PER UNA PACE GIUSTA IN UCRAINA

PER UNA PACE GIUSTA IN UCRAINA, updated 10/13/22, 2:43 PM

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PER UNA PACE GIUSTA IN UCRAINA
APPELLO DI UN GRUPPO DI DIPLOMATICI NON PIU' IN SERVIZIO ATTIVO

La guerra in Ucraina prodotta dall’aggressione russa sta degenerando verso scenari devastanti, che
potrebbero mettere in pericolo la vita di milioni di persone e sfociare in un “inverno nucleare”. A
fronte dell'annessione illegale del Donbass e di due altre regioni ucraine, approvata dalla Duma
dopo il recente referendum farsa, il governo di Kiev ha firmato un decreto che vieta qualsiasi
trattativa con Mosca e ha chiesto ufficialmente l'adesione alla NATO, pur consapevole che la
richiesta è irricevibile.
Putin ha già dichiarato che se la sicurezza nazionale russa fosse messa in pericolo dall’avanzata
ucraina sostenuta dalla NATO, il ricorso all’arma atomica diverrebbe plausibile, in accordo con la
dottrina strategica militare russa. La reazione della NATO, di fronte all'impiego dell’arma nucleare
tattica, sarebbe devastante ed esporrebbe la Russia a gravi rappresaglie, che sfocerebbero in uno
scontro nucleare simmetrico.
Dopo mesi di guerra e di perdite umane le posizioni di entrambe le parti si sono irrigidite. I falchi
russi chiedono un utilizzo della forza senza remore, fino all'uso dell'arma nucleare tattica; ma anche
nel campo occidentale molteplici sono le pulsioni per una continuazione del conflitto fino alla resa
totale di Mosca.
Un tale scenario apocalittico fa orrore. E’ necessario per tutte le donne e gli uomini di buona
volontà contrastarlo. Le armi devono tacere e cedere il passo alla diplomazia.
Neutralità dell’Ucraina e status dei territori contesi sono parti essenziali di una mediazione che
possa stabilizzare la regione.
Come diplomatici, abituati da anni di esperienza all’analisi oggettiva delle relazioni
internazionali, denunciamo i crimini atroci commessi contro l’umanità. Esprimiamo la nostra
solidarietà alle vittime della guerra che ha provocato migliaia di morti e feriti, milioni di profughi e
senza tetto, la repressione dei dissidenti e dei coscritti in fuga.
Inoltre, ricordiamo che i costi economici causati dalla guerra sono pagati dagli strati sociali più
deboli dell’Europa e dell’Africa, in cui stanno crescendo disuguaglianza, povertà e sofferenza di
tanti innocenti.
Sentiamo pertanto il dovere di rivolgere un appello al governo italiano affinché si faccia promotore
in sede europea di una forte iniziativa diplomatica mirante all'immediato cessate il fuoco e all'avvio
di negoziati tra le parti. Italia, Francia e Germania – a cui si unirebbero auspicabilmente altri Paesi
dell’Unione – possono
influire, assieme alle Istituzioni europee, sulla strategia della NATO con una postura di fermezza,
nell'ambito della solidarietà atlantica, come è accaduto altre volte in passato.
Tale iniziativa contribuirebbe altresì al rafforzamento e allo sviluppo di una politica estera e di
sicurezza comune: presupposto imprescindibile per la realizzazione di una Unione politica e
federale europea.
E’ vitale delineare una proposta di mediazione credibile che, partendo dagli accordi di Minsk,
tracci un percorso per giungere a un negoziato globale guidato dai principi della sicurezza in
Europa. Devono essere ribadite le linee ispiratrici della coesistenza e della legalità internazionale:
ossia l’inaccettabilità dell’uso della forza per l’acquisizione di territori, l’autodeterminazione
dei popoli, la protezione delle minoranze linguistiche europee.
Primo obiettivo è il cessate il fuoco e l’avvio immediato di negoziati tra le parti al fine di
pervenire:
1) al simmetrico ritiro delle truppe e delle sanzioni;
2) alla definizione della neutralità dell’Ucraina sotto tutela dell’ONU;
3) allo svolgimento di referendum gestiti da Autorità internazionali nei territori contesi.
La convocazione di una Conferenza sulla Sicurezza in Europa sarà, infine, lo strumento del ritorno
allo spirito di Helsinki e alla convivenza pacifica tra i popoli europei.

Roma, 11 ottobre 2022

Maria Assunta ACCILI
Antonio ARMELLINI
Antonio BADINI
Giorgio BARONCELLI
Anna BLEFARI
Mario BOFFO
Mario BOVA
Sergio BUSETTO
Rocco CANGELOSI
Giovanni CARACCIOLO
Torquato CARDILLI
Francesco CARUSO
Paolo CASARDI
Giuseppe CASSINI
Sandro DE BERNARDIN
Enrico DE MAIO
Luca DEL BALZO
Giuseppe DEODATO
Roberto DI LEO
Giovanni DOMINEDO’
Giovanni FERRERO
Patrizio FONDI
Paolo FORESTI
Giovanni GERMANO
Elisabetta KELESCIAN
Luigi MACCOTTA
Giorgio MALFATTI
Carlo MARSILI
Roberto MAZZOTTA
Maurizio MELANI
Elio MENZIONE
Laura MIRAKIAN
Enrico NARDI
Claudio PACIFICO
Mario Brando PENSA
Michelangelo PIPAN
Cesare RAGAGLINI
Armando SANGUINI
Alberto SCHEPISI
Riccardo SESSA
Mario SICA
Massimo SPINETTI
Stefano STARACE JANFOLLA
Maurizio TEUCCI
Domenico VECCHIONI