About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Contropiano - A Bruxelles donne contro
la Nato e la deriva bellicista
di Laura Tussi
https://contropiano.org/news/internazionale-news/2023/06/30/a-bruxelles-donne-contro-la-nato-e-
la-deriva-bellicista-0161927
A Bruxelles a Luglio, in contrapposizione e netto contrasto con il
summit e vertice Nato di Vilnius in Lituania, si terrà una
importante conferenza di donne impegnate per la pace e che
provengono da tutto il mondo e hanno soprattutto come comune
denominatore l’amore per madre terra, per il pianeta e l’assetto
ecosistemico planetario e universale.
Nella loro Dichiarazione comune dal titolo: “Donne Globali per la
Pace, Unite contro la NATO” le donne del movimento per la pace
affermano:”Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza
giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla
Dichiarazione universale dei diritti umani“.
Questo movimento femminile per la pace a livello planetario lotta
per l’affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, delle genti e
delle minoranze contro ogni forma di violenza, in tutta la sua
morfogenesi e i suoi livelli e sviluppi e in quanto genere
femminile si professano contro ogni tipo di sfruttamento e
modalità di discriminazione.
Le donne di pace da molti anni si impegnano contro ogni brutale
manifestazione di violenza che trova la sua massima espressione
nell’attività militare e nel suo tragico e inevitabile epilogo: la
guerra nucleare.
Le donne per la pace contrastano nettamente il capitalismo che è
padre del patriarcato, della mercificazione del corpo delle donne e
soprattutto del militarismo e di tutte le attività belliche e
dimostrazioni guerresche che hanno come stampo il maschilismo
patriarcale e il machismo.
“Lottiamo per affermare una nuova sicurezza non militarizzata,
che garantisca la vita e la salute delle generazioni presenti e future
su questo pianeta, oltre che del pianeta stesso”.
L’aspirazione alla pace di carattere femminile è oggi minacciata
da una escalation della corsa al riarmo, dell’incremento delle spese
militari in tutto il mondo che provocano miserie e gravi pericoli
per l’umanità intera come il rischio della terza guerra mondiale e
dell’apocalisse nucleare, “dalla riproposizione di alleanze militari
contrapposte e dalla militarizzazione crescente delle relazioni
internazionali”.
Tutto questo rischia di portare l’umanità alla catastrofe e
soprattutto all’estinzione totale della storia e del passato, presente
e futuro del genere umano nella sua totalità e nelle sue istanze
valoriali.
“Responsabili del crescente pericolo di scontro globale sono
state in gran parte le decisioni assunte dalla NATO fin dal
1991, il cui ultimo approdo è il cosiddetto ‘Nuovo Concetto
Strategico’ concordato all’ultimo vertice dei capi di stato e di
governo dei paesi NATO a Madrid nel 2022“.
Al vertice di Madrid, la Nato approva il più importante
rafforzamento delle proprie capacità dalla fine della guerra
fredda e porterà le forze militari a oltre 300 mila unità. Così
afferma il segretario generale Nato Jens Stoltenberg nella
conferenza stampa di presentazione del vertice di Madrid.
https://www.perunaltracitta.org/homepage/2022/07/16/la-pace-e-
piu-forte-intervista-a-giorgio-cremaschi-di-laura-tussi/
Così la Nato vuole sostituirsi a funzioni e compiti che sono di
esclusiva responsabilità delle Nazioni Unite. “Questa NATO
globale, che agisce nell’interesse dei paesi ricchi dell’Occidente,
ha esteso le sue attività fino al Pacifico e pretende di imporre un
“modello di civiltà” ben oltre l’area euroatlantica del Trattato
originario”.
Al vertice di Vilnius in Lituania, la Nato ribadirà agli stati membri
di imporre la condizione di incrementare le spese belliche e in
generale gli investimenti militari oltre il 2 per cento del Prodotto
Interno Lordo e devolverle alla guerra e all’assetto guerrafondaio,
mentre le popolazioni devono affrontare crisi economiche e
aumenti del costo della vita davvero insopportabili e non
sostenibili da una qualità dell’ esistenza che si vorrebbe felice e
edificante.
Tutto questo spettro di situazioni insostenibili, perché disumane e
fuori dalla sopportazione umana, si accompagna a processi politici
contrassegnati da crescente autoritarismo e dal riemergere di
ideologie neofasciste, nazionaliste, xenofobe e sessiste,
incoraggiate dal preoccupante diffondersi del militarismo nella
cultura e della colpevolizzazione di ogni forma di pacifismo e
azione nonviolenta per contrastare lo status quo.
Nel prossimo vertice dei capi di stato e di governo della NATO
che si svolgerà a Vilnius, in Lituania a luglio, il Nuovo Concetto
Strategico sarà ulteriormente elaborato, accrescendo il pericolo
globale, a livello planetario.
Verrà anche istituito un fondo speciale di investimento, finanziato
con fondi pubblici, per start-up e rinnovamento tecnologico, con il
quale si intende “incoraggiare esplicitamente la commistione
dell’educazione scientifica e della formazione dei giovani con la
ricerca militare“.
Le donne di pace e soprattutto a favore della pace, rifiutano la
NATO e una visione del mondo di stampo militarista, patriarcale e
maschilista, che inasprisce i conflitti internazionali, ed è
inconciliabile con il principio della tutela e salvaguardia
dell’intero ecosistema planetario e di madre terra a livello globale.
In un afflato femminile che vuole da sempre la fine della discordia
del genere maschile e al contrario afferma il riproporsi del
femminile come creatività per la pace, il disarmo, la nonviolenza.
Come donne di pace, le donne contro la NATO, nella tragica
congiuntura attuale danno una possibilità alla pace e credono a un
barlume di speranza contro l’oscurantismo del male assoluto.
Le donne credono a “un nuovo ordine mondiale multicentrico e
multipolare basato su decisioni condivise, sulla giustizia sociale e
ambientale, sulla condivisione di risorse e tecnologie, sulla
transizione all’azzeramento degli arsenali militari“.
Questo è quanto il movimento delle donne per la pace ha
sostenuto al Vertice di Madrid l’anno scorso. Vogliono
promuovere il ruolo delle donne nei processi di pace. Tramite il
rispetto delle intenzioni autentiche della risoluzione 1325 delle
Nazioni Unite sulla partecipazione delle donne ai negoziati di
pace.
“Abbiamo in programma di parlare di tutto questo a Bruxelles.
Organizzeremo una discussione aperta il 7 e 8 luglio 2023 e
inviteremo le donne di tutto il mondo a unirsi a noi, siano esse dei
paesi membri della NATO o meno. Sono benvenute/i tutte e tutti
coloro che condividono con noi questi obiettivi: parlare a favore
della pace, della vita e della liberazione delle donne“.
Il movimento delle Donne Globali per la Pace unisce centinaia di
attiviste della nonviolenza e del disarmo di tutto il mondo.
Cercando di incarnare i valori della sorellanza, della solidarietà e
della sostenibilità ambientale, il movimento si oppone alle
politiche di molti paesi e organismi sovranazionali che, soprattutto
in questo momento storico, hanno preso una decisa e preoccupante
deriva bellicista.
Questo articolo è uscito anche su Italiachecambia.org
la Nato e la deriva bellicista
di Laura Tussi
https://contropiano.org/news/internazionale-news/2023/06/30/a-bruxelles-donne-contro-la-nato-e-
la-deriva-bellicista-0161927
A Bruxelles a Luglio, in contrapposizione e netto contrasto con il
summit e vertice Nato di Vilnius in Lituania, si terrà una
importante conferenza di donne impegnate per la pace e che
provengono da tutto il mondo e hanno soprattutto come comune
denominatore l’amore per madre terra, per il pianeta e l’assetto
ecosistemico planetario e universale.
Nella loro Dichiarazione comune dal titolo: “Donne Globali per la
Pace, Unite contro la NATO” le donne del movimento per la pace
affermano:”Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza
giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla
Dichiarazione universale dei diritti umani“.
Questo movimento femminile per la pace a livello planetario lotta
per l’affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, delle genti e
delle minoranze contro ogni forma di violenza, in tutta la sua
morfogenesi e i suoi livelli e sviluppi e in quanto genere
femminile si professano contro ogni tipo di sfruttamento e
modalità di discriminazione.
Le donne di pace da molti anni si impegnano contro ogni brutale
manifestazione di violenza che trova la sua massima espressione
nell’attività militare e nel suo tragico e inevitabile epilogo: la
guerra nucleare.
Le donne per la pace contrastano nettamente il capitalismo che è
padre del patriarcato, della mercificazione del corpo delle donne e
soprattutto del militarismo e di tutte le attività belliche e
dimostrazioni guerresche che hanno come stampo il maschilismo
patriarcale e il machismo.
“Lottiamo per affermare una nuova sicurezza non militarizzata,
che garantisca la vita e la salute delle generazioni presenti e future
su questo pianeta, oltre che del pianeta stesso”.
L’aspirazione alla pace di carattere femminile è oggi minacciata
da una escalation della corsa al riarmo, dell’incremento delle spese
militari in tutto il mondo che provocano miserie e gravi pericoli
per l’umanità intera come il rischio della terza guerra mondiale e
dell’apocalisse nucleare, “dalla riproposizione di alleanze militari
contrapposte e dalla militarizzazione crescente delle relazioni
internazionali”.
Tutto questo rischia di portare l’umanità alla catastrofe e
soprattutto all’estinzione totale della storia e del passato, presente
e futuro del genere umano nella sua totalità e nelle sue istanze
valoriali.
“Responsabili del crescente pericolo di scontro globale sono
state in gran parte le decisioni assunte dalla NATO fin dal
1991, il cui ultimo approdo è il cosiddetto ‘Nuovo Concetto
Strategico’ concordato all’ultimo vertice dei capi di stato e di
governo dei paesi NATO a Madrid nel 2022“.
Al vertice di Madrid, la Nato approva il più importante
rafforzamento delle proprie capacità dalla fine della guerra
fredda e porterà le forze militari a oltre 300 mila unità. Così
afferma il segretario generale Nato Jens Stoltenberg nella
conferenza stampa di presentazione del vertice di Madrid.
https://www.perunaltracitta.org/homepage/2022/07/16/la-pace-e-
piu-forte-intervista-a-giorgio-cremaschi-di-laura-tussi/
Così la Nato vuole sostituirsi a funzioni e compiti che sono di
esclusiva responsabilità delle Nazioni Unite. “Questa NATO
globale, che agisce nell’interesse dei paesi ricchi dell’Occidente,
ha esteso le sue attività fino al Pacifico e pretende di imporre un
“modello di civiltà” ben oltre l’area euroatlantica del Trattato
originario”.
Al vertice di Vilnius in Lituania, la Nato ribadirà agli stati membri
di imporre la condizione di incrementare le spese belliche e in
generale gli investimenti militari oltre il 2 per cento del Prodotto
Interno Lordo e devolverle alla guerra e all’assetto guerrafondaio,
mentre le popolazioni devono affrontare crisi economiche e
aumenti del costo della vita davvero insopportabili e non
sostenibili da una qualità dell’ esistenza che si vorrebbe felice e
edificante.
Tutto questo spettro di situazioni insostenibili, perché disumane e
fuori dalla sopportazione umana, si accompagna a processi politici
contrassegnati da crescente autoritarismo e dal riemergere di
ideologie neofasciste, nazionaliste, xenofobe e sessiste,
incoraggiate dal preoccupante diffondersi del militarismo nella
cultura e della colpevolizzazione di ogni forma di pacifismo e
azione nonviolenta per contrastare lo status quo.
Nel prossimo vertice dei capi di stato e di governo della NATO
che si svolgerà a Vilnius, in Lituania a luglio, il Nuovo Concetto
Strategico sarà ulteriormente elaborato, accrescendo il pericolo
globale, a livello planetario.
Verrà anche istituito un fondo speciale di investimento, finanziato
con fondi pubblici, per start-up e rinnovamento tecnologico, con il
quale si intende “incoraggiare esplicitamente la commistione
dell’educazione scientifica e della formazione dei giovani con la
ricerca militare“.
Le donne di pace e soprattutto a favore della pace, rifiutano la
NATO e una visione del mondo di stampo militarista, patriarcale e
maschilista, che inasprisce i conflitti internazionali, ed è
inconciliabile con il principio della tutela e salvaguardia
dell’intero ecosistema planetario e di madre terra a livello globale.
In un afflato femminile che vuole da sempre la fine della discordia
del genere maschile e al contrario afferma il riproporsi del
femminile come creatività per la pace, il disarmo, la nonviolenza.
Come donne di pace, le donne contro la NATO, nella tragica
congiuntura attuale danno una possibilità alla pace e credono a un
barlume di speranza contro l’oscurantismo del male assoluto.
Le donne credono a “un nuovo ordine mondiale multicentrico e
multipolare basato su decisioni condivise, sulla giustizia sociale e
ambientale, sulla condivisione di risorse e tecnologie, sulla
transizione all’azzeramento degli arsenali militari“.
Questo è quanto il movimento delle donne per la pace ha
sostenuto al Vertice di Madrid l’anno scorso. Vogliono
promuovere il ruolo delle donne nei processi di pace. Tramite il
rispetto delle intenzioni autentiche della risoluzione 1325 delle
Nazioni Unite sulla partecipazione delle donne ai negoziati di
pace.
“Abbiamo in programma di parlare di tutto questo a Bruxelles.
Organizzeremo una discussione aperta il 7 e 8 luglio 2023 e
inviteremo le donne di tutto il mondo a unirsi a noi, siano esse dei
paesi membri della NATO o meno. Sono benvenute/i tutte e tutti
coloro che condividono con noi questi obiettivi: parlare a favore
della pace, della vita e della liberazione delle donne“.
Il movimento delle Donne Globali per la Pace unisce centinaia di
attiviste della nonviolenza e del disarmo di tutto il mondo.
Cercando di incarnare i valori della sorellanza, della solidarietà e
della sostenibilità ambientale, il movimento si oppone alle
politiche di molti paesi e organismi sovranazionali che, soprattutto
in questo momento storico, hanno preso una decisa e preoccupante
deriva bellicista.
Questo articolo è uscito anche su Italiachecambia.org