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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Solvay, nel difendersi dal servizio delle Iene, è stata costretta ad anticipare la sua linea di difesa per
l’imminente processo.
Afferma Solvay: Dissentiamo dal capo di accusa formulato dalla Procura di Alessandria, cioè di disastro
innominato colposo, cioè non intenzionale, in quanto tutti i nostri manager hanno sempre operato con
correttezza e nell’osservanza delle normative ambientali.
Balza: Anche noi dissentiamo dalla Procura, nel senso che riteniamo non solo incontestabile il reato ma
che esso sia doloso. E non colposo, cioè’ non intenzionale, tipo: scusate ma non l’abbiamo fatto apposta.
Non ve n’eravate accorti? malgrado le nostre accuse per decenni sulle basi di Arpa e Asl? Ora siete
ulteriormente accusati di omessa bonifica. E non stiamo parlando solo di Pfas ma anche dell’altra
“maledetta ventina” di veleni.
S: La precedente condanna della Cassazione era riferita a contaminazioni avvenute ad opera di altri molto
prima che Solvay acquisisse il sito di Spinetta nel 2002.
B: Falso. E’ Solvay che è stata condannata. Definitivamente nel 2019. Sono vostri i manager condannati.
S: la Cassazione ha stabilito che l’acqua potabile a Spinetta Marengo è sempre stata sicura e conforme ai
limiti delle leggi sulla potabilità.
B: Niente affatto. Furono chiusi i pozzi di prelievo. Poi chiuso l’acquedotto del Comune di Montecastello.
Nei bagni dei dirigenti c’era il cartello ‘acqua non potabile’, tutti gli altri dipendenti ignari bevevano e in
mensa mangiavano con acqua del pozzo sottostante la fabbrica, distribuita anche a parte delle abitazioni
spinettesi.
S: Garantiamo una rimozione del 99,95 % delle emissioni di fluorotensioattivi.
B: Nel 2026? C’è una storia antica di garanzie smentite. Oggi 2023, PFOA, C6O4 e ADV (insieme agli altri
tossici e cancerogeni) in aria-acqua-suolo sono a valori altissimi secondo Arpa e Asl. Sono nel sangue dei
lavoratori e dei cittadini, secondo il monitoraggio dell’Università di Liegi, e secondo le stesse analisi dei
dipendenti da Solvay secretate per decenni.
S: Infatti Solvay monitora costantemente la salute dei suoi lavoratori. La pluriennale, continua e costante
sorveglianza medica dei dipendenti non indica, sulla base dei dati individuali, alcuna correlazione con effetti
patologici associati all’esposizione professionale ai Pfas”.
B: Cioè i medici privati retribuiti da Solvay smentiscono ben otto pubbliche indagini epidemiologiche con
patologie scientificamente riferibili agli inquinanti (non solo Pfas) della Solvay?
S: Solvay ha eliminato completamente l’uso del PFOA nel 2013, con largo anticipo rispetto alle indicazioni
definite a livello internazionale
B: Completamente eliminato? eppur circola oggi in abbondanza. Largo anticipo? Il Pfoa era nella
letteratura scientifica internazionale sospetto cancerogeno da decenni, sanzionato negli USA per primi.
Così infatti già lo definimmo nell’esposto alla Procura del lontano 2009 (come già dalla CGIL nel 2002).
S: Solvay ha sostituito il PFOA con il C6O4, che vi garantiamo non è bioaccumulabile e non è persistente.
B: A parte il fatto che il C6O4, con l’ADV, Solvay li stava utilizzando, senza autorizzazione, (e
inquinando) già nel 2009 (come da nostro esposto in Procura), oggi Solvay tace su ADV e non si azzarda a
definire il suo brevetto C6O4 ‘non cancerogeno?, come spergiurava per decenni in merito al PFOA.
Sarebbe contraddetta da autorevoli responsi internazionali. Si limita a definire il C6O4 non
bioaccumulabile e non persistente: affermazione che essa stessa nelle note ridimensiona: insomma
avrebbe caratteristiche migliori (sic) rispetto al PFOA di vecchia generazione. Bella garanzia.
S: Riguardo all’eventuale proseguimento dell’indagine epidemiologica annunciato dalle autorità locali,
Solvay è per una collaborazione costruttiva.
B: In attesa dei tempi biblici del monitoraggio del sangue di tutta la popolazione lavorativa e residente,
non sarebbe dovere del sindaco di Alessandria, quale massima autorità sanitaria locale e in forza del
sacrosanto principio di precauzione, fermare nel frattempo le produzioni inquinanti? Preso atto del
reiterato rinvio (colposo? doloso?) di Solvay.
l’imminente processo.
Afferma Solvay: Dissentiamo dal capo di accusa formulato dalla Procura di Alessandria, cioè di disastro
innominato colposo, cioè non intenzionale, in quanto tutti i nostri manager hanno sempre operato con
correttezza e nell’osservanza delle normative ambientali.
Balza: Anche noi dissentiamo dalla Procura, nel senso che riteniamo non solo incontestabile il reato ma
che esso sia doloso. E non colposo, cioè’ non intenzionale, tipo: scusate ma non l’abbiamo fatto apposta.
Non ve n’eravate accorti? malgrado le nostre accuse per decenni sulle basi di Arpa e Asl? Ora siete
ulteriormente accusati di omessa bonifica. E non stiamo parlando solo di Pfas ma anche dell’altra
“maledetta ventina” di veleni.
S: La precedente condanna della Cassazione era riferita a contaminazioni avvenute ad opera di altri molto
prima che Solvay acquisisse il sito di Spinetta nel 2002.
B: Falso. E’ Solvay che è stata condannata. Definitivamente nel 2019. Sono vostri i manager condannati.
S: la Cassazione ha stabilito che l’acqua potabile a Spinetta Marengo è sempre stata sicura e conforme ai
limiti delle leggi sulla potabilità.
B: Niente affatto. Furono chiusi i pozzi di prelievo. Poi chiuso l’acquedotto del Comune di Montecastello.
Nei bagni dei dirigenti c’era il cartello ‘acqua non potabile’, tutti gli altri dipendenti ignari bevevano e in
mensa mangiavano con acqua del pozzo sottostante la fabbrica, distribuita anche a parte delle abitazioni
spinettesi.
S: Garantiamo una rimozione del 99,95 % delle emissioni di fluorotensioattivi.
B: Nel 2026? C’è una storia antica di garanzie smentite. Oggi 2023, PFOA, C6O4 e ADV (insieme agli altri
tossici e cancerogeni) in aria-acqua-suolo sono a valori altissimi secondo Arpa e Asl. Sono nel sangue dei
lavoratori e dei cittadini, secondo il monitoraggio dell’Università di Liegi, e secondo le stesse analisi dei
dipendenti da Solvay secretate per decenni.
S: Infatti Solvay monitora costantemente la salute dei suoi lavoratori. La pluriennale, continua e costante
sorveglianza medica dei dipendenti non indica, sulla base dei dati individuali, alcuna correlazione con effetti
patologici associati all’esposizione professionale ai Pfas”.
B: Cioè i medici privati retribuiti da Solvay smentiscono ben otto pubbliche indagini epidemiologiche con
patologie scientificamente riferibili agli inquinanti (non solo Pfas) della Solvay?
S: Solvay ha eliminato completamente l’uso del PFOA nel 2013, con largo anticipo rispetto alle indicazioni
definite a livello internazionale
B: Completamente eliminato? eppur circola oggi in abbondanza. Largo anticipo? Il Pfoa era nella
letteratura scientifica internazionale sospetto cancerogeno da decenni, sanzionato negli USA per primi.
Così infatti già lo definimmo nell’esposto alla Procura del lontano 2009 (come già dalla CGIL nel 2002).
S: Solvay ha sostituito il PFOA con il C6O4, che vi garantiamo non è bioaccumulabile e non è persistente.
B: A parte il fatto che il C6O4, con l’ADV, Solvay li stava utilizzando, senza autorizzazione, (e
inquinando) già nel 2009 (come da nostro esposto in Procura), oggi Solvay tace su ADV e non si azzarda a
definire il suo brevetto C6O4 ‘non cancerogeno?, come spergiurava per decenni in merito al PFOA.
Sarebbe contraddetta da autorevoli responsi internazionali. Si limita a definire il C6O4 non
bioaccumulabile e non persistente: affermazione che essa stessa nelle note ridimensiona: insomma
avrebbe caratteristiche migliori (sic) rispetto al PFOA di vecchia generazione. Bella garanzia.
S: Riguardo all’eventuale proseguimento dell’indagine epidemiologica annunciato dalle autorità locali,
Solvay è per una collaborazione costruttiva.
B: In attesa dei tempi biblici del monitoraggio del sangue di tutta la popolazione lavorativa e residente,
non sarebbe dovere del sindaco di Alessandria, quale massima autorità sanitaria locale e in forza del
sacrosanto principio di precauzione, fermare nel frattempo le produzioni inquinanti? Preso atto del
reiterato rinvio (colposo? doloso?) di Solvay.