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Lettera aperta a Brunetta
E’ SOSTENIBILE IL RADDOPPIO DEGLI SCALI ALL’AEROPORTO DI VENEZIA?
Caro Brunetta,
ti scrivo come presidente della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”
di cui è socia anche la società Save dell’aeroporto di Tessera.
In questi giorni è stato reso pubblico un nuovo Master Plan di Save che propone il
raddoppio del traffico aeroportuale di Tessera, con la crescita dai 10 milioni di passeggeri
del 2019 a oltre 20 milioni/anno nel 2037, con circa un decollo o atterraggio al minuto (o
due, dipende dagli orari giornalieri) e circa 60mila passeggeri al giorno. Questo in aperto
contrasto col Piano Nazionale degli Aeroporti dell’ottobre scorso, che prevede un aumento
del traffico del 39-60% e cita le riduzioni di traffico aeroportuale imposte per legge a Linate
(MI) e Ciampino (Roma) perché, come il Marco Polo, cresciuti in mezzo alle città.
Questo comporta:
- il raddoppio dell’impatto acustico e dell’inquinamento dell’aria a scapito degli abitanti di
Mestre nord e dei paesi confinanti, vicinissimi all’aeroporto;
- un forte inquinamento a terra e in laguna, nell’area di decollo a nord dell’aeroporto;
(da notare che nel Masterplan non sono previsti interventi di mitigazione, dato che “il
rumore aumenta di poco” e “l’inquinamento dell’aria è sopportabile”)
- un ulteriore aumento dei parcheggi, dagli attuali 5.000 fino a 10.000, che dichiara un
clamoroso fallimento dell’accesso in ferrovia, che va invece potenziato con la ferrovia
regionale SFMR con semplici adeguamenti;
- per non parlare dell’assenza di una pista ciclabile che colleghi l’aeroporto a Mestre
- e delle centinaia di alberi già tagliati in questi anni e in procinto di essere tagliati nei
prossimi, per dare spazio alle automobili
- Ma, soprattutto, il raddoppio dei passeggeri comporta un forte aumento di turisti diretti a
Venezia: se nel 2018 (dati SAVE) su 5,7 milioni di passeggeri sbarcati 3,6 milioni si sono
diretti a Venezia (il 63%), nel 2037, su 10,4 sbarcati, saranno 6,6 milioni quelli che
andranno direttamente a Venezia:
altri 3 milioni in più, con quale impatto per gli abitanti di Venezia? In una città che è già al
collasso da turismo, invece di limitarlo e governarlo, si punta al suo raddoppio.
- con un ulteriore raddoppio del traffico di taxi acquei e relativi danni da moto ondoso sulle
barene e sulle rive della città;
- si aggiungono addirittura due “vertiporti” per droni con passeggeri.
Spero, caro Renato, che la questione non venga archiviata con questo pseudo Dibattito
pubblico completamente gestito da Save e dai suoi “esperti”
Michele Boato
Ecoistituto del Veneto Alex Langer - Forum per Mestre e Venezia
E’ SOSTENIBILE IL RADDOPPIO DEGLI SCALI ALL’AEROPORTO DI VENEZIA?
Caro Brunetta,
ti scrivo come presidente della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”
di cui è socia anche la società Save dell’aeroporto di Tessera.
In questi giorni è stato reso pubblico un nuovo Master Plan di Save che propone il
raddoppio del traffico aeroportuale di Tessera, con la crescita dai 10 milioni di passeggeri
del 2019 a oltre 20 milioni/anno nel 2037, con circa un decollo o atterraggio al minuto (o
due, dipende dagli orari giornalieri) e circa 60mila passeggeri al giorno. Questo in aperto
contrasto col Piano Nazionale degli Aeroporti dell’ottobre scorso, che prevede un aumento
del traffico del 39-60% e cita le riduzioni di traffico aeroportuale imposte per legge a Linate
(MI) e Ciampino (Roma) perché, come il Marco Polo, cresciuti in mezzo alle città.
Questo comporta:
- il raddoppio dell’impatto acustico e dell’inquinamento dell’aria a scapito degli abitanti di
Mestre nord e dei paesi confinanti, vicinissimi all’aeroporto;
- un forte inquinamento a terra e in laguna, nell’area di decollo a nord dell’aeroporto;
(da notare che nel Masterplan non sono previsti interventi di mitigazione, dato che “il
rumore aumenta di poco” e “l’inquinamento dell’aria è sopportabile”)
- un ulteriore aumento dei parcheggi, dagli attuali 5.000 fino a 10.000, che dichiara un
clamoroso fallimento dell’accesso in ferrovia, che va invece potenziato con la ferrovia
regionale SFMR con semplici adeguamenti;
- per non parlare dell’assenza di una pista ciclabile che colleghi l’aeroporto a Mestre
- e delle centinaia di alberi già tagliati in questi anni e in procinto di essere tagliati nei
prossimi, per dare spazio alle automobili
- Ma, soprattutto, il raddoppio dei passeggeri comporta un forte aumento di turisti diretti a
Venezia: se nel 2018 (dati SAVE) su 5,7 milioni di passeggeri sbarcati 3,6 milioni si sono
diretti a Venezia (il 63%), nel 2037, su 10,4 sbarcati, saranno 6,6 milioni quelli che
andranno direttamente a Venezia:
altri 3 milioni in più, con quale impatto per gli abitanti di Venezia? In una città che è già al
collasso da turismo, invece di limitarlo e governarlo, si punta al suo raddoppio.
- con un ulteriore raddoppio del traffico di taxi acquei e relativi danni da moto ondoso sulle
barene e sulle rive della città;
- si aggiungono addirittura due “vertiporti” per droni con passeggeri.
Spero, caro Renato, che la questione non venga archiviata con questo pseudo Dibattito
pubblico completamente gestito da Save e dai suoi “esperti”
Michele Boato
Ecoistituto del Veneto Alex Langer - Forum per Mestre e Venezia