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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
E' POSSIBILE TENTARE COMUNQUE DI PROPORRE CANDIDATE E CANDIDATI DELLA
NONVIOLENZA IN ELEZIONI PALESEMENTE TRUCCATE?
Forse si'.
Il meccanismo elettorale costruito su misura per far vincere o la destra neofascista o la destra tecnocratica
potrebbe tuttavia incepparsi.
*
Faccio un solo esempio, e mi scuso se faro' riferimento a una persona cui non ho chiesto il permesso di
citarla.
Supponiamo che si realizzino liste orientate alla nonviolenza, caratterizzate quindi dall'opposizione alla
guerra, all'ecocidio, al razzismo, allo schiavismo, al maschilismo.
E supponiamo che in un collegio uninominale, a Verona, questa lista candidi una persona veronese che ha
dedicato l'intera sua vita alla nonviolenza e che in quella citta' tutti conoscono ed apprezzano.
Se le macchine politiche del regime della corruzione candideranno a Verona personaggi discutibili o di basso
profilo, non e' forse possibile che quella persona possa vincere?
*
L'esempio di Verona e' certo peculiare.
Ma in quanti altri luoghi non si potrebbero verificare situazioni analoghe?
Mi viene ora in mente Ferrara: anche li' ci sarebbe una persona che ha dedicato l'intera sua vita alla
nonviolenza e che in quella citta' (ed in quella regione, considerando anche i prestigiosi incarichi istituzionali
ricoperti) tutti conoscono ed apprezzano.
*
E non e' forse vero che l'intera Italia civile vorrebbe vedere in parlamento a fare le leggi l'autrice de
"L'infamia originaria" o l'autrice de "L'ordine simbolico della madre"?
*
Il tempo e' certo poco per organizzare liste della nonviolenza, femministe ed ecologiste, socialiste e
libertarie, pacifiste e solidali, e per raccogliere le firme necessarie.
Ma non varrebbe comunque la pena di tentare?
*
Scrivo queste parole sapendo che non potro' dare alcun fattivo contributo a questo impegno, il che forse
implica che dovrei tacere, ma a tacere non ci riesco.
Forse altri cantera' con miglior plettro.
Peppe Sini
Viterbo, 2 agosto 2022
Mittente: c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S.
Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta
attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene
comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per
l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal
2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e'
particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo
americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni
prigioniero innocente.
* * *
NONVIOLENZA IN ELEZIONI PALESEMENTE TRUCCATE?
Forse si'.
Il meccanismo elettorale costruito su misura per far vincere o la destra neofascista o la destra tecnocratica
potrebbe tuttavia incepparsi.
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Faccio un solo esempio, e mi scuso se faro' riferimento a una persona cui non ho chiesto il permesso di
citarla.
Supponiamo che si realizzino liste orientate alla nonviolenza, caratterizzate quindi dall'opposizione alla
guerra, all'ecocidio, al razzismo, allo schiavismo, al maschilismo.
E supponiamo che in un collegio uninominale, a Verona, questa lista candidi una persona veronese che ha
dedicato l'intera sua vita alla nonviolenza e che in quella citta' tutti conoscono ed apprezzano.
Se le macchine politiche del regime della corruzione candideranno a Verona personaggi discutibili o di basso
profilo, non e' forse possibile che quella persona possa vincere?
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L'esempio di Verona e' certo peculiare.
Ma in quanti altri luoghi non si potrebbero verificare situazioni analoghe?
Mi viene ora in mente Ferrara: anche li' ci sarebbe una persona che ha dedicato l'intera sua vita alla
nonviolenza e che in quella citta' (ed in quella regione, considerando anche i prestigiosi incarichi istituzionali
ricoperti) tutti conoscono ed apprezzano.
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E non e' forse vero che l'intera Italia civile vorrebbe vedere in parlamento a fare le leggi l'autrice de
"L'infamia originaria" o l'autrice de "L'ordine simbolico della madre"?
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Il tempo e' certo poco per organizzare liste della nonviolenza, femministe ed ecologiste, socialiste e
libertarie, pacifiste e solidali, e per raccogliere le firme necessarie.
Ma non varrebbe comunque la pena di tentare?
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Scrivo queste parole sapendo che non potro' dare alcun fattivo contributo a questo impegno, il che forse
implica che dovrei tacere, ma a tacere non ci riesco.
Forse altri cantera' con miglior plettro.
Peppe Sini
Viterbo, 2 agosto 2022
Mittente: c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S.
Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta
attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene
comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per
l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal
2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e'
particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo
americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni
prigioniero innocente.
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