About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Luigi Mara
&
Medicina democratica
Luci e ombre di un grande protagonista.
Il filo rosso che lega il "sessantotto" alla nascita dell'Associazione di Giulio Alfredo Maccacaro,
e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione.
La prima parte del libro stata pubblicata l'8/11/18 sul Blog della Rete Ambientalista Movimenti di lotta
per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza. La seconda parte il 15/11. La terza il 22/11. La quarta il
29/11.
Da pag. 73 , quinta parte:
LO SPETTRO DELLA SCISSIONE
A tutti chiaro che la crisi dell'Associazione va al di l dello scandalo dell'attacco congiunto Caldiroli-Solvay
a Marchi e a Livorno. Dall'anamnesi dello stato di salute rileviamo una mutazione genetica accentuata negli
anni duemila: l'attivit si sposta prevalentemente sul versante dei processi penali, dunque sul centro
lombardo, mentre trascura la partecipazione ai Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni
diventa superfluo e marginale, anzi un intralcio, scompaiono Sezioni e Soci. Rileviamo che della mutazione
genetica figlio legittimo il golpe avviato al Congresso di Napoli: un esiguo numero di Soci bypassa le
Sezioni e si autonomina grande elettore e consegna definitivamente le leve del potere economico e
organizzativo in poche mani tutte lombarde (presidente, tesoriere, vertenziere e avvocata). Rileviamo
dunque che con questo abbandono della democrazia e della partecipazione, nonch della tutela delle
Vittime e della prevenzione primaria, si consuma il risolutivo tradimento dei valori storici di Maccacaro. E'
sotto gli occhi di tutti. Alcune Sezioni, tra le superstiti, se ne vanno in silenzio, con gli iscritti. E se il nuovo
verbo dirigente "Meno siamo, meglio stiamo", per completare il golpe al cerchio magico resta il conto
aperto con le due Sezioni che avevano contestato il Congresso opponendo dalla base un alternativo
percorso: rifondativo, partecipato e democratico. Come epurarle? Come eliminarle? Non basta pi
emanare intimidazioni, ammonizioni e diffide (perfino alla Rete Ambientalista che funge meramente da
postino mail). Strumentalizzando la connivente sentenza Solvay, la Sezione di Livorno viene annullata: con
la codarda "conciliazione" viene sputtanata, mentre con il famigerato "newsletter-diktat" le viene
interdetta ogni iniziativa che non sia preventivamente avallata da Caldiroli, in pratica viene commissariata e
viene eliminato Marchi, azzerati i Soci. Ai Soci della Sezione di Alessandria il presidente con un editto
comunica di non ritenerli pi iscritti perch hanno versato solo 10 euro cadauno. Considerando quanti
non si erano pi iscritti per protesta, in regola resterebbe solo la Responsabile: la Sezione di fatto sarebbe
annullata (a cominciare da Balza). Definiti "irregolari nella corresponsione delle quote associative", i Soci
delle due Sezioni sono praticamente azzerati.
In conclusione. Sommando a Livorno ed Alessandria e Ferrara, le Sezioni che con Soci e Referenti hanno
tolto il disturbo senza clamore (Brindisi, Bologna, Torino, Genova, Roma, Marghera, Calabria, Sicilia,
Trentino, Marche, Sardegna ecc.), parliamoci senza perifrasi: dopo il golpe, Caldiroli e sodali stanno
realizzando la scissione .
Per valga una ultima riflessione: addossare il disegno e le responsabilit su una singola persona (l'ultimo
presidente, il socio meno adatto ad un ruolo di garanzia e mediazione) sarebbe un errore di diagnosi: la crisi
dell'Associazione il compendio di una mutazione genetica, tanto profonda che le nostre proposte di
rifondazione si sono infelicemente arenate al Congresso.
Infatti Caldiroli non un isolato golpista. Tramite la Lista che la Rete Ambientalista ha messo a disposizione
dei Soci dopo la soppressione della Lista circolare, ad esempio Eraldo Mattarocci, uno degli autoproposti-
autonominati-autoeletti a Napoli, ci legna di brutto: "" In merito alle questioni sollevate dalla sezione di
Medicina Democratica di Livorno e da Valentino Tavolazzi di Ferrara ricordo a tutti che nel mese di marzo
[esattamente il 22 aprile, N.d.A] a Napoli, si tenuto il Congresso Nazionale di Medicina Democratica, un
congresso assolutamente aperto come costume della nostra Associazione. Il Congresso Nazionale la sede
naturalmente deputata in cui viene stabilita la linea strategica, vengono discusse e possibilmente
ricomposte le divergenze, valutati i limiti del nostro intervento, rinnovato il gruppo dirigente e naturalmente
approvate o respinte modifiche allo statuto. Non mi risulta, essendo stato uno dei delegati al congresso per
la sezione di Savona di MD, che al congresso di Napoli abbiano partecipato n delegati di MD della sezione
di Livorno, n Valentino Tavolazzi di Ferrara e n, tantomeno, Lino Balza con Barbara Tartaglione
nonostante nulla ostacolasse la loro presenza. Visto che, come bene esplicitato da MD di Livorno, il
problema non stato l'impossibilit di inviare delegati, considerato il numero elevato di aderenti che la
sezione vanta, risulta evidente che la scelta di non partecipare stata presa per sminuire e delegittimare la
fase congressuale e per continuare a polemizzare sulle mailing list, danneggiando l'immagine di Medicina
Democratica anzich contribuire a risolverne i problemi. Di conseguenza, visto che non condivido
assolutamente il metodo adottato [da Livorno, N.d.A] per condurre una battaglia politica, non entro nel
merito delle questioni se non per rivendicare il fatto che la decisione di diffidare Balza e Tartaglione [che
non sono di Livorno, N.d.A ] nel continuare la loro opera di demolizione di MD e nel perseverare negli
attacchi personali stata presa dall'assemblea dei soci, dal direttivo intero e non dal solo Caldiroli, al quale
stato affidato il compito di porre in essere qualsiasi decisione utile a far smettere questa opera di
denigrazione della nostra associazione.""
Immediata la replica: "" Caro Eraldo, scrivi 'non entro nel merito delle questioni'. Allora perch pontifichi e
offendi? Entra, Eraldo, nel merito. Fai dei nomi, Tavolazzi- Marchi-Balza-Tartaglione, ma dimentichi che
nessuno di questi parla a titolo personale. Bens per conto dei Soci delle Sezioni, i quali sottoscrivono fior
fiore di verbali e documenti. Entra nel merito, Eraldo, leggiti ad esempio qui sotto, in un clicca qui, le
precise proposte, non proteste, bens proposte. Ti sembrano proposte di demolizione? O sono per la
rifondazione, sulla base dei principi fondativi di Maccacaro, di una Associazione ahinoi ridotta ai minimi
termini numerici e politici. Perch avete rifiutato di porre in discussione quelle proposte? Perch rifiutate
di sottoporle a referendum? Esci dal gregge. Entra nel merito, Eraldo, se sei capace. Rileggiti, qui sotto
riquadrato, nel documento dei Soci delle Sezioni, quale stato il reale iter del Congresso. Ti sembra sia
stato all'insegna della partecipazione e della democrazia? Sai contare solo fino a 23? Oppure c' stato un
vero e proprio golpe? Entra nel merito, Eraldo, se sei capace. Non farti pi imbeccare. Smetti di denigrare i
Soci che, sulla base di analisi assai critiche, hanno formulato proposte precise di rifondazione, fondate sulle
Sezioni. Non sei d'accordo? Perch? Hai di meglio da proporre? Cosa? A cosa punti, ad una scissione?
Ennesima tua scissione. Quei Soci di Alessandria Ferrara Livorno ecc. sono decine, sottoscrittori di verbali e
documenti, e non i quattro che ti fa comodo nominare. Ne vuoi espellere uno, due, secondo lo slogan delle
BR: colpirne uno per educarne cento? Vuoi espellere, in ultima analisi, intere Sezioni? Sezioni prestigiose,
che andrebbero additate come eccellenze. Sezioni che (quelli che tu chiami) 'i problemi veri e impellenti' li
stanno affrontando sul serio sui territori, senza temere paragoni da nessuno, tantomeno prediche da te.
Sezioni che onorano il secondo nome di battesimo Medicina democratica: Movimento di lotta per la salute!
Altro che il lombardo 'Studio legale Medicina Democratica'. Il rischio di 'mutazione genetica' fu
esplicitamente affrontato da Michelangiolo Bolognini e da me gi al Congresso di Brindisi, dieci anni fa.
Quanta brutta acqua da allora scorsa sotto i ponti, mentre tu dormivi. ""
CI OPPONIAMO ALLA SCISSIONE
Mattarocci non scosso dai berlusconiani "editti bulgari" di Caldiroli, contro Alessandria e Livorno. Li
condivide. I Soci, che si riuniscono il 27 agosto 2018 a Rosignano, ne hanno preso atto da tempo. E redigono
un documento che prender il nome di
MANIFESTO DI LIVORNO
Livorno 27 agosto 2018.
Abbiamo analizzato gli atti della presidenza intesi a provocare la scissione dell'Associazione.
Siamo costretti a prenderne atto, in quanto essi si inquadrano in una involuzione storicamente avversata
dalle Sezioni, cio in una "mutazione genetica" accentuata negli anni duemila: la trasformazione da
"Movimento di lotta per la salute" a "Studio legale", a fare cassa ma a scapito della "prevenzione
primaria" e della tutela delle Vittime. L'attivit stata spostata prevalentemente sul versante dei
processi penali, dunque sul centro lombardo, mentre ha sempre pi trascurato la partecipazione ai
Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni territoriali diventato superfluo
e marginale, anzi un intralcio, sono scomparse Sezioni e Soci. Il tradimento di due valori storici di Giulio
Maccacaro -partecipazione e democrazia- stato, a giudizio delle Sezioni, sanzionato al Congresso di
Napoli quando un esiguo numero di Soci ha bypassato le Sezioni e si autonominato "grande elettore" e
ha consegnato definitivamente le leve del potere economico e organizzativo in poche mani (presidente,
tesoriere, vertenziere e avvocata) tutte lombarde e tese a fare quadrato attorno ai propri interessi
personali, per quanto legali.
La scissione, gi avviata con l'esodo silenzioso di Soci e intere Sezioni (liquidato con la battuta "Meno
siamo, meglio stiamo") stata deliberatamente provocata con atti ufficiali nei confronti delle Sezioni che
avevano rivendicato un Congresso di rinascita dell'Associazione: affidando alla democrazia e alla
partecipazione garantite dalle Sezioni quel ruolo dirigente attualmente espropriato da un ristretto
vertice. Con editti e diktat, il presidente ha inteso annullare le Sezioni di Alessandria e Livorno. Una
scissione di fatto. Sulla quale pesa l'elemento soggettivo, cio il presidente, ma non ci nascondiamo che
sia il compendio della storica mutazione genetica descritta.
Pur tuttavia, ci opponiamo a questa scissione.
Troppo cara e preziosa ci la memoria di Giulio Maccacaro.
Invitiamo perci la presidenza a voler comporre con le Sezioni una sorta di armistizio fra centro e
periferie, basato sui seguenti punti.
* Le Sezioni riconoscono la legittimit degli organi dirigenti bench scaturiti dal Congresso contestato.
* Nel Direttivo siedono a pieno titolo i designati (responsabili) dai Congressi di Sezione.
* Il presidente blocca ogni forma di intimidazione, minacce diffide ecc., nei confronti dei singoli e dei
collettivi.
* Il Direttivo apre la discussione sulle modifiche statutarie proposte dai Congressi di Sezione allo scopo di
indire una consultazione fra tutti i Soci (referendum).
* Il presidente revoca all'avvocata il mandato di conciliazione con Solvay per Livorno ed esprime
pubblicamente pieno sostegno a Marchi.
*Il Direttivo d mandato all'avvocato di aprire causa civile per tutte le Vittime Solvay del processo di
Alessandria.
Sulla base di questi punti, invitiamo il Direttivo a partecipare ad una Assemblea nazionale a Livorno l'8
dicembre 2018 (o comunque entro e non oltre la fine dell'anno). Alla quale faranno seguito Conferenze
stampa in tutte le citt.
Abbiamo inoltre deciso che, nel frattempo, le Sezioni proseguiranno liberamente le loro attivit,
trattenendo provvisoriamente in tutto o in parte le quote di iscrizione secondo il volere dei Soci.
Sar realizzata, con una sottoscrizione, una mailing list circolare (cio senza moderatore) in sostituzione
di quella sciaguratamente soppressa. Nell'attesa, si usufruisce del servizio della Rete Ambientalista (che
si ringrazia)
Questo documento sar inviato a tutti i Soci ed ex Soci ed auspicabili proseliti, sperando altrettanto
esercizio ad opera della newsletter del presidente.
Sar pubblicato il libro "Ricordando il Michelangiolo Bolognini" a cura di Maurizio Marchi.
In caso di rigetto dell'invito da parte della presidenza
Nella forma di Federazione nazionale, quali Movimenti di lotta per la salute, secondo i principi di Giulio
Maccacaro le Sezioni si costituiranno come nuova Medicina democratica.
Tramite conferenze stampa e mezzi di comunicazione, le Sezioni e i singoli soci daranno ampia
informazione della deriva autoritaria presa da una superata Medicina Democratica, dopo decenni di
gloriosa attivit a favore dei diritti, dei pi deboli, della libert e della democrazia. Sar avviata una vasta
azione di proselitismo sulla nuova identit per raggiungere finalmente una consistenza degna dell'eredit
di Maccacaro.
IL MANIFESTO DI LIVORNO? QUISQUIGLIE E PINZILLACCHERE.
PARLIAMO INVECE DI SOLDI.
Nessuna sorpresa alla lettura del Verbale del Consiglio Direttivo del 22 settembre 2018, approvato
all'unanimit sotto l'accorta regia di Caldiroli (che ne aveva addirittura anticipato il testo). E' stato rigettato
Il Manifesto di Livorno, pur discusso e sottoscritto da una porzione di Sezioni e Soci certo non irrilevante
nell'Associazione: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze, Genova. In
pi, anche con la presunzione di rappresentare il pensiero dei Soci, troppi, che hanno lasciato l'Associazione
o sono in procinto di farlo.
Sono state rigettati tutti i punti posti come base di armistizio tra centro e periferie: Referendum per una
Medicina democratica fondata sulle Sezioni e non sullo "studio legale", rispetto del dissenso e delle
decisioni delle Sezioni, ricorso contro Solvay per Livorno, apertura processo civile per le Vittime Solvay di
Spinetta Marengo ecc. L'invito ad un confronto l'8 dicembre a Livorno stato rigettato.
Il Manifesto di Livorno, per la rinascita dell'Associazione, per rigenerare la democrazia garantendo un
futuro all'altezza di Giulio Maccacaro e Luigi Mara, stato infatti relegato sbrigativamente, anche da chi in
buona fede, all'ultimo punto dell'ordine del giorno, come fosse una rugiada piuttosto che un nubifragio.
Con la logica dello struzzo, cassato in poche righe sul Verbale. Di cosa hanno invece parlato per ore?
Come riportato sulle 10 pagine del Verbale, hanno discusso di soldi, solo esclusivamente di soldi! Questo
verbale proprio la radiografia della attuale natura di Medicina democratica, della sua mutazione genetica
intervenuta. Infatti, un gruppo di soci, che non era stato eletto dalle proprie Sezioni, e che si "auto eletto"
presidente e direttivo (anzi, escludendo gli unici due eletti delle Sezioni di Livorno e Alessandria), a Firenze
il 22 settembre ha passato tutto il tempo a contare soldi. D'altronde le cifre in Bilancio non sono pi di una
Onlus di volontariato ma imprenditoriali di uno studio legale che incetta indennizzi e parcelle. Il Bilancio
infatti era stato disapprovato, con tanto di Verbali, dai Congressi di Livorno ed Alessandria nel metodo e
nella sostanza. Contestata anche la disinvolta opacit delle autorizzazioni e dei giustificativi dei rimborsi
spese.
Le 10 pagine del Verbale riportano le ore e ore di intrattenimento, come quelli che ballavano sul Titanic:
<<< "Difficolt economiche per presenziare alle riunioni. I costi in particolare per gli spostamenti rendono
difficoltosa la pratica concreta della democrazia". Approvato all'unanimit. Ecco, apprendiamo che la
democrazia non si realizza nel garantire partecipazione e decisioni alle Sezioni, bens "concretamente" nel
rimborsare le spese agli "autoeletti". Alla faccia del volontariato sfoggiato per 40 anni.
<<< "Quanti e quali sono i costi dei due eventi (Luigi Mara e cronicit lombarda) previsti a Milano?"
Nessuna discussione sui contenuti: d'altronde programmi e relatori erano gi stati definiti dall' "Esecutivo"
(organismo peraltro non previsto dallo Statuto). Approvato all'unanimit.
<<< "I costi del contratto a tempo determinato della giornalista che gestisca un Ufficio Stampa". A cosa
serva addirittura una giornalista professionista nella ridotta attivit di una cos minuscola associazione:
nessuno in concreto riesce a chiarirlo, ma d'altronde "l'Esecutivo" aveva gi deciso nome e cognome del
beneficiario. Approvato all'unanimit.
<<< "Come limitare i costi della avversa sentenza Solvay di Rosignano?" Fare ricorso in Appello contro
l'ingiusto verdetto? oppure dichiararsi rei di diffamazione per colpa di quell'incosciente di Maurizio Marchi?
Discussione inutile: "l'Esecutivo" aveva gi concordato un "codicillo" di conciliazione con Solvay: niente
ricorso, basta ad entrambi il sasso in bocca a Marchi e l'azzeramento della Sezione di Livorno. Approvato
all'unanimit.
<<< "Avviare un procedimento civile per risarcire 2.848.450 euro alle 15 Vittime nostre parti offese nel
processo Solvay di Alessandria?" Non se ne parla neanche, costa e inimica Solvay; "l'Esecutivo" l'ha gi
ribadito pi volte: 6 Vittime si accontentino dell'elemosina delle 10mila euro cadauna della sentenza
penale, le altre 9 di niente, e noi ci teniamo ben stretti il nostro malloppo di risarcimenti. Approvato
all'unanimit.
<<< "L'Esecutivo' ripropone, per il 2018, l'importo di 15.000 euro a favore dell'avv. Laura Mara per coprire le
spese dei processi pi lontani nel tempo per i quali stato stilato un elenco e il legale informer via via quali
situazioni pregresse verranno sanate". "Dall'inizio del 2016 mediante l'uso della carta di credito le spese
vive relative alla partecipazione alle udienze vengono coperte nell'immediatezza e sono tracciabili" a cura
dell'"Esecutivo". Approvato all'unanimit.
<<< La "Definizione della quota di iscrizione Soci" impegna -all'unanimit- il maggior numero di ore di
cicalata. Nel dramma si mescola la farsa. Il ridicolo numero dei Soci dopo 40 anni (253 accreditati al
Congresso e, in crescendo, 181 dichiarati attualmente) salirebbe alle stelle se si riducesse la quota di
iscrizione, a 10 euro, magari "a gratis". Venghino venghino siori. I Soci di Medicina democratica, che non
sono mai stati semplici soci bens Attivisti, Militanti, cio protagonisti, non si iscriverebbero perch la quota
di 35 euro (3 euro al mese!) troppo alta? O la verit un'altra e la si nasconde: si Attivisti e Militanti se
sono attive (e non demolite) le Sezioni territoriali dove impegnarsi come Movimento di lotta per la salute,
dove partecipare, dove essere protagonisti fino al Referendum. Solo in questa condizione, di
democrazia/partecipazione, ci si iscrive e si sarebbe disponibili anche a sostenere con 50 euro, anche di pi.
Altrimenti perch dovrei iscrivermi? per fare da spettatore ad una Associazione intenta a suddividere gli
utili della prevalente attivit legale (con tanto di "vertenziere") e ad autocelebrarsi fra pochi intimi? Meno
siamo e meglio stiamo? basta "l'Esecutivo" scaturito da un golpe congressuale?
Per tutte le 10 pagine del Verbale, il consiglio direttivo ha "discettato" di queste faccende di soldi, peraltro
ad avallare decisioni gi prese dall'illegittimo "Esecutivo", anzi da quella parte dell'"Esecutivo" che,
appunto, definitivamente detiene tutte le leve lombarde del potere economico e organizzativo e fa
quadrato attorno ai propri interessi personali, per quanto legali. Come coloro a ballare sul Titanic, si
intrattenuto per ore quello che dovrebbe essere il massimo organismo dirigente di quella Associazione di
Sezioni fondata 40 anni fa da Giulio Maccacaro come "Movimento di lotta per la salute autogestito, che
opera senza fini di lucro esclusivamente attraverso il lavoro volontario e gratuito e le sottoscrizioni dei suoi
associati e simpatizzanti". E il Manifesto di Livorno? Quisquiglie e pinzillacchere. Diceva Tot. Ma Tot era
un comico. Maccacaro uno scienziato e partigiano.
LA " CARTA DI IDENTITA' " DEL
MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE GIULIO ALFREDO MACCACARO
Il Manifesto di Livorno dunque stato dichiarato "irricevibile": nessuno dei punti posti come base di
armistizio tra centro e periferie stato accolto, l'invito ad un confronto l'8 dicembre a Livorno stato
rigettato. Con la logica dello struzzo, stato nel Direttivo attribuito ad una persona mentre era il
collettivo risultato della capillare discussione e della sottoscrizione di una porzione non trascurabile di
Medicina democratica: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze,
Genova. In pi, possedeva anche la presunzione di rappresentare il pensiero dei Soci, troppi, che hanno
lasciato l'Associazione o sono in procinto di farlo. "Irricevibile" non poteva non esserlo per il cerchio magico
che vedeva minacciati i propri tornaconti. Agli altri "autonominati", da novelli Ignavi, bastato infilare la
testa sotto la sabbia come gli struzzi. Non ragioniam di lor, non meritano neppure di essere citati per nome.
Mai pi Maccacaro avrebbe pensato che 40 anni dopo l'Associazione che aveva fondato sarebbe diventata
una macchina di processi per fare soldi.
E cos il 22 settembre 2018 stata consapevolmente e ufficialmente dichiarata la scissione (continua da
pag. 83).
C O N T I N U A
Per prenotare il libro in forma cartacea bisogna comunicare a balzamd@gmail.com di aver fatto un
bonifico di almeno 10 euro su IBAN IT25R0558410400000000002329, oppure su Paypal
lubaja2003@yahoo.it
Tutte le sottoscrizioni saranno, come sempre, interamente devolute alla Ricerca per la cura del
mesotelioma.
&
Medicina democratica
Luci e ombre di un grande protagonista.
Il filo rosso che lega il "sessantotto" alla nascita dell'Associazione di Giulio Alfredo Maccacaro,
e passando per la mutazione genetica, fino alla sua scissione.
La prima parte del libro stata pubblicata l'8/11/18 sul Blog della Rete Ambientalista Movimenti di lotta
per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza. La seconda parte il 15/11. La terza il 22/11. La quarta il
29/11.
Da pag. 73 , quinta parte:
LO SPETTRO DELLA SCISSIONE
A tutti chiaro che la crisi dell'Associazione va al di l dello scandalo dell'attacco congiunto Caldiroli-Solvay
a Marchi e a Livorno. Dall'anamnesi dello stato di salute rileviamo una mutazione genetica accentuata negli
anni duemila: l'attivit si sposta prevalentemente sul versante dei processi penali, dunque sul centro
lombardo, mentre trascura la partecipazione ai Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni
diventa superfluo e marginale, anzi un intralcio, scompaiono Sezioni e Soci. Rileviamo che della mutazione
genetica figlio legittimo il golpe avviato al Congresso di Napoli: un esiguo numero di Soci bypassa le
Sezioni e si autonomina grande elettore e consegna definitivamente le leve del potere economico e
organizzativo in poche mani tutte lombarde (presidente, tesoriere, vertenziere e avvocata). Rileviamo
dunque che con questo abbandono della democrazia e della partecipazione, nonch della tutela delle
Vittime e della prevenzione primaria, si consuma il risolutivo tradimento dei valori storici di Maccacaro. E'
sotto gli occhi di tutti. Alcune Sezioni, tra le superstiti, se ne vanno in silenzio, con gli iscritti. E se il nuovo
verbo dirigente "Meno siamo, meglio stiamo", per completare il golpe al cerchio magico resta il conto
aperto con le due Sezioni che avevano contestato il Congresso opponendo dalla base un alternativo
percorso: rifondativo, partecipato e democratico. Come epurarle? Come eliminarle? Non basta pi
emanare intimidazioni, ammonizioni e diffide (perfino alla Rete Ambientalista che funge meramente da
postino mail). Strumentalizzando la connivente sentenza Solvay, la Sezione di Livorno viene annullata: con
la codarda "conciliazione" viene sputtanata, mentre con il famigerato "newsletter-diktat" le viene
interdetta ogni iniziativa che non sia preventivamente avallata da Caldiroli, in pratica viene commissariata e
viene eliminato Marchi, azzerati i Soci. Ai Soci della Sezione di Alessandria il presidente con un editto
comunica di non ritenerli pi iscritti perch hanno versato solo 10 euro cadauno. Considerando quanti
non si erano pi iscritti per protesta, in regola resterebbe solo la Responsabile: la Sezione di fatto sarebbe
annullata (a cominciare da Balza). Definiti "irregolari nella corresponsione delle quote associative", i Soci
delle due Sezioni sono praticamente azzerati.
In conclusione. Sommando a Livorno ed Alessandria e Ferrara, le Sezioni che con Soci e Referenti hanno
tolto il disturbo senza clamore (Brindisi, Bologna, Torino, Genova, Roma, Marghera, Calabria, Sicilia,
Trentino, Marche, Sardegna ecc.), parliamoci senza perifrasi: dopo il golpe, Caldiroli e sodali stanno
realizzando la scissione .
Per valga una ultima riflessione: addossare il disegno e le responsabilit su una singola persona (l'ultimo
presidente, il socio meno adatto ad un ruolo di garanzia e mediazione) sarebbe un errore di diagnosi: la crisi
dell'Associazione il compendio di una mutazione genetica, tanto profonda che le nostre proposte di
rifondazione si sono infelicemente arenate al Congresso.
Infatti Caldiroli non un isolato golpista. Tramite la Lista che la Rete Ambientalista ha messo a disposizione
dei Soci dopo la soppressione della Lista circolare, ad esempio Eraldo Mattarocci, uno degli autoproposti-
autonominati-autoeletti a Napoli, ci legna di brutto: "" In merito alle questioni sollevate dalla sezione di
Medicina Democratica di Livorno e da Valentino Tavolazzi di Ferrara ricordo a tutti che nel mese di marzo
[esattamente il 22 aprile, N.d.A] a Napoli, si tenuto il Congresso Nazionale di Medicina Democratica, un
congresso assolutamente aperto come costume della nostra Associazione. Il Congresso Nazionale la sede
naturalmente deputata in cui viene stabilita la linea strategica, vengono discusse e possibilmente
ricomposte le divergenze, valutati i limiti del nostro intervento, rinnovato il gruppo dirigente e naturalmente
approvate o respinte modifiche allo statuto. Non mi risulta, essendo stato uno dei delegati al congresso per
la sezione di Savona di MD, che al congresso di Napoli abbiano partecipato n delegati di MD della sezione
di Livorno, n Valentino Tavolazzi di Ferrara e n, tantomeno, Lino Balza con Barbara Tartaglione
nonostante nulla ostacolasse la loro presenza. Visto che, come bene esplicitato da MD di Livorno, il
problema non stato l'impossibilit di inviare delegati, considerato il numero elevato di aderenti che la
sezione vanta, risulta evidente che la scelta di non partecipare stata presa per sminuire e delegittimare la
fase congressuale e per continuare a polemizzare sulle mailing list, danneggiando l'immagine di Medicina
Democratica anzich contribuire a risolverne i problemi. Di conseguenza, visto che non condivido
assolutamente il metodo adottato [da Livorno, N.d.A] per condurre una battaglia politica, non entro nel
merito delle questioni se non per rivendicare il fatto che la decisione di diffidare Balza e Tartaglione [che
non sono di Livorno, N.d.A ] nel continuare la loro opera di demolizione di MD e nel perseverare negli
attacchi personali stata presa dall'assemblea dei soci, dal direttivo intero e non dal solo Caldiroli, al quale
stato affidato il compito di porre in essere qualsiasi decisione utile a far smettere questa opera di
denigrazione della nostra associazione.""
Immediata la replica: "" Caro Eraldo, scrivi 'non entro nel merito delle questioni'. Allora perch pontifichi e
offendi? Entra, Eraldo, nel merito. Fai dei nomi, Tavolazzi- Marchi-Balza-Tartaglione, ma dimentichi che
nessuno di questi parla a titolo personale. Bens per conto dei Soci delle Sezioni, i quali sottoscrivono fior
fiore di verbali e documenti. Entra nel merito, Eraldo, leggiti ad esempio qui sotto, in un clicca qui, le
precise proposte, non proteste, bens proposte. Ti sembrano proposte di demolizione? O sono per la
rifondazione, sulla base dei principi fondativi di Maccacaro, di una Associazione ahinoi ridotta ai minimi
termini numerici e politici. Perch avete rifiutato di porre in discussione quelle proposte? Perch rifiutate
di sottoporle a referendum? Esci dal gregge. Entra nel merito, Eraldo, se sei capace. Rileggiti, qui sotto
riquadrato, nel documento dei Soci delle Sezioni, quale stato il reale iter del Congresso. Ti sembra sia
stato all'insegna della partecipazione e della democrazia? Sai contare solo fino a 23? Oppure c' stato un
vero e proprio golpe? Entra nel merito, Eraldo, se sei capace. Non farti pi imbeccare. Smetti di denigrare i
Soci che, sulla base di analisi assai critiche, hanno formulato proposte precise di rifondazione, fondate sulle
Sezioni. Non sei d'accordo? Perch? Hai di meglio da proporre? Cosa? A cosa punti, ad una scissione?
Ennesima tua scissione. Quei Soci di Alessandria Ferrara Livorno ecc. sono decine, sottoscrittori di verbali e
documenti, e non i quattro che ti fa comodo nominare. Ne vuoi espellere uno, due, secondo lo slogan delle
BR: colpirne uno per educarne cento? Vuoi espellere, in ultima analisi, intere Sezioni? Sezioni prestigiose,
che andrebbero additate come eccellenze. Sezioni che (quelli che tu chiami) 'i problemi veri e impellenti' li
stanno affrontando sul serio sui territori, senza temere paragoni da nessuno, tantomeno prediche da te.
Sezioni che onorano il secondo nome di battesimo Medicina democratica: Movimento di lotta per la salute!
Altro che il lombardo 'Studio legale Medicina Democratica'. Il rischio di 'mutazione genetica' fu
esplicitamente affrontato da Michelangiolo Bolognini e da me gi al Congresso di Brindisi, dieci anni fa.
Quanta brutta acqua da allora scorsa sotto i ponti, mentre tu dormivi. ""
CI OPPONIAMO ALLA SCISSIONE
Mattarocci non scosso dai berlusconiani "editti bulgari" di Caldiroli, contro Alessandria e Livorno. Li
condivide. I Soci, che si riuniscono il 27 agosto 2018 a Rosignano, ne hanno preso atto da tempo. E redigono
un documento che prender il nome di
MANIFESTO DI LIVORNO
Livorno 27 agosto 2018.
Abbiamo analizzato gli atti della presidenza intesi a provocare la scissione dell'Associazione.
Siamo costretti a prenderne atto, in quanto essi si inquadrano in una involuzione storicamente avversata
dalle Sezioni, cio in una "mutazione genetica" accentuata negli anni duemila: la trasformazione da
"Movimento di lotta per la salute" a "Studio legale", a fare cassa ma a scapito della "prevenzione
primaria" e della tutela delle Vittime. L'attivit stata spostata prevalentemente sul versante dei
processi penali, dunque sul centro lombardo, mentre ha sempre pi trascurato la partecipazione ai
Movimenti di lotta sui territori, dunque il ruolo delle Sezioni territoriali diventato superfluo
e marginale, anzi un intralcio, sono scomparse Sezioni e Soci. Il tradimento di due valori storici di Giulio
Maccacaro -partecipazione e democrazia- stato, a giudizio delle Sezioni, sanzionato al Congresso di
Napoli quando un esiguo numero di Soci ha bypassato le Sezioni e si autonominato "grande elettore" e
ha consegnato definitivamente le leve del potere economico e organizzativo in poche mani (presidente,
tesoriere, vertenziere e avvocata) tutte lombarde e tese a fare quadrato attorno ai propri interessi
personali, per quanto legali.
La scissione, gi avviata con l'esodo silenzioso di Soci e intere Sezioni (liquidato con la battuta "Meno
siamo, meglio stiamo") stata deliberatamente provocata con atti ufficiali nei confronti delle Sezioni che
avevano rivendicato un Congresso di rinascita dell'Associazione: affidando alla democrazia e alla
partecipazione garantite dalle Sezioni quel ruolo dirigente attualmente espropriato da un ristretto
vertice. Con editti e diktat, il presidente ha inteso annullare le Sezioni di Alessandria e Livorno. Una
scissione di fatto. Sulla quale pesa l'elemento soggettivo, cio il presidente, ma non ci nascondiamo che
sia il compendio della storica mutazione genetica descritta.
Pur tuttavia, ci opponiamo a questa scissione.
Troppo cara e preziosa ci la memoria di Giulio Maccacaro.
Invitiamo perci la presidenza a voler comporre con le Sezioni una sorta di armistizio fra centro e
periferie, basato sui seguenti punti.
* Le Sezioni riconoscono la legittimit degli organi dirigenti bench scaturiti dal Congresso contestato.
* Nel Direttivo siedono a pieno titolo i designati (responsabili) dai Congressi di Sezione.
* Il presidente blocca ogni forma di intimidazione, minacce diffide ecc., nei confronti dei singoli e dei
collettivi.
* Il Direttivo apre la discussione sulle modifiche statutarie proposte dai Congressi di Sezione allo scopo di
indire una consultazione fra tutti i Soci (referendum).
* Il presidente revoca all'avvocata il mandato di conciliazione con Solvay per Livorno ed esprime
pubblicamente pieno sostegno a Marchi.
*Il Direttivo d mandato all'avvocato di aprire causa civile per tutte le Vittime Solvay del processo di
Alessandria.
Sulla base di questi punti, invitiamo il Direttivo a partecipare ad una Assemblea nazionale a Livorno l'8
dicembre 2018 (o comunque entro e non oltre la fine dell'anno). Alla quale faranno seguito Conferenze
stampa in tutte le citt.
Abbiamo inoltre deciso che, nel frattempo, le Sezioni proseguiranno liberamente le loro attivit,
trattenendo provvisoriamente in tutto o in parte le quote di iscrizione secondo il volere dei Soci.
Sar realizzata, con una sottoscrizione, una mailing list circolare (cio senza moderatore) in sostituzione
di quella sciaguratamente soppressa. Nell'attesa, si usufruisce del servizio della Rete Ambientalista (che
si ringrazia)
Questo documento sar inviato a tutti i Soci ed ex Soci ed auspicabili proseliti, sperando altrettanto
esercizio ad opera della newsletter del presidente.
Sar pubblicato il libro "Ricordando il Michelangiolo Bolognini" a cura di Maurizio Marchi.
In caso di rigetto dell'invito da parte della presidenza
Nella forma di Federazione nazionale, quali Movimenti di lotta per la salute, secondo i principi di Giulio
Maccacaro le Sezioni si costituiranno come nuova Medicina democratica.
Tramite conferenze stampa e mezzi di comunicazione, le Sezioni e i singoli soci daranno ampia
informazione della deriva autoritaria presa da una superata Medicina Democratica, dopo decenni di
gloriosa attivit a favore dei diritti, dei pi deboli, della libert e della democrazia. Sar avviata una vasta
azione di proselitismo sulla nuova identit per raggiungere finalmente una consistenza degna dell'eredit
di Maccacaro.
IL MANIFESTO DI LIVORNO? QUISQUIGLIE E PINZILLACCHERE.
PARLIAMO INVECE DI SOLDI.
Nessuna sorpresa alla lettura del Verbale del Consiglio Direttivo del 22 settembre 2018, approvato
all'unanimit sotto l'accorta regia di Caldiroli (che ne aveva addirittura anticipato il testo). E' stato rigettato
Il Manifesto di Livorno, pur discusso e sottoscritto da una porzione di Sezioni e Soci certo non irrilevante
nell'Associazione: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze, Genova. In
pi, anche con la presunzione di rappresentare il pensiero dei Soci, troppi, che hanno lasciato l'Associazione
o sono in procinto di farlo.
Sono state rigettati tutti i punti posti come base di armistizio tra centro e periferie: Referendum per una
Medicina democratica fondata sulle Sezioni e non sullo "studio legale", rispetto del dissenso e delle
decisioni delle Sezioni, ricorso contro Solvay per Livorno, apertura processo civile per le Vittime Solvay di
Spinetta Marengo ecc. L'invito ad un confronto l'8 dicembre a Livorno stato rigettato.
Il Manifesto di Livorno, per la rinascita dell'Associazione, per rigenerare la democrazia garantendo un
futuro all'altezza di Giulio Maccacaro e Luigi Mara, stato infatti relegato sbrigativamente, anche da chi in
buona fede, all'ultimo punto dell'ordine del giorno, come fosse una rugiada piuttosto che un nubifragio.
Con la logica dello struzzo, cassato in poche righe sul Verbale. Di cosa hanno invece parlato per ore?
Come riportato sulle 10 pagine del Verbale, hanno discusso di soldi, solo esclusivamente di soldi! Questo
verbale proprio la radiografia della attuale natura di Medicina democratica, della sua mutazione genetica
intervenuta. Infatti, un gruppo di soci, che non era stato eletto dalle proprie Sezioni, e che si "auto eletto"
presidente e direttivo (anzi, escludendo gli unici due eletti delle Sezioni di Livorno e Alessandria), a Firenze
il 22 settembre ha passato tutto il tempo a contare soldi. D'altronde le cifre in Bilancio non sono pi di una
Onlus di volontariato ma imprenditoriali di uno studio legale che incetta indennizzi e parcelle. Il Bilancio
infatti era stato disapprovato, con tanto di Verbali, dai Congressi di Livorno ed Alessandria nel metodo e
nella sostanza. Contestata anche la disinvolta opacit delle autorizzazioni e dei giustificativi dei rimborsi
spese.
Le 10 pagine del Verbale riportano le ore e ore di intrattenimento, come quelli che ballavano sul Titanic:
<<< "Difficolt economiche per presenziare alle riunioni. I costi in particolare per gli spostamenti rendono
difficoltosa la pratica concreta della democrazia". Approvato all'unanimit. Ecco, apprendiamo che la
democrazia non si realizza nel garantire partecipazione e decisioni alle Sezioni, bens "concretamente" nel
rimborsare le spese agli "autoeletti". Alla faccia del volontariato sfoggiato per 40 anni.
<<< "Quanti e quali sono i costi dei due eventi (Luigi Mara e cronicit lombarda) previsti a Milano?"
Nessuna discussione sui contenuti: d'altronde programmi e relatori erano gi stati definiti dall' "Esecutivo"
(organismo peraltro non previsto dallo Statuto). Approvato all'unanimit.
<<< "I costi del contratto a tempo determinato della giornalista che gestisca un Ufficio Stampa". A cosa
serva addirittura una giornalista professionista nella ridotta attivit di una cos minuscola associazione:
nessuno in concreto riesce a chiarirlo, ma d'altronde "l'Esecutivo" aveva gi deciso nome e cognome del
beneficiario. Approvato all'unanimit.
<<< "Come limitare i costi della avversa sentenza Solvay di Rosignano?" Fare ricorso in Appello contro
l'ingiusto verdetto? oppure dichiararsi rei di diffamazione per colpa di quell'incosciente di Maurizio Marchi?
Discussione inutile: "l'Esecutivo" aveva gi concordato un "codicillo" di conciliazione con Solvay: niente
ricorso, basta ad entrambi il sasso in bocca a Marchi e l'azzeramento della Sezione di Livorno. Approvato
all'unanimit.
<<< "Avviare un procedimento civile per risarcire 2.848.450 euro alle 15 Vittime nostre parti offese nel
processo Solvay di Alessandria?" Non se ne parla neanche, costa e inimica Solvay; "l'Esecutivo" l'ha gi
ribadito pi volte: 6 Vittime si accontentino dell'elemosina delle 10mila euro cadauna della sentenza
penale, le altre 9 di niente, e noi ci teniamo ben stretti il nostro malloppo di risarcimenti. Approvato
all'unanimit.
<<< "L'Esecutivo' ripropone, per il 2018, l'importo di 15.000 euro a favore dell'avv. Laura Mara per coprire le
spese dei processi pi lontani nel tempo per i quali stato stilato un elenco e il legale informer via via quali
situazioni pregresse verranno sanate". "Dall'inizio del 2016 mediante l'uso della carta di credito le spese
vive relative alla partecipazione alle udienze vengono coperte nell'immediatezza e sono tracciabili" a cura
dell'"Esecutivo". Approvato all'unanimit.
<<< La "Definizione della quota di iscrizione Soci" impegna -all'unanimit- il maggior numero di ore di
cicalata. Nel dramma si mescola la farsa. Il ridicolo numero dei Soci dopo 40 anni (253 accreditati al
Congresso e, in crescendo, 181 dichiarati attualmente) salirebbe alle stelle se si riducesse la quota di
iscrizione, a 10 euro, magari "a gratis". Venghino venghino siori. I Soci di Medicina democratica, che non
sono mai stati semplici soci bens Attivisti, Militanti, cio protagonisti, non si iscriverebbero perch la quota
di 35 euro (3 euro al mese!) troppo alta? O la verit un'altra e la si nasconde: si Attivisti e Militanti se
sono attive (e non demolite) le Sezioni territoriali dove impegnarsi come Movimento di lotta per la salute,
dove partecipare, dove essere protagonisti fino al Referendum. Solo in questa condizione, di
democrazia/partecipazione, ci si iscrive e si sarebbe disponibili anche a sostenere con 50 euro, anche di pi.
Altrimenti perch dovrei iscrivermi? per fare da spettatore ad una Associazione intenta a suddividere gli
utili della prevalente attivit legale (con tanto di "vertenziere") e ad autocelebrarsi fra pochi intimi? Meno
siamo e meglio stiamo? basta "l'Esecutivo" scaturito da un golpe congressuale?
Per tutte le 10 pagine del Verbale, il consiglio direttivo ha "discettato" di queste faccende di soldi, peraltro
ad avallare decisioni gi prese dall'illegittimo "Esecutivo", anzi da quella parte dell'"Esecutivo" che,
appunto, definitivamente detiene tutte le leve lombarde del potere economico e organizzativo e fa
quadrato attorno ai propri interessi personali, per quanto legali. Come coloro a ballare sul Titanic, si
intrattenuto per ore quello che dovrebbe essere il massimo organismo dirigente di quella Associazione di
Sezioni fondata 40 anni fa da Giulio Maccacaro come "Movimento di lotta per la salute autogestito, che
opera senza fini di lucro esclusivamente attraverso il lavoro volontario e gratuito e le sottoscrizioni dei suoi
associati e simpatizzanti". E il Manifesto di Livorno? Quisquiglie e pinzillacchere. Diceva Tot. Ma Tot era
un comico. Maccacaro uno scienziato e partigiano.
LA " CARTA DI IDENTITA' " DEL
MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE GIULIO ALFREDO MACCACARO
Il Manifesto di Livorno dunque stato dichiarato "irricevibile": nessuno dei punti posti come base di
armistizio tra centro e periferie stato accolto, l'invito ad un confronto l'8 dicembre a Livorno stato
rigettato. Con la logica dello struzzo, stato nel Direttivo attribuito ad una persona mentre era il
collettivo risultato della capillare discussione e della sottoscrizione di una porzione non trascurabile di
Medicina democratica: intere Sezioni e decine di Soci, Alessandria, Cecina, Ferrara, Livorno, Firenze,
Genova. In pi, possedeva anche la presunzione di rappresentare il pensiero dei Soci, troppi, che hanno
lasciato l'Associazione o sono in procinto di farlo. "Irricevibile" non poteva non esserlo per il cerchio magico
che vedeva minacciati i propri tornaconti. Agli altri "autonominati", da novelli Ignavi, bastato infilare la
testa sotto la sabbia come gli struzzi. Non ragioniam di lor, non meritano neppure di essere citati per nome.
Mai pi Maccacaro avrebbe pensato che 40 anni dopo l'Associazione che aveva fondato sarebbe diventata
una macchina di processi per fare soldi.
E cos il 22 settembre 2018 stata consapevolmente e ufficialmente dichiarata la scissione (continua da
pag. 83).
C O N T I N U A
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