Notiziario n.12

Notiziario n.12, updated 4/13/22, 6:49 PM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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“Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un
singolo fiore, l’intera nostra vita cambierebbe.”- Budda


11 aprile 2022- n. 12


Organo d’informazione di ECOITALIASOLIDALE



IN QUESTO NUMERO:

Ultimo report dell’IPCC sul clima terrestre. pag. 2
L’angolo della scienza: La bioplastica. pag. 4
Giornata internazionale della coscienza pag. 5

Il ruolo dell’uomo nell’Universo pag. 6
Pasqua e gli agnelli. pag. 10
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Presentato il terzo e ultimo capitolo del rapporto
IPCC (AR6) sul clima terrestre

by Rinnovabili.it
Basta illusioni: non c’è più tempo. Per salvare il Pianeta le emissioni climalteranti devono iniziare a
scendere non più tardi del 2025. E in questo decennio i gas serra devono dimezzarsi. In teoria ce la
possiamo fare: abbiamo gli strumenti adatti e le tecnologie che ci servono. Ma le promesse attuali vanno
in tutt’altra direzione: +14% entro il 2030. E anche le nostre azioni, su tutte l’espansione delle fonti
fossili. Stiamo fallendo, detto in poche parole. E’ il messaggio centrale del nuovo rapporto IPCC sulle
misure di mitigazione del cambiamento climatico (AR6 WG3) presentato lunedì 4 aprile.
Nell’ultimo decennio le emissioni di gas serra sono arrivate al massimo storico, con una crescita che ha
rallentato – si è quasi dimezzata – ma non si è invertita. Se continuiamo sulla strada segnata dagli
impegni sul clima presi fino al 2020, il mondo si scalderà di 3,2 gradi. D’altronde, ricorda il segretario
generale Onu Guterres presentando il rapporto, la strada percorsa finora dagli Stati è “una litania di
promesse climatiche infrante”.
“Negli scenari che abbiamo valutato, limitare il riscaldamento a circa 1,5°C richiede che le emissioni
globali di gas serra raggiungano il massimo prima del 2025 al più tardi, e siano ridotte del 43% entro il
2030”, ha spiegato Jim Skea, co-chair dell’IPCC. “Allo stesso tempo, anche il metano dovrebbe essere
ridotto di circa un terzo”. Anche se rispettiamo questi obiettivi, però, “è quasi inevitabile che
supereremo temporaneamente questa soglia di temperatura, ma potremmo tornare sotto di essa
entro la fine del secolo”.
Le misure di mitigazione settore per settore
In ogni settore ci sono opzioni possibili per abbattere le emissioni del livello richiesto dagli 1,5°C, sostiene
il rapporto IPCC che presenta tutte le misure di mitigazione più efficaci.
Energia – Sarà necessaria una riduzione sostanziale dell’uso dei combustibili fossili, sostiene il report
del 3° Working Group. Questo punto è stato così dibattuto da far slittare la presentazione del rapporto. I
negoziati tra gli scienziati del clima e i rappresentanti dei 195 paesi IPCC per limare il sommario per i
politici hanno sforato di 2 giorni, concludendosi domenica notte. La versione originaria del rapporto
spiegava che la priorità è abbandonare rapidamente le fonti fossili invece di puntare su soluzioni ancora
acerbe come la cattura diretta dall’aria di CO2. Fumo negli occhi per chi, sulle fossili, basa il suo budget. A
forza di limare, le raccomandazioni definitive si limitano a chiedere tagli sostanziali. Ma la scienza su
questo punto è chiara: dobbiamo pianificare il phase out al più presto. Furioso Guterres: “gli interessi
acquisiti dei gruppi industriali e delle lobby frena l’azione climatica e sta condannando il pianeta.”
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Comportamenti – Cambiare le nostre abitudini e gli stili di vita vale tantissimo: dal 40 al 70% di
emissioni in meno entro il 2050. Servono però le giuste politiche, le infrastrutture e la tecnologia per
rendere possibile questi cambiamenti. Di che misure stiamo parlando? Tra le 60 analizzate dal rapporto
IPCC, le più efficaci sono spegnere l’auto e andare a piedi o in bicicletta. Poi scegliere auto elettriche e
ridurre i viaggi in aereo. Quindi il capitolo efficienza energetica domestica.
Aree urbane – Essenziale migliorare la pianificazione urbana. Ma anche puntare sulla produzione e il
consumo sostenibili di beni e servizi. L’elettrificazione, come nel caso del settore energetico, è un punto
chiave. Ma le città devono fare anche attenzione a migliorare la capacità di assorbimento e stoccaggio di
alberi, stagni e spazi verdi.
Edifici – Gli interventi sullo stock immobiliare considerati necessari dal Panel Intergovernativo sui
Cambiamenti Climatici riguardano soprattutto l’efficientamento energetico. Retrofit negli edifici esistenti
(puntando anche in questo caso alla neutralità di carbonio), applicare nuove misure di mitigazione in
quelli in costruzione, e soprattutto iniziare subito: questo decennio è essenziale per ottenere abbastanza
risultati in vista del 2050.
Industria – Ridurre l’uso di materiali, così come quello di energia. Attraverso il riuso di materia,
rendere i prodotti davvero riciclabili, e riducendo sprechi e rifiuti. Per i settori più energivori – acciaio,
cemento, chimica – occorre puntare su metodi low-carbon di produzione, oggi in fase nascente (come
l’idrogeno). “Questo settore rappresenta circa un quarto delle emissioni globali. Raggiungere net-zero
sarà impegnativo e richiederà nuovi processi di produzione, elettricità a basse e zero emissioni, idrogeno
e, se necessario, la cattura e lo stoccaggio del carbonio”, scrivono gli autori del rapporto IPCC.
Uso del suolo – Su questo fronte, gli scienziati del clima avvertono: sbagliato puntare sulle
compensazioni di CO2 e ritardare i tagli alle emissioni altrove. Attenzione anche a gestire la competizione
tra settori e usi differenti.
Investimenti – Oggi il volume di investimenti è da 3 a 6 volte più basso di quello che servirebbe per
realizzare i cambiamenti descritti in tutti questi settori entro il 2030. Ma questo gap si può chiudere già
oggi: c’è abbastanza liquidità disponibile.
LA REALTA’
Puntuale e preciso il report 2022 dell’IPCC sulla situazione climatica attuale e sulle eventuali soluzioni atte ad
evitare la tanto temuta crisi climatica irreversibile.
Giuste anche le proposte per non superare i circa 2 gradi di temperatura globale del pianeta. Tutto giusto, ma al
momento manca un elemento che VANIFICA ogni idea di mitigazione climatica: stiamo parlando della crisi
Ucraina che ha ridato vitalità all’elemento fossile più climalterante di ogni altro combustibile estratto dalle
viscere della Terra: il carbone.
La crisi del gas russo soprattutto in Europa sta per riattivare e potenziare le vecchie centrali energetiche a
carbone, nonché riaprire le miniere di carbone chiuse da tempo (da noi in Sardegna).
E allora? Non ci resta che sperare che presto si possa raggiungere una tregua tra Russia e Ucraina e così uscire
dall’emergenza e prendere alla lettera tutte le raccomandazioni dell’IPCC, in caso contrario entro il 2050 non
sforeremo i +1,5° C. previsti, ma i + 3°C ed oltre. Questo vorrà dire incalcolabili sofferenze per l’ambiente
naturale e per tutta l’umanità.
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LA PAGINA DELLA SCIENZA DEL PROF. LUIGI CAMPANELLA
La Redazione è lieta ed onorata di ospitare nel nostro notiziario settimanale un
noto scienziato di fama internazionale, segno questo che The Sixth Sun è
apprezzato anche da studiosi e scienziati.
Docente di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali Università La Sapienza


LA BIOPLASTICA DI ULTIMA GENERAZIONE

I ricercatori dell'Università di Melbourne in Australia hanno sviluppato una nuova bioplastica
che respinge polvere e liquidi, che quindi si autopulisce.
Le possibili applicazioni sono moltissime a partire dalle confezioni alimentari per cibo fresco da
conservare e da asportare in quanto viene precluso l'ingresso di umidità, con il vantaggio che a
fine del ciclo di vita l'imballaggio diviene compostabile e, come tale, smaltibile con altri rifiuti
compostabili. Un'altra interessante applicazione riguarda la possibilità di proteggere un suolo da
eccessi di acqua piovana. La bioplastica è prodotta da amido e cellulosa entrambi materie prime
di costo modesto. Sebbene la maggior parte delle plastiche biodegradabili e compostabili
richieda processi industriali complessi e ad alta temperatura per demolirne la struttura, per
questo nuovo materiale questo problema non si presenta in quanto la degradazione demolitiva
avviene spontaneamente e rapidamente nel suolo, ancor meglio che nel caso di materiali basati
sull'amido.
Sebbene l'amido mantenga la promessa di essere un polimero versatile, tuttavia è composto
piuttosto fragile e molto suscettibile all'umidità. Le foglie di loto sono fra le superfici più
idrorepellente in ragione di una struttura a mattoni molto sottili ricoperti da uno strato ceroso.
L'acqua che si deposita sulle foglie giace in forma di goccioline che cadono solo per azione del
vento o della gravità. Queste goccioline catturano la polvere e lasciano pulita la superficie delle
foglie. La nuova bioplastica mima questa struttura superficiale. Il team di ricercatori ha
sinteticamente realizzato una plastica fatta di nanoparticelle di amido e cellulosa con
la superficie della bioplastica che riceve l'imprinting della struttura delle foglie di loto per la
copertura protettiva di uno strato di polimero organico a base di silicio. Le proprietà di
autopulitura vengono conservate anche dopo abrasione, riscaldamento, esposizione ad acidi ed
alcool.

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5 Aprile 2022

Giornata Internazionale delle Coscienze

“A essere inquinata non è soltanto la nostra Terra, ma anche la nostra coscienza“. / Parole di Svjatlana
Aleksievič, giornalista e scrittrice bielorussa insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 2015.
Cosa significa la parola coscienza? – Il termine deriva dal latino “conscientia”, a sua volta derivato di
“conscire”, cioè "essere consapevole, conoscere" e indica la consapevolezza che la persona ha di sé e dei
propri contenuti mentali. È quindi evidente che non basta “sapere” ma è necessario essere anche
“consapevoli” di ciò che quel sapere comporta.
Siamo nel Terzo Millennio, nell’Anno 2022. Al Centro dell’Europa è in atto una “guerra”. La Russia ha
invaso l’Ucraina. Sul nostro Pianeta ci sono altre guerre in atto, uomini, donne e bambini muoiono
atrocemente. È in atto anche un pericoloso Cambiamento Climatico, mai visto sino ad ora. Stiamo ancora
affrontando una “pandemia” e le varianti stanno uccidendo altre persone. L’Economia Mondiale è
traballante e tutto sta diventando oneroso.
Cerchiamo di non alimentare polemiche riguardo a tutte queste situazioni. In tutta coscienza, possiamo
affermare che l’uomo sta facendo scelte sbagliate? – L’unica risposta è: “Sì!”.
Nessuno si può esimere da tutto questo. Ognuno di noi sta mettendo in atto azioni che stanno
peggiorando la vita su questo PIANETA. Soffermiamoci un momento a pensare …
È giunto il tempo di rivedere il nostro pensiero e in coscienza di programmare diversa_mente il nostro
futuro. Perché non iniziare questo nuovo percorso proprio oggi?!!
Iniziamo con educare le coscienze, ripristinando la “scala dei valori e delle priorità”.
Questo è il momento in cui è fondamentale ri-svegliare la nostra coscienza.
Il Progetto di Globalizzazione basato sul PIL (denaro) è fallito! L’EGO è da sempre il peggior alleato
dell’UOMO. L’EGO promuove i personalismi, alimenta l’odio e fomente le guerre. Tutto questo porta alla
distruzione dell’Ambiente, senza il quale la vita sulla Terra non è possibile.
[C’è ancora speranza di salvezza quando la coscienza rimprovera l’uomo] Publilio Siro
Ecco una proposta concreta che “in coscienza”, l’uomo non può più permettersi di rifiutare: “Sradichiamo
il PIL dal centro degli interessi dell’uomo e lo sostituiamo con l’AMBIENTE”. Tutto in un attimo
cambierebbe radicalmente. Solamente così potremmo salvare il Pianeta e l’Uomo.



By Giorgio Rossi - ECOITALIASOLIDALE Nord Italia
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LA FOLLIA DELL’UOMO CHE NON HA ANCORA
COMPRESO IL SUO RUOLO NELL’UNIVERSO


Foto inviata dalla sonda Cassini mentre supera Saturno
In questo momento di tragedia per l’umanità, quando criminali da una parte e dall’altra
dell’emisfero terrestre stanno portandoci verso l’Armageddon nucleare, noi, uomini del XXI°
secolo ancora non abbiamo compreso qual è il nostro vero ruolo su questo puntino
insignificante dell’universo. Sta di fatto che religioni politeiste, religioni monoteiste e
insegnamenti filosofici alla fine hanno fallito. Nell’uomo ha prevalso il senso dell’Avere e non
dell’Essere, come ci dice Erich Fromm, per cui queste situazioni angosciose che viviamo anche in
questi giorni ne sono la conseguenza. A questo punto della storia dell’Universo forse è giunto il
momento che questo uomo tolga il disturbo è lasci il posto ad una nuova e più saggia umanità.

L’UOMO SI CREDE ANCORA UNICO PADRONE
DELL’UNIVERSO?
Dalle prime pagine del nostro notiziario (2021) abbiamo cercato di capire se la storia, i racconti e i dogmi
religiosi che ci vengono culturalmente imposti da quando nasciamo, sono l’unica realtà oppure se sono
una parte della realtà che caratterizza l’evoluzione dell’uomo su questo pianeta.
In questo articolo vorremmo provare a “volare un po’ più in alto”, iniziando a smontare questo fastidioso
e anacronistico ruolo antropocentrico che ci portiamo avanti da secoli. Questa nostra sicurezza di essere i
padroni di tutto l’universo, avvalorata purtroppo anche da alcune religioni monoteistiche, ci ha portato
fuori da quello che sarebbe potuto essere un cammino culturale e spirituale ben diverso dall’attuale,
dove odio, prevaricazioni e guerre hanno caratterizzato da sempre questa umanità. Sia ben chiaro che
non dobbiamo pensare di avere la “verità assoluta in tasca”, tuttavia cominciare a pensare diversamente
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da come ci dicono di fare oggi, forse potrebbe aiutarci a capire chi veramente siamo e qual è il nostro
vero scopo su questo pianeta.
Cominciamo allora ad entrare nel vasto campo dell’astronomia per capire quale potrebbe essere il nostro
ruolo nella sconfinata immensità dell’universo (o dei multiversi).

“BUON VIAGGIO”
Questa è una porzione dell’universo fotografata dal telescopio orbitante Hubble

Immagini NASA
Questo il risultato:

Immagini NASA
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A
B

Immagini NASA
A Quei puntini sono galassie e ammassi stellari. Con l’aiuto di un potente computer si è voluto
immaginare dove potrebbe trovarsi, nell’immensità del cosmo, la nostra galassia (ovviamente sempre
relativamente ad una porzione limitata dello spazio fotografato da Hubble).
B Questo il posto (il puntino segnalato dalla freccia) del nostro sistema solare nella nostra galassia (Via
Lattea)
E’ allora? Crediamo ancora di essere i padroni assoluti dell’Universo?
Oggi, grazie al determinante contributo della scienza, possiamo dire che non miliardi, ma miliardi di
miliardi, e ancora di più, di sistemi solari affollano l’universo, anzi stando alle ultime tesi scientifiche non
solo un universo ma più universi (multiversi). Si è anche scoperto, dallo studio delle comete, che in tutto
il cosmo abbondano sostanze organiche, ossia i mattoni della vita, non solo, ma sembra che l’acqua sia
una costante in tutti i migliaia di pianeti rocciosi estrasolari fino ad oggi scoperti. La vita, anche secondo
la teoria scientifica della “Panspermia cosmica”, è presente in tutto l’universo, ma essa si manifesta,
partendo da semplici molecole organiche, quando trova “terreno fertile” su cui impiantarsi e svilupparsi.
Quindi asteroidi e comete possono portare la vita su pianeti che hanno le caratteristiche idonee alla vita,
quindi nella fascia abitabile di ogni sistema solare, che vuol dire dove i pianeti orbitano ad una distanza
dalla loro stella tale da consentire all’acqua di non ghiacciare o evaporare, ma di rimanere allo stato
liquido. Si sa che ogni forma di vita primordiale trova l’ambiente adatto a svilupparsi soprattutto se
immersa in sostanze acquose. Quindi potrebbe valere il fatto che ogni sistema solare abbia uno o più
pianeti predisposti alla vita o, dove la vita, come da noi, si è già sviluppata.
« Una volta che tutti i nostri tentativi di ottenere materia vivente da materia inanimata risultino
vani, a me pare rientri in una procedura scientifica pienamente corretta il domandarsi se la vita
abbia in realtà mai avuto un'origine, se non sia vecchia quanto la materia stessa, e se le spore
non possano essere state trasportate da un pianeta all'altro ed abbiano attecchito laddove
abbiano trovato terreno fertile. » - Hermann von Helmholtyz (1821-1894 medico e fisico)
Fin qui è la scienza ufficiale che ci informa e ci illumina, ma visto che la nostra rubrica affronta anche
aspetti storici e filosofici, al fine di offrire altri elementi di riflessione, proviamo a dare uno sguardo anche
a qualche testo sacro di antiche civiltà.
Secondo l’antica saggezza dei monaci tibetani, le stelle creano la vita senziente perché questa a sua volta
alimenta le stelle stesse. Questa affermazione l’avevo sentita già molti anni fa ad Auroville (Città del
futuro in India, nel Tamil Nadu). Un giorno al maestro Nata chiesi spiegazioni su questa affermazione e lui
mi rispose, premetto che il maestro Nata era un ingegnere e quindi uomo di scienza: “ Ogni stella che
nasce ha necessità di idrogeno ed elio per attivare la sua fusione nucleare, ma nel tempo necessita per
continuare a splendere, anche dell’energia emozionale di creature senzienti come i nostri animali fino a
creature più complesse come l’uomo. Per questo motivo la stella stessa si preoccupa di dar vita ad esseri
che poi con le loro emozioni e forme pensiero possano alimentarla….” Dello stesso avviso, guarda caso,
era anche il faraone Akhenaton che credeva che l’unico dio da venerare, perché era veramente un dio,
fosse il Sole. Conosciamo poi la storia di questo faraone ritenuto eretico dai sacerdoti egizi di allora
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perché aveva fortemente ridimensionato tutto il panteon di dei e semidei a cui si credeva fino ad allora.
Alla sua morte fu ripristinato il panteismo originario e cancellato il ricordo di questo faraone eretico
(damnatio memoriae). Grazie solo agli scavi archeologici siamo venuti a conoscenza di Akhenaton,
perché la sua presenza non è segnata in nessun papiro che conosciamo.
Tutto questo per cercare di capire fino a quanto l’asserzione che le stelle si nutrono anche delle nostre
emozioni e pensieri possa essere presa in considerazione. Sta di fatto che negli antichi testi sacri veda,
vedi l’Upanishad, si parla dell’energia cosmica che pervade ogni cosa, dalle fredde rocce della Terra fino
all’uomo, questa energia è il Prana. Da qualche anno la scienza ha scoperto l’energia che tiene insieme le
galassie e “pervade ogni cosa”: questa è la materia oscura che per i veda non è altro che il Prana.
Altre scoperte oggi effettuate dalla scienza trovano riscontro nei vecchi testi indù, taoistici, zen, ecc..
Interessante lo studio che aveva effettuato negli anni ‘70 il fisico Fritjof Capra che ha poi trasportato nel
suo libro di successo: “Il Tao della fisica”. Secondo il fisico austriaco le "particelle" subatomiche sono in
realtà concentrazioni di energia pura in vibrazione piuttosto che vere e proprie entità materiali; per cui lo
scienziato non deve solo osservare, bensì partecipare.
Recentemente la fisica moderna ha considerato l’affermazione di Capra, infatti l'idea di «partecipazione
invece di osservazione» è stata formulata nella fisica moderna, ma è un'idea ben nota a qualsiasi
studioso di misticismo. La conoscenza mistica non può mai essere raggiunta solo con l'osservazione, ma
unicamente mediante la totale partecipazione con tutto il proprio essere.»
Capisco bene che in questo delicatissimo settore in cui si mettono in discussione dogmi scientifici,
religiosi e sociali, non basterebbe un solo volume per parlarne. Importante è comunque cominciare ad
aprire gli occhi e, finalmente, cominciare a pensare con la propria testa, senza prende per oro colato le
“verità” che gli altri ci propinano, compresa questa. Il maestro filosofo Sri Aurobindo diceva spesso ai
suoi discepoli:“ L’uomo è libero quando transitando in sette e in religioni, approfondendo antiche e nuove
verità, non si ferma in nessuna di essa, ma prosegue nella ricerca della verità assoluta”.

TERRA ANNO 2100

by Ennio La Malfa

Doveva essere stato un bel pianeta,
peccato che ora sia senza più vita e
comunque inospitale per le sue
radiazioni letali
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PASQUA
CARUSO-BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE), ANCHE QUEST’ANNO
INVITIAMO A FESTEGGIARE CON I DOLCI DI MARZAPANE, EVITIAMO
UNA INUTILE STRAGE DI AGNELLI




Noi di Ecoitaliasolidale invitiamo come ogni anno a festeggiare questa importante festività della Pasqua
con gli agnelli di marzapane, il tradizionale dolce siciliano, salvando dalla mattanza gli agnelli di pochi
mesi di vita.
Peraltro sembrerebbero crollare le prenotazioni di carne d’agnello per Pasqua, un trend già costante
negli anni passati, infatti dal 2010 al 2016 mediamente era scesa del 50%. Conseguenza sia dell’aumento
dei prezzi, ma anche per una maggiore sensibilità degli Italiani nei confronti degli animali.
Lo scorso anno in Italia sono stati uccisi circa 2 milioni di agnelli di cui 300.000 nel periodo pasquale e
quest’anno il numero dovrebbe diminuire almeno del 20-30%.
Chiariamo, non vi è mancanza di rispetto per la nostra identità o tradizione, vi è invece la volontà di
difendere un gregge di 6 milioni di pecore e di un milione di capre che deve poter rimanere destinato alla
produzione di latte e quindi a tutti i prodotti che ne scaturiscono, come i formaggi che rappresentano una
eccellenza del nostro Paese nel mondo.
Per noi la difesa della vita dovrebbe prevalere sempre.
Si parla poi della carenza di acqua che interessa il mondo intero. Vi è da considerare come la produzione
industriale di un chilo di carne ne richiede sino a quattromila litri, fra la necessità per la coltivazione dei
cereali destinati al bestiame, quella necessaria ad abbeverarli, quella utilizzata durante la macellazione,
nei processi di lavorazione e nella conservazione.
Vi è peraltro una nuova cultura alimentare da veicolare soprattutto alle giovani generazioni, sin dai
momenti di festa come la Pasqua, a favore di una razionale e giusta scelta alimentare sempre meno ricca
di consumo di carne.
Per questo come Ecoitaliasolidale invitiamo a festeggiare la Pasqua con un agnello di marzapane,
salvando i piccoli agnelli dalla tradizionale mattanza.

E’ quanto dichiarano in una nota Cinzia Caruso, Responsabile del Dipartimento Difesa e
Benessere degli animali del Movimento ecologista Ecoitaliasolidale ed il Presidente Nazionale,
Piergiorgio Benvenuti( foto inizio articolo).
ECOITALIASOLIDALE- UFFICIO DI PRESIDENZA
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