In 125 pagine ho cercato di condensare in una visione complessiva i punti fondamentali delle riflessioni che ho svolto da trent

In 125 pagine ho cercato di condensare in una visione complessiva i punti fondamentali delle riflessioni che ho svolto da trent, updated 11/13/22, 9:04 AM

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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

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In 125 pagine ho cercato di condensare in una visione complessiva i punti fondamentali delle
riflessioni che ho svolto da trent'anni a questa parte. Forse sarà anche l'ultimo libro che
scriverò sui temi ambientali, perché credo di non avere altre cose da dire e che chi vuol capire
non ha bisogno di altre informazioni, mentre chi detiene le leve del potere economico e
politico non le vuole nemmeno sentire perché ritiene più importanti le ragioni economiche di
quelle ecologiche. Anche se in realtà questa contrapposizione così netta può essere superata
investendo e creando occupazione nelle tecnologie che accrescono l'efficienza con cui si
trasformano le risorse in beni, producendo beni che durano di più, riutilizzando e riciclando i
materiali contenuti negli oggetti dismessi per produrre nuovi oggetti. Ma queste scelte
richiedono una profonda revisione dei valori e dei modelli di comportamento che, invece di
essere incoraggiati, vengono ostacolati, non più contrastandoli come avveniva in passato, ma
confondendo le idee con slogan che apparentemente sono ambientalisti, ma in realtà sono la
negazione dell'ambientalismo. Per esempio, la parola sostenibilità e la formula sviluppo
sostenibile esprimono lo stesso concetto o due concetti opposti? E se il concetto di sviluppo
sostenibile fosse la negazione della sostenibilità? La biosfera può continuare a sostenere lo
sviluppo economico? La fotosintesi clorofilliana, da cui dipendono tutte le forme di vita -
direttamente i vegetali e attraverso le catene alimentari tutti gli altri viventi - può continuare a
sostenere un aumento dei consumi di materia che hanno già superato le sue capacità di
rigenerazione, può continuare a metabolizzare quantità crescenti di sostanze di scarto
biodegradabili, i gas climalteranti, che hanno già superato la sua capacità di assorbirle? Sono
sostenibili ulteriori aumenti dei consumi di risorse non rinnovabili e dei rifiuti non
biodegradabili che si accumulano sulla superficie terrestre e negli oceani? Come mai,
nonostante 26 conferenze mondiali (COP) in cui gli esperti di 196 Paesi dal 1995 a oggi si sono
confrontati sulle strategie per ridurre le emissioni di CO2, le concentrazioni di questo gas in
atmosfera sono aumentate? Quando per 27 anni ripeti ogni anno lo stesso errore e non ottieni
i risultati che dici di voler ottenere, a Roma dicono: o ce sei (non capisci), o ce fai (fai finta di
non capire). Io sono convinto che qualcuno non capisce, ma la maggior parte fa finta di non
capire.
Perché non si prende in considerazione che la priorità per ridurre le emissioni di CO2, non è la
diversificazione dell'offerta energetica - il nucleare, però pulito e sicuro (pulito e sicuro?),
prodotto da inesistenti centrali di quarta generazione, la fusione nucleare, l'idrogeno, il metano
con cattura dell'anidride carbonica - ma è la riduzione della domanda che si può ottenere
riducendo gli sprechi e le inefficienze per riuscire a soddisfare con le fonti rinnovabili il
fabbisogno residuo? Ridurre la domanda di energia consente di ridurre sia le emissioni, sia i
costi delle bollette, e di utilizzare i risparmi sui costi di gestione per ammortizzare gli
investimenti. Se l'economia invece di essere finalizzata alla crescita del pil, venisse finalizzata
alla compatibilità con la fotosintesi clorofilliana, forse l'umanità riuscirebbe a emergere dal
mulinello che la sta inghiottendo. Questo libro si sviluppa su questi due punti. Smascherare gli
imbrogli con cui il potere economico e il potere politico cercano di far credere che si stanno
impegnando per contrastare la crisi ecologica, mentre fanno il contrario, e indicare le proposte
politiche, economiche e culturali che consentono di evitare l'estinzione della specie umana,
aprendo una fase storica più evoluta di quella che stiamo vivendo.