GIUGNO 2023 PER STUDENT* DELLE SCUOLE SUPERIORI,
ENTRO IL 15 MAGGIO 2023 PER STUDENT* DEI CORSI DI LAUREA TRIENNALE
….Per questo invitiamo giovanissim*, che non hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza del G8
2001, a studiarla concentrandosi in modo originale su un argomento a loro scelta o su uno dei temi
che proponiamo di seguito:
1. Le motivazioni che hanno portato i movimenti a Genova nel luglio 2001 (diritti, ambiente,
migrazioni, istruzione, sanità, beni comuni);
2. La gestione giudiziaria e i processi del G8 (il mancato processo per l’uccisione di Carlo Giuliani, il
processo a carico delle/i manifestanti, il processo per la Diaz, il processo per Bolzaneto, i processi
per violenze sui/lle manifestanti nelle strade);
3. Società come Ordine Istituzionalizzato (ingiustizia, mancanza di libertà e crisi economica);
4. Nuove forme di Democrazia Partecipativa;
5. Pratiche di Cooperazione non Governativa su: (abolizione del debito pubblico, libertà di
migrazione, produzione e commercializzazioni delle armi);
6. I movimenti e le resistenze dopo il G8 di Genova;
7. I media prima, durante e dopo i fatti;
8. Rassegna critica di (a scelta): documentari, film, libri, saggi, spettacoli, canzoni sul G8 di
Genova…..”
https://www.carlogiuliani.it/archives/homepage/8249
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- -
www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/-
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro
di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
11 maggio 23 FQ:
“TUTTE LE BUGIE SUI 3 REFERENDUM CONTRO L’INVIO D’ARMI IN UCRAINA
Di Ugo Mattei
Il silenzio che regna nei media sui referendum è rotto da voci insinuanti secondo cui quello
di Generazionifuture.org (dove si possono firmare tutti e tre online) per bloccare il trasferimento
d’armi in Ucraina dal 2024 si svolgerebbe “a babbo morto” e non sarebbe ammissibile.
Chi sostiene ciò ignora la dottrina del cosiddetto “trasferimento” del quesito, introdotta dalla sentenza
17 maggio 1978 n. 68 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 39 della
l. 352/1970 (legge referendaria) nella misura in cui non lo prevedesse.
In sostanza, per “trasferimento” si intende la possibilità di esperire comunque il referendum nel caso
di modifica della normativa oggetto di procedura referendaria, chiamando i cittadini a votare sulla
nuova normativa formale, qualora questa fosse sostanzialmente la medesima di quella su cui i promotori
hanno raccolto le firme….
Nel caso dunque di legge “a scadenza” (come quella sul trasferimento armi in Ucraina), una tale
disciplina costituzionale non solo rende perfettamente proponibile il quesito, ma consegna alla raccolta
di firme un significato anche giuridico importantissimo e anticipato rispetto al voto.
Infatti, il nostro referendum si potrà evitare soltanto rinunciando a una ulteriore proroga della legge
che autorizza il trasferimento d’armi (la legge Draghi è stata prorogata dalla Meloni fino a fine 2023).
È allora ben evidente che la presenza di un Comitato referendario che, raggiunte le firme, abbia
natura di organo costituzionale (transeunte) renderà impossibile una nuova proroga al 2024 semi-
clandestina, furbesca o alla chetichella come avvenuto in precedenza.
Il Comitato potrà infatti monitorare ogni escamotage e avrà piena legittimazione giuridico-formale
non solo alla giurisdizione della Cassazione (ufficio centrale Referendum) ma anche alla Corte
costituzionale per conflitto di attribuzioni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/11/tutte-le-bugie-sui-3-referendum-contro-
linvio-darmi-in-ucraina/7157408/
11 maggio 23 FQ:
“NON SOLO WAGNER, GAZPROM FINANZIA E POTOK COMBATTE
IN CRIMEA - Convoy è alle direttive del capo politico Aksyonov
Di Michela A.G. Iaccarino
Nemmeno questa volta, con l’undicesimo pacchetto di sanzioni emesso ieri contro Mosca, si colpisce la
Gazprom.
L’azienda statale russa sale alla ribalta non solo per quel gas a cui l’Ue ha deciso difficoltosamente di
rinunciare, ma anche per il sangue versato dalle milizie private in Ucraina.
Gazprom finanzia con i proventi l’esercito del Cremlino, e ne mette uno in miniatura a disposizione,
inviando le sue unità private contro i soldati di Kiev.
Che i suoi combattenti irregolari siano sulla linea di fuoco della guerra lo dimostrano video, foto,
sempre più prove, denunce dell’intelligence ucraina che chiede, invano, all’Ue misure restrittive contro
l’azienda.
Che i soldati del gas si battano contro l’esercito gialloblu lo ha confermato perfino il loro alleato e
rivale, Evgeny Prigozhin, la cui compagnia Wagner ieri è stata inserita da Londra nella lista delle
organizzazioni terroristiche.
Ora la Francia spinge affinché lo faccia al più presto anche l’Unione. Per concessione speciale del
premier russo Mikhail Mishustin, Gazprom può possedere legalmente corpi di protezione: ufficialmente
servono a presidiare gli impianti della società, dentro e fuori la Russia.
Una delle formazioni del colosso è stata battezzata proprio come il tubo della discordia esploso nel Mar
Baltico: Potok, ovvero “stream”, cioè flusso.
Un’altra unità si chiama come l’antico principe di Novgorod, Aleksandr Nevsky, ma anche le divisioni
create ad aprile scorso hanno ricevuto nomi evocativi: Fakel, “torcia”, e Plamya, “fiamma”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/11/non-solo-wagner-gazprom-finanzia-e-
potok-combatte/7157513/
12 maggio 23 FQ:
“UCRAINA, ZELENSKY RALLENTA SULL’OFFENSIVA. PACE: USA-CINA ORA PARLANO
LA VISITA A ROMA - Domani il presidente ucraino potrebbe vedere il Papa e Meloni. Sullivan e Yi
“aprono canali di dialogo”
Di Alessia Grossi
Armi e diplomazia. Mentre Londra conferma l’invio di missili a lungo raggio a Kiev, delle “questioni
chiave nelle relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti e la Cina, la sicurezza globale e regionale, la guerra
della Russia contro l’Ucraina e lo Stretto di Taiwan” hanno dialogato ieri il consigliere americano per
la sicurezza, Jake Sullivan, e il capo della politica estera del Partito comunista cinese, Wang Yi, a
Vienna.
A rendere noti i contenuti di quella che viene definita “una discussione franca, sostanziale e costruttiva”
è la Casa Bianca sottolineando che l’incontro rientra “negli sforzi in corso per tenere il dialogo con
Pechino in base agli impegni presi da Joe Biden e Xi Jinping a Bali lo scorso novembre”.
Canale che il consigliere Usa e il funzionario cinese hanno ribadito di voler “mantenere aperto”.
Questo, mentre il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, nel suo tour europeo a Parigi e Berlino nel
colloquio con le omologhe francesi, Catherine Colonna e Annalena Baerbock, ha ribadito che il suo
Paese è “impegnato per una soluzione politica alla crisi in Ucraina” sulla quale Pechino vuole
“mantenere le comunicazioni aperte con tutte le parti coinvolte” e “svolgere un ruolo costruttivo”….
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/attacco-zelensky-rallenta-pace-usa-cina-
ora-parlano/7158673/
13 maggio 23 FQ:
“PACE, LA “MISSIONE” DI BERGOGLIO: SPINGERE KIEV AL CESSATE IL FUOCO
BOMBE E DIPLOMAZIA - Oggi l’incontro a Roma. Il disegno del Papa: smettere di sparare e di
armare, poi mediare. Si muove anche Pechino
Di Alessia Grossi
L’agenda vuota per l’intera giornata e l’arrivo di Volodymyr Zelensky a Roma: due dettagli che,
confermati da rumors vaticani hanno svelato l’incontro di tra il presidente ucraino e il Papa.
Un incontro quello di oggi pomeriggio, seguito a otto mesi di lavorio della Santa Sede per la pace, due
telefonate seguite allo scoppio del conflitto e un viaggio mancato.
Un incontro i cui dettagli tornano “molto riservati”, spiegano fonti vaticane, dopo l’annuncio pubblico
di Bergoglio di ritorno dall’Ungheria di una “missione di pace”….
Si muove anche la Cina: lunedì l’inviato speciale per l’Eurasia sarà a Kiev per poi proseguire in
Polonia, Francia, Germania e Russia in “uno sforzo per promuovere colloqui di pace”, anche se “un
incontro con Putin non è in agenda”, fa sapere il Cremlino….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/13/pace-la-missione-di-bergoglio-spingere-
kiev-al-cessate-il-fuoco/7159893/
13 maggio 23 Corriere Calabria:
“ZELENSKY, «L’ITALIA È DALLA PARTE GIUSTA IN QUESTA GUERRA»
Il presidente ucraino ha incontrato in Vaticano papa Francesco. Il film della giornata….
Ore 17: 16 – Il colloquio tra il Papa e Zelensky è durato 40 minuti. Zelensky lascia il Vaticano dopo la
visita a Papa Francesco
Ore 17:01 – Papa Francesco ha donato al presidente ucraino Zelensky una piccola scultura che
rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa
un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile…..
Ore 15:35 – Conferenza stampa congiunta della premier, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky, nel corso della quale la presidente del consiglio conferma il sostegno militare
all’Ucraina…..
Ore 13:53 – Si svolge in inglese, senza interpreti, il colloquio a due fra la presidente del Consiglio
Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi, iniziato alle 13.05….
Ore 13:15 – “Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari,
finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo
l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine
internazionale”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale…..
Nel pomeriggio – intorno alle 16 – sarà quindi dal Papa e alle 18.30 è prevista l’intervista con Bruno
Vespa per Porta a Porta.
Ore 10:13 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all’aeroporto di Ciampino a Roma.
Ad attenderlo il ministro degli Esteri Tajani….”
https://www.corrieredellacalabria.it/2023/05/13/zelensky-a-roma-ecco-il-programma-della-visita/
14 maggio 23 FQ:
“ZELENSKY A FRANCESCO: “L’UNICA FORMULA PER LA PACE È LA NOSTRA”
INCONTRO IN VATICANO - Bergoglio auspica aiuti per le “vittime innocenti”, il leader chiede
sostegno per i bimbi deportati. E dice: “Con Mosca non parlo”
DI A. G.
…..Quindici mesi di attesa e 40 minuti di colloquio nello studio dell’aula Paolo Vi, il tempo degli
incontri importanti.
Nel dialogo tra i due capi di Stato “la situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla
guerra in corso – riferisce poco dopo il portavoce vaticano Matteo Bruni – il Papa ha assicurato la sua
preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per
la pace, fin dal febbraio dello scorso anno.
Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della
popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti
delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”…..
Ma è sul piano di pace che la visita, accuratamente preparata da Bergoglio con tanto di interprete
francescano, fra Marko Gonkalo, nato a Zhytomyr, in Ucraina, non ha avuto il finale sperato “l’intento
del Papa di accreditarsi come mediatore”, spiega una fonte vaticana.
Il leader ucraino, infatti, ci ha tenuto a far sapere non solo di aver consegnato al Papa il suo piano di
pace, l’unico percorribile. “Con tutto il rispetto per il Papa – ha concluso Zelensky – la questione è che
non abbiamo bisogno di mediatori fra l’Ucraina e l’aggressore che ha occupato i nostri territori, noi
dobbiamo fare e scrivere un piano di azione per una pace giusta in Ucraina. Ho invitato il Papa come
uno dei leader per lavorare alla formula della pace – ha detto ancora – Ma non possiamo invitare la
Russia che bloccherebbe tutto. Con lui non parlo. La via d’uscita è la controffensiva”, ha concluso…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/14/zelensky-a-francesco-lunica-formula-per-
la-pace-e-la-nostra/7160705/
14 maggio 23 FQ:
“L’UE STUDIA ALTRE SANZIONI, MA L’EXPORT RUSSO CRESCE
PETROLIO E GAS - Navi verso Cina e India, l’Ue compra il Gnl
Di Marco Palombi
Come i combattimenti sul campo, anche la guerra economica è diventata d’attrito: i Paesi occidentali
continuano a sanzionare in modo mai visto per estensione e profondità l’economia russa, quella si
ostina a non crollare e anzi a produrre via export gli incassi con cui Vladimir Putin finanzia la guerra
in Ucraina e il suo sistema di potere.
Mentre la Ue discute il suo undicesimo pacchetto di sanzioni, per dire, si scopre che l’export petrolifero
di Mosca, il vero bancomat del Cremlino, continua ad andare come se non ci fosse in vigore alcun
embargo.
Partiamo da petrolio e affini. Nei primi 4 mesi del 2023, nonostante lo stop alla vendita in Europa,
l’export di prodotti raffinati è ai massimi dal 2016, un dato che a maggio, mese di manutenzione delle
raffinerie, è destinato a calare.
Al contrario sarà l’export di greggio via nave ad aumentare, come fa da febbraio: a marzo era a 3,2
milioni di barili al giorno, nelle quattro settimane da Pasqua alla prima di maggio – secondo il
dataset Bloomberg – ha raggiunto i 3,55, il picco da quando l’agenzia Usa ha iniziato il suo
monitoraggio (inizio 2022).
La destinazione è l’Asia, Cina e India in testa, che hanno di fatto sostituito l’Europa come acquirente:
basti dire che Nuova Delhi prima della guerra acquistava da Mosca meno dell’1% del suo fabbisogno,
ora più della metà.
Il motivo è semplice: il greggio russo costa circa 10-12 dollari al barile in meno rispetto a quello dei
concorrenti…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/14/lue-studia-altre-sanzioni-ma-lexport-russo-
cresce/7160703/
15 maggio 23 Avvenire:
“UCRAINA. GUERRA GIORNO 446: LE MOSSE DIETRO IL VIAGGIO DI ZELENSKY E LE
DIVISIONI RUSSE
Il presidente nelle capitali europee per chiedere più sostegno.
Dubbi sulla controffensiva massiccia a breve, forse si scommette sull'incrinarsi del fronte di Mosca.
Attacco a un "ministro" a Lugansk
Andrea Lavazza
…..Le promesse giunte da Berlino e Londra (e forse in misura minore e meno pubblicizzate da Roma e
Parigi), impegnative in termini di mezzi e di risorse, non potranno concretizzarsi con arrivi in Ucraina
di treni e Tir carichi di materiale fra pochi giorni o settimane.
Resta quindi da capire se Kiev tenterà la spallata nella finestra di primavera per ricacciare indietro le
forze d’occupazione russe, oppure tenterà azioni circoscritte per tenere Mosca sotto pressione e
attendere di avere a disposizione armi a lunga gittata e i caccia F16 per dare vita all’assalto finale.
Le nebbie di guerra sono quelle che possono mettere fuori strada il nemico che aspetta l’azione
offensiva.…..
Il tutto avviene mentre Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici dal 2019 ed
ex ambasciatore in Russia, dà il via con la sua delegazione alla missione in Europa che lo porterà
prima a Kiev (probabilmente da martedì 16) e poi a Mosca, negli sforzi di Pechino per trovare una
"soluzione politica".
Li si recherà anche in Polonia, Francia e Germania, secondo quanto annunciato dal ministero degli
Esteri cinese la scorsa settimana, "per comunicazioni approfondite" e per rimarcare che "dallo scoppio
della crisi ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo
attivamente colloqui di pace"….”
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ucraina-guerra-giorno-446-le-mosse-dietro-il-viaggio-di-
zelensky
16 maggio 23 FQ:
“KIEV E LE TRAPPOLE DELLA “VITTORIA”
IL VIAGGIO DI ZELENSKY IN EUROPA - Il leader ucraino cerca una posizione di forza sul campo,
ma gli Usa giocano la loro partita con la Cina e l’Ue deve sbrigarsela da sola.
Il rischio è un massacro continentale. O una guerra infinita
Di Fabio Mini
….Gli Stati Uniti sono stati chiari: non sono convinti che la controffensiva ucraina, se e quando
avverrà, possa essere conclusiva.
La vittoria non potrà coincidere con la ripresa di parte del territorio occupato o con una tregua
temporanea. Gli Stati Uniti sosterranno Kiev fino all’ultimo ucraino ma non più di tanto; l’Europa
deve sbrigarsela da sola.
La loro priorità è la partita globale con la Cina e ora che il fronte militare euro-atlantico è compattato a
parole, gli europei devono dimostrarlo con i fatti…..
Gli Stati Uniti dubitano che l’Ucraina nelle attuali condizioni possa ottenere tutto ciò che chiede e
premono perché le forze armate europee s’impegnino direttamente in Ucraina, ma senza superare la
soglia strategica che li coinvolgerebbe…..
La vittoria militare sul campo alla ricerca della “posizione di forza” da parte della sola Ucraina
opportunamente “assistita” non si preannuncia risolutiva e quella ricercata con l’intervento di tutta
l’Europa in armi è destinata o al massacro continentale o alla guerra infinita…..
Perché si possa contare su una stabilizzazione continentale di medio-lungo termine bisognerebbe che
la Russia si ritirasse spontaneamente dai territori occupati e che Europa, Nato e Russia
s’impegnassero nella realizzazione di una nuova sicurezza in Europa…..
Sulla questione nucleare, la baldanza di Kiev sul presunto “bluff” russo è proprio diretta a evitare che
gli europei cessino di sostenere l’Ucraina, ed è comprensibile.
Ma è anche una sfida rivolta alla Russia e soprattutto un capestro per le potenze nucleari europee e
statunitensi che, nel caso non fosse un bluff, sarebbero costrette a decidere se intervenire con gli stessi
mezzi.
Allora, l’ammonimento di Zelensky sull’invio al fronte dei nostri figli assumerebbe una prospettiva
molto più ampia e grave: non avremo più né figli né nipoti da mandare al fronte”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/kiev-e-le-trappoledella-vittoria/7162193/
16 maggio 23 FQ:
“IL SIMBOLO “NAZI” SULLA FELPA IN REALTÀ È L’EMBLEMA STORICO DELLE FORZE
ARMATE
La polemica che si è diffusa sul web sul presunto simbolo nazista sulla felpa indossata dal presidente
Zelensky in occasione della visita in Italia ha suscitato molti dibattiti, ma non ha trovato riscontri.
Secondo i sostenitori della tesi, il leader ha indossato una felpa nera con una spada alata bianca,
promuovendo e mostrando durante l’incontro ufficiale lo stesso simbolo di Pravy Sektor, la formazione
paramilitare ucraina di estrema destra.
A Berlino, invece, non avrebbe osato tanto. In realtà i due disegni sono simili, ma non uguali.
Quello stampato sulla felpa di Zelensky è il tridente, che rappresenta le forze armate terrestri ucraine.
Il sito Bufale.net ha anche comparato i due emblemi, evidenziando come quello sulla felpa di Zelensky
richiama proprio la simbologia della nazione ucraina che risale a Vladimiro il Grande (900 d.C.) e poi
tramandata dal Rus di Kiev, entità monarchica medievale degli Slavi orientali, sorta verso la fine del IX
secolo, su un territorio che oggi è diviso tra Ucraina, Russia europea, Bielorussia, Moldavia, Polonia,
Lituania, Lettonia ed Estonia orientale.
Ci sono altre differenze: le punte nel simbolo di estrema destra sono diverse – più ampie – e non si
trova il bordo inferiore che racchiude l’elsa della spada….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/il-simbolo-nazi-sulla-felpa-in-realta-e-
lemblema-storico-delle-forze-armate/7162351/
17 maggio 23 FQ:
“SERVONO PROIETTILI PER L’UCRAINA: 15 MILIONI NEL DECRETO LAVORO
ARMI, ALTRO CHE REDDITO - Per potenziare la filiera e rimpinguare le scorte inviate in Ucraina
ecco nuovi fondi per i centri gestiti dall’Agenzia della Difesa
Di Carlo Di Foggia
Giorgia Meloni lo ha ribadito più volte, da ultimo in Parlamento a marzo: inviare armi all’Ucraina
non ha un costo per lo Stato e dire il contrario è solo “puerile propaganda”, visto che – è il
ragionamento – a Kiev mandiamo avanzi di magazzino.
Così però non è: al momento la spesa stimata è di circa 1 miliardo, ma è destinata a salire.
La conferma, nel suo piccolo, arriva da una normetta inserita nel “decreto Lavoro”, ora in discussione
al Senato.
Nel testo approvato il giorno della Festa dei lavoratori per eliminare il Reddito di cittadinanza, il
governo ha stanziato anche 15 milioni per potenziare la filiera delle munizioni.
Nello specifico, 5,5 milioni nel 2023 e 9 nel 2024 per due stabilimenti dell’Agenzia industrie difesa,
controllata del ministero diretta dal dalemiano, poi renziano, infine gueriniano (nel senso di Lorenzo
Guerini, ex ministro della Difesa) Nicola Latorre, ex parlamentare dem nominato dal Conte-2 e
riconfermato da Meloni….
La guerra ha infatti prodotto l’esigenza di rafforzare la produzione per continuare a rispondere alle
forniture alle forze armate ucraine, senza tuttavia sguarnire le riserve nazionali”.
Insomma, mandiamo e manderemo proietti e missili a Kiev, serve rimpiazzarli o gestirli….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/servono-proiettili-per-l-ucraina-15-milioni-
nel-decreto-lavoro/7163664/
17 maggio 23 FQ:
“UE, 11° PACCHETTO BLOCCATO. TUTTE LE FALLE DELL’EMBARGO
AL RIPARO - Diamanti e metalli sono intoccabili
Di Nicola Borzi
L’undicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia per ora non si farà: la proposta della
Commissione Ue, che prende di mira i Paesi che si prestano alle triangolazioni, non ha trovato consensi.
Contraria, su tutti, è la Germania: secondo Politico, “Berlino preferirebbe elencare solo aziende
anziché Paesi”.
Nel 2021, la Russia era il quinto partner commerciale Ue con un interscambio di 258 miliardi: le
principali importazioni europee erano combustibili, legname, metalli e fertilizzanti.
Dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, il valore dell’import da Mosca è calato a metà: tra
marzo 2022 e gennaio scorso, l’Unione europea ha importato dalla Russia merci per 171 miliardi.
Numerose voci dell’export di Mosca verso i 27 Paesi Ue sinora non sono state toccate, in parte per
l’attività di lobbying delle categorie, in parte per la riluttanza di Bruxelles a colpire beni essenziali per
alcuni settori strategici.
Tra i prodotti sinora rimasti fuori dalle sanzioni c’è il gas naturale liquefatto di Mosca: dall’inizio
della guerra le consegne di Gnl russo all’Europa sono aumentate a 22 miliardi di metri cubi rispetto ai
16 circa del 2021.
Nessuno stop nemmeno contro l’industria nucleare russa Rosatom, dalla quale Ungheria e Bulgaria
sono fortemente dipendenti.
L’import Ue di prodotti dell’industria nucleare russa nel 2022 è valso quasi 750 milioni: la Russia ha
fornito un quinto dell’uranio, un quarto dei sistemi di conversione e un terzo dei servizi di arricchimento
utilizzati nella Ue nel 2021.
Tra i beni esentati ci sono poi i diamanti. L’anno scorso la Ue ha acquistato pietre russe per 1,4
miliardi e non ha colpito il gigante minerario pubblico russo Alrosa.
Il Belgio – sede del maggior centro commerciale di diamanti del mondo, Anversa – l’anno scorso ha
fatto pressioni per fermare ogni ipotesi di embargo….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/sanzioni-ue-russia-11-pacchetto-bloccato-
tutte-le-falle-dellembargo/7163657/
17 maggio 23 FQ:
“CINA E VIA DELLA SETA, RETROMARCIA DELL’ITALIA SU ORDINE USA
ROMA-PECHINO - Governo Meloni in difficoltà sull’intesa siglata da Conte da rinnovare a fine
anno: più dei 77 miliardi di scambi commerciali Pesano le minacce alleate
Di Alessia Grossi
“L’unità e la solidarietà tra gli Stati membri dell’Unione europea sono le basi per l’azione dell’Ue nei
confronti della Cina, che resta definita come partner, competitor e rivale sistemico”.
E ancora “gli interessi nazionali di breve termine non devono minare l’unità e la solidarietà europea
se l’Unione vuole avere la forza per gestire l’ascesa della Cina, sempre più assertiva”. Basterebbero
queste poche righe contenute nel paper presentato dal Servizio di Azione Esterna ai ministri degli
Esteri europei a Stoccolma la scorsa settimana per sospettare che l’Italia non rinnoverà il
Memorandum sulla Via della Seta sottoscritto nel marzo 2019 dal primo governo di Giuseppe Conte e
in scadenza nel 2024.
Se l’accordo non viene disdetto entro dicembre si proroga automaticamente per un altro quinquennio.
Il governo di Giorgia Meloni ancora tace….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/cina-via-della-seta-retromarcia-dellitalia-
su-ordine-usa/7163596/
17 maggio 23 FQ:
“CASO ASSANGE 25 EX DIPLOMATICI LANCIANO UN APPELLO PER
LIBERARLO
….Eppure, da vice-presidente Biden aveva riconosciuto che le rivelazioni di WikiLeaks non avevano
provocato “alcun danno sostanziale”.
Ciò nonostante, Washington incriminò Assange con 17 capi d’accusa, basati su una legge antiquata –
l’Espionage Act del 1917 – che poneva limiti alla stampa durante la Grande guerra….
I diplomatici sono tra i primi a riconoscere quanto può nuocere la fuga di rapporti e altri documenti
riservati.
Ma se la “riservatezza” serve a celare crimini di guerra, prevale il dovere del funzionario di
denunciarli e il diritto del giornalista di renderli pubblici, si tratti o no di scoop.
Va ricordato che nel 2004, durante l’invasione dell’Iraq, 52 ex-diplomatici britannici e 27 ex-
ambasciatori e generali americani di alto rango uscirono dal loro riserbo con due durissime lettere di
critica a Blair e a Bush.
Ora, noi ex-diplomatici ci uniamo ai parlamentari e alle organizzazioni umanitarie che hanno firmato
appelli per la liberazione del giornalista, essendo convinti che le democrazie prosperano solo se hanno il
coraggio di guardarsi allo specchio.
A tal fine ci appelliamo al nostro governo affinché si unisca a tutti coloro che chiedono al presidente
Biden di rinunciare a ogni azione contro Julian Assange, in coerenza con quanto fatto da Obama…”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/caso-assange-25-ex-diplomatici-lanciano-
un-appello-per-liberarlo/7163492/
10 maggio 23 Panorama:
“NELLA PALESTINA OCCUPATA, ANCHE LA MEMORIA RISCHIA DI ESSERE
CANCELLATA
Settantacinque anni fa iniziava la Nakba, la «catastrofe», l’inizio dell’occupazione israeliana. Una
storia quasi sparita nella narrativa dell’Occidente
di Diletta Bellotti
Dall’inizio del 2023, in Cisgiordania, sono stati uccisi più di centodieci palestinesi dall’esercito
israeliano (fonte: The New Arab)….
Potrei parlarvi dell’indagine della Corte penale internazionale nei confronti di Israele per crimini
contro l’umanità, della consueta irruzione violenta nelle moschee durante il Ramadan, fotografare
qualche bambino che ha un’apparenza degna della nostra pietà: esotico, ma non troppo, il giusto per
poterci riconoscere nel suo dolore….
Potremmo boicottare, disinvestire e sanzionare, imparare dalle università che hanno lottato per
interrompere la collaborazione con l’Università di Ariel, costruita sui territori occupati illegalmente.
Possiamo e dobbiamo fare molto, tutto il possibile, come alleati di un popolo in lotta contro uno Stato
coloniale.
Eppure, oggi, niente mi sembra più necessario che proteggere a ogni costo la memoria di quello che è,
creare un luogo dove le voci di chi è oppresso resistono per sempre: una terra sempre fertile per la
liberazione, quando arriverà.
Settantacinque anni fa iniziava la Nakba, la «catastrofe», l’inizio dell’occupazione sionista.
L’inizio anche di quello che Ilan Pappé, ne “La pulizia etnica della Palestina”, chiama
«memoricidio»…..
Sono settantacinque anni che l’orizzonte tenta di fagocitare il sole: settantacinque anni di pulizia
etnica, di apartheid, di raid militari, di bombardamenti, di armi chimiche, di embargo, di checkpoint, di
risoluzioni e promesse, di menzogne.
Ogni anno, chi è al potere, confuta un altro po’: un’altra data, un altro dato.
Parlano di pace e democrazia in Medio Oriente, non sapendo niente della prima né della seconda,
strumentalizzando e distorcendo la verità a loro piacimento, mentre stringono accordi e finanziano
crimini di guerra….”
https://espresso.repubblica.it/opinioni/2023/05/10/news/palestina_occupata-398861623/
16 maggio 23 FQ:
“ERDOGAN SI FERMA AL 49,2%, SARÀ BALLOTTAGGIO. MA LO SFIDANTE KILIÇDAROGLU
HA POCHE CHANCE
Di Roberta Zunini
….Nessuno ha superato il 50 per cento: Erdogan ha ottenuto il risultato migliore con il 49,51% dei
voti; il principale sfidante, Kılıçdaroglu, il 44,89%; Sinan Ogan il 5,17% e Muharrem Ince lo 0,44%.
Ma non sono solo i numeri a far ritenere che Erdogan vincerà anche il secondo turno.
Intanto il fatto che il partito conservatore di ispirazione islamica della Giustizia e sviluppo (Akp)
guidato dal presidente Erdogan abbia vinto per l’ennesima volta le elezioni legislative – tenutesi
anch’esse domenica – è importante anche per un esito favorevole, nel ballottaggio per le Presidenziali,
alla riconferma dello stesso capo dello Stato….
Del resto se un autocrate riesce a sopravvivere alle conseguenze di un’inflazione al 95%, alla rabbia
dei terremotati dopo il devastante sisma che ha sepolto 50mila persone e distrutto di fatto intere città,
come Hatay, le piaghe insomma che negli ultimi 12 mesi hanno messo in ginocchio la società turca, si
sentirà ancora più orgoglioso di sé, per usare un eufemismo.
A parte Diyarbakir, la cosiddetta “capitale” dei curdi di Turchia dove ha vinto il candidato del Chp
appoggiato dal partito filo curdo democratico dei popoli, il sud-est rurale martoriato dal terremoto è
rimasto fedele al Sultano”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/erdogan-si-ferma-al-492-sara-ballottaggio-
ma-lo-sfidante-kilicdaroglu-ha-poche-chance/7162316/
11 maggio 23 Repubblica:
“TAV TROPPO CARA”: PARIGI GELA L’ITALIA E RINVIA LA SUA TRATTA A
DOPO IL 2043
Il tunnel che attraversa il Moncenisio si collegherà oltre confine alla vecchia linea che sarà rinnovata
di Diego Longhin
….Il tentativo francese è quello di realizzare una delle tratte di accesso della Tav in Francia soltanto
dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033…..
In Italia arriverà in tempo, mentre in Francia la rete adatta - quella che da Saint Jean de Maurienne
incrocia la linea ad alta velocità Parigi- Marsiglia - arriverebbe solo nel 2043, dieci anni dopo il taglio
del nastro e l’uscita dei primi convoglidalla galleria transfrontaliera.
Perché la Francia, in un primo momento, avrebbe solo l’intenzione di dare una sistemata ai binari
esistenti: la storica strada ferrata che da Digione, passando da Chambery, arriva fino a Modane,
incrociando a Saint Jean de Maurienne la linea che sbuca dal nuovo tunnel.
Lavori che verrebbero ultimati per il 2032.
Le ipotesi e il cronoprogramma sono stati elaborati dal “Coi”, il Conseil d’orientation des
infrastructures.
Grafici e valutazioni ora sono sul tavolo del governo francese, giusto in tempo per la prossima
Conferenza intergovernativa Italofrancese fissata per il 22 giugno a Lione.
Già domani, però, nella cittadina francese ci sarà un primo confronto informale tra i capi delegazione,
Paolo Foietta per l’Italia e Josiane Beaud per la Francia, e i rappresentanti della Ue.
Primo match per capire le reali intenzioni di Parigi e del ministro ai Trasporti Clément Beaune.
A dicembre, in occasione dell’ultima Cig, la Francia aveva chiesto un rinvio delle scelte sulle tratte
nazionali, pur dicendo che la Tav è strategica….
Motivo? In Francia devono intervenire su un percorso di 110 chilometri per un costo di 6,7 miliardi di
euro. Spesa che così verrebbe diluita su un periodo più lungo.
La risistemazione della vecchia linea costerebbe, invece, 600 milioni.
In Italia, dove il tratto è più breve, il costo complessivo è di circa di 2 miliardi e si stanno rispettando i
tempi….
Previsione con tutti i tratti di linea adeguati? Far transitare 190 treni merci al giorno per un totale di
25 milioni di tonnellate l’anno.
Un “peso” che solo una tratta nazionale francese adeguata potrebbe sopportare.
Il restyling di quella vecchia permetterebbe un passaggio, secondo i francesi, di 16,8 milioni di
tonnellate all’anno pari a 162 treni al giorno.
Un dato contestato da parte dell’Italia. Al massimo si arriverebbe a 80-90 convogli al giorno….”
https://www.repubblica.it/economia/2023/05/11/news/tav_torino_lione_francia_cancella_lavori-
399601700/?ref=RHLF-BG-P2-S1-T1
11 maggio 23 Rainews:
“TORINO-LIONE, SI ALLUNGANO ANCORA I TEMPI DI REALIZZAZIONE
La Francia sta valutando di rinviare di dieci anni la realizzazione della linea che porterà al nuovo
tunnel del Moncenisio, atteso entro il 2032, per via dei costi troppo alti del rifacimento.
Sarà solo rimodernata sul vecchio tracciato….
Queste ipotesi insieme ad una nuova tempistica sono sul tavolo del governo francese, e verranno
presentati alla prossima Conferenza intergovernativa Italofrancese fissata per il 22 giugno a Lione.
Domani ci sarà intanto un primo confronto tra i capi delegazione, Paolo Foietta per l'Italia e Josiane
Beaud per la Francia, e i rappresentanti della Ue…..”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/torino-lione-si-allungano-ancora-i-tempi-di-
realizzazione-d8bdc776-c529-4605-9d0b-d67698421641.html
11 maggio 23 Rainews:
“TAV, GIORNATA SULL'ALTALENA PER I TENTENNAMENTI FRANCESI
L'Ue: "Preoccupati". Virano: "I Francesi non possono permettersi uno stop, sono vincolati da
accordi". E intanto i no Tav annunciano una manifestazione nella Valle della Maurienne
"Il rapporto del Coi francese non dà priorità agli investimenti transfrontalieri" e questo "solleva le
nostre preoccupazioni".
Lo dice un funzionario della Commissione Ue interpellato sul possibile rinvio della tratta francese della
Tav Torino-Lione.
Nel progetto, nota, "la costruzione del tunnel di base" è "in corso e procede rapidamente. Ci
aspettiamo che il Governo francese prenda una decisione su una sequenza di studi/investimenti relativi
alle linee di accesso entro l'estate del 2023". "La Commissione europea continuerà a sostenere il
progetto ed è in stretto contatto con Francia e Italia su questo tema".
Virano: “I Francesi non possono permettersi uno stop”
Il rischio che la Tav possa bloccarsi "in teoria esiste, ma la Francia non può permettersi" di non
realizzare la sua parte nazionale della Torino-Lione "perché è legata ad accordi con l'Italia e l'Unione
Europea. Se non dovesse rispettarli subirebbe un danno". …
E i no Tav annunciano battaglia in Francia
Una "manifestazione internazionale determinata" contro la nuova ferrovia ad alta velocità Torino-
Lione è stata convocata nella valle della Maurienne, in territorio francese, per il 17 e il 18 giugno….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/tav-giornata-sullaltalena-per-i-tentennamenti-
francesi-9672d5e1-244d-4a08-b351-c79a0ab9e6fe.html
11 maggio 23 Rainews:
“TAV, PARIGI SMENTISCE: "NESSUN RINVIO, CALENDARIO RESTA IMMUTATO"
Per il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, si tratta solo di "un rapporto indipendente consegnato
al Governo", quello del Coi, contro il quale erano insorti diversi parlamentari d'Oltralpe.
Negate le indiscrezioni di stampa
di Maria Valeria Vendemmia, montaggio di Giancarlo Raviola
"Il Governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino": lo
ha detto oggi all'Ansa il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, aggiungendo che le notizie di rinvii
nella costruzione di determinate strutture fanno riferimento non a decisioni prese "ma ad un rapporto
indipendente consegnato al Governo". "Non si tratta in nessun caso - ha precisato Beaune - di una
decisione del Governo e il nostro calendario resta immutato"…
L'allarme su possibili ritardinella costruzione di una parte della sezione francese della Torino-Lione era
scattato un mese fa, con l'appello lanciato al presidente Emmanuel Macron da 60 parlamentari
francesi di diversi partiti politici.
A preoccupare i parlamentari d'Oltralpe - tra cui diversi membri del gruppo di amicizia Italia-Francia -
c'è un recente e contestato rapporto del Consiglio d'orientamento delle infrastrutture (Coi) di Parigi
che raccomanda di rinviare "almeno al 2045" la costruzione della sezione francese del progetto
Torino-Lione. ….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/tav-parigi-smentisce-nessun-rinvio-calendario-resta-
immutato-1a60f6ea-37f1-4458-b829-2c1e0e7e4692.html.
11 maggio 23 Rainews:
“IL CASO TAV AGITA CONFINDUSTRIA
Alla Nuvola Lavazza di Torino sono stati celebrati i 50 anni di Confindustria Piemonte. Gay: "Per noi
resta la data del 2032". Il presidente nazionale Carlo Bonomi sul PNRR: "Sì agli investimenti,
attenzione al debito"
Ludovico Fontana
“Dopo più di trent'anni, fino a ieri devo dire con dispiacere, avevamo una data di conclusione
della Torino-Lione, che è bene ricordare, è il corridoio fondamentale della Lisbona-Kiev. Era il 2032, è
per noi ancora il 2032”. Alle celebrazioni per i 50 anni di Confindustria Piemonte il presidente
regionale Marco Gay commenta la notizia del rischio di un rinvio dei lavori da parte francese della
Tav, poi smentita da Parigi: faremo di tutto perché la data indicata come fine lavori non cambi….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/il-caso-tav-agita-confindustria-22f982a4-a5a9-
48d6-9ca1-a651590fc3de.html
13 maggio 23 Corriere:
“TAV E RITARDI, FOIETTA: «DISPONIBILITÀ DA PARTE FRANCESE A TROVARE
SOLUZIONI»
di Redazione online
….Incontro il 12 maggio, a Lione, di esponenti di delegazioni italiana e francese della commissione
intergovernativa per la nuova ferrovia Torino-Lione in vista della riunione del 22 giugno, nella stessa
città francese, quando la principale questione sul tappeto saranno i tempi della Francia per realizzare le
vie d'accesso al tunnel transfrontaliero della Tav. Un tema che negli ultimi giorni ha suscitato
preoccupazioni in Italia e nella Ue dopo il rapporto del Consiglio d'orientamento delle Infrastrutture di
Parigi che ha proposto di ritardarne di dieci anni l'entrata in servizio.
«Ho raccolto la disponibilità da parte francese a ricercare e trovare delle soluzioni - dice Paolo Foietta,
presidente della commissione intergovernativa - e a presentarle il 22 giugno a Lione. Ho ribadito che
dieci anni sono un'ipotesi insostenibile, mentre se, per motivazioni varie, il ritardo fosse ragionevole
potrebbe essere gestito. Senza le nuove vie d'accesso comunque dagli attuali 35 treni merci al giorno
nel tunnel del Frejus si passerà a 90-100, con l'entrata in servizio delle vie d'accesso si potrà arrivare a
180 treni al giorno».
https://torino.corriere.it/notizie/economia/23_maggio_12/tav-e-ritardi-foietta-disponibilita-da-parte-
francese-a-trovare-soluzioni-26040a41-4708-4225-af51-e853ef599xlk.shtml
12 maggio 23 FQ:
“PARIGI RIBADISCE, TAV INUTILE. E SALVINI ATTACCA MACRON
SOAP OPERA - Da Oltralpe arriva un altro segnale di frenata sui lavori: basta modernizzare la linea
attuale. Nuova decisione il 22 giugno
Di Gianni Barbacetto
…. Il Tav Torino-Lione viaggia da dieci anni a velocità bassissima: finora sono stati scavati solo 10
chilometri e mezzo dei 115 totali del “tunnel di base” previsto sotto le Alpi in Val di Susa…..
Era filtrato in Italia il contenuto del rapporto preparato da mesi dal Coi, il Consiglio d’orientamento
delle infrastrutture, l’organismo che valuta le opere pubbliche e i relativi investimenti in Francia.
Il documento prende in esame i progetti da realizzare nei prossimi 17 anni, da qui al 2040.
Per il Tav, stila un giudizio che se non è una bocciatura è almeno un rinvio alle calende greche:
analizzata l’opera, conclude che la costruzione della tratta francese del Tav – dall’uscita del tunnel di
base a St. Jean de Maurienne fino a Lione – non è prioritaria, poiché è sufficiente la modernizzazione
della linea già esistente.
Qualora si decidesse di realizzare comunque la nuova linea d’accesso, il Coi prevede l’entrata in
esercizio non prima del 2043: vent’anni da oggi, dieci dopo la prevista entrata in servizio del tunnel di
base (inizialmente fissata al 2029, poi rimandata al 2032 e ora ulteriormente procrastinata al 2033)..….
C’è anche la possibilità che salti il finanziamento del 50% da parte dell’Unione europea, perché questo
era subordinato alla realizzazione “dell’intera opera”, e cioè il tunnel di base ma anche “le vie
d’accesso nazionali, italiana e francese”….
Lo si capirà soltanto dopo le decisioni di Macron, che potrebbe scegliere di stracciare il rapporto del
Coi e mantenere, come garantisce Beaune, il calendario attuale: la comunicazione avverrà
presumibilmente nella Conferenza intergovernativa italo-francese fissata per il 22 giugno a Lione”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/parigi-ribadisce-tav-inutile-e-salvini-
attacca-macron/7158661/
12 maggio 23 FQ:
“RAMELLA: “QUANTA IPOCRISIA SUL TAV, LO DISSERO GIÀ NEL 2019: I DATI ERANO
CHIARI, L’ITALIA LI HA IGNORATI”
L’EX DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE - "I francesi sono solamente ragionevoli: così
spendono 2,2 miliardi, ma noi di più"
Di Carlo Di Foggia
…..Non è una novità, il Coi aveva già detto che non aveva senso rifare quella tratta e bisognava
concentrarsi sul potenziamento della vecchia linea Digione-Modane che passa a Nord di Lione.
Nel 2019 l’allora ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne, oggi premier, scrisse al prefetto di Lione le
stesse cose: ‘L’obiettivo è effettuare investimenti a breve termine nella linea convenzionale e aumentare
la sua capacità fino a 10 milioni di tonnellate di merci all’anno al momento dell’apertura del tunnel
transfrontaliero (2030), poi 15 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le nuove sezioni di linea tra
Lione e la sezione transfrontaliera del tunnel, le riflessioni proseguiranno per determinare gli
investimenti opportuni allo scopo di far fronte nel tempo all’aumento del traffico’.
Insomma, si sapeva già tutto.
E hanno deciso di procedere lo stesso. Il governo francese diceva ragionevolmente che la linea
esistente è sufficiente e le decisioni vanno prese in funzione del traffico: oggi quello merci che passa dal
vecchio tunnel è di 3 milioni di tonnellate annue, per arrivare a 15 bisogna dirottare sui binari quasi
tutto il traffico che oggi passa su gomma dal Fréjus e dal Monte Bianco, ma è impossibile, a meno di
vietarlo. Numeri noti da anni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/francesco-ramella-quanta-ipocrisia-lo-
dissero-gia-nel-2019-i-dati-erano-chiari-litalia-li-ha-ignorati/7158663/
13 maggio 23 Repubblica:
“FOIETTA “BASTA RITARDI, LA FRANCIA CONDIVIDA LE SCELTE SULLA TAV”
Il presidente della conferenza intergovernativa: "Chi protesta da anni in Val di Susa contro la
realizzazione dell’opera ha torto per definizione"
di Diego Longhin
«Come mi aspettavo, nessuna novità. Una riunione interlocutoria in vista della conferenza del 22
giugno». Cosi Paolo Foietta, presidente di turno della Conferenza intergovernativa tra Italia e Francia
sulla Tav Torino- Lione, dopo essere uscito dalla prefettura di Lione.
Foietta, dopo le prese di posizione italiane, i francesi nella riunione di preparazione non hanno dato
elementi in più rispetto alle scelte sui lavori e i tempi della loro tratta nazionale Torino-Lione?....”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/05/13/news/foietta_basta_ritardi_la_francia_condivida_le_scelte
_sulla_tav-399888753/
12 maggio 23 Venerdì Repubblica:
“IL TERZO VALICO È FINITO NEL TUNNEL
Iniziati dieci anni fa, i lavori per i 53 chilometri che devono portare l’alta velocità da Genova a Milano
arrancano. Tra problemi geologici, processi e amianto. Inchiesta
dal nostro inviato Giuseppe Filetto
Genova. Per tutto il 2022 la talpa ha scavato appena 70 metri di gallerie: la stessa lunghezza che,
secondo il cronoprogramma di Reti ferrovie italiane e Cociv - rispettivamente committente per conto
dello Stato e general contractor - si sarebbe invece dovuta realizzare in un mese.
E se questo ritmo da lumaca dovesse continuare, a conti fatti, per i rimanenti 1.250 metri - la parte di
congiunzione dei due tunnel scavati uno dal lato ligure e l'altro da quello piemontese - non basterebbero
altri 17 anni.
E dire che l'ultimazione della Grande Opera è prevista per il dicembre del 2024. ….
Calogero Mauceri, commissario straordinario governativo, assicura il completamento entro il 2026:
"Confermiamo, invece, il 2024 per l'ultimazione del Nodo di Genova".
Sport popolare, Rivalta, Immigrati, FolFest, Meisino, Barocchio, CPR, DebiTò, Teleriscaldati
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato
nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti
il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva
ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
SCRIVIAMO A CECCA!
“INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE!
Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino…
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e
molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i
territori è solo motivo di orgoglio.
Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi
con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….”
Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a:
FRANCESCA LUCCHETTO
c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Aglietta, 35, 10151 Torino
CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV!
https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/
12 maggio 23 NOTAV Info:
“CARA CECCA, CONTINUA A RESISTERE!
..sono ormai passati tre mesi dal giorno del tuo arresto, in cui ti abbiamo vista lasciare la tua casa di
Corso Regina 47, dove Askatasuna vuol dire Libertà…..
Continueremo a ripeterlo che la vita all’interno del carcere deve essere prima di tutto dignitosa e
quindi siamo stati orgogliosi ieri di vedere come le Mamme in Piazze per la Libertà di Dissenso,
insieme alla consigliera regionale Francesca Frediani, abbiano insieme a te creato un ponte per il
benessere di tutte le detenute….”
https://www.notav.info/post/cara-cecca-continua-a-resistere/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
GIOVEDÌ 6 APRILE È STATA SGOMBERATA LA LABORATORIA ECOLOGISTA
AUTOGESTITA che aveva preso vita nello spazio abbandonato dell'Ex Caserma la Marmora
“Nonostante lo sgombero, la Laboratoria Ecologista Autogestita non si ferma!
Volevano fermarci ma ripartiamo più forti di prima.
Come abbiamo dimostrato con la mostra "Gilardi in Movimento" al parco 'Artiglieri da Montagna":
accompagnata da lavori di pulizia, sfalcio e con la realizzazione di murales.
Ci prendiamo cura di un parco appositamente abbandonato a sé stesso dal Comune.
Da anni non viene fatta manutenzione, proprio sull'area che sarà colpita dalla speculazione privata, che
coincidenze..
Il Parco vedrà, infatti, sorgere la nuova Esselunga a danno della vivibilità del quartiere….
LEA e il quartiere resistono e continuano con le iniziative!
…il presidio al parco continua
questi sono gli appuntamenti fissi:
- G I O V E D Ì : PRESIDIO AL PARCO & ASSEMBLEA DEI VARI TAVOLI DA LAVORO!
- DOMENICA: PRESIDIO AL PARCO & ASSEMBLEA PLENARIA!
https://www.instagram.com/p/CrN9o_VNkzU/
CONTINUA LA CAMPAGNA NAZIONALE
“RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
“PROPOSTA DI UNA CAMPAGNA PER L’APPROVAZIONE DI DUE LEGGI D’INIZIATIVA
POPOLARE per la riforma della finanza locale e per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti
…..Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere
la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa
Depositi e Prestiti.
Per questo, proponiamo due leggi d’iniziativa popolare…..”
Referente per Torino per chi vuole collaborare alla raccolta firme:
Stefano Risso stefano.risso@gmail.com
Tutte le città coinvolte: https://riprendiamociilcomune.it/index.php/referenti-territoriali/
PRESENTAZIONE CON VIDEO:
https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP
3112023
PROSSIMI BANCHETTI DI RACCOLTA FIRME PER 2 LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE
Per riprenderci la Cassa Depositi e Prestiti e restituirla alle sue funzioni originarie di tutela del
risparmio e finanziamento dei Comuni per investimenti nei beni comuni e a favore della collettività…
Vieni a firmare o a dare una mano ai banchetti che si terranno
https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/752-prossimi-banchetti-campagna-
riprendiamoci-il-comune
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
107° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
GIOVEDI’ 18 MAGGIO
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
ORE 12.45-13.45 Salone del libro, Sala Magenta, area esterna pad 3, Via Nizza 294, Torino
“PIERO GOBETTI EDITORE EUROPEO”
A partire dalla nuova edizione di L’editore ideale di Piero Gobetti (Aras Edizioni)
Con Ricardo Franco Levi, Pietro Polito, Federica Savini, Chiara Valerio e Marta Vicari
In collaborazione con Centro Studi Piero Gobetti
Posti disponibili senza prenotazione: 120
https://www.salonelibro.it/programma?filters[programs]=4&filters[slots]=2023-05-18_morning,2023-05-
18_afternoon,2023-05-18_evening&page=5
DA GIOVEDÌ 18 A LUNEDI 22 MAGGIO: SALONE DEL LIBRO
PROGRAMMA https://www.salonelibro.it/programma?filters[programs]=4
BIGLIETTI E ALTRE INFORMAZIONI
https://www.salonelibro.it/visita.html
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 19 -21 Radio Blackout 105.250 Via Cecchi 21/a, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO 41 BIS/ERGASTOLO OSTATIVO,
“Alfredo Cospito, prigioniero anarchico rivoluzionario, ha portato avanti per 181 giorni uno sciopero
della fame contro l’ergastolo ostativo e il 41bis, al fine di mettere in luce la sua natura di vera e
propria tortura.
La lotta di Alfredo ha aperto uno squarcio nel muro di silenzio che imperversa su quei sistemi
detentivi, sta a noi ora continuare a portare fuori da quelle mura la loro brutalità e la violenza, sempre
più utili per il disciplinamento di sfruttati e di sfruttate e la criminalizzazione delle lotte in un mondo in
cui nessuna ostilità o non omologazione è ammessa.
Continuiamo a mobilitarci contro ogni forma di repressione
https://gancio.cisti.org/event/assemblea-pubblica-contro-il-41-bis-e-lergasolo-ostativo
VENERDI’ 19 MAGGIO
ORE 16 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki in via Cigliano 7, Torino.
ASSEMBLEA FRIDAYSFORFUTURE TORINO
https://www.instagram.com/p/CsEp7Tet1Vg/
ORE 20 Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46, Torino
CENA DEI DISERORI
Menù Vegan, Benefit lotte antimilitariste
Quanto costa? Da ciascuno come può, più che può
Prenotazione: antimilitarista.to@gmail.com
https://www.anarresinfo.org/venerdi-19-maggio-cena-dei-disertori/
DA VENERDÌ 19 A DOMENICA 21 MAGGIO
A Thorens Glières in Alta Savoia
RADUNO DEI COMBATTENTI DELLA RESISTENZA DI IERI E DI OGGI
con numerose conferenze, film alla presenza dei registi, interventi di combattenti della Resistenza
di ieri e di oggi e un villaggio di molte associazioni.
“Sabato 20 maggio saranno presenti anche gli Oppositori alla Lione- Torino con uno stand dalle 10.00
alle 19.00.
Promuoveranno l'utilizzo della linea esistente per un trasferimento di merci immediato senza questo
progetto della 2ª Torino Lione, che non solo non risponde all'emergenza climatica, ma che è ecocida,
non rispetta la legge sull'acqua e ha un costo faraonico!”
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.facebook.com/events/230216546225191/?ref=newsfeed
SABATO 20 MAGGIO
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
63° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 11 – 24 Parco della Pellerina Torino, Vicino a Corso Regina Margherita
https://goo.gl/maps/UxPpybRchQ8yKifs5-
(In caso di maltempo sarà a Parco Dora sotto la tettoia)
SPORT POPOLARE AL PARCO DELLA PELLERINA
Giornata di Sport Popolare promossa dalle Palestre popolari e le realtà di sport popolari torinesi.
Contro i mega progetti di cementificazione e speculazione dei parchi pubblici in città.
INCONTRO PUBBLICO TRA LE REALTÀ SPORTIVE E I COMITATI DELLA
PELLERINA IN LOTTA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO.
ORE 13 PRANZO CONDIVISO…
Tutto il giorno spazio distro, bar, musica
Cena by Food not Bombs
PROGRAMMA COMPLETO:
https://gancio.cisti.org/event/sport-polare-al-parco
Evento di Torino Sport Pop
https://www.facebook.com/events/205155655665765/?ref=newsfeed&locale=it_IT
ORE.13 all’ex-Lavatoio Occupato, in Corso Benedetto Brin 21, Torino
PRANZO BENEFIT LOTTE ANTICARCERARIE
Distro e mostra informative sulla lotta anticarceraria
ORE.18 Appuntamento al capolinea del tram 3 Casa Circondariale Lorusso e Cotugno - Torino
PRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE
“Si è parlato tanto di carcere negli ultimi anni: dalle rivolte durante il lockdown e le mattanze di
Modena e Santa Maria Capua Vetere, ai suicidi, che nel 2022 hanno fatto più vittime di quanto non sia
mai avvenuto, fino alle inchieste per tortura e violenze che in Italia coinvolgono oltre 200 guardie
penitenziarie.
Non era certamente indispensabile il recente rapporto del Consiglio d'Europa per svelare le condizioni
all'interno dei penitenziari italiani: “oppressivi e sovraffollati”.
Solo in Piemonte sono tre le inchieste aperte per le violenze e le torture trapelate dalle carceri:
Ivrea, Biella, Torino.
Trapelate perché la maggior parte degli abusi nei centri di detenzione vengono silenziati e
insabbiati….”
Evento di Parenti e solidali detenuti delle Vallette e del Ferrante
https://www.facebook.com/events/s/presidio-al-carcere-delle-vall/466109125700406/
ORE 16 - 18 area pedonale via Roma angolo viale Vif , Rivalta di Torino
(se le condizioni meteorologiche lo permettono)
RACCOLTA FIRME PER CONSIGLIO COMUNALE APERTO
“con il nostro consueto banchetto, passate per informazioni, vedere i tracciati e per firmare!
Troppo cara la realizzazione della tratta nazionale sul versante francese, rimandata al 2043 la
decisione!
Che non sia una priorità lo diciamo da anni, e che a Rivalta porti anche cantieri devastanti è un dato
di fatto, RFI sta realizzando il progetto definitivo,ed è il momento di far sentire la nostra voce.
Stiamo raccogliendo firme per chiedere un consiglio comunale aperto in cui portare la voce dei
cittadini a chi dovrebbe tutelare i legittimi interessi dei Rivaltesi.
Dopo la tornata di carotaggi delle ultime settimane, che invece indica che qui il progetto va avanti, ci
sembra che sia venuto il momento di aprire un dibattito e di ascoltare le voci e le preoccupazioni degli
abitanti”.
https://www.facebook.com/notav.rivalta/posts/pfbid02uibWoj496mSDTXbkckjgMZS79xrEedhbok2F14k
SbG4qJLzkqvMWfvLREDifuzkrl
ORE 15.30, al Centro Candiani (primo piano), Mestre
“LA SORTE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI IMMIGRATI È LA SORTE
DI TUTTI” –
Assemblea con Pietro Basso, Aldo Milani (coordinatore nazionale SI Cobas), Markol Malocaj (Fgc),
Miriam Jaramillo (IMA), Alessio La China (Fc), Asmeron Zemenfes e Karim Bekkal, delegati SI
Cobas della logistica, l’Associazione Sunugal, L’Associazione Venice Bangla School e Centro culturale,
Diaspora Panafricana d’Italia (Diasporafit), Griots Venezia, Refugee Welcome Venezia, Associazione
Libertà d’Africa Venezia, Forum Internacional Fontié ki Kwazwe – Fronteiras Cruzadas (Brasile).
“25 anni fa veniva approvata la prima legge “organica” sull’immigrazione in Italia: la Turco-
Napolitano. Da allora sono stati 25 anni di leggi contro gli immigrati e le immigrate, e di guerre neo-
coloniali ai loro paesi di provenienza.
Poco importa se al governo ci fosse il centro-sinistra o il centro-destra, anche se le misure più odiose
portano il nome di Minniti, Salvini e Meloni-Piantedosi.
E hanno fatto scuola nell’Unione europea.
L’immigrazione di milioni di lavoratrici e lavoratori provenienti da ogni parte del mondo è stata
presentata come una minaccia, un pericolo da respingere e da controllare – a costo di una catena di
stragi in mare e nuovi campi di concentramento.
E in nome di questa “emergenza permanente” sono state attuate discriminazioni sull’accesso al
permesso di soggiorno, sul lavoro, sul diritto alla casa, al ricongiungimento familiare, al welfare, alla
cittadinanza, e su tanto altro.
Ma benché discriminati, inferiorizzati, criminalizzati, le lavoratrici e i lavoratori immigrati hanno fatto
sentire la loro voce e le loro ragioni con mille forme di resistenza e di lotta….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/12/assemblea-sullimmigrazione-a-mestre-sabato-20-
maggio-nuove-informazioni-testo-in-arabo-bengalese-francese/
DA SABATO 20 A DOMENICA 28 MAGGIO
Parco della Certosa, Collegno
“COLLEGNO FOL FEST”
SECONDA EDIZIONE di una festa interamente dedicata alla salute delle menti nel nome
dell’inclusione e della cittadinanza
https://www.collegnofolfest.it/
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.collegnofolfest.it/wp-content/uploads/2023/05/pdf-programm.pdf
DOMENICA 21 MAGGIO
ORE 12-19 Parco del Meisino, Via Friedrich Nietzsche 55, Torino
(Verificare eventuali cambiamenti di programma per maltempo)
GIORNATA PER IL MEISINO: DIFENDIAMO I PARCHI!
PROGRAMMA:
ORE 12: PRANZO POPOLARE VEGAN
ORE 14 DIBATTITI:
- “IL PROGETTO DELLA "CITTÀ DELLO SPORT" E PERCHÈ OPPORSI
con il Comitato "Salviaimo il Meisino"
- “LA GESTIONE DEI FONDI DEL PNRR”
con Vittorio Martone, professore di sociologia dell'ambiente all'Università di Torino
- “LA CITTÀ CHE VERRÀ”
con Paolo Tex, Sistema Torino
ORE 16: LEZIONE DI KUNG FU E YOGA
A cura dI CLIM, Corpə Liberə in Movimento
PASSEGGIATA NEL PARCO ALLA SCOPERTA DEL PARCO, DELLE SUE
TRASFORMAZIONI E DELL'AVIFAUNA. A cura del Cominato Borgata Rosa-Sassi
L'iniziativa annunciata per domenica 7, e poi annullata in previsione di avverse condizioni meteo.
Viene riproposta per domenica 21 maggio, con il medesimo programma
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid023jwe9TSPg1f34WohvVQ4EFwTzng4x2US851
d2hU3kcGhjtukT1EmrkEdhrx6csm8l&id=100087559098688
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 22 MAGGIO
ORE 18 PALAZZO NUOVO Via Sant'Ottavio 20 a Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LA RIAPERTURA DEL CPR DI TORINO
A Marzo 2023 il CPR di Torino ha chiuso grazie alle rivolte dei reclusi.
A breve inizieranno i lavori di ristrutturazione. Sta a noi, da fuori, agire contro la riapertura per
non rendere vana la forza di quella lotta.
In un contesto in cui il razzismo sistemico è spudoratamente istituzionalizzato, è importante
mettere in campo pratiche differenti che mirino ad un unico obbiettivo: NESSUN CPR; NE' QUI
NE' ALTROVE.
Chiamata per un assemblea pubblica, aperta a tutte le realtà, collettivi, individualità.
Lunedi 22 Maggio alle ore 18 a Palazzo Nuovo.
Per coordinarsi contro la riapertura del CPR.
https://gancio.cisti.org/event/chiamata-per-un-assemblea-pubblica-contro-la-riapertura-del-cpr-di-torino
ORE 21 presso Csoa Gabrio Via Francesco Millio 42, Torino
RIUNIONE DEIL COMITATO DEBITO TORINO
- analizzare l'esito della presentazione del dossier sul debito del Comune di Torino e la risposta
all'interpellanza in Consiglio Comunale da parte dell'assessora al bilancio
- decidere comunicazioni e iniziative pubbliche conseguenti alle due iniziative
Comitato DebiTO: https://debitorino.wordpress.com/
https://debitorino.wordpress.com/2023/05/12/spostamento-riunione-lunedi-15-maggio-a-lunedi-22-
maggio/
MARTEDI 23 MAGGIO
ORE 18 Piazza Carlo Alberto, Torino
“PRESIDIO MANGERECCIO DEI TELERISCALDATI”
Dal 22 al 24 maggio Torino ospiterà il 41esimo Congresso internazionale di EuroHeat & Power
perché è diventata la capitale europea del teleriscaldamento
(https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2022/02/04/teleriscaldamento-a-torino-congresso-
euroheatpower_f0f1c36d-8e8c-4eb5-912b-2b102323b06d.html)
“…In quest'occasione il teleriscaldamento verrà presentato come la soluzione green ed economica in
risposta alla crisi energetica che stiamo attraversando a livello globale.
Nonostante le nostre proteste il Comune di Torino, IREN e il Governo italiano si lavano le mani davanti
alle difficoltà delle famiglie nel pagare le bollette e i rincari generalizzati.
Sono gli stessi che continuano a utilizzare i soldi per i loro interessi primo fra tutti il finanziamento
della guerra in Ucraina.
Le nostre priorità sono altre: non vogliamo la guerra e vogliamo che i soldi non vengano usati per
mandare armi ma per attivare misure reali di sostegno al reddito, per le bollette e le nostre spese!...
La richiesta dei Teleriscaldati è semplice: vogliamo l'abbassamento della tariffa dal momento che
IREN usa il 7,44% di gas per il teleriscaldamento ma calcola in bolletta il 100% di gas….
Abbiamo subito aumenti del 361% dal 2021 a oggi…
Martedì 23 maggio i partecipanti al meeting faranno una cena di gala al Museo del Risorgimento alla
faccia delle nostre bollette….
NON CI FERMEREMO MAI PERCHÉ SIAMO STANCHI DI PAGARE MA NON DI LOTTARE
fine del mondo fine del mese stesso clima stessa lotta”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=3509656159311900&set=gm.673280834604734&idorvanity=41
3582440574576
ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITÀ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal
ORE 21 al Mezcal squat, Parco Certosa di Collegno
(chi non è pratico può trovarsi davanti alla Lavanderia a vapore a Collegno in corso Pastrengo 51
alle 21 circa (o alle 20.40 circa in corso in Corso Francia ang corso Monte Cucco, lato farmacia)
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione, tra cui la preparazione della
manifestazione NOTAV Italo francese del 17- 18 giugno in Val Maurienne
APPELLO: “MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE E POPOLARE: STOP AL TAV
TORINO-LIONE”
https://www.notav.info/post/17-18-giugno-val-maurienne-manifestazione-internazionale-e-popolare-stop-
al-tav-torino-lione/
MERCOLEDI’ 24 MAGGIO
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
GIOVEDÌ 25 MAGGIO
ORE 17 Campus Einaudi, lungo Dora Siena 100, Torino
STOP AL TAV TORINO- LIONE
Assemblea di presentazione della mobilitazione italo francese in Val Maurienne in Savoia del 17-18
giugno, con la partecipazione dei comitati NOTAV della Maurienne
https://www.facebook.com/EcoPolTorino
ORE 20,30 presso la sala del Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi 13 A
“CITTÀ DELLE ARMI? LA NASCITA DEL NUOVO POLO BELLICO E LO SBARCO
DELLA NATO A TORINO Analisi e prospettive di lotta”.
Interventi introduttivi di Maria Matteo (assemblea antimilitarista) e del gruppo di lavoro del
Sereno Regis sulla città dell’Aerospazio.
https://gancio.cisti.org/event/citta-delle-armi-la-nascita-del-nuovo-polo-bellico-e-lo-sbarco-della-nato-a-
torino-analisi-e-prospettive-di-lotta
ORE 21 nella Sala del Consiglio di Bussoleno
ASSEMBLEA POPOLARE NO TAV
VERSO IL 17 E 18 GIUGNO IN VAL MAURIENNE
in cui saranno anche presenti i Comitati della Val Maurienne.
“Trent’anni di contrapposizione del popolo valsusino alla costruzione della grande mala opera, hanno
dimostrato quanto sia importante unire le lotte ambientali e territoriali verso un unico grande obiettivo,
quello della salvaguardia del nostro Pianeta da distruzione e sfruttamento….
Nel mese di giugno, in Val Maurienne laddove dovrebbe sbucare il famoso tunnel su lato francese, ci
sarà una grande mobilitazione popolare e internazionale per dire STOP alla costruzione della nuova
linea ad alta velocità Torino Lione.
In un momento in cui il governo d’oltralpe mostra un ulteriore segnale di tentazione rispetto alla
fattibilità dell’opera, individuando nei suoi costi eccessivi il motivo dell’incertezza, la lotta No Tav – su
tutti i fronti – assume un significato ancora più profondo ….
Contro lo sperpero di fondi pubblici, lo spreco di risorse vitali come l’acqua e per la difesa del nostro
territorio e di chi lo abita!”
https://www.notav.info/post/25-05-ore-2100-assemblea-popolare-no-tav-verso-il-17-e-18-giugno-in-val-
maurienne/
DA GIOVED’ 25 A DOMENICA 28 MAGGIO
Via Walter Fontan e piazza del mercato a Bussoleno
TERRA E LIBERTÀ / CRITICAL WINE NO TAV
12° EDIZIONE
LOCATION E PARTECIPANTI:
https://www.facebook.com/photo?fbid=593925416096495&set=a.462880455867659
PROGRAMMA COMPLETO:
https://www.facebook.com/events/791528082311930?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[
]%7D
LOCANDINA:
https://www.facebook.com/381161098631228/photos/a.382191741861497/5041100052637286/
VENERDÌ 26 MAGGIO
ORE 10 Palazzo RAI - Via Giuseppe Verdi, 16
SCIOPERO GENERALE: ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI
“Lo scioperogenerale del 26maggio ci vedrà impegnati a Torino come in molte città d'Italia.
Abbiamo scelto un presidio alla Rai, per dare visibilità alla nostra piattaforma rivendicativa, alla
nostra richiesta di aumentisalariali, diritti e accoglienza, contro il carovita, la guerra e il razzismo”.
Evento di USB Piemonte
https://www.facebook.com/events/911401903489854?ref=newsfeed
ORE 19 per le strade di Torino
TORINO RIBELLE 10ª EDIZIONE
PROIEZIONI RIBELLEVIDEO AUTOPRODOTTI
“L’unico Festival di cinema indipendente e autoprodotto proiettato sui muri della tua città!
Torino Ribelle è un concorso internazionale di arti visive sul tema della Ribellione. Il concorso è
aperto a tuttə e si svolge con una inedita combinazione di varie forme di espressione: video, spettacolo,
occupazione.
La proiezione dei video partecipanti avverrà in luoghi non convenzionalmente riservati al cinema, nel
tentativo di ri-appropriarsi degli spazi metropolitani e dei luoghi che hanno fatto la storia dei movimenti
di lotta torinesi.
Non si tratta semplicemente di organizzare insieme un “festival indipendente” ma di cimentarsi in un
momento di azione diretta…..
Il Festival ha come base il Mezcal occupato: da sempre motore e promotore dell’evento, nonchè sede
del Set autogestito di Torino Ribelle. Resta sintonizzata su Gancio e Radio Blackout per partecipare
alle assemblee organizzative!
Come partecipare con il tuo cortometraggio o con il tuo medio/lungometraggio:
Sono ammesse opere di qualsiasi genere e stile (documentario, fiction, cartoon, video-arte, videoclip…);
Le opere dovranno essere inerenti al tema della rassegna: la RIBELLIONE;
Ogni concorrente potrà inviare fino a 5 opere ….”
https://gancio.cisti.org/event/torino-ribelle-10a-edizione
DA VENERDÌ 26 A DOMENICA 28 MAGGIO
A Torino presso: Cascina Roccafranca Via Edoardo Rubino, 45, Mausoleo della Bela Rosin Strada
Castello di Mirafiori, 148/7, Museo A come Ambiente MAcA Corso Umbria, 90, Spazio WOW, Via
Onorato Vigliani 102, Orti Generali, Strada Castello di Mirafiori 38, La Casa nel Parco, Via Modesto
Panetti 1, Teatro Santa Barnaba Strada Castello di Mirafiori, 40
“UN GRADO E MEZZO”
FESTIVAL SU CLIMA E AMBIENTE PRIMA EDIZIONE
PRE-FESTIVAL
Da mercoledì 17 maggio a giovedì 25 maggio
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/pre-festival
ATTIVITÀ PER LE SCUOLE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/attivita%20per%20le%20scuole
CONFERENZE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/conferenze
LABORATORI, PASSEGGIATE E VISITE GUIDATE
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/ungradoemezzo/laboratori%2C%20passeggiate%20e
%20visite%20guidate
TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO GRATUITI
“Un grado e mezzo è un festival che vuole avvicinare il grande pubblico e il mondo della scuola ai temi
del clima e dell’ambiente, con una particolare attenzione, in questa prima edizione, alle azioni
necessarie per rispondere alle sfide poste dalla crisi climatica e alla sua comunicazione.
Il titolo è un chiaro riferimento a quanto ribadisce da tempo la comunità scientifica: è necessario
contenere l’aumento della temperatura media globale della Terra a fine secolo entro 1,5°C oltre i livelli
preindustriali, per garantire un futuro meno incerto, più sano e più equo….
Ci piacerebbe che l’ambiente diventasse sempre più un tema centrale del dibattito politico e culturale, e
vorremmo che tutti fossero più consapevoli della bellezza, ma anche della fragilità, dei luoghi che
frequentiamo, dalle città agli spazi naturali.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo abbiamo scelto di applicare approcci diversi, spaziando da
eccellenze della ricerca scientifica italiana ad artisti e scrittori perché siamo dei grandi fan delle
operazioni di contaminazione tra scienza e altri linguaggi – cinema, musica, letteratura – in grado di
suscitare forti emozioni….”
https://www.centroscienza.it/settimanedellascienza/un-grado-e-mezzo
SABATO 27 MAGGIO
ORE 17 al carcere minorile di Torino Ferrante Aporti, via Berruti e Ferreri, Torino
SALUTO: “FUOCO ALLE GALERE”
Evento di Parenti e solidali detenuti delle Vallette e del Ferrante
https://www.facebook.com/events/s/presidio-al-carcere-delle-vall/466109125700406/
ORE 14 Piazza Carducci, Torino
“QUANDO TUTTO SARA’ PRIVATO, SAREMMO PRIVATI DI TUTTO”
MANIFESTAZIONE REGIONALE IN DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA
“In piazza il 27 maggio a difesa della sanità pubblica
La proposta del "Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure"
Mobilitazione pubblica con manifestazione in piazza il 27 maggio a Torino per la difesa e il rilancio
della sanità pubblica, oramai alle corde e sotto scacco per le insufficienti risorse a disposizione e a
causa anche di una stolta politica del passato condivisa, purtroppo, da tutti gli schieramenti, a partire
dal numero chiuso per l'accesso alla Facoltà di medicina.
E' questo l'impegno preso da sindacati e associazioni aderenti al "Comitato per il diritto alla tutela
della salute e alle cure"[1] che si sono riuniti stamane, 14 aprile, dalle 10,30 alle 11,45 davanti
all'Ospedale San Giovanni Bosco di Torino…”.
https://www.laportadivetro.com/post/in-piazza-il-27-maggio-a-difesa-della-sanit%C3%A0-pubblica
LUNEDÌ 29 MAGGIO
ORE 17.30 in presenza presso il Centro studi Piero Gobetti (via A. Fabro-6)
- online su piattaforma Google Meet (per partecipare online è necessario iscriversi a
info@centrogobetti.it).
L’art. 11 della Costituzione italiana: “L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA COME
STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTÀ DEGLI ALTRI POPOLI E COME
MEZZO DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI”,
Alessandra Algostino
“PACE E GUERRA.TEORIE E VISIONI DELLA PACE”.
Seminario La politica per il XXI secolo
I prossimo appuntamento:
LUNEDI’ 12 GIUGNO: L'EUROPA PER LA PACE, Lorenzo Vai
https://serenoregis.org/rassegne/seminario-la-politica-per-il-xxi-secolo-pace-e-guerra-teorie-e-visioni-
della-pace/
VENERDI’ 2 GIUGNO
ORE 16 Piazza Carignano (se piove sotto i portici di piazza Carlo Alberto)
MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA
Contro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma
https://gancio.cisti.org/event/citta-delle-armi-la-nascita-del-nuovo-polo-bellico-e-lo-sbarco-della-nato-a-
torino-analisi-e-prospettive-di-lotta
DA VENERDÌ 2 GIUGNO A DOMENICA 4 GIUGNO
SPAZIO211, Via Cigna 211, Torino
BLACKOUT FEST 2023!!
PROGRAMMA: https://gancio.cisti.org/event/blackout-fest-2023
https://www.facebook.com/events/130073543132840/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
GIOVEDÌ 4 MAGGIO INCOMINCIA ALLA COOPERATIVA LAVORATORI
ORTOMERCATO DI PIEVE EMANUELE (MI) LO SCOPERO CON PICCHETTO e
blocco delle merci anche notturno da parte dei lavoratori per aumenti di salario e rispetto degli
orari di lavoro
INTERVISTA RILASCIATA A RADIO LOMBARDIA DA ALESSANDRO ZADRA, coordinatore
provinciale del SI Cobas di Milano:
https://www.radiolombardia.it/wp-content/uploads/2023/05/ZADRA-SI-COBAS-PER-SITO.mp3?_=1
10 maggio 23 SI Cobas:
“PIEVE: PADRONI COOP E CLO CON SINDACATI CGIL E CISL SI ACCORDANO PER
CONTINUARE A SFRUTTARE I LAVORATORI MA GLI OPERAI BUTTANO LE BANDIERE
DEI CONFEDERALI E PASSANO IN MASSA COL SI COBAS
Dopo 7 giorni di sciopero dai cancelli del magazzino Coop di Pieve Emanuele (MI), sulla pelle degli
operai Cgil e Cisl hanno firmato un accordo che prevede un aumento di pochissimi centesimi sulle ore
per i lavoratori ai livelli più bassi e l’ottenimento del ticket mensa solo se si raggiungono l’85% dei
giorni di presenza….”
https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/162596006484397
11 Maggio 23 Napolimonitor:
“PICCHETTI, CARICHE E INTIMIDAZIONI.
UNA SETTIMANA DI SCIOPERO NEL MAGAZZINO COOP DI PIEVE EMANUELE
Alessandra Mincone
….Tardo pomeriggio di venerdì 5 maggio: un’auto con a bordo ignoti sfreccia nel parcheggio dei
camion e spara in aria tre colpi di pistola, poi scappa.
Il giorno dopo però il presidio dei lavoratori sembra tranquillo. Daniel, delegato Cisl, indica ai solidali
accorsi dopo la notizia delle intimidazioni la posizione delle telecamere aziendali, ma non esclude la
possibilità che siano spente e inutilizzabili ai fini delle indagini dei carabinieri arrivati il giorno prima
sul posto; poi spiega che il sabato pomeriggio non c’è molto lavoro perché i turni si concentrano al
mattino; resta comunque a presidiare i cancelli con una trentina di colleghi, si daranno il cambio con gli
altri verso tarda sera.
La tensione aumenta lunedì 8 maggio, quando alle prime ore dell’alba arrivano le forze dell’ordine in
assetto antisommossa per sgomberare il picchetto.
Davanti allo schieramento di scudi e manganelli si posizionano i lavoratori più combattivi.…
Nelle mattinate tra il 5 e il 10 maggio, i confederali hanno sottoscritto due accordi, pressocché simili,
che prevedono, contrariamente alle rivendicazioni degli operai, pochi centesimi di aumento sulle ore di
lavoro e una fittizia garanzia di ticket, poiché ancora subordinata al tetto delle ore lavorate.
Inoltre, pare che i Si Cobas, ancora esclusi dal tavolo della trattativa, siano nel mirino dell’azienda, la
quale ha inserito una clausola nell’accordo con la Cisl che prevede il trasferimento dei lavoratori in
altri impianti nell’eventualità si verificassero delle riduzioni dei volumi nel sito lombardo….”.
https://napolimonitor.it/picchetti-cariche-e-intimidazioni-una-settimana-di-sciopero-nel-magazzino-coop-
di-pieve-emanuele/
12 maggio 23 SI COBAS:
“SCIOPERO LAVORATORI CLO A PIEVE (MI) PER AUMENTI DI SALARIO E LIBERTÀ
SINDACALE.
AVANTI A OLTRANZA, GRANDE SOLIDARIETÀ OPERAIA
Nella giornata di oggi decine tra lavoratori e delegati sono venuti a sostenere il pichetto davanti alla
Coop di Pieve Emanuele.
Come sempre, durante il presidio non sono mancate le provocazioni degli addetti alla sicurezza
aziendale e di vari responsabili che sono usciti fuori spacciandosi per autisti e lavoratori e far pressione
sulla polizia affinché intervenisse.
Dietro al magazzino stazionano in via permanente 6 camionette tra polizia e carabinieri.
Ma intanto gli effetti dello sciopero ad oltranza sono più che tangibili: sugli scaffali di supermercati
Coop cominciano a mancare vari prodotti…”
http://sicobas.org/2023/05/12/40482/
16 maggio 23 SI Cobas nazionale
“SCIOPERO AD OLTRANZA CONTRO IL CONSORZIO C.L.O. ALLA COOP DI PIEVE
EMANUELE (MILANO).
BOICOTTA I SUPERMERCATI COOP!
La Coop sfrutta i lavoratori nei suoi depositi di Pieve Emanuele (in provincia di Milano) tramite la
società CLO servizi logistic, e se protestano per chiedere i loro diritti, ecco la loro risposta immediata:
lavoratori mandati in ospedale, manganellati dalla polizia chiamata dalla stessa Coop e dalla società
CLO.
Per questo chiediamo a tutti di solidarizzare con i lavoratori in sciopero boicottando i supermercati
Coop, distribuendo il volantino in allegato fuori dai punti vendita e/o facendolo circolare presso parenti,
amici, colleghi e conoscenti.
Basta sfruttamento!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/16/sciopero-ad-oltranza-contro-il-consorzio-c-l-o-alla-coop-
di-pieve-emanuele-milano-vergogna-coop-si-cobas/
12 maggio 23 SI Cobas:
“LA FORZA DELLO SCIOPERO RILANCIA LA TRATTATIVA CON I GIGANTI DELLA
LOGISTICA.
NESSUNA RISTRUTTURAZIONE SULLA PELLE DEI LAVORATORI
Martedí 9 Maggio è ripreso il confronto nazionale con le parti padronali, con la presenza al tavolo di
Sda, Gli, Brt (con anche l’intervento dell’amministratore giudiziale) e l’associazione padronale Fedit.
Il riuscito sciopero nazionale del 7 e 8 Aprile, con la paralisi dell’intera filiera Fedit, non ha avuto solo
il merito di riportare i padroni al tavolo, ma ha avuto la capacitá d’inchiodare le controparti alle
proprie responsabilità, ponendo al centro il riconoscimento del ruolo del sindacalismo conflittuale come
rappresentante dei lavoratori del settore per combattere il sistemico meccanismo di sfruttamento nella
logistica, aprendo le premesse per la costruzione di un tavolo di trattativa nazionale istituzionale e
ribadendo che nessuna ristrutturazione “lacrime e sangue”, che mette in discussione livelli salariali e
condizioni di lavoro, potrá essere tollerata….
Qui sotto, il comunicato completo:…”
http://sicobas.org/2023/05/12/comunicato-la-forza-dello-sciopero-rilancia-la-trattativa-con-i-giganti-
della-logistica-nessuna-ristrutturazione-sulla-pelle-dei-lavoratori/
DA MERCOLEDÌ 10 MAGGIO I LAVORATORI DELLA STABILIMENTO
STELLANTIS DI POMIGLIANO D'ARCO HANNO ADERITO ALLO SCIOPERO
proclamato dalla Fiom per i carichi di lavoro insostenibili e scarsa sicurezza
12 maggio 23 Pungolo rosso:
“FORTE SCIOPERO OPERAIO ALLA STELLANTIS DI POMIGLIANO CONTRO RITMI DI
LAVORO INSOPPORTABILI
….Per tre giorni di seguito, e in crescendo, gli operai della Stellantis di Pomigliano d’Arco hanno
attuato uno sciopero massiccio sulle linee di produzione della Panda e della Tonale.
Ad indirlo è stata la FIOM, tuttora esclusa dai tavoli di contrattazione aziendali, secondo la linea
Marchionne.
A farlo riuscire in pieno, forse prendendo alla sprovvista gli stessi promotori, sono stati gli operai al
colmo di un’esasperazione che si è espressa nella parola d’ordine gridata con rabbia nei cortei interni:
“dignità, dignità, dignità”….
Dietro questa improvvisa esplosione di rabbia operaia c’è una storia lunga decenni di progressivo
ridimensionamento degli organici, lunghi periodi di cassa integrazione che hanno fatto precipitare il
salario di migliaia di operai al di sotto dei livelli di mera sussistenza obbligandone tanti al lavoro in
nero, provocatori spostamenti a Cassino, l’istituzione di un reparto-confino a Nola per i lavoratori più
riottosi ai comandi padronali o affetti da patologie prodotte dall’iper-sfruttamento.
Per avere un’idea del livello parossistico di questo iper-sfruttamento, basta citare una stima di fonte
FIOM: sarebbero oltre 1.000 gli operai della fabbrica di Pomigliano ad avere contratto patologie
muscolo-scheletriche, ben più di 1 su 4 (dal momento che nei poco più di 4.000 dipendenti sono inclusi
impiegati, dirigenti e altri dipendenti non in produzione).,,,,,
Nel frattempo i sindacati giallissimi pronti a sottoscrivere tutto ciò che il padrone vuole (Fim – Uilm –
Fismic – Uglm – Aqcfr), hanno siglato ben tre accordi di “fuoriuscite volontarie e incentivate” senza
che siano previsti rimpiazzi – l’ultimo, firmato alla fine di febbraio, accetta la riduzione di ben 445
operai-impiegati (a livello nazionale sono oltre 2.000)!
E sempre a Pomigliano si è aggiunta negli ultimi giorni la decisione aziendale di disfarsi, “cedendoli”
ad altra azienda, di 28 lavoratori di FCA Services.
La proclamazione dello sciopero da parte della FIOM per giovedì 11 (insieme alla FIM, in questo caso)
era, in realtà, per quest’ultima vicenda.
Ma già dal pomeriggio di mercoledì 10 è partito lo sciopero al reparto montaggio, che poi si è esteso
ieri ed oggi alle intere linee di produzione della Panda e della Tonale….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/12/forte-sciopero-operaio-alla-stellantis-di-pomigliano-
contro-ritmi-di-lavoro-insopportabili/
VIDEO: “STELLANTIS POMIGLIANO SCATTA LO SCIOPERO DELLA FIOM”
https://www.youtube.com/watch?v=xGmavXwwCx8
GIOVEDÌ 11 MAGGIO, ESPLODE LA NOTIZIA: IL GOVERNO FRANCESE RINVIA
LA COSTRUZIONE DELLA TRATTA NAZIONALE DELLA TORINO- LIONE AL
2043, secondo l’ultimo rapporto del Consiglio d'orientamento delle infrastrutture (Coi) di Parigi,
perché troppo cara, comprendendo lo scavo un nuovo tunnel sotto il massiccio della Chartreuse, un
altro sotto il massiccio della Belledonne e un terzo a Glandon prima di entrare a Saint-Jean-de-
Maurienne, per un costo complessivo di 6,7 miliardi di euro, (mentre il Ministro dei Trasporti parla
di 10 miliardi di euro). Il COI indica di rifare la valutazione socio-ambientale e l’analisi dei traffici,
fare nuovo preventivo dei costi e dare priorità alla modernizzazione della linea attuale Dijon-
Ambérieu-Modane, che costerebbe solo 600 milioni.
La notizia non è nuova, basta vedere questo articolo del 9 novembre 22 “LIONE-TORINO: ALLO
STUDIO GLI SCENARI PER LE VIE DI ACCESSO AL TUNNEL”
(https://www.lyoncapitale.fr/actualite/lyon-turin-les-scenarios-des-voies-dacces-au-tunnel-a-l-etude, in cui si
prospetta anche “un tunnel senza treni”)
11 Maggio 23 NOTAV Info:
“IL TAV SI SCHIANTA CONTRO UN MURO. LA FRANCIA RINVIA I LAVORI PER LA TRATTA
NAZIONALE AL 2043
…..Ciò che sta accadendo è la dimostrazione plastica di quanto il movimento No Tav, da una parte
all’altra del confine, ripete da tempo: cioè che l’opera è antieconomica, inutile e rappresenta
unicamente un grande regalo alle lobbies del cemento e del tondino.
Ora in linea teorica se la scelta del governo francese dovesse essere confermata anche i lavori per il
tunnel di base (di cui non è stato ancora scavato nemmeno un metro, sebbene alcuni giornali facciano
finta del contrario) dovrebbero fermarsi perchè l’Unione Europea ha condizionato i finanziamenti del
tunnel alla costruzione delle linee nazionali.
Diciamo in linea teorica perchè sappiamo bene che le ragioni della devastazione e del profitto in questo
mondo pesano più del buonsenso.
Ricordiamo brevemente che l’Italia dovrebbe pagare il 60% dei costi del tunnel di base, mentre la
Francia il 40, a fronte di un tunnel che si troverebbe in territorio italiano solo per 12 km e per 45 in
quello francese…..
IL 17 GIUGNO CI TROVEREMO IN MAURIENNE PER UNA MANIFESTAZIONE
INTERNAZIONALE E POPOLARE per rafforzare il nostro No e impedire che questo scempio
ecocida continui sulla sua folle strada”.
https://www.notav.info/post/il-tav-si-schianta-contro-un-muro-la-francia-rinvia-i-lavori-per-la-tratta-
nazionale-al-2043/
TG R del 11-MAG-2023 ore 1400
Secondo il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, si tratta solo di "un rapporto indipendente
consegnato al Governo", quello del Coi, che invece è un organo è un organo consultivo che dipende
direttamente dal Ministro dei Trasporti, anche se i suoi pareri non sono vincolanti.
Per Paolo Foietta con la costruzione del tunnel transfrontaliero si potrebbe passare dagli attuali 35
treni al giorno ai 90 treni, per arrivare a 180 treni con la costruzione di tutta la Nuova linea Torino
Lione: Ma con quali merci?
https://youtu.be/niLErS_3kdY
12 maggio 23 QUALCHE FOTO: “A SAN DIDERO ASFALTO E CEMENTO”
https://photos.app.goo.gl/n8nRyH3js3YFTdPk7
SABATO 13 MAGGIO IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY È STATO IN
VISITA A ROMA DA MATTARELLA, MELONI E IL PAPA prima di recarsi a Berlino e a
Parigi per chiedere più sostegno militare e politico
14 maggio 23 Pungolo rosso:
“ZELENSKY: IL “NOSTRO UOMO” A KIEV. E, OVE ANDASSE MALE, A FORTE DEI MARMI…
La parossistica propaganda di guerra montata in questi giorni intorno alla visita di Zelensky in Italia
ci obbliga a dire qualcosa su questo “personaggio”, i suoi mandanti, il suo destino.….
Un neofita esperto in camuffamenti, però, perché “si è presentato come indipendente, ma ha avuto
come rampa di lancio l’emittente televisiva “1+1″ del magnate Ihor Holomoisky (latitante dopo la fuga
all’estero dalle inchieste della magistratura) che molti considerano il suo vero sponsor”.
Insomma l'”indipendente” Zelensky, protesi di uno degli 80-100 grandi capitalisti che hanno arraffato
la “ricchezza nazionale”, svendendola contemporaneamente ai mega-oligarchi del capitale globale,
FMI e multinazionali a base occidentale in primis, compresi naturalmente gli italianuzzi, ma senza
trascurare, specie negli ultimi anni, gli orientali (Cina, Turchia)…..
“Si chiude con lui la non esaltante parabola del nazionalismo borghese ucraino. Poco o nulla fece il
nazionalismo borghese ucraino dei tempi andati per arrivare all’edificazione di uno stato nazionale
ucraino, che fu “dono” esclusivo della rivoluzione russa e internazionale alle secolari agitazioni
contadine – il “dono” stramaledetto da Putin e dal suo stretto amico Kirill.
Molto, moltissimo, l’impensabile, ha fatto il nazionalismo borghese ucraino degli ultimi trent’anni, di
cui Zelensky è il coronamento, per sfasciare lo stato nazionale e spingere l’intera popolazione
lavoratrice dell’Ucraina, di qualunque origine “etnica”, nelle spire mortali del mercato globale del
lavoro domestico ed extra-domestico, e della guerra imperialista.
Che gli ucraini maledicano la decisione di Putin e l’armata (tutt’altro che rossa) che ha invaso il loro
paese e lo sta martellando, è nell’ordine naturale delle cose, e pienamente giustificato.
Ma siamo certi che nelle loro maledizioni non potranno dimenticare il giullare divenuto “eroe” delle
canaglie al potere a Roma, Berlino e Wall Street che, come giocatori di poker, stanno scommettendo –
in questo disastro – sui lauti pasti a venire.”
E se poi non dovesse andare come nei piani di guerra di Roma, Bruxelles, Washington, e se dunque i veri
signori della guerra decidessero di sostituire il “loro uomo” a Kiev, niente paura: è già pronto per lui il
meritato premio di consolazione.
A Forte dei Marmi, in Versilia: una villa da 4 milioni di euro.
Lì potrà farsi quattro risate con i suoi vicini di villa russi: del resto a Forte dei Marmi ha sede il Museo
della satira e della caricatura…”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/05/14/zelensky-il-nostro-uomo-a-kiev-e-ove-andasse-male-a-
forte-dei-marmi/
20 aprile 23 relazione di Pietro Basso al Kinesis di Tradate:
“LA GUERRA IN UCRAINA: SCONTRO TRA IMPERI SULLA PELLE DEI POPOLI”.
Il 20 aprile, al Centro sociale Kinesis di Tradate, Pietro Basso ha presentato il libro scritto dai
compagni e dalle compagne della TIR, “LA GUERRA IN UCRAINA E L’INTERNAZIONALISMO
PROLETARIO”, giunto alla seconda ristampa.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=XJGZYsk2mWQ
SABATO 13 MAGGIO SI È SVOLTO IL CONVEGNO “MADRI FUORI. DALLO
STIGMA E DAL CARCERE, CON I LORO BAMBINI E BAMBINE” nella Sala delle
Colonne, Municipio di Torino, per la Campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate,
dei loro figli e delle loro figlie in occasione della Festa della Mamma, 14 maggio 2023
SONO INTERVENUTI: Costanza Agnella (Antigone), Ivano Bianco (SbarreDiZucchero), Roberto
Capra (Presidente Camera Penale "Vittorio Chiusano"), Rosetta D'Ursi (Coop Etabeta), Monica Gallo
(Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale, Torino), Marina Iadanza, Joelle Long
(Dipartimento Giurisprudenza dell'Università di Torino), Bruno Mellano (Garante dei Diritti delle
persone private della libertà personale, Regione Piemonte), Susanna Ronconi (Campagna Madri fuori,
Sapereplurale), Rossella Schillaci (regista), Giovanna Pentenero (assessora al lavoro e ai rapporti con
il sistema carcerario), Jacopo Rosatelli (assessore a welfare, diritto, pari opportunità).
VIDEO DIRETTA A cura di Stefano Chiarelli: http://www.radioradicale.it/scheda/698252/madri-fuori-
dallo-stigma-e-dal-carcere-con-i-loro-bambini-e-bambine
DOMENICA 14 MAGGIO DECINE DI ATTIVISTI DI EXTINCTION REBELLION,
FRIDAYS FOR FUTURE E SCIENTIST REBELLION SONO STAI FERMATI e
perquisiti dalla polizia mentre si stavano recando all’aeroporto dei jet privati di Torino Caselle.
L’obiettivo era svolgere una manifestazione pacifica volta a denunciare il grosso impatto delle
emissioni prodotte dai Jet Privati in un mondo in piena crisi climatica.
14 maggio 23 Osservatorio repressione:
“TORINO, ATTIVISTI CLIMATICI FERMATI E CIRCONDATI ALL’AEROPORTO DEI JET
PRIVATI
….Sono stati circondati dagli agenti e trattenuti nel parcheggio coperto dell’aeroporto per
identificazione e perquisizione….
Uno sproporzionato dispiegamento di polizia nei confronti di persone e movimenti che attraverso
azioni sempre pacifiche, sebbene eclatanti, agiscono per portare la gravità dell’emergenza
ecoclimatica al centro del dibattito pubblico e dell’azione politica del Governo.
E anche oggi ci sarebbe dovuta essere un’azione nonviolenta che aveva l’obiettivo di evidenziare la
responsabilità di chi può permettersi di volare con aerei privati e ha uno stile di vita ad alta intensità
di emissioni.
Stile di vita e di consumi il cui contrasto con quello delle persone comuni è stato riassunto negli
slogan “NON SIAMO TUTTI NELLA STESSA BARCA” e “BASTA JET PRIVATI”, riportati sugli
striscioni.
Secondo tutti i report sulle emissioni legate ai trasporti, infatti, i jet privati sono il mezzo più
inquinante e iniquo del pianeta, causando mediamente emissioni di gas serra 10 volte superiori a
quelle di un volo per passeggero per chilometro, 50 volte superiori a un viaggio in treno in Europa…..
Tuttavia, nonostante l’aggravarsi degli effetti della crisi ecoclimatica su ormai la totalità dei
territori europei, nel 2022 i voli di jet privati – solo in Europa – hanno raddoppiato le emissioni
rispetto al 2021, con valori pari alla media annuale delle emissioni di CO2 di 555 mila residenti
nell’Unione Europea….
Dopo il fermo e le perquisizioni di questa mattina all’aeroporto di Caselle ….. non appena rilasciati
gli attivisti hanno organizzato un presidio pacifico all’ingresso della Questura centrale di
Torino….”
https://www.osservatoriorepressione.info/torino-attivisti-climatici-fermati-circondati-allaeroporto-dei-jet-
privati/#:~:text=Questa%20mattina%2C%20decine%20di%20persone,privati%20per%20una%20manifes
tazione%20pacifica.
https://www.infoaut.org/crisi-climatica/torino-attivisti-climatici-fermati-e-circondati-allaeroporto-dei-jet-
privati
Extinction Rebellion Torino
VIDEO: “STOP JET PRIVATI, DOMENICA 14 MAGGIO BLOCCATI IN AEROPORTO”
https://www.facebook.com/watch/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v&v=908731786901713
10 maggio 23 ARCI News:
“NASCE A TORINO LA PRIMA SEDE DI FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA.
Aprirà nella zona di Vanchiglietta, nei locali che ospitavano il Molo di Lilith, in via Cigliano 7, Torino.
Si chiamerà Kontiki: l’omaggio è al nome della zattera su cui Thor Heyerdahl si imbarcò assieme ad
altri cinque sognatori con l’obiettivo di attraversare l’Oceano Pacifico e dimostrare, con la pratica e
contro il parere di molti, che l’impossibile può diventare possibile.
Kontiki sarà uno spazio accessibile, inclusivo, una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo
ambientale che, fin ora, si erano sentiti apolidi. Un luogo che ospiterà incontri, spettacoli,
presentazioni, aperitivi, pomeriggi di aula studio, laboratori con le scuole…..
Kontiki nasce dall’incontro tra l’Arci e il movimento Fridays For Future Italia - che a Torino ha creato
l’associazione "Giustizia Climatica Ora”. L’associazione, infatti, aderisce al Comitato Arci Torino e
dunque Kontiki sarà un Circolo Arci, oltre che prima sede del movimento….
In attesa dell’inaugurazione ufficiale – che è in programma, con un weekend di iniziative, i prossimi 9,
10 e 11 giugno – è stato lanciato un crowdfunding https://www.retedeldono.it/it/sede-di-fridays-for-
future - per sostenere il lancio dello spazio e la sua sistemazione”.
https://www.arcitorino.it/notizie/5378/nasce-a-torino-la-prima-sede-di-fridays-for-future-italia.html?G-
0J9S1XFTC7
APPELLO LANCIATO PER DIFENDERE I DIRITTI DELLE MADRI DETENUTE E
DEI LORO FIGLIE DI VIVERE FUORI DAL CARCERE E FUORI DALLO STIGMA.
ADERISCI ANCHE TU.
“…..Abbiamo pensato a una campagna di sensibilizzazione, per la dignità e i diritti delle donne
condannate, dei loro figli e delle loro figlie: che culmini in una mobilitazione il giorno della Festa della
Mamma, la domenica 14 maggio.
È un rilancio provocatorio della Festa della Mamma, contro ogni retorica: la dedichiamo alle MADRI
FUORI: dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine.
Chiederemo perciò a parlamentari e consigliere/consiglieri regionali, così come ai garanti e alle
garanti delle persone private della libertà, di recarsi in carcere nel giorno simbolico del 14 maggio per
incontrare le donne detenute, offrire solidarietà, prendere impegni per sostenere il loro diritto a coltivare
gli affetti, a mantenere i rapporti coi figli.-----
Vogliamo anche investire altri organismi, in particolare le commissioni per le pari opportunità a livello
regionale e comunale, perché aderiscano alla campagna e contribuiscano alla sua diffusione.
Abbiamo scritto un appello, che troverai di seguito.
Ti chiediamo di firmarlo qui sotto e di diffonderlo nelle tue reti:
https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/madri-fuori-lappello-per-la-festa-della-mamma-in-
carcere/#.ZF6sNXZBw-c
Comitato Piazza Carlo Giuliani:
“BORSE DI STUDIO ANNO 2022-2023
PER PARTECIPARE: inviare la propria ricerca in formato .doc, .odt, o .rtf e .pdf unitamente
all’abstract della medesima ricerca tramite mail agli indirizzi info@osservatoriorepressione.info e
piazzacarlogiuliani@tiscali.it insieme a una lettera di motivazione e a una piccola presentazione
ENTRO E NON OLTRE IL 15 GIUGNO 2023 PER STUDENT* DELLE SCUOLE SUPERIORI,
ENTRO IL 15 MAGGIO 2023 PER STUDENT* DEI CORSI DI LAUREA TRIENNALE
….Per questo invitiamo giovanissim*, che non hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza del G8
2001, a studiarla concentrandosi in modo originale su un argomento a loro scelta o su uno dei temi
che proponiamo di seguito:
1. Le motivazioni che hanno portato i movimenti a Genova nel luglio 2001 (diritti, ambiente,
migrazioni, istruzione, sanità, beni comuni);
2. La gestione giudiziaria e i processi del G8 (il mancato processo per l’uccisione di Carlo Giuliani, il
processo a carico delle/i manifestanti, il processo per la Diaz, il processo per Bolzaneto, i processi
per violenze sui/lle manifestanti nelle strade);
3. Società come Ordine Istituzionalizzato (ingiustizia, mancanza di libertà e crisi economica);
4. Nuove forme di Democrazia Partecipativa;
5. Pratiche di Cooperazione non Governativa su: (abolizione del debito pubblico, libertà di
migrazione, produzione e commercializzazioni delle armi);
6. I movimenti e le resistenze dopo il G8 di Genova;
7. I media prima, durante e dopo i fatti;
8. Rassegna critica di (a scelta): documentari, film, libri, saggi, spettacoli, canzoni sul G8 di
Genova…..”
https://www.carlogiuliani.it/archives/homepage/8249
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- -
www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/-
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro
di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
11 maggio 23 FQ:
“TUTTE LE BUGIE SUI 3 REFERENDUM CONTRO L’INVIO D’ARMI IN UCRAINA
Di Ugo Mattei
Il silenzio che regna nei media sui referendum è rotto da voci insinuanti secondo cui quello
di Generazionifuture.org (dove si possono firmare tutti e tre online) per bloccare il trasferimento
d’armi in Ucraina dal 2024 si svolgerebbe “a babbo morto” e non sarebbe ammissibile.
Chi sostiene ciò ignora la dottrina del cosiddetto “trasferimento” del quesito, introdotta dalla sentenza
17 maggio 1978 n. 68 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 39 della
l. 352/1970 (legge referendaria) nella misura in cui non lo prevedesse.
In sostanza, per “trasferimento” si intende la possibilità di esperire comunque il referendum nel caso
di modifica della normativa oggetto di procedura referendaria, chiamando i cittadini a votare sulla
nuova normativa formale, qualora questa fosse sostanzialmente la medesima di quella su cui i promotori
hanno raccolto le firme….
Nel caso dunque di legge “a scadenza” (come quella sul trasferimento armi in Ucraina), una tale
disciplina costituzionale non solo rende perfettamente proponibile il quesito, ma consegna alla raccolta
di firme un significato anche giuridico importantissimo e anticipato rispetto al voto.
Infatti, il nostro referendum si potrà evitare soltanto rinunciando a una ulteriore proroga della legge
che autorizza il trasferimento d’armi (la legge Draghi è stata prorogata dalla Meloni fino a fine 2023).
È allora ben evidente che la presenza di un Comitato referendario che, raggiunte le firme, abbia
natura di organo costituzionale (transeunte) renderà impossibile una nuova proroga al 2024 semi-
clandestina, furbesca o alla chetichella come avvenuto in precedenza.
Il Comitato potrà infatti monitorare ogni escamotage e avrà piena legittimazione giuridico-formale
non solo alla giurisdizione della Cassazione (ufficio centrale Referendum) ma anche alla Corte
costituzionale per conflitto di attribuzioni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/11/tutte-le-bugie-sui-3-referendum-contro-
linvio-darmi-in-ucraina/7157408/
11 maggio 23 FQ:
“NON SOLO WAGNER, GAZPROM FINANZIA E POTOK COMBATTE
IN CRIMEA - Convoy è alle direttive del capo politico Aksyonov
Di Michela A.G. Iaccarino
Nemmeno questa volta, con l’undicesimo pacchetto di sanzioni emesso ieri contro Mosca, si colpisce la
Gazprom.
L’azienda statale russa sale alla ribalta non solo per quel gas a cui l’Ue ha deciso difficoltosamente di
rinunciare, ma anche per il sangue versato dalle milizie private in Ucraina.
Gazprom finanzia con i proventi l’esercito del Cremlino, e ne mette uno in miniatura a disposizione,
inviando le sue unità private contro i soldati di Kiev.
Che i suoi combattenti irregolari siano sulla linea di fuoco della guerra lo dimostrano video, foto,
sempre più prove, denunce dell’intelligence ucraina che chiede, invano, all’Ue misure restrittive contro
l’azienda.
Che i soldati del gas si battano contro l’esercito gialloblu lo ha confermato perfino il loro alleato e
rivale, Evgeny Prigozhin, la cui compagnia Wagner ieri è stata inserita da Londra nella lista delle
organizzazioni terroristiche.
Ora la Francia spinge affinché lo faccia al più presto anche l’Unione. Per concessione speciale del
premier russo Mikhail Mishustin, Gazprom può possedere legalmente corpi di protezione: ufficialmente
servono a presidiare gli impianti della società, dentro e fuori la Russia.
Una delle formazioni del colosso è stata battezzata proprio come il tubo della discordia esploso nel Mar
Baltico: Potok, ovvero “stream”, cioè flusso.
Un’altra unità si chiama come l’antico principe di Novgorod, Aleksandr Nevsky, ma anche le divisioni
create ad aprile scorso hanno ricevuto nomi evocativi: Fakel, “torcia”, e Plamya, “fiamma”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/11/non-solo-wagner-gazprom-finanzia-e-
potok-combatte/7157513/
12 maggio 23 FQ:
“UCRAINA, ZELENSKY RALLENTA SULL’OFFENSIVA. PACE: USA-CINA ORA PARLANO
LA VISITA A ROMA - Domani il presidente ucraino potrebbe vedere il Papa e Meloni. Sullivan e Yi
“aprono canali di dialogo”
Di Alessia Grossi
Armi e diplomazia. Mentre Londra conferma l’invio di missili a lungo raggio a Kiev, delle “questioni
chiave nelle relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti e la Cina, la sicurezza globale e regionale, la guerra
della Russia contro l’Ucraina e lo Stretto di Taiwan” hanno dialogato ieri il consigliere americano per
la sicurezza, Jake Sullivan, e il capo della politica estera del Partito comunista cinese, Wang Yi, a
Vienna.
A rendere noti i contenuti di quella che viene definita “una discussione franca, sostanziale e costruttiva”
è la Casa Bianca sottolineando che l’incontro rientra “negli sforzi in corso per tenere il dialogo con
Pechino in base agli impegni presi da Joe Biden e Xi Jinping a Bali lo scorso novembre”.
Canale che il consigliere Usa e il funzionario cinese hanno ribadito di voler “mantenere aperto”.
Questo, mentre il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, nel suo tour europeo a Parigi e Berlino nel
colloquio con le omologhe francesi, Catherine Colonna e Annalena Baerbock, ha ribadito che il suo
Paese è “impegnato per una soluzione politica alla crisi in Ucraina” sulla quale Pechino vuole
“mantenere le comunicazioni aperte con tutte le parti coinvolte” e “svolgere un ruolo costruttivo”….
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/attacco-zelensky-rallenta-pace-usa-cina-
ora-parlano/7158673/
13 maggio 23 FQ:
“PACE, LA “MISSIONE” DI BERGOGLIO: SPINGERE KIEV AL CESSATE IL FUOCO
BOMBE E DIPLOMAZIA - Oggi l’incontro a Roma. Il disegno del Papa: smettere di sparare e di
armare, poi mediare. Si muove anche Pechino
Di Alessia Grossi
L’agenda vuota per l’intera giornata e l’arrivo di Volodymyr Zelensky a Roma: due dettagli che,
confermati da rumors vaticani hanno svelato l’incontro di tra il presidente ucraino e il Papa.
Un incontro quello di oggi pomeriggio, seguito a otto mesi di lavorio della Santa Sede per la pace, due
telefonate seguite allo scoppio del conflitto e un viaggio mancato.
Un incontro i cui dettagli tornano “molto riservati”, spiegano fonti vaticane, dopo l’annuncio pubblico
di Bergoglio di ritorno dall’Ungheria di una “missione di pace”….
Si muove anche la Cina: lunedì l’inviato speciale per l’Eurasia sarà a Kiev per poi proseguire in
Polonia, Francia, Germania e Russia in “uno sforzo per promuovere colloqui di pace”, anche se “un
incontro con Putin non è in agenda”, fa sapere il Cremlino….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/13/pace-la-missione-di-bergoglio-spingere-
kiev-al-cessate-il-fuoco/7159893/
13 maggio 23 Corriere Calabria:
“ZELENSKY, «L’ITALIA È DALLA PARTE GIUSTA IN QUESTA GUERRA»
Il presidente ucraino ha incontrato in Vaticano papa Francesco. Il film della giornata….
Ore 17: 16 – Il colloquio tra il Papa e Zelensky è durato 40 minuti. Zelensky lascia il Vaticano dopo la
visita a Papa Francesco
Ore 17:01 – Papa Francesco ha donato al presidente ucraino Zelensky una piccola scultura che
rappresenta un ramoscello d’ulivo, simbolo della pace. Il presidente ucraino ha invece donato al Papa
un’icona della Madonna dipinta sui resti di un giubbotto antiproiettile…..
Ore 15:35 – Conferenza stampa congiunta della premier, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky, nel corso della quale la presidente del consiglio conferma il sostegno militare
all’Ucraina…..
Ore 13:53 – Si svolge in inglese, senza interpreti, il colloquio a due fra la presidente del Consiglio
Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi, iniziato alle 13.05….
Ore 13:15 – “Riconfermo il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sul piano degli aiuti militari,
finanziari, umanitari e della ricostruzione, sul breve e lungo termine. Sono in gioco non solo
l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma anche la libertà dei popoli e l’ordine
internazionale”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del colloquio al Quirinale…..
Nel pomeriggio – intorno alle 16 – sarà quindi dal Papa e alle 18.30 è prevista l’intervista con Bruno
Vespa per Porta a Porta.
Ore 10:13 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato all’aeroporto di Ciampino a Roma.
Ad attenderlo il ministro degli Esteri Tajani….”
https://www.corrieredellacalabria.it/2023/05/13/zelensky-a-roma-ecco-il-programma-della-visita/
14 maggio 23 FQ:
“ZELENSKY A FRANCESCO: “L’UNICA FORMULA PER LA PACE È LA NOSTRA”
INCONTRO IN VATICANO - Bergoglio auspica aiuti per le “vittime innocenti”, il leader chiede
sostegno per i bimbi deportati. E dice: “Con Mosca non parlo”
DI A. G.
…..Quindici mesi di attesa e 40 minuti di colloquio nello studio dell’aula Paolo Vi, il tempo degli
incontri importanti.
Nel dialogo tra i due capi di Stato “la situazione umanitaria e politica dell’Ucraina provocata dalla
guerra in corso – riferisce poco dopo il portavoce vaticano Matteo Bruni – il Papa ha assicurato la sua
preghiera costante, testimoniata dai suoi tanti appelli pubblici e dall’invocazione continua al Signore per
la pace, fin dal febbraio dello scorso anno.
Entrambi hanno convenuto sulla necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della
popolazione. Il Papa ha sottolineato in particolare la necessità urgente di ‘gesti di umanità’ nei confronti
delle persone più fragili, vittime innocenti del conflitto”…..
Ma è sul piano di pace che la visita, accuratamente preparata da Bergoglio con tanto di interprete
francescano, fra Marko Gonkalo, nato a Zhytomyr, in Ucraina, non ha avuto il finale sperato “l’intento
del Papa di accreditarsi come mediatore”, spiega una fonte vaticana.
Il leader ucraino, infatti, ci ha tenuto a far sapere non solo di aver consegnato al Papa il suo piano di
pace, l’unico percorribile. “Con tutto il rispetto per il Papa – ha concluso Zelensky – la questione è che
non abbiamo bisogno di mediatori fra l’Ucraina e l’aggressore che ha occupato i nostri territori, noi
dobbiamo fare e scrivere un piano di azione per una pace giusta in Ucraina. Ho invitato il Papa come
uno dei leader per lavorare alla formula della pace – ha detto ancora – Ma non possiamo invitare la
Russia che bloccherebbe tutto. Con lui non parlo. La via d’uscita è la controffensiva”, ha concluso…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/14/zelensky-a-francesco-lunica-formula-per-
la-pace-e-la-nostra/7160705/
14 maggio 23 FQ:
“L’UE STUDIA ALTRE SANZIONI, MA L’EXPORT RUSSO CRESCE
PETROLIO E GAS - Navi verso Cina e India, l’Ue compra il Gnl
Di Marco Palombi
Come i combattimenti sul campo, anche la guerra economica è diventata d’attrito: i Paesi occidentali
continuano a sanzionare in modo mai visto per estensione e profondità l’economia russa, quella si
ostina a non crollare e anzi a produrre via export gli incassi con cui Vladimir Putin finanzia la guerra
in Ucraina e il suo sistema di potere.
Mentre la Ue discute il suo undicesimo pacchetto di sanzioni, per dire, si scopre che l’export petrolifero
di Mosca, il vero bancomat del Cremlino, continua ad andare come se non ci fosse in vigore alcun
embargo.
Partiamo da petrolio e affini. Nei primi 4 mesi del 2023, nonostante lo stop alla vendita in Europa,
l’export di prodotti raffinati è ai massimi dal 2016, un dato che a maggio, mese di manutenzione delle
raffinerie, è destinato a calare.
Al contrario sarà l’export di greggio via nave ad aumentare, come fa da febbraio: a marzo era a 3,2
milioni di barili al giorno, nelle quattro settimane da Pasqua alla prima di maggio – secondo il
dataset Bloomberg – ha raggiunto i 3,55, il picco da quando l’agenzia Usa ha iniziato il suo
monitoraggio (inizio 2022).
La destinazione è l’Asia, Cina e India in testa, che hanno di fatto sostituito l’Europa come acquirente:
basti dire che Nuova Delhi prima della guerra acquistava da Mosca meno dell’1% del suo fabbisogno,
ora più della metà.
Il motivo è semplice: il greggio russo costa circa 10-12 dollari al barile in meno rispetto a quello dei
concorrenti…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/14/lue-studia-altre-sanzioni-ma-lexport-russo-
cresce/7160703/
15 maggio 23 Avvenire:
“UCRAINA. GUERRA GIORNO 446: LE MOSSE DIETRO IL VIAGGIO DI ZELENSKY E LE
DIVISIONI RUSSE
Il presidente nelle capitali europee per chiedere più sostegno.
Dubbi sulla controffensiva massiccia a breve, forse si scommette sull'incrinarsi del fronte di Mosca.
Attacco a un "ministro" a Lugansk
Andrea Lavazza
…..Le promesse giunte da Berlino e Londra (e forse in misura minore e meno pubblicizzate da Roma e
Parigi), impegnative in termini di mezzi e di risorse, non potranno concretizzarsi con arrivi in Ucraina
di treni e Tir carichi di materiale fra pochi giorni o settimane.
Resta quindi da capire se Kiev tenterà la spallata nella finestra di primavera per ricacciare indietro le
forze d’occupazione russe, oppure tenterà azioni circoscritte per tenere Mosca sotto pressione e
attendere di avere a disposizione armi a lunga gittata e i caccia F16 per dare vita all’assalto finale.
Le nebbie di guerra sono quelle che possono mettere fuori strada il nemico che aspetta l’azione
offensiva.…..
Il tutto avviene mentre Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici dal 2019 ed
ex ambasciatore in Russia, dà il via con la sua delegazione alla missione in Europa che lo porterà
prima a Kiev (probabilmente da martedì 16) e poi a Mosca, negli sforzi di Pechino per trovare una
"soluzione politica".
Li si recherà anche in Polonia, Francia e Germania, secondo quanto annunciato dal ministero degli
Esteri cinese la scorsa settimana, "per comunicazioni approfondite" e per rimarcare che "dallo scoppio
della crisi ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo
attivamente colloqui di pace"….”
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/ucraina-guerra-giorno-446-le-mosse-dietro-il-viaggio-di-
zelensky
16 maggio 23 FQ:
“KIEV E LE TRAPPOLE DELLA “VITTORIA”
IL VIAGGIO DI ZELENSKY IN EUROPA - Il leader ucraino cerca una posizione di forza sul campo,
ma gli Usa giocano la loro partita con la Cina e l’Ue deve sbrigarsela da sola.
Il rischio è un massacro continentale. O una guerra infinita
Di Fabio Mini
….Gli Stati Uniti sono stati chiari: non sono convinti che la controffensiva ucraina, se e quando
avverrà, possa essere conclusiva.
La vittoria non potrà coincidere con la ripresa di parte del territorio occupato o con una tregua
temporanea. Gli Stati Uniti sosterranno Kiev fino all’ultimo ucraino ma non più di tanto; l’Europa
deve sbrigarsela da sola.
La loro priorità è la partita globale con la Cina e ora che il fronte militare euro-atlantico è compattato a
parole, gli europei devono dimostrarlo con i fatti…..
Gli Stati Uniti dubitano che l’Ucraina nelle attuali condizioni possa ottenere tutto ciò che chiede e
premono perché le forze armate europee s’impegnino direttamente in Ucraina, ma senza superare la
soglia strategica che li coinvolgerebbe…..
La vittoria militare sul campo alla ricerca della “posizione di forza” da parte della sola Ucraina
opportunamente “assistita” non si preannuncia risolutiva e quella ricercata con l’intervento di tutta
l’Europa in armi è destinata o al massacro continentale o alla guerra infinita…..
Perché si possa contare su una stabilizzazione continentale di medio-lungo termine bisognerebbe che
la Russia si ritirasse spontaneamente dai territori occupati e che Europa, Nato e Russia
s’impegnassero nella realizzazione di una nuova sicurezza in Europa…..
Sulla questione nucleare, la baldanza di Kiev sul presunto “bluff” russo è proprio diretta a evitare che
gli europei cessino di sostenere l’Ucraina, ed è comprensibile.
Ma è anche una sfida rivolta alla Russia e soprattutto un capestro per le potenze nucleari europee e
statunitensi che, nel caso non fosse un bluff, sarebbero costrette a decidere se intervenire con gli stessi
mezzi.
Allora, l’ammonimento di Zelensky sull’invio al fronte dei nostri figli assumerebbe una prospettiva
molto più ampia e grave: non avremo più né figli né nipoti da mandare al fronte”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/kiev-e-le-trappoledella-vittoria/7162193/
16 maggio 23 FQ:
“IL SIMBOLO “NAZI” SULLA FELPA IN REALTÀ È L’EMBLEMA STORICO DELLE FORZE
ARMATE
La polemica che si è diffusa sul web sul presunto simbolo nazista sulla felpa indossata dal presidente
Zelensky in occasione della visita in Italia ha suscitato molti dibattiti, ma non ha trovato riscontri.
Secondo i sostenitori della tesi, il leader ha indossato una felpa nera con una spada alata bianca,
promuovendo e mostrando durante l’incontro ufficiale lo stesso simbolo di Pravy Sektor, la formazione
paramilitare ucraina di estrema destra.
A Berlino, invece, non avrebbe osato tanto. In realtà i due disegni sono simili, ma non uguali.
Quello stampato sulla felpa di Zelensky è il tridente, che rappresenta le forze armate terrestri ucraine.
Il sito Bufale.net ha anche comparato i due emblemi, evidenziando come quello sulla felpa di Zelensky
richiama proprio la simbologia della nazione ucraina che risale a Vladimiro il Grande (900 d.C.) e poi
tramandata dal Rus di Kiev, entità monarchica medievale degli Slavi orientali, sorta verso la fine del IX
secolo, su un territorio che oggi è diviso tra Ucraina, Russia europea, Bielorussia, Moldavia, Polonia,
Lituania, Lettonia ed Estonia orientale.
Ci sono altre differenze: le punte nel simbolo di estrema destra sono diverse – più ampie – e non si
trova il bordo inferiore che racchiude l’elsa della spada….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/il-simbolo-nazi-sulla-felpa-in-realta-e-
lemblema-storico-delle-forze-armate/7162351/
17 maggio 23 FQ:
“SERVONO PROIETTILI PER L’UCRAINA: 15 MILIONI NEL DECRETO LAVORO
ARMI, ALTRO CHE REDDITO - Per potenziare la filiera e rimpinguare le scorte inviate in Ucraina
ecco nuovi fondi per i centri gestiti dall’Agenzia della Difesa
Di Carlo Di Foggia
Giorgia Meloni lo ha ribadito più volte, da ultimo in Parlamento a marzo: inviare armi all’Ucraina
non ha un costo per lo Stato e dire il contrario è solo “puerile propaganda”, visto che – è il
ragionamento – a Kiev mandiamo avanzi di magazzino.
Così però non è: al momento la spesa stimata è di circa 1 miliardo, ma è destinata a salire.
La conferma, nel suo piccolo, arriva da una normetta inserita nel “decreto Lavoro”, ora in discussione
al Senato.
Nel testo approvato il giorno della Festa dei lavoratori per eliminare il Reddito di cittadinanza, il
governo ha stanziato anche 15 milioni per potenziare la filiera delle munizioni.
Nello specifico, 5,5 milioni nel 2023 e 9 nel 2024 per due stabilimenti dell’Agenzia industrie difesa,
controllata del ministero diretta dal dalemiano, poi renziano, infine gueriniano (nel senso di Lorenzo
Guerini, ex ministro della Difesa) Nicola Latorre, ex parlamentare dem nominato dal Conte-2 e
riconfermato da Meloni….
La guerra ha infatti prodotto l’esigenza di rafforzare la produzione per continuare a rispondere alle
forniture alle forze armate ucraine, senza tuttavia sguarnire le riserve nazionali”.
Insomma, mandiamo e manderemo proietti e missili a Kiev, serve rimpiazzarli o gestirli….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/servono-proiettili-per-l-ucraina-15-milioni-
nel-decreto-lavoro/7163664/
17 maggio 23 FQ:
“UE, 11° PACCHETTO BLOCCATO. TUTTE LE FALLE DELL’EMBARGO
AL RIPARO - Diamanti e metalli sono intoccabili
Di Nicola Borzi
L’undicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia per ora non si farà: la proposta della
Commissione Ue, che prende di mira i Paesi che si prestano alle triangolazioni, non ha trovato consensi.
Contraria, su tutti, è la Germania: secondo Politico, “Berlino preferirebbe elencare solo aziende
anziché Paesi”.
Nel 2021, la Russia era il quinto partner commerciale Ue con un interscambio di 258 miliardi: le
principali importazioni europee erano combustibili, legname, metalli e fertilizzanti.
Dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, il valore dell’import da Mosca è calato a metà: tra
marzo 2022 e gennaio scorso, l’Unione europea ha importato dalla Russia merci per 171 miliardi.
Numerose voci dell’export di Mosca verso i 27 Paesi Ue sinora non sono state toccate, in parte per
l’attività di lobbying delle categorie, in parte per la riluttanza di Bruxelles a colpire beni essenziali per
alcuni settori strategici.
Tra i prodotti sinora rimasti fuori dalle sanzioni c’è il gas naturale liquefatto di Mosca: dall’inizio
della guerra le consegne di Gnl russo all’Europa sono aumentate a 22 miliardi di metri cubi rispetto ai
16 circa del 2021.
Nessuno stop nemmeno contro l’industria nucleare russa Rosatom, dalla quale Ungheria e Bulgaria
sono fortemente dipendenti.
L’import Ue di prodotti dell’industria nucleare russa nel 2022 è valso quasi 750 milioni: la Russia ha
fornito un quinto dell’uranio, un quarto dei sistemi di conversione e un terzo dei servizi di arricchimento
utilizzati nella Ue nel 2021.
Tra i beni esentati ci sono poi i diamanti. L’anno scorso la Ue ha acquistato pietre russe per 1,4
miliardi e non ha colpito il gigante minerario pubblico russo Alrosa.
Il Belgio – sede del maggior centro commerciale di diamanti del mondo, Anversa – l’anno scorso ha
fatto pressioni per fermare ogni ipotesi di embargo….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/sanzioni-ue-russia-11-pacchetto-bloccato-
tutte-le-falle-dellembargo/7163657/
17 maggio 23 FQ:
“CINA E VIA DELLA SETA, RETROMARCIA DELL’ITALIA SU ORDINE USA
ROMA-PECHINO - Governo Meloni in difficoltà sull’intesa siglata da Conte da rinnovare a fine
anno: più dei 77 miliardi di scambi commerciali Pesano le minacce alleate
Di Alessia Grossi
“L’unità e la solidarietà tra gli Stati membri dell’Unione europea sono le basi per l’azione dell’Ue nei
confronti della Cina, che resta definita come partner, competitor e rivale sistemico”.
E ancora “gli interessi nazionali di breve termine non devono minare l’unità e la solidarietà europea
se l’Unione vuole avere la forza per gestire l’ascesa della Cina, sempre più assertiva”. Basterebbero
queste poche righe contenute nel paper presentato dal Servizio di Azione Esterna ai ministri degli
Esteri europei a Stoccolma la scorsa settimana per sospettare che l’Italia non rinnoverà il
Memorandum sulla Via della Seta sottoscritto nel marzo 2019 dal primo governo di Giuseppe Conte e
in scadenza nel 2024.
Se l’accordo non viene disdetto entro dicembre si proroga automaticamente per un altro quinquennio.
Il governo di Giorgia Meloni ancora tace….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/cina-via-della-seta-retromarcia-dellitalia-
su-ordine-usa/7163596/
17 maggio 23 FQ:
“CASO ASSANGE 25 EX DIPLOMATICI LANCIANO UN APPELLO PER
LIBERARLO
….Eppure, da vice-presidente Biden aveva riconosciuto che le rivelazioni di WikiLeaks non avevano
provocato “alcun danno sostanziale”.
Ciò nonostante, Washington incriminò Assange con 17 capi d’accusa, basati su una legge antiquata –
l’Espionage Act del 1917 – che poneva limiti alla stampa durante la Grande guerra….
I diplomatici sono tra i primi a riconoscere quanto può nuocere la fuga di rapporti e altri documenti
riservati.
Ma se la “riservatezza” serve a celare crimini di guerra, prevale il dovere del funzionario di
denunciarli e il diritto del giornalista di renderli pubblici, si tratti o no di scoop.
Va ricordato che nel 2004, durante l’invasione dell’Iraq, 52 ex-diplomatici britannici e 27 ex-
ambasciatori e generali americani di alto rango uscirono dal loro riserbo con due durissime lettere di
critica a Blair e a Bush.
Ora, noi ex-diplomatici ci uniamo ai parlamentari e alle organizzazioni umanitarie che hanno firmato
appelli per la liberazione del giornalista, essendo convinti che le democrazie prosperano solo se hanno il
coraggio di guardarsi allo specchio.
A tal fine ci appelliamo al nostro governo affinché si unisca a tutti coloro che chiedono al presidente
Biden di rinunciare a ogni azione contro Julian Assange, in coerenza con quanto fatto da Obama…”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/17/caso-assange-25-ex-diplomatici-lanciano-
un-appello-per-liberarlo/7163492/
10 maggio 23 Panorama:
“NELLA PALESTINA OCCUPATA, ANCHE LA MEMORIA RISCHIA DI ESSERE
CANCELLATA
Settantacinque anni fa iniziava la Nakba, la «catastrofe», l’inizio dell’occupazione israeliana. Una
storia quasi sparita nella narrativa dell’Occidente
di Diletta Bellotti
Dall’inizio del 2023, in Cisgiordania, sono stati uccisi più di centodieci palestinesi dall’esercito
israeliano (fonte: The New Arab)….
Potrei parlarvi dell’indagine della Corte penale internazionale nei confronti di Israele per crimini
contro l’umanità, della consueta irruzione violenta nelle moschee durante il Ramadan, fotografare
qualche bambino che ha un’apparenza degna della nostra pietà: esotico, ma non troppo, il giusto per
poterci riconoscere nel suo dolore….
Potremmo boicottare, disinvestire e sanzionare, imparare dalle università che hanno lottato per
interrompere la collaborazione con l’Università di Ariel, costruita sui territori occupati illegalmente.
Possiamo e dobbiamo fare molto, tutto il possibile, come alleati di un popolo in lotta contro uno Stato
coloniale.
Eppure, oggi, niente mi sembra più necessario che proteggere a ogni costo la memoria di quello che è,
creare un luogo dove le voci di chi è oppresso resistono per sempre: una terra sempre fertile per la
liberazione, quando arriverà.
Settantacinque anni fa iniziava la Nakba, la «catastrofe», l’inizio dell’occupazione sionista.
L’inizio anche di quello che Ilan Pappé, ne “La pulizia etnica della Palestina”, chiama
«memoricidio»…..
Sono settantacinque anni che l’orizzonte tenta di fagocitare il sole: settantacinque anni di pulizia
etnica, di apartheid, di raid militari, di bombardamenti, di armi chimiche, di embargo, di checkpoint, di
risoluzioni e promesse, di menzogne.
Ogni anno, chi è al potere, confuta un altro po’: un’altra data, un altro dato.
Parlano di pace e democrazia in Medio Oriente, non sapendo niente della prima né della seconda,
strumentalizzando e distorcendo la verità a loro piacimento, mentre stringono accordi e finanziano
crimini di guerra….”
https://espresso.repubblica.it/opinioni/2023/05/10/news/palestina_occupata-398861623/
16 maggio 23 FQ:
“ERDOGAN SI FERMA AL 49,2%, SARÀ BALLOTTAGGIO. MA LO SFIDANTE KILIÇDAROGLU
HA POCHE CHANCE
Di Roberta Zunini
….Nessuno ha superato il 50 per cento: Erdogan ha ottenuto il risultato migliore con il 49,51% dei
voti; il principale sfidante, Kılıçdaroglu, il 44,89%; Sinan Ogan il 5,17% e Muharrem Ince lo 0,44%.
Ma non sono solo i numeri a far ritenere che Erdogan vincerà anche il secondo turno.
Intanto il fatto che il partito conservatore di ispirazione islamica della Giustizia e sviluppo (Akp)
guidato dal presidente Erdogan abbia vinto per l’ennesima volta le elezioni legislative – tenutesi
anch’esse domenica – è importante anche per un esito favorevole, nel ballottaggio per le Presidenziali,
alla riconferma dello stesso capo dello Stato….
Del resto se un autocrate riesce a sopravvivere alle conseguenze di un’inflazione al 95%, alla rabbia
dei terremotati dopo il devastante sisma che ha sepolto 50mila persone e distrutto di fatto intere città,
come Hatay, le piaghe insomma che negli ultimi 12 mesi hanno messo in ginocchio la società turca, si
sentirà ancora più orgoglioso di sé, per usare un eufemismo.
A parte Diyarbakir, la cosiddetta “capitale” dei curdi di Turchia dove ha vinto il candidato del Chp
appoggiato dal partito filo curdo democratico dei popoli, il sud-est rurale martoriato dal terremoto è
rimasto fedele al Sultano”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/16/erdogan-si-ferma-al-492-sara-ballottaggio-
ma-lo-sfidante-kilicdaroglu-ha-poche-chance/7162316/
11 maggio 23 Repubblica:
“TAV TROPPO CARA”: PARIGI GELA L’ITALIA E RINVIA LA SUA TRATTA A
DOPO IL 2043
Il tunnel che attraversa il Moncenisio si collegherà oltre confine alla vecchia linea che sarà rinnovata
di Diego Longhin
….Il tentativo francese è quello di realizzare una delle tratte di accesso della Tav in Francia soltanto
dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033…..
In Italia arriverà in tempo, mentre in Francia la rete adatta - quella che da Saint Jean de Maurienne
incrocia la linea ad alta velocità Parigi- Marsiglia - arriverebbe solo nel 2043, dieci anni dopo il taglio
del nastro e l’uscita dei primi convoglidalla galleria transfrontaliera.
Perché la Francia, in un primo momento, avrebbe solo l’intenzione di dare una sistemata ai binari
esistenti: la storica strada ferrata che da Digione, passando da Chambery, arriva fino a Modane,
incrociando a Saint Jean de Maurienne la linea che sbuca dal nuovo tunnel.
Lavori che verrebbero ultimati per il 2032.
Le ipotesi e il cronoprogramma sono stati elaborati dal “Coi”, il Conseil d’orientation des
infrastructures.
Grafici e valutazioni ora sono sul tavolo del governo francese, giusto in tempo per la prossima
Conferenza intergovernativa Italofrancese fissata per il 22 giugno a Lione.
Già domani, però, nella cittadina francese ci sarà un primo confronto informale tra i capi delegazione,
Paolo Foietta per l’Italia e Josiane Beaud per la Francia, e i rappresentanti della Ue.
Primo match per capire le reali intenzioni di Parigi e del ministro ai Trasporti Clément Beaune.
A dicembre, in occasione dell’ultima Cig, la Francia aveva chiesto un rinvio delle scelte sulle tratte
nazionali, pur dicendo che la Tav è strategica….
Motivo? In Francia devono intervenire su un percorso di 110 chilometri per un costo di 6,7 miliardi di
euro. Spesa che così verrebbe diluita su un periodo più lungo.
La risistemazione della vecchia linea costerebbe, invece, 600 milioni.
In Italia, dove il tratto è più breve, il costo complessivo è di circa di 2 miliardi e si stanno rispettando i
tempi….
Previsione con tutti i tratti di linea adeguati? Far transitare 190 treni merci al giorno per un totale di
25 milioni di tonnellate l’anno.
Un “peso” che solo una tratta nazionale francese adeguata potrebbe sopportare.
Il restyling di quella vecchia permetterebbe un passaggio, secondo i francesi, di 16,8 milioni di
tonnellate all’anno pari a 162 treni al giorno.
Un dato contestato da parte dell’Italia. Al massimo si arriverebbe a 80-90 convogli al giorno….”
https://www.repubblica.it/economia/2023/05/11/news/tav_torino_lione_francia_cancella_lavori-
399601700/?ref=RHLF-BG-P2-S1-T1
11 maggio 23 Rainews:
“TORINO-LIONE, SI ALLUNGANO ANCORA I TEMPI DI REALIZZAZIONE
La Francia sta valutando di rinviare di dieci anni la realizzazione della linea che porterà al nuovo
tunnel del Moncenisio, atteso entro il 2032, per via dei costi troppo alti del rifacimento.
Sarà solo rimodernata sul vecchio tracciato….
Queste ipotesi insieme ad una nuova tempistica sono sul tavolo del governo francese, e verranno
presentati alla prossima Conferenza intergovernativa Italofrancese fissata per il 22 giugno a Lione.
Domani ci sarà intanto un primo confronto tra i capi delegazione, Paolo Foietta per l'Italia e Josiane
Beaud per la Francia, e i rappresentanti della Ue…..”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/torino-lione-si-allungano-ancora-i-tempi-di-
realizzazione-d8bdc776-c529-4605-9d0b-d67698421641.html
11 maggio 23 Rainews:
“TAV, GIORNATA SULL'ALTALENA PER I TENTENNAMENTI FRANCESI
L'Ue: "Preoccupati". Virano: "I Francesi non possono permettersi uno stop, sono vincolati da
accordi". E intanto i no Tav annunciano una manifestazione nella Valle della Maurienne
"Il rapporto del Coi francese non dà priorità agli investimenti transfrontalieri" e questo "solleva le
nostre preoccupazioni".
Lo dice un funzionario della Commissione Ue interpellato sul possibile rinvio della tratta francese della
Tav Torino-Lione.
Nel progetto, nota, "la costruzione del tunnel di base" è "in corso e procede rapidamente. Ci
aspettiamo che il Governo francese prenda una decisione su una sequenza di studi/investimenti relativi
alle linee di accesso entro l'estate del 2023". "La Commissione europea continuerà a sostenere il
progetto ed è in stretto contatto con Francia e Italia su questo tema".
Virano: “I Francesi non possono permettersi uno stop”
Il rischio che la Tav possa bloccarsi "in teoria esiste, ma la Francia non può permettersi" di non
realizzare la sua parte nazionale della Torino-Lione "perché è legata ad accordi con l'Italia e l'Unione
Europea. Se non dovesse rispettarli subirebbe un danno". …
E i no Tav annunciano battaglia in Francia
Una "manifestazione internazionale determinata" contro la nuova ferrovia ad alta velocità Torino-
Lione è stata convocata nella valle della Maurienne, in territorio francese, per il 17 e il 18 giugno….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/tav-giornata-sullaltalena-per-i-tentennamenti-
francesi-9672d5e1-244d-4a08-b351-c79a0ab9e6fe.html
11 maggio 23 Rainews:
“TAV, PARIGI SMENTISCE: "NESSUN RINVIO, CALENDARIO RESTA IMMUTATO"
Per il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, si tratta solo di "un rapporto indipendente consegnato
al Governo", quello del Coi, contro il quale erano insorti diversi parlamentari d'Oltralpe.
Negate le indiscrezioni di stampa
di Maria Valeria Vendemmia, montaggio di Giancarlo Raviola
"Il Governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino": lo
ha detto oggi all'Ansa il ministro dei Trasporti, Clément Beaune, aggiungendo che le notizie di rinvii
nella costruzione di determinate strutture fanno riferimento non a decisioni prese "ma ad un rapporto
indipendente consegnato al Governo". "Non si tratta in nessun caso - ha precisato Beaune - di una
decisione del Governo e il nostro calendario resta immutato"…
L'allarme su possibili ritardinella costruzione di una parte della sezione francese della Torino-Lione era
scattato un mese fa, con l'appello lanciato al presidente Emmanuel Macron da 60 parlamentari
francesi di diversi partiti politici.
A preoccupare i parlamentari d'Oltralpe - tra cui diversi membri del gruppo di amicizia Italia-Francia -
c'è un recente e contestato rapporto del Consiglio d'orientamento delle infrastrutture (Coi) di Parigi
che raccomanda di rinviare "almeno al 2045" la costruzione della sezione francese del progetto
Torino-Lione. ….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/tav-parigi-smentisce-nessun-rinvio-calendario-resta-
immutato-1a60f6ea-37f1-4458-b829-2c1e0e7e4692.html.
11 maggio 23 Rainews:
“IL CASO TAV AGITA CONFINDUSTRIA
Alla Nuvola Lavazza di Torino sono stati celebrati i 50 anni di Confindustria Piemonte. Gay: "Per noi
resta la data del 2032". Il presidente nazionale Carlo Bonomi sul PNRR: "Sì agli investimenti,
attenzione al debito"
Ludovico Fontana
“Dopo più di trent'anni, fino a ieri devo dire con dispiacere, avevamo una data di conclusione
della Torino-Lione, che è bene ricordare, è il corridoio fondamentale della Lisbona-Kiev. Era il 2032, è
per noi ancora il 2032”. Alle celebrazioni per i 50 anni di Confindustria Piemonte il presidente
regionale Marco Gay commenta la notizia del rischio di un rinvio dei lavori da parte francese della
Tav, poi smentita da Parigi: faremo di tutto perché la data indicata come fine lavori non cambi….”
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/05/il-caso-tav-agita-confindustria-22f982a4-a5a9-
48d6-9ca1-a651590fc3de.html
13 maggio 23 Corriere:
“TAV E RITARDI, FOIETTA: «DISPONIBILITÀ DA PARTE FRANCESE A TROVARE
SOLUZIONI»
di Redazione online
….Incontro il 12 maggio, a Lione, di esponenti di delegazioni italiana e francese della commissione
intergovernativa per la nuova ferrovia Torino-Lione in vista della riunione del 22 giugno, nella stessa
città francese, quando la principale questione sul tappeto saranno i tempi della Francia per realizzare le
vie d'accesso al tunnel transfrontaliero della Tav. Un tema che negli ultimi giorni ha suscitato
preoccupazioni in Italia e nella Ue dopo il rapporto del Consiglio d'orientamento delle Infrastrutture di
Parigi che ha proposto di ritardarne di dieci anni l'entrata in servizio.
«Ho raccolto la disponibilità da parte francese a ricercare e trovare delle soluzioni - dice Paolo Foietta,
presidente della commissione intergovernativa - e a presentarle il 22 giugno a Lione. Ho ribadito che
dieci anni sono un'ipotesi insostenibile, mentre se, per motivazioni varie, il ritardo fosse ragionevole
potrebbe essere gestito. Senza le nuove vie d'accesso comunque dagli attuali 35 treni merci al giorno
nel tunnel del Frejus si passerà a 90-100, con l'entrata in servizio delle vie d'accesso si potrà arrivare a
180 treni al giorno».
https://torino.corriere.it/notizie/economia/23_maggio_12/tav-e-ritardi-foietta-disponibilita-da-parte-
francese-a-trovare-soluzioni-26040a41-4708-4225-af51-e853ef599xlk.shtml
12 maggio 23 FQ:
“PARIGI RIBADISCE, TAV INUTILE. E SALVINI ATTACCA MACRON
SOAP OPERA - Da Oltralpe arriva un altro segnale di frenata sui lavori: basta modernizzare la linea
attuale. Nuova decisione il 22 giugno
Di Gianni Barbacetto
…. Il Tav Torino-Lione viaggia da dieci anni a velocità bassissima: finora sono stati scavati solo 10
chilometri e mezzo dei 115 totali del “tunnel di base” previsto sotto le Alpi in Val di Susa…..
Era filtrato in Italia il contenuto del rapporto preparato da mesi dal Coi, il Consiglio d’orientamento
delle infrastrutture, l’organismo che valuta le opere pubbliche e i relativi investimenti in Francia.
Il documento prende in esame i progetti da realizzare nei prossimi 17 anni, da qui al 2040.
Per il Tav, stila un giudizio che se non è una bocciatura è almeno un rinvio alle calende greche:
analizzata l’opera, conclude che la costruzione della tratta francese del Tav – dall’uscita del tunnel di
base a St. Jean de Maurienne fino a Lione – non è prioritaria, poiché è sufficiente la modernizzazione
della linea già esistente.
Qualora si decidesse di realizzare comunque la nuova linea d’accesso, il Coi prevede l’entrata in
esercizio non prima del 2043: vent’anni da oggi, dieci dopo la prevista entrata in servizio del tunnel di
base (inizialmente fissata al 2029, poi rimandata al 2032 e ora ulteriormente procrastinata al 2033)..….
C’è anche la possibilità che salti il finanziamento del 50% da parte dell’Unione europea, perché questo
era subordinato alla realizzazione “dell’intera opera”, e cioè il tunnel di base ma anche “le vie
d’accesso nazionali, italiana e francese”….
Lo si capirà soltanto dopo le decisioni di Macron, che potrebbe scegliere di stracciare il rapporto del
Coi e mantenere, come garantisce Beaune, il calendario attuale: la comunicazione avverrà
presumibilmente nella Conferenza intergovernativa italo-francese fissata per il 22 giugno a Lione”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/parigi-ribadisce-tav-inutile-e-salvini-
attacca-macron/7158661/
12 maggio 23 FQ:
“RAMELLA: “QUANTA IPOCRISIA SUL TAV, LO DISSERO GIÀ NEL 2019: I DATI ERANO
CHIARI, L’ITALIA LI HA IGNORATI”
L’EX DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE - "I francesi sono solamente ragionevoli: così
spendono 2,2 miliardi, ma noi di più"
Di Carlo Di Foggia
…..Non è una novità, il Coi aveva già detto che non aveva senso rifare quella tratta e bisognava
concentrarsi sul potenziamento della vecchia linea Digione-Modane che passa a Nord di Lione.
Nel 2019 l’allora ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne, oggi premier, scrisse al prefetto di Lione le
stesse cose: ‘L’obiettivo è effettuare investimenti a breve termine nella linea convenzionale e aumentare
la sua capacità fino a 10 milioni di tonnellate di merci all’anno al momento dell’apertura del tunnel
transfrontaliero (2030), poi 15 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le nuove sezioni di linea tra
Lione e la sezione transfrontaliera del tunnel, le riflessioni proseguiranno per determinare gli
investimenti opportuni allo scopo di far fronte nel tempo all’aumento del traffico’.
Insomma, si sapeva già tutto.
E hanno deciso di procedere lo stesso. Il governo francese diceva ragionevolmente che la linea
esistente è sufficiente e le decisioni vanno prese in funzione del traffico: oggi quello merci che passa dal
vecchio tunnel è di 3 milioni di tonnellate annue, per arrivare a 15 bisogna dirottare sui binari quasi
tutto il traffico che oggi passa su gomma dal Fréjus e dal Monte Bianco, ma è impossibile, a meno di
vietarlo. Numeri noti da anni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/05/12/francesco-ramella-quanta-ipocrisia-lo-
dissero-gia-nel-2019-i-dati-erano-chiari-litalia-li-ha-ignorati/7158663/
13 maggio 23 Repubblica:
“FOIETTA “BASTA RITARDI, LA FRANCIA CONDIVIDA LE SCELTE SULLA TAV”
Il presidente della conferenza intergovernativa: "Chi protesta da anni in Val di Susa contro la
realizzazione dell’opera ha torto per definizione"
di Diego Longhin
«Come mi aspettavo, nessuna novità. Una riunione interlocutoria in vista della conferenza del 22
giugno». Cosi Paolo Foietta, presidente di turno della Conferenza intergovernativa tra Italia e Francia
sulla Tav Torino- Lione, dopo essere uscito dalla prefettura di Lione.
Foietta, dopo le prese di posizione italiane, i francesi nella riunione di preparazione non hanno dato
elementi in più rispetto alle scelte sui lavori e i tempi della loro tratta nazionale Torino-Lione?....”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/05/13/news/foietta_basta_ritardi_la_francia_condivida_le_scelte
_sulla_tav-399888753/
12 maggio 23 Venerdì Repubblica:
“IL TERZO VALICO È FINITO NEL TUNNEL
Iniziati dieci anni fa, i lavori per i 53 chilometri che devono portare l’alta velocità da Genova a Milano
arrancano. Tra problemi geologici, processi e amianto. Inchiesta
dal nostro inviato Giuseppe Filetto
Genova. Per tutto il 2022 la talpa ha scavato appena 70 metri di gallerie: la stessa lunghezza che,
secondo il cronoprogramma di Reti ferrovie italiane e Cociv - rispettivamente committente per conto
dello Stato e general contractor - si sarebbe invece dovuta realizzare in un mese.
E se questo ritmo da lumaca dovesse continuare, a conti fatti, per i rimanenti 1.250 metri - la parte di
congiunzione dei due tunnel scavati uno dal lato ligure e l'altro da quello piemontese - non basterebbero
altri 17 anni.
E dire che l'ultimazione della Grande Opera è prevista per il dicembre del 2024. ….
Calogero Mauceri, commissario straordinario governativo, assicura il completamento entro il 2026:
"Confermiamo, invece, il 2024 per l'ultimazione del Nodo di Genova".