About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Elogio della perseveranza: una vittoria per la salute e l'ambiente
Finalmente giustizia!
La storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un
passo decisivo nella lotta contro l'inquinamento dell'#Ilva di Taranto, una lotta che
rappresenta le nostre speranze per il futuro.
In prima linea in questa guerra di civiltà ci sono stati i Genitori Tarantini, cittadine e
cittadini caparbi che con la loro tenacia e il loro dolore hanno saputo scuotere le
coscienze e portare alla luce la drammatica realtà di una città strangolata
dall'inquinamento. La loro perseveranza, il loro rifiuto di arrendersi di fronte a
ostacoli e indifferenza, sono un esempio per tutti noi.
Al loro fianco ci sono stati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, avvocati che
con la loro competenza e la loro dedizione hanno tradotto la rabbia e la
disperazione in una battaglia legale impeccabile. La loro profonda conoscenza del
diritto sono state armi preziose nella lotta per la salute e l'ambiente.
E poi c'è lei, Annamaria Moschetti, la pediatra tenace che con le sue ricerche e la sua
determinazione ha portato la verità nuda e cruda di fronte ai giudici. La sua
competenza e la sua passione sono state la risorsa nascosta per controbattere, nelle
sedi legali, alle tesi opposte portate da governo e azienda.
A tutti loro, ai Genitori Tarantini, agli avvocati Rizzo Striano e Amenduni, alla
dottoressa Moschetti, va il nostro più profondo elogio. La loro vittoria è una vittoria
di tutti noi, un monito per chi pensa che la salute e l'ambiente possano essere
sacrificati sull'altare della produzione ad ogni costo. È la dimostrazione che la
giustizia, anche quando tarda ad arrivare, può giungere se lo si vuole e se si lotta.
Taranto oggi respira un'aria di speranza.
La massima autorità europea ha infatti sancito quello che ogni buon padre di
famiglia avrebbe detto, ossia che di fronte a pericoli gravi e rilevanti per l'ambiente
e per la salute umana, la produzione dell'Ilva di Taranto dovrà essere sospesa.
Spetta al Tribunale di Milano valutare adesso se le autorizzazioni dall'azienda
ricevute mettono in pericolo la salute pubblica e non è un caso che sia stato
presentato in questi giorni uno studio di impatto sanitario aggiornato "post operam"
(dopo l'attuazione delle prescrizioni ambientali dell'AIA) volto nuovamente a
considerare accettabile il rischio alla luce delle novità introdotte dall'attuazione
dell'AIA nel 2023. Anche su questo occorrerà lavorare per riportare l'evidenza
scientifica al servizio della salute pubblica.
Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink
Finalmente giustizia!
La storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un
passo decisivo nella lotta contro l'inquinamento dell'#Ilva di Taranto, una lotta che
rappresenta le nostre speranze per il futuro.
In prima linea in questa guerra di civiltà ci sono stati i Genitori Tarantini, cittadine e
cittadini caparbi che con la loro tenacia e il loro dolore hanno saputo scuotere le
coscienze e portare alla luce la drammatica realtà di una città strangolata
dall'inquinamento. La loro perseveranza, il loro rifiuto di arrendersi di fronte a
ostacoli e indifferenza, sono un esempio per tutti noi.
Al loro fianco ci sono stati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, avvocati che
con la loro competenza e la loro dedizione hanno tradotto la rabbia e la
disperazione in una battaglia legale impeccabile. La loro profonda conoscenza del
diritto sono state armi preziose nella lotta per la salute e l'ambiente.
E poi c'è lei, Annamaria Moschetti, la pediatra tenace che con le sue ricerche e la sua
determinazione ha portato la verità nuda e cruda di fronte ai giudici. La sua
competenza e la sua passione sono state la risorsa nascosta per controbattere, nelle
sedi legali, alle tesi opposte portate da governo e azienda.
A tutti loro, ai Genitori Tarantini, agli avvocati Rizzo Striano e Amenduni, alla
dottoressa Moschetti, va il nostro più profondo elogio. La loro vittoria è una vittoria
di tutti noi, un monito per chi pensa che la salute e l'ambiente possano essere
sacrificati sull'altare della produzione ad ogni costo. È la dimostrazione che la
giustizia, anche quando tarda ad arrivare, può giungere se lo si vuole e se si lotta.
Taranto oggi respira un'aria di speranza.
La massima autorità europea ha infatti sancito quello che ogni buon padre di
famiglia avrebbe detto, ossia che di fronte a pericoli gravi e rilevanti per l'ambiente
e per la salute umana, la produzione dell'Ilva di Taranto dovrà essere sospesa.
Spetta al Tribunale di Milano valutare adesso se le autorizzazioni dall'azienda
ricevute mettono in pericolo la salute pubblica e non è un caso che sia stato
presentato in questi giorni uno studio di impatto sanitario aggiornato "post operam"
(dopo l'attuazione delle prescrizioni ambientali dell'AIA) volto nuovamente a
considerare accettabile il rischio alla luce delle novità introdotte dall'attuazione
dell'AIA nel 2023. Anche su questo occorrerà lavorare per riportare l'evidenza
scientifica al servizio della salute pubblica.
Alessandro Marescotti
Presidente PeaceLink