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Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
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Brutte notizie sul Trattato CETA, Trattato di Libero commercio tra Europa e
Canada
La Presidente Meloni, che a suo tempo si era dichiarata contraria al Trattato, si
rimangia quanto affermato e ci butta in balia delle peggiori Multinazionali.
Se ben ricordate, il Ceta era segnalato all'attenzione degli osservatori per il fatto
che il terribile glifosato viene adoperato come essiccante sul grano, che
certamente non maturerebbe a quelle latitudini e per il diffuso uso di Ogm,
definiti dal nostro "maestro " prof. Gianni Tamino, a suo tempo
europarlamentare dei Verdi, sostanze cancerogene.
Era il 2017 quando Giorgia Meloni tuonava contro il Ceta, l'accordo di libero
scambio tra Ue e Canada. Adottato parzialmente in quell'anno, ha fatto crescere
le esportazioni europee del 26% e quelle italiane del 36%. Ma la nostra
domanda è ....a quale prezzo? A vantaggio di chi?
Ricordiamoci, poi, come più volte spiegato su queste pagine, sia
l'abolizione nei Trattati del principio di precauzione, che a monte protegge i
cittadini dalla commercializzazione di prodotti dannosi alla salute, sia la
presenza nei Trattati dei Tribunali arbitrali,
di cui abbiamo molto discusso, quei Tribunali presenti nei Trattati che tutelano
gli interessi delle Multinazionali e possono permettere che vengano citati in
giudizio gli Stati
La Cgil ha segnalato le deroghe esistenti nell’accordo CETA sulla liberalizzazione dei
servizi pubblici.
Ad esempio, il CETA include una deroga ai servizi resi come funzione sovrana
“nell’esercizio dell’autorità governativa”, un punto controverso.
Ancora più debole e ambigua si configura la posizione espressa dal governo italiano
che, diversamente da quanto hanno fatto altri governi, tra cui quello tedesco, non
esclude in maniera esplicita la liberalizzazione dell’acqua,dei servizi ospedalieri, della
sanità,dei servizi sociali, la raccolta dei rifiuti e l’igiene ambientale.
Canada
La Presidente Meloni, che a suo tempo si era dichiarata contraria al Trattato, si
rimangia quanto affermato e ci butta in balia delle peggiori Multinazionali.
Se ben ricordate, il Ceta era segnalato all'attenzione degli osservatori per il fatto
che il terribile glifosato viene adoperato come essiccante sul grano, che
certamente non maturerebbe a quelle latitudini e per il diffuso uso di Ogm,
definiti dal nostro "maestro " prof. Gianni Tamino, a suo tempo
europarlamentare dei Verdi, sostanze cancerogene.
Era il 2017 quando Giorgia Meloni tuonava contro il Ceta, l'accordo di libero
scambio tra Ue e Canada. Adottato parzialmente in quell'anno, ha fatto crescere
le esportazioni europee del 26% e quelle italiane del 36%. Ma la nostra
domanda è ....a quale prezzo? A vantaggio di chi?
Ricordiamoci, poi, come più volte spiegato su queste pagine, sia
l'abolizione nei Trattati del principio di precauzione, che a monte protegge i
cittadini dalla commercializzazione di prodotti dannosi alla salute, sia la
presenza nei Trattati dei Tribunali arbitrali,
di cui abbiamo molto discusso, quei Tribunali presenti nei Trattati che tutelano
gli interessi delle Multinazionali e possono permettere che vengano citati in
giudizio gli Stati
La Cgil ha segnalato le deroghe esistenti nell’accordo CETA sulla liberalizzazione dei
servizi pubblici.
Ad esempio, il CETA include una deroga ai servizi resi come funzione sovrana
“nell’esercizio dell’autorità governativa”, un punto controverso.
Ancora più debole e ambigua si configura la posizione espressa dal governo italiano
che, diversamente da quanto hanno fatto altri governi, tra cui quello tedesco, non
esclude in maniera esplicita la liberalizzazione dell’acqua,dei servizi ospedalieri, della
sanità,dei servizi sociali, la raccolta dei rifiuti e l’igiene ambientale.