About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
12 luglio 23 No base Coltano, NOTAV, Climate camp, Gabrio, Kontiki, Contro la guerra,
Barocchio, DebiTò
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato
nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti
il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva
ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
SCRIVIAMO A CECCA!
“INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE!
Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino…
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e
molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i
territori è solo motivo di orgoglio.
Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi
con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….”
Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a:
FRANCESCA LUCCHETTO
c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Aglietta, 35, 10151 Torino
CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV!
https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
CONTINUA LA CAMPAGNA NAZIONALE
“RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
PRESENTAZIONE CON VIDEO:
https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP
3112023
PROSSIMI BANCHETTI DI RACCOLTA FIRME PER 2 LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE
Per riprenderci la Cassa Depositi e Prestiti e restituirla alle sue funzioni originarie di tutela del
risparmio e finanziamento dei Comuni per investimenti nei beni comuni e a favore della collettività…
Vieni a firmare o a dare una mano ai banchetti che si terranno
https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/752-prossimi-banchetti-campagna-
riprendiamoci-il-comune
SI PUÒ FIRMARE ON LINE ANDANDO SU https://raccoltafirme.cloud/app/
LE PRIME 2 IN ALTO SONO LE DUE PROPOSTE DI LEGGE.
Inseriire i dati richiesti dalla piattaforma.
FINO AL 21 LUGLIO, TUTTI I MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ E VENERDÌ
ORE. 16-19 Alla Galleria Moitre, via Santa Giulia 37 - Torino
MOSTRA DEI COLLAGE DI LUIGI ASSANDRI
l’anarchico con il ciclostile.
https://nautilus-autoproduzioni.org/torino-mostra-dei-collage-di-luigi-assandri-lanarchico-con-il-
ciclostile/
DA GIOVEDÌ 13 A DOMENICA 16 LUGLIO
a San Piero a grado – località “tre pini” (Pisa)
CAMPEGGIO: “FERMARE L’ESCALATION!”
PROGRAMMA COMPLETO:
GIOVEDÍ 13 LUGLIO
ORE 17: ASSEMBLEA DI APERTURA E INAUGURAZIONE DEL CAMPEGGIO
ORE 21: “C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA – GIACARTA STA ARRIVANDO”
Cine-iniziativa. Chiudono gli ospedali, aumentano le spese di guerra. Ma c’è chi non ci sta.
Proiezione del documentario con introduzione di Chiara Rivetti e Federico Greco
a seguire dibattito
VENERDÍ 14 LUGLIO
ORE 10: RIBELLARSI ALLA CULTURA DELLA GUERRA: ASSEMBLEA DEL MONDO
DELLA FORMAZIONE
ORE 16: GUERRA, AMBIENTE, SALUTE: MAPPIAMO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE.
laboratorio di mappatura
ORE 17: RACCOGLIMENTO AL CAMPEGGIO PER VISITA A IPPOASI
ORE 21:30: CONCERTO LIVE DE’ SODA SISTERS
SABATO 15 LUGLIO
ORE 10: DISERTARE LA GUERRA: ASSEMBLEA SU SCIOPERO E FORME DI
SABOTAGGIO DELLA FILIERA DELLA GUERRA
ORE 15: DISARMARE LA GUERRA: ASSEMBLEA SU OCCUPAZIONI E MISSIONI
MILITARI, LOGISTICA DI GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLE FRONTIERE
ORE 17: TAVOLA ROTONDA “DESECRETIAMO L’ECONOMIA DI GUERRA”
INIZIATIVA SU FONDI, PNRR E WELFARE
ORE 21: PASSEGGIATA DI LOTTA A SAN PIERO A GRADO
ORE 22:30: LIVE I FANCIULLINO
DOMENICA 16 LUGLIO
ORE 10: ASSEMBLEA PLENARIA: COME FERMIAMO L’ESCALATION?
Compilare il form per comunicarci la tua partecipazione, esigenze e disponibilità!
https://docs.google.com/…/1_yhKPDw6DYSk8fg1BxMgXyn…/edit
Leggi il programma completo sul sito“NO BASE – Né a Coltano né altrove”:
https://nobasecoltano.it/campeggio-fermare-lescalation…/
https://www.notav.info/post/13-16-luglio-a-san-piero-a-grado-localita-tre-pini-pisa-campeggio-fermare-
lescalation/
GIOVEDI’ 13 LUGLIO
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
114° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 20 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki, Via Cigliano 7, Torino
SERATA BENEFIT PER IL CLIMATE SOCIAL CAMP
raccolta fondi per supportare la realizzazione del Camp edizione 2023, incentrato sui temi del
#cemento e dell'acqua
“Il Climate Social Camp si terrà a Torino, dal 26 al 28 luglio, presso il Parco Artiglieri da Montagna.
(VEDI INFRA)
Questo #parco è una delle aree verdi della città che rischiano di essere cementificate nel prossimo
futuro, per lasciare spazio all'ennesimo supermercato”.
Ingresso con tessera Arci
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/578580037806447/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 21.30-23 Pedonale Dante Di Nanni, Via Dante Di Nanni, Torino
SOTTO LE STESSE STELLE
“POM POK”
proiezione del film di Isao Takahata
“Vogliamo festeggiare con tuttə voi un intenso anno di lotta e vogliamo farlo in via Dante di Nanni
pedonale.
Una via preziosa per la sua storia di lotta e resistenza, di incontro e comunità, che vogliamo togliere
dalla narrazione degradante portata avanti dalla circoscrizione 3 e restituirla a tuttə noi per viverla e
abitarla nel modo migliore che conosciamo, assieme, con cibo, musica e compagnia.
Resistendo alla sua mercificazione e controllo urbano in nome di un principio di decoro che non ci
appartiene e rifiutiamo….”
https://gancio.cisti.org/event/sparkles-sotto-le-stesse-stelle-sparkles-1
VENERDÌ 14 LUGLIO
ORE 21 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki in via Cigliano 7, Torino.
"IL TEMPO STINGE"
Spettacolo teatrale di Davide Grillo
“Il tempo stinge, una constatazione.
Non miglioriamo, tutt’altro.
Crescere pensando alla vita come una continua evoluzione e scoprire che non è così.
Il tempo infatti porta a maturazione i suoi frutti che poi però vanno a male.
Vivere non è dunque che un lungo declino?
E se lo fosse, sarebbe possibile viversi questo declino in maniera meno dolorosa?
È forse questo il significato dell'espressione decrescita felice?
Come noterete ci muoviamo nella cornice teorica del più spumeggiante e sfrenato ottimismo, nella
pratica si tratta di una serie di tragimonologhi comici che, direttamente o indirettamente, hanno a che
fare con il tempo, il suo trascorrere, il rapporto seccante che questo crea con lui, gli affanni connessi e
altre nefandezze di cui sopra….”
Ingresso con tessera Arci
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/658804812822315/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 21 nei locali ex scuola elementare di Coldimosso di Susa
“CANTIERI TAV E FRAZIONI DI SUSA: FACCIAMO IL PUNTO”
Se dovessero iniziare i cantieri TAV sul nostro territorio, saremmo esposti a:
- aumento delle polveri sottili nell’aria, - carenza di acqua, - esposizione a rumore elevato, -
sconvolgimento della viabilità, - passaggio continuo di camion e stoccaggio materiali di scavo
La corretta informazione rende il cittadino consapevole.
Il Comitato No TAV Susa-Mompantero organizza altre due serate informative sui previsti cantieri
TAV che coinvolgeranno le Frazioni di Susa,:
SABATO 15 E DOMENICA 16 LUGLIO
al presidio NOTAV ai Mulini di Clarea
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!”
“Weekend di incontri e di formazione al presidio dei Mulini! riprendendo i momenti più
importanti, le battaglie e le grandi vittorie che hanno animato la storia del Movimento No Tav, a
partire dall'ultima mobilitazione popolare e internazionale in Val Maurienne del 17 giugno.
Con l'intento di restituire ai tanti giovani che da anni si mettono in gioco nelle iniziative di lotta che
hanno luogo in Val di Susa, la profondità e l'esempio di un Movimento che da 30 anni si oppone con
forza alla costruzione di una grande opera inutile che delapida fondi pubblici, che inquina e che
devasta il territorio…..
Contro la devastazione ambientale, e gli stra-profitti di pochi a discapito della cura dei territori e
della collettività, è necessario riaffermare la lotta in nome della giustizia sociale e climatica,
partendo dall'esempio di resistenza che ogni giorno ci restituisce il movimento No Tav.
PROGRAMMA DEL WEEKEND.
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
VEDI INFRA LE INIZIATIVE NELLE SINGOLE GIORNATE
SABATO 15 LUGLIO
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
72° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 18.30 Ritrovo a Giaglione.
ORE 19.30 al Presidio dei Mulini.
CENA CONDIVISA
Dopo la cena
MURALES SOPRA I MURI DEL CANTIERE DEL TAV!
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!” Weekend di incontri e di formazione
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
DOMENICA 16 LUGLIO
ORE10 Presidio NOTAV dei mulini in Clarea di Chiomonte
"CONOSCIAMO LA STORIA DEI NOSTRI SENTIERI"
passeggiata e formazione itinerante tra i sentieri della lotta No Tav.
ORE13: PRANZO COMUNE.
ORE 15 "FORMIAMO E TRAMANDIAMO ECORESISTENZE.
Formazione ai giovani sulla storia del movimento No Tav"
Riprendiamo la nascita, le grandi battaglie e le vittorie del Movimento, dal racconto dei militanti
della prima ora e di chi ha dato vita ai primi comitati.
Con Nicoletta Dosio, Guido Fissore e Mario Cavargna.
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!” Weekend di incontri e di formazione
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 17 LUGLIO
ORE 21 presso Csoa Gabrio Via Francesco Millio 42, Torino
“NUOVO PIANO REGOLATORE, ANALISI CRITICA DELLE LINEE GUIDA”
RIUNIONE DEIL COMITATO DEBITO TORINO per l’analisi di indirizzi generali e obiettivi
stabiliti dalla Giunta comunale per la stesura del progetto preliminare del nuovo piano, indirizzi e
obiettivi contenuti nella delibera approvata il 6 giugno 2023 disponibile al link
http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2023/2023_1100321.pdf,
allo scopo di evidenziare le criticità che già emergono dalle stesse linee guida del nuovo PRG.
Comitato DebiTO
https://debitorino.wordpress.com/2023/07/10/17-luglio-ore-21-analisi-critica-degli-indirizzi-generali-per-
la-stesura-del-nuovo-piano-regolatore-di-torino/
MARTEDI’ 18 LUGLIO
ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITÀ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal
ORE 21 al Mezcal squat, Parco Certosa di Collegno, chi non è pratico può trovarsi davanti alla
Lavanderia a vapore a Collegno in corso Pastrengo 51 alle 21 circa (o alle 20.40 circa in corso in
Corso Francia ang corso Monte Cucco, lato farmacia)
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0RAMG2sBGCtKvnL55So1zircP1rgqrd99hf4qa97m
Ub49yJa5iRxFM4J7fBws6vVyl&id=100001199804653
ORE 21 Sala consiliare via Traforo, 62, Bussoleno
“TRENO ALTA VELOCITÀ” CHE FINE FARÀ BUSSOLENO?”
Espropri, polveri, rumore, devastazione.
Assemblea pubblica
Interverranno:
Mario Cavargna Presidente di Pro Natura Piemonte
Roberto Vela, della commissione tecnica dell’Unione montana
Marco Tomalino, medico di Bussoleno
MERCOLEDI’ 19 LUGLIO
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
DA MERCOLEDÌ 26 A VENERDÌ 28 LUGLIO
26 luglio ORE 10 - 29 Luglio ORE 10
Parco Artiglieri da montagna, Corso Vittorio EmanueleII, Torino
“CLIMATE SOCIAL CAMP 23”
“Il Climate Social Camp 2023 è AZIONE RESISTENTE!
La catena Esselunga con il sostegno del Comune vuole costruire un supermercato proprio dove ha
sede il Giardino Artiglieri da Montagna!
I lavori di cementificazione potrebbero iniziare a breve. Noi non ci stiamo.
La scelta è inaccettabile sotto tutti i punti di vista: ambientale, sociale ed economico.
Per questo abbiamo deciso che il Climate Social Camp si terrà proprio in questo parco!
Vogliamo difendere con tutte le nostre forze un’area verde minacciata e resistere insieme al Comitato
Essenon e la L.E.A. a quest’opera di speculazione edilizia, rendendo il campeggio stesso un’azione di
resistenza!
Costruiamo la nostra alternativa ecologista e solidale in contrasto a quest’opera di privatizzazione e
devastazione del verde pubblico e minaccia della salute e del benessere collettivo”
Evento di Climate Social Camp
https://www.facebook.com/events/2007514829592577
https://gancio.cisti.org/event/climate-social-camp-23
FULL PROGRAM
Qui tutto il programma al completo, ma sempre in aggiornamento!
https://www.facebook.com/photo/?fbid=278665248243195&set=pcb.278665288243191
DOMENICA 23 LUGLIO
ORE 18 Al Carcere Lorusso Cotugno, ritrovo Capolinea del 3 (Vallette Cap), Torino
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI E ALLE DETENUTE
“….L'invisibilizzazione delle vite dei detenuti non è unicamente focalizzata sulle torture sistemiche a
cui lo stato li destina e sottopone quotidianamente; seppur tacere o minimizzare le violenze è
sicuramente funzionale al perpetuarsi dell'orrore della prigionia.
La silenziazione mediatica è, infatti, riservata soprattutto alle lotte, alle rivolte e alle proteste che
recluse e reclusi portano avanti: sminuite e narrate in modo fuorviante, sono rilegate all’invisibilità…..
il carcere uccide, ogni suicidio dentro alle galere è un omicidio di stato.
Rimarchiamo la nostra solidarietà alle detenute del femminile che resistono alla violenza quotidiana
della detenzione e che hanno risposto con fermezza e chiarezza all'infamia mediatica sulla sorte di
Graziana.
Rompiamo il muro di silenzio, torniamo sotto le mura del carcere delle Vallette al fianco dei detenuti e
delle detenute.
Solidarietà a chi si ribella, a chi resiste contro la violenza dello stato, a chi sciopera, a chi protesta.
Teniamo vivo il legame tra fuori e dentro, per una solidarietà attiva, contundente e rabbiosa.
Fuoco alle galere, Fuoco ai cpr.
Chi lotta non é mai sol*”
https://gancio.cisti.org/event/presidio-al-carcere-lorusso-cotugno
SABATO 29, DOMENICA 30 E LUNEDÌ 31 LUGLIO
SABATO 29 LUGLIO ORE 16→ LUNEDÌ 31 LUGLIO
Presidio No Tav di Venaus (To)
FESTIVAL ALTA FELICITÀ 2023
Ritorna il Festival Alta Felicità che anche quest’anno avrà come cornice le splendide montagne
della Val di Susa!
Tre giorni di musica, cultura e relax a Venaus, paese simbolo della Valle che Resiste.
https://gancio.cisti.org/event/festival-alta-felicita
https://www.facebook.com/festivalaltafelicita
CIURMA AD ALTA FELICITA'
Anche quest'anno potrete entrare a fare parte della Ciurma ad Alta Felicità e sostenere attivamente
il festival, diventando parte dello staff.
Compila subito il Form e entra a far parte della CIURMA!
https://forms.gle/RkesngYioWEVMX4x6
Il Festival Alta Felicità non è un semplice evento, ma è la dimostrazione pratica che insieme
possiamo realizzare parti di quel mondo che desideriamo.
La Ciurma ad Alta Felicità è quel grande gruppo di persone, provenienti da tutta Italia e da diversi
Paesi dell'Europa e del mondo, che ogni anno arriva a Venaus carica di energia e di voglia di vivere il
festival contribuendo alla sua realizzazione perché alla base c'è la condivisione di un modello di
sviluppo che mette al centro le relazioni, la cura dell'ambiente e il benessere della collettività.
Ogni piccolo contributo è importante, per cui che cosa stai aspettando?
Scrivi a ciurma.altafelicita@gmail.com e unisciti alla Ciurma!
Il Movimento No Tav ha bisogno anche di Te
https://www.facebook.com/photo/?fbid=830356285126588&set=a.804662824362601
DA MARTEDÌ 1 A DOMENICA 6 AGOSTO
Camping Cala dei Ginepri, in pineta dedicata al Camp. Tende, Camper, Roulotte, case mobili.
http://www.caladeiginepri.com/it/
OSTUNI CLIMATE CAMP
IL 2 AGOSTO si parlerà di rapporto tra acqua, energia, clima e incontro con i movimenti.
IL 3 AGOSTO di gas metano , GNL, Trivelle, idrogeno e PNIEC: i combustibili fossili e le
alternative (rinnovabili e Comunità Energetiche Rinnovabili) con scambio di esperienze.
IL 4 AGOSTO di Guerra ed Energia: due temi che si incrociano.
Il dibattito si svolgerà all’interno dell’ Assemblea Nazionale Fuori dal Fossile.
IL 5 AGOSTO continua l’Assemblea Nazionale Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile: fase
attuale e prospettive di lotta.
IL 6 AGOSTO è la Giornata di mobilitazione contro la guerra e il nucleare. Azioni di lotta.
Per info come arrivare, dove dormire: https://ostuniclimatecamp.wordpress.com/about/
PROGRAMMA COMPLETO DEI DIBATTITI E DEGLI EVENTI:
https://www.fuoridalfossile.it/ostuni-climate-camp-dall1-al-6-agosto/
DA VENERDÌ 4 A DOMENICA 6 AGOSTO
CAMPEGGIO ITINERANTE
CLAVIERE (ITA)- BRIANCON (FR)
Tre giorni in cammino verso un mondo senza frontiere né autoritarismi
Tre giorni di incontri e discussioni, condividendo riflessioni, esperienze e pratiche
La 3 giorni è totalmente autogestita: non ci sono organizzator* o fruitor*, ma solo partecipanti!
Le colazioni, i pranzi e le cene verranno distribuite a offerta libera. E’ necessario fornirsi da
abbigliamento da montagna, tenda, sacco a pelo e stoviglie.
https://www.passamontagna.info/?p=4435
DA VENERDÌ 4 A DOMENICA 6 AGOSTO
in Contra Ulmo, al terreno NoMuos, Niscemi
CAMPEGGIO NOMUOS 2023_
programma e info utili
Le attività di preparazione del campeggio inizieranno sabato 29 luglio ed è possibile, per chi lo
desidera e può partecipare, campeggiare e lavorare insieme alla sistemazione del campeggio già a
partire da quella data.
VENERDÌ 4 AGOSTO
ORE 11: TAVOLI DI LAVORO PARALLELI: MONDO DELLA FORMAZIONE E GUERRA;
DONNE E GUERRA
ORE 15 “TERRITORI IN LOTTA CAPITALISMO GLOBALE E GIUSTIZIA AMBIENTALE
NELL’ERA DELLA CRISI CLIMATICA”, presentazione del libro con l’autrice Paola Imperatore
ORE 17: TREKKING IN SUGHERETA
ORE 21: DIALOGO SU ECOLOGISMO E AUTONOMIA DELLE DONNE NEL MOVIMENTO
RIVOLUZIONARIO CURDO.
SABATO 5 AGOSTO
ORE10: ASSEMBLEA SU MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI E TENDENZA ALLA
GUERRA
ORE17: CORTEO, DAL TERRENO NOMUOS ALLA BASE NRTF
DOMENICA 6 AGOSTO
ORE 10: ASSEMBLEA PLENARIA DI CHIUSURA DEL CAMPEGGIO
Puoi scriverci sui social media o alla mail nomuoscomunica@gmail.com.
COMPILA IL FORM per partecipare!
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdHVFHfGhBSaPwco0mUV2Ds_OBjpAAjrG0g7tgpkXuLl
vhWvA/viewform
https://www.nomuos.info/campeggio-nomuos-2023_4-6-agosto-programma-e-info-
utili/?fbclid=IwAR1V84I_4N_RoRXmW8FSly-AOkp8Op5ipIAzwCR7nuNq1_KUtzQsWw3kdcA
DA VENERDÌ 11° DOMENICA 13 AGOSTO
CORTEO E CAMPEGGIO NO PONTE
compilare il piccolo modulo che si trova a questo indirizzo:
file:///G:/Campeggio%20NO%20PONTE_%2011-13%20agosto%202023.html
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
IN UCRAINA C’È UNA SITUAZIONE CHE VEDE TUTTORA FORTEMENTE
PREDOMINANTE L’ALLINEAMENTO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA del governo
Zelensky e un’altrettanto forte, e sconsiderata, fiducia negli “aiuti” degli Stati Uniti e dell’Europa
anche nei diversi settori della classe lavoratrice,
5 luglio 23 Pungolo rosso:
“NOSTRA INTERVISTA AI COMPAGNI DEL FRONTE DEI LAVORATORI DELL’UCRAINA (M-
L)
....Infine, va notato che, secondo le stime della Banca Mondiale, l’ammontare delle perdite causate
all’Ucraina durante l’invasione è di 411 miliardi di dollari al 27 aprile 2023.
Tuttavia, dopo la [eventuale] liberazione dei territori occupati, questo importo potrebbe raddoppiare.
Secondo la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’economia ucraina dovrebbe crescere di
almeno il 14% per 5 anni consecutivi per raggiungere gli indicatori prebellici….
Secondo le Nazioni Unite, risiedono attualmente in Europa circa 8 milioni di rifugiati ucraini.
Circa 3 milioni di essi hanno attraversato i confini di Bielorussia e Russia.
E bisogna tener conto del fatto che negli ultimi 30 anni, dal collasso dell’URSS, il nostro Paese ha perso
circa 12 milioni di persone a causa del calo naturale della popolazione.
Pertanto, al momento dello scoppio della guerra, il numero totale di persone nel paese era intorno ai 40
milioni. Ora in Ucraina sono rimaste circa 30 milioni di persone, tenendo conto di tutti coloro che sono
emigrati e sono morti durante la guerra.…..
C’è una massa di lavoratori che è caduta nella rete della propaganda governativa e sostiene la
continuazione della guerra fino alla vittoria.
Questo però dipende in gran parte dalla base economica dello stesso lavoratore, perché più alta è la
busta paga e meno il lavoro dipende dallo Stato o dal mercato interno, più questo lavoratore sarà
desideroso di vedere la fine vittoriosa di questa guerra, qualunque sia l’eventuale costo, almeno fintanto
che non riguarda direttamente il suo contesto di vita.
E tuttavia la realtà della guerra sta aprendo sempre più gli occhi di questa parte dei lavoratori sul vero
stato delle cose. ….
Anche i lavoratori a basso reddito sostengono in prevalenza la politica statale…..
Tuttavia, più la guerra divampa, più si protrae, più ci saranno casi di diserzione ed esecuzione di
ufficiali.
Sulla base delle ragioni di cui sopra, le Forze armate dell’Ucraina ideologicamente cariche sono
ancora piuttosto cariche contro la Federazione Russa, ma lo sono anche contro la loro attuale
leadership.
Tuttavia è importante capire che ciò che vogliono vedere non è il potere al popolo, ma solo la
sostituzione dei capitalisti sbagliati con quelli corretti.
Finora, la questione del trasferimento di potere è stata rinviata alla fine della guerra, ma ora possiamo
affermare con sicurezza che i soldati non si vedono come l’esercito di Zelensky e del suo governo,
assumono piuttosto una posizione più piccolo-borghese: proteggono la “loro” terra,….
Per quanto riguarda coloro con cui collaboriamo, ovviamente non ci limitiamo esclusivamente alla
Russia.
Nondimeno il Fronte del lavoro russo è il più vicino a noi, e cooperiamo anche in varie aree con i
compagni bielorussi di Krasnobay, con i compagni kazaki di Krasnaya Yurta e altri.
Siamo impegnati in un intenso scambio di informazioni, condivisione di esperienze nell’organizzazione
di collettivi marxisti, gruppi di lettura, nella creazione di contenuti multimediali e nel mantenimento di
buoni rapporti personali….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/05/nostra-intervista-ai-compagni-del-fronte-dei-lavoratori-
dellucraina-m-l/
6 luglio 23 Peacelink:
“MOBILITAZIONE EUROPEA CONTRO LA GUERRA.
APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO E L'INIZIO DI NEGOZIATI
Alessandro Marescotti
….La guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) deve cessare immediatamente.
Per chiedere e ottenere che questo avvenga, occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di
conflitto nucleare, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni sociali ed economiche)
una grande manifestazione europea, unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a
manifestare contemporaneamente in tutte le capitali.
Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa tutta si ferma per far finire (e finché
non sarà finita) quest’ennesima immane tragedia.
Se la proposta, l’idea forte dello sciopero generale risultasse irrealizzabile, si deve garantire
l’individuazione di una giornata significativa e simbolica in cui convocare -in una stessa data da
individuare - grandi manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco e, contestualmente, per
l’inizio di negoziati.
Raggiunto un certo numero di adesioni, si deciderà una data (es.: 6/9 AGOSTO-HIROSHIMA E
NAGASAKI) significativa e si inviterà il popolo europeo a TENERE MANIFESTAZIONI IN
CONTEMPORANEA IN TUTTE LE CAPITALI D’EUROPA E IN TUTTE LE REALTÀ ANCHE
MINORI in cui si riuscirà a organizzare dimostrazioni contro guerra/guerre”.
https://lists.peacelink.it/pace/2023/07/msg00005.html
https://www.rete-ambientalista.it/2023/07/07/mobilitazione-europea-contro-la-guerra/
Nota: Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni all’indirizzo
di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com o in calce al presente appello
(nome/cognome, recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni)
11 luglio 23 Pungolo rosso:
“VILNIUS, TRA GLI OLIGARCHI DELLA NATO, PATTI DI MORTE E LITI PER IL BOTTINO
Si sa come andrà a finire, comunque vada a finire: si divideranno il bottino – almeno sulla carta –
negoziando le quote di partecipazione all’affare della guerra e dell’eventuale “pace”, sulla pelle dei
proletari, e anzitutto, dei proletari dell’Ucraina.
Nella capitale della Lituania si apre oggi una “due giorni” della Nato – e già questa è la prima
menzogna perché sarà un summit dei capi di stato in guerra contro la Federazione Russa, e non solo
dei capi militari…
Biden ha già detto la sua rispetto all’immaturità dell’Ucraina per l’ammissione nella Nato: “Prima
finisca la guerra”.
Il motivo, almeno quello ufficiale, riguarda il vincolo del Patto Atlantico che prevede l’intervento di tutti
gli alleati in difesa anche di uno solo dei suoi componenti.
Dunque se l’Ucraina entra nella Nato, tutti i paesi del Patto che appoggiano lo sforzo bellico di Kiev
diventeranno ufficialmente belligeranti – e qui una seconda colossale menzogna, perché tutti i paesi
della Nato sono già dentro questa guerra a tutti gli effetti con armi e uomini! …
Gli alleati di Biden sono contrari alla fornitura di bombe a grappolo, o meglio, contrariati.
I più luridi guerrafondai, dall’Inghilterra all’Italia, si scoprono adepti della guerra “cavalleresca”:
quella protocollata a Wellington nel 2008 quando si accordarono per rendere le loro stragi più
“decenti”, dato che le bombe a grappolo seminano sul terreno una parte inesplosa del loro carico
difficile da “bonificare” a fine guerra, lasciando un ulteriore orribile “ricordo” del conflitto – siccome
si tratta di residui inesplosi colorati, spesso ne restano vittime dei bambini.
Anche in questo caso non si smentisce il tipico doppiogiochismo italiano, dal momento che l’Italia
ufficialmente fa il broncio a Biden, ma Crosetto, con un commento sibillino su twitter, ci tiene a
ricordare che “… i Russi le usano da sempre”…
Del resto, non è questa la morale che ha spinto a suo tempo la maggioranza dei paesi europei a
ratificare la convenzione contro le bombe a grappolo, lasciando che ad usarle fosse Washington, loro
principale alleato, nonché artefice massimo dei massacri con ogni mezzo e “decisore di ultima istanza”
delle guerre e del loro carico di orrori? …..
Più che mai, perciò, come stabilito nell’assemblea di Milano dell’11 giugno, l’imperativo è: “uniamo le
forze per fermare la loro guerra”.
Lasciamo perdere le nostalgie togliattiane, le chiusure nazionali, le formule frustre tipo “fuori l’Italia
dalla guerra”, e le illusioni infantili (nel migliore dei casi) di fermare la corsa alla guerra attraverso i
referendum.
Battiamoci con tutte le nostre forze per tessere i fili di una sollevazione internazionale degli sfruttati
contro la guerra in Ucraina e la tendenza sempre più accesa ad un nuovo macello mondiale!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/11/vilnius-tra-gli-oligarchi-della-nato-patti-di-morte-e-liti-
per-il-bottino/
LUNEDÌ 3 LUGLIO ATTACCO ISRAELIANO CONTRO IL CAMPO PROFUGHI DI
JENIN IN CISGIORDANIA PER DISTRUGGERE PRESUNTI CENTRI DI
TERRORISMO, provocando 12 morti e oltre 100 feriti e l’uscita dal campo profughi di 3.000
persone (su 18mila circa gli abitanti); arrestati 120 palestinesi
Immediata la risposta: un palestinese di 20 anni, Yaacov Shabtai, Abed al-Wahab Khalaila, alla
guida di un furgoncino, prima ha investito in pieno la gente ad una fermata d'autobus nel quartiere
di Ramat HaHayal, poi è uscito dal veicolo ed ha cominciato ad accoltellare i passanti, ed è stato
fermato dall’intervento di un civile.
Mercoledì mattina Hamas ha lanciato cinque razzi nel sud di Israele e l’Idf ha risposto colpendo
diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.
5 luglio 23 Internazionale:
“L’OPERAZIONE ISRAELIANA SU JENIN ALIMENTA LA VIOLENZA
Pierre Haski, France Inter, Francia (Traduzione di Andrea Sparacin)
Chi crede ancora che sia possibile una soluzione militare tra israeliani e palestinesi?
Nessuno che abbia una minima conoscenza della situazione potrebbe mai pensarlo.
Eppure, ancora una volta, è il linguaggio delle armi a imporsi in un contesto in cui non emerge alcuna
soluzione politica possibile o ipotizzabile….
Questa escalation di violenza è dovuta a una miscela esplosiva ben nota e fatta di esasperazione
accumulata, di una militanza radicale diffusa tra una nuova generazione di palestinesi, di una
colonizzazione senza ostacoli e di una politica israeliana ormai dominata dalla retorica incendiaria.
Una violenza del genere non si vedeva da almeno vent’anni, mentre i discorsi sono sempre gli stessi
Dall’inizio del 2022 si moltiplicano incidenti di ogni tipo: violenza dei coloni israeliani che prende il
carattere di pogrom antipalestinesi, operazioni militari israeliane, terrorismo antisraeliano.
I morti si accumulano a un ritmo che non avevamo visto dai tempi delle due intifada, negli anni ottanta
e duemila…..
Quante volte un primo ministro israeliano ha dichiarato, come ha fatto Benjamin Netanyahu il 4
luglio, che “la lotta contro il terrorismo a Jenin andrà avanti fino a quando la minaccia sarà
eliminata”?
Se la violenza potesse essere cancellata con la forza, allora Israele, che può contare su una smisurata
superiorità militare, lo avrebbe fatto da decenni e invece sono passati 56 anni dall’occupazione
israeliana dei territori palestinesi al termine della guerra del 1967….”
https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2023/07/05/jenin-esercito-israeliano-attentato-hamas
7 luglio 23 Pungolo rosso:
“ISRAELE, LA STRAGE E LA PULIZIA ETNICA A JENIN NON SPENGONO LA QUESTIONE
PALESTINESE, LA ACCENDONO E L’INTERNAZIONALIZZANO
…..La Palestina e i palestinesi – lungi dall’essere stati cancellati dalla storia – esprimono, nella loro
semplice esistenza, e tanto più nella loro ribellione, la voce, il grido di dolore, la speranza delle masse
oppresse del mondo intero.
A loro va la simpatia e la solidarietà di tutti/e coloro che odiano l’oppressione delle nazioni, il
colonialismo vecchio e nuovo, l’apartheid, il razzismo, il militarismo – tutti tratti essenziali dell’odierno
stato di Israele.
Lo riconoscono gli intellettuali ebrei e israeliani più illuminati, quali N. Chomsky e I. Pappe….
E’ sempre la pratica dello scontro sociale aperto che apre gli occhi ai non vedenti, e la parte non
sfruttatrice dei cittadini ebrei di Israele, se non vorrà andare a picco insieme con il “proprio” stato,
dovrà necessariamente riconoscere nella lotta delle masse palestinesi la forza trainante a cui
collegarsi.
Qui sotto alcune delle prime reazioni in Egitto, Yemen e Libano al massacro di Jenin….
UN FUNERALE SOLENNE. DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE SALUTANO I MARTIRI
DELL’AGGRESSIONE A JENIN: https://hadfnews.ps/post/121343”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/07/israele-la-strage-e-la-pulizia-etnica-a-jenin-non-
spengono-la-questione-palestinese-la-accendono-e-linternazionalizzano/
NEGLI ULTIMI MESI IN FRANCIA SONO SCOPPIATE RIVOLTE SU DUE
FRONTI: DA UNA PARTE PER L’ABITABILITÀ DELLA TERRA, DALL’ALTRA LA
VIVIBILITÀ PER LE COMUNITÀ DI COLORE, che si sono intrecciate con la lotta contro il
peggioramento della vita in generale dei lavoratori per l’aumento dell’età pensionabile e il carovita
6 luglio 23 Centro Studi Sereno Regis:
“LA RIVOLTA SU DUE FRONTI CHE INVESTE LA FRANCIA
Una parte della rivolta riguarda l’abitabilità della Terra, l’altra riguarda la vivibilità della Francia per
le comunità di colore: la rivolta su due fronti che sta investendo la Francia
Nicolas Haeringer
Fonte: Waging Nonviolence, 4 luglio 23 (Traduzione di Enzo Gargano per il CSSR)
Il 27 giugno Nahel Merzouk, un ragazzo francese di 17 anni di origine nordafricana, è stato ucciso da
un poliziotto bianco in un sobborgo parigino.
Da allora, la rabbia è esplosa quasi ovunque nel Paese, soprattutto nei quartieri poveri. I giovani
scendono in strada per protestare contro la violenza della polizia e il razzismo dello Stato. La loro rabbia
è esplosiva.
Di recente, ho contribuito a organizzare il sostegno e la solidarietà per un’altra rivolta in Francia: Les
Soulèvements de la terre….
La quasi simultaneità di queste due rivolte è più di una coincidenza....
Proprio come Les Soulèvements de la terre, la rivolta in corso riguarda la vivibilità e la terra.
L’attivista francese Fatima Ouassak spiega che le persone che vivono nei quartieri poveri sono “senza
terra”.
Le persone originariamente emigrate dall’Africa in Francia sono, secondo lei, “private della terra”.
Di conseguenza, la posta in gioco quando si organizzano è rivendicare il diritto alla terra.….
In occasione di una manifestazione a sostegno de Les Soulèvements de la terre, l’attivista femminista,
antirazzista e anticoloniale Françoise Verges ha spiegato che il sistema contro cui la Rivolta della
Terra sta combattendo (una visione della natura come pozzo senza fondo di risorse che si possono
estrarre all’infinito) è iniziato nelle colonie, con il sistema della schiavitù e delle piantagioni.
In effetti, il cambiamento del “sistema” che chiediamo da molti anni riguarda innanzitutto il
raggiungimento della piena decolonizzazione …..
In definitiva, non siamo di fronte a due rivolte consecutive, ma piuttosto a un’unica rivolta a due facce.
Una riguarda la vivibilità della Terra, l’altra riguarda la vivibilità della Francia per i neri, gli indigeni
e le persone di colore.
Da questa comprensione derivano alcune conseguenze strategiche.
Per cominciare, dovremmo chiedere la piena amnistia per tutti coloro che sono stati (o saranno)
arrestati di recente, sia che abbiano preso parte alla rivolta popolare di quartiere o a una protesta
organizzata da Les Soulèvements de la terre…..
Sì, c’è molta rabbia e collera, e alcune di queste vengono espresse in modi a dir poco impegnativi.
È proprio per questo che il ciclo della violenza deve fermarsi, e non si fermerà in modo sostenibile ed
equo se lo Stato non farà la sua parte.
Sarebbe ingiusto e miope addossare la responsabilità di rompere l’attuale ciclo di violenza a coloro che
stanno protestando, esprimendo la loro rabbia e il desiderio di non essere più vittime del razzismo di
Stato.
Le persone si stanno sollevando per difendere un mondo vivibile – alcune dalle campagne, in prima
linea nell’estrazione delle risorse naturali, e altre nelle dense aree urbane, in prima linea
nell’estrazione delle vite di persone oppresse e colonizzate…..”
https://serenoregis.org/2023/07/06/la-rivolta-su-due-fronti-che-investe-la-francia/
15 giugno 23 Basta!:
“JÉRÔME BASCHET: "LA PRIMA VIOLENZA È QUELLA DI UN SISTEMA CHE ESPONE GLI
ESSERI VIVENTI AL CAOS CLIMATICO"
Mentre le Rivolte della Terra moltiplicano le azioni, e il sostegno, e che una minaccia di dissoluzione
incombe sul movimento, ci prendiamo il tempo per una riflessione fondamentale con lo storico Jérôme
Baschet sul dovere dell'insubordinazione.
di Barnabe Binctin
….Va innanzitutto sottolineato che le Rivolte della Terra dispiegano molteplici modalità di azione, e
non solo una.
Si stanno moltiplicando azioni insieme decise e festose, come abbiamo visto, ad esempio, durante la
manifestazione sul percorso dell'autostrada contesa tra Tolosa e Castres, con una corsa parodia di
"macchine da corsa", tutte più lente l'una dell'altra.
O anche durante la mobilitazione contro la circonvallazione autostradale di Rouen, nella foresta di
Bord, con l'inchiodatura degli alberi per impedirne l'abbattimento, nonché con la creazione di stagni
per la riproduzione di specie protette, questo che descrisse il filosofo Antoine Chopot come “la prima
azione naturalista di massa” .
Resta il fatto che si ipotizza il ricorso ad atti più offensivi.
È stata poi sviluppata la nozione di "disarmo", per designare un'azione volta a rendere inoperante
un'"arma di distruzione di massa" come il cemento, che contribuisce in larga misura alle emissioni di
CO2 e all'artificializzazione dei suoli.
Questo termine, più che quello di "sabotaggio", ha il pregio di evidenziare la giustificazione di tale
azione, che non è distruggere, ma impedire la distruzione.
"Il "disarmo" ha il pregio di evidenziare la giustificazione di un'azione, che non è distruggere, ma
impedire la distruzione"
Così facendo, si contribuisce anche a disfare la categoria della “violenza”, che il governo e la maggior
parte dei media contribuiscono a rendere un insieme omogeneo che permette fastidiose amalgami. La
nozione di disarmo permette di significare che la prima violenza è quella di un sistema produttivo che
espone miliardi di esseri viventi all'inquinamento mortale e alle molteplici conseguenze del caos
climatico.
La pratica del disarmo non può essere dissociata da una battaglia di senso, che implica fondare sempre
la legittimità delle azioni compiute e farla comprendere.
Questi atti di disarmo rimangono largamente proporzionati e vengono eseguiti a bassa intensità,
utilizzando strumenti semplici come taglierini o chiavi inglesi - e non, ad esempio, esplosivi che sono
più direttamente associati all'immaginario del sabotaggio.
E poi, la presunta "violenza" che il governo cerca di imputare alle Rivolte della Terra non prende mai
di mira le persone, il che non è il caso degli "attivisti" del complesso agroindustriale che non esitano ad
agire fisicamente contro i difensori di l'ambiente, per minacciare di sequestro un particolare sindaco o
per sbloccare le ruote delle auto dei giornalisti che ne mettono in discussione le pratiche.
Qual è la vera posta in gioco in questa lotta oggi?
Bisogna ripartire, ancora una volta, dall'emergenza climatica ed ecologica. La climatologa Valérie
Masson-Delmotte, co-presidente dell'IPCC – e che non risulta essere un'attivista di estrema sinistra –
ha sottolineato l'estrema gravità della situazione, durante una serata a sostegno delle Rivolte della
Terra il 12 aprile scorso.
“Dov'è il vero pericolo? ha chiesto: in un'inquietante protesta radicale, o nell'inerzia climatica – quella
che ha definito “l'inadeguatezza delle risposte istituzionali e politiche” ?....
Ripensare oggi una prospettiva credibile di emancipazione – allo stesso tempo non produttivista, non
naturalista, non eurocentrica e probabilmente non statalista – implica sia una critica profonda delle
esperienze storiche, una rivoluzione antropologica e l'emergere di regimi di storicità inediti.
Implica anche accettare che non esiste un'unica via d'uscita dal capitalismo, ma che si tratta di
costruire “un mondo dove ci sia spazio per molti mondi” , come dicono gli zapatisti….”
https://basta-media.translate.goog/jerome-baschet-entretien-la-premiere-violence-est-celle-d-un-systeme-
qui-expose-les-etres-vivants-au-chaos-climatique-soulevements-de-la-
terre?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it
GIOVEDÌ 6 LUGLIO PRESIDIO DEI LAVORATORI UBER DAVANTI ALLA SEDE
CENTRALE DELL’ INPS A TORINO per chiedere gli ammortizzatori sociali, dopo che Uber
ha preannunciato che dal 15 luglio in Italia chiuderà l'attività del trasporto di cibo a domicilio
"licenziando" oltre 8.000 lavoratori.
Nonostante i processi della magistratura e il polverone mediatico, i riders sono ancora tutti assunti
con contratto "a prestazione occasionale": senza alcuna tutela e garanzia.
Per questi lavoratori non c'è Tfr, cassa integrazione, procedura di licenziamento collettivo o
sussidio di disoccupazione
TG R del 06-LUG-2023 ore 1400
https://youtu.be/SDwZYBN7Dso
6 luglio 23 SI Cobas Torino:
“….DALL'INPS. RICEVUTA DELEGAZIONE LAVORATORI UBER EATS. UNITÀ E
ORGANIZZAZIONE PER ALLARGARE
“…..Grazie alla protesta, una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla direzione Inps (presente la
direttrice) cui i rappresentanti dei lavoratori hanno avanzato le seguenti rivendicazioni migliorative:
- garanzia del salario
- denuncia delle condizioni di sfruttamento con contratti sottopagati e irregolari
- apertura di un tavolo su precarietà e sostegno al reddito
In particolare, anche considerando il periodo di grave crisi economica con aumento dei prezzi, come
sindacato abbiamo richiesto l'attivazione degli ammortizatori sociali e l'accesso al sussidio di
disoccupazione: di fatto superando la nota problematica della contrattualizzazione illegittima subita dai
fattorini sotto forme cosiddette "atipiche" - a progetto, co.co.co., ritenuta d'acconto...
Significativamente, eri un'ennesima positiva sentenza del tribunale di Torino ha stabilito che i riders
sono lavoratori dipendenti a tutti gli effetti (respingendo il ricorso della multinazionale Glovo, già
condannata a pagare le relative differenze retributive sulla base del contratto nazionale): ma le
sentenze pur importanti da sole non bastano per cambiare lo stato di cose presente, cosí per ottenere
miglioramenti è necessario unirsi e organizzarsi come sindacato conflittuale….”
VIDEO: https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/641232731306907
GIOVEDÌ 6 LUGLIO TORINO SI È SVOLTA UNA SERATA INFORMATIVA “PFAS
E DECRESCITA FELICE. LA CLASS ACTION CONTRO SOLVAY” organizzata dal
Movimento di Lotta per la Salute Giulio Maccacaro e dal CIVG
PFAS: una calamità mondiale, un rischio invisibile per la nostra salute.
RELAZIONI DI:
Vincenzo Cordiano (presidente ISDE - Medici per l’ambiente Veneto): Vittorio Spallasso (avvocato):
“Maurizio Pallante (presidente Sostenibilità Equità Solidarietà):
Coordina: Lino Balza (Movimento di lotta per la salute Maccacaro)
Introduce e modera: Andrea Bulgarelli (CIVG, Gruppo di Lavoro Ambiente, Salute e Sicurezza del
Lavoro) VIDEO: BASTA PFAS! L'ACQUA È UN BENE PRIMARIO, CHI INQUINA PAGHI!
https://www.youtube.com/watch?v=OIUR8gPm2Jo
SABATO 8 LUGLIO È MANCATO IL COMPAGNO DI LOTTE NELLO DAL BO,
VICEPRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPI DI GRUGLIASCO.
Un banale incidente mentre era in ferie in Sicilia che lo ha portato a un ricovero urgente e a un
progressivo peggioramento fino alla letale polmonite da ospedale
Era un vero e coerente comunista, uno dei pochi dell’attuale Anpi ad avere e a esporre sempre un
punto di vista di classe, in riunione e in pubblico, con la sua tipica retorica sempre chiara ed
efficace.
Figlio del partigiano Ario, ha scritto su di lui un libro insieme alla cognata Edy Bruna:
”ARIO UN COMBATTENTE. STORIA DI UN PARTIGIANO INTERNAZIONALISTA”
https://www.youtube.com/watch?v=cPEo9i5bFU4
Edy era la moglie dell’amato fratello Fulvio, anch’esso mancato prematuramente dopo una la
paralisi che aveva interrotto la sua intensa militanza a sostegno delle lotte alla Fiat soprattutto
contro i licenziamenti dell 80
RIPORTIAMO IN MEMORIA DI NELLO, IL SUO INTERVENTO AL XVII CONGRESSO
ANPI PROVINCIALE DI TORINO del 26-27 febbraio 22:
“CHE COSA DEVE FARE L’ANPI?
…I valori dei partigiani devono sempre essere rispettati ed onorati nel nostro agire quotidiano.
Pur essendo di formazione differente, tutti i partigiani avevano caratteristiche comuni.
Innanzitutto parteggiavano ovvero prendevano le parti degli oppressi, della libertà e della giustizia….
Poi ci sono gli insegnamenti che ognuno di noi ha ricevuto dai partigiani incontrati nella propria vita:
io ho avuto il privilegio di essere figlio e nipote di partigiani e di aver assorbito i loro insegnamenti.
Mi hanno chiaramente insegnato cos’è il fascismo e l’antifascismo e il tutto si sintetizza in questa
frase: ‘L’antifascismo non è il custode di un’antica reliquia ma un soggetto che fa tesoro della
memoria per intervenire nel presente e per disegnare il futuro’.
E questo secondo me deve essere l’agire dell’ANPI….
Ad esempio, impedirmi di entrare in piazza al 1° Maggio perché indosso un simbolo non gradito al
potere, quale un simbolo No TAV, è chiaramente un insulto a vari articoli della Costituzione.
Ed allora tutti coloro che si proclamavano antifascisti avrebbero dovuto intervenire….”
https://www.facebook.com/photo?fbid=595446669384115&set=a.273133154948803
SABATO 8 LUGLIO E’ STATO RIPORTATO CHE LETTERE DI MINACCIA SONO
STATE INVIATE AD ABDULLAH ÖCALAN in forma anonima al carcere di Imrali
L’esponente del consiglio esecutivo dell’Unione delle comunità democratiche del Kurdistan (KCK)
Sabri Ok lo ha dichiarato in un’intervista al canale televisivo curdo Sterk TV.
9 luglio 23 Comunicato del Kurdistan National Congress (KNK):
"GRAVI MINACCE ALLA VITA E ALLA SALUTE DI ABDULLAH ÖCALAN": APPELLO
URGENTE AL CONSIGLIO D'EUROPA, UE E ONU PER UNA MISSIONE AD HOC A IMRALI
….Il leader del popolo curdo e fondatore del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) Abdullah
Öcalan è stato detenuto come prigioniero politico per oltre 24 anni nella prigione turca dell’isola di
Imrali, inclusi molti anni di isolamento sotto il regime dell’AKP.
Le minacce più recenti devono essere prese molto sul serio poiché il signor Öcalan è stato avvelenato
prima sull’isola nel marzo 2007….
Soprattutto negli ultimi 28 mesi, gli avvocati e la famiglia del signor Öcalan non hanno potuto fargli
visita. Anche le telefonate non sono state consentite….
Alla luce della gravità delle recenti minacce alla vita di Öcalan, chiediamo al Comitato dei Ministri e
all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dell’UE e delle Nazioni Unite di organizzare una
missione urgente ad hoc per visitare Abdullah Öcalan.
Se ciò non fosse possibile, chiediamo a queste istituzioni di esercitare pressioni legali, politiche e
diplomatiche sul loro Stato membro, la Turchia, per consentire una visita immediata da parte degli
avvocati o della famiglia di Öcalan”.
http://uikionlus.org/gravi-minacce-alla-vita-e-alla-salute-di-abdullah-ocalan-appello-urgente-al-consiglio-
deuropa-ue-e-onu-per-una-missione-ad-hoc-a-imrali/
SABATO 8 E DOMENICA 9 LUGLIO SI SONO SVOLTE MOLTE INIZIATIVE PER
IL 2° ANNIVERSARIO DEL PRESIDIO DEGLI EX LAVORATORI GKN di Campi
Bisenzio
10 luglio 23 Comunicato del Collettivo Di Fabbrica e Lavoratori Gkn Firenze:
“….L'8 e 9 luglio viene rappresentato da Militanza Grafica, come un abbraccio. E questo è stato:
a) 500 partecipanti registrati solo al form online. 95 volontari registrati solo al form online. I conti
sulle presenze effettive li stiamo ancora facendo. 600 persone a pranzo tra sabato e domenica. Una
delegazione di 60 ospiti internazionali solo da Svizzera e Germania.
b) sabato mattina, assemblea su giustizia climatica e sociale, con Fff, Exploit, Ecologia Politica ecc.,
oltre 150 partecipanti, 25 realtà organizzate provenienti dall'estero
c) sabato alle 15, supporto all'azione di protesta al punto commerciale di MondoConvenienza
d) alle 18, al Pride
e) dalle 21 talk con Antonella Bundu, Francesca Coin, Nicoletta Dosio, Alberto Prunetti. Reading
operaio
f) migliaia di persone al concerto con Assalti Frontali, Punkreas, Willie Peyote, Mauras,
Romanticismo Periferico
g) un corteo notturno improvvisato che da Gkn raggiunge i cancelli di Mondo Convenienza
h) domenica mattina, la seconda tappa della Carovana del mutualismo, oltre 100 partecipanti, decine
di realtà mutualistiche da tutta Italia
i) presentato il secondo e terzo prototipo di Cargo Bike, con inizio di un sondaggio di gradimento e
acquisto
l) la sera di domenica in delegazione alla festa provinciale dell'Arci...
Abbiamo straripato convergenza, per provare a continuare a insorgere….”
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02PR7LQ4iievywL9BztzYNaLmvuDRJ
4fqtavYSSAAoHUVfrcVLqTYMFicQ3f7D4chNl
8 luglio 23 Pressenza:
“OLTRE DUECENTO PERSONE ALL’ASSEMBLEA DEI MOVIMENTI CLIMATICI AL
PRESIDIO EX GKN
Campi Bisenzio (FI) - Redazione Toscana
….Testimonianze di attivisti climatici e sindacali dalla Germania e dalla Svizzera, a sottolineare come
sia necessario, per contrastare il cambiamento climatico, un profondo cambiamento del sistema…..
Un'assemblea che si è divisa in quattro gruppi di lavoro [trasporti; reindustrializzazione e transizione
ecologica; clima, diritti del lavoro ed economia internazionale; emersione delle nuove destre in
Europa] e che ha messo a confronto esperienze internazionali per consolidare la progressiva
integrazione tra lotte per il clima e lotte operaie.
I punti trovati in comune sono l'intervento pubblico nelle imprese sotto il controllo dei lavoratori, per
tenere assieme la necessaria transizione ecologica con la difesa dei diritti del lavoro, e di come le lotte
per la tutela ambientale, come quelle contro l'apertura delle miniere estrattive in Europa, possano
essere occasioni di convergenza.
"L'assemblea di oggi segna un passaggio storico per la lotta del Collettivo di Fabbrica ex Gkn"
sottolinea l'Rsu. "E' la formalizzazione del carattere internazionale di una lotta operaia che ha saputo
resistere per due anni ai tentativi di licenziamento e all'assedio dell'attuale proprietà che ha provato a
strangolare centinaia di persone, una violenza contro un'intera comunità e un territorio sulla quale
andrà fatta chiarezza".
Il riferimento è ai ritardi nel versamento della cassa integrazione e in particolar modo degli stipendi e
delle spettanze che, solo in parte, è stato sbloccato dall'azione di occupazione della Torre di San Niccolò.
E soprattutto al tavolo ottenuto con Inps e Ispettorato del lavoro convocato per martedì prossimo”.
https://www.pressenza.com/it/2023/07/oltre-duecento-persone-allassemblea-dei-movimenti-climatici-al-
presidio-ex-gkn/
SABATO 8 E DOMENICA 9 LUGLIO “CAMPEGGIO DI RESISTENZA,
CONTROINFORMAZIONE E CRITICA DELLE OLIMPIADI INVERNALI MILANO-
CORTINA 2026” al presidio No Tav dei Mulini a Giaglione in Val di Susa.
10 luglio 23 Radio onda d’urto:
“TAV-OLIMPIADI I GIOCHI NON SONO FATTI: VALUTAZIONE SUL CAMPEGGIO DI
RESISTENZA AI MULINI IN VAL DI SUSA
Un campeggio co-organizzato da tante realta’ a supporto del Movimento No Tav verso il festival Alta
Felicita’ che si svolge a fine mese a Venaus.
“Cosa accomuna l’alta velocità in Val Susa e le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026?
Devastazione ambientale, speculazione, saccheggio dei territori, debito pubblico e profitti privati,
militarizzazione del territorio” sostengono i promotori.
Con noi Elio Catania di Off Topic Lab : ASCOLTA
Lunedi 10 luglio abbiamo sentito ancora Elio Catania per un racconto e valutazione sul campeggio del
fine settimana: ASCOLTA”
https://www.radiondadurto.org/2023/07/07/tav-olimpiadi-i-giochi-non-sono-fatti-8-e-9-luglio-campeggio-
di-resistenza-ai-mulini-in-val-di-susa/
LUNEDÌ 10 LUGLIO L’AGITAZIONE DEI MONTATORI, FACCHINI ED AUTISTI DI
“MONDO CONVENIENZA” È INIZIATA ANCHE AL DEPOSITO DI TORINO, mentre
a Firenze lo sciopero ed il presidio dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno. Questo
avviene dopo che allo sciopero si sono già uniti nelle scorse settimane i lavoratori degli appalti
Mondo Convenienza di Roma e Bologna.
11 luglio 23 Comunicato SI Cobas nazionale:
“CONTINUA AD ALLARGARSI LA LOTTA DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA
….In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza
da almeno dieci anni. A raccontarla sono state già una miriade di inchieste giornalistiche.
A denunciarle numerose vertenze sindacali.
A interessarsene le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.D.A. di
Mondo Convenienza Holding SPA per i reati di sfruttamento e caporalato.
Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinché questa volta il “sistema Mondo Convenienza”
non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano
riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.
In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale.
L’impegno da parte datoriale a concedere dei superminimi e la disponibilità mostrata nel tavolo
prefettizio a Bologna a organizzare il lavoro su 8 ore e mezzo giornaliere, sono ben poca cosa rispetto
alla reale posta in gioco, ma dimostrano ancora una volta che la lotta paga e porta sempre risultati….”
http://sicobas.org/2023/07/11/mondoconvenienza-continua-ad-allargarsi-la-lotta-aumenti-di-salario-
riduzione-orario-salute-liberta-sindacale-e-contratto-
nazionale/#:~:text=Il%20Si%20Cobas%20%C3%A8%20intenzionato,sta%20gi%C3%A0%20determinan
do%20le%20prime
SOSTIENI LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA
Si Cobas Prato sta organizzando questa raccolta fondi in favore di COM Soccorso Attivo.
Montatori e autisti di Mondo Convenienza sono in sciopero da martedì 30 maggio 2023, davanti al
magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio.
Per anni hanno lavorato con turni dalle 10 alle 14 ore per 6 giorni la settimana, senza straordinari né
trasferta pagati in modo corretto, trasportando mobili sulla schiena anche per nove piani di scale, senza
nessun tipo di protocollo o dispositivo di sicurezza per la salute.
La cooperativa in appalto nel magazzino Mondo Convenienza utilizza per tutti i lavoratori il
contratto Pulizie Multiservizi, per una paga base di 1180€ lordi al mese, 6.80€ lordi l’ora, una cosa
indegna di un paese civile.
I lavoratori sono in sciopero per richiedere l’applicazione del CCNL Logistica, il rispetto dei turni
di 8 ore per 5 giorni settimanali, l’applicazione di misure di sicurezza sul lavoro e la fine di questo
sistema di appalti dietro cui si nasconde lo sfruttamento e il lavoro povero.
Ogni giorno davanti ai cancelli dell’azienda si resiste ai tentativi di sgombero della polizia per far
passare i camion carichi di mobili. Ogni giorno reparti celere intervengono di forza trascinando i
lavoratori in sciopero per consentire all'azienda di sostituirli con personale esterno e fare partire le
consegne.
Ai lavoratori senza diritti, non resta che mettere in gioco pacificamente i propri corpi per
richiedere giustizia….”
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza
FAI UNA DONAZIONE
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza/donate
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- -
www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/-
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro
di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
(VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/)
6 luglio 23 FQ:
“USA E RUSSIA, BRACCIO DI FERRO NUCLEARE
TRATTATO DI PROIBIZIONE 7.7.2017 - Archivio disarmo. Il 90 per cento delle bombe è in mano
loro: “Proliferano quelle non strategiche, rimaste fuori dal patto New Start”
Di Alessia Grossi
….Mosca possiede 5.889 testate nucleari, di cui strategiche schierate 1.674.
Secondo la Nuclear Posture Review del Dipartimento della Difesa Usa, la strategia attuale di Putin è
“escalate to de-escalate”, minacciare l’utilizzo dell’arma nucleare, sperando in una paralisi degli Usa
e della Nato, per poi portare i termini del conflitto a condizioni più favorevoli alla Russia”….
Sarebbero poco più di 1.900, di cui 935 assegnate alla Marina, molte di più di quelle a disposizione
della Nato, ma anche della Cina: la proliferazione di queste armi non rientra nel trattato New Start.
Quanto agli Stati Uniti, da inventario possiedono 5.244 testate nucleari.
“Di queste, quelle effettivamente schierabili ed utilizzabili sono circa 3.800” e sulla strategia, sebbene
si sia passati da quella “più aggressiva del presidente Trump”, a quella più distensiva di Biden,
Iriad sottolinea come la guerra in Ucraina abbia sdoganato il ritorno alla minaccia nucleare,
soprattutto per quanto riguarda le armi tattiche, che se “sul piano oggettivo sono armi meno potenti
delle proprie controparti strategiche, su quello distruttivo l’impatto di un’arma non strategica è
altrettanto rovinoso”…
Resta poi la Cina, che di armi atomiche ne possiede 410 con “la corsa agli armamenti,
istituzionalizzata dalla volontà di Xi Jinping di raggiungere un esercito world class entro il 2049,
ricorda Iriad…..
Quanto all’Europa, Gran Bretagna e Francia si dividono lo scettro del nucleare: 225 Londra e 290
Parigi.
“L’Italia, che ospita sul suo territorio nazionale 35 bombe nucleari statunitensi del tipo B61 a Ghedi e
a Aviano , non ha firmato il Tpnw ma – sostiene Archivio disarmo – potrebbe comunque partecipare
agli incontri di quei paesi che lo hanno firmato e ratificato, segnalando la propria disponibilità a
cercare una comune soluzione rispetto alla minaccia nucleare che il Tnp finora non ha evitato”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/usa-e-russia-bracci-o-di-ferro-
nucleare/7219625/
6 luglio 23 FQ:
“GUERRA, LA POSTA IN GIOCO È LA FINE DELL’IMPERO USA
Di Pino Arlacchi
…..L’indifferenza verso il destino dell’Ucraina nasce dal fatto che qui l’ultima posta in gioco non ha a
che fare con quel Paese sfortunato.
E non ha neppure che fare, sotto sotto, con la Russia.
Questa è stata eletta a diavolo del giorno perché impersona il Nemico Perfetto.
Un’alterità collaudata da Guerra fredda per ritardare il tramonto dell’Impero americano.
L’élite Usa è ben consapevole che il suo tempo è scaduto e che il mondo è diventato multipolare.
Arrivata l’ora del declino, Washington cerca ora di ritardarne la fase terminale usando i mezzi a sua
disposizione.
E facendolo pagare, per quanto possibile, ai propri sudditi e alleati.
A cominciare dagli europei, trascinati in una battaglia autolesionista contro la Russia che dovrebbe
rivolgersi presto, nelle intenzioni di Washington, contro il trofeo più ambito, la Cina, ormai potenza
globale….
La maggioranza dei politici americani accetta la realtà delle cose e si divide in due campi.
Al primo appartengono quelli che credono di poter ostacolare a tempo indefinito la caduta
coinvolgendo gli europei in una zuffa con Cina, Russia e resto del mondo sulla base della divisione tra
democrazie liberali e autocrazie.
Parlo dei i cosiddetti liberali internazionalisti – ben rappresentati da Biden – pronti a usare gli
strumenti coercitivi della supremazia americana (dollaro, sanzioni e forze armate) in ogni parte della
Terra.
Ci sono poi i neo-isolazionisti alla Trump, che attribuiscono il declino Usa all’espansionismo estero,
alle guerre senza quartiere e all’indebitamento da esse generato.
Essi ritengono che l’America debba pensare a se stessa, proteggere i suoi interessi di fondo e
ricostruire le sue infrastrutture e il suo apparato produttivo smettendo anche di pagare per la sicurezza
di alleati diventati più ricchi di lei.
Non stiamo parlando di pacifisti. Questa gente non è contraria per principio agli interventi armati
all’estero.
Se si tratta di fare un bel colpo a spese di un Paese detentore di risorse strategiche – tipo Venezuela –
oppure danneggiare con l’uso della forza gli interessi di una potenza rivale tipo Cina, perché no?
Ciò che conta è non sprecare soldi in avventure senza ritorno immediato e concentrarsi sulle minacce
più temibili.
Che agli occhi di Trump e seguaci non vengono dalla Russia di Putin, ma da una potenza concorrente
e in piena ascesa. …”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/guerra-la-posta-in-gioco-e-la-fine-
dellimpero-usa/7219603/
6 luglio 23 FQ:
“FT: “PER L’INDUSTRIA MILITARE QUESTO CONFLITTO È BUON BANCO DI PROVA”
IL RISCHIO - “Pechino e Cremlino guardano e imparano”
Di Sabrina Provenzani
La guerra in Ucraina è diventata una prova sul campo per l’equipaggiamento militare occidentale
contro l’esercito russo. Lo scrive il Financial Times nel suo ultimo Military briefing.
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, avrebbe condiviso con i funzionari statunitensi
l’intercettazione del missile ipersonico russo Kinzhal, con queste parole: “Ho una buona notizia per
voi. Abbiamo abbattuto un Kinzhal”.
Il Kinzhal è un missile ipersonico russo finora considerato imprendibile, abbattuto grazie al sistema di
difesa aerea Patriot, appena fornito dagli Stati Uniti.
Reznikov, scrive il Ft, avrebbe sottolineato che gli alleati occidentali hanno ora l’opportunità di valutare
l’efficacia delle loro armi e determinare se siano necessari eventuali aggiornamenti, affermando: “Per
l’industria militare mondiale, non si può immaginare un terreno di prova migliore”…..
I sistemi di artiglieria occidentali, sebbene più precisi rispetto a quelli russi, necessitano di pause,
mentre i russi possono continuare a bombardare massicciamente senza interruzioni…..
La guerra ha anche evidenziato l’evoluzione costante di progressi tecnologici e contromisure:
entrambe le parti, le forze armate occidentali e quelle russe, imparano dal conflitto in corso.
I Paesi occidentali hanno acquisito conoscenze sui sistemi russi, ma il rovescio della medaglia è
l’esposizione di tecniche e armamenti occidentali alla Russia e alla Cina.”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/ft-per-lindustria-militare-questo-conflitto-
e-buon-banco-di-prova/7219627/
7 luglio 23 AntiDiplomatico:
“BLACKROCK E LA SVENDITA DELL'UCRAINA AL CAPITALE TRANSNAZIONALE
di Fabrizio Poggi
Lo scorso 8 maggio il governo golpista di Kiev e l'americana BlackRock Financial Market Advisory
hanno sottoscritto l'accordo sul “Fondo di sviluppo dell'Ucraina”.
Formalmente, dovrebbe trattarsi di attività tese ad attirare investimenti nel settore energetico, nelle
infrastrutture, nell'agricoltura ucraine.
Di fatto, si è aperta la strada alla totale svendita dei principali settori dello stato ucraino, a partire dalle
preziosissime terre nere e dalla rete elettrica del paese.
Da parte di Kiev, con tale accordo, si tratterebbe di saldare gli enormi debiti contratti coi creditori
occidentali, soprattutto per le forniture di armi e gli “aiuti” finanziari.
Per l'esattezza, l'accordo non ha fatto che consolidare e ampliare uno stato di fatto, cioè la svendita di
asset strategici ucraini avviata col precedente golpista-capo, Petro Porošenko.
Ora, direttamente o indirettamente, l'elenco delle attività ucraine della BlackRock comprende titoli di
società quali Metinvest, DTEK (energia), PrJSC MHP (agricoltura), Naftogaz, Ferrovie ucraine,
Ukravtodor, Ukrenergo.
Stando a LandMatrix, a maggio 2022, 17 milioni di ettari di terreno agricolo (su 40 designati nella
banca fondiaria) erano già di proprietà di Cargill, Dupont e Monsanto.
La BlackRock è il più grande fondo di gestione patrimoniale al mondo, con un valore che allo scorso 1
gennaio era valutato in poco meno di novemila trilioni di dollari: più o meno quanto il PIL di
Germania e Francia messe insieme….
BlackRock gestirà il debito estero ucraino che, stando al Ministero delle finanze golpista, a fine marzo
ammontava a 132 miliardi di dollari, pari al 89% del PIL……
Su Forbes.ru, Ekaterina Khabidulina ricorda che nella creazione del cosiddetto “Fondo di sviluppo
dell'Ucraina”, oltre alla BlackRock, è coinvolta anche la JPMorgan Chase.
Gli investimenti attratti dal Fondo – quantomeno, quelli che potrebbero rimanere disponibili dopo aver
riempito le tasche di ras golpisti grandi e piccoli - dovrebbero servire a ripristinare l'Ucraina alla fine
del conflitto: a marzo scorso, la Banca mondiale stimava una necessità di 411 miliardi di dollari; ma,
da allora, le distruzioni della guerra sono cresciute e chissà quanto dovranno ancora crescere…..”
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-
blackrock_e_la_svendita_dellucraina_al_capitale_transnazionale/45289_50332/
10 luglio 23 Bottega del Barbieri:
“L’UCRAINA NON È UNA NAZIONE, È UN INVESTIMENTO
articoli video e disegni di Nicholas Nicholaides, Giulio Di Luzio, Giorgio Agamben, Tucker Carlson,
Alessandro Bertolini, Elena Basile, Fabrizio Poggi, Carlo Bellisai, Davide Malacaria, Alessandra
Mecozzi, Pino Arlacchi, Alessandro Di Battista, Giuliano Marrucci, Simone Spiga, GianAndrea Gaiani,
Alessandro Marescotti, fratelli Kononovich, Benigno Moi
https://www.labottegadelbarbieri.org/lukraine-non-e-una-nazione-e-un-investimento/
11 luglio 23 FQ:
“PRIGOZHIN, MACCHÉ “FUGA”: ERA DA PUTIN POCO DOPO IL GOLPE
IL FALLITO PUTSCH - Al Cremlino l'incontro di tre ore, la Wagner ha giurato fedeltà allo zar
Di Michela A. G. Iaccarino
Non l’ha fatto assassinare, né avvelenare, né allontanare per sempre dalla Russia come molti
sospettavano.
Putin, il suo vecchio “chef” Evgeny Prigozhin, l’ha addirittura incontrato.
Nella maniera più spericolata e inattesa possibile, la saga Wagner continua: il “traditore” è stato a
Mosca dal presidente russo solo cinque giorni dopo la tentata rivolta del 24 giugno, mentre il mondo lo
credeva in esilio, barricato nella stanza di un hotel senza finestre, in Bielorussia.
A dirlo è stato il Cremlino. Anzi, a confermarlo: il quotidiano francese Liberation per primo ha citato
rivelazioni degli 007 occidentali sull’incontro durato tre ore.
Nella stanza dei bottoni del potere della Capitale, insieme al cuoco e allo zar, circa una trentina di
persone: tra loro il capo della Rosgvardia, Guardia nazionale russa, Viktor Zolotov, quello della Svr,
intelligence internazionale, Sergey Naryshkin, oltre ai vertici della Wagner, accusati solo cinque giorni
prima dal presidente stesso di aver “pugnalato la Russia alle spalle”.
“Putin ha fornito la sua valutazione delle azioni Wagner e degli eventi del 24 giugno, ha ascoltato le
spiegazioni dei comandanti” ha detto Dmitry Peskov, suo portavoce, “e ha offerto altre opzioni di
impiego, anche in combattimento”: i mercenari si sono detti fedeli al capo dello Stato e “sono pronti a
continuare a combattere per la patria”.
Altri dettagli ha detto di non averli neppure Peskov, ma l’incontro non sembra aver comunque
condotto a una definitiva o marginale riconciliazione: siti, giornali e tv in Russia continuano a
screditare e dissacrare il mito dello chef-patriota, da loro stessi costruito.
Ieri Prigozhin era Robin Hood, oggi è un criminale dedito ad affari illeciti: dagli schermi tv i cittadini
russi hanno ammirato la sua sfarzosa residenza, lingotti d’oro, mazzette di contanti requisiti, perfino le
parrucche del fondatore della Wagner, mostrato nei suoi più bizzarri travestimenti mediorientali usati
per mascherare i suoi spostamenti segreti….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/11/prigozhin-macche-fuga-era-da-putin-poco-
dopo-il-golpe/7224690/
5 luglio 23 ANSA:
“I SOLDATI ISRAELIANI HANNO LASCIATO JENIN, IN CISGIORDANIA
Cinque razzi sparati dalla Striscia di Gaza contro Israele 'Intercettati con successo'
Tutte le truppe israeliane hanno lasciato Jenin in Cisgiordania completando il ritiro cominciato ieri
sera.
Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari secondo cui gli obiettivi dell'operazione sono stati
raggiunti.
Hagari ha aggiunto che le truppe resteranno in allerta "in modo da essere preparate per quello che
occorre". "La lotta contro il terrorismo non è finita ma la nostra situazione - ha notato - è migliore ora
che il campo (profughi, ndr) ha perso capacità".
L'esercito israeliano denuncia che cinque razzi sono stati lanciati contro Israele dalla Striscia di Gaza,
ma sono stati intercettati con successo.
Israele ha effettuato attacchi aerei sulla Striscia di Gaza in risposta ai razzi lanciati dall'enclave
costiera palestinese.
"La Difesa israeliana sta attualmente colpendo la Striscia di Gaza", ha annunciato l'esercito.
Secondo una fonte della sicurezza palestinese è stato colpito un sito militare di Hamas nel nord di Gaza
ma senza causare nessun ferito.
Nei giorni sono morti 12 palestinesi durante gli scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di
Jenin in Cisgiordania.
Un soldato israeliano è stato ucciso da "fuoco vero" durante un'operazione in corso nel campo
profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata, ha detto l'esercito israeliano in una dichiarazione
diffusa poco dopo la mezzanotte. "Stanotte un sottufficiale in servizio di combattimento è stato ucciso
da colpi di arma da fuoco durante l'operazione contro l'infrastruttura terroristica nel campo di Jenin",
ha detto l'esercito….”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/07/05/esercito-tutti-i-soldati-israeliani-hanno-lasciato-
jenin_248b0732-c32e-40f0-8c19-b7ffc61d158f.html
5 luglio 23 Sole24ore:
“HAMAS LANCIA CINQUE RAZZI NEL SUD DI ISRAELE DOPO GLI SCONTRI A JENIN
L’Idf ha risposto colpendo diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.
Dopo il ritiro dell’Idf dal campo profughi di Jenin, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail
Haniyeh ha condannato l’operazione di Israele a Jenin dicendo che è stata un fallimento
…..Secondo il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, l’operazione - soltanto
l’ultimo, in ordine di tempo, di una serire di blitz e interventi che si susseguono da mesi - ha già
raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi e con meno resistenza o complicazioni secondarie di quanto
previsto dall’intelligence.
Il portavoce dell’Idf ha spiegato che i militari avevano individuato alcune dozzine di obiettivi da
eliminare in termini di centri di comando del terrore e depositi di armi ed esplosivi.
Tutti tranne una decina di quei luoghi sono stati già distrutti o neutralizzati il primo giorno
dell’operazione, molti nelle prime due ore in attacchi dell’aeronautica, ha spiegato Hagari….
Il 3 luglio, al termine della prima giornata di combattimenti a Jenin “1.500-3.000 abitanti hanno
lasciato la scorsa notte le proprie abitazioni, di propria iniziativa”, ha spiegato la radio militare,
respingendo così affermazioni di fonte palestinese secondo le quali l’esodo sarebbe stato imposto loro
dall’esercito.
La radio pubblica Kan ha aggiunto che lo sgombero di quelle famiglie è stato coordinato dalla
Mezzaluna Rossa (equivalente locale della Croce Rossa).
Gli sfollati hanno scelto per lo più di trasferirsi, per il momento, in zone agricole vicine a Jenin. Fonti
militari hanno aggiunto che nel primo giorno di operazioni i militari sono riusciti a catturare 120
ricercati, su una lista di 160 nominativi. Le nuove ricerche adesso si concentrano sui membri di due
cellule responsabili di recenti attacchi, fra cui la uccisione di un israeliano presso l’insediamento
ebraico di Hermesh, in Cisgiordania”.
https://www.ilsole24ore.com/art/attentato-tel-aviv-sette-feriti-tre-gravi-ucciso-l-aggressore-AEQ34DxD
7 luglio 23 FQ:
“CINA, C’È UN PATTO DI DIFESA PER KIEV IN CASO DI ATOMICA
DIPLOMAZIA - Il motivo della reprimenda a Putin
…..Commentando il dispiego di armi nucleari tattiche in Bielorussia, Alexander Lukashenko ha
dichiarato che serviranno da “deterrente contro un potenziale aggressore” e “non dovrebbero esserci
esitazioni nell’usarle se necessario”……
Condannare l’impiego di armi atomiche in Ucraina risponde a un duplice scopo: da una parte serve a
consolidare l’immagine di una Cina devota al rispetto dell’ordine mondiale.
Dall’altra serve a scongiurare un coinvolgimento diretto nella crisi.
All’inizio del conflitto l’allora ambasciatore cinese a Washington, Qin Gang (oggi ministro degli
Esteri), ha chiarito che “l’amicizia senza limiti” con Putin è in realtà perimetrata dai “principi della
Carta delle Nazioni Unite, dalle norme fondamentali del diritto internazionale e delle relazioni
internazionali”.
Quelle stesse regole che legano Pechino a Kiev.
Secondo il Trattato sull’amicizia e la cooperazione Cina-Ucraina e la Dichiarazione congiunta
sull’approfondimento del partenariato strategico (2013), il governo cinese “riafferma il suo impegno
incondizionato a non minacciare o utilizzare mai armi nucleari contro l’Ucraina” nonché “a fornire
garanzie di sicurezza corrispondenti qualora il paese subisse, o fosse minacciato, da un’aggressione
con armi nucleari”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/cina-ce-un-patto-di-difesa-per-kiev-in-
caso-di-atomica/7220809/
7 luglio 23 FQ:
“FRANCIA, GRANATE, GAS E FLASH-BALL. “GUERRA” PER CHI PROTESTA
MANO LIBERA - La “risposta graduata”: prima l’inquadratura e le tecniche di repressione, poi i
manganelli e i lacrimogeni, infine gli esplosivi. Le armi a impatto cinetico, tipo i proiettili di gomma,
così come le pistole, appartengono all’ultimo livello
Di Diletta Bellotti
….In Francia, durante le manifestazioni, ci si aspetta sempre le granate. È il principio della “risposta
graduata” per conservare l’ordine pubblico: prima l’inquadratura e le tecniche di repressione, poi i
manganelli e i lacrimogeni, infine solo granate esplosive.
Le armi a impatto cinetico, tipo i proiettili di gomma, così come le pistole, appartengono all’ultimo
livello.
Tuttavia, l’uso di proiettili di gomma in modo offensivo è largamente diffuso così come quello di tre
tipi di granate: lacrimogene, GENL e GM2L.
Durante il corteo in Val Maurienne, ne sono state lanciate 10, hanno provocato 50 feriti: le granate
sull’asfalto si frantumano e si scontrano con chi manifesta a velocità assurde.
A Sainte-Soline, a marzo, durante le proteste contro la costruzione di mega bacini idrici, ne sono
piovute 5000.
Il terreno di campagna ne ha attutito lo schianto.
Si sono contati comunque feriti gravissimi, uno finito in coma per mesi.
La granata GM2L ha sostituito la GLI-F4, classificata “arma da guerra” nel Codice di Sicurezza
Interno francese.
Prodotta fino al 2014, è stata utilizzata dalle forze dell’ordine dal 2011 al 2020, in sostituzione della
granata OF F11 che uccise il 21enne Rémi Fraisse, durante il raduno del 2014 contro la costruzione
della diga di Sivens.
Quattro anni dopo, il ministero dell’Interno ha annunciato una graduale eliminazione del loro uso, da
attuarsi nel 2020.
Nonostante questo, 3000 granate di questo tipo, alcune delle quali scadute, sono state lanciate nella
storica Zone à Défense (ZAD) di Notre-Dame-des-Landes nell’aprile 2018.
Inoltre, durante il terzo atto del movimento dei Gilet Gialli, nel 2018, la prefettura ha annunciato di
aver utilizzato 339 granate GLI-F4 nella sola Parigi.
L’impatto del proiettile di gomma, dei cuscinetti delle granate e della loro ogiva, crea contusioni e
fratture.
Le lesioni più gravi sono la rottura del timpano e dell’acufene, quella del bulbo oculare, della retina o
del cristallino, amputazioni della mano e lesioni agli organi interni, con conseguente invalidità
permanente.
E c’è la morte. Le flash-ball non sarebbero letali se usate secondo le regole: mai a distanza inferiore ai
tre metri e mirando solo alle gambe…..
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/francia-granate-gas-e-flash-ball-guerra-
per-chi-protesta/7220817/
8 luglio 23 FQ:
“BANLIEUE IN FIAMME, LE PEN RINGRAZIA
LA FRANCIA SPEZZATA - Non avanza rivendicazioni, neppure confuse. Non si esprime con parole,
ma solo con il saccheggio, le fiamme, il grido dell’abbandonato. E reclama innanzitutto di essere
“vista”
Di Barbara Spinelli
Le sommosse in Francia hanno fatto tremare il Paese e la sua classe politica per vari giorni dopo
l’uccisione, il 27 giugno a Nanterre, del giovane algerino Nahel M., 17 anni, freddato dalla polizia per
via del “rifiuto di ottemperare” agli ordini dopo una fuga in automobile.
Si indaga anche sulla morte di Mohamed, un giovane colpito da un proiettile flashball sparato dalla
polizia, fra il 30 giugno e il 1° luglio: filmava i tumulti a Marsiglia.
L’arma, molto usata contro i Gilet gialli, fu allora criticata dall’Onu.
La sommossa al momento si sta spegnendo, ma scombussola tuttora la Presidenza della Repubblica e i
partiti di destra, di estrema destra, delle sinistre.
Ciascuno cerca di definire la propria identità usando politicamente i disastri delle banlieue, che
diventano non un problema annoso da affrontare ma un pretesto.
Obiettivo: decidere chi guiderà la Francia quando nel 2027 la presidenza Macron si concluderà (anche
se alcuni fanno balenare la bizzarra possibilità di una modifica costituzionale che ponga fine al limite di
due mandati consecutivi).
Parlano molto, i politici, ma pochi vogliono conoscere e capire quel che accade nelle banlieue, quel
che spiega la straordinaria violenza in tante città e comuni: non da oggi ma da almeno quarant’anni. Ci
sono state sommosse negli anni 80 e poi soprattutto nel 2005, quando il presidente era Jacques Chirac
e il ministro dell’interno Nicolas Sarkozy, primo attore della risposta governativa. La convinzione del
ministro poi eletto presidente era che bisognava farla finita con l’era del permissivismo, e regolare i
conti, infine, con le ideologie giudicate sovversive del ’68: dunque si rivolse ai giovani rivoltosi
chiamandoli “feccia” (racaille) e promise di ripulire le periferie “col Kärcher”, cioè con prodotti usati
per pulire strade, automobili o muri….
Non avanza rivendicazioni, neanche confusamente, non si esprime con parole ma solo con il
saccheggio, le fiamme, l’urlo dell’abbandonato.
Chiede innanzitutto – come nel 2005 – di essere vista.
Infine non gode di appoggio popolare come avvenne con i Gilet Gialli e il movimento sulle
pensioni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/08/banlieue-in-fiammele-pen-
ringrazia/7222111/
7 luglio 23 FQ:
“OXFAM-ACTIONAID, IN 2 ANNI, 2MILA MILIARDI DI EXTRAPROFITTI.
Ma crescono fame e povertà
Negli ultimi due anni, 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato “quasi 1.000 miliardi
di dollari di extraprofitti all’anno”, mentre i prezzi di beni di consumo, cibo ed energia schizzavano alle
stelle assieme ai tassi di interesse: l’anno scorso 1 miliardo di lavoratori in 50 Paesi ha subito una
contrazione reale dei salari per 746 miliardi di dollari, mentre i prezzi medi dei prodotti alimentari sono
saliti del 14% “contribuendo a portare alla fame 250 milioni di persone”. L’impietoso quadro è rivelato
da un nuovo report a cura di Oxfam e ActionAid, che analizzato nel dettaglio le compagnie della
classifica “Global 2000” di Forbes, valutandone gli extraprofitti realizzati nel biennio 2021-22.
Considerando i dati per gli specifici settori economici, Oxfam e ActionAid notano come 45 società
energetiche abbiano realizzato, in media nel biennio 2021-2022, 237 miliardi di dollari all’anno di
profitti in eccesso.
Nel settore alimentare 18 colossi hanno realizzato, in media nel biennio 2021-2022, oltre 14 miliardi di
dollari all’anno di extraprofitti.
Nel comparto farmaceutico 28 grandi imprese hanno totalizzato, 47 miliardi di dollari all’anno di
extraprofitti, mentre 42 grandi rivenditori al dettaglio e catene di supermercati hanno registrato utili in
eccesso per 28 miliardi di dollari all’anno.
E ancora, nove tra le più grandi società del settore aerospaziale e della difesa hanno realizzato 8
miliardi di dollari all’anno di profitti in eccesso in media nell’ultimo biennio. Tutto questo, nota il
report, mentre “9.000 persone muoiono ogni giorno di fame, in gran parte a causa di conflitti e
guerre”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/oxfam-actionaid-in-2-anni-2mila-miliardi-
di-extraprofitti-ma-crescono-fame-e-poverta/7220853/
6 luglio 23 Spiffero:
“NO TAV BRINDANO ALLA MORTE DI VIRANO
Sarà pure goliardica, l'iniziativa promossa dal "Nucleo pintoni attivi" al cancello del cantiere di San
Didero, di certo è perlomeno di cattivo gusto. "Una presa di posizione contro la narrazione dei media
che lo hanno descritto come uomo aperto alla discussione e al confronto"
Uno spuntino all’aperto davanti al cancello del cantiere di San Didero, in Valle di Susa, con tanto di
brindisi festoso.
Alcuni No Tav hanno voluto ricordare così, ieri sera, la figura di Mario Virano, il direttore generale
di Telt, deceduto nei giorni scorsi a 79 anni al termine di una lunga malattia.
Il registro ironico dell’iniziativa, organizzata dal “Nucleo Pintoni Attivi”, gruppo di attivisti non nuovo a
trovate goliardiche, era evidente sia dai post sui social che dal tenore dei commenti: “I No Tav Npa,
affranti per la dipartita del direttore generale, noto per la determinazione a promuovere il Tav e per
favorire il dialogo e la concertazione, si stringono brindando a Telt”, si legge accanto alle fotografie
che ritraggono i partecipanti.
Il movimento No Tav non ha mai risparmiato le critiche a Virano: “Ai tempi dell’Osservatorio sulla
Torino-Lione – è stato spiegato – le amministrazioni locali contrarie al Tav non venivano nemmeno
ascoltate. La nostra è una presa di posizione contro la narrazione dei media, che hanno descritto Virano
come un uomo aperto alla discussione e al confronto. Con noi non lo è stato”.
https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=72276
6 luglio 23 Rainews:
“FESTIVAL NO TAV "ALTA FELICITÀ", UN DOSSIER IN PROCURA PER VIOLAZIONI
Contestata la mancanza di stewart ai concerti e violazioni alla sicurezza. Da un anno l'attenzione degli
inquirenti si concentra sulle violazioni delle iniziative aggregative alle normative
Tgr Piemonte
Violazioni alle norme in materia di organizzazione dei concerti, come la assenza di stewart….
Il dossier è stato confezionato dopo una serie di accertamenti svolti dalla polizia sull'edizione dell'anno
scorso……
Il dossier rientra in una più generale stretta voluta dalla procura.
Accanto all'azione nei confronti delle manifestazioni contro il cantiere, la magistratura sta puntando
recentemente a contestare le violazioni in materia di somministrazione di bevande e sicurezza degli
eventi, occupazione abusiva di suolo pubblico.
A ottobre prima una serie di perquisizioni al centro sociale Askatasuna, con sequestro di cibo di cui era
contestata la cattiva conservazione, poi le denunce per un concerto in strada, infine una pioggia di
denunce ai militanti, ma anche ad artisti come Willy Peyote, per un concerto che aveva occupato per
qualche ora il controviale, un tratto di una decina di metri antistante il centro sociale…..
Per gli inquirenti, il centro sociale sarebbe un'attività commerciale vera e propria ma senza rilascio di
scontrini fiscali e senza autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande.
I militanti respingono gli addebiti sottolineando che tutte le iniziative sono non-profit: “Per chi, come
noi - scrivono - si pone l’obiettivo di autorganizzarsi e autogestirsi negli spazi ancora liberi da queste
logiche, il profitto non rientra negli orizzonti contemplati”.
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/07/festival-no-tav-alta-felicita-un-dossier-in-procura-
per-violazioni-5a1f119d-6dcc-44af-bc8a-61550a9d96b6.html
7 luglio 23 Repubblica:
“FINISCE SOTTO INCHIESTA IL FESTIVAL NO TAV “ALTA FELICITÀ”, INDAGATO IL
SINDACO DI VENAUS –
“Non rispettate le norme sulla sicurezza”. Il primo cittadino nei guai per aver dato il via libera, come
Appendino nella vicenda piazza San Carlo
di Carlotta Rocci
Il Festival Alta Felicità di Venaus, appuntamento estivo del popolo No Tav, non avrebbe dovuto essere
autorizzato dal Comune perché chi lo ha organizzato, l’anno scorso, lo avrebbe fatto senza avere i
requisiti richiesti dalla normativa per la realizzazione di un evento pubblico….
E a risponderne potrebbe essere chiamato il primo cittadino di Venaus, Avernino di Croce.
Su di lui ricadrebbe la responsabilità di aver concesso la licenza e l’uso dell’area pubblica in cui si
tiene il festival senza prima verificare che gli organizzatori fossero in regola.
È un po’ come per i tragici fatti di piazza San Carlo dove l’ex sindaca Chiara Appendino è stata
chiamata a rispondere dei feriti e delle vittime perché, secondo i giudici d’appello, al primo cittadino
compete la responsabilità per la pubblica sicurezza.
Il sindaco di Venaus — che un anno fa aveva aperto il festival con un saluto dal palco ribadendo
l’importanza della lotta No Tav — è indagato con l’accusa di abuso e omissione di atti d’ufficio, il reato
che il governo Meloni vorrebbe abolire….
Gli organizzatori avrebbero affidato la gestione della sicurezza a steward non iscritti alle liste della
prefettura. Mancherebbero le autorizzazioni per la vendita del merchandising della kermesse e anche
la licenza per la somministrazione di cibo e bevande….”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/07/07/news/inchiesta_festival_no_tav_alta_felicita_indagato_il_
sindaco_di_venaus-406935682/
7 luglio 23 ore 14 TG R:
“LA PROCURA DI TORINO STA INDAGANDO IL SINDACO DI VENAUS
https://youtu.be/UuuUea1P--U
8 luglio 23 Lagenda:
“FESTIVAL ALTA FELICITÀ, IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE NO TAV A
VENAUS IN VALSUSA DAL 29 AL 31 LUGLIO
IL FESTIVAL ALTA FELICITÀ IN VALSUSA
Ritorna il Festival Alta Felicità che, dal 29 al 31 luglio, farà vivere la Borgata 8 dicembre di Venaus.
Un’esperienza di comunità unica tra natura, musica, sport, dibattiti, cibo e incontri all’insegna
dell’ecosostenibilità.
A Venaus, una porzione della valle sarà interamente chiusa al traffico.
Lasceremo le nostre auto e per qualche giorno fermeremo insieme il tempo e il consumo.
Percorsi a piedi, zone di campeggio, palchi e arene naturali in cui vivere momenti di confronto e
convivialità.
Il Festival Alta Felicità e il Climate Social Camp sono due eventi uniti sotto diverse parole d’ordine:
cura dei territori, difesa dell’ambiente, lotta allo spreco delle risorse.
I CONCERTI
Come ogni anno, anche per questa edizione 2023, torneranno i concerti, le presentazioni di libri e i
dibattiti.
Si esibiranno sul palco dell’Arena Concerti importanti band come gli Africa Unite ma poi anche Tun
feat Dub FX, Myss Keta, Sidi Wacho, Fabriazio Rat, La machina, senza dimenticare i gruppi
emergenti della Valsusa che avranno il loro consueto spazio sul palco”.
https://www.lagendanews.com/festival-alta-felicita-il-programma-della-manifestazione-no-tav-a-venaus-
in-valsusa-dal-29-al-31-luglio-2/
7 luglio 23 FQ:
“VENAUS, CITTADINANZA ONORARIA ALLA MEMORIA PER F. S. BORRELLI
Domani alle 10.15 il Comune di Venaus (Torino) conferirà la Cittadinanza Onoraria alla Memoria a
Francesco Saverio Borrelli: “Un grande magistrato dalla coscienza integra e libera – recita la
motivazione –, che ha portato avanti il proprio lavoro con imparzialità ed elevato senso del dovere,
ricercando la Verità e la Giustizia, nonostante abbia subito insulti e calunnie di ogni colore politico”.
Parteciperanno alla cerimonia la signora Borrelli con i due figli, gli ex pm di Mani Pulite Piercamillo
Davigo e Gherardo Colombo e i sindaci della Bassa e dell’Alta Valle di Susa”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/venaus-cittadinanza-onoraria-alla-
memoria-per-f-s-borrelli/7220867/
8 luglio 23 Torinocronaca:
“ECCO LA SUPER TRIVELLA CHE FARÀ LA TAV
Per trasportarla ci vogliono 130 vagoni merci. Si tratta di un colosso di 180 metri costruito in
Germania e che bucherà la montagna per oltre 57 chilometri
Marco Bardesono
Ha lasciato ieri lo stabilimento Herrenknecht in Germania, la prima delle prossime sette trivelle Tbm
che completeranno lo scavo delle due canne da 57,5 chilometri del tunnel di base del Moncenisio,
l’opera principale della nuova linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione.
La fresa, lunga 180 metri e con un diametro di oltre 10 metri, è stata consegnata al raggruppamento
d’imprese italo-francese denominato “CO 6-7”, composto da “Vinci Construction”, “Grands Projets”,
“Webuild”, “Dodin Campenon Bernard” e “Campenon Bernard Centre Est”.
Questa fresa dovrà realizzare i 9 chilometri della canna nord del tunnel di base, tra Saint-Martin-la-
Porte e La Praz, in parallelo alla parte completata nel 2019 dalla fresa “Federica”.
Sempre per il cantiere “CO 6-7”, sono in corso di costruzione altre due frese, che dovranno scavare le
gallerie nel tratto compreso tra La Praz e Modane….
Per trasportare la fresa saranno necessari 130 vagoni merci, si tratta di un vero gigante «del
sotterraneo», i cui dati di fabbricazione sono imponenti: 8.100 kilowatt di potenza, 2.300 tonnellate di
peso e una testa con 61 cutters rotanti, ovvero i “denti” che frantumando la roccia consentono il
progressivo avanzamento nella montagna.
Inoltre, subito dopo il passaggio della testa, la fresa riveste la roccia viva della galleria posando gli
anelli: 8 segmenti (detti conci) in cemento armato che garantiscono la massima stabilità del tunnel dove
viaggeranno i treni tra Francia e Italia.
Una vera e propria fabbrica viaggiante che comprende dieci rimorchi che trasportano la roccia estratta
in superficie su un nastro trasportatore”.
https://torinocronaca.it/gallery/cronaca/303164/ecco-la-super-trivella-che-fara-la-tav-la-foto-gallery.html
9 luglio 23 ANSA:
“PROTESTA CONTRO PASSANTE FERROVIARIO A TRENTO, SGOMBERATI NO TAV
Marco Rizzo: un progetto nefasto
“Questa mattina a Trento le forze dell'ordine hanno sgomberato l'edificio 'le Fornaci' di via Brennero,
zona interessata dal cantiere del bypass ferroviario e presidiata costantemente, negli ultimi tre mesi, dai
No Tav.
Circa 60 gli agenti di polizia intervenuti verso le 5 del mattino.
Subito dopo un gruppo di attivisti si è radunato per manifestare nuovamente il proprio dissenso
all'opera e alle recenti operazioni che hanno smobilitato il presidio, facendo resistenza passiva alle forze
dell'ordine.
Nel frattempo sono stati posati dei blocchi in cemento ed una recinzione per impedire l'accesso al
cantiere.
Sul tema è intervenuto con una nota anche l'onorevole Marco Rizzo, di Democrazia Sovrana Popolare,
candidato presidente alla Provincia di Trento alle elezioni di ottobre. …”
https://www.ansa.it/amp/trentino/notizie/2023/07/09/protesta-contro-passante-ferroviario-a-trento-
sgomberati-no-tav_80897e39-6586-44a9-8115-5c47f0133843.html
9 luglio 23 Repubblica:
“POLEMICA PER UN POST NO TAV DEL DEM BOSCHINI: “PASSANO GLI ANNI, RESTA LA
COERENZA PER UN MONDO DIVERSO”
Una foto del 2011 scatena la reazione di Fregolent (Iv), che chiede al Pd di “prendere le distanze”
a cura di Redazione Torino
Un componente della direzione nazionale del Pd pubblica su Facebook un post di contrarietà al Tav e
la senatrice Silvia Fregolent (Iv) interviene chiedendo ai dirigenti regionali dei dem di "prendere le
distanze".
Il post è di Marco Boschini, che lo scorso 3 luglio ha pubblicato una fotografia che lo ritrae in una
manifestazione No Tav in Valle di Susa mentre regge uno striscione degli amministratori locali.
Il testo dice: "Passano gli anni (qui eravamo in Val Susa nel 2011 a ribadire un no forte e chiaro a
un'opera assurda), resta la passione e la coerenza di provare a darsi da fare per un mondo diverso"….”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/07/09/news/polemica_per_un_post_no_tav_del_dem_boschini_p
assano_gli_anni_resta_la_coerenza_per_un_mondo_diverso-407205442/
6 luglio 23 FQ:
“IL NUOVO PIANO PER L’ENERGIA E IL CLIMA È UN RIASSUNTO, NON È
STATO INVIATO A BRUXELLES e non rispetta gli impegni presi in ambito g7
di Luisiana Gaita
Realismo (più di quanto non ce ne sia stato nel 2019, secondo il ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza energetica), diversificazione (dalle rinnovabili al petrolio, passando per gas e nucleare)
e semplificazioni.
Sono alcune delle parole chiave del nuovo Pniec, Piano nazionale integrato per l’energia e il clima che
dovrebbe portare l’Italia a rispettare i target climatici al 2030, ma non rispetta gli impegni presi
in ambito G7.
E che, per inciso, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) non ha mai inviato
‘in tempo’ a Bruxelles, dato che tuttora non compare sul sito della Commissione Ue.
Entro la fatidica data del 30 giugno, infatti, è stato inviato solo un executive summary di 24 pagine.
Nel frattempo, sono diverse le versioni del documento integrale circolate in questi giorni: 415 pagine
che, a questo punto, dovrebbero essere inviate entro la fine di luglio.
Solo allora ci sarà l’ufficialità e si darà il via all’iter che condurrà all’approvazione definitiva del
nuovo testo entro giugno 2024.
Ergo: improbabile che il piano del Mase, che nei prossimi mesi sarà oggetto della Valutazione
ambientale strategica (Vas), sia già “al vaglio dell’Europa”.
Per il ministero “il Pniec centra quasi tutti i target fissati dalle normative europee su ambiente e
clima”, ma in quel “quasi” ci sono obiettivi cruciali per arrivare alla decarbonizzazione.
D’altronde, la premessa c’è tutta e l’ha fornita il ministro Gilberto Pichetto Fratin: “Vogliamo indicare
una via alla transizione che sia realistica e non velleitaria, dunque sostenibile per il sistema economico
italiano”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/06/il-nuovo-piano-per-lenergia-e-il-clima-e-un-riassunto-non-e-
stato-inviato-a-bruxelles-e-non-rispetta-gli-impegni-presi-in-ambito-g7/7219295/
7 luglio 23 FQ:
“GIUGNO È STATO MESE PIÙ CALDO DAL 1950
Giugno è stato “il mese più caldo, più di 0,5 gradi Celsius sopra la media 1991-2020, superando il
precedente record stabilito nel giugno 2019”, ha dichiarato ieri l’osservatorio sui cambiamenti climatici
Copernicus (C3S) dell’Unione europea, i cui dati, che partono dal 1950, sono tra i più utilizzati.
Le temperature hanno superato i record nell’Europa nord-occidentale, mentre alcune zone del
Canada, degli Stati Uniti, del Messico, dell’Asia e dell’Australia orientale “sono state
significativamente più calde del normale”, osserva C3S, che sottolinea l’entità dello scarto rispetto alla
norma: la temperatura media globale è stata di 16,51 °C a giugno, ovvero ben 0,53 gradi sopra la
media dei tre decenni precedenti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/giugno-e-stato-mese-piu-caldo-dal-
1950/7220865/
11 luglio 23 Torinoggi:
“TAGLIO ALBERI DI CORSO BELGIO, TRESSO: "PROGETTO SOSPESO E RINVIATO A
SETTEMBRE"
I tecnici continuano a difendere il progetto. i residenti hanno chiesto invece un parere esterno
Tutto sospeso e rinviato a settembre. Sul taglio degli alberi di corso Belgio il consiglio comunale e
l'assessore Francesco Tresso hanno incontrato i comitati che chiedono la salvaguardia del verde.
L'incontro è avvenuto durante la VI commissione, quella sul verde pubblico, per avviare un dialogo
che secondo i residenti è mancato nelle fasi iniziali del progetto…..
Gli agronomi Claudia Bertolotti della Divisione Verde e Parchi, Gianmichele Cirulli dell'Unità
Operativa Alberate, lo scienziato forestale Pier Giorgio Terzuolo di Ipla e il docente Paolo
Gonthier dell'Università di Torino hanno spiegato i motivi alla base del loro parere favorevole al
progetto.
In seguito a controlli effettuati negli anni, molte piante sono state segnalate come a fine vita vista l'età
molto avanzata dell'alberata e il Comune ha voluto cogliere l'occasione per riqualificare la banchina
Barocchio, DebiTò
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA :
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e portato
nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti accaduti
il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura detentiva
ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
SCRIVIAMO A CECCA!
“INONDIAMO IL CARCERE DI LETTERE!
Da martedì 7 febbraio la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino…
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e
molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i
territori è solo motivo di orgoglio.
Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi
con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso….”
Scriviamo lettere, telegrammi e cartoline a:
FRANCESCA LUCCHETTO
c/o Casa Circondariale Lorusso e Cutugno
Via Aglietta, 35, 10151 Torino
CECCA LIBERA! LIBERTÀ PER I/LE NO TAV!
https://www.notav.info/post/inondiamo-il-carcere-di-lettere-scriviamo-a-cecca/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
CONTINUA LA CAMPAGNA NAZIONALE
“RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
PRESENTAZIONE CON VIDEO:
https://riprendiamociilcomune.it/?utm_source=ufficiostampa&utm_medium=email&utm_campaign=RIP
3112023
PROSSIMI BANCHETTI DI RACCOLTA FIRME PER 2 LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE
Per riprenderci la Cassa Depositi e Prestiti e restituirla alle sue funzioni originarie di tutela del
risparmio e finanziamento dei Comuni per investimenti nei beni comuni e a favore della collettività…
Vieni a firmare o a dare una mano ai banchetti che si terranno
https://www.attactorino.org/index.php/non-categorizzato/752-prossimi-banchetti-campagna-
riprendiamoci-il-comune
SI PUÒ FIRMARE ON LINE ANDANDO SU https://raccoltafirme.cloud/app/
LE PRIME 2 IN ALTO SONO LE DUE PROPOSTE DI LEGGE.
Inseriire i dati richiesti dalla piattaforma.
FINO AL 21 LUGLIO, TUTTI I MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ E VENERDÌ
ORE. 16-19 Alla Galleria Moitre, via Santa Giulia 37 - Torino
MOSTRA DEI COLLAGE DI LUIGI ASSANDRI
l’anarchico con il ciclostile.
https://nautilus-autoproduzioni.org/torino-mostra-dei-collage-di-luigi-assandri-lanarchico-con-il-
ciclostile/
DA GIOVEDÌ 13 A DOMENICA 16 LUGLIO
a San Piero a grado – località “tre pini” (Pisa)
CAMPEGGIO: “FERMARE L’ESCALATION!”
PROGRAMMA COMPLETO:
GIOVEDÍ 13 LUGLIO
ORE 17: ASSEMBLEA DI APERTURA E INAUGURAZIONE DEL CAMPEGGIO
ORE 21: “C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA – GIACARTA STA ARRIVANDO”
Cine-iniziativa. Chiudono gli ospedali, aumentano le spese di guerra. Ma c’è chi non ci sta.
Proiezione del documentario con introduzione di Chiara Rivetti e Federico Greco
a seguire dibattito
VENERDÍ 14 LUGLIO
ORE 10: RIBELLARSI ALLA CULTURA DELLA GUERRA: ASSEMBLEA DEL MONDO
DELLA FORMAZIONE
ORE 16: GUERRA, AMBIENTE, SALUTE: MAPPIAMO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE.
laboratorio di mappatura
ORE 17: RACCOGLIMENTO AL CAMPEGGIO PER VISITA A IPPOASI
ORE 21:30: CONCERTO LIVE DE’ SODA SISTERS
SABATO 15 LUGLIO
ORE 10: DISERTARE LA GUERRA: ASSEMBLEA SU SCIOPERO E FORME DI
SABOTAGGIO DELLA FILIERA DELLA GUERRA
ORE 15: DISARMARE LA GUERRA: ASSEMBLEA SU OCCUPAZIONI E MISSIONI
MILITARI, LOGISTICA DI GUERRA E MILITARIZZAZIONE DELLE FRONTIERE
ORE 17: TAVOLA ROTONDA “DESECRETIAMO L’ECONOMIA DI GUERRA”
INIZIATIVA SU FONDI, PNRR E WELFARE
ORE 21: PASSEGGIATA DI LOTTA A SAN PIERO A GRADO
ORE 22:30: LIVE I FANCIULLINO
DOMENICA 16 LUGLIO
ORE 10: ASSEMBLEA PLENARIA: COME FERMIAMO L’ESCALATION?
Compilare il form per comunicarci la tua partecipazione, esigenze e disponibilità!
https://docs.google.com/…/1_yhKPDw6DYSk8fg1BxMgXyn…/edit
Leggi il programma completo sul sito“NO BASE – Né a Coltano né altrove”:
https://nobasecoltano.it/campeggio-fermare-lescalation…/
https://www.notav.info/post/13-16-luglio-a-san-piero-a-grado-localita-tre-pini-pisa-campeggio-fermare-
lescalation/
GIOVEDI’ 13 LUGLIO
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
114° SETTIMANA DI INIZIATIVE AL NUOVO PRESIDIO A SAN DIDERO!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “FOGLI DI VIA”
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 20 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki, Via Cigliano 7, Torino
SERATA BENEFIT PER IL CLIMATE SOCIAL CAMP
raccolta fondi per supportare la realizzazione del Camp edizione 2023, incentrato sui temi del
#cemento e dell'acqua
“Il Climate Social Camp si terrà a Torino, dal 26 al 28 luglio, presso il Parco Artiglieri da Montagna.
(VEDI INFRA)
Questo #parco è una delle aree verdi della città che rischiano di essere cementificate nel prossimo
futuro, per lasciare spazio all'ennesimo supermercato”.
Ingresso con tessera Arci
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/578580037806447/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 21.30-23 Pedonale Dante Di Nanni, Via Dante Di Nanni, Torino
SOTTO LE STESSE STELLE
“POM POK”
proiezione del film di Isao Takahata
“Vogliamo festeggiare con tuttə voi un intenso anno di lotta e vogliamo farlo in via Dante di Nanni
pedonale.
Una via preziosa per la sua storia di lotta e resistenza, di incontro e comunità, che vogliamo togliere
dalla narrazione degradante portata avanti dalla circoscrizione 3 e restituirla a tuttə noi per viverla e
abitarla nel modo migliore che conosciamo, assieme, con cibo, musica e compagnia.
Resistendo alla sua mercificazione e controllo urbano in nome di un principio di decoro che non ci
appartiene e rifiutiamo….”
https://gancio.cisti.org/event/sparkles-sotto-le-stesse-stelle-sparkles-1
VENERDÌ 14 LUGLIO
ORE 21 presso il nuovo circolo ARCI Kontiki in via Cigliano 7, Torino.
"IL TEMPO STINGE"
Spettacolo teatrale di Davide Grillo
“Il tempo stinge, una constatazione.
Non miglioriamo, tutt’altro.
Crescere pensando alla vita come una continua evoluzione e scoprire che non è così.
Il tempo infatti porta a maturazione i suoi frutti che poi però vanno a male.
Vivere non è dunque che un lungo declino?
E se lo fosse, sarebbe possibile viversi questo declino in maniera meno dolorosa?
È forse questo il significato dell'espressione decrescita felice?
Come noterete ci muoviamo nella cornice teorica del più spumeggiante e sfrenato ottimismo, nella
pratica si tratta di una serie di tragimonologhi comici che, direttamente o indirettamente, hanno a che
fare con il tempo, il suo trascorrere, il rapporto seccante che questo crea con lui, gli affanni connessi e
altre nefandezze di cui sopra….”
Ingresso con tessera Arci
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/658804812822315/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 21 nei locali ex scuola elementare di Coldimosso di Susa
“CANTIERI TAV E FRAZIONI DI SUSA: FACCIAMO IL PUNTO”
Se dovessero iniziare i cantieri TAV sul nostro territorio, saremmo esposti a:
- aumento delle polveri sottili nell’aria, - carenza di acqua, - esposizione a rumore elevato, -
sconvolgimento della viabilità, - passaggio continuo di camion e stoccaggio materiali di scavo
La corretta informazione rende il cittadino consapevole.
Il Comitato No TAV Susa-Mompantero organizza altre due serate informative sui previsti cantieri
TAV che coinvolgeranno le Frazioni di Susa,:
SABATO 15 E DOMENICA 16 LUGLIO
al presidio NOTAV ai Mulini di Clarea
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!”
“Weekend di incontri e di formazione al presidio dei Mulini! riprendendo i momenti più
importanti, le battaglie e le grandi vittorie che hanno animato la storia del Movimento No Tav, a
partire dall'ultima mobilitazione popolare e internazionale in Val Maurienne del 17 giugno.
Con l'intento di restituire ai tanti giovani che da anni si mettono in gioco nelle iniziative di lotta che
hanno luogo in Val di Susa, la profondità e l'esempio di un Movimento che da 30 anni si oppone con
forza alla costruzione di una grande opera inutile che delapida fondi pubblici, che inquina e che
devasta il territorio…..
Contro la devastazione ambientale, e gli stra-profitti di pochi a discapito della cura dei territori e
della collettività, è necessario riaffermare la lotta in nome della giustizia sociale e climatica,
partendo dall'esempio di resistenza che ogni giorno ci restituisce il movimento No Tav.
PROGRAMMA DEL WEEKEND.
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
VEDI INFRA LE INIZIATIVE NELLE SINGOLE GIORNATE
SABATO 15 LUGLIO
ORE 10 presso Nuovo presidio NOTAV, loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
MERCATO CONTADINO
A seguire al presidio NOTAV
APERIPRANZO CONDIVISO
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
72° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 18.30 Ritrovo a Giaglione.
ORE 19.30 al Presidio dei Mulini.
CENA CONDIVISA
Dopo la cena
MURALES SOPRA I MURI DEL CANTIERE DEL TAV!
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!” Weekend di incontri e di formazione
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
DOMENICA 16 LUGLIO
ORE10 Presidio NOTAV dei mulini in Clarea di Chiomonte
"CONOSCIAMO LA STORIA DEI NOSTRI SENTIERI"
passeggiata e formazione itinerante tra i sentieri della lotta No Tav.
ORE13: PRANZO COMUNE.
ORE 15 "FORMIAMO E TRAMANDIAMO ECORESISTENZE.
Formazione ai giovani sulla storia del movimento No Tav"
Riprendiamo la nascita, le grandi battaglie e le vittorie del Movimento, dal racconto dei militanti
della prima ora e di chi ha dato vita ai primi comitati.
Con Nicoletta Dosio, Guido Fissore e Mario Cavargna.
“SIAMO ECORESISTENZE NOTAV!” Weekend di incontri e di formazione
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02AnRBRReLs9SKpa6pzNFGNFAyJPxD9RFsY
8UsD9xFXiZPhMBLJZ3rUSq8fVCEbnEbl&id=100064378014798
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 17 LUGLIO
ORE 21 presso Csoa Gabrio Via Francesco Millio 42, Torino
“NUOVO PIANO REGOLATORE, ANALISI CRITICA DELLE LINEE GUIDA”
RIUNIONE DEIL COMITATO DEBITO TORINO per l’analisi di indirizzi generali e obiettivi
stabiliti dalla Giunta comunale per la stesura del progetto preliminare del nuovo piano, indirizzi e
obiettivi contenuti nella delibera approvata il 6 giugno 2023 disponibile al link
http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2023/2023_1100321.pdf,
allo scopo di evidenziare le criticità che già emergono dalle stesse linee guida del nuovo PRG.
Comitato DebiTO
https://debitorino.wordpress.com/2023/07/10/17-luglio-ore-21-analisi-critica-degli-indirizzi-generali-per-
la-stesura-del-nuovo-piano-regolatore-di-torino/
MARTEDI’ 18 LUGLIO
ORE 19.30 al nuovo presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITÀ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/Presidio-ex-autoporto-di-San-Didero-
106691468062035/events/?ref=page_internal
ORE 21 al Mezcal squat, Parco Certosa di Collegno, chi non è pratico può trovarsi davanti alla
Lavanderia a vapore a Collegno in corso Pastrengo 51 alle 21 circa (o alle 20.40 circa in corso in
Corso Francia ang corso Monte Cucco, lato farmacia)
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le
prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0RAMG2sBGCtKvnL55So1zircP1rgqrd99hf4qa97m
Ub49yJa5iRxFM4J7fBws6vVyl&id=100001199804653
ORE 21 Sala consiliare via Traforo, 62, Bussoleno
“TRENO ALTA VELOCITÀ” CHE FINE FARÀ BUSSOLENO?”
Espropri, polveri, rumore, devastazione.
Assemblea pubblica
Interverranno:
Mario Cavargna Presidente di Pro Natura Piemonte
Roberto Vela, della commissione tecnica dell’Unione montana
Marco Tomalino, medico di Bussoleno
MERCOLEDI’ 19 LUGLIO
ORE 18.45 Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
DA MERCOLEDÌ 26 A VENERDÌ 28 LUGLIO
26 luglio ORE 10 - 29 Luglio ORE 10
Parco Artiglieri da montagna, Corso Vittorio EmanueleII, Torino
“CLIMATE SOCIAL CAMP 23”
“Il Climate Social Camp 2023 è AZIONE RESISTENTE!
La catena Esselunga con il sostegno del Comune vuole costruire un supermercato proprio dove ha
sede il Giardino Artiglieri da Montagna!
I lavori di cementificazione potrebbero iniziare a breve. Noi non ci stiamo.
La scelta è inaccettabile sotto tutti i punti di vista: ambientale, sociale ed economico.
Per questo abbiamo deciso che il Climate Social Camp si terrà proprio in questo parco!
Vogliamo difendere con tutte le nostre forze un’area verde minacciata e resistere insieme al Comitato
Essenon e la L.E.A. a quest’opera di speculazione edilizia, rendendo il campeggio stesso un’azione di
resistenza!
Costruiamo la nostra alternativa ecologista e solidale in contrasto a quest’opera di privatizzazione e
devastazione del verde pubblico e minaccia della salute e del benessere collettivo”
Evento di Climate Social Camp
https://www.facebook.com/events/2007514829592577
https://gancio.cisti.org/event/climate-social-camp-23
FULL PROGRAM
Qui tutto il programma al completo, ma sempre in aggiornamento!
https://www.facebook.com/photo/?fbid=278665248243195&set=pcb.278665288243191
DOMENICA 23 LUGLIO
ORE 18 Al Carcere Lorusso Cotugno, ritrovo Capolinea del 3 (Vallette Cap), Torino
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AI E ALLE DETENUTE
“….L'invisibilizzazione delle vite dei detenuti non è unicamente focalizzata sulle torture sistemiche a
cui lo stato li destina e sottopone quotidianamente; seppur tacere o minimizzare le violenze è
sicuramente funzionale al perpetuarsi dell'orrore della prigionia.
La silenziazione mediatica è, infatti, riservata soprattutto alle lotte, alle rivolte e alle proteste che
recluse e reclusi portano avanti: sminuite e narrate in modo fuorviante, sono rilegate all’invisibilità…..
il carcere uccide, ogni suicidio dentro alle galere è un omicidio di stato.
Rimarchiamo la nostra solidarietà alle detenute del femminile che resistono alla violenza quotidiana
della detenzione e che hanno risposto con fermezza e chiarezza all'infamia mediatica sulla sorte di
Graziana.
Rompiamo il muro di silenzio, torniamo sotto le mura del carcere delle Vallette al fianco dei detenuti e
delle detenute.
Solidarietà a chi si ribella, a chi resiste contro la violenza dello stato, a chi sciopera, a chi protesta.
Teniamo vivo il legame tra fuori e dentro, per una solidarietà attiva, contundente e rabbiosa.
Fuoco alle galere, Fuoco ai cpr.
Chi lotta non é mai sol*”
https://gancio.cisti.org/event/presidio-al-carcere-lorusso-cotugno
SABATO 29, DOMENICA 30 E LUNEDÌ 31 LUGLIO
SABATO 29 LUGLIO ORE 16→ LUNEDÌ 31 LUGLIO
Presidio No Tav di Venaus (To)
FESTIVAL ALTA FELICITÀ 2023
Ritorna il Festival Alta Felicità che anche quest’anno avrà come cornice le splendide montagne
della Val di Susa!
Tre giorni di musica, cultura e relax a Venaus, paese simbolo della Valle che Resiste.
https://gancio.cisti.org/event/festival-alta-felicita
https://www.facebook.com/festivalaltafelicita
CIURMA AD ALTA FELICITA'
Anche quest'anno potrete entrare a fare parte della Ciurma ad Alta Felicità e sostenere attivamente
il festival, diventando parte dello staff.
Compila subito il Form e entra a far parte della CIURMA!
https://forms.gle/RkesngYioWEVMX4x6
Il Festival Alta Felicità non è un semplice evento, ma è la dimostrazione pratica che insieme
possiamo realizzare parti di quel mondo che desideriamo.
La Ciurma ad Alta Felicità è quel grande gruppo di persone, provenienti da tutta Italia e da diversi
Paesi dell'Europa e del mondo, che ogni anno arriva a Venaus carica di energia e di voglia di vivere il
festival contribuendo alla sua realizzazione perché alla base c'è la condivisione di un modello di
sviluppo che mette al centro le relazioni, la cura dell'ambiente e il benessere della collettività.
Ogni piccolo contributo è importante, per cui che cosa stai aspettando?
Scrivi a ciurma.altafelicita@gmail.com e unisciti alla Ciurma!
Il Movimento No Tav ha bisogno anche di Te
https://www.facebook.com/photo/?fbid=830356285126588&set=a.804662824362601
DA MARTEDÌ 1 A DOMENICA 6 AGOSTO
Camping Cala dei Ginepri, in pineta dedicata al Camp. Tende, Camper, Roulotte, case mobili.
http://www.caladeiginepri.com/it/
OSTUNI CLIMATE CAMP
IL 2 AGOSTO si parlerà di rapporto tra acqua, energia, clima e incontro con i movimenti.
IL 3 AGOSTO di gas metano , GNL, Trivelle, idrogeno e PNIEC: i combustibili fossili e le
alternative (rinnovabili e Comunità Energetiche Rinnovabili) con scambio di esperienze.
IL 4 AGOSTO di Guerra ed Energia: due temi che si incrociano.
Il dibattito si svolgerà all’interno dell’ Assemblea Nazionale Fuori dal Fossile.
IL 5 AGOSTO continua l’Assemblea Nazionale Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile: fase
attuale e prospettive di lotta.
IL 6 AGOSTO è la Giornata di mobilitazione contro la guerra e il nucleare. Azioni di lotta.
Per info come arrivare, dove dormire: https://ostuniclimatecamp.wordpress.com/about/
PROGRAMMA COMPLETO DEI DIBATTITI E DEGLI EVENTI:
https://www.fuoridalfossile.it/ostuni-climate-camp-dall1-al-6-agosto/
DA VENERDÌ 4 A DOMENICA 6 AGOSTO
CAMPEGGIO ITINERANTE
CLAVIERE (ITA)- BRIANCON (FR)
Tre giorni in cammino verso un mondo senza frontiere né autoritarismi
Tre giorni di incontri e discussioni, condividendo riflessioni, esperienze e pratiche
La 3 giorni è totalmente autogestita: non ci sono organizzator* o fruitor*, ma solo partecipanti!
Le colazioni, i pranzi e le cene verranno distribuite a offerta libera. E’ necessario fornirsi da
abbigliamento da montagna, tenda, sacco a pelo e stoviglie.
https://www.passamontagna.info/?p=4435
DA VENERDÌ 4 A DOMENICA 6 AGOSTO
in Contra Ulmo, al terreno NoMuos, Niscemi
CAMPEGGIO NOMUOS 2023_
programma e info utili
Le attività di preparazione del campeggio inizieranno sabato 29 luglio ed è possibile, per chi lo
desidera e può partecipare, campeggiare e lavorare insieme alla sistemazione del campeggio già a
partire da quella data.
VENERDÌ 4 AGOSTO
ORE 11: TAVOLI DI LAVORO PARALLELI: MONDO DELLA FORMAZIONE E GUERRA;
DONNE E GUERRA
ORE 15 “TERRITORI IN LOTTA CAPITALISMO GLOBALE E GIUSTIZIA AMBIENTALE
NELL’ERA DELLA CRISI CLIMATICA”, presentazione del libro con l’autrice Paola Imperatore
ORE 17: TREKKING IN SUGHERETA
ORE 21: DIALOGO SU ECOLOGISMO E AUTONOMIA DELLE DONNE NEL MOVIMENTO
RIVOLUZIONARIO CURDO.
SABATO 5 AGOSTO
ORE10: ASSEMBLEA SU MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI E TENDENZA ALLA
GUERRA
ORE17: CORTEO, DAL TERRENO NOMUOS ALLA BASE NRTF
DOMENICA 6 AGOSTO
ORE 10: ASSEMBLEA PLENARIA DI CHIUSURA DEL CAMPEGGIO
Puoi scriverci sui social media o alla mail nomuoscomunica@gmail.com.
COMPILA IL FORM per partecipare!
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdHVFHfGhBSaPwco0mUV2Ds_OBjpAAjrG0g7tgpkXuLl
vhWvA/viewform
https://www.nomuos.info/campeggio-nomuos-2023_4-6-agosto-programma-e-info-
utili/?fbclid=IwAR1V84I_4N_RoRXmW8FSly-AOkp8Op5ipIAzwCR7nuNq1_KUtzQsWw3kdcA
DA VENERDÌ 11° DOMENICA 13 AGOSTO
CORTEO E CAMPEGGIO NO PONTE
compilare il piccolo modulo che si trova a questo indirizzo:
file:///G:/Campeggio%20NO%20PONTE_%2011-13%20agosto%202023.html
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://serenoregis.org/appuntamenti/
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
(VEDI AGGIORNAMENTI anche su : TG Vallesusa : http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files : www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://invictapalestina.wordpress.com/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
IN UCRAINA C’È UNA SITUAZIONE CHE VEDE TUTTORA FORTEMENTE
PREDOMINANTE L’ALLINEAMENTO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA del governo
Zelensky e un’altrettanto forte, e sconsiderata, fiducia negli “aiuti” degli Stati Uniti e dell’Europa
anche nei diversi settori della classe lavoratrice,
5 luglio 23 Pungolo rosso:
“NOSTRA INTERVISTA AI COMPAGNI DEL FRONTE DEI LAVORATORI DELL’UCRAINA (M-
L)
....Infine, va notato che, secondo le stime della Banca Mondiale, l’ammontare delle perdite causate
all’Ucraina durante l’invasione è di 411 miliardi di dollari al 27 aprile 2023.
Tuttavia, dopo la [eventuale] liberazione dei territori occupati, questo importo potrebbe raddoppiare.
Secondo la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’economia ucraina dovrebbe crescere di
almeno il 14% per 5 anni consecutivi per raggiungere gli indicatori prebellici….
Secondo le Nazioni Unite, risiedono attualmente in Europa circa 8 milioni di rifugiati ucraini.
Circa 3 milioni di essi hanno attraversato i confini di Bielorussia e Russia.
E bisogna tener conto del fatto che negli ultimi 30 anni, dal collasso dell’URSS, il nostro Paese ha perso
circa 12 milioni di persone a causa del calo naturale della popolazione.
Pertanto, al momento dello scoppio della guerra, il numero totale di persone nel paese era intorno ai 40
milioni. Ora in Ucraina sono rimaste circa 30 milioni di persone, tenendo conto di tutti coloro che sono
emigrati e sono morti durante la guerra.…..
C’è una massa di lavoratori che è caduta nella rete della propaganda governativa e sostiene la
continuazione della guerra fino alla vittoria.
Questo però dipende in gran parte dalla base economica dello stesso lavoratore, perché più alta è la
busta paga e meno il lavoro dipende dallo Stato o dal mercato interno, più questo lavoratore sarà
desideroso di vedere la fine vittoriosa di questa guerra, qualunque sia l’eventuale costo, almeno fintanto
che non riguarda direttamente il suo contesto di vita.
E tuttavia la realtà della guerra sta aprendo sempre più gli occhi di questa parte dei lavoratori sul vero
stato delle cose. ….
Anche i lavoratori a basso reddito sostengono in prevalenza la politica statale…..
Tuttavia, più la guerra divampa, più si protrae, più ci saranno casi di diserzione ed esecuzione di
ufficiali.
Sulla base delle ragioni di cui sopra, le Forze armate dell’Ucraina ideologicamente cariche sono
ancora piuttosto cariche contro la Federazione Russa, ma lo sono anche contro la loro attuale
leadership.
Tuttavia è importante capire che ciò che vogliono vedere non è il potere al popolo, ma solo la
sostituzione dei capitalisti sbagliati con quelli corretti.
Finora, la questione del trasferimento di potere è stata rinviata alla fine della guerra, ma ora possiamo
affermare con sicurezza che i soldati non si vedono come l’esercito di Zelensky e del suo governo,
assumono piuttosto una posizione più piccolo-borghese: proteggono la “loro” terra,….
Per quanto riguarda coloro con cui collaboriamo, ovviamente non ci limitiamo esclusivamente alla
Russia.
Nondimeno il Fronte del lavoro russo è il più vicino a noi, e cooperiamo anche in varie aree con i
compagni bielorussi di Krasnobay, con i compagni kazaki di Krasnaya Yurta e altri.
Siamo impegnati in un intenso scambio di informazioni, condivisione di esperienze nell’organizzazione
di collettivi marxisti, gruppi di lettura, nella creazione di contenuti multimediali e nel mantenimento di
buoni rapporti personali….”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/05/nostra-intervista-ai-compagni-del-fronte-dei-lavoratori-
dellucraina-m-l/
6 luglio 23 Peacelink:
“MOBILITAZIONE EUROPEA CONTRO LA GUERRA.
APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO E L'INIZIO DI NEGOZIATI
Alessandro Marescotti
….La guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) deve cessare immediatamente.
Per chiedere e ottenere che questo avvenga, occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di
conflitto nucleare, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni sociali ed economiche)
una grande manifestazione europea, unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a
manifestare contemporaneamente in tutte le capitali.
Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa tutta si ferma per far finire (e finché
non sarà finita) quest’ennesima immane tragedia.
Se la proposta, l’idea forte dello sciopero generale risultasse irrealizzabile, si deve garantire
l’individuazione di una giornata significativa e simbolica in cui convocare -in una stessa data da
individuare - grandi manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco e, contestualmente, per
l’inizio di negoziati.
Raggiunto un certo numero di adesioni, si deciderà una data (es.: 6/9 AGOSTO-HIROSHIMA E
NAGASAKI) significativa e si inviterà il popolo europeo a TENERE MANIFESTAZIONI IN
CONTEMPORANEA IN TUTTE LE CAPITALI D’EUROPA E IN TUTTE LE REALTÀ ANCHE
MINORI in cui si riuscirà a organizzare dimostrazioni contro guerra/guerre”.
https://lists.peacelink.it/pace/2023/07/msg00005.html
https://www.rete-ambientalista.it/2023/07/07/mobilitazione-europea-contro-la-guerra/
Nota: Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni all’indirizzo
di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com o in calce al presente appello
(nome/cognome, recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni)
11 luglio 23 Pungolo rosso:
“VILNIUS, TRA GLI OLIGARCHI DELLA NATO, PATTI DI MORTE E LITI PER IL BOTTINO
Si sa come andrà a finire, comunque vada a finire: si divideranno il bottino – almeno sulla carta –
negoziando le quote di partecipazione all’affare della guerra e dell’eventuale “pace”, sulla pelle dei
proletari, e anzitutto, dei proletari dell’Ucraina.
Nella capitale della Lituania si apre oggi una “due giorni” della Nato – e già questa è la prima
menzogna perché sarà un summit dei capi di stato in guerra contro la Federazione Russa, e non solo
dei capi militari…
Biden ha già detto la sua rispetto all’immaturità dell’Ucraina per l’ammissione nella Nato: “Prima
finisca la guerra”.
Il motivo, almeno quello ufficiale, riguarda il vincolo del Patto Atlantico che prevede l’intervento di tutti
gli alleati in difesa anche di uno solo dei suoi componenti.
Dunque se l’Ucraina entra nella Nato, tutti i paesi del Patto che appoggiano lo sforzo bellico di Kiev
diventeranno ufficialmente belligeranti – e qui una seconda colossale menzogna, perché tutti i paesi
della Nato sono già dentro questa guerra a tutti gli effetti con armi e uomini! …
Gli alleati di Biden sono contrari alla fornitura di bombe a grappolo, o meglio, contrariati.
I più luridi guerrafondai, dall’Inghilterra all’Italia, si scoprono adepti della guerra “cavalleresca”:
quella protocollata a Wellington nel 2008 quando si accordarono per rendere le loro stragi più
“decenti”, dato che le bombe a grappolo seminano sul terreno una parte inesplosa del loro carico
difficile da “bonificare” a fine guerra, lasciando un ulteriore orribile “ricordo” del conflitto – siccome
si tratta di residui inesplosi colorati, spesso ne restano vittime dei bambini.
Anche in questo caso non si smentisce il tipico doppiogiochismo italiano, dal momento che l’Italia
ufficialmente fa il broncio a Biden, ma Crosetto, con un commento sibillino su twitter, ci tiene a
ricordare che “… i Russi le usano da sempre”…
Del resto, non è questa la morale che ha spinto a suo tempo la maggioranza dei paesi europei a
ratificare la convenzione contro le bombe a grappolo, lasciando che ad usarle fosse Washington, loro
principale alleato, nonché artefice massimo dei massacri con ogni mezzo e “decisore di ultima istanza”
delle guerre e del loro carico di orrori? …..
Più che mai, perciò, come stabilito nell’assemblea di Milano dell’11 giugno, l’imperativo è: “uniamo le
forze per fermare la loro guerra”.
Lasciamo perdere le nostalgie togliattiane, le chiusure nazionali, le formule frustre tipo “fuori l’Italia
dalla guerra”, e le illusioni infantili (nel migliore dei casi) di fermare la corsa alla guerra attraverso i
referendum.
Battiamoci con tutte le nostre forze per tessere i fili di una sollevazione internazionale degli sfruttati
contro la guerra in Ucraina e la tendenza sempre più accesa ad un nuovo macello mondiale!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/11/vilnius-tra-gli-oligarchi-della-nato-patti-di-morte-e-liti-
per-il-bottino/
LUNEDÌ 3 LUGLIO ATTACCO ISRAELIANO CONTRO IL CAMPO PROFUGHI DI
JENIN IN CISGIORDANIA PER DISTRUGGERE PRESUNTI CENTRI DI
TERRORISMO, provocando 12 morti e oltre 100 feriti e l’uscita dal campo profughi di 3.000
persone (su 18mila circa gli abitanti); arrestati 120 palestinesi
Immediata la risposta: un palestinese di 20 anni, Yaacov Shabtai, Abed al-Wahab Khalaila, alla
guida di un furgoncino, prima ha investito in pieno la gente ad una fermata d'autobus nel quartiere
di Ramat HaHayal, poi è uscito dal veicolo ed ha cominciato ad accoltellare i passanti, ed è stato
fermato dall’intervento di un civile.
Mercoledì mattina Hamas ha lanciato cinque razzi nel sud di Israele e l’Idf ha risposto colpendo
diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.
5 luglio 23 Internazionale:
“L’OPERAZIONE ISRAELIANA SU JENIN ALIMENTA LA VIOLENZA
Pierre Haski, France Inter, Francia (Traduzione di Andrea Sparacin)
Chi crede ancora che sia possibile una soluzione militare tra israeliani e palestinesi?
Nessuno che abbia una minima conoscenza della situazione potrebbe mai pensarlo.
Eppure, ancora una volta, è il linguaggio delle armi a imporsi in un contesto in cui non emerge alcuna
soluzione politica possibile o ipotizzabile….
Questa escalation di violenza è dovuta a una miscela esplosiva ben nota e fatta di esasperazione
accumulata, di una militanza radicale diffusa tra una nuova generazione di palestinesi, di una
colonizzazione senza ostacoli e di una politica israeliana ormai dominata dalla retorica incendiaria.
Una violenza del genere non si vedeva da almeno vent’anni, mentre i discorsi sono sempre gli stessi
Dall’inizio del 2022 si moltiplicano incidenti di ogni tipo: violenza dei coloni israeliani che prende il
carattere di pogrom antipalestinesi, operazioni militari israeliane, terrorismo antisraeliano.
I morti si accumulano a un ritmo che non avevamo visto dai tempi delle due intifada, negli anni ottanta
e duemila…..
Quante volte un primo ministro israeliano ha dichiarato, come ha fatto Benjamin Netanyahu il 4
luglio, che “la lotta contro il terrorismo a Jenin andrà avanti fino a quando la minaccia sarà
eliminata”?
Se la violenza potesse essere cancellata con la forza, allora Israele, che può contare su una smisurata
superiorità militare, lo avrebbe fatto da decenni e invece sono passati 56 anni dall’occupazione
israeliana dei territori palestinesi al termine della guerra del 1967….”
https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2023/07/05/jenin-esercito-israeliano-attentato-hamas
7 luglio 23 Pungolo rosso:
“ISRAELE, LA STRAGE E LA PULIZIA ETNICA A JENIN NON SPENGONO LA QUESTIONE
PALESTINESE, LA ACCENDONO E L’INTERNAZIONALIZZANO
…..La Palestina e i palestinesi – lungi dall’essere stati cancellati dalla storia – esprimono, nella loro
semplice esistenza, e tanto più nella loro ribellione, la voce, il grido di dolore, la speranza delle masse
oppresse del mondo intero.
A loro va la simpatia e la solidarietà di tutti/e coloro che odiano l’oppressione delle nazioni, il
colonialismo vecchio e nuovo, l’apartheid, il razzismo, il militarismo – tutti tratti essenziali dell’odierno
stato di Israele.
Lo riconoscono gli intellettuali ebrei e israeliani più illuminati, quali N. Chomsky e I. Pappe….
E’ sempre la pratica dello scontro sociale aperto che apre gli occhi ai non vedenti, e la parte non
sfruttatrice dei cittadini ebrei di Israele, se non vorrà andare a picco insieme con il “proprio” stato,
dovrà necessariamente riconoscere nella lotta delle masse palestinesi la forza trainante a cui
collegarsi.
Qui sotto alcune delle prime reazioni in Egitto, Yemen e Libano al massacro di Jenin….
UN FUNERALE SOLENNE. DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE SALUTANO I MARTIRI
DELL’AGGRESSIONE A JENIN: https://hadfnews.ps/post/121343”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/07/07/israele-la-strage-e-la-pulizia-etnica-a-jenin-non-
spengono-la-questione-palestinese-la-accendono-e-linternazionalizzano/
NEGLI ULTIMI MESI IN FRANCIA SONO SCOPPIATE RIVOLTE SU DUE
FRONTI: DA UNA PARTE PER L’ABITABILITÀ DELLA TERRA, DALL’ALTRA LA
VIVIBILITÀ PER LE COMUNITÀ DI COLORE, che si sono intrecciate con la lotta contro il
peggioramento della vita in generale dei lavoratori per l’aumento dell’età pensionabile e il carovita
6 luglio 23 Centro Studi Sereno Regis:
“LA RIVOLTA SU DUE FRONTI CHE INVESTE LA FRANCIA
Una parte della rivolta riguarda l’abitabilità della Terra, l’altra riguarda la vivibilità della Francia per
le comunità di colore: la rivolta su due fronti che sta investendo la Francia
Nicolas Haeringer
Fonte: Waging Nonviolence, 4 luglio 23 (Traduzione di Enzo Gargano per il CSSR)
Il 27 giugno Nahel Merzouk, un ragazzo francese di 17 anni di origine nordafricana, è stato ucciso da
un poliziotto bianco in un sobborgo parigino.
Da allora, la rabbia è esplosa quasi ovunque nel Paese, soprattutto nei quartieri poveri. I giovani
scendono in strada per protestare contro la violenza della polizia e il razzismo dello Stato. La loro rabbia
è esplosiva.
Di recente, ho contribuito a organizzare il sostegno e la solidarietà per un’altra rivolta in Francia: Les
Soulèvements de la terre….
La quasi simultaneità di queste due rivolte è più di una coincidenza....
Proprio come Les Soulèvements de la terre, la rivolta in corso riguarda la vivibilità e la terra.
L’attivista francese Fatima Ouassak spiega che le persone che vivono nei quartieri poveri sono “senza
terra”.
Le persone originariamente emigrate dall’Africa in Francia sono, secondo lei, “private della terra”.
Di conseguenza, la posta in gioco quando si organizzano è rivendicare il diritto alla terra.….
In occasione di una manifestazione a sostegno de Les Soulèvements de la terre, l’attivista femminista,
antirazzista e anticoloniale Françoise Verges ha spiegato che il sistema contro cui la Rivolta della
Terra sta combattendo (una visione della natura come pozzo senza fondo di risorse che si possono
estrarre all’infinito) è iniziato nelle colonie, con il sistema della schiavitù e delle piantagioni.
In effetti, il cambiamento del “sistema” che chiediamo da molti anni riguarda innanzitutto il
raggiungimento della piena decolonizzazione …..
In definitiva, non siamo di fronte a due rivolte consecutive, ma piuttosto a un’unica rivolta a due facce.
Una riguarda la vivibilità della Terra, l’altra riguarda la vivibilità della Francia per i neri, gli indigeni
e le persone di colore.
Da questa comprensione derivano alcune conseguenze strategiche.
Per cominciare, dovremmo chiedere la piena amnistia per tutti coloro che sono stati (o saranno)
arrestati di recente, sia che abbiano preso parte alla rivolta popolare di quartiere o a una protesta
organizzata da Les Soulèvements de la terre…..
Sì, c’è molta rabbia e collera, e alcune di queste vengono espresse in modi a dir poco impegnativi.
È proprio per questo che il ciclo della violenza deve fermarsi, e non si fermerà in modo sostenibile ed
equo se lo Stato non farà la sua parte.
Sarebbe ingiusto e miope addossare la responsabilità di rompere l’attuale ciclo di violenza a coloro che
stanno protestando, esprimendo la loro rabbia e il desiderio di non essere più vittime del razzismo di
Stato.
Le persone si stanno sollevando per difendere un mondo vivibile – alcune dalle campagne, in prima
linea nell’estrazione delle risorse naturali, e altre nelle dense aree urbane, in prima linea
nell’estrazione delle vite di persone oppresse e colonizzate…..”
https://serenoregis.org/2023/07/06/la-rivolta-su-due-fronti-che-investe-la-francia/
15 giugno 23 Basta!:
“JÉRÔME BASCHET: "LA PRIMA VIOLENZA È QUELLA DI UN SISTEMA CHE ESPONE GLI
ESSERI VIVENTI AL CAOS CLIMATICO"
Mentre le Rivolte della Terra moltiplicano le azioni, e il sostegno, e che una minaccia di dissoluzione
incombe sul movimento, ci prendiamo il tempo per una riflessione fondamentale con lo storico Jérôme
Baschet sul dovere dell'insubordinazione.
di Barnabe Binctin
….Va innanzitutto sottolineato che le Rivolte della Terra dispiegano molteplici modalità di azione, e
non solo una.
Si stanno moltiplicando azioni insieme decise e festose, come abbiamo visto, ad esempio, durante la
manifestazione sul percorso dell'autostrada contesa tra Tolosa e Castres, con una corsa parodia di
"macchine da corsa", tutte più lente l'una dell'altra.
O anche durante la mobilitazione contro la circonvallazione autostradale di Rouen, nella foresta di
Bord, con l'inchiodatura degli alberi per impedirne l'abbattimento, nonché con la creazione di stagni
per la riproduzione di specie protette, questo che descrisse il filosofo Antoine Chopot come “la prima
azione naturalista di massa” .
Resta il fatto che si ipotizza il ricorso ad atti più offensivi.
È stata poi sviluppata la nozione di "disarmo", per designare un'azione volta a rendere inoperante
un'"arma di distruzione di massa" come il cemento, che contribuisce in larga misura alle emissioni di
CO2 e all'artificializzazione dei suoli.
Questo termine, più che quello di "sabotaggio", ha il pregio di evidenziare la giustificazione di tale
azione, che non è distruggere, ma impedire la distruzione.
"Il "disarmo" ha il pregio di evidenziare la giustificazione di un'azione, che non è distruggere, ma
impedire la distruzione"
Così facendo, si contribuisce anche a disfare la categoria della “violenza”, che il governo e la maggior
parte dei media contribuiscono a rendere un insieme omogeneo che permette fastidiose amalgami. La
nozione di disarmo permette di significare che la prima violenza è quella di un sistema produttivo che
espone miliardi di esseri viventi all'inquinamento mortale e alle molteplici conseguenze del caos
climatico.
La pratica del disarmo non può essere dissociata da una battaglia di senso, che implica fondare sempre
la legittimità delle azioni compiute e farla comprendere.
Questi atti di disarmo rimangono largamente proporzionati e vengono eseguiti a bassa intensità,
utilizzando strumenti semplici come taglierini o chiavi inglesi - e non, ad esempio, esplosivi che sono
più direttamente associati all'immaginario del sabotaggio.
E poi, la presunta "violenza" che il governo cerca di imputare alle Rivolte della Terra non prende mai
di mira le persone, il che non è il caso degli "attivisti" del complesso agroindustriale che non esitano ad
agire fisicamente contro i difensori di l'ambiente, per minacciare di sequestro un particolare sindaco o
per sbloccare le ruote delle auto dei giornalisti che ne mettono in discussione le pratiche.
Qual è la vera posta in gioco in questa lotta oggi?
Bisogna ripartire, ancora una volta, dall'emergenza climatica ed ecologica. La climatologa Valérie
Masson-Delmotte, co-presidente dell'IPCC – e che non risulta essere un'attivista di estrema sinistra –
ha sottolineato l'estrema gravità della situazione, durante una serata a sostegno delle Rivolte della
Terra il 12 aprile scorso.
“Dov'è il vero pericolo? ha chiesto: in un'inquietante protesta radicale, o nell'inerzia climatica – quella
che ha definito “l'inadeguatezza delle risposte istituzionali e politiche” ?....
Ripensare oggi una prospettiva credibile di emancipazione – allo stesso tempo non produttivista, non
naturalista, non eurocentrica e probabilmente non statalista – implica sia una critica profonda delle
esperienze storiche, una rivoluzione antropologica e l'emergere di regimi di storicità inediti.
Implica anche accettare che non esiste un'unica via d'uscita dal capitalismo, ma che si tratta di
costruire “un mondo dove ci sia spazio per molti mondi” , come dicono gli zapatisti….”
https://basta-media.translate.goog/jerome-baschet-entretien-la-premiere-violence-est-celle-d-un-systeme-
qui-expose-les-etres-vivants-au-chaos-climatique-soulevements-de-la-
terre?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it
GIOVEDÌ 6 LUGLIO PRESIDIO DEI LAVORATORI UBER DAVANTI ALLA SEDE
CENTRALE DELL’ INPS A TORINO per chiedere gli ammortizzatori sociali, dopo che Uber
ha preannunciato che dal 15 luglio in Italia chiuderà l'attività del trasporto di cibo a domicilio
"licenziando" oltre 8.000 lavoratori.
Nonostante i processi della magistratura e il polverone mediatico, i riders sono ancora tutti assunti
con contratto "a prestazione occasionale": senza alcuna tutela e garanzia.
Per questi lavoratori non c'è Tfr, cassa integrazione, procedura di licenziamento collettivo o
sussidio di disoccupazione
TG R del 06-LUG-2023 ore 1400
https://youtu.be/SDwZYBN7Dso
6 luglio 23 SI Cobas Torino:
“….DALL'INPS. RICEVUTA DELEGAZIONE LAVORATORI UBER EATS. UNITÀ E
ORGANIZZAZIONE PER ALLARGARE
“…..Grazie alla protesta, una delegazione sindacale è stata ricevuta dalla direzione Inps (presente la
direttrice) cui i rappresentanti dei lavoratori hanno avanzato le seguenti rivendicazioni migliorative:
- garanzia del salario
- denuncia delle condizioni di sfruttamento con contratti sottopagati e irregolari
- apertura di un tavolo su precarietà e sostegno al reddito
In particolare, anche considerando il periodo di grave crisi economica con aumento dei prezzi, come
sindacato abbiamo richiesto l'attivazione degli ammortizatori sociali e l'accesso al sussidio di
disoccupazione: di fatto superando la nota problematica della contrattualizzazione illegittima subita dai
fattorini sotto forme cosiddette "atipiche" - a progetto, co.co.co., ritenuta d'acconto...
Significativamente, eri un'ennesima positiva sentenza del tribunale di Torino ha stabilito che i riders
sono lavoratori dipendenti a tutti gli effetti (respingendo il ricorso della multinazionale Glovo, già
condannata a pagare le relative differenze retributive sulla base del contratto nazionale): ma le
sentenze pur importanti da sole non bastano per cambiare lo stato di cose presente, cosí per ottenere
miglioramenti è necessario unirsi e organizzarsi come sindacato conflittuale….”
VIDEO: https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/641232731306907
GIOVEDÌ 6 LUGLIO TORINO SI È SVOLTA UNA SERATA INFORMATIVA “PFAS
E DECRESCITA FELICE. LA CLASS ACTION CONTRO SOLVAY” organizzata dal
Movimento di Lotta per la Salute Giulio Maccacaro e dal CIVG
PFAS: una calamità mondiale, un rischio invisibile per la nostra salute.
RELAZIONI DI:
Vincenzo Cordiano (presidente ISDE - Medici per l’ambiente Veneto): Vittorio Spallasso (avvocato):
“Maurizio Pallante (presidente Sostenibilità Equità Solidarietà):
Coordina: Lino Balza (Movimento di lotta per la salute Maccacaro)
Introduce e modera: Andrea Bulgarelli (CIVG, Gruppo di Lavoro Ambiente, Salute e Sicurezza del
Lavoro) VIDEO: BASTA PFAS! L'ACQUA È UN BENE PRIMARIO, CHI INQUINA PAGHI!
https://www.youtube.com/watch?v=OIUR8gPm2Jo
SABATO 8 LUGLIO È MANCATO IL COMPAGNO DI LOTTE NELLO DAL BO,
VICEPRESIDENTE DELLA SEZIONE ANPI DI GRUGLIASCO.
Un banale incidente mentre era in ferie in Sicilia che lo ha portato a un ricovero urgente e a un
progressivo peggioramento fino alla letale polmonite da ospedale
Era un vero e coerente comunista, uno dei pochi dell’attuale Anpi ad avere e a esporre sempre un
punto di vista di classe, in riunione e in pubblico, con la sua tipica retorica sempre chiara ed
efficace.
Figlio del partigiano Ario, ha scritto su di lui un libro insieme alla cognata Edy Bruna:
”ARIO UN COMBATTENTE. STORIA DI UN PARTIGIANO INTERNAZIONALISTA”
https://www.youtube.com/watch?v=cPEo9i5bFU4
Edy era la moglie dell’amato fratello Fulvio, anch’esso mancato prematuramente dopo una la
paralisi che aveva interrotto la sua intensa militanza a sostegno delle lotte alla Fiat soprattutto
contro i licenziamenti dell 80
RIPORTIAMO IN MEMORIA DI NELLO, IL SUO INTERVENTO AL XVII CONGRESSO
ANPI PROVINCIALE DI TORINO del 26-27 febbraio 22:
“CHE COSA DEVE FARE L’ANPI?
…I valori dei partigiani devono sempre essere rispettati ed onorati nel nostro agire quotidiano.
Pur essendo di formazione differente, tutti i partigiani avevano caratteristiche comuni.
Innanzitutto parteggiavano ovvero prendevano le parti degli oppressi, della libertà e della giustizia….
Poi ci sono gli insegnamenti che ognuno di noi ha ricevuto dai partigiani incontrati nella propria vita:
io ho avuto il privilegio di essere figlio e nipote di partigiani e di aver assorbito i loro insegnamenti.
Mi hanno chiaramente insegnato cos’è il fascismo e l’antifascismo e il tutto si sintetizza in questa
frase: ‘L’antifascismo non è il custode di un’antica reliquia ma un soggetto che fa tesoro della
memoria per intervenire nel presente e per disegnare il futuro’.
E questo secondo me deve essere l’agire dell’ANPI….
Ad esempio, impedirmi di entrare in piazza al 1° Maggio perché indosso un simbolo non gradito al
potere, quale un simbolo No TAV, è chiaramente un insulto a vari articoli della Costituzione.
Ed allora tutti coloro che si proclamavano antifascisti avrebbero dovuto intervenire….”
https://www.facebook.com/photo?fbid=595446669384115&set=a.273133154948803
SABATO 8 LUGLIO E’ STATO RIPORTATO CHE LETTERE DI MINACCIA SONO
STATE INVIATE AD ABDULLAH ÖCALAN in forma anonima al carcere di Imrali
L’esponente del consiglio esecutivo dell’Unione delle comunità democratiche del Kurdistan (KCK)
Sabri Ok lo ha dichiarato in un’intervista al canale televisivo curdo Sterk TV.
9 luglio 23 Comunicato del Kurdistan National Congress (KNK):
"GRAVI MINACCE ALLA VITA E ALLA SALUTE DI ABDULLAH ÖCALAN": APPELLO
URGENTE AL CONSIGLIO D'EUROPA, UE E ONU PER UNA MISSIONE AD HOC A IMRALI
….Il leader del popolo curdo e fondatore del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) Abdullah
Öcalan è stato detenuto come prigioniero politico per oltre 24 anni nella prigione turca dell’isola di
Imrali, inclusi molti anni di isolamento sotto il regime dell’AKP.
Le minacce più recenti devono essere prese molto sul serio poiché il signor Öcalan è stato avvelenato
prima sull’isola nel marzo 2007….
Soprattutto negli ultimi 28 mesi, gli avvocati e la famiglia del signor Öcalan non hanno potuto fargli
visita. Anche le telefonate non sono state consentite….
Alla luce della gravità delle recenti minacce alla vita di Öcalan, chiediamo al Comitato dei Ministri e
all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dell’UE e delle Nazioni Unite di organizzare una
missione urgente ad hoc per visitare Abdullah Öcalan.
Se ciò non fosse possibile, chiediamo a queste istituzioni di esercitare pressioni legali, politiche e
diplomatiche sul loro Stato membro, la Turchia, per consentire una visita immediata da parte degli
avvocati o della famiglia di Öcalan”.
http://uikionlus.org/gravi-minacce-alla-vita-e-alla-salute-di-abdullah-ocalan-appello-urgente-al-consiglio-
deuropa-ue-e-onu-per-una-missione-ad-hoc-a-imrali/
SABATO 8 E DOMENICA 9 LUGLIO SI SONO SVOLTE MOLTE INIZIATIVE PER
IL 2° ANNIVERSARIO DEL PRESIDIO DEGLI EX LAVORATORI GKN di Campi
Bisenzio
10 luglio 23 Comunicato del Collettivo Di Fabbrica e Lavoratori Gkn Firenze:
“….L'8 e 9 luglio viene rappresentato da Militanza Grafica, come un abbraccio. E questo è stato:
a) 500 partecipanti registrati solo al form online. 95 volontari registrati solo al form online. I conti
sulle presenze effettive li stiamo ancora facendo. 600 persone a pranzo tra sabato e domenica. Una
delegazione di 60 ospiti internazionali solo da Svizzera e Germania.
b) sabato mattina, assemblea su giustizia climatica e sociale, con Fff, Exploit, Ecologia Politica ecc.,
oltre 150 partecipanti, 25 realtà organizzate provenienti dall'estero
c) sabato alle 15, supporto all'azione di protesta al punto commerciale di MondoConvenienza
d) alle 18, al Pride
e) dalle 21 talk con Antonella Bundu, Francesca Coin, Nicoletta Dosio, Alberto Prunetti. Reading
operaio
f) migliaia di persone al concerto con Assalti Frontali, Punkreas, Willie Peyote, Mauras,
Romanticismo Periferico
g) un corteo notturno improvvisato che da Gkn raggiunge i cancelli di Mondo Convenienza
h) domenica mattina, la seconda tappa della Carovana del mutualismo, oltre 100 partecipanti, decine
di realtà mutualistiche da tutta Italia
i) presentato il secondo e terzo prototipo di Cargo Bike, con inizio di un sondaggio di gradimento e
acquisto
l) la sera di domenica in delegazione alla festa provinciale dell'Arci...
Abbiamo straripato convergenza, per provare a continuare a insorgere….”
https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze/posts/pfbid02PR7LQ4iievywL9BztzYNaLmvuDRJ
4fqtavYSSAAoHUVfrcVLqTYMFicQ3f7D4chNl
8 luglio 23 Pressenza:
“OLTRE DUECENTO PERSONE ALL’ASSEMBLEA DEI MOVIMENTI CLIMATICI AL
PRESIDIO EX GKN
Campi Bisenzio (FI) - Redazione Toscana
….Testimonianze di attivisti climatici e sindacali dalla Germania e dalla Svizzera, a sottolineare come
sia necessario, per contrastare il cambiamento climatico, un profondo cambiamento del sistema…..
Un'assemblea che si è divisa in quattro gruppi di lavoro [trasporti; reindustrializzazione e transizione
ecologica; clima, diritti del lavoro ed economia internazionale; emersione delle nuove destre in
Europa] e che ha messo a confronto esperienze internazionali per consolidare la progressiva
integrazione tra lotte per il clima e lotte operaie.
I punti trovati in comune sono l'intervento pubblico nelle imprese sotto il controllo dei lavoratori, per
tenere assieme la necessaria transizione ecologica con la difesa dei diritti del lavoro, e di come le lotte
per la tutela ambientale, come quelle contro l'apertura delle miniere estrattive in Europa, possano
essere occasioni di convergenza.
"L'assemblea di oggi segna un passaggio storico per la lotta del Collettivo di Fabbrica ex Gkn"
sottolinea l'Rsu. "E' la formalizzazione del carattere internazionale di una lotta operaia che ha saputo
resistere per due anni ai tentativi di licenziamento e all'assedio dell'attuale proprietà che ha provato a
strangolare centinaia di persone, una violenza contro un'intera comunità e un territorio sulla quale
andrà fatta chiarezza".
Il riferimento è ai ritardi nel versamento della cassa integrazione e in particolar modo degli stipendi e
delle spettanze che, solo in parte, è stato sbloccato dall'azione di occupazione della Torre di San Niccolò.
E soprattutto al tavolo ottenuto con Inps e Ispettorato del lavoro convocato per martedì prossimo”.
https://www.pressenza.com/it/2023/07/oltre-duecento-persone-allassemblea-dei-movimenti-climatici-al-
presidio-ex-gkn/
SABATO 8 E DOMENICA 9 LUGLIO “CAMPEGGIO DI RESISTENZA,
CONTROINFORMAZIONE E CRITICA DELLE OLIMPIADI INVERNALI MILANO-
CORTINA 2026” al presidio No Tav dei Mulini a Giaglione in Val di Susa.
10 luglio 23 Radio onda d’urto:
“TAV-OLIMPIADI I GIOCHI NON SONO FATTI: VALUTAZIONE SUL CAMPEGGIO DI
RESISTENZA AI MULINI IN VAL DI SUSA
Un campeggio co-organizzato da tante realta’ a supporto del Movimento No Tav verso il festival Alta
Felicita’ che si svolge a fine mese a Venaus.
“Cosa accomuna l’alta velocità in Val Susa e le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026?
Devastazione ambientale, speculazione, saccheggio dei territori, debito pubblico e profitti privati,
militarizzazione del territorio” sostengono i promotori.
Con noi Elio Catania di Off Topic Lab : ASCOLTA
Lunedi 10 luglio abbiamo sentito ancora Elio Catania per un racconto e valutazione sul campeggio del
fine settimana: ASCOLTA”
https://www.radiondadurto.org/2023/07/07/tav-olimpiadi-i-giochi-non-sono-fatti-8-e-9-luglio-campeggio-
di-resistenza-ai-mulini-in-val-di-susa/
LUNEDÌ 10 LUGLIO L’AGITAZIONE DEI MONTATORI, FACCHINI ED AUTISTI DI
“MONDO CONVENIENZA” È INIZIATA ANCHE AL DEPOSITO DI TORINO, mentre
a Firenze lo sciopero ed il presidio dei lavoratori è arrivato al trentanovesimo giorno. Questo
avviene dopo che allo sciopero si sono già uniti nelle scorse settimane i lavoratori degli appalti
Mondo Convenienza di Roma e Bologna.
11 luglio 23 Comunicato SI Cobas nazionale:
“CONTINUA AD ALLARGARSI LA LOTTA DEI LAVORATORI MONDO CONVENIENZA
….In tutta Italia si sciopera contro un regime di sfruttamento e caporalato di cui si conosce l’esistenza
da almeno dieci anni. A raccontarla sono state già una miriade di inchieste giornalistiche.
A denunciarle numerose vertenze sindacali.
A interessarsene le Procure di Bologna e di Ivrea che procedono contro il Presidente del C.D.A. di
Mondo Convenienza Holding SPA per i reati di sfruttamento e caporalato.
Il Si Cobas è intenzionato ad andare in fondo affinché questa volta il “sistema Mondo Convenienza”
non venga solo sbugiardato ma anche finalmente superato e ad ai lavoratori in appalto vengano
riconosciuti i diritti, dignità e sicurezza sul lavoro.
In questi giorni la lotta dei lavoratori sta già determinando le prime crepe nel muro padronale.
L’impegno da parte datoriale a concedere dei superminimi e la disponibilità mostrata nel tavolo
prefettizio a Bologna a organizzare il lavoro su 8 ore e mezzo giornaliere, sono ben poca cosa rispetto
alla reale posta in gioco, ma dimostrano ancora una volta che la lotta paga e porta sempre risultati….”
http://sicobas.org/2023/07/11/mondoconvenienza-continua-ad-allargarsi-la-lotta-aumenti-di-salario-
riduzione-orario-salute-liberta-sindacale-e-contratto-
nazionale/#:~:text=Il%20Si%20Cobas%20%C3%A8%20intenzionato,sta%20gi%C3%A0%20determinan
do%20le%20prime
SOSTIENI LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA
Si Cobas Prato sta organizzando questa raccolta fondi in favore di COM Soccorso Attivo.
Montatori e autisti di Mondo Convenienza sono in sciopero da martedì 30 maggio 2023, davanti al
magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio.
Per anni hanno lavorato con turni dalle 10 alle 14 ore per 6 giorni la settimana, senza straordinari né
trasferta pagati in modo corretto, trasportando mobili sulla schiena anche per nove piani di scale, senza
nessun tipo di protocollo o dispositivo di sicurezza per la salute.
La cooperativa in appalto nel magazzino Mondo Convenienza utilizza per tutti i lavoratori il
contratto Pulizie Multiservizi, per una paga base di 1180€ lordi al mese, 6.80€ lordi l’ora, una cosa
indegna di un paese civile.
I lavoratori sono in sciopero per richiedere l’applicazione del CCNL Logistica, il rispetto dei turni
di 8 ore per 5 giorni settimanali, l’applicazione di misure di sicurezza sul lavoro e la fine di questo
sistema di appalti dietro cui si nasconde lo sfruttamento e il lavoro povero.
Ogni giorno davanti ai cancelli dell’azienda si resiste ai tentativi di sgombero della polizia per far
passare i camion carichi di mobili. Ogni giorno reparti celere intervengono di forza trascinando i
lavoratori in sciopero per consentire all'azienda di sostituirli con personale esterno e fare partire le
consegne.
Ai lavoratori senza diritti, non resta che mettere in gioco pacificamente i propri corpi per
richiedere giustizia….”
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza
FAI UNA DONAZIONE
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza/donate
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2- www.notav.eu - www.notav-valsangone.eu-
http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2 - https://www.notavterzovalico.info/- -
www.ambientevalsusa.it - https://www.facebook.com/notavtorino.org/-
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV: www.traccenotav.org
(archivio online di eventi, documenti, testimonianze che riguardano il movimento notav, del centro
di documentazione Emilio Tornior Curato dal Controsservatorio Valsusa
Da febbraio 2022 è consultabile una versione ampiamente rinnovata)
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
(VEDI anche altri articoli su : http://davi-luciano.myblog.it/)
6 luglio 23 FQ:
“USA E RUSSIA, BRACCIO DI FERRO NUCLEARE
TRATTATO DI PROIBIZIONE 7.7.2017 - Archivio disarmo. Il 90 per cento delle bombe è in mano
loro: “Proliferano quelle non strategiche, rimaste fuori dal patto New Start”
Di Alessia Grossi
….Mosca possiede 5.889 testate nucleari, di cui strategiche schierate 1.674.
Secondo la Nuclear Posture Review del Dipartimento della Difesa Usa, la strategia attuale di Putin è
“escalate to de-escalate”, minacciare l’utilizzo dell’arma nucleare, sperando in una paralisi degli Usa
e della Nato, per poi portare i termini del conflitto a condizioni più favorevoli alla Russia”….
Sarebbero poco più di 1.900, di cui 935 assegnate alla Marina, molte di più di quelle a disposizione
della Nato, ma anche della Cina: la proliferazione di queste armi non rientra nel trattato New Start.
Quanto agli Stati Uniti, da inventario possiedono 5.244 testate nucleari.
“Di queste, quelle effettivamente schierabili ed utilizzabili sono circa 3.800” e sulla strategia, sebbene
si sia passati da quella “più aggressiva del presidente Trump”, a quella più distensiva di Biden,
Iriad sottolinea come la guerra in Ucraina abbia sdoganato il ritorno alla minaccia nucleare,
soprattutto per quanto riguarda le armi tattiche, che se “sul piano oggettivo sono armi meno potenti
delle proprie controparti strategiche, su quello distruttivo l’impatto di un’arma non strategica è
altrettanto rovinoso”…
Resta poi la Cina, che di armi atomiche ne possiede 410 con “la corsa agli armamenti,
istituzionalizzata dalla volontà di Xi Jinping di raggiungere un esercito world class entro il 2049,
ricorda Iriad…..
Quanto all’Europa, Gran Bretagna e Francia si dividono lo scettro del nucleare: 225 Londra e 290
Parigi.
“L’Italia, che ospita sul suo territorio nazionale 35 bombe nucleari statunitensi del tipo B61 a Ghedi e
a Aviano , non ha firmato il Tpnw ma – sostiene Archivio disarmo – potrebbe comunque partecipare
agli incontri di quei paesi che lo hanno firmato e ratificato, segnalando la propria disponibilità a
cercare una comune soluzione rispetto alla minaccia nucleare che il Tnp finora non ha evitato”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/usa-e-russia-bracci-o-di-ferro-
nucleare/7219625/
6 luglio 23 FQ:
“GUERRA, LA POSTA IN GIOCO È LA FINE DELL’IMPERO USA
Di Pino Arlacchi
…..L’indifferenza verso il destino dell’Ucraina nasce dal fatto che qui l’ultima posta in gioco non ha a
che fare con quel Paese sfortunato.
E non ha neppure che fare, sotto sotto, con la Russia.
Questa è stata eletta a diavolo del giorno perché impersona il Nemico Perfetto.
Un’alterità collaudata da Guerra fredda per ritardare il tramonto dell’Impero americano.
L’élite Usa è ben consapevole che il suo tempo è scaduto e che il mondo è diventato multipolare.
Arrivata l’ora del declino, Washington cerca ora di ritardarne la fase terminale usando i mezzi a sua
disposizione.
E facendolo pagare, per quanto possibile, ai propri sudditi e alleati.
A cominciare dagli europei, trascinati in una battaglia autolesionista contro la Russia che dovrebbe
rivolgersi presto, nelle intenzioni di Washington, contro il trofeo più ambito, la Cina, ormai potenza
globale….
La maggioranza dei politici americani accetta la realtà delle cose e si divide in due campi.
Al primo appartengono quelli che credono di poter ostacolare a tempo indefinito la caduta
coinvolgendo gli europei in una zuffa con Cina, Russia e resto del mondo sulla base della divisione tra
democrazie liberali e autocrazie.
Parlo dei i cosiddetti liberali internazionalisti – ben rappresentati da Biden – pronti a usare gli
strumenti coercitivi della supremazia americana (dollaro, sanzioni e forze armate) in ogni parte della
Terra.
Ci sono poi i neo-isolazionisti alla Trump, che attribuiscono il declino Usa all’espansionismo estero,
alle guerre senza quartiere e all’indebitamento da esse generato.
Essi ritengono che l’America debba pensare a se stessa, proteggere i suoi interessi di fondo e
ricostruire le sue infrastrutture e il suo apparato produttivo smettendo anche di pagare per la sicurezza
di alleati diventati più ricchi di lei.
Non stiamo parlando di pacifisti. Questa gente non è contraria per principio agli interventi armati
all’estero.
Se si tratta di fare un bel colpo a spese di un Paese detentore di risorse strategiche – tipo Venezuela –
oppure danneggiare con l’uso della forza gli interessi di una potenza rivale tipo Cina, perché no?
Ciò che conta è non sprecare soldi in avventure senza ritorno immediato e concentrarsi sulle minacce
più temibili.
Che agli occhi di Trump e seguaci non vengono dalla Russia di Putin, ma da una potenza concorrente
e in piena ascesa. …”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/guerra-la-posta-in-gioco-e-la-fine-
dellimpero-usa/7219603/
6 luglio 23 FQ:
“FT: “PER L’INDUSTRIA MILITARE QUESTO CONFLITTO È BUON BANCO DI PROVA”
IL RISCHIO - “Pechino e Cremlino guardano e imparano”
Di Sabrina Provenzani
La guerra in Ucraina è diventata una prova sul campo per l’equipaggiamento militare occidentale
contro l’esercito russo. Lo scrive il Financial Times nel suo ultimo Military briefing.
Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, avrebbe condiviso con i funzionari statunitensi
l’intercettazione del missile ipersonico russo Kinzhal, con queste parole: “Ho una buona notizia per
voi. Abbiamo abbattuto un Kinzhal”.
Il Kinzhal è un missile ipersonico russo finora considerato imprendibile, abbattuto grazie al sistema di
difesa aerea Patriot, appena fornito dagli Stati Uniti.
Reznikov, scrive il Ft, avrebbe sottolineato che gli alleati occidentali hanno ora l’opportunità di valutare
l’efficacia delle loro armi e determinare se siano necessari eventuali aggiornamenti, affermando: “Per
l’industria militare mondiale, non si può immaginare un terreno di prova migliore”…..
I sistemi di artiglieria occidentali, sebbene più precisi rispetto a quelli russi, necessitano di pause,
mentre i russi possono continuare a bombardare massicciamente senza interruzioni…..
La guerra ha anche evidenziato l’evoluzione costante di progressi tecnologici e contromisure:
entrambe le parti, le forze armate occidentali e quelle russe, imparano dal conflitto in corso.
I Paesi occidentali hanno acquisito conoscenze sui sistemi russi, ma il rovescio della medaglia è
l’esposizione di tecniche e armamenti occidentali alla Russia e alla Cina.”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/06/ft-per-lindustria-militare-questo-conflitto-
e-buon-banco-di-prova/7219627/
7 luglio 23 AntiDiplomatico:
“BLACKROCK E LA SVENDITA DELL'UCRAINA AL CAPITALE TRANSNAZIONALE
di Fabrizio Poggi
Lo scorso 8 maggio il governo golpista di Kiev e l'americana BlackRock Financial Market Advisory
hanno sottoscritto l'accordo sul “Fondo di sviluppo dell'Ucraina”.
Formalmente, dovrebbe trattarsi di attività tese ad attirare investimenti nel settore energetico, nelle
infrastrutture, nell'agricoltura ucraine.
Di fatto, si è aperta la strada alla totale svendita dei principali settori dello stato ucraino, a partire dalle
preziosissime terre nere e dalla rete elettrica del paese.
Da parte di Kiev, con tale accordo, si tratterebbe di saldare gli enormi debiti contratti coi creditori
occidentali, soprattutto per le forniture di armi e gli “aiuti” finanziari.
Per l'esattezza, l'accordo non ha fatto che consolidare e ampliare uno stato di fatto, cioè la svendita di
asset strategici ucraini avviata col precedente golpista-capo, Petro Porošenko.
Ora, direttamente o indirettamente, l'elenco delle attività ucraine della BlackRock comprende titoli di
società quali Metinvest, DTEK (energia), PrJSC MHP (agricoltura), Naftogaz, Ferrovie ucraine,
Ukravtodor, Ukrenergo.
Stando a LandMatrix, a maggio 2022, 17 milioni di ettari di terreno agricolo (su 40 designati nella
banca fondiaria) erano già di proprietà di Cargill, Dupont e Monsanto.
La BlackRock è il più grande fondo di gestione patrimoniale al mondo, con un valore che allo scorso 1
gennaio era valutato in poco meno di novemila trilioni di dollari: più o meno quanto il PIL di
Germania e Francia messe insieme….
BlackRock gestirà il debito estero ucraino che, stando al Ministero delle finanze golpista, a fine marzo
ammontava a 132 miliardi di dollari, pari al 89% del PIL……
Su Forbes.ru, Ekaterina Khabidulina ricorda che nella creazione del cosiddetto “Fondo di sviluppo
dell'Ucraina”, oltre alla BlackRock, è coinvolta anche la JPMorgan Chase.
Gli investimenti attratti dal Fondo – quantomeno, quelli che potrebbero rimanere disponibili dopo aver
riempito le tasche di ras golpisti grandi e piccoli - dovrebbero servire a ripristinare l'Ucraina alla fine
del conflitto: a marzo scorso, la Banca mondiale stimava una necessità di 411 miliardi di dollari; ma,
da allora, le distruzioni della guerra sono cresciute e chissà quanto dovranno ancora crescere…..”
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-
blackrock_e_la_svendita_dellucraina_al_capitale_transnazionale/45289_50332/
10 luglio 23 Bottega del Barbieri:
“L’UCRAINA NON È UNA NAZIONE, È UN INVESTIMENTO
articoli video e disegni di Nicholas Nicholaides, Giulio Di Luzio, Giorgio Agamben, Tucker Carlson,
Alessandro Bertolini, Elena Basile, Fabrizio Poggi, Carlo Bellisai, Davide Malacaria, Alessandra
Mecozzi, Pino Arlacchi, Alessandro Di Battista, Giuliano Marrucci, Simone Spiga, GianAndrea Gaiani,
Alessandro Marescotti, fratelli Kononovich, Benigno Moi
https://www.labottegadelbarbieri.org/lukraine-non-e-una-nazione-e-un-investimento/
11 luglio 23 FQ:
“PRIGOZHIN, MACCHÉ “FUGA”: ERA DA PUTIN POCO DOPO IL GOLPE
IL FALLITO PUTSCH - Al Cremlino l'incontro di tre ore, la Wagner ha giurato fedeltà allo zar
Di Michela A. G. Iaccarino
Non l’ha fatto assassinare, né avvelenare, né allontanare per sempre dalla Russia come molti
sospettavano.
Putin, il suo vecchio “chef” Evgeny Prigozhin, l’ha addirittura incontrato.
Nella maniera più spericolata e inattesa possibile, la saga Wagner continua: il “traditore” è stato a
Mosca dal presidente russo solo cinque giorni dopo la tentata rivolta del 24 giugno, mentre il mondo lo
credeva in esilio, barricato nella stanza di un hotel senza finestre, in Bielorussia.
A dirlo è stato il Cremlino. Anzi, a confermarlo: il quotidiano francese Liberation per primo ha citato
rivelazioni degli 007 occidentali sull’incontro durato tre ore.
Nella stanza dei bottoni del potere della Capitale, insieme al cuoco e allo zar, circa una trentina di
persone: tra loro il capo della Rosgvardia, Guardia nazionale russa, Viktor Zolotov, quello della Svr,
intelligence internazionale, Sergey Naryshkin, oltre ai vertici della Wagner, accusati solo cinque giorni
prima dal presidente stesso di aver “pugnalato la Russia alle spalle”.
“Putin ha fornito la sua valutazione delle azioni Wagner e degli eventi del 24 giugno, ha ascoltato le
spiegazioni dei comandanti” ha detto Dmitry Peskov, suo portavoce, “e ha offerto altre opzioni di
impiego, anche in combattimento”: i mercenari si sono detti fedeli al capo dello Stato e “sono pronti a
continuare a combattere per la patria”.
Altri dettagli ha detto di non averli neppure Peskov, ma l’incontro non sembra aver comunque
condotto a una definitiva o marginale riconciliazione: siti, giornali e tv in Russia continuano a
screditare e dissacrare il mito dello chef-patriota, da loro stessi costruito.
Ieri Prigozhin era Robin Hood, oggi è un criminale dedito ad affari illeciti: dagli schermi tv i cittadini
russi hanno ammirato la sua sfarzosa residenza, lingotti d’oro, mazzette di contanti requisiti, perfino le
parrucche del fondatore della Wagner, mostrato nei suoi più bizzarri travestimenti mediorientali usati
per mascherare i suoi spostamenti segreti….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/11/prigozhin-macche-fuga-era-da-putin-poco-
dopo-il-golpe/7224690/
5 luglio 23 ANSA:
“I SOLDATI ISRAELIANI HANNO LASCIATO JENIN, IN CISGIORDANIA
Cinque razzi sparati dalla Striscia di Gaza contro Israele 'Intercettati con successo'
Tutte le truppe israeliane hanno lasciato Jenin in Cisgiordania completando il ritiro cominciato ieri
sera.
Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari secondo cui gli obiettivi dell'operazione sono stati
raggiunti.
Hagari ha aggiunto che le truppe resteranno in allerta "in modo da essere preparate per quello che
occorre". "La lotta contro il terrorismo non è finita ma la nostra situazione - ha notato - è migliore ora
che il campo (profughi, ndr) ha perso capacità".
L'esercito israeliano denuncia che cinque razzi sono stati lanciati contro Israele dalla Striscia di Gaza,
ma sono stati intercettati con successo.
Israele ha effettuato attacchi aerei sulla Striscia di Gaza in risposta ai razzi lanciati dall'enclave
costiera palestinese.
"La Difesa israeliana sta attualmente colpendo la Striscia di Gaza", ha annunciato l'esercito.
Secondo una fonte della sicurezza palestinese è stato colpito un sito militare di Hamas nel nord di Gaza
ma senza causare nessun ferito.
Nei giorni sono morti 12 palestinesi durante gli scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di
Jenin in Cisgiordania.
Un soldato israeliano è stato ucciso da "fuoco vero" durante un'operazione in corso nel campo
profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata, ha detto l'esercito israeliano in una dichiarazione
diffusa poco dopo la mezzanotte. "Stanotte un sottufficiale in servizio di combattimento è stato ucciso
da colpi di arma da fuoco durante l'operazione contro l'infrastruttura terroristica nel campo di Jenin",
ha detto l'esercito….”
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/07/05/esercito-tutti-i-soldati-israeliani-hanno-lasciato-
jenin_248b0732-c32e-40f0-8c19-b7ffc61d158f.html
5 luglio 23 Sole24ore:
“HAMAS LANCIA CINQUE RAZZI NEL SUD DI ISRAELE DOPO GLI SCONTRI A JENIN
L’Idf ha risposto colpendo diversi obiettivi in tutta la Striscia di Gaza.
Dopo il ritiro dell’Idf dal campo profughi di Jenin, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail
Haniyeh ha condannato l’operazione di Israele a Jenin dicendo che è stata un fallimento
…..Secondo il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, l’operazione - soltanto
l’ultimo, in ordine di tempo, di una serire di blitz e interventi che si susseguono da mesi - ha già
raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi e con meno resistenza o complicazioni secondarie di quanto
previsto dall’intelligence.
Il portavoce dell’Idf ha spiegato che i militari avevano individuato alcune dozzine di obiettivi da
eliminare in termini di centri di comando del terrore e depositi di armi ed esplosivi.
Tutti tranne una decina di quei luoghi sono stati già distrutti o neutralizzati il primo giorno
dell’operazione, molti nelle prime due ore in attacchi dell’aeronautica, ha spiegato Hagari….
Il 3 luglio, al termine della prima giornata di combattimenti a Jenin “1.500-3.000 abitanti hanno
lasciato la scorsa notte le proprie abitazioni, di propria iniziativa”, ha spiegato la radio militare,
respingendo così affermazioni di fonte palestinese secondo le quali l’esodo sarebbe stato imposto loro
dall’esercito.
La radio pubblica Kan ha aggiunto che lo sgombero di quelle famiglie è stato coordinato dalla
Mezzaluna Rossa (equivalente locale della Croce Rossa).
Gli sfollati hanno scelto per lo più di trasferirsi, per il momento, in zone agricole vicine a Jenin. Fonti
militari hanno aggiunto che nel primo giorno di operazioni i militari sono riusciti a catturare 120
ricercati, su una lista di 160 nominativi. Le nuove ricerche adesso si concentrano sui membri di due
cellule responsabili di recenti attacchi, fra cui la uccisione di un israeliano presso l’insediamento
ebraico di Hermesh, in Cisgiordania”.
https://www.ilsole24ore.com/art/attentato-tel-aviv-sette-feriti-tre-gravi-ucciso-l-aggressore-AEQ34DxD
7 luglio 23 FQ:
“CINA, C’È UN PATTO DI DIFESA PER KIEV IN CASO DI ATOMICA
DIPLOMAZIA - Il motivo della reprimenda a Putin
…..Commentando il dispiego di armi nucleari tattiche in Bielorussia, Alexander Lukashenko ha
dichiarato che serviranno da “deterrente contro un potenziale aggressore” e “non dovrebbero esserci
esitazioni nell’usarle se necessario”……
Condannare l’impiego di armi atomiche in Ucraina risponde a un duplice scopo: da una parte serve a
consolidare l’immagine di una Cina devota al rispetto dell’ordine mondiale.
Dall’altra serve a scongiurare un coinvolgimento diretto nella crisi.
All’inizio del conflitto l’allora ambasciatore cinese a Washington, Qin Gang (oggi ministro degli
Esteri), ha chiarito che “l’amicizia senza limiti” con Putin è in realtà perimetrata dai “principi della
Carta delle Nazioni Unite, dalle norme fondamentali del diritto internazionale e delle relazioni
internazionali”.
Quelle stesse regole che legano Pechino a Kiev.
Secondo il Trattato sull’amicizia e la cooperazione Cina-Ucraina e la Dichiarazione congiunta
sull’approfondimento del partenariato strategico (2013), il governo cinese “riafferma il suo impegno
incondizionato a non minacciare o utilizzare mai armi nucleari contro l’Ucraina” nonché “a fornire
garanzie di sicurezza corrispondenti qualora il paese subisse, o fosse minacciato, da un’aggressione
con armi nucleari”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/cina-ce-un-patto-di-difesa-per-kiev-in-
caso-di-atomica/7220809/
7 luglio 23 FQ:
“FRANCIA, GRANATE, GAS E FLASH-BALL. “GUERRA” PER CHI PROTESTA
MANO LIBERA - La “risposta graduata”: prima l’inquadratura e le tecniche di repressione, poi i
manganelli e i lacrimogeni, infine gli esplosivi. Le armi a impatto cinetico, tipo i proiettili di gomma,
così come le pistole, appartengono all’ultimo livello
Di Diletta Bellotti
….In Francia, durante le manifestazioni, ci si aspetta sempre le granate. È il principio della “risposta
graduata” per conservare l’ordine pubblico: prima l’inquadratura e le tecniche di repressione, poi i
manganelli e i lacrimogeni, infine solo granate esplosive.
Le armi a impatto cinetico, tipo i proiettili di gomma, così come le pistole, appartengono all’ultimo
livello.
Tuttavia, l’uso di proiettili di gomma in modo offensivo è largamente diffuso così come quello di tre
tipi di granate: lacrimogene, GENL e GM2L.
Durante il corteo in Val Maurienne, ne sono state lanciate 10, hanno provocato 50 feriti: le granate
sull’asfalto si frantumano e si scontrano con chi manifesta a velocità assurde.
A Sainte-Soline, a marzo, durante le proteste contro la costruzione di mega bacini idrici, ne sono
piovute 5000.
Il terreno di campagna ne ha attutito lo schianto.
Si sono contati comunque feriti gravissimi, uno finito in coma per mesi.
La granata GM2L ha sostituito la GLI-F4, classificata “arma da guerra” nel Codice di Sicurezza
Interno francese.
Prodotta fino al 2014, è stata utilizzata dalle forze dell’ordine dal 2011 al 2020, in sostituzione della
granata OF F11 che uccise il 21enne Rémi Fraisse, durante il raduno del 2014 contro la costruzione
della diga di Sivens.
Quattro anni dopo, il ministero dell’Interno ha annunciato una graduale eliminazione del loro uso, da
attuarsi nel 2020.
Nonostante questo, 3000 granate di questo tipo, alcune delle quali scadute, sono state lanciate nella
storica Zone à Défense (ZAD) di Notre-Dame-des-Landes nell’aprile 2018.
Inoltre, durante il terzo atto del movimento dei Gilet Gialli, nel 2018, la prefettura ha annunciato di
aver utilizzato 339 granate GLI-F4 nella sola Parigi.
L’impatto del proiettile di gomma, dei cuscinetti delle granate e della loro ogiva, crea contusioni e
fratture.
Le lesioni più gravi sono la rottura del timpano e dell’acufene, quella del bulbo oculare, della retina o
del cristallino, amputazioni della mano e lesioni agli organi interni, con conseguente invalidità
permanente.
E c’è la morte. Le flash-ball non sarebbero letali se usate secondo le regole: mai a distanza inferiore ai
tre metri e mirando solo alle gambe…..
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/francia-granate-gas-e-flash-ball-guerra-
per-chi-protesta/7220817/
8 luglio 23 FQ:
“BANLIEUE IN FIAMME, LE PEN RINGRAZIA
LA FRANCIA SPEZZATA - Non avanza rivendicazioni, neppure confuse. Non si esprime con parole,
ma solo con il saccheggio, le fiamme, il grido dell’abbandonato. E reclama innanzitutto di essere
“vista”
Di Barbara Spinelli
Le sommosse in Francia hanno fatto tremare il Paese e la sua classe politica per vari giorni dopo
l’uccisione, il 27 giugno a Nanterre, del giovane algerino Nahel M., 17 anni, freddato dalla polizia per
via del “rifiuto di ottemperare” agli ordini dopo una fuga in automobile.
Si indaga anche sulla morte di Mohamed, un giovane colpito da un proiettile flashball sparato dalla
polizia, fra il 30 giugno e il 1° luglio: filmava i tumulti a Marsiglia.
L’arma, molto usata contro i Gilet gialli, fu allora criticata dall’Onu.
La sommossa al momento si sta spegnendo, ma scombussola tuttora la Presidenza della Repubblica e i
partiti di destra, di estrema destra, delle sinistre.
Ciascuno cerca di definire la propria identità usando politicamente i disastri delle banlieue, che
diventano non un problema annoso da affrontare ma un pretesto.
Obiettivo: decidere chi guiderà la Francia quando nel 2027 la presidenza Macron si concluderà (anche
se alcuni fanno balenare la bizzarra possibilità di una modifica costituzionale che ponga fine al limite di
due mandati consecutivi).
Parlano molto, i politici, ma pochi vogliono conoscere e capire quel che accade nelle banlieue, quel
che spiega la straordinaria violenza in tante città e comuni: non da oggi ma da almeno quarant’anni. Ci
sono state sommosse negli anni 80 e poi soprattutto nel 2005, quando il presidente era Jacques Chirac
e il ministro dell’interno Nicolas Sarkozy, primo attore della risposta governativa. La convinzione del
ministro poi eletto presidente era che bisognava farla finita con l’era del permissivismo, e regolare i
conti, infine, con le ideologie giudicate sovversive del ’68: dunque si rivolse ai giovani rivoltosi
chiamandoli “feccia” (racaille) e promise di ripulire le periferie “col Kärcher”, cioè con prodotti usati
per pulire strade, automobili o muri….
Non avanza rivendicazioni, neanche confusamente, non si esprime con parole ma solo con il
saccheggio, le fiamme, l’urlo dell’abbandonato.
Chiede innanzitutto – come nel 2005 – di essere vista.
Infine non gode di appoggio popolare come avvenne con i Gilet Gialli e il movimento sulle
pensioni…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/08/banlieue-in-fiammele-pen-
ringrazia/7222111/
7 luglio 23 FQ:
“OXFAM-ACTIONAID, IN 2 ANNI, 2MILA MILIARDI DI EXTRAPROFITTI.
Ma crescono fame e povertà
Negli ultimi due anni, 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato “quasi 1.000 miliardi
di dollari di extraprofitti all’anno”, mentre i prezzi di beni di consumo, cibo ed energia schizzavano alle
stelle assieme ai tassi di interesse: l’anno scorso 1 miliardo di lavoratori in 50 Paesi ha subito una
contrazione reale dei salari per 746 miliardi di dollari, mentre i prezzi medi dei prodotti alimentari sono
saliti del 14% “contribuendo a portare alla fame 250 milioni di persone”. L’impietoso quadro è rivelato
da un nuovo report a cura di Oxfam e ActionAid, che analizzato nel dettaglio le compagnie della
classifica “Global 2000” di Forbes, valutandone gli extraprofitti realizzati nel biennio 2021-22.
Considerando i dati per gli specifici settori economici, Oxfam e ActionAid notano come 45 società
energetiche abbiano realizzato, in media nel biennio 2021-2022, 237 miliardi di dollari all’anno di
profitti in eccesso.
Nel settore alimentare 18 colossi hanno realizzato, in media nel biennio 2021-2022, oltre 14 miliardi di
dollari all’anno di extraprofitti.
Nel comparto farmaceutico 28 grandi imprese hanno totalizzato, 47 miliardi di dollari all’anno di
extraprofitti, mentre 42 grandi rivenditori al dettaglio e catene di supermercati hanno registrato utili in
eccesso per 28 miliardi di dollari all’anno.
E ancora, nove tra le più grandi società del settore aerospaziale e della difesa hanno realizzato 8
miliardi di dollari all’anno di profitti in eccesso in media nell’ultimo biennio. Tutto questo, nota il
report, mentre “9.000 persone muoiono ogni giorno di fame, in gran parte a causa di conflitti e
guerre”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/oxfam-actionaid-in-2-anni-2mila-miliardi-
di-extraprofitti-ma-crescono-fame-e-poverta/7220853/
6 luglio 23 Spiffero:
“NO TAV BRINDANO ALLA MORTE DI VIRANO
Sarà pure goliardica, l'iniziativa promossa dal "Nucleo pintoni attivi" al cancello del cantiere di San
Didero, di certo è perlomeno di cattivo gusto. "Una presa di posizione contro la narrazione dei media
che lo hanno descritto come uomo aperto alla discussione e al confronto"
Uno spuntino all’aperto davanti al cancello del cantiere di San Didero, in Valle di Susa, con tanto di
brindisi festoso.
Alcuni No Tav hanno voluto ricordare così, ieri sera, la figura di Mario Virano, il direttore generale
di Telt, deceduto nei giorni scorsi a 79 anni al termine di una lunga malattia.
Il registro ironico dell’iniziativa, organizzata dal “Nucleo Pintoni Attivi”, gruppo di attivisti non nuovo a
trovate goliardiche, era evidente sia dai post sui social che dal tenore dei commenti: “I No Tav Npa,
affranti per la dipartita del direttore generale, noto per la determinazione a promuovere il Tav e per
favorire il dialogo e la concertazione, si stringono brindando a Telt”, si legge accanto alle fotografie
che ritraggono i partecipanti.
Il movimento No Tav non ha mai risparmiato le critiche a Virano: “Ai tempi dell’Osservatorio sulla
Torino-Lione – è stato spiegato – le amministrazioni locali contrarie al Tav non venivano nemmeno
ascoltate. La nostra è una presa di posizione contro la narrazione dei media, che hanno descritto Virano
come un uomo aperto alla discussione e al confronto. Con noi non lo è stato”.
https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=72276
6 luglio 23 Rainews:
“FESTIVAL NO TAV "ALTA FELICITÀ", UN DOSSIER IN PROCURA PER VIOLAZIONI
Contestata la mancanza di stewart ai concerti e violazioni alla sicurezza. Da un anno l'attenzione degli
inquirenti si concentra sulle violazioni delle iniziative aggregative alle normative
Tgr Piemonte
Violazioni alle norme in materia di organizzazione dei concerti, come la assenza di stewart….
Il dossier è stato confezionato dopo una serie di accertamenti svolti dalla polizia sull'edizione dell'anno
scorso……
Il dossier rientra in una più generale stretta voluta dalla procura.
Accanto all'azione nei confronti delle manifestazioni contro il cantiere, la magistratura sta puntando
recentemente a contestare le violazioni in materia di somministrazione di bevande e sicurezza degli
eventi, occupazione abusiva di suolo pubblico.
A ottobre prima una serie di perquisizioni al centro sociale Askatasuna, con sequestro di cibo di cui era
contestata la cattiva conservazione, poi le denunce per un concerto in strada, infine una pioggia di
denunce ai militanti, ma anche ad artisti come Willy Peyote, per un concerto che aveva occupato per
qualche ora il controviale, un tratto di una decina di metri antistante il centro sociale…..
Per gli inquirenti, il centro sociale sarebbe un'attività commerciale vera e propria ma senza rilascio di
scontrini fiscali e senza autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande.
I militanti respingono gli addebiti sottolineando che tutte le iniziative sono non-profit: “Per chi, come
noi - scrivono - si pone l’obiettivo di autorganizzarsi e autogestirsi negli spazi ancora liberi da queste
logiche, il profitto non rientra negli orizzonti contemplati”.
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/07/festival-no-tav-alta-felicita-un-dossier-in-procura-
per-violazioni-5a1f119d-6dcc-44af-bc8a-61550a9d96b6.html
7 luglio 23 Repubblica:
“FINISCE SOTTO INCHIESTA IL FESTIVAL NO TAV “ALTA FELICITÀ”, INDAGATO IL
SINDACO DI VENAUS –
“Non rispettate le norme sulla sicurezza”. Il primo cittadino nei guai per aver dato il via libera, come
Appendino nella vicenda piazza San Carlo
di Carlotta Rocci
Il Festival Alta Felicità di Venaus, appuntamento estivo del popolo No Tav, non avrebbe dovuto essere
autorizzato dal Comune perché chi lo ha organizzato, l’anno scorso, lo avrebbe fatto senza avere i
requisiti richiesti dalla normativa per la realizzazione di un evento pubblico….
E a risponderne potrebbe essere chiamato il primo cittadino di Venaus, Avernino di Croce.
Su di lui ricadrebbe la responsabilità di aver concesso la licenza e l’uso dell’area pubblica in cui si
tiene il festival senza prima verificare che gli organizzatori fossero in regola.
È un po’ come per i tragici fatti di piazza San Carlo dove l’ex sindaca Chiara Appendino è stata
chiamata a rispondere dei feriti e delle vittime perché, secondo i giudici d’appello, al primo cittadino
compete la responsabilità per la pubblica sicurezza.
Il sindaco di Venaus — che un anno fa aveva aperto il festival con un saluto dal palco ribadendo
l’importanza della lotta No Tav — è indagato con l’accusa di abuso e omissione di atti d’ufficio, il reato
che il governo Meloni vorrebbe abolire….
Gli organizzatori avrebbero affidato la gestione della sicurezza a steward non iscritti alle liste della
prefettura. Mancherebbero le autorizzazioni per la vendita del merchandising della kermesse e anche
la licenza per la somministrazione di cibo e bevande….”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/07/07/news/inchiesta_festival_no_tav_alta_felicita_indagato_il_
sindaco_di_venaus-406935682/
7 luglio 23 ore 14 TG R:
“LA PROCURA DI TORINO STA INDAGANDO IL SINDACO DI VENAUS
https://youtu.be/UuuUea1P--U
8 luglio 23 Lagenda:
“FESTIVAL ALTA FELICITÀ, IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE NO TAV A
VENAUS IN VALSUSA DAL 29 AL 31 LUGLIO
IL FESTIVAL ALTA FELICITÀ IN VALSUSA
Ritorna il Festival Alta Felicità che, dal 29 al 31 luglio, farà vivere la Borgata 8 dicembre di Venaus.
Un’esperienza di comunità unica tra natura, musica, sport, dibattiti, cibo e incontri all’insegna
dell’ecosostenibilità.
A Venaus, una porzione della valle sarà interamente chiusa al traffico.
Lasceremo le nostre auto e per qualche giorno fermeremo insieme il tempo e il consumo.
Percorsi a piedi, zone di campeggio, palchi e arene naturali in cui vivere momenti di confronto e
convivialità.
Il Festival Alta Felicità e il Climate Social Camp sono due eventi uniti sotto diverse parole d’ordine:
cura dei territori, difesa dell’ambiente, lotta allo spreco delle risorse.
I CONCERTI
Come ogni anno, anche per questa edizione 2023, torneranno i concerti, le presentazioni di libri e i
dibattiti.
Si esibiranno sul palco dell’Arena Concerti importanti band come gli Africa Unite ma poi anche Tun
feat Dub FX, Myss Keta, Sidi Wacho, Fabriazio Rat, La machina, senza dimenticare i gruppi
emergenti della Valsusa che avranno il loro consueto spazio sul palco”.
https://www.lagendanews.com/festival-alta-felicita-il-programma-della-manifestazione-no-tav-a-venaus-
in-valsusa-dal-29-al-31-luglio-2/
7 luglio 23 FQ:
“VENAUS, CITTADINANZA ONORARIA ALLA MEMORIA PER F. S. BORRELLI
Domani alle 10.15 il Comune di Venaus (Torino) conferirà la Cittadinanza Onoraria alla Memoria a
Francesco Saverio Borrelli: “Un grande magistrato dalla coscienza integra e libera – recita la
motivazione –, che ha portato avanti il proprio lavoro con imparzialità ed elevato senso del dovere,
ricercando la Verità e la Giustizia, nonostante abbia subito insulti e calunnie di ogni colore politico”.
Parteciperanno alla cerimonia la signora Borrelli con i due figli, gli ex pm di Mani Pulite Piercamillo
Davigo e Gherardo Colombo e i sindaci della Bassa e dell’Alta Valle di Susa”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/venaus-cittadinanza-onoraria-alla-
memoria-per-f-s-borrelli/7220867/
8 luglio 23 Torinocronaca:
“ECCO LA SUPER TRIVELLA CHE FARÀ LA TAV
Per trasportarla ci vogliono 130 vagoni merci. Si tratta di un colosso di 180 metri costruito in
Germania e che bucherà la montagna per oltre 57 chilometri
Marco Bardesono
Ha lasciato ieri lo stabilimento Herrenknecht in Germania, la prima delle prossime sette trivelle Tbm
che completeranno lo scavo delle due canne da 57,5 chilometri del tunnel di base del Moncenisio,
l’opera principale della nuova linea ferroviaria merci e passeggeri Torino-Lione.
La fresa, lunga 180 metri e con un diametro di oltre 10 metri, è stata consegnata al raggruppamento
d’imprese italo-francese denominato “CO 6-7”, composto da “Vinci Construction”, “Grands Projets”,
“Webuild”, “Dodin Campenon Bernard” e “Campenon Bernard Centre Est”.
Questa fresa dovrà realizzare i 9 chilometri della canna nord del tunnel di base, tra Saint-Martin-la-
Porte e La Praz, in parallelo alla parte completata nel 2019 dalla fresa “Federica”.
Sempre per il cantiere “CO 6-7”, sono in corso di costruzione altre due frese, che dovranno scavare le
gallerie nel tratto compreso tra La Praz e Modane….
Per trasportare la fresa saranno necessari 130 vagoni merci, si tratta di un vero gigante «del
sotterraneo», i cui dati di fabbricazione sono imponenti: 8.100 kilowatt di potenza, 2.300 tonnellate di
peso e una testa con 61 cutters rotanti, ovvero i “denti” che frantumando la roccia consentono il
progressivo avanzamento nella montagna.
Inoltre, subito dopo il passaggio della testa, la fresa riveste la roccia viva della galleria posando gli
anelli: 8 segmenti (detti conci) in cemento armato che garantiscono la massima stabilità del tunnel dove
viaggeranno i treni tra Francia e Italia.
Una vera e propria fabbrica viaggiante che comprende dieci rimorchi che trasportano la roccia estratta
in superficie su un nastro trasportatore”.
https://torinocronaca.it/gallery/cronaca/303164/ecco-la-super-trivella-che-fara-la-tav-la-foto-gallery.html
9 luglio 23 ANSA:
“PROTESTA CONTRO PASSANTE FERROVIARIO A TRENTO, SGOMBERATI NO TAV
Marco Rizzo: un progetto nefasto
“Questa mattina a Trento le forze dell'ordine hanno sgomberato l'edificio 'le Fornaci' di via Brennero,
zona interessata dal cantiere del bypass ferroviario e presidiata costantemente, negli ultimi tre mesi, dai
No Tav.
Circa 60 gli agenti di polizia intervenuti verso le 5 del mattino.
Subito dopo un gruppo di attivisti si è radunato per manifestare nuovamente il proprio dissenso
all'opera e alle recenti operazioni che hanno smobilitato il presidio, facendo resistenza passiva alle forze
dell'ordine.
Nel frattempo sono stati posati dei blocchi in cemento ed una recinzione per impedire l'accesso al
cantiere.
Sul tema è intervenuto con una nota anche l'onorevole Marco Rizzo, di Democrazia Sovrana Popolare,
candidato presidente alla Provincia di Trento alle elezioni di ottobre. …”
https://www.ansa.it/amp/trentino/notizie/2023/07/09/protesta-contro-passante-ferroviario-a-trento-
sgomberati-no-tav_80897e39-6586-44a9-8115-5c47f0133843.html
9 luglio 23 Repubblica:
“POLEMICA PER UN POST NO TAV DEL DEM BOSCHINI: “PASSANO GLI ANNI, RESTA LA
COERENZA PER UN MONDO DIVERSO”
Una foto del 2011 scatena la reazione di Fregolent (Iv), che chiede al Pd di “prendere le distanze”
a cura di Redazione Torino
Un componente della direzione nazionale del Pd pubblica su Facebook un post di contrarietà al Tav e
la senatrice Silvia Fregolent (Iv) interviene chiedendo ai dirigenti regionali dei dem di "prendere le
distanze".
Il post è di Marco Boschini, che lo scorso 3 luglio ha pubblicato una fotografia che lo ritrae in una
manifestazione No Tav in Valle di Susa mentre regge uno striscione degli amministratori locali.
Il testo dice: "Passano gli anni (qui eravamo in Val Susa nel 2011 a ribadire un no forte e chiaro a
un'opera assurda), resta la passione e la coerenza di provare a darsi da fare per un mondo diverso"….”
https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/07/09/news/polemica_per_un_post_no_tav_del_dem_boschini_p
assano_gli_anni_resta_la_coerenza_per_un_mondo_diverso-407205442/
6 luglio 23 FQ:
“IL NUOVO PIANO PER L’ENERGIA E IL CLIMA È UN RIASSUNTO, NON È
STATO INVIATO A BRUXELLES e non rispetta gli impegni presi in ambito g7
di Luisiana Gaita
Realismo (più di quanto non ce ne sia stato nel 2019, secondo il ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza energetica), diversificazione (dalle rinnovabili al petrolio, passando per gas e nucleare)
e semplificazioni.
Sono alcune delle parole chiave del nuovo Pniec, Piano nazionale integrato per l’energia e il clima che
dovrebbe portare l’Italia a rispettare i target climatici al 2030, ma non rispetta gli impegni presi
in ambito G7.
E che, per inciso, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) non ha mai inviato
‘in tempo’ a Bruxelles, dato che tuttora non compare sul sito della Commissione Ue.
Entro la fatidica data del 30 giugno, infatti, è stato inviato solo un executive summary di 24 pagine.
Nel frattempo, sono diverse le versioni del documento integrale circolate in questi giorni: 415 pagine
che, a questo punto, dovrebbero essere inviate entro la fine di luglio.
Solo allora ci sarà l’ufficialità e si darà il via all’iter che condurrà all’approvazione definitiva del
nuovo testo entro giugno 2024.
Ergo: improbabile che il piano del Mase, che nei prossimi mesi sarà oggetto della Valutazione
ambientale strategica (Vas), sia già “al vaglio dell’Europa”.
Per il ministero “il Pniec centra quasi tutti i target fissati dalle normative europee su ambiente e
clima”, ma in quel “quasi” ci sono obiettivi cruciali per arrivare alla decarbonizzazione.
D’altronde, la premessa c’è tutta e l’ha fornita il ministro Gilberto Pichetto Fratin: “Vogliamo indicare
una via alla transizione che sia realistica e non velleitaria, dunque sostenibile per il sistema economico
italiano”….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/06/il-nuovo-piano-per-lenergia-e-il-clima-e-un-riassunto-non-e-
stato-inviato-a-bruxelles-e-non-rispetta-gli-impegni-presi-in-ambito-g7/7219295/
7 luglio 23 FQ:
“GIUGNO È STATO MESE PIÙ CALDO DAL 1950
Giugno è stato “il mese più caldo, più di 0,5 gradi Celsius sopra la media 1991-2020, superando il
precedente record stabilito nel giugno 2019”, ha dichiarato ieri l’osservatorio sui cambiamenti climatici
Copernicus (C3S) dell’Unione europea, i cui dati, che partono dal 1950, sono tra i più utilizzati.
Le temperature hanno superato i record nell’Europa nord-occidentale, mentre alcune zone del
Canada, degli Stati Uniti, del Messico, dell’Asia e dell’Australia orientale “sono state
significativamente più calde del normale”, osserva C3S, che sottolinea l’entità dello scarto rispetto alla
norma: la temperatura media globale è stata di 16,51 °C a giugno, ovvero ben 0,53 gradi sopra la
media dei tre decenni precedenti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/07/07/giugno-e-stato-mese-piu-caldo-dal-
1950/7220865/
11 luglio 23 Torinoggi:
“TAGLIO ALBERI DI CORSO BELGIO, TRESSO: "PROGETTO SOSPESO E RINVIATO A
SETTEMBRE"
I tecnici continuano a difendere il progetto. i residenti hanno chiesto invece un parere esterno
Tutto sospeso e rinviato a settembre. Sul taglio degli alberi di corso Belgio il consiglio comunale e
l'assessore Francesco Tresso hanno incontrato i comitati che chiedono la salvaguardia del verde.
L'incontro è avvenuto durante la VI commissione, quella sul verde pubblico, per avviare un dialogo
che secondo i residenti è mancato nelle fasi iniziali del progetto…..
Gli agronomi Claudia Bertolotti della Divisione Verde e Parchi, Gianmichele Cirulli dell'Unità
Operativa Alberate, lo scienziato forestale Pier Giorgio Terzuolo di Ipla e il docente Paolo
Gonthier dell'Università di Torino hanno spiegato i motivi alla base del loro parere favorevole al
progetto.
In seguito a controlli effettuati negli anni, molte piante sono state segnalate come a fine vita vista l'età
molto avanzata dell'alberata e il Comune ha voluto cogliere l'occasione per riqualificare la banchina