About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Presentato ufficialmente alla Camera il progetto di legge leghista denominato "Istituzione del
servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” che
si pone l'obiettivo di reintrodurre la leva universale: sei mesi obbligatori per ragazzi e
ragazze. Matteo Salvini lo aveva annunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12
maggio.
Una settimana dopo le affermazioni di Matteo Salvini a Montecitorio appare il testo firmato
da Eugenio Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della
Camera, che prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di
tipo civile: "Proponiamo - dice Zoffili all’AdnKronos - l’istituzione di un servizio civile e militare
universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di
età. I sei mesi saranno svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione
di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del
cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e
autorizzazione dell’Autorità preposta".
A chi opterà per l’ambito militare "sarà assicurata la formazione militare in vista del loro
impiego sul territorio nazionale", chiarisce Zoffilli, ribadendo il concetto della prossimità di
servizio.
Da parte dei vertici militari, si ribadisce la necessità di rinnovamento "a tutto campo"
dell'Esercito italiano.
Ecco quanto dichiara al TG SKY il generale Carmine Masiello:
" L’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile... È
stata la guerra Russia-Ucraina ad aver insegnato che occorre recuperare i cambiamenti e
stare al passo con i tempi. Infatti, il conflitto ha rivoluzionato i paradigmi sul campo, da una
parte si ha un ritorno all’uso di artiglierie, carri armati e al confronto fra unità corazzate.
Dall’altra invece è diventata una guerra cibernetica che ha usato – e sta usando – la
disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti... Per farsi
trovare preparati occorre puntare sui giovani. Sono quelli che sanno intercettare i
cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche... "
La risposta che, da antimilitaristi nonviolenti, proponiamo è nota: l'obiezione alla guerra e al
servizio militare che la prepara, oggi proiettato in Europa verso forme di mini-naja (la
decisione della Germania di seguire il modello svedese fa da battistrada). E le difficoltà sul
terreno dell'esercito ucraino spingono verso un impegno diretto sul terreno della NATO.
Forse al momento non si arriverà all'invio di truppe, scenario divulgato dal presidente
francese Macron, ma sicuramente c'è il piano per l'invio ufficiale di consiglieri militari.
Kennedy a suo tempo in Vietnam lo fece per gli USA e naturalmente la cosa finì con
l'intervento pieno dell'esercito americano.
Al vertice di Washington del prossimo luglio è all'ordine del giorno una "Missione Ucraina"
che dovrebbe costituire una sorta di polizza anti Trump: flusso di fondi sicuri (100 miliardi di
dollari), controllo dei cordoni della borsa a Bruxelles, scenari - del tipo di quello prospettato
da Macron - che diano autonomia delle decisioni allo "SHAPE" (il comandante della Forza di
rapido intervento di 300.000 soldati).
C'è - contro questa deriva bellica - una dichiarazione di impegno da sottoscrivere che esige
la pubblicazione di un albo degli obiettori aperto a tutte/i.
L'ultima adesione ci è stata comunicata da Mario Agostinelli, e si aggiunge a quella di altre
personalità politiche e culturali:
Tonino Drago - Moni Ovadia - Enrico Peyretti - Luigi Mosca - Antonella Nappi - Elio
Pagani - Claudio Pozzi - Guido Viale - Enrico Gagliano - Marinella Correggia -
Patrizia Sterpetti - Antonio De Lellis- Francesco Zanotelli
Michele Santoro, contattato per telefono alle ore 11:00 dell'8 maggio 2024, firma. Va
segnalato il seguente passo del programma della lista PACE TERRA DIGNITA', che si
presenta alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024: "L’Europa dovrà promuovere la
cultura della pace nelle scuole e nelle università, sostenere il diritto alle obiezioni di
coscienza e al rifiuto di combattere in tutto il mondo, creare un corpo civile di pace
europeo".
Maurizio Acerbo, via WhatsApp, alle ore 14:30 dell'8 maggio 2024
Nella Ginatempo, Laura Marchetti, Antonio Mazzeo, Giovanni Russo Spena il 10
maggio 2024, all'incontro dell'Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e
dell'Università
La nostra proposta è aperta a altre impostazioni (che cento fiori sboccino!), includenti ad
esempio il coordinamento con coloro che parlano di "diserzione", non essendo disposti né
alla difesa nonviolenta né a essere inseriti nell'albo previsto dalla legge che ha istituito
L'Ufficio Nazionale per il servizio civile.
Aggiungi il tuo impegno andando al seguente link:
https://www.petizioni24.com/signatures/obiezione_alla_guerra_e_al_servizio_militare_impeg
no_per_la_difesa_nonviolenta/
Alleghiamo un dossier redatto in occasione della giornata internazionale della
obiezione di coscienza, celebrata il 15 maggio dalla WAR RESISTERS
INTERNATIONAL .
servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” che
si pone l'obiettivo di reintrodurre la leva universale: sei mesi obbligatori per ragazzi e
ragazze. Matteo Salvini lo aveva annunciato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12
maggio.
Una settimana dopo le affermazioni di Matteo Salvini a Montecitorio appare il testo firmato
da Eugenio Zoffili, deputato vicino alla segreteria e membro della Commissione Difesa della
Camera, che prevede la scelta per i giovani italiani tra la formazione militare e un impiego di
tipo civile: "Proponiamo - dice Zoffili all’AdnKronos - l’istituzione di un servizio civile e militare
universale territoriale che coinvolga per sei mesi tutti i cittadini italiani tra i 18 e i 26 anni di
età. I sei mesi saranno svolti esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria regione
di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del
cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e
autorizzazione dell’Autorità preposta".
A chi opterà per l’ambito militare "sarà assicurata la formazione militare in vista del loro
impiego sul territorio nazionale", chiarisce Zoffilli, ribadendo il concetto della prossimità di
servizio.
Da parte dei vertici militari, si ribadisce la necessità di rinnovamento "a tutto campo"
dell'Esercito italiano.
Ecco quanto dichiara al TG SKY il generale Carmine Masiello:
" L’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile... È
stata la guerra Russia-Ucraina ad aver insegnato che occorre recuperare i cambiamenti e
stare al passo con i tempi. Infatti, il conflitto ha rivoluzionato i paradigmi sul campo, da una
parte si ha un ritorno all’uso di artiglierie, carri armati e al confronto fra unità corazzate.
Dall’altra invece è diventata una guerra cibernetica che ha usato – e sta usando – la
disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti... Per farsi
trovare preparati occorre puntare sui giovani. Sono quelli che sanno intercettare i
cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche... "
La risposta che, da antimilitaristi nonviolenti, proponiamo è nota: l'obiezione alla guerra e al
servizio militare che la prepara, oggi proiettato in Europa verso forme di mini-naja (la
decisione della Germania di seguire il modello svedese fa da battistrada). E le difficoltà sul
terreno dell'esercito ucraino spingono verso un impegno diretto sul terreno della NATO.
Forse al momento non si arriverà all'invio di truppe, scenario divulgato dal presidente
francese Macron, ma sicuramente c'è il piano per l'invio ufficiale di consiglieri militari.
Kennedy a suo tempo in Vietnam lo fece per gli USA e naturalmente la cosa finì con
l'intervento pieno dell'esercito americano.
Al vertice di Washington del prossimo luglio è all'ordine del giorno una "Missione Ucraina"
che dovrebbe costituire una sorta di polizza anti Trump: flusso di fondi sicuri (100 miliardi di
dollari), controllo dei cordoni della borsa a Bruxelles, scenari - del tipo di quello prospettato
da Macron - che diano autonomia delle decisioni allo "SHAPE" (il comandante della Forza di
rapido intervento di 300.000 soldati).
C'è - contro questa deriva bellica - una dichiarazione di impegno da sottoscrivere che esige
la pubblicazione di un albo degli obiettori aperto a tutte/i.
L'ultima adesione ci è stata comunicata da Mario Agostinelli, e si aggiunge a quella di altre
personalità politiche e culturali:
Tonino Drago - Moni Ovadia - Enrico Peyretti - Luigi Mosca - Antonella Nappi - Elio
Pagani - Claudio Pozzi - Guido Viale - Enrico Gagliano - Marinella Correggia -
Patrizia Sterpetti - Antonio De Lellis- Francesco Zanotelli
Michele Santoro, contattato per telefono alle ore 11:00 dell'8 maggio 2024, firma. Va
segnalato il seguente passo del programma della lista PACE TERRA DIGNITA', che si
presenta alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024: "L’Europa dovrà promuovere la
cultura della pace nelle scuole e nelle università, sostenere il diritto alle obiezioni di
coscienza e al rifiuto di combattere in tutto il mondo, creare un corpo civile di pace
europeo".
Maurizio Acerbo, via WhatsApp, alle ore 14:30 dell'8 maggio 2024
Nella Ginatempo, Laura Marchetti, Antonio Mazzeo, Giovanni Russo Spena il 10
maggio 2024, all'incontro dell'Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e
dell'Università
La nostra proposta è aperta a altre impostazioni (che cento fiori sboccino!), includenti ad
esempio il coordinamento con coloro che parlano di "diserzione", non essendo disposti né
alla difesa nonviolenta né a essere inseriti nell'albo previsto dalla legge che ha istituito
L'Ufficio Nazionale per il servizio civile.
Aggiungi il tuo impegno andando al seguente link:
https://www.petizioni24.com/signatures/obiezione_alla_guerra_e_al_servizio_militare_impeg
no_per_la_difesa_nonviolenta/
Alleghiamo un dossier redatto in occasione della giornata internazionale della
obiezione di coscienza, celebrata il 15 maggio dalla WAR RESISTERS
INTERNATIONAL .