UNDICI TESI SULLA GUERRA IN EUROPA

UNDICI TESI SULLA GUERRA IN EUROPA, updated 10/4/22, 3:57 PM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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UNDICI TESI SULLA GUERRA IN EUROPA, E UNDICI COSE CHE DOBBIAMO FARE

1. La guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina è divenuta
una guerra fra Stati Uniti e Russia in cui non solo la popolazione ucraina ma l'intera popolazione
europea e' considerata da entrambe le parti vittima sacrificabile.
2. Il governo autocratico russo, un passo dopo l'altro, si inabissa sempre piu' in una spirale di follia
che impedisce soluzioni concordate adeguate, che mentre all'inizio del conflitto erano agevolmente
negoziabili, ora, dopo tanti mesi di guerra di sterminio della popolazione civile, tante stragi, tante
devastazioni, tanti fatti compiuti irreversibili, diventano sempre piu' difficili.
3. Questa condotta tendenzialmente genocidaria che nell'agire della dirigenza russa e' apocalittica
follia, nella dirigenza americana e' consapevole volonta' di distruzione dell'Europa.
4. L'Unione Europea e' ormai una colonia americana, e la Nato e' l'esercito di occupazione
americano in Europa.
5. Il che significa che in Europa gli Stati Uniti d'America stanno adottando una politica di
dominazione coloniale con la complicita', supina fino alla prostituzione, della quasi totalita' dei
vertici governativi europei (e paradossalmente i soli che si oppongono sono a loro volta degli
autocrati a capo di democrature).
6. Sic stantibus rebus si sta procedendo a tappe forzate verso una guerra totale, quindi nucleare, che
puo' distruggere il continente e forse anche l'intera umanita'.
7. Il sabotaggio dei gasdotti, chiunque lo abbia commesso, recide uno degli ultimi legami tra
Unione Europea e Federazione Russa: sulla base di quell'interesse economico comune si poteva
cominciare a ricostruire un'azione politica e diplomatica di pace; i sabotaggi hanno distrutto questa
residua possibilita'.
8. I cosiddetti "referendum" e la conseguente "annessione” di alcune regioni ucraine alla
Federazione Russa sottraggono alla negoziazione possibile la materia su cui discutere; ergo:
impediscono anch'essi l'avvio di un'azione politica e diplomatica di pace.
9. A questo punto giunti non ha piu' importanza stabilire se la guerra e' cominciata nel 2022 o nel
2014; la via prefigurata dagli accordi di Minsk e' definitivamente ostruita.
10. E non conta piu' stabilire se e quanto la leadership autocratica russa sia stata indotta all'attuale
follia dalla politica aggressiva degli Usa e della Nato, se e quanto la dissoluzione della
Confederazione di Stati Indipendenti succeduta all'URSS sia dipesa prevalentemente da interne
spinte centrifughe o da pesanti condizionamenti esterni.
11. L'unica cosa che conta e' fermare la guerra, prima che la guerra distrugga altre vite, prima che la
guerra distrugga l'Europa, prima che la guerra distrugga l'umanita'.

*
E per fermare! la guerra occorre che noi, persone sollecite del bene comune dell'umanita'
che viviamo nei paesi europei, ci adoperiamo per:
I. l'immediata cessazione della fornitura di armi alla guerra;
II. l'immediata cessazione delle sanzioni che stanno favoreggiando la guerra e devastando
l'economia e le condizioni di vita delle classi lavoratrici e popolari di tutti i paesi europei;
III. sostenere gli obiettori di coscienza, i renitenti alla leva, i disertori di tutte le parti in
conflitto; sostenere tutte le persone che si rifiutano di uccidere;
IV. fornire adeguati aiuti umanitari a tutte le vittime della guerra sopravvissute;
V. sostituire immediatamente alla logica delle armi la difesa popolare nonviolenta;
VI. creare canali di dialogo e solidarieta' tra i popoli;
VII. contrastare la delirante retorica razzista promossa dalla propaganda guerrafondaia: i
popoli non sono responsabili della criminale follia dei loro governi;
VIII. smascherare, denunciare e contrastare le menzogne di ogni propaganda guerriera;
IX. imporre ai governi europei di promuovere negoziati di pace guidati dall'Onu sulla base
del ripristino dello status quo ante il 24 febbraio 2022;
X. imporre ai governi europei di porre il veto a qualunque ulteriore iniziativa della Nato e
predisporre un percorso di scioglimento della Nato;
XI. proporre la nonviolenza come unica politica razionale, realistica e adeguata alla tragica
situazione presente dell'umanita'.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della
biosfera" di Viterbo