About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Moni Ovadia (:"Politica Israele infame e senza pari strumentalizza shoah"
Adnkronos 11/05/2021
"La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è
infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti
i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. E' una vessazione
ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente
le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro". "La politica di Israele è
segregazionista, razzista, colonialista. E la comunità internazionale è di una parzialità
ripugnante. Tranne qualche rara eccezione, paesi come la Svezia e qualche paese
sudamericano, non si ha lo sguardo per vedere che la condizione e del popolo palestinese
è quella del popolo più solo, più abbandonato che ci sia sulla terra perché tutti cedono al
ricatto della strumentalizzazione infame della shoah". "Tutto questo con lo sterminio degli
ebrei non c'entra niente, è pura strumentalizzazione. Oggi Israele è uno stato potentissimo,
armatissimo, che ha per alleati i paesi più potenti della terra e che appena fa una piccola
protesta tutti i Paesi si prostrano, a partire dalla Germania con i suoi terrificanti sensi di
colpa".
"Io sono ebreo, anch'io vengo da quel popolo Ma la risposta all'orrore dello sterminio invece
che quella di cercare la pace, la convivenza, l'accoglienza reciproca, è questa? Dove porta
tutto questo? Il popolo palestinese esiste, che piaccia o non piaccia a Netanyahu. C'è una
gente che ha diritto ad avere la propria terra e la propria dignità, e i bambini hanno diritto ad
avere il loro futuro, e invece sono trattati come nemici".
E sulle reazioni della comunità politica internazionale e in particolare dell'Italia? "Ci sono
israeliani coraggiosi che parlano, denunciano. Ma la comunità internazionale no, ad
esempio l'Italia si nasconde dietro la sua pavidità, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ci
dovrebbe essere una posizione ferma, un boicottaggio, a cominciare dalle merci che gli
israeliani producono in territori che non sono loro". “ La pace si fa fra eguali, non è un diktat
come vorrebbero gli israeliani”. “ Io non sono sul foglio paga di nessuno, rappresento me
stesso e mi batto contro qualsiasi forma di oppressione, è il mio piccolo magistero. Sono
con tutti quelli che patiscono soprusi, sopraffazioni e persecuzioni e questo me l'ha
insegnato proprio la storia degli ebrei. Io sono molto ebreo, ma non sono per niente sionista".
Adnkronos 11/05/2021
"La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è
infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti
i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. E' una vessazione
ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente
le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro". "La politica di Israele è
segregazionista, razzista, colonialista. E la comunità internazionale è di una parzialità
ripugnante. Tranne qualche rara eccezione, paesi come la Svezia e qualche paese
sudamericano, non si ha lo sguardo per vedere che la condizione e del popolo palestinese
è quella del popolo più solo, più abbandonato che ci sia sulla terra perché tutti cedono al
ricatto della strumentalizzazione infame della shoah". "Tutto questo con lo sterminio degli
ebrei non c'entra niente, è pura strumentalizzazione. Oggi Israele è uno stato potentissimo,
armatissimo, che ha per alleati i paesi più potenti della terra e che appena fa una piccola
protesta tutti i Paesi si prostrano, a partire dalla Germania con i suoi terrificanti sensi di
colpa".
"Io sono ebreo, anch'io vengo da quel popolo Ma la risposta all'orrore dello sterminio invece
che quella di cercare la pace, la convivenza, l'accoglienza reciproca, è questa? Dove porta
tutto questo? Il popolo palestinese esiste, che piaccia o non piaccia a Netanyahu. C'è una
gente che ha diritto ad avere la propria terra e la propria dignità, e i bambini hanno diritto ad
avere il loro futuro, e invece sono trattati come nemici".
E sulle reazioni della comunità politica internazionale e in particolare dell'Italia? "Ci sono
israeliani coraggiosi che parlano, denunciano. Ma la comunità internazionale no, ad
esempio l'Italia si nasconde dietro la sua pavidità, un colpo al cerchio e uno alla botte. Ci
dovrebbe essere una posizione ferma, un boicottaggio, a cominciare dalle merci che gli
israeliani producono in territori che non sono loro". “ La pace si fa fra eguali, non è un diktat
come vorrebbero gli israeliani”. “ Io non sono sul foglio paga di nessuno, rappresento me
stesso e mi batto contro qualsiasi forma di oppressione, è il mio piccolo magistero. Sono
con tutti quelli che patiscono soprusi, sopraffazioni e persecuzioni e questo me l'ha
insegnato proprio la storia degli ebrei. Io sono molto ebreo, ma non sono per niente sionista".