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Clicca qui il Report della riunione del Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per
l'Acqua. All'ordine del giorno: la Giornata Mondiale dell'acqua, il ricorso alla Corte Europa dei
Diritti dell'Uomo (CEDU), l'esito referendario e la privatizzazione del servizio idrico, l'aumento delle
bollette, l'emergenza idrica soprattutto nel meridione, le vertenze territoriali, le iniziative in Sicilia
Marche Puglia, la proposta di un altro referendum sull'acqua abbinandolo al nucleare.
Rapporto Riunione Coordinamento Nazionale
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
05 Marzo 2025
Presenti: Comitato Acqua Pubblica di Cagliari, Comitato 2 Si Acqua Bene Comune Padova,
Comitato Acqua Pubblica Sardegna, Federico di Bona (Campobasso), Comitato Milanese Acqua
Pubblica, Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Pubblica Torino,
Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Coordinamento Regionale Acqua Bene Comune Emilia
Romagna, Francesca Ferraro (dottoranda Prof. Lucarelli), Segreteria Operativa Forum Italiano dei
Movimenti per l'Acqua, Andrea Chiappetta (giurista Comitato), Mamme Caltanissetta, Acqua
Comitato Pubblica Napoli, Coordinamento Campano per l'Acqua Bene Comune, Prof. Lucarelli,
Comitato Acqua Bene Comune Provincia di Lecce, Comitato Acqua Pubblica della Basilicata, Centro
Consumatori Italia - Sicilia, Comitato Acqua Benevento, Coordinamento Marchigiano Acqua Bene
Comune, Comitato Cittadino di Troina, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Forum Acqua Pubblica
Sicilia, Forum Abruzzese per l'Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Bene Comune della Provincia
di Varese
Risposta:
05 marzo 2025 (ore 21.00 – 23.00)
1) prosieguo della nostra iniziativa con particolare riguardo al ricorso da depositare alla CEDU; 2)
aggiornamento sull'emergenza idrica nel mezzogiorno e sullo stato della mobilitazione;
- varie ed eventuali
1) A circa un anno dall'ultima assemblea nazionale tenutasi a Napoli, all'interno della quale
avevamo incominciato a ragionare sulla possibilità di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti
dell'Uomo (CEDU), il prossimo 20 marzo 2025 dalle ore 10:00 alle ore 11:00, presso la Camera dei
Deputati terremo una conferenza stampa con la quale ne annunceremo la presentazione a questo
organo giurisdizionale internazionale.
La conferenza stampa è stata volutamente convocata in prossimità del 22 marzo 2025, Giornata
Mondiale dell'Acqua, perché, in questo modo, vogliamo ancora una volta rimarcare come il
perpetrato diniego da parte del nostro Paese dell'esito referendario del giugno 2011,
rappresentati un nostro diritto negato in termini di diseguaglianze economiche e sociali.
Per il Forum saranno presenti Padre Alex Zanottelli, il Prof. Lucarelli e Corrado Oddi.
Le basi sulle quali si fonda il ricorso, oltre a denunciare la mancata applicazione dell'esito
referendario e dei successivi provvedimenti legislativi che hanno riporposto tutti i Governi
succeduti dal giugno 2011 la volontà di privatizzare la gestione del servizio idrico (dal "Decreto di
Ferragosto" del governo Berlusconi al decreto attuativo della legge delega sul riordino dei servizi
pubblici locali, che estromette la gestione attraverso Enti di diritto pubblico i servizi "a rete", come
quello idrico, alla firma di Mario Draghi), vuole evidenziare come, anche in termini economici,
tutt* noi siamo stat* danneggiati* con l'aumento delle bollette e come questo abbia peggiorato la
qualità della vita delle persone.
La grossa mole di documenti raccolti (principalmente fatture erogate da vari gestori) e la loro
comparazione (dall'anno 2011 all'anno 2024), ha portato alla dimostrazione come queste siano più
elevate nei territori (capoluoghi di provincie) dove è presente un processo di privatizzazione
attraverso una Spa rispetto a dove è presente una gestione a totale capitale e partecipazione
pubblica.
Ben consapevoli che sarà un giudizio lungo e che non prevede termini di prescrizione, dovremo
accompagnare tutto l'iter del ricorso con un piano di comunicazione politica sullo stesso, sapendo
che un'eventuale sentenza della CEDU a noi favorevole, sarebbe comunque appellabile da parte
del nostro Paese, fino ad arrivare alla sentenza definitiva da parte della Grande Camera.
L'European Water Movement ha espresso il proprio interesse relativo a questa nostra iniziativa.
Terremo quindi aggiornato l'EWM e forniremo loro la documentazione che possa risultare utile al
fine di poter assicurare la loro solidarietà ed avere elementi utili per eventuali analoghe iniziative
in Europa.
2) L'appuntamento per la giornata del 20 marzo rappresenta, seppur il solo di carattere nazionale,
la prima di varie iniziative, queste di carattere territoriale, che vari comitati stanno organizzando in
vista della Giornana Mondiale dell'Acqua 2025. Iniziative che tenderanno a sensibilizzare sulla
sistuazione di grave emergenza idrica che sta attraversando soprattutto il meridione del nostro
Paese e come questa i aggraverà in vista della prossima estate.
Un primo incontro tra numerosi comitati del Sud si è tenuto lo scorso 22 febbraio 2025 come da
relazione (in allegato) inviata al Coordinamento da Giovanni Seneca.
Dall'illustrazione del documento la discussione ha portato ad elaborare, per quelle giornate, una
strategia comune che unirà le varie iniziative, comunque adattabile nello specifico della vertenza
locale.
Si è quindi deciso che verrà elaborato un volantino con il quale i comitati sensibilizzeranno sulla
propria vertenza territoriale in merito alla preservazione del bene comune acqua in ottica di
cambiamenti climatici, blocco dei processi di privatizzazione proponendo una maggiore
partecipazione della cittadinanza, definizione di un piano di invasi territoriali partecipazione dalle
popolazioni di quel territorio.
Attraverso queste tre proposte, con le varie iniziative previste, si potrà così denunciare alcune
delicate situazioni come:
- quella siciliana che vede una graduale rilasciata del grado di attenzione dopo che la diga Ancipa
ha visto un ripristino della propria capacità che consente un'autonomia per i prossimi due anni.
Questo ha fatto dimenticare i problemi che riguardano altre invasi meno carichi e ha provocato un
netto rallentamento in merito a tutti gli interventi strutturali a riguardo, in capo alla Regione
Sicilia, la quale va attenzionata, sia per la gestione di sovrambito (Sicilia Acque) sia per la tariffa
unica regionale che, inevitabilmente, rappresenterebbe un ulteriore aumento delle bollette e un
serio pericolo di privatizzazione del servizio;
- quella marchigiana, dove si sta registrando un particolare attivismo sul fronte delle quattro
gestioni pubbliche, in una situazione dove però ci si sta avviando alla scadenza dei relativi
affidamenti, e come queste si stanno rilevando terra di conquista, da parte di HERA Spa e IREN Spa
perché si passa da una gestione a partecipazione pubblica a una gestione privata. A Macerata si è
determinata una saldatura tra il coordinamento marchigiano e le organizzazioni sindacali per
contrastare questi tentativi di privatizzazione, estromettendo soggetti privati al momento
dell'unificazione delle gestioni in un unico gestore, che deve restare pubblico anche a salvaguardia
dei posti di lavoro;
- quella di Riace dove, contattato da Padre Alex, Domenico Lucano si è dimostrato molto sensibile
sull'acqua bene comune e si è proposto di concovare per il 22 marzo un incontro pubblico in p.zza
a Riace invitando altre realtà sensibili all'argomento;
- quella colomba milanese verrà convocato un incontro pubblico, dopo la censura da parte del
Politecnico, al quale verranno invitati anche esponenti di comitati del Sud, per affrontare il tema
della crisi idrica, dello sfruttamento dell'acqua nelle prossime olimpiadi invernali e l'autogoverno
dell'acqua;
Queste e altre iniziative, che nei prossimi giorni saranno elaborate e proposte, sottolineano come
l'attuale situazione che attualmente coinvolge graziosamente il Sud Italia, sarà presto trasversale a
tutto il Paese. La presenza di così numerosi comitati in Coordinamento stasera, ne testimonia
questa condivisione di vedute con la conseguente ripresa della mobilitazione che appunto avrà il
suo avvio comune nelle giornate dal prossimo 20 marzo ma che, inevitabilmente, dovrà avere un
seguito con future e prossime iniziative quali protranno essere per esempio manifestazioni
regionali.
Abbiamo discusso infine sull'opportunità di proporre un altro referendum sull'acqua abbinandolo
al nucleare. Su questo tema si sono riscontrate diverse proposte tra chi vorrebbe proporlo il prima
possibile, perché il tema acqua + nucleare sta riscontrando un sempre più elevato grado di
attenzione nella popolazione, e chi raccomanda una maggior cautela in quanto l'attuale probabile
mobilitazione non si avvicinerebbe a quella del 2011, tenendo conto che quest'anno ci saranno i
referendum sul lavoro e sulla cittadinanza italiana, dai quali potremo vedere (e sperare di
raccoglierne) risultati positivi, sopratutto in termini di quorum. Su questo tema si è scelto di
dedicare una discussione approfondita se farlo, farlo bene e (ri)vincerlo.
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua