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Comunicato stampa
30 gennaio 2024
In una lettera alle otto principali associazioni di protezione ambientale
il CIO ribadisce la sua contrarietà alla nuova pista da bob di Cortina
Il 29 gennaio Kristin Kloster, Presidente della Commissione di Coordinamento per i Giochi Olimpici
Milano Cortina 2026, rispondendo alla lettera delle otto principali Associazioni di protezione
ambientale (CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness,
Touring Club Italiano, WWF Italia), ha ribadito quanto il CIO va dichiarando da sempre, e cioè che:
•
la costruzione o la ricostruzione di una nuova sede non è ritenuta essenziale per le gare di bob,
slittino e skeleton dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026;
•
in linea con le raccomandazioni dell'Agenda olimpica 2020, nessuna sede permanente
dovrebbe essere costruita senza un piano di legacy chiaro e fattibile;
• gli impianti oggi esistenti nel mondo sono sufficienti per l'attuale numero di atleti e di
competizioni negli sport del bob, dello slittino e dello skeleton;
• come affermato nella recente sessione del CIO a Mumbai, devono essere prese in
considerazione solo le piste esistenti e già in funzione, a causa dei tempi molto stretti che
rimangono prima dei Giochi;
• è fondamentale garantire l’attuazione di tutte le misure necessarie per la sicurezza degli atleti
e degli spettatori e rispettare la tempistica delineata nel Dossier Milano Cortina 2026 tenendo
conto dell’importanza di omologare e di testare l’impianto.
Le Associazioni, pertanto, sono convinte che nella riunione di domani 31 gennaio il CIO non vorrà
prendersi la grande responsabilità di accordare una deroga alla tempistica fissata dal Dossier che
ridurrebbe drasticamente e in modo assai preoccupante i tempi di costruzione e di collaudo della pista
con possibili conseguenze sulla sicurezza degli atleti, degli spettatori e dei lavoratori del cantiere,
costretti a turni massacranti.
Ricordano infine che, dal punto di vista dell’utilità e della legacy dell’impianto, in Italia i praticanti
ufficiali delle tre discipline interessate (bob, skeleton e slittino) sono solo 59 e che anche nel resto del
mondo è assai ridotto il numero di atleti e di competizioni: non è un caso che la pista da bob di Cesana
Pariol realizzata per le Olimpiadi invernali 2006 sia in rovina dopo anni di abbandono.
CAI
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Legambiente
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