Egregio Ministro degli Esteri

Egregio Ministro degli Esteri, updated 4/15/23, 1:33 PM

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Egregio Ministro degli Esteri,
lei, che e' stato Presidente del Parlamento Europeo, certo ricordera' il suo compianto collega e
successore, l'on. Davide Sasso.
E ricordera' anche l'impegno di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista
nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da
47 anni detenuto innocente.
Cosi' come ricordera' che gia' negli anni '90 ripetutamente il Parlamento Europeo aveva sollecitato
la liberazione di Leonard Peltier.
*
Da Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli il 23 agosto 2021 ha espresso - con una
conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di
concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli ha scritto, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per
i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"Invierò una lettera alle autorità Usa chiedendo clemenza per Leonard Peltier. Attivista per i diritti
umani dell'American Indian Movement, è in carcere da 45 anni.
Spero che le autorità accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
*
Analogamente gia' negli anni Novanta del secolo scorso il Parlamento Europeo aveva approvato
risoluzioni a tal fine.
Cosi' recitava il testo della risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata
sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del
23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere
stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni
circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per
arrestare ed estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico federale
statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di
chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di
Leonard Peltier si sono gravemente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita
potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in
violazione del diritto umanitario internazionale ei suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessogli dal diritto
statunitense,
1. insistere ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insistere affinché Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure
mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla
reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard
Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione,
al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
*
Egregio Ministro degli Esteri,
lei ricordera' anche che nel corso di quasi mezzo secolo la liberazione di Leonard Peltier e' stata
richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu,
Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.
E ricordera' anche che lo scorso anno due nuovi autorevoli inviti, tra molti altri, sono stati rivolti al
Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo
americano: dapprima la Commissione giuridica ad hoc dell' Onu, e successivamente con voto
unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito di cui il Presidente
Biden fa parte).
*
Di seguito un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard
Peltier:
Consiglio dei diritti umani
Gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria
Pareri adottati dal gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria nella sua novantatreesima sessione,
dal 30 marzo all'8 aprile 2022
Parere n. 7/2022 riguardante Leonard Peltier (Stati Uniti d'America)
1. Il gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria è stato istituito nella risoluzione 1991/42 della
Commissione per i diritti dell'uomo. Nella sua risoluzione 1997/50, la Commissione ha esteso e
chiarito il mandato del gruppo di lavoro. Ai sensi della risoluzione 60/251 dell'Assemblea generale
e della decisione 1/102 del Consiglio dei diritti umani, il Consiglio ha assunto il mandato della
Commissione. Il Consiglio ha recentemente prorogato il mandato del gruppo di lavoro per un
periodo di tre anni nella sua risoluzione 42/22.
2. Conformemente alle proprie modalità di lavoro (1), in data 10 dicembre 2021 il Working Group
ha trasmesso al Governo degli Stati Uniti d'America una comunicazione riguardante Leonard
Peltier. Il governo ha risposto alla comunicazione l'11 febbraio 2022. Lo Stato è parte del Patto
internazionale relativo ai diritti civili e politici.
3. Il Gruppo di lavoro considera arbitraria la privazione della libertà nei seguenti casi:
(a) Quando è chiaramente impossibile invocare qualsiasi base giuridica che giustifichi la privazione
della libertà (come quando una persona è trattenuta in detenzione dopo il completamento della
pena o nonostante una legge di amnistia applicabile a lui o lei) (categoria I) ;
(b) Quando la privazione della libertà deriva dall'esercizio dei diritti o delle libertà garantiti dagli
articoli 7, 13, 14, 18, 19, 20 e 21 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e, per quanto
riguarda gli Stati parti, da gli articoli 12, 18, 19, 21, 22, 25, 26 e 27 del Patto (categoria II);
(c) Quando l'inosservanza totale o parziale delle norme internazionali relative al diritto a un giusto
processo, stabilite nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e nei relativi strumenti
internazionali accettati dagli Stati interessati, è di tale gravità da dare alla privazione della libertà
un carattere arbitrario (categoria III);
(d) Quando richiedenti asilo, immigrati o rifugiati sono soggetti a custodia amministrativa
prolungata senza possibilità di revisione o ricorso amministrativo o giudiziario (categoria IV);
(e) Quando la privazione della libertà costituisce una violazione del diritto internazionale per motivi
di discriminazione basata sulla nascita, l'origine nazionale, etnica o sociale, la lingua, la religione,
la condizione economica, le opinioni politiche o di altra natura, il genere, l'orientamento sessuale,
la disabilità o qualsiasi altro status, che miri o possa portare a ignorare l'uguaglianza degli esseri
umani (categoria V).
(...)
Disposizione
101. Alla luce di quanto precede, il Gruppo di lavoro esprime il seguente parere:
La privazione della libertà di Leonard Peltier, contravvenendo agli articoli 2, 7 e 9 della
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e agli articoli 2 (1), 9 e 26 del Patto internazionale
relativo ai diritti civili e politici, è arbitraria e rientra nella categorie III e V.
102. Il gruppo di lavoro chiede al governo degli Stati Uniti di adottare le misure necessarie per
porre rimedio alla situazione del sig. Peltier senza indugio e renderla conforme alle norme
internazionali pertinenti, comprese quelle stabilite nella Dichiarazione universale dei diritti
dell'uomo e il Patto internazionale sui diritti civili e politici.
103. Il gruppo di lavoro ritiene che, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, compreso il
rischio per la salute del sig. Peltier, il rimedio appropriato sarebbe quello di rilasciare
immediatamente il sig. Peltier e concedergli un diritto esecutivo al risarcimento e ad altre
riparazioni, conformemente al diritto internazionale (48). Nell'attuale contesto della pandemia di
COVID-19 e della minaccia che essa rappresenta nei luoghi di detenzione, il gruppo di lavoro invita
il governo ad adottare misure urgenti per garantire l'immediato rilascio di Peltier.
104. Il gruppo di lavoro esorta il governo a garantire un'indagine completa e indipendente sulle
circostanze relative alla detenzione arbitraria del sig. Peltier e ad adottare le misure appropriate
contro i responsabili della violazione dei suoi diritti.
105. Conformemente al paragrafo 33 (a) dei suoi metodi di lavoro, il Gruppo di lavoro deferisce il
presente caso al Relatore speciale sulla tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o
degradanti, il Relatore speciale sul diritto di tutti alla godimento del più alto livello raggiungibile di
salute fisica e mentale, l'esperto indipendente sul godimento di tutti i diritti umani da parte delle
persone anziane e il relatore speciale sui diritti delle popolazioni indigene, per un'azione
appropriata.
106. Il Gruppo di lavoro chiede al Governo di diffondere il presente parere con tutti i mezzi
disponibili e il più ampiamente possibile.
Procedura di follow-up
107. Conformemente al paragrafo 20 dei suoi metodi di lavoro, il Gruppo di lavoro richiede alla
fonte e al Governo di fornirgli informazioni sulle azioni intraprese in seguito alle raccomandazioni
formulate nel presente parere, tra cui:
(a) se il sig. Peltier è stato rilasciato e, in caso affermativo, in quale data;
(b) se sono stati corrisposti compensi o altri risarcimenti al sig. Peltier;
(c) Se è stata condotta un'indagine sulla violazione dei diritti del sig. Peltier e, in tal caso, l'esito
dell'indagine;
(d) se sono stati apportati emendamenti legislativi o cambiamenti nella pratica per armonizzare le
leggi e le pratiche degli Stati Uniti con i suoi obblighi internazionali in linea con il presente parere;
(e) Se sono state intraprese altre azioni per attuare il presente parere.
108. Il Governo è invitato a informare il Gruppo di lavoro di eventuali difficoltà incontrate
nell'attuazione delle raccomandazioni formulate nel presente parere e se sia necessaria ulteriore
assistenza tecnica, ad esempio attraverso una visita del Gruppo di lavoro.
109. Il gruppo di lavoro chiede alla fonte e al governo di fornire le suddette informazioni entro sei
mesi dalla data di trasmissione della presente opinione. Tuttavia, il gruppo di lavoro si riserva il
diritto di intraprendere azioni proprie in seguito al parere se vengono portate alla sua attenzione
nuove preoccupazioni in relazione al caso. Tale azione consentirebbe al gruppo di lavoro di
informare il Consiglio dei diritti umani dei progressi compiuti nell'attuazione delle sue
raccomandazioni, nonché di qualsiasi mancata azione.
110. Il Gruppo di lavoro ricorda che il Consiglio per i diritti umani ha incoraggiato tutti gli Stati a
cooperare con il Gruppo di lavoro e ha chiesto loro di tenere conto delle sue opinioni e, ove
necessario, di adottare le misure appropriate per porre rimedio alla situazione delle persone
arbitrariamente private della loro libertà, e di informare il gruppo di lavoro dei passi compiuti (49).
[Adottato il 30 marzo 2022]
*
Di seguito il testo integrale della risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del
Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022:
La seguente Risoluzione sarà esaminata dal Comitato Risoluzioni nella riunione dell'8 settembre
2022.
Inviato da:
Ruth Bufalo/ND
Patrick Hart/Presidente/ND
Kari Breker/Vicepresidente/ND
Adam Goldwyn/ND
Chiara Pratte/AZ
Risoluzione di prendere in considerazione un premio di clemenza esecutiva per Leonard Peltier
PREMESSO CHE i Democratici hanno cercato di utilizzare i poteri di clemenza per garantire il
rilascio di coloro che scontano pene detentive indebitamente lunghe o ingiuste; E
CONSIDERATO che l'amministrazione Obama ha commutato le condanne di oltre 1.700 persone
che stavano scontando condanne ingiuste dopo un esame approfondito dei loro casi individuali e
l'amministrazione Biden ha finora utilizzato i poteri di clemenza per più di 75 persone che stavano
scontando condanne ingiuste come parte di una più ampia strategia per rendere il sistema di
giustizia penale più equo; E
PREMESSO che l'amministrazione Biden, sotto la direzione del segretario Deb Haaland, sta
conducendo un'indagine storica sugli impatti sociali duraturi - come traumi storici e
intergenerazionali - del sistema federale indiano di collegio che ha separato il signor Peltier dalla
sua famiglia in un momento giovane età; E
PREMESSO CHE, il signor Peltier ha 77 anni e ha scontato più di 45 anni in una prigione federale
- almeno cinque anni di isolamento - in numerose carceri negli Stati Uniti; E
PREMESSO che Leonard Peltier è nativo americano, anziano e soffre di gravi condizioni di salute,
tra cui il diabete e un letale aneurisma dell'aorta addominale; vita che finisce se rotto; E
PREMESSO CHE il Dipartimento di Giustizia (DOJ) ha emesso una risposta nazionale alla
pandemia di COVID-19 che autorizza il Federal Bureau of Prisons (BOP) a rilasciare detenuti
anziani e persone con condizioni di salute sottostanti dalle carceri federali; Il signor Peltier è
imprigionato presso il Coleman Federal Correctional Complex in Florida e si qualifica per il rilascio
anticipato secondo le linee guida BOP; E
PREMESSO CHE, il signor Peltier è stato giudicato colpevole e condannato a due ergastoli
consecutivi nel 1977 per gli omicidi degli agenti del Federal Bureau of Investigation (FBI) Ronald
Williams e Jack Coler, uccisi il 26 giugno 1975, durante uno scontro con membri dell'American
Indian Movimento (AIM) nella riserva indiana di Pine Ridge; Anche Joseph Stuntz, un membro di
23 anni della tribù Coeur d'Alene, è stato ucciso quel giorno e la sua morte non è mai stata
indagata; E
PREMESSO CHE, il Sig. Peltier è stato estradato dal Canada sulla base di false dichiarazioni di un
presunto testimone oculare che in seguito ha ritrattato la sua testimonianza; E
CONSIDERATO che molte irregolarità probatorie e procedurali sono emerse durante l'accusa del
signor Peltier, come il presunto testimone oculare chiave delle sparatorie che successivamente ha
ritrattato la testimonianza rivelando minacce contro il testimone oculare e la famiglia da parte
dell'FBI; E
CONSIDERATO che una sentenza del Freedom of Information Act del 1980 ha rivelato agli
avvocati del sig. Peltier che l'accusa aveva nascosto prove che avrebbero potuto avere un impatto
sul caso del sig. Peltier; E
CONSIDERATO che, sebbene gli esperti legali abbiano criticato il processo per il mancato giusto
processo, gli appelli per l'esame presidenziale della clemenza da parte di illustri americani e
organizzazioni giudiziarie non hanno avuto successo; E
PREMESSO che ciò diminuisce ulteriormente la fiducia degli indiani d'America nel sistema di
giustizia penale in tutto il paese; E
PREMESSO CHE, centinaia di nazioni tribali hanno sostenuto il rilascio anticipato e la clemenza
del signor Peltier nel corso degli anni, e la Turtle Mountain Band di Chippewa, di cui il signor
Peltier è un membro, ha offerto alloggio, sostegno agli anziani e servizi di reintegrazione al signor
Peltier pubblicazione; E
CONSIDERATO che le petizioni per il rilascio del signor Peltier sono diffuse e urgenti, compresi
quelli che una volta facevano parte dell'accusa penale del 1977 e l'ex procuratore degli Stati Uniti
James H. Reynolds, avendo raccolto oltre 275.000 firme su una petizione che chiedeva al
presidente Biden di concedere la grazia al signor Peltier; E
PREMESSO CHE Amnesty International, un'organizzazione globale per i diritti umani con oltre 10
milioni di membri, sostenitori e attivisti in tutto il mondo, continua a chiedere il rilascio del signor
Peltier fino ad oggi; E
PREMESSO che Peltier ha un sostegno schiacciante da parte di campioni dei diritti umani
rispettati a livello internazionale, tra cui il defunto Nelson Mandela, Sua Santità il Dalai Lama,
Mikhail Gorbachev, Mary Robinson, ex Presidente dell'Irlanda e Alto Commissario delle Nazioni
Unite per i Diritti Umani, il Parlamento Europeo , il Parlamento Belga, il Parlamento Italiano, il
Kennedy Memorial Center for Human Rights, il Rev. Jesse Jackson, Rigoberta Menchu, sette
Premi Nobel per la Pace (tra cui l'Arcivescovo Desmond Tutu e Shirin Ebadi), Rage Against the
Machine, Pete Seeger, Carlos Santana, Harry Belafonte, Gloria Steinem e Robert Redford, che
rappresentano solo una frazione di coloro che riconoscono l'ingiustizia imposta al signor Peltier; E
PREMESSO CHE, il Caucus nazionale dei legislatori statali dei nativi americani, i leader delle
nazioni tribali e il Congresso nazionale degli indiani d'America, all'interno dei nostri stati
rappresentativi e oltre, hanno chiesto la clemenza e il rilascio del signor Peltier;
PERTANTO, SIA RISOLTO, che la piattaforma DNC afferma che il Presidente dovrebbe usare i
poteri di clemenza "per garantire il rilascio di coloro che stanno scontando condanne
indebitamente lunghe"; E
SIA ULTERIORMENTE RISOLTO, che dato lo schiacciante sostegno alla clemenza, le questioni di
giusto processo costituzionale alla base dell'accusa del signor Peltier, il suo status di detenuto
anziano e che è un indiano americano, che soffre di maggiori tassi di disparità di salute e gravi
condizioni di base condizioni di salute, il signor Peltier è un buon candidato per ottenere
misericordia e clemenza; E
SIA ULTERIORMENTE DECISO, che è altamente appropriato che la considerazione della
clemenza per il signor Peltier sia prioritaria e accelerata, in modo che il signor Peltier possa tornare
dalla sua famiglia e vivere i suoi ultimi anni tra la sua gente.
*
Egregio Ministro degli Esteri,
con questa lettera vorremmo sollecitare un suo impegno affinche' il Presidente degli Stati Uniti
d'America conceda la grazia che finalmente restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Distinti saluti,

l'associazione "Respirare" di Viterbo