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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
I quesiti referendari
Quesito 1. Testo: «Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2
dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione
alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle
Autorità Governative dell’ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023
nelle parole: “È prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo
delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed
equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’ucraina, di cui
all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con
modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi
stabilite”?»
Chiarimenti. Il quesito è finalizzato ad abrogare la normativa eccezionale,
voluta dal Governo Draghi e prorogata, poi, fino al 31 dicembre c.a.,
dall’attuale Governo Meloni, in forza della quale si autorizza la fornitura di
mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore dell’Ucraina, e ciò in
pieno contrasto con l’art 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”.
L’esito favorevole di questo quesito referendario, pertanto, comporta l’arresto
di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari italiane in Ucraina.
Quesito 2. Testo: «Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a),
legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo
dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e
successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il
trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento
sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto
con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il
rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del
Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente
alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare
previo parere delle Camere”?»
Chiarimenti: Il quesito riguarda la derogabilità, dal regime di divieto di
esportazione di armi in Territori belligeranti. Si chiede espressamente, infatti,
di abrogare l’articolo che, in deroga, consente deliberazioni diverse del
Consiglio dei Ministri che, nel caso specifico, si sono concretizzate
nell’emanazione della normativa eccezionale voluta dal Governo Draghi e
prorogata, poi, dall’attuale Governo Meloni. L’esito positivo di questo quesito
referendario, comporta l’impossibilità per i nostri Governi di emanare
dispositivi normativi che autorizzino la fornitura di materiali di armamento ai
Paesi in stato di conflitto armato.
Quesito 3. Testo «Vuoi tu abrogare l'art. 1 (Programmazione sanitaria
nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto
legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma
dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30
dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole "e
privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale"?».
Chiarimenti. Il quesito si prefigge di garantire e tutelare il servizio pubblico a
beneficio della salute collettiva ed individuale di tutti i cittadini. L’esito positivo
di questo terzo quesito referendario comporta l’esclusione dalla partecipazione,
prevista attualmente dalla Legge 502/1992, dei soggetti privati come
protagonisti della pianificazione sanitaria, consentendo, in assenza di conflitto
di interesse, un più libero investimento di risorse adeguate nelle politiche
sanitarie che vanno decise unicamente nel pubblico interesse.
Quesito 1. Testo: «Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2
dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione
alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle
Autorità Governative dell’ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023
nelle parole: “È prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo
delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed
equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’ucraina, di cui
all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con
modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi
stabilite”?»
Chiarimenti. Il quesito è finalizzato ad abrogare la normativa eccezionale,
voluta dal Governo Draghi e prorogata, poi, fino al 31 dicembre c.a.,
dall’attuale Governo Meloni, in forza della quale si autorizza la fornitura di
mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore dell’Ucraina, e ciò in
pieno contrasto con l’art 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”.
L’esito favorevole di questo quesito referendario, pertanto, comporta l’arresto
di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari italiane in Ucraina.
Quesito 2. Testo: «Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a),
legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo
dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e
successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il
trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento
sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto
con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il
rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del
Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente
alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare
previo parere delle Camere”?»
Chiarimenti: Il quesito riguarda la derogabilità, dal regime di divieto di
esportazione di armi in Territori belligeranti. Si chiede espressamente, infatti,
di abrogare l’articolo che, in deroga, consente deliberazioni diverse del
Consiglio dei Ministri che, nel caso specifico, si sono concretizzate
nell’emanazione della normativa eccezionale voluta dal Governo Draghi e
prorogata, poi, dall’attuale Governo Meloni. L’esito positivo di questo quesito
referendario, comporta l’impossibilità per i nostri Governi di emanare
dispositivi normativi che autorizzino la fornitura di materiali di armamento ai
Paesi in stato di conflitto armato.
Quesito 3. Testo «Vuoi tu abrogare l'art. 1 (Programmazione sanitaria
nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto
legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma
dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30
dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole "e
privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale"?».
Chiarimenti. Il quesito si prefigge di garantire e tutelare il servizio pubblico a
beneficio della salute collettiva ed individuale di tutti i cittadini. L’esito positivo
di questo terzo quesito referendario comporta l’esclusione dalla partecipazione,
prevista attualmente dalla Legge 502/1992, dei soggetti privati come
protagonisti della pianificazione sanitaria, consentendo, in assenza di conflitto
di interesse, un più libero investimento di risorse adeguate nelle politiche
sanitarie che vanno decise unicamente nel pubblico interesse.