About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
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Sono Fiorella Belpoggi, sono stata la Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini, uno dei
centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, secondo solo al National
Toxicology Program americano per numero di composti studiati e per la durata anche della
nostra attività che ha superato i 50 anni. Ho deciso di parlarvi per illustrare un problema
che in questi giorni è affrontato dal nostro Governo, ma di cui i cittadini sanno poco o nulla.
È, infatti, circolata una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei
campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un
innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in
vigore in Italia già a partire dal 2001 e che ha costituito una vera protezione per la
popolazione italiana, uno dei più bassi livelli di esposizione in Europa e quindi nel mondo.
Ecco si pensa, e si propone, e si mette al voto, di innalzare tali livelli a 24 Volt/metro fino
ad arrivare a una tolleranza di 30 Volt/metro. Poiché queste intensità di campo
elettromagnetico verranno misurate come media sulle 24 ore, voi capirete che, passando
dai 6 volt/ metro nelle 24 ore ai 24 volt/metro, ecco ci potranno essere, durante le ore di
maggiore traffico, delle esposizioni veramente molto alte. Ma perché io sono preoccupata?
Perché in uno studio che l ’ I s t i t u t o Ramazzini ha compiuto e p u b b l i c a t o a b b i a
m o osservato un a u m e n t o significativo di tumori dei nervi, delle cellule che rivestono i
nervi, le cellule di Schwann, tumori che si chiamano neurinomi e che sono stati osservati
anche nei forti utilizzatori di telefono cellulare. Ecco noi abbiamo visto un aumento di tali
tumori nella popolazione di ratti che noi abbiamo esposto. E questo mi fa essere
preoccupata. Ma sono ancora più preoccupata perché, pur essendo favorevole
all’innovazione, al progresso e a questa tecnologica del wi-fi – che sta permeando la vita
quotidiana e ci dà anche la possibilità di lavorare da casa, di essere in comunicazione con
il resto del mondo, di compiere eventualmente interventi chirurgici a distanza, piuttosto che
la guida di automobili senza l’autista – rilevo però che tutto questo non si combina con la
questione della salute, se noi chiediamo l’aumento dell’esposi-zione, perché aumentare i
campi elettromagnetici vuole dire aumentare l’esposizione. Non c’è infatti nessuna ragione
tecnica per l’innalzamento di questi limiti perché si tratta solo di pianificare,
reingegnerizzare lo
stato dell’arte, cioè la situazione attuale delle antenne già disponibili, programmare una
distribuzione delle emittenti in un modo più adatto a far raggiungere il segnale in tutte le
località che ne sono ancora sprovviste e quindi anche questi 6 Volt/metro possono essere
sufficienti per ottimizzare il servizio della telefonia mobile. Se poi ci fosse la necessità di
potenziare in alcuni casi specifici il segnale, ecco si tratterebbe di un’eccezione, ma non
della regola. Quindi noi – io, altri ricercatori e scienziati, non solo italiani, e Legambiente,
che si è fatta promotrice di questa petizione – chiediamo che la proposta di decreto-legge
venga bloccata, che ci sia prima un momento per la discussione e la negoziazione. Non
indico l’assoluta volontà di bloccare questi livelli, ma almeno di valutare quale potrebbe
essere un livello compatibile con la nostra salute, così come si fa per le sostanze
chimiche. Detto questo, chiedo a tutti voi di aderire alla petizione di Legambiente che
potrete trovare nel sito di Legambiente stessa oppure scrivendo alla email
energia@ legambiente.it e in questo modo, dando la vostra adesione, segnalando il vostro
nome, cognome, la vostra email, verrete inseriti nella petizione che stiamo per presentare
al Governo. Vi ringrazio molto per l’attenzione e spero che l’impegno mio e di altri colleghi
per la salute di tutti i cittadini trovi il giusto sostegno anche da tutti voi e, soprattutto,
l’ascolto del Governo e delle compagnie telefoniche. Dott.ssa Fiorella Belpoggi
CELLULARI: INNANZALMENTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. “SARÀ BOOM DI
TUMORI”
Il consiglio è di informarsi il più possibile riguardo questa tematica. Chi vuol dire NO
all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può
firmare la petizione cliccando https://attivati.legambiente.it/page/67542/petition/1?locale=it-
IT L’Appello di numerose associazioni – costituite in coordinamento Rete 6V/m – contro
l’ipotesi di innalzare i limiti per l’esposizione ai campi
elettromagnetici. https://www.isdenews.it/nuovo-appello-di-numerose-associazioni-contro-
lipotesi-di-innalzare-i-limiti-perlesposizione-ai-campi-elettromagnetici/ L’approfondimento
sull’ Elettrosensibilità, detta anche “Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici”, che è una
condizione patologica conseguente a una esposizione sopra la media a fonti di
Inquinamento Elettromagnetico (può essere stata cumulativa nel lungo termine a causa di
un ambiente di vita inquinato oppure di durata breve ma molto
intensa). https://www.obiettivosensibile.org/ehs-e-cem/
centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, secondo solo al National
Toxicology Program americano per numero di composti studiati e per la durata anche della
nostra attività che ha superato i 50 anni. Ho deciso di parlarvi per illustrare un problema
che in questi giorni è affrontato dal nostro Governo, ma di cui i cittadini sanno poco o nulla.
È, infatti, circolata una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei
campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un
innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in
vigore in Italia già a partire dal 2001 e che ha costituito una vera protezione per la
popolazione italiana, uno dei più bassi livelli di esposizione in Europa e quindi nel mondo.
Ecco si pensa, e si propone, e si mette al voto, di innalzare tali livelli a 24 Volt/metro fino
ad arrivare a una tolleranza di 30 Volt/metro. Poiché queste intensità di campo
elettromagnetico verranno misurate come media sulle 24 ore, voi capirete che, passando
dai 6 volt/ metro nelle 24 ore ai 24 volt/metro, ecco ci potranno essere, durante le ore di
maggiore traffico, delle esposizioni veramente molto alte. Ma perché io sono preoccupata?
Perché in uno studio che l ’ I s t i t u t o Ramazzini ha compiuto e p u b b l i c a t o a b b i a
m o osservato un a u m e n t o significativo di tumori dei nervi, delle cellule che rivestono i
nervi, le cellule di Schwann, tumori che si chiamano neurinomi e che sono stati osservati
anche nei forti utilizzatori di telefono cellulare. Ecco noi abbiamo visto un aumento di tali
tumori nella popolazione di ratti che noi abbiamo esposto. E questo mi fa essere
preoccupata. Ma sono ancora più preoccupata perché, pur essendo favorevole
all’innovazione, al progresso e a questa tecnologica del wi-fi – che sta permeando la vita
quotidiana e ci dà anche la possibilità di lavorare da casa, di essere in comunicazione con
il resto del mondo, di compiere eventualmente interventi chirurgici a distanza, piuttosto che
la guida di automobili senza l’autista – rilevo però che tutto questo non si combina con la
questione della salute, se noi chiediamo l’aumento dell’esposi-zione, perché aumentare i
campi elettromagnetici vuole dire aumentare l’esposizione. Non c’è infatti nessuna ragione
tecnica per l’innalzamento di questi limiti perché si tratta solo di pianificare,
reingegnerizzare lo
stato dell’arte, cioè la situazione attuale delle antenne già disponibili, programmare una
distribuzione delle emittenti in un modo più adatto a far raggiungere il segnale in tutte le
località che ne sono ancora sprovviste e quindi anche questi 6 Volt/metro possono essere
sufficienti per ottimizzare il servizio della telefonia mobile. Se poi ci fosse la necessità di
potenziare in alcuni casi specifici il segnale, ecco si tratterebbe di un’eccezione, ma non
della regola. Quindi noi – io, altri ricercatori e scienziati, non solo italiani, e Legambiente,
che si è fatta promotrice di questa petizione – chiediamo che la proposta di decreto-legge
venga bloccata, che ci sia prima un momento per la discussione e la negoziazione. Non
indico l’assoluta volontà di bloccare questi livelli, ma almeno di valutare quale potrebbe
essere un livello compatibile con la nostra salute, così come si fa per le sostanze
chimiche. Detto questo, chiedo a tutti voi di aderire alla petizione di Legambiente che
potrete trovare nel sito di Legambiente stessa oppure scrivendo alla email
energia@ legambiente.it e in questo modo, dando la vostra adesione, segnalando il vostro
nome, cognome, la vostra email, verrete inseriti nella petizione che stiamo per presentare
al Governo. Vi ringrazio molto per l’attenzione e spero che l’impegno mio e di altri colleghi
per la salute di tutti i cittadini trovi il giusto sostegno anche da tutti voi e, soprattutto,
l’ascolto del Governo e delle compagnie telefoniche. Dott.ssa Fiorella Belpoggi
CELLULARI: INNANZALMENTO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. “SARÀ BOOM DI
TUMORI”
Il consiglio è di informarsi il più possibile riguardo questa tematica. Chi vuol dire NO
all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può
firmare la petizione cliccando https://attivati.legambiente.it/page/67542/petition/1?locale=it-
IT L’Appello di numerose associazioni – costituite in coordinamento Rete 6V/m – contro
l’ipotesi di innalzare i limiti per l’esposizione ai campi
elettromagnetici. https://www.isdenews.it/nuovo-appello-di-numerose-associazioni-contro-
lipotesi-di-innalzare-i-limiti-perlesposizione-ai-campi-elettromagnetici/ L’approfondimento
sull’ Elettrosensibilità, detta anche “Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici”, che è una
condizione patologica conseguente a una esposizione sopra la media a fonti di
Inquinamento Elettromagnetico (può essere stata cumulativa nel lungo termine a causa di
un ambiente di vita inquinato oppure di durata breve ma molto
intensa). https://www.obiettivosensibile.org/ehs-e-cem/