About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
29 nov 23 COP28, NOTAV, Clima, Thissenkrupp, ReCommon, Palestina, GEA, Illich, Cazafeu,
Cecca, Contro guerra, Palazzina LAF, Carcere, Barocchio, Capitale, Attac
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA:
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e
portato nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti
accaduti il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE 2022 STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura
detentiva ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
PROSEGUONO DA MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE
BANCHETTI PER LA RACCOLTA FIRME PER LA DELLA CAMPAGNA "SALVARE
L'ACQUA, SALVARE IL FUTURO"
DAL 27 SETTEMBRE 2023 È ANCHE POSSIBILE FIRMARE ON-LINE.
Leggi le istruzioni qui oppure vai al sito del comune di Torino per FIRMARE ONLINE,
accettati SPID, CIE (carta d’Identità elettronica), TS-CNS (tessera sanitaria e carta nazionale dei
servizi).
ATTENZIONE: La proposta di deliberazione è destinata al Consiglio Comunale di Torino e
vale SOLO la firma di residenti con diritto di voto a Torino.
26 luglio 23 COMUNICATO STAMPA:
“DEPOSITATO IN COMUNE LA PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE”
E TESTO DELLA DELIBERA
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1738-salvare-
lacqua-per-salvare-il-futuro
A questo link:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1HOmnmRpPrsERF8pamWBg4WnG5sm2PMIs/edit#gid=18544
29609 trovate un foglio condiviso dove siete invitati/e a inserire le vostre disponibilità per dare una
mano ai banchetti.
GUARDA LE FOTO DEI BANCHETTI:
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1739-
banchetti-di-raccolta-firme-per-la-delibera-di-indirizzo-a-smat
DA GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE A MARTEDÌ 12 DICEMBRE
Negli Emirati Arabi Uniti
“COP 28: CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI
CLIMATICI”
LE PRE-SESSIONI SI SVOLGERANNO DAL 24 AL 29 NOVEMBRE.
CALENDARIO E WEBCAST DELLA COP 28: https://unfccc.int/COP28/schedule
MAPPA DELLE SEDI DELLA COP 28
https://unfccc.int/sites/default/files/resource/COP_28_MAP_BLUE_ZONE_V5.pdf
IL VERTICE MONDIALE SULL’AZIONE PER IL CLIMA (World Climate Action Summit -
WCAS) si terrà venerdì 1 e sabato 2 dicembre 2023, quando la prima parte del avrà luogo anche un
segmento di alto livello per la presentazione delle dichiarazioni nazionali dei capi di Stato e di
governo….
La ripresa della sessione ad alto livello della COP 28/CMP 18/CMA 5 si terrà dal 9 al 10 dicembre
per ascoltare le dichiarazioni nazionali delle Parti il cui capo di Stato o di governo non ha rilasciato
una dichiarazione nazionale l'1 o il 2 dicembre, e i rappresentanti dei gruppi che si sono registrati e
hanno confermato la volontà di rilasciare una dichiarazione
https://unfccc.int/cop28
VEDI ARTICOLI IN R.S. ALLEGATA
GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
132° SETTIMANA DI INIZIATIVE DAVANTI AL NUOVO PRESIDIO DI SAN DIDERO
NONOSTANTE IL SEQUESTRO perché e' fondamentale continuare a essere presenti nei nostri
momenti fissi nonostante l'attacco al movimento messo in atto dalla questura di Torino
Se il loro obiettivo era quello di impedire i nostri incontri sono ben lontani dall'averlo
raggiunto...anzi !!!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “INDIANI DEL GIOVEDI'”
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 18 Al link : https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_2nF3L5HNQQS8dZC7Nz3ALg
“DISASTRI IDROGEOLOGICI E CAMBIAMENTI CLIMATICI
PERCHÈ L'ENTITÀ DEI DISASTRI SI È ANDATA AGGRAVANDO NEL NOSTRO PAESE?”
videoconferenza della sezione Castelli Romani,
Con l'interventodi:
- Luca Mercalli climatologo e divulgatore
- Michele Munafò, Ricercatore ISPRA, esperto sul consumo di suolo.
- Giovanni Damiani, Biologo, gia' direttore ANPA e presidente GUFI (Gruppo unitario foreste italiane)
- Paolo Berdini, Urbanista e docente universitario emerito.
A cura di Enrico Del Vescovo, presidente della sezione Castelli Romani e consigliere nazionale
dell'associazione ambientalista Italia Nostra.
Contatti: enricodelvesc@gmail.com, 3331135131.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10228068106921306&set=g.798554100187078
ORE 18:30 Piazza Moncenisio 3, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA SUL FUTURO DELL'AREA THYSSENKRUPP
“Quale futuro per l'area Thyssenkrupp?
Sinistra Ecologista organizza un'assemblea aperta per discutere insieme delle proposte avanzate in
Consiglio Comunale, dei tempi di bonifica e di percorsi partecipati di progettazione”.
Evento di Sinistra Ecologista Torino
https://www.facebook.com/events/s/assemblea-pubblica-sul-futuro-/705082378257836/
ORE 18.30 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
BANCHE, ARMI E FOSSILI: TALK CON RECOMMON
Al dibattito parteciperà Daniela Finamore di Recommon.
“BANCHE, ARMI E FOSSILE. CHE LEGAME C’È?
Ne parliamo con @recommon
Mentre a Torino si svolge l’Aerospace and Defense Meeting, approfondiamo i legami tra gli
investimenti delle banche nelle multinazionali del fossile e quelli destinati alle aziende produttrici di
armi. Due facce dello stesso problema.
Il dibattito parte dai lavori di inchiesta realizzati da Recommon, una associazione che lotta contro gli
abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società.
Ingresso libero con tessera ARCI
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/2052834735074544/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3
A[]%7D
ORE 20:30 Libreria Comunardi, Via San Francesco di Paola 6, Torino
"COME SI LIQUIDA UN POPOLO"
Presentazione del libro con l'autrice Diana Carminati, già docente di storia dell'Europa
contemporanea all'Università degli Studi di Torino, dialoga con Marzia Casolari, Associate Professor
Asian History.
“Un lavoro di ricerca sulla situazione dell’attivismo di solidarietà italiano e occidentale per la
Palestina. Potrebbe essere finalmente l’occasione di una discussione seria su quanto si sta facendo per
la causa palestinese”
Evento di Libreria Comunardi
https://www.facebook.com/events/3530447433890771/?ref=newsfeed
ORE 21 Campus Einaudi Aula 4 Lungo Dora Siena, 100, Torino
“CHE GENERE DI ACCADEMIA”
a cura della Compagnia “L’interezza non è il mio forte”, tratto liberamente dal Progetto GeA e
parte delle celebrazioni per il Decennale del CLE Campus Luigi Einaudi
GEA – GENDERING ACADEMIA
https://www.pringea.it/
30 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE 2023
CONVEGNO FINALE PRIN GEA - GEndering Academia Percorsi nell’accademia italiana.
Squilibri di genere e politiche di parità
PROGRAMMA
https://www.pringea.it/wp-content/uploads/Programma-v4.pdf
“La carriera di una donna in ambito universitario, diversamente dal sentire comune, è irta di ostacoli.
Porte da sfondare, produttività da rincorrere, soffitti invisibili, addirittura vecchie zie.
Così quella di una donna, specie con figli, diventa una vera impresa.
Per fortuna l'università ha pensato di mettere a disposizione uno specialista, per sostenere il percorso
femminile offrendo riflessioni, diagnosi, suggerimenti per superare la trappola dei luoghi comuni.
Perché sappiamo come sono le donne... emotive, fragili.
Eddai, dar lor un po' di sicurezza, ci sta”.
Ingresso libero con prenotazione:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfnBJz_BoM3K_d4wwKTOvKA-
jhc0nVaWBMJTrj__bNh141Gmg/viewform
DA VENERDÌ 1 A DOMENICA 3 DICEMBRE
al Centro Martin Luther King presso il Tempio della chiesa Evangelica Battista in Via Mattie a
Meana
XV° CONVIVIO DEDICATO A IVAN ILLICH (Vienna 1926- Brema 2002).
“…..Il suo pensiero che intreccia in modo organico i più diversi campi del sapere saperi spaziando in
svariate epoche, culture e aree geografiche dell’intero pianeta, ci ha unito da diversi anni in una
ricerca serena e conviviale sui problemi del nostro mondo e delle nostre vie personali in un clima di
amicizia di cui Ivan è stato maestro.
La sorpresa ogni volta grande e meravigliosa è l’attualita’ del suo pensiero e della sua critica radicale
del presente, la ricchezza del suo approccio destrutturante gli assiomi di un mondo sempre piu
standardizzato, asettico, povero e totalitario, la sua capacità di aprire nuove vie e possibilita’, a partire
dall’immaginazione, restituendo coraggio e speranza…”
Si potra’ anche pernottare e mangiare presso la sede del convivio.
Per partecipare o avere informazioni sulle spese per il cibo e l’alloggio scrivere
preferibilmente entro il 24 novembre a: convivioillich@tutanota.com
Telefonare o mandare messaggio a 3703263876 - 331 23 05341.
VENERDÌ 1 DICEMBRE
ORE 18:30-21:30 Cazafeu v. Walter Fontan 12 Bussoleno (To)
APERITIVO E PROIEZIONE DEL DOCUFILM "THE VESSEL"
film documentario multinazionale del 2014 scritto e diretto da Diana Whitten ….
Il film si concentra sul lavoro della dottoressa Rebecca Gomperts con la sua organizzazione
"Women on Waves", mentre naviga su una nave intorno al mondo e fornisce aborti in mare a donne che
non hanno alternative legali….”
https://en.wikipedia.org/wiki/Vessel_(film)
Mare in Tempesta- Gli incontri di Cazafeu
https://gancio.cisti.org/event/mare-in-tempesta-gli-incontri-di-cazafeu-1
ORE 19 presso Dopolavoro Askatasuna Corso Regina Margherita 47 , Torino
“LIBERATION PARTY”: CECCA LIBERA
con panini con salamelle e proposta vegana
“Ma soprattutto questo venerdì sarà un giorno di festa perché riabbracceremo finalmente la nostra
compagna Cecca!
Dopo 7 mesi in carcere, questo venerdì Cecca esce dagli arresti domiciliari, dove ha scontato la fine
della sua pena.
Ricordiamo il motivo della detenzione: aver esposto al Tribunale di Torino uno striscione in solidarietà
a una compagna molestata dalle forze dell'ordine durante un'iniziativa in Val Susa, in quel momento
sotto processo.
In questi giorni ancora di più evidenziamo come il potere e le forme della propaganda liberale vogliano
appropriarsi delle istanze contro la violenza di genere e questa vicenda è un esempio della
contraddizione totale in cui sono immerse le istituzioni.
Riabbracciamo Cecca che torna in mezzo a tutti e tutte noi con la voglia di lottare e di non abbassare
mai la testa!”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=662920532683261&set=a.260225986286053
SABATO 2 DICEMBRE
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
91° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 15 Piazza Statuto, Torino
MANIFESTAZIONE "CEASEFIRE NOW! BASTA BOMBE SU GAZA!"
Il percorso previsto: Principe Eugenio - Corso Regina - Porta palazzo - Corso San Maurizio - Via
Rossini - Via Po - Piazza Castello
“….Non possiamo accontentarci di una tregua temporanea: dopo questi 4 giorni di interruzione dagli
attacchi, il governo Israeliano ha già dichiarato che riprenderà l’offensiva.
Offensiva che viene appoggiata anche dal Governo italiano che si è astenuto dalla risoluzione Onu del
28 Ottobre che chiedeva il cessate il fuoco immediato.
Questo appoggio risulta ancora più intollerabile se prese in considerazione tutte quelle voci che si sono
sollevate dalla società civile in sostegno alla popolazione della striscia di Gaza, dalle occupazioni che
hanno coinvolto scuole ed università, agli scioperi di organizzazioni e sindacati, agli appelli per il
cessate il fuoco firmati dai docenti delle università italiane e dall'Ordine dei Medici.
Per questi motivi scendiamo in piazza come società civile per chiedere il cessate il fuoco immediato e la
liberazione di ostaggi e prigionieri, perché è nostro compito in questo momento storico fare pressione sui
nostri governi affinché cessi il massacro in atto.
BASTA CON I BOMBARDAMENTI, BASTA CON L'OCCUPAZIONE”!
L'appello partito dal basso, da semplici cittadini, è stato firmato da:
Gruppo BDS Torino, Progetto Palestina, Associazione Volere La Luna, Maurice GLBTQ, InMenteItaca
APS, Associazione Radici volanti, Moschee di Torino, Gruppo Pensionati Vanchiglietta APS, Scuola per
la pace di Torino, Carovane Migranti
e poi sottoscritto da numeros* organizzazioni e cittadin*.
Andate a questo link se volete aderire all'appello e vedere chi ha aderito: https://shorturl.at/gjmF8
Evento di Karim Metref, Vesna Scepanovic
I https://www.facebook.com/events/223749714074756?ref=newsfeed
ORE 18:30 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
“TALK: CIME BIANCHE”
Ne parliamo con il comitato INSIEME PER CIME BIANCHE
“La montagna è sotto attacco
Dagli escavatori sui ghiacciai al progetto di collegamento intervallivo nel Vallone di Cime Bianche le
montagne valdostane sono minacciate da politica e interessi privati.
È ora di politicizzare e mettere in questione le pratiche predatorie che si mettono in atto sulle Alpi”.
Come sempre, ingresso libero con tessera ARCI!
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/323965367089154
ORE 18.30 al teatro Magnetto, via Avigliana 17, Almese
“PALAZZINA LAF”
“….A partire dall’impatto ambientale dell’Ilva di Taranto sulla vita di tutte le persone che abitano quel
territorio.
Un film che racconta la spietatezza che in quegli anni abitava la più grande acciaieria di tutta Europa.
Palazzina Laf, il luogo dove venivano confinati tutte e tutti quei lavoratori che provavano ad alzare la
testa per rivendicare i propri diritti.
Un film “di parte” com’è stato dichiarato dallo stesso Michele Riondino, un film dalla parte di chi a
causa di quel tipo di sfruttamento ha perso la vita, ha perso i familiari, ha visto i propri figli prima
ammalarsi e poi morire.
Michele Riondino, regista e attore protagonista che ha voluto nel cast un magistrale Elio Germano
nelle vesti dello spietato dirigente Ilva, con loro anche Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni
D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela, con Anna Ferruzzo e con la
partecipazione di Paolo Pierobon.
E poi ancora uno stupendo Diodato che con il suo brano “LA MIA TERRA” ha descritto
perfettamente l’emotività di una terra deturpata nella quale oggi non può ancora esserci pace.
Anche Teo Teardo che ha di nuovo saputo accordare una colonna sonora che racconta una storia di
vita vera e vissuta.
Sarà nelle sale dal 30 novembre e il 2 dicembre, all’interno del Valsusa Filmfest, si terrà la prima
proiezione della Valle di Susa, al Teatro Magnetto di Almese, alla quale parteciperà anche il regista e
interprete Michele Riondino….”
https://www.notav.info/post/palazzina-laf-al-teatro-magnetto-di-almese/
https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/posts/pfbid02vLCMsBQ2bTLhN6AEUL54sj2Xa9wSHcS6
XZLCu3pZfrjtgh2EzciKHBSELrQTXUpgl
DOMENICA 3 DICEMBRE
ORE 10 c/o Spazio Sociale Anarchico Libera di Modena. Via del Tirassegno 7, Modena
“LIBERƏ TUTTƏ !” ASSEMBLEA NAZIONALE ANTICARCERARIA
“Prima assemblea nazionale della costituenda rete contro la repressione e le istituzioni totali.
La rete LIBERARE TUTTI! RETE NAZIONALE CONTRO REPRESSIONE E ISTITUZIONI
TOTALI si pone l'obiettivo di mettere in relazione le realtà che sviluppano una critica, in termini di
analisi e di azione politica, del sistema di controllo, esclusione e confinamento per i soggetti ritenuti
incompatibili con il modello sociale, economico e politico imposto.
Se carcere, cpr, istituzioni post-manicomiali, ma anche forme "soft" di segregazione, come il
sistema di accoglienza, o la militarizzazione di settori come quello scolastico-universitario e
sanitario, sono uno strumento di gestione sociale della marginalità e della "diversità", è necessario
sviluppare un'analisi e un piano di lotta che riesca a comprendere nel dettaglio il loro ruolo e la loro
funzione, per puntare a un loro superamento attraverso ribaltamento dei rapporti sociali”
ORE 13: PRANZO SOCIALE DI AUTOFINANZIAMENTO
per lo sportello settimanale detenuti, detenute e familiari
ORE 14.30: ASSEMBLEA NAZIONALE VERSO IL 4° ANNIVERSARIO DELLA
STRAGE DI MODENA, NOI NON DIMENTICHIAMO…..
Hai bisogno di ospitalità o passaggio? Scrivi via whatsapp al numero 3398520552
PER UN MONDO SENZA CARCERE
Spazio Sociale Anarchico Libera, Consiglio Popolare, Sciopero Italpizza
https://www.facebook.com/events/847454707107069/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 4 DICEMBRE
ORE 18 al SI Cobas in C. Palermo 60, Torino
“SEMINARIO DI AUTOFORMAZIONE SUL “CAPITALE” DI K. MARX”
Il seminario di autoformazione richiederà una partecipazione attiva nel senso che ogni partecipante, a
rotazione relazionerà su capitoli affidati in ogni riunione che si terrà
Il seminario è organizzato dal Sicobas in collaborazione con la Tendenza Internazionalista, oltre che
dal contributo di alcuni compagni di Torino, coscienti che senza la conoscenza della teoria
rivoluzionaria, non può esserci movimento rivoluzionario…
Di seguito i capitoli del 1° libro: PROCESSO DI PRODUZIONE DEL CAPITALE
PROGRAMMA DI MASSIMA DEGLI 8 SEMINARI PREVISTI OGNI LUNEDÌ ORE 18:
https://www.facebook.com/100063454848255/posts/799521745506313/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
ORE 18- 20 on line
“LA FINANZA DEI COMUNI TRA PNRR E IL RITORENO DEL PATTO DI
STABILITA’”
INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
APERTI A TUTTE E TUTTI
VEDERE CALENDARIO CON ARGOMENTI E LINK ZOOM
https://attac-italia.org/calendario-incontri-di-autoformazione-campagna-riprendiamoci-il-comune/
MARTEDI’ 5 DICEMBRE
ORE 19 Presso CUB, corso Marconi 34, 2° piano, Torino
ASSEMBLEA APERTA NOTAV TORINO E CINTURA: VERSO L’8 DICEMBRE
“La seconda riunione aperta dell'assemblea No Tav di Torino e Cintura cade in un momento molto
particolare, ovvero pochi giorni prima dell'8 Dicembre.
L'8 dicembre per noi è una data importantissima perchè ci riporta al 2005, quando una marea di
persone attraversò le strade della Val Susa, riprendendosi i terreni espropriati di Venaus sui quali si
sarebbe dovuto costruire il cantiere del TAV.
Anche quest'anno ci ritroveremo a marciare verso Venaus nella ricorrenza di quella vittoria storica.
Pertanto invitiamo tutte e tutti alla riunione aperta della nostra Assemblea per discutere e organizzarci
insieme in vista della marcia popolare dell'8 dicembre e delle iniziative che si terranno nei giorni a
venire!”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=741345918038939&set=a.470056251834575
ORE 19.30 davanti al presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITA’ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/profile.php?id=100066173425424
MERCOLEDI’ 6 DICEMBRE
ORE 18.45 Davanti al Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
GIOVEDI’ 7 E 14 DICEMBRE
ORE 19.30 Bocciofila Vanchiglietta, Lungo Dora Colletta 39/A, Torino
APERICENA CONVIVIALE
ORE 20.30: “GAZE ON GAZA”
RASSEGNA DI CINEMA PALESTINESE
In collaborazione con Nazra Palestine Short Film Festival e Bds Torino
a seguire DIBATTITO
“In solidarietà con il Palestine Cinema Days - la cui decima edizione avrebbe dovuto svolgersi in
diverse città della Cisgiordania e di Gaza dal 24 ottobre al 2 novembre - e in collaborazione con Nazra
Palestine Short Film e Bds Torino, siamo felici di presentare una rassegna di cinema da e sulla
Palestina.
L'intento è quello di restituire frammenti di resistenza culturale palestinese attraverso l'obiettivo
cinematografico e creare uno spazio di dibattito e dialogo”.
https://www.instagram.com/p/Czct7N2I_X3/
DA VENERDÌ 8 A DOMENICA 10 DICEMBRE
TRE GIORNATE DI LOTTA NOTAV, DIBATTITO, SOCIALITÀ E DI INIZIATIVE AI
CANTIERI.
Prepariamoci tutti ad un lungo fine settimana di unione e lotta!
VENERDI’ 8 DICEMBRE
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI E
IMPOSTE
ORE 12 Piazzale dell’ASSA a Susa
PRANZO RESISTENTE
ORE 13: RITROVO E INTERVENTI
ORE 14: PARTENZA DELLA MARCIA POPOLARE NO TAV DA SUSA A VENAUS
AL TERMINE DELLA MARCIA NAVETTE DA VENAUS A SUSA
“Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No TAV è un momento di ricordo della grande giornata di
lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare
la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione, un Crimine Climatico.
Quest’anno le iniziative in programma, che coincidono anche con la 14^ Giornata Internazionale
contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, permetteranno a tutti noi di marciare insieme lungo i sentieri
e i luoghi della Valle che Resiste e di rafforzare i sentimenti e gli ideali che, da più di 30 anni,
muovono l’opposizione a quest’opera ecocida e devastante.
Ancora una volta questa data ci ricorda che la nostra lotta è più che mai attuale e viva, e rafforza la
nostra solidarietà con le altre lotte nazionali e internazionali.
L‘appuntamento dell’8 dicembre si inserisce inoltre in un quadro mondiale caratterizzato da guerre e
nuovi colonialismi. L’occidente bianco e suprematista continua a voler ridisegnare l’ordine mondiale,
basti pensare allo sterminio in atto del popolo palestinese.
Cresce la produzione e il commercio delle armi mentre gran parte dell’umanità è costretta alla fame e
all’esodo forzato.
Anche il progetto TAV Torino-Lione fa la sua parte in quanto, come infrastruttura TEN-T a duplice
uso civile-militare sarà adatto al trasporto di armi, una prospettiva in sintonia con gli attuali venti di
guerra che stanno determinando la trasformazione dell’industria e della ricerca torinese, prima volte
alla produzione di automobili, a polo bellico.
Oltre i governi e le loro politiche ci siamo noi con i nostri corpi, le nostre idee e la nostra capacità di
vigilare sul territorio….”
http://www.presidioeuropa.net/blog/otto-dicembre-di-lotta-giornata-internazionale-contro-le-goii-huit-
decembre-de-lutte-journee-internationale-contre-les-gpii-8-december-struggle/
SABATO 9 DICEMBRE
ORE 16:30 Circolo Risorgimento, via Giovanni Poggio 16 , Torino
“TORINO CONVERGE: ASSEMBLEA CON IL COLLETTIVO DI FABBRICA EX-
GKN”
“La tappa torinese di questo nuovo Insorgiamo tour sarà un'occasione per socializzare lo stato della
lotta, le prospettive in campo sulla reindustrializzazione dello stabilimento e il nostro contributo
solidale insieme ai lavoratori e alle lavoratrici dell'ex GKN…..
Un appuntamento di convergenza inedita di tutte le realtà solidali del nostro territorio che vorranno
attivarsi sull'azionariato popolare a sostegno della cooperativa GFF creata dai lavoratori e dalle
lavoratrici dell'ex GKN e restare al loro fianco quando scoccherà l'"ora x" dei licenziamenti, a partire
dal 1 gennaio 2024. …”
A seguire, APERITIVO BENEFIT con e per il Collettivo, per parteciparecompilare il seguente
form: https://forms.gle/RQFXUCVw1LKNG5gW8
Per ORDINARE LE CARGO-BIKE del Collettivo di Fabbrica: https://insorgiamo.org/cargo-bike/
Per maggiori info sull'AZIONARIATO POPOLARE a sostegno della reindustrializzazione dal
basso: https://insorgiamo.org/100x10-000/
Se vuoi saperne di più sul piano del fondo finanziario Melrose per licenziare i/le 420 lavoratori/trici
dell'ex GKN e/o sul rischio della SPECULAZIONE IMMOBILIARE che incombe sullo
stabilimento: https://insorgiamo.org/dossier-gkn/
Evento di Comunet - Officine Corsare, Arci Torino
https://www.facebook.com/events/766441828578810
LUNEDÌ 11 DICEMBRE
ORE 18- 20 on line
“COS’È LA FINANZA DI PROGETTO E PERCHÉ È PERICOLOSA”
INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
APERTI A TUTTE E TUTTI
VEDERE CALENDARIO CON ARGOMENTI E LINK ZOOM
https://attac-italia.org/calendario-incontri-di-autoformazione-campagna-riprendiamoci-il-comune/
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/csoa.gabrio
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://www.facebook.com/csa.murazzi89/?locale=it_IT
https://serenoregis.org/appuntamenti/
https://www.facebook.com/serenoregis/?locale=it_IT
https://www.facebook.com/kontiki.torino
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
LUNEDÌ 20 NOVEMBRE SI È SVOLTO IL PRIMO INCONTRO ON LINE DI
AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”:
“CHE COS’È LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E PERCHÉ È CENTRALE PER UNA NUOVA
FINANZA PUBBLICA NAZIONALE E LOCALE”:
La relazione scritta dell'intervento di Marco Bersani è qui: https://attac-italia.org/wp-
content/uploads/2023/11/che-cose-cdp-e-perche-e-centrale_di-marco-bersani.pdf
Qui la registrazione:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLP6gZMzUKvGStCDr7bE0NM_xBfBq5kYMg
DA VENERDÌ 24 A DOMENICA 26 NOVEMBRE SI È SVOLTO AD AVIGLIANA IL
SEMINARIO “SIAMOTERRAVIVA: COME CAMBIARE IL CLIMA E IL SISTEMA”
A cui hanno partecipato:
Lino Balza, Movimento di Lotta per la salute Maccacaro, Michele Boato, Ecoistituto Alex Langer di
Mestre, Lucio Cavazzoni, Good Land, Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele, Libera e Casacomune,
Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel mondo, Fabrizio Dardo,
formatore, Marica Di Pierri, Associazione A Sud, Lorenzo Fioramonti, economista, professore
ordinario di Sostenibilità e direttore dell’istituto per la Sostenibilità, Università di Surrey (UK), membro
del Club di Roma-Fondazione Aurelio Peccei, Enrico Fontana, Legambiente e Libera, Benedetta
Peyron, formatrice, Ermis Segatti, teologo e storico delle religioni, Marina Turi, giornalista e
ricercatrice indipendente, Gael Giraud, economista e gesuita
LA RELAZIONE di Lino Balza, Movimento di Lotta pe la Salute Maccacaro: “ETICA DEL
PROFITTO E SANITÀ PUBBLICA”,
TRASCRIZIONE RELAZIONE: https://www.edocr.com/v/e2xvqboj/bajamatase/relazione-uno-stampa
VIDEO Prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=KI-Rl7D4Ti4
VIDEO Seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=sjt8sbjDja4
27 nov 23 Comunicato di RETE Ambientalista Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la
Pace e la Nonviolenza:
“CAMBIARE IL SISTEMA CAPITALISTICO. E’ POSSIBILE?
…..Lino Balza traeva queste conclusioni al suo lungo ragionamento:
“Cambiare il sistema”: è nel titolo di questo convegno… Cambiare la civiltà del denaro, il
finanzcapitalismo… Bah? Pensare, alla mia età, di veder cambiare questo modello di sviluppo
dominato dal capitale e dalla rendita finanziaria, dal “massimo profitto al minimo costo e nel minor
tempo possibile”?… Bah Pensarlo sarebbe ottimismo della ragione.
Invece sono pessimista: non si tratta solo di modello di sviluppo imputabile ai vertici politici ed
economici e finanziari della società, ma di una cultura e di una pratica che si sono contagiate a tutti i
livelli della vita sociale.
“I poveri stessi – scrive il Papa –cadono nell’inganno di un mondo che non viene costruito per loro”.
E tutti sono gettati in una competizione imposta dal vangelo del denaro.
Apparirei blasfemo all’udito dei credenti se dicessi che la soluzione sarebbe… l’estinzione del genere
umano. Allora mi accontento (“gramscianamente”) dell’ottimismo della volontà, mi accontento,
“nessuno si salva da solo”, di lottare tutti assieme per contrastare, cambiare questo sistema sanitario
e… almeno mettere al bando i Pfas. Non credo più nella rivoluzione, che noi abbiamo fallito…..
Più ottimista, a cambiare questo modello di sviluppo dominato dal capitale e dalla rendita finanziaria,
appare don Luigi Ciotti, alla luce di una esperienza personale unica che lo ha visto fondatore
del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune. (Trascrizione:
https://www.edocr.com/v/bdq1d1qr/bajamatase/ciotti)
Chi meglio di lui può interpretare Laudato sì e Laudato qui, e… contraddire me”.
https://www.rete-ambientalista.it/2023/11/27/cambiare-il-sistema-capitalistico-e-possibile/
27 nov 23 Tutta la newslettera del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
“DISTRUGGI TUTTO, MAMMA, SE DOMANI TOCCA A ME”.
https://groups.google.com/g/acqua-bene-comune-fano/c/zJDbbldw1SE
SABATO 25 NOVEMBRE SI SONO SVOLTE IN ALCUNE CITTA’ ITALIANE
MANIFESTAZIONI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
25 novembre VIDEO DIRETTA AGTW:
“A ROMA LE PROTESTE DI NON UNA DI MENO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”
https://www.youtube.com/watch?v=HBE0hZqY3yc
SABATO 25 NOVEMBRE A TORINO IL CORTEO È ANDATO INGROSSANDOSI LUNGO IL
PERCORSO NEL CENTRO CITTÀ FINO A RAGGIUNGERE 15.000 PERSONE secondo Non
una di meno, 13.000 secondo la polizia.
Molte le famiglie e tanti anche i bambini.
VIDEO Stampa: “25 NOVEMBRE, MIGLIAIA IN CORTEO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA
SULLE DONNE”
Di Daniele Solavaggione
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/25/video/25_novembre_migliaia_in_corteo_per_dire_no_alla_vio
lenza_sulle_donne_il_video_della_protesta-13888818/
25 nov 23 Comitato 23 settembre:
“PERCHÉ IL 25 NOVEMBRE NON SIA SOLTANTO UNA DATA!
Abbiamo in questi giorni assistito all’ennesimo femminicidio, frutto di violenza sistemica perché
trasversale alle classi sociali, alle età e alle epoche storiche.
Mai come oggi siamo immersi in una società violenta per sua intrinseca natura e per la sua necessità
di combattere con ogni mezzo la sua decadenza….
A quando una riflessione dei compagni, un rifiuto esplicito di usare quella falsa libertà che è arbitrio
assoluto, dominante nei rapporti personali?
Questo l’appello di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, e va preso sul serio.
Come va presa sul serio la dimensione politica della violenza sulle donne.
Ma andiamo per punti:
1) Le donne, che questo sistema economico e sociale continua e sempre di più a considerare il pilastro
della famiglia monogamica per la riproduzione di forza lavoro, e al tempo stesso merci da usare o da
buttare se non si adeguano al desiderio di possesso dei loro compagni, sono lasciate sole e sprovviste di
mezzi materiali a fronteggiare situazioni tossiche.
Nei casi di maggiore fragilità, sono relegate ad una condizione di secondo rango nell’accesso
all’occupazione e a salari dignitosi, quindi costrette alla dipendenza economica.
Da qui a cascata le altre conseguenze che le vedono partire svantaggiate materialmente e nella
relazione con l’altro sesso. Uno svantaggio che è troppo spesso accresciuto dall’introiezione dei sensi di
inferiorità, di colpa, o di dedizione alla cura.
2) Sulla stampa si cita la Convenzione di Istanbul sul diritto di qualsiasi individuo a vivere libero dalla
violenza: donne, bambini, anziani e perfino le donne immigrate!
La convenzione cita 3 punti fondamentali: oltre alla prevenzione, la protezione della vittime e la
denuncia e il controllo degli autori…..”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/11/25/25-novembre-perche-non-sia-soltanto-una-data-
comitato-23-settembre/
Comunicato del collettivo femminista palestinese Qumi Centro Culturale Handala Ali di Genova:
“25 NOVEMBRE - GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA
SULLE DONNE:
UNA PROSPETTIVA PALESTINESE
…..Siamo in lutto per il genocidio che sta subendo il popolo palestinese e siamo furiose per il silenzio e
l’indifferenza assordanti di molti femminismi occidentali che, per l’ennesima volta, tacciono sulla
pulizia etnica del popolo palestinese perpetrata da Israele da oltre 75 anni…..
In questo momento di lutto personale e collettivo sentiamo di dover avere la forza e la rabbia per poter
ribadire che il femminismo occidentale e, in particolare, quello italiano, non ci rappresenta. Anzi
riteniamo abbia contribuito negli anni a portare avanti una visione neocoloniale in cui le donne non
occidentali e musulmane sembrano aver bisogno di essere liberate e protette da un femminismo moderno
e secolarizzato, avallando una visione che vede le donne arabe come sottomesse e senza alcuna agency o
capacità decisionale.
È questa la cornice politica, culturale e teorica che impedisce la costruzione di legami realmente
intersezionali, dove la lotta contro il colonialismo di insediamento sionista e quella femminista possono
trovare un comune terreno di rivendicazioni.
La lotta non può che essere praticata contro il duplice assetto oppressivo e dunque sia contro il
violento dominio coloniale, che ha come fine ultimo l’eliminazione della popolazione indigena
palestinese, sia contro la violenza patriarcale e capitalista per la liberazione delle donne, compagne e
sorelle che quotidianamente sono schiacciate su diversi fronti.
Essere donne palestinesi, arabe, musulmane, figlie di diverse diaspore, ci inserisce in un
posizionamento che non viene compreso e ascoltato in Occidente.
Israele per molti rappresenta “l’unica democrazia del Medio Oriente” e la patria dei diritti della
comunità queer e LGBTQIA+, in contrapposizione con una narrazione che schiaccia le donne
palestinesi e arabe come vittime di un sistema barbaro.
Ed è proprio a questa mistificata e inquinata rappresentazione di noi stesse, pregna del più terribile
orientalismo, che decidiamo – a gran voce – di opporci, consapevoli della storia delle nostre lotte.
Quando parliamo del femminismo palestinese, non possiamo commettere l’errore di guardare solo alla
nascita dei nuovi e più recenti movimenti femministi nati anche come risposta al femminismo bianco
liberale che occupa la narrazione pubblica da sempre.
La storia del movimento femminile di resistenza palestinese, infatti, affonda le sue radici agli inizi del
Novecento, quando si cominciava a definire un processo che porterà le donne palestinesi a una
graduale emancipazione sotto diversi aspetti.
Dalla Grande Rivolta degli anni Trenta – dove si assiste alla partecipazione alla lotta armata di uomini
e donne che combattevano insieme – si arriverà poi alla tragedia della Nakba, che dal 1948 vedrà le
donne impegnate in un processo sempre più forte e strutturale di emersione all’interno dello spazio
politico e pubblico.
L’obiettivo era chiaro: da una parte portare avanti, con ogni mezzo necessario, la resistenza contro
l’oppressore sionista, dall’altra sradicare il sistema patriarcale dilagante nella società palestinese,
come in tutte le società del mondo.
È proprio in questa fase che si delineano le basi politiche che faranno da fondamenta ai comitati
popolari femminili che nasceranno poco dopo….”
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0XmyML4AY8A24MEtgjNXWXHCKh1jGVgpV
VC5XkUep1qYJvByCApaEezpfTGXhtAvwl&id=100064811288102&paipv=0&eav=AfZpJpuaEH_f2m
_yu1QuwVlWAcr01Ggt2hNfNptmG9KeP-4ogldbZB4wl4aQpXseoz8&_rdr
25 nov 23 Palestinian Feminist Collective (PFC):
“BATTIAMO IL FEMMINISMO COLONIALISTA NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER
L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
….Per femminismo colonialista ci riferiamo ai discorsi e alle politiche occidentali e coloniali che
utilizzano il linguaggio della liberazione delle donne per giustificare invasioni, genocidi, occupazioni
militari, estrazioni di risorse e sfruttamento del lavoro.
Queste tattiche si sommano per giustificare l’attuale occupazione sionista della nostra patria,
l’espulsione del nostro popolo e la guerra senza fine intrapresa contro la vita dei palestinesi.
Il femminismo colonialista descrive le donne palestinesi come vittime indifese che necessitano di essere
salvate dalla propria cultura, società e religione, considerandole allo stesso tempo donne usa e getta,
minacciose e meritevoli di morte….
Il nostro è un appello all’azione.
Noi, il Collettivo Femminista Palestinese, invitiamo i nostri alleati a:
- Unirsi alla nostra campagna su Twitter per fermare il femminismo colonialista pubblicando le tue
testimonianze sui suoi danni e sul perché dovrebbe essere smantellato.
Usa gli hashtag #shutdowncolonialfeminism e #feministssaynotogenocide e tagga i nostri account sui
social media;
- Rifiutare e denunciare i discorsi femministi colonialisti quando emergono nei media, sul posto di
lavoro e nelle conversazioni private, affermando al contempo che la Palestina è una questione
femminista. Utilizza il toolkit PFC per spunti di discussione e risorse…..
- Organizzare un insegnamento sul femminismo colonialista e sulla Palestina come questione
femminista nella tua comunità. Utilizzare, insegnare e divulgare la nostra crescente lista di letture sul
colonialismo dei coloni e sulla violenza di genere.
- Se sei un’organizzazione femminista, firma la lettera congiunta del Fronte Femminista e del
Collettivo Femminista Palestinese che chiedono la fine del genocidio e un cessate il fuoco
immediato……
- Resta sintonizzato per le azioni e gli inviti in corso man mano che questa campagna si evolve. Segui i
nostri account sui social media @palestinianfeministcollective.
Per saperne di più su come il femminismo coloniale viene utilizzato come arma contro i palestinesi e
sulle intersezioni tra violenza sessuale, di genere e coloniale di insediamento, dai un’occhiata a questa
selezione di letture…..”
https://palestinianfeministcollective.org/shut-down-colonial-feminism-2023/
SABATO 25 NOVEMBRE AL PIAZZALE DEL PRESIDIO DI SAN DIDERO SI È
SVOLTA UNA CONFERENZA STAMPA NOTAV riguardo l’allargamento del cantiere in
Clarea e il sequestro dei presidi No Tav di San Didero e dei Mulini e per lanciare la grande marcia
popolare dell’8 dicembre.
Dopo la conferenza stampa le donne No Tav sono avvicinate ai cancelli del cantiere di San Didero
per un cacerolazo contro la violenza sulle donne e sulla terra.
Chi semina vento raccoglie tempesta, I No Tav non si fermano!
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02pKYMnhfxgF7KSLdDreQbJGpQqBgiwTHxaT
yqRUxSGxv7uQGHo28owZe9mCPyMS3l&id=100063995045494&paipv=0&eav=AfZ4NSwuMfOEmo
kq5jQDZsEpt10YhVzZCVLvKIc0U9dbRaaZmCrbD8daRRmYzj7v8lY&_rdr
VIDEO DIRETTA CONFERENZA STAMPA:
https://www.facebook.com/notav.info/videos/721840209501909
25 Nov23 San Didero CONFERENZA STAMPA SUI PRESIDI SEQUESTRATI
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/uR8GsVWZaSS5agSj7
23 nov 23 Radio Frejus:
“INTERVISTA CON LOREDANA BELLONE SEQUESTRI E SIGILLI AI MULINI IN VAL
CLAREA E AL PRESIDIO NO TAV DI SAN DIDERO che ci ha fatto il punto della situazione in
merito ai sequestri e sigilli apposti all’area dei Mulini in Val Clarea e al Presidio No Tav di San
Didero in questi ultimi giorni.
Riascoltare l’intervista completa:
https://www.radiofrejus.it/sequestri-e-sigilli-ai-mulini-in-val-clarea-e-al-presidio-no-tav-di-san-didero-
intervista-con-loredana-bellone/
24 No 23 NOTAV Info:
“UN MERCATO CONTADINO PIÙ VIVACE DEL SOLITO A SAN DIDERO
di Daniela Bezzi
…E dunque il Popolo NoTav non ha alcuna intenzione di farsi intimidire, né stare in silenzio.
Lo ha confermato ieri, con un’ intervista a Radio Frejus, anche Loredana Bellone, ex sindaca (per ben
tre mandati) di San Didero, e sempre attivissima come Consigliera Comunale….
Ma per tornare al Presidio di San Didero, che il Movimento NoTav aveva via via costruito e
costantemente animato di iniziative, in risposta a quell’odiosa occupazione militare che dall’aprile del
2021 aveva trasformato in permanente fortino quell’unico polmone verde in bassa valle: “non era
soltanto un luogo di aggregazione, per le nostre cene, pranzi, riunioni, iniziative anche culturali.
Era un punto importante anche per gli agricoltori, i titolari dei banchetti che ogni sabato mattina
convergono su questo piazzale, che non dimentichiamo oltre a essere spazio pubblico, è anche l’unico
punto-vendita esistente sul nostro territorio, visto che il piccolo Comune di San Didero non ha negozi.
Per cui dai servizi igienici, alla possibilità di ristoro, che so una bibita fresca d’estate o una tazza di thè
in inverno… a questo serviva anche il Presidio: a rendere tutto più umano, conviviale, persino solidale,
per chi magari non poteva permettersi un pasto caldo e qui trovava anche degli amici con cui parlare.
Per non dire del Punto Informativo, regolarmente autorizzato dalla nostra Amministrazione
Comunale: non c’è dubbio che si è trattato di una gravissima forzatura, oltre che di un attacco in piena
regola al diritto di riunione e alla libertà di circolazione
L’altra mattina per esempio, era una bella giornata e nonostante l’aria che tira alcuni hanno voluto
osservare la ‘tradizione’ del pranzo del giovedì.
Erano una ventina, e c’era un gran vento, che ha fatto volar via i sigilli dalla roulotte.
Qualcuno (più che altro le donne presenti in effetti) si è azzardat* a utilizzare la toilette perché altro
non c’era… e prontamente si è presentata la Digos, con richiesta di documenti ai pochi rimasti, non è
accettabile…..”
https://www.notav.info/post/un-mercato-contadino-piu-vivace-del-solito-a-san-didero/
DOMENICA 26 NOVEMBRE ERA PREVISTO UN PRANZO AL SACCO AL
PRESIDIO NOTAV DEI MULINI per ribadire la libertá di attraversare il territorio e la
determinazione nel difenderlo contro l’ennesima devastazione causata dall’ennessimo allargamento
del cantiere di Chiomonte,
Le forze dell'ordine bloccano i e le No Tav nelle vigne che circondano i Mulini impedendo loro di
accedere al sentiero gallo romano che passa intorno al Presidio!
I/le No Tav, nonostante l'ingente presenza delle forze dell'ordine, attraversando i sentieri della Val
Clarea, hanno raggiunto alcune case della Borgata Mulini messe sotto sequestro!
LA VAL CLAREA È NO TAV!
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0KsmKSRszfms5NNgXqQiHq26K4b7bjop3CnW
S3WW3jQqt57sr7PtjJYNzM3u7aaFJl&id=1641158081&sfnsn=scwspmo&paipv=0&eav=AfZFyF5_-
o1BtUE6XWFxyZfBidHnVJFsY9VEg37R2f7_MNGsuaf2Rh_kA-bPme_zlHc&_rdr
DOMENICA 26 NOVEMBRE A TORINO INCONTRO CON ILAN PAPPÈ PERE LA
PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO “10 MITI SU ISRAELE”
Nonostante gli oltre 200 posti a disposizione, è stata raggiunta la capienza massima in fretta,
abbiamo richiesto l'apertura di una seconda sala ma non era sufficiente neanche quella.
VIDEO DIRETTA: https://www.facebook.com/BDSTorino/videos/1994688924240739
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE. DOPO 52 GIORNI DI ATTACCHI ISRAELIANI CONTRO
LA STRISCIA DI GAZA, LE VITTIME SONO PIÙ DI 15.000, di cui 6.150 bambini e
4.000 donne, oltre a un numero indicibile di cadaveri sparsi per le strade.
Sotto le macerie si trovano anche circa 7.000 dispersi, tra cui 4.700 bambini e donne.
La dichiarazione rileva che, tra i palestinesi morti, ci sono 207 membri del personale medico, 26
membri delle squadre di soccorso della protezione civile e 70 giornalisti.
Sono rimasti feriti anche più di 36.000 altri palestinesi, il 75% dei quali bambini e donne.
28 nov 23 Infopal:
“IL BILANCIO DELLE VITTIME DEGLI ATTACCHI ISRAELIANI A GAZA SUPERA LE 15.000
UNITÀ
….Per quanto riguarda gli edifici residenziali, si afferma che quasi 50.000 unità abitative sono state
completamente distrutte oltre a quasi 240.000 gravemente danneggiate.
Un totale di 88 moschee sono state completamente distrutte e altre 174 parzialmente, dai
bombardamenti israeliani su Gaza, oltre a tre chiese prese di mira…..”
https://www.infopal.it/il-bilancio-delle-vittime-degli-attacchi-israeliani-a-gaza-supera-le-15-000-unita/
“I DUE PILASTRI DI ISRAELE, E IL LORO COLLASSO
Di Ilan Pappé (agosto 2022 su “The Palestine Chronicle)
La legittimità di Israele – di più, la sua stessa possibilità di sopravvivenza – poggia su due pilastri
principali.
Primo, il pilastro materiale, che comprende la sua forza militare, le competenze high-tech e un solido
sistema economico.
I succitati fattori consentono allo Stato di costruire una forte rete di alleanze con Paesi che vorrebbero
beneficiare di ciò che Israele ha da offrire: armi, cartolarizzazione, attrezzatura per lo spionaggio,
conoscenza high-tech e sistemi modernizzati di produzione agricola.
In cambio, Israele non chiede solo denaro, ma anche un supporto alla propria immagine
internazionale in erosione.
Secondo, il pilastro morale. Questo aspetto era particolarmente importante agli albori del progetto
sionista e dell’essere Stato di Israele.
Israele ha venduto al mondo una duplice narrazione: primo, che la creazione di Israele era l’unica
panacea per l’antisemitismo, e secondo, che Israele è stato costruito in un luogo che apparteneva
religiosamente e culturalmente al popolo ebraico.
La presenza di una popolazione indigena, il popolo palestinese, è stata inizialmente negata del tutto;
poi, è stata sminuita. E quando l’esistenza dei palestinesi fu in ultimo riconosciuta, fu presentata come
una sfortunata coincidenza.
Poi Israele, l’autoproclamata “unica democrazia del Medio Oriente”, si è autodefinito un generoso
pacificatore disposto a risolvere il problema offrendo “concessioni” sul suo presunto diritto all’intera
Palestina storica…..
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/11/25/i-due-pilastri-di-israele-e-il-loro-collasso-ilan-pappe/
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE ALLA FABBRICA DELLE E A TORINO SI È SVOLTO IL
CONVEGNO “PALESTINA. LA GUERRA, L'INFORMAZIONE, LA POLITICA”
VIDEO CONVEGNO: https://www.youtube.com/watch?v=XlUu_KqPXBc
AVVISO per problemi tecnici l'audio dei primissimi minuti è pessimo.
INTERVENTI AL MINUTO Iniziare da 07:35 (vedi nota):
05:39 Francesco Pallante (7:35 con audio)
21:41 Alessandra Algostino
36:16 Tomaso Montanari
58:34 Marco Revelli
01:23:41 dal pubblico
01:48:32 replica Francesco Pallante
01:49:00 replica Tomaso Montanari
01:52:52 replica Marco Revelli
01:57:59 replica Alessandra Algostino
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE SI È SVOLTA LA 28° UDIENZA DEL PROCESSO PER
ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CONTRO ESPONENTI DEL MOVIMENTO NO
TAV, dei centri sociali Askatasuna e Murazzi, dello Spazio Popolare Neruda.
28 Nov 23 NOTAV Info:
“PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CONTRO IL MOVIMENTO NO TAV
RINVIATO A SETTEMBRE 2024
….Il primo importante aggiornamento è che, nell’udienza di oggi 28 novembre, il collegio giudicante
harinviato il processo al 19 settembre 2024, a causa di un impedimento personale di uno dei giudici.
Tutto il calendario delle udienze fino ad oggi fittissimo, una a settimana, è slittato di 10 mesi.
Vista l’inusuale fretta che ha caratterizzato questo processo dal suo inizio e le numerose anomalie che
contraddisitinguono ormai il Tribunale di Torino, questo rinvio ci sembra rappresentare un importante
segnale oltre a riportare il percorso processuale a ritmi “normali”.
Non è infatti inusuale che processi anche importanti, si dilunghino negli anni, ciò che non ci sembra
normale è quando si intraprendono corsie preferenziali per concludere alcuni processi prima di altri,
cosa ormai tristemente nota per gli iter giudiziari a carico del Movimento No Tav e dei movimenti
sociali torinesi….. Ricordiamo quindi che l’operazione dalla quale è scaturito questo processo,
ridicolmente denominata “Sovrano”, non abbia mai portato i frutti desiderati dai suoi ideatori: arresti
di massa, sequestri e sgomberi non sono mai stati firmati dal Gip o dal Tribunale, indebolendo fin da
subito l’opera di criminalizzazione voluta dalla Questura….
Il recente sequestro preventivo dei presidi notav dei Mulini e di San Didero lo dimostra platealmente.
Addirittura si arriva a ritardare un’ordinanza esecutiva per far coincidere il sequestro dei Mulini con
l’allargamento del cantiere di Chiomonte.
Un’operazione ai margini della legalità che da ben l’idea della disperazione che si respira in certi
ambienti di fronte alla tenacia della resistenza popolare al Tav….”
https://www.notav.info/post/processo-per-associazione-a-delinquere-contro-il-movimento-no-tav-
rinviato-a-settembre-2024/
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE SI E’ SVOLTO DAVANTI ALL’OVAL LINGOTTO A
TORINO UN PRESIDIO “NO ALL’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS!”
“NO ALLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO, NUOVO POLO BELLICO A TORINO!” organizzato
dall’Assemblea Antimilitarista di Torino, con la partecipazione anche di gruppi ambientalisti
TG R del 28-NOV-2023 ore 1930
https://youtu.be/T4eLA2SBBvg
29 nov 23 Anarres:
“TORINO. BLOCCATI I MERCANTI D’ARMI!
Il 28 novembre era la giornata di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato
dell’industria bellica aerospaziale.
Un evento a porte chiuse, riservato ai maggiori produttori a livello mondiale, ai rappresentanti di
governi, forze armate e compagnie di contractor.
L’appuntamento per gli antimilitaristi era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente
schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti a questa convention, fiore all’occhiello della
lobby armiera subalpina.
Gli antimilitaristi armati di striscioni e cartelli sin dalle 12 hanno occupato la strada davanti al cancello
del centro congressi.
Dopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia.
I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno
al Lingotto.
Per la prima volta dopo 18 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi.
Il blocco è stato tenuto per oltre due ore, in modo che nessuno passasse dalla porta principale.
Durante il blocco si è tenuta un’assemblea, dove, al di là del forte entusiasmo per la riuscita dell’azione
di contrasto, si è ribadito l’impegno a continuare la lotta contro l’industria e il mercato delle armi.
Dopo due ore di blocco gli antimilitaristi si sono mossi in corteo verso la passerella pedonale alla quale
si erano appena appesi tre attivisti di Extinction Rebellion, per dare solidarietà agli ecologisti…..”
https://www.anarresinfo.org/torino-bloccati-i-mercanti-darmi/
MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE CINQUE ATTIVISTE DI EXTINCTION REBELLION
E FRIDAYS FOR FUTURE HANNO OCCUPATO IL TETTO DELL'OVAL TORINO.
“Imbragate e in sicurezza si sono appese a decine di metri da terra,
Sotto di loro, una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e della difesa.
"Ci troviamo in un momento storico in cui le alluvioni, le tempeste, le ondate di calore provocano sempre
più vittime. Anche qui, in Italia, in Piemonte” riporta Mang.
“Non è più accettabile che banche e governi continuino a investire denaro nella direzione opposta, in
guerre distruttive e in progetti di colonizzazione di altri ambienti terresti"
È il momento di urlarlo, tutte insieme. Nelle scuole, nelle università, nelle piazze di ogni città. Se
necessario, anche sul tetto degli edifici.
Rompiamo il silenzio. Ribelliamoci per la vita”
https://www.facebook.com/100069976805170/posts/651324013876820/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
7 nov 23 Petizione Oxfam Italia:
“#LAGRANDERICCHEZZA”
…..la ricchezza posseduta dallo 0,1% degli italiani più ricchi, poco meno di 50.000 persone, è circa tre
volte superiore a quella nelle mani della metà più povera della popolazione (25 milioni di italiani)….
FIRMA LA PETIZIONE #LAGRANDERICCHEZZA E CHIEDI ALL’UNIONE EUROPEA
L’INTRODUZIONE DI UN’IMPOSTA EUROPEA SUI GRANDI PATRIMONI.
Se applicata ad esempio a quei 50 mila italiani più ricchi, con un patrimonio netto al di sopra dei 5,4
milioni di euro, l’imposta potrebbe produrre risorse fino a 16 miliardi di euro all’anno!
Redistribuiamo questa grande ricchezza per il bene di TUTT*!”
https://www.oxfamitalia.org/lagrandericchezza/?utm_source=ilfatto&utm_medium=organico&utm_camp
aign=lagrandericchezza
FIRMA: https://eci.ec.europa.eu/038/public/#/screen/home
26 nov 23 Comunicato Attac :
“A 16 ANNI DALLA TRAGEDIA DELLA THYSSENKRUPP
IL 6 DICEMBRE PROSSIMO RICORRE IL 16° ANNIVERSARIO DEL ROGO DELLA
THYSSENKRUPP in cui perirono 7 operai.
Di quel complesso siderurgico rimangono le strutture abbandonate, l’inquinamento del suolo da
idrocarburi e della falda idrica da cromo esavalente, tossico e cancerogeno.
Il Tribunale di Torino ha accertato e condannato i responsabili ma il Comune di Torino – e gli altri Enti
pubblici competenti – non hanno ancora fatto valere l’obbligo di legge “chi inquina, paga”.
Nulla si sa di eventuali interventi di risanamento.
Ancora nel gennaio scorso la nuova proprietà AST – subentrata alla Thyssen – ha chiesto una proroga
per la presentazione del Piano di Bonifica, che la Città di Torino ha concesso fino a giugno 2023.
Quel Piano è stato consegnato?
Che cosa prevede, in quanto tempo, a quali costi?
Perché il sindaco Lo Russo, primo responsabile della sanità di Torino, non parla? ….
Se il 6 dicembre prossimo ricorda ancora qualcosa agli amministratori della nostra città, ci risparmino
le parole di circostanza che a 16 anni da quella tragedia sarebbero intollerabili e mettano le carte in
tavola: dati sullo stato di inquinamento attuale, caratteristiche della bonifica (totale o parziale?) sia
dagli idrocarburi sia dal cromo esavalente, da compiere in quanti anni, a spese di chi.
LA CITTADINANZA DEVE SAPERE”
https://www.attactorino.org/index.php/le-campagne-di-attac/prgto/area-thyssenkrupp/768-a-16-anni-
dalla-tragedia-della-thyssenkrupp
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
http://www.presidioeuropa.net/blog/ - https://www.notav-valsangone.eu/ -
https://www.facebook.com/notav.rivalta - https://www.controsservatoriovalsusa.org/ -
www.ambientevalsusa.it - http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2-
https://www.facebook.com/notavtorino.org/- https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV (centro di documentazione Emilio Tornior): www.traccenotav.org
ALTRI AGGIORNAMENTI:
TG Vallesusa : https://tgvallesusa.it/
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Maverick. Opinioni senza marchio: https://sitofsalmoni.wixsite.com/website
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://www.invictapalestina.org/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
20 nov 23 Oxfamitalia:
“CLIMA, L’1% PIU’ RICCO DEL PIANETA INQUINA QUANTO DUE TERZI
DELL’UMANITA’
….Nel 2019, l’1% più ricco per reddito della popolazione mondiale è stato responsabile di una quota di
emissioni di CO2, pari a quella prodotta da 5 miliardi di persone, ossia due terzi dell’umanità.
Parte da questa fotografia l’allarme che abbiamo deciso di lanciare con un nuovo rapporto – realizzato
in collaborazione con lo Stockholm Environment Institute (SEI) – a pochi giorni dall’inizio della
Cop28 sul clima di Dubai.
Il vertice annuale delle Nazioni Unite, in programma dal 30 novembre al 12 dicembre, che si pone
l’obiettivo di affrontare le sfide sempre più evidenti legate alla crisi climatica.
Quello che ci troviamo di fronte è infatti uno scenario desolante: le emissioni di cui è responsabile l’1%
più ricco del pianeta rischiano di causare 1,3 milioni di vittime a causa degli effetti del riscaldamento
globale, la maggior parte entro il 2030.
Vittime che si potrebbero evitare con un radicale e immediato cambio di rotta. In primo luogo
rispettando l’obiettivo cruciale di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi,
rispetto al periodo preindustriale. Cosa che ancora una volta rischia di rimanere un miraggio….
Bastano alcuni dati per fotografare il contesto attuale:
nel 2019, l’1% più ricco del pianeta (77 milioni di persone) è stato responsabile del 16% delle
emissioni globali di CO2 derivanti dai consumi, una quota superiore a quella prodotta da tutte le
automobili in circolazione e degli altri mezzi di trasporto su strada; a sua volta il 10% più ricco
della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni globali;
in Italia, lo stesso anno, il top-10% emetteva il 36% in più rispetto al 50% più povero della
popolazione;
chi fa parte dell’1% più ricco per reddito inquina in media in 1 anno quanto inquinerebbe in 1.500
anni una persona appartenente al restante 99% dell’umanità;
ogni anno, le emissioni di questi super-ricchi annullano di fatto la riduzione di emissioni di CO2
derivanti dall’impiego di quasi un milione di turbine eoliche;
nel 2030, le emissioni di carbonio dell’1% più ricco saranno 22 volte superiori al livello compatibile
con l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C, stabilito con l’Accordo di
Parigi sul clima….
Tra le proposte avanzate da Oxfam, per rispondere alla necessità di dare una risposta sia alla crisi
climatica, che all’acuirsi dei divari economici e sociali, figura l’introduzione di un’imposta progressiva
sui grandi patrimoni, a carico di chi è al vertice nelle nostre società – come lo 0,1% dei cittadini più
ricchi – e cui sono associate emissioni più elevate.
Proposta su cui è in corso la raccolta firme #LaGrandeRicchezza….“
https://www.oxfamitalia.org/clima-quanto-inquinano-i-super-ricchi/
29 nov 23 Economia circolare:
“AL VIA LA COP28 NEGLI EMIRATI ARABI. COSA C’È DA SAPERE
Dal 30 novembre al 12 dicembre riapre i battenti l'annuale Conferenza delle Nazioni Unite sui
Cambiamenti Climatici, la ventottesima dalla sigla dell'UNFCCC.
Quest'anno le delegazioni negoziali si ritroveranno a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il che è di per
sé un pessimo presagio per i destini di questa Cop
Marica Di Pierri
La decisione di svolgere la Cop28 nell’emirato del Golfo – 7° produttore al mondo di petrolio, 5°
produttore di gas e 6° paese per emissioni di Co2 pro-capite, la cui economia è saldamente ancorata allo
sfruttamento di combustibili fossili – è stata da principio fonte di perplessità….
Altro elemento di preoccupazione riguarda la possibilità di una massiccia presenza di lobbisti delle
compagnie fossili, facilitati dalla scelta della presidenza.
Già a Sharm el-Sheik era stato osservata e denunciata la presenza di un gran numero di lobbisti, circa
600, con un aumento del 25% rispetto alla media.
Il rischio, concreto, è che le Cop diventino per le compagnie fossili una grande occasione per
negoziare, parallelamente ai negoziati climatici, accordi multilaterali con i governi proprio sullo
sviluppo di progetti oil&gas.
Grandi assenze e il forfait all’ultimo minuto del Papa
I dati sulle presenze indicano l’arrivo di oltre 70mila delegati, il che renderebbe quella di Dubai una
delle Cop più grandi mai celebrate.
Oltre al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, strenuamente impegnato sulla questione
climatica, e alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen sono attesi oltre 160 capi di
Stato e ministri da tutto il mondo, tra cui il primo ministro indiano Modi, il presidente del Brasile Lula,
il premier inglese Sunak e Re Carlo III. Sarà presente anche la presidente Meloni….
Dopo due anni continuativi di presenza, questa volta Biden, impegnato sulla campagna per le
presidenziali e sulla guerra in Medio Oriente, si accontenta di inviare l’inviato speciale per il clima
John Kerry.
Anche la Cina sarà rappresentata dall’inviato speciale Xie Zhenhua, che con Kerry dovrebbe aver già
discusso un pre-accordo di cooperazione nel corso della recente visita di Jinping negli Usa….
Nella tarda serata di ieri il Vaticano ha annunciato l’annullamento del viaggio di Papa Francesco a
Dubai per la Cop28.
Nel tweet di Tv2000, la rete della Conferenza Episcopale Italiana, si legge che “la richiesta è venuta
dai medici che lo curano per lo stato influenzale e l’infiammazione delle vie respiratorie”.
Papa Francesco, si legge ancora, “con grande rammarico ha accettato”. …..
Sarebbe stata la prima volta per un pontefice, con il chiaro intento di ribadire la volontà dell’inquilino
della Santa Sede di spingere per una azione climatica condivisa….”
https://economiacircolare.com/cop-28-dubai-emirati-arabi-clima/
26 nov 23 FQ:
“OSTAGGI, SECONDO SCAMBIO ISRAELE: “LI RIAVREMO TUTTI”
IL MINISTRO GALLANT: “L’ASSEDIO CONTINUA” - Hamas ora minaccia forfait: “Violato il
patto”, poi cede a Qatar ed Egitto. Folla a Bibi: “Dimettiti”
Di Alessia Grossi
“Gli ostacoli sono stati superati grazie alla mediazione qatariota-egiziana e lo scambio sta per
avvenire”. Sono le 21 di ieri, ore israeliane, le 20 italiane quando un tweet del ministro degli Esteri del
Qatar conferma che 39 palestinesi e 13 israeliani verranno rilasciati, oltre a 7 stranieri, come da
programma.
Ad aver ritardato la consegna è stato Hamas convinto che Israele abbia violato i termini dell’accordo
di tregua.
La notizia viene confermata un’ora dopo dalla tv israeliana Kan.
A funzionare, alla fine, pare essere stata la pressione di Qatar, Egitto, Usa e a sorpresa anche l’Iran,
che rivendica un ruolo nel rilascio degli ostaggi thailandesi di venerdì.
Senza l’impegno dei quali, per un giorno intero, il secondo dei 4 stabiliti per la tregua, poi portati a 5,
si è rischiato di veder saltare la fragile interruzione dei conflitti che serve non solo allo scambio di
ostaggi e prigionieri dall’una all’altra parte del confine, ma anche ai gazawi per mangiare, bere, uscire
dai rifugi ormai fatiscenti e curarsi.
Ed è proprio sugli aiuti umanitari, infatti che Hamas aveva avuto da dire.
Nella lista rilasciata dai miliziani, ci sono i nomi di sei donne e 33 bambini maschi, come confermato in
un post su X da Majed Al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.
Tra i prigionieri israeliani rilasciati da Gaza, invece, ci sono otto bambini, cinque donne e sette
cittadini stranieri….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/ostaggi-secondo-scambio-israele-li-
riavremo-tutti/7365267/
26 nov 23 FQ:
“RISVEGLIO TALEBANO. TRA DONNE E DIRITTI
PAESE IN BILICO - Se i nuovi padroni riusciranno a piegare le resistenzedella parte più
conservatrice della società, l’Afghanistan forse riuscirà a uscire dall’indigenza e tornare appieno nella
comunità interazionale
Di Pino Arlacchi
……Il ritiro Usa è stato una catastrofe. Il Pil del Paese si è contratto del 20%, l’economia ridotta al
lumicino e il tenore di vita sprofondato.
L’Afghanistan era già uno dei paesi più poveri del mondo ma nel corso del 2021-22 è giunto davvero
sulla soglia della carestia assoluta, quella dei morti per fame.
Quella soglia non è stata superata grazie alla incredibile capacità di sopravvivenza di questo popolo
cresciuta come una pianta medicinale dentro una lunga storia di guerre e disastri di ogni genere.
Pianta alimentata da una fierezza nazionale assolutamente unica, in grado di far sopportare agli
afghani livelli di sofferenza e di stento che altrove hanno stroncato etnie, stati e nazioni.
E che ha permesso loro di sconfiggere sul campo tutte le grandi potenze che hanno tentato di metterli
sotto. L’Afghanistan è stata la tomba degli imperi.
Questo senso della dignità nazionale ha colpito chiunque abbia avuto a che fare con gli afghani.
È la loro risorsa strategica, il cui risvolto positivo è visibile oggi a Kabul.
Nelle strade, nella gente, nei mercati, nei locali pubblici e negli incontri privati ho visto in pieno
dispiego una intraprendenza, una energia e una voglia di futuro che sono in grado di creare un nuovo
Afghanistan in pochi anni.
Questa forza è travolgente, e sono proprio le donne afghane ad interpretarla meglio.
Ho visto donne dappertutto. Le strade, i negozi, i mercati di Kabul traboccano di donne che vendono,
comprano, discutono tra di loro e con gli uomini, camminano decise per strada, senza la timidezza di
una volta. Velate sì come negli altri paesi islamici, ma senza burka.
Ho visto solo due burka nei miei giorni di permanenza, ed erano donne la metà dei 500 partecipanti
della conferenza internazionale cui ho assistito.
La conferenza era organizzata dallo Schiller Institute tedesco, e dalla sua proiezione afghana intitolata
al grande medico e filosofo Averroè.
Ho conversato ai margini dei lavori con molte donne, ed ho fatto selfie con leader femminili di centri di
recupero sulle tossicodipendenze e di gruppi di iniziativa sociale tra i più vari…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/risveglio-talebanotra-donne-e-
diritti/7365158/
27 nov 23 FQ:
“OSTAGGI, LA TREGUA FUNZIONA. E NETANYAHU VA NELLA STRISCIA
Scambiati in 17 con 39 palestinesi, molti minorenni
Di Roberta Zunini
Gli stivali del premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno calcato il suolo della Striscia di Gaza.
È stata la prima volta da quando Hamas ha attaccato Israele lo scorso 7 ottobre e la prima volta di un
primo ministro da quando nel 2005 Ariel Sharon decise il ritiro dalla Striscia.
Circondato dalle truppe israeliane, con indosso il giubbotto antiproiettile, Bibi ha ricordato a favore di
telecamere che si tratta di una visita storica.
Non ha però parlato di vittoria ma di essere “certo di riuscire a portare a casa tutti gli ostaggi nelle
mani di Hamas”.
È stato un messaggio rivolto all’opinione pubblica israeliana – un messaggio interno per tentare ancora
di convincerla che egli è un primo ministro di prim’ordine e che sarà in grado di guidare Israele fuori
da quest’ultima crisi e di trattare con Hamas.
Bibi è potuto andare in territorio nemico anche perché nel frattempo si era disinceppato il blocco
messo in atto da Hamas, all’ultimo momento per alzare la posta, che manteneva prigioniero il secondo
gruppo di ostaggi.
Le persone tornate in libertà sono 17, tra cui 14 israeliani e 3 tailandesi.
Nello scambio sono stati liberati dalle carceri israeliane 39 palestinesi, il terzo gruppo finora tornato in
Cisgiordania, dove ieri almeno sei palestinesi sono stati uccisi nell’ennesimo raid dell’esercito
israeliano contro le cellule jihadista del campo profughi di Jenin….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/27/ostaggi-la-tregua-funziona-e-netanyahu-
va-nella-striscia/7365902/
29 nov 23 FQ:
“KIEV PRESSA ROMA E GLI ALTRI, INTESE PER LE ARMI SENZA FINE
ERA STATO ANNUNCIATO - A luglio l’impegno per la sicurezza a lungo termine del Paese guidato
da Zelensky, con forniture finanziarie e militari
Di Marco Franchi
….A luglio, a margine del vertice Nato a Vilnius, lo avevano annunciato i Paesi del G7. Germania,
Francia, Italia, Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito, oltre all’Unione europea avevano fatto
sapere di essersi impegnati per fornire impegni di sicurezza bilaterali a lungo termine.
Il passo giungeva dopo che l’Ucraina aveva chiesto un aumento dell’invio di armi e munizioni, l’invito
ad aderire alla Nato e una garanzia di misure di sicurezza da parte degli alleati occidentali.
Si parla di forniture economiche (elettricità, tecnologia, eccetera), ma se servirà anche militari. Dunque
le armi non sono escluse.
L’Italia sta per diventare presidente del G7.
Così il nostro Paese è particolarmente attenzionato e anche “debitamente” pressato.
“Su indicazione del Presidente dell’Ucraina e del Capo dell’Ufficio della Presidenza, è iniziato il primo
ciclo di consultazioni con la Repubblica Italiana sulla conclusione di un accordo bilaterale sulle
garanzie di sicurezza, come previsto dalla Dichiarazione congiunta di sostegno del G7 all’Ucraina”, ha
riferito ieri in una nota la presidenza ucraina.
E Antonio Tajani, a margine del verrtice dei ministri degli Esteri, ha dichiarato: “Si comincia a
discutere con l’Ucraina delle garanzie di sicurezza. Stiamo lavorando, poi ci saranno i tempi necessari
per farlo”.
La squadra negoziale ucraina era guidata dal vice capo dell’ufficio presidenziale, Ihor Zhovkva,
specificano ancora gli ucraina.
Per l’Italia negoziano Alessandro Cattaneo dell’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi e due componenti
della Farnesina….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/29/kiev-pressa-roma-e-gli-altri-intese-per-le-
armi-senza-fine/7368153/
16 nov 23 Repubblica:
“BOLLETTE, COME OTTENERE IL RIMBORSO DOPO LA MULTA DI ANTITRUST
AI GESTORI DI ENERGIA?
La sanzione da 15 milioni di euro complessivi verrà riscossa dall’Agenzia delle entrate.
Quel denaro non verrà utilizzato per ristorare i clienti per gli aumenti illegittimi.
Ma è comunque possibile chiedere i rimborsi attraverso la conciliazione
di Federico Formica
…L’autorità, val la pena ricordarlo, ha sanzionato per 15 milioni complessivi sei operatori (Enel per
dieci milioni, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison), “rei” di aver modificato in modo unilaterale i
contratti con i propri clienti, ritoccando al rialzo le tariffe di luce o gas.
Peccato che per diversi mesi, nel corso del 2022, sia stato in vigore il decreto Aiuti-bis che vietava
azioni del genere, proprio per tutelare i consumatori dalla grave crisi dei prezzi che allora imperversava
sui mercati internazionali.
I 15 milioni di multa verranno utilizzati per rimborsare i clienti di quanto pagato in più?
È la domanda che ci hanno posto molti lettori. La risposta è no.
Se ritiene che sia stato violato il Codice del consumo, l’Antitrust stabilisce delle sanzioni, che verranno
riscosse dall’Agenzia delle entrate.
Dunque quel denaro andrà allo Stato che, in parte, lo utilizzerà anche per finanziare iniziative a tutela
dei diritti del consumatore. Ma di certo non finirà nelle tasche dei clienti colpiti dagli aumenti illegittimi.
Perché Antitrust non ha obbligato gli operatori di energia a rimborsare i clienti?
Perché in realtà non può farlo.
Tra le competenze dell’Autorità non c’è quella di ordinare alle società rimborsi o risarcimenti.
In questo senso, si può dire che Antitrust possa però facilitarli: capita spesso che un’azienda si impegni
(di sua spontanea volontà) a restituire il maltolto ai clienti.
In quei casi Agcm chiude il procedimento senza multa e, se poi la restituzione non avviene, scatta la
sanzione vera e propria.
Nel caso delle società di energia, questo impegno non c’è stato e non può essere Antitrust a imporlo.
Ma non tutti i gestori sono uguali: tra le sei società multate, ad esempio, Edison aveva già ristorato i
(pochi) clienti colpiti dal rincaro, per questo è stata multata con il minimo edittale, cinquemila euro.
Cosa posso fare, allora, per farmi rimborsare?
Il primo passo da fare è quello di sporgere reclamo al gestore che ha modificato il contratto in modo
unilaterale.
Se dopo 40 giorni la risposta non è arrivata o non è stata risolutiva, si può procedere con
la conciliazione di Arera (l’autorità dell’energia).
Si tratta di una procedura extra-giudiziale gratuita in cui un conciliatore tenta di mediare tra i due
litiganti per giungere a una soluzione.
Gli incontri avvengono online, ci si può far rappresentare da un’associazione di consumatori, e tra
l’invio della domanda alla chiusura della procedura non possono passare più di 90 giorni, prorogabili
di altri 30….”
https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/diritti-
consumatori/2023/11/16/news/bollette_luce_e_gas_multa_antitrust_rimborsi_come_fare_domanda-
420511167/
26 nov 23 FQ:
“PER LA PRIMA VOLTA SI È TOCCATA LA SOGLIA DI 2 °C DI AUMENTO
di Luca Mercalli
….Il periodo (più o meno) freddo dovrebbe durare una decina di giorni: sarà di livello ordinario per la
stagione, e uno dei pochi di questo 2023 che si annuncia fin da ora il secondo anno più caldo dal 1800
in Italia dopo il record del 2022….
Il 17 e 18 novembre, per la prima volta nella serie globale di temperature giornaliere disponibile dal
1940, si è toccata la soglia critica di 2 °C di aumento termico rispetto alla media dell’era preindustriale
(1850-1900).
Il raggiungimento per ora è solo temporaneo e non ancora come media ventennale, intervallo a cui si
riferiscono gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per scongiurare conseguenze rovinose, ma è comunque
indicativo dell’aggravarsi della crisi climatica.
L’edizione 2023 del rapporto State of the Cryosphere, pubblicato ogni anno dalla International
Cryosphere Climate Initiative con il contributo di oltre sessanta scienziati per fornire aggiornamenti su
presente e futuro del ghiaccio globale, ha proprio come tema di fondo “Two degrees is too high”: due
gradi in più sono già troppi per ghiacciai, neve, permafrost e banchise polari, che rischiano il collasso
con drammatici effetti a cascata sugli ecosistemi e la civiltà umana.
All’attuale febbre planetaria hanno contribuito le straordinarie ondate di calore sia negli oceani,
Pacifico in primis con El Niño, sia in terraferma in Australia, Sud Africa, Messico, Sud America (43,8
°C a Rio de Janeiro) e Giappone, dove il 23 novembre si sono misurati i 20 °C più tardivi noti nell’isola
di Hokkaido.
E non cambiano certo la situazione le normali prove d’inverno in corso in Europa, con la prima neve
ieri a Berlino, Monaco di Baviera e Berna, mentre solo pochi giorni fa lo zero termico era a 4000 m
sulle Alpi svizzere, livello tra i più alti mai registrati in novembre….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/per-la-prima-volta-si-e-toccata-la-soglia-
di-2-c-di-aumento/7365190/
21 nov 23 Newsinquota:
“CESANA VERSO LE OLIMPIADI BIS, A CORTINA SOLO MACERIE
Ma non si era detto che ,Cesana Torinese era l’inno allo spreco una cattedrale nel deserto e una
vergogna da non ripetere?
Evidentemente non era affatto così, se è vero – come sembra – che le Olimpiadi invernali 2026 vedranno
le gare si bob, skeleton e slittino nella località piemontese.
Non più Milano-Cortina, quindi, bensì Milano-Cortina (poco, a dirla tutta)-Torino.
L’indiscrezione gira da giorni: qualche settimana fa il gruppo che gestisce l’impianto di bob piemontese,
dismesso da anni, ha presentato un dossier per candidarsi a ospitare le gare a cinque cerchi del 2026.
Ma adesso il progetto – che prevede corposi lavori di ripristino della pista e di adeguamento – pare
avere la benedizione ufficiale del governo.
«Bisogna aspettare ancora qualche giorno. So che il lavoro di queste settimane è stato proficuo, adesso
con la relazione che è stata inviata a Simico verranno fatte delle valutazioni che poi verranno portate in
cabina di regia e il cda della fondazione il 5 dicembre farà le sue valutazioni» ha detto il ministro dello
sport Andrea Abodi. «Noi ci auguriamo che lo sforzo di questo ultimo mese possa produrre l’effetto che
ci consenta di rimanere in Italia».
Abodi l’ha detto e ripetuto: «Noi abbiamo una priorità, poter ospitare in Italia bob, skeleton e slittino».
Ma c’è di più: su Cesana, che ha ospitato le Olimpiadi 2006 e poi nel giro di pochi anni è stata
abbandonata, sono in corso valutazioni per far diventare l’impianto di interesse ampio, un centro che
possa essere di riferimento anche dopo il 2026.
Lo confermano le parole del ministro di qualche giorno fa: «È evidente che l’eredità di questa pista ci
interessa altrettanto e credo interessi anche il Cio. Quindi verrà tenuto in conto anche il progetto che
credo sia stato sostanziato dalla Regione Piemonte e dalla Città metropolitana di Torino proprio per
garantire non tanto una parentesi breve ma una prospettiva di vita con una contribuzione nel tempo che
potrebbe consentire di mantenere la pista attiva, cosa che non è successo in passato»….”
https://www.newsinquota.it/cesana-verso-le-olimpiadi-bis-e-a-cortina-solo-macerie/
26 nov 23 Famiglia cristiana:
“DON CIOTTI AL CAI: "ATTENZIONE ALLA SPECULAZIONE E ALLE MAFIE CHE
RICICLANO IN MONTAGNA"
Il fondatore di Libera interviene al Congresso Nazionale del Cai che si è svolto a Roma il 25 e il 26
novembre. "Basta nuovi impianti di risalita e piste da bob.
Investiamo invece nei servizi necessari per far rimanere i giovani in montagna e in nuove forme di
turismo.
«Le mie montagne, che sono anche le mie radici, le porterò sempre dentro di me come un essenziale
desiderio di bellezza e infinito. Sono nato a Pieve di Cadore, nel Bellunese, e sono orgoglioso di essere
montanaro. E mi ha fatto molto piacere ritrovare le Dolomiti anche in Aspromonte, perché anche lì c’è
quel tipo di roccia», esordisce così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nel suo applauditissimo
intervento dal palco del 101° Congresso nazionale del Club Alpino Italiano che si è celebrato a Roma il
26 e 26 novembre.
«Ma non possiamo permetterci di separare l’etica dalla bellezza. Le montagne, come per tanti, anche
per me sono l’immagine di un cammino spirituale che ho cercato di percorrere, con tutti i miei limiti.
Hanno un’anima, e noi dobbiamo diventare capaci di ascoltarle e d’accoglierle. Mi hanno aiutato a
guardare al cielo e a Dio, senza mai dimenticare le responsabilità a cui ci chiama la terra». ….”
https://www.famigliacristiana.it/articolo/don-ciotti-al-cai-attenzione-alla-speculazione-e-alle-mafie-che-
riciclano-in-alta-quota-.aspx
24 nov 23 Stampa:
“GLI STUDENTI VALSUSINI IN MARCIA A SUSA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Corteo e spettacolo di danza in rosso per dire basta a femminicidi e soprusi
Francesco Falcone
Sfilando per le vie di Susa, dalle 10 di stamattina, oltre un migliaio di studenti delle scuole e dei licei
frequentati dai ragazzi di tutta la Valle hanno preso posizione contro la violenza sulle donne in
occasione della giornata promossa dall’amministrazione cittadina e dalle associazioni segusine che
questo pomeriggio avrà un seguito al Castello di Adelaide con una tavola rotonda a tema.
Indossando una maglia, una sciarpa o un altro capo di abbigliamento di colore rosso i giovani hanno
voluto testimoniare in prima persona che è ora di cambiare; di mettere fine alle violenze di genere.
Quest’anno il consueto flash mob organizzato in passato in piazza del Sole si è trasformato in qualcosa
di più: portando più persone, più coinvolgimento per le strade della città sull'onda delle emozioni dei
recenti femminicidi.
Da piazza della Repubblica un cordone di un migliaio di giovani seguiti da semplici cittadini ha
raggiunto l’arena romana per alzare la voce alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza
sulle donne al grido di “Respect and love”.
Per poi lasciare spazio allo spettacolo della scuola di danza di Susa sulle note di Sound of silence e allo
striscione con i nomi di tutte le donne uccise quest'anno dalla violenza di compagni, fidanzati, mariti
esposto durante il flash mob in arena”.
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/24/news/studenti_valsusini_marcia_violenza_donne-13885163/
25 nov 23 Stampa:
“I NO TAV VIOLANO I SIGILLI AL PRESIDIO DI SAN DIDERO E LANCIANO LA
MARCIA DELL’8 DICEMBRE
L’appello a sindaci e amministratori della valle a partecipare alla marcia che ricorda la grande
manifestazione dopo gli scontri con la polizia nella piana di Venaus nel 2005
Francesco Falcone
….Marcia che quest'anno tornerà dopo alcune edizioni a percorrere il tratto della Statale 25 da Susa a
Venaus.
Ormai da 18 anni l'8 Dicembre è il giorno in cui scende in strada l'orgoglio del popolo No-Tav della
Val Susa, in occasione dell'anniversario della marcia andata in scena la prima volta pochi giorni dopo
gli scontri con la polizia nella piana di Venaus nel 2005, dove all'epoca era in programma l'apertura
del cantiere per lo scavo della galleria Italia-Francia che nei prossimi mesi prenderà vita alle porte di
Susa.
Stamattina, dal piazzale di San Didero dove pochi giorni fa la Digos ha posto i sigilli al presidio a due
passi dal cantiere del nuovo autoporto, il movimento contro la grande opera ha confermato che gli
oppositori all'opera hanno ora un obiettivo in più: dimostrare allo Stato che nemmeno apporre i sigilli
ai due presidi di Chiomonte e San Didero, considerati dalla procura di Torino basi logistiche da cui
lanciare attacchi ai cantieri della Torino-Lione, fermerà la lotta del popolo valsusino.
Anzi. L'appello del movimento a sindaci, amministratori e semplici cittadini della Valle è essere
presenti in tanti l'8 Dicembre.
All'annuncio della marcia è poi seguita la violazione dei sigilli e dopo una battitura delle reti del
cantiere antistante il presidio da parte delle donne del movimento, che hanno anche esposto lo
striscione "PARTIGIANE DELLA TERRA E DEL FUTURO" a conferma dell'impegno a difendere il
territorio della Valle”.
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/25/news/no_tav_marcia_8_dicembre_sigilli_san_didero-
13887713/
29 nov 23 Spiffero:
“PIANTEDOSI AL COMITATO ORDINE E SICUREZZA A TORINO
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parteciperà questo pomeriggio in prefettura, alla presenza del
capo della polizia Vittorio Pisani, arrivato nel Torinese ieri, al Comitato straordinario ordine e
sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Donato Giovanni Cafagna.
Piantedosi era stato invitato dal sindaco, Stefano Lo Russo, alcuni mesi fa per un confronto sulla
situazione in sicurezza in città.
Tra gli argomenti del Comitato c'è anche la questione Alta velocità e le proteste che si sono nuovamente
accese in Val di Susa, alla vigilia delle manifestazioni dell'8 dicembre, organizzate dai No Tav che
hanno lanciato un appello dopo i sequestri dei presidi dei Mulini e San Didero”.
https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=74942
28 nov 23 Sole 24 ore:
“EXPO 2030 STRAVINCE RIAD, ROMA SOLO TERZA.
Ira di Massolo: deriva mercantile
Riad ha ottenuto 119 voti su 165. Busan, seconda, 29. Roma 17.
Al primo turno era necessaria la maggioranza dei due terzi.
L’organizzazione di Expo 2030 va a Riad, che ha ottenuto 119 voti al primo turno.
Non ci sarà il ballottaggio. Delusione per Roma, arrivata terza, con 17 voti, 12 in meno di Busan, che
ne conquista 29.
Sono 165 (su 182 totali) i delegati dei Paesi membri del Bureau international des Expositions arrivati
al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux che hanno votato la città che ospiterà Expo 2030. Riad ha
ottenuto al primo turno la maggioranza necessaria dei due terzi.
Cori da stadio all’arrivo dei delegati
I delegati arrivati al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux per votare la città che ospiterà Expo
2030 sono passati tra due ali di folla che, fuori da ogni regola, ha cercato di portarli dalla propria
parte e convincerli a votare per Riad o per Busan.
Più numerosi i sostenitori dei sauditi, che hanno accolto uno per uno i delegati cercando di
accompagnarli fino all’ingresso della sala delle votazioni prendendoli addirittura sottobraccio.
Molto chiassosi anche i sudcoreani, che gridano “Busan, Busan” e - fuori dal palazzo - hanno persino
intonato una surreale versione di “Champs-Elysées” in coreano….”
https://www.ilsole24ore.com/art/expo-2030-cominciate-presentazioni-candidate-prima-busan-poi-roma-e-
riad-AFIJSEpB
29 nov 23 Sole 24 ore:
“DETENZIONE ILLEGALE MINORI MIGRANTI, ITALIA CONDANNATA DALLA CORTE DEI
DIRITTI UMANI
La condanna fa riferimento alla situazione del 2017
La Corte europea per i Diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per detenzione illegale dei migranti
nell’hotspot di Taranto, tra cui minori stranieri non accompagnati.
L’accusa è quella di aver compiuto trattamenti inumani e degradanti nelle misure di accoglienza, per
non avere nominato un tutore né avere fornito a questi minori alcun tipo di informazione sulla
possibilità di contrastare in giudizio tale condizione.
La condanna è arrivata il 23 novembre e fa riferimento alla situazione del 2017.
Quindi durante il governo Gentiloni. Ma nella regione Puglia ci sono più di 400 minori non
accompagnati. La maggior parte di loro è ospitata in strutture inadeguate, come per esempio, i 185
bambini che si trovano proprio nell’hotspot di Taranto….”
https://www.ilsole24ore.com/art/detenzione-illegale-minori-migranti-italia-condannata-corte-diritti-
umani-ue-AFO6IBqB
APPELLI E PETIZIONI
5 nov 23 Abbasso la guerra e altre associazioni:
“DICHIARAZIONE DI ADESIONE/CONDIVISIONE ALLA DENUNCIA CONTRO LA
PRESENZA DI ARMI NUCLEARI IN ITALIA: verificarne la illegittimità ed individuare i
responsabil (https://www.peacelink.it/disarmo/a/49724.html)
“…..In particolare mi sembrano significative le seguenti norme riportate nel testo della denuncia.
“In data 24 aprile 1975 l’Italia ha sottoscritto il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP),
trattato internazionale incentrato, in particolare su: a) la c.d. “non proliferazione” del nucleare, in
base alla quale gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non
trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi
si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari
(artt. I, II, III); b) il disarmo nucleare, che impone il ricorso a trattative finalizzate alla definitiva
cessazione della prassi di armamento nucleare (art. VI).
Il diritto bellico internazionale vieta l’uso e la minaccia dell’uso delle armi nucleari in qualsiasi
circostanza.
La L. 185/1990 vieta la fabbricazione, l’importazione, l’esportazione, il transito, il trasferimento
intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento senza l’autorizzazione dell’autorità e, in
ogni caso, di armi nucleari.
Ciononostante, la presenza di armi nucleari sul suolo nazionale può ormai considerarsi certa.”…”
Compilare modulo online che raccoglie le adesioni di coloro che approvano l’iniziativa.
https://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=108&id_topic=2
6 luglio 23 Peacelink MOBILITAZIONE EUROPEA CONTRO LA GUERRA:
“APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO E L'INIZIO DI NEGOZIATI
Alessandro Marescotti
….La guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) deve cessare immediatamente.
Per chiedere e ottenere che questo avvenga, occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di
conflitto nucleare, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni sociali ed economiche)
una grande manifestazione europea, unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a
manifestare contemporaneamente in tutte le capitali.
Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa tutta si ferma per far finire (e finché
non sarà finita) quest’ennesima immane tragedia.
Se la proposta, l’idea forte dello sciopero generale risultasse irrealizzabile, si deve garantire
l’individuazione di una giornata significativa e simbolica in cui convocare -in una stessa data da
individuare - grandi manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco e, contestualmente, per
l’inizio di negoziati.
Raggiunto un certo numero di adesioni, si deciderà una data (es.: 6/9 AGOSTO-HIROSHIMA E
NAGASAKI) significativa e si inviterà il popolo europeo a TENERE MANIFESTAZIONI IN
CONTEMPORANEA IN TUTTE LE CAPITALI D’EUROPA E IN TUTTE LE REALTÀ ANCHE
MINORI in cui si riuscirà a organizzare dimostrazioni contro guerra/guerre”.
https://lists.peacelink.it/pace/2023/07/msg00005.html
https://www.rete-ambientalista.it/2023/07/07/mobilitazione-europea-contro-la-guerra/
Nota: Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni all’indirizzo
di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com o in calce al presente appello
(nome/cognome, recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni)
Luglio 23 Si Cobas Prato sta organizzando questa raccolta fondi in favore di COM Soccorso Attivo:
SOSTIENI LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA
Montatori e autisti di Mondo Convenienza sono in sciopero da martedì 30 maggio 2023, davanti al
magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio.
Per anni hanno lavorato con turni dalle 10 alle 14 ore per 6 giorni la settimana, senza straordinari né
trasferta pagati in modo corretto, trasportando mobili sulla schiena anche per nove piani di scale, senza
nessun tipo di protocollo o dispositivo di sicurezza per la salute.
La cooperativa in appalto nel magazzino Mondo Convenienza utilizza per tutti i lavoratori il
contratto Pulizie Multiservizi, per una paga base di 1180€ lordi al mese, 6.80€ lordi l’ora, una cosa
indegna di un paese civile.
I lavoratori sono in sciopero per richiedere l’applicazione del CCNL Logistica, il rispetto dei turni
di 8 ore per 5 giorni settimanali, l’applicazione di misure di sicurezza sul lavoro e la fine di questo
sistema di appalti dietro cui si nasconde lo sfruttamento e il lavoro povero.
Ogni giorno davanti ai cancelli dell’azienda si resiste ai tentativi di sgombero della polizia per far
passare i camion carichi di mobili. Ogni giorno reparti celere intervengono di forza trascinando i
lavoratori in sciopero per consentire all'azienda di sostituirli con personale esterno e fare partire le
consegne.
Ai lavoratori senza diritti, non resta che mettere in gioco pacificamente i propri corpi per
richiedere giustizia….”
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza
FAI UNA DONAZIONE
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza/donate
REFERENDUM PROPOSITIVO VINCOLANTE PER EVITARE LA
CEMENTIFICAZIONE DELLA PELLERINA CON BONIFICA DELL’AREA THYSSEN, sul
sito della città di Torino, dal 27 giugno si puo’ anche sottoscrivere online
Piattaforma per la sottoscrizione telematica di referendum propositivo
(ai sensi dello Statuto comunale e del Regolamento comunale n.297)
È in corso la sottoscrizione per la proposta di referendum popolare avente per oggetto:
“NUOVO PRESIDIO OSPEDALIERO "TORINO NORD-OVEST" - AMBITO 4.15 "REGINA
MARGHERITA"
La sottoscrizione telematica è possibile se:
- si dispone dell'Identità digitale ammessa dalla legge (SPID, Carta Identià Elettronica CIE, Carta
Nazionale dei Servizi CNS, Tessera Sanitaria con CNS,….
- si è maggiorenne ed iscritto/a nelle liste elettorali del comune di Torino ….
https://proposte.torinofacile.it/p01a23/
Marzo 23 APPELLO Amnesty international:
“ARMI MENO LETALI, NO AL COMMERCIO SENZA REGOLE!
….Anche in Italia, a volte, i gas lacrimogeni sono stati utilizzati in modo improprio causando gravi
danni ai manifestanti.
Ad esempio l’8 dicembre 2011, durante una manifestazione del movimento No-Tav, un candelotto di
gas lacrimogeno sparato ad altezza di persona ha colpito alla testa Yuri Justesen, che ha perso per
sempre parte dell’udito.
Il diffuso uso improprio di armi meno letali solleva interrogativi sulla mancanza di regolamenti, sui
discutibili processi decisionali di coloro che sovrintendono alle operazioni di polizia e sulla mancanza
di addestramento di molti agenti che le usano…..
Chiedi, insieme a noi, l’adozione di un trattato internazionale che regoli il commercio delle armi meno
letali in dotazione delle forze di polizia impegnate in azioni di ordine pubblico!...”
https://www.amnesty.it/appelli/armi-meno-letali-no-al-commercio-senza-
regole/?utm_source=DEM&utm_medium=Email&utm_campaign=DEM9719
VIDEO: “MANGANELLI, LACRIMOGENI E IDRANTI: NO AL COMMERCIO SENZA
REGOLE!”
Abbiamo raccolto le testimonianze di Yuri Justesen e dell’avvocata Valentina Colletta che ci hanno
raccontato quanto accaduto nel 2011
https://www.youtube.com/watch?v=RNV_7RuAFIs
VIDEO: YURI: ...PER ME NE VALEVA LA PENA.
https://www.youtube.com/watch?v=ZVA6sltD3bM
21 giugno 23 Appello Les Soulèvements de la Terre:
“CIÒ CHE CRESCE OVUNQUE NON PUÒ ESSERE SCIOLTO
Il 21 giugno, in occasione di una riunione del Consiglio dei Ministri, il governo ha avviato la
procedura di scioglimento di Les Soulèvements de la Terre.
Dopo averci lanciato in faccia le sue granate mutilanti, sostiene che non abbiamo più il diritto di
esistere insieme, né di organizzarci.
Ora pretende di sciogliere una rivolta con ogni mezzo necessario - anche arrestando gli attivisti nelle
loro case, come è successo il 20 giugno….”
https://lessoulevementsdelaterre.org/blog/appel-aux-soulevements-de-la-terre-ce-qui-repousse-partout-ne-
peut-etre-dissous
INSORGIAMO!
“Il movimento di rivolta non può essere dissolto, perché le rivolte sono costituite da tutti i movimenti
contadini, ambientalisti, di conservazione dell'acqua e della terra.
Non si può dissolvere un movimento che sta crescendo, non si può dissolvere una rivolta che sta
nascendo. Perché, che si tratti di contadini, rappresentanti eletti o attivisti, noi siamo il popolo
dell'acqua, e siamo tanti e inafferrabili.
Per dimostrarlo, per rendere questa ennesima repressione una vera e propria impossibilità: insorgiamo
tutti insieme!”
FIRMARE QUI:
https://bfb35b84.sibforms.com/serve/MUIEABKlT8oOgb7hrQv1YkgpE3HEccOHTPFfBuj0Ap5yx9PzQ
_SiJd8-
5 GIUGNO 23 Soulevement de la terre:
“RICHIESTA DI SOSTEGNO A SEGUITO DI UN'ONDATA DI ARRESTI IN
FRANCIA IN RELAZIONE AL DISARMO DI UNA FABBRICA LAFARGE”
(Anche in italiano, cliccare in alto)
“Questa mattina presto, i gendarmi e la sottodirezione antiterrorismo (SDAT) hanno effettuato un'ondata
di perquisizioni in tutta la Francia.
Poco meno di quindici persone sono state perquisite simultaneamente in più di nove comuni e prese in
custodia.
Secondo le prime notizie di stampa, queste persone sono accusate di "distruzione organizzata" e
"associazione a delinquere", in relazione a un'azione di disobbedienza condotta il 10 dicembre 2022
contro lo stabilimento Lafarge di Bouc-Bel-Air (13), da diverse centinaia di persone….”
https://lessoulevementsdelaterre.org/blog/appel-a-soutien-suite-a-une-vague-d-arrestations-en-france-en-
lien-avec-le-desarmement-d-une-usine-lafarge
Maggio 23 APPELLO GREENPEACE:
“IN ITALIA È IN ATTO UN CRIMINE AMBIENTALE E SANITARIO
Pochissimi ne parlano, eppure siamo tra i Paesi più colpiti dalla contaminazione da PFAS, sostanze
chimiche che impattano sulla salute di tutti noi.
Utilizzati dalle industrie per produrre abbigliamento, cosmetici, packaging per alimenti e in tanti altri
prodotti di uso comune, vengono riversati nei nostri fiumi e nell’aria dove inquinano acqua e
coltivazioni, arrivando fino alle nostre tavole.
I PFAS sono pericolosi per noi e per l'ambiente.
CHIEDI AL GOVERNO ITALIANO LA MESSA AL BANDO DEI PFAS”
FIRMA: https://attivati.greenpeace.it/petizioni/zero-
pfas/?utm_source=greenpeace.org&utm_medium=news&utm_campaign=pfas&utm_content=blog-pfas-
lancio
23 MAGGIO 23:
“CAMPAGNA OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI PER LA DIFESA POPOLARE
NON VIOLENTA
GUIDA PRATICA ALL’ OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI 2023
Movimenti promotori: Lega Obiettori di Coscienza ( L.O.C.) Lega Disarmo Unilaterale (L.D.U.) -
Disarmisti Esigenti – WILPF Italia…
SE HAI DETTO NO
- Alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra i popoli (art. 11 Costituzione Italiana);
- alla ricerca, alla produzione, al commercio e all'accumulo di armi;
- all'aumento costante delle spese militari e dei bilanci militari nel mondo e in Italia
- al modello di difesa armato che paga militari professionisti, veri e propri mercenari della guerra
da impiegare al di fuori dei confini nazionali nelle cosiddette "missioni militari di pace" il cui vero
obiettivo è tutelare e rafforzare gli interessi economici dominanti
- all’intreccio tra minaccia nucleare e minaccia climatica per perseguire un modello economico
strutturalmente pacifico con la giustizia ambientale e sociale
SE VUOI DIRE SI
- Al cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e
nonviolento.
- Ad una riduzione delle spese militari partendo dalle incostituzionali
- All'approvazione di una legge per l'opzione fiscale con la possibilità di finanziare la pace anziché la
guerra.
- Alla Difesa Popolare Nonviolenta (DPN) che:
difende le relazioni sociali libere presenti su un territorio; mantiene i diritti umani, sociali ed
economici per tutta la popolazione; organizza un sistema istituzionale per fare tutto ciò con la
nonviolenza.
DICHIARA LA TUA OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI (E NUCLEARI)
SCEGLI LA DIFESA POPOLARE NONVIOLENTA ….
. MODALITA' DI ADESIONE
· Si compila LA DICHIARAZIONE DI OBIEZIONE - OSM (vedi TESTO sotto riportato)
· Si effettuano uno o più versamenti
· Si spedisce la dichiarazione al PresidentedellaRepubblica
e al Centro Coord. Naz. OSM x DPN. email : locosm1972@libero.it
(anche al capo del governo e ai presidenti sia del Senato che della Camera)….”
https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/obiezione2023guidapratica/
Cecca, Contro guerra, Palazzina LAF, Carcere, Barocchio, Capitale, Attac
DA METÀ GENNAIO 2020 LA NEWSLETTER È POSTATA ANCHE OGNI GIOVEDÌ, SU
TRANCEMEDIA.EU NELLA SEZIONE "SOTTO IL MOLOCH":
https://www.trancemedia.eu/sotto-il-moloch/
VEDI INFRA:
- PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
- AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA: I REPORT DELLE INIZIATIVE PASSATE
- ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI
- APPELLI E PETIZIONI
SCRIVIAMO A STEFANO!
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO 2022 È STATO ARRESTATO IL NOTAV STEFANO MANGIONE e
portato nel carcere delle Vallette, condannato a 1 anno e 6 mesi per resistenza aggravata per i fatti
accaduti il 26 luglio 2013 durante un presidio davanti al Tribunale di Torino in solidarietà con una
compagna NO TAV pisana, Marta Camposano.
A OTTOBRE 2022 STEFANO È STATO TRASFERITO AL CARCERE DI CUNEO, struttura
detentiva ignobile al cui interno è presente anche una sezione destinata al regime di 41 bis.
Non facciamolo sentire solo, continuiamo a scrivergli e a fargli sentire la nostra vicinanza e
solidarietà!
PER SCRIVERE A STEFANO MANGIONE:
Casa Circondariale di Cuneo
Via Roncata, 75, 12100 Cuneo CN
https://www.facebook.com/100063995045494/posts/pfbid0et83tLPLkikaX4YEvhMKKGo64yiEuiP4bbQ
Hv4ZsPREG753TZGLrudwBb1yK2BKZl/
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
PROSEGUONO DA MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE
BANCHETTI PER LA RACCOLTA FIRME PER LA DELLA CAMPAGNA "SALVARE
L'ACQUA, SALVARE IL FUTURO"
DAL 27 SETTEMBRE 2023 È ANCHE POSSIBILE FIRMARE ON-LINE.
Leggi le istruzioni qui oppure vai al sito del comune di Torino per FIRMARE ONLINE,
accettati SPID, CIE (carta d’Identità elettronica), TS-CNS (tessera sanitaria e carta nazionale dei
servizi).
ATTENZIONE: La proposta di deliberazione è destinata al Consiglio Comunale di Torino e
vale SOLO la firma di residenti con diritto di voto a Torino.
26 luglio 23 COMUNICATO STAMPA:
“DEPOSITATO IN COMUNE LA PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE”
E TESTO DELLA DELIBERA
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1738-salvare-
lacqua-per-salvare-il-futuro
A questo link:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1HOmnmRpPrsERF8pamWBg4WnG5sm2PMIs/edit#gid=18544
29609 trovate un foglio condiviso dove siete invitati/e a inserire le vostre disponibilità per dare una
mano ai banchetti.
GUARDA LE FOTO DEI BANCHETTI:
https://www.acquabenecomunetorino.org/index.php/campagne/delibera-di-indirizzo-a-smat/1739-
banchetti-di-raccolta-firme-per-la-delibera-di-indirizzo-a-smat
DA GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE A MARTEDÌ 12 DICEMBRE
Negli Emirati Arabi Uniti
“COP 28: CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI
CLIMATICI”
LE PRE-SESSIONI SI SVOLGERANNO DAL 24 AL 29 NOVEMBRE.
CALENDARIO E WEBCAST DELLA COP 28: https://unfccc.int/COP28/schedule
MAPPA DELLE SEDI DELLA COP 28
https://unfccc.int/sites/default/files/resource/COP_28_MAP_BLUE_ZONE_V5.pdf
IL VERTICE MONDIALE SULL’AZIONE PER IL CLIMA (World Climate Action Summit -
WCAS) si terrà venerdì 1 e sabato 2 dicembre 2023, quando la prima parte del avrà luogo anche un
segmento di alto livello per la presentazione delle dichiarazioni nazionali dei capi di Stato e di
governo….
La ripresa della sessione ad alto livello della COP 28/CMP 18/CMA 5 si terrà dal 9 al 10 dicembre
per ascoltare le dichiarazioni nazionali delle Parti il cui capo di Stato o di governo non ha rilasciato
una dichiarazione nazionale l'1 o il 2 dicembre, e i rappresentanti dei gruppi che si sono registrati e
hanno confermato la volontà di rilasciare una dichiarazione
https://unfccc.int/cop28
VEDI ARTICOLI IN R.S. ALLEGATA
GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE
CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO L'OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL
PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, per contrastare la preparazione del cantiere
per costruire UN NUOVO AUTOPORTO per spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a
opere per la Nuova Linea Torino Lione
132° SETTIMANA DI INIZIATIVE DAVANTI AL NUOVO PRESIDIO DI SAN DIDERO
NONOSTANTE IL SEQUESTRO perché e' fondamentale continuare a essere presenti nei nostri
momenti fissi nonostante l'attacco al movimento messo in atto dalla questura di Torino
Se il loro obiettivo era quello di impedire i nostri incontri sono ben lontani dall'averlo
raggiunto...anzi !!!
(VEDI INFRA le iniziative in programma e nell’allegato AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA i
report della resistenza NOTAV)
CONTROLLATE LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PRIMA DI PARTECIPARE E SEGUITE
GLI AGGIORNAMENTI SU:
https://www.facebook.com/notav.info
ORE 12: Nuovo Presidio No Tav Leonard Peltier SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERIPRANZO NO TAV A CURA DEL GRUPPO “INDIANI DEL GIOVEDI'”
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
ed in STREAMING http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che
emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale….
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le
informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di
questi ultimi anni….
Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 18 Al link : https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_2nF3L5HNQQS8dZC7Nz3ALg
“DISASTRI IDROGEOLOGICI E CAMBIAMENTI CLIMATICI
PERCHÈ L'ENTITÀ DEI DISASTRI SI È ANDATA AGGRAVANDO NEL NOSTRO PAESE?”
videoconferenza della sezione Castelli Romani,
Con l'interventodi:
- Luca Mercalli climatologo e divulgatore
- Michele Munafò, Ricercatore ISPRA, esperto sul consumo di suolo.
- Giovanni Damiani, Biologo, gia' direttore ANPA e presidente GUFI (Gruppo unitario foreste italiane)
- Paolo Berdini, Urbanista e docente universitario emerito.
A cura di Enrico Del Vescovo, presidente della sezione Castelli Romani e consigliere nazionale
dell'associazione ambientalista Italia Nostra.
Contatti: enricodelvesc@gmail.com, 3331135131.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10228068106921306&set=g.798554100187078
ORE 18:30 Piazza Moncenisio 3, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA SUL FUTURO DELL'AREA THYSSENKRUPP
“Quale futuro per l'area Thyssenkrupp?
Sinistra Ecologista organizza un'assemblea aperta per discutere insieme delle proposte avanzate in
Consiglio Comunale, dei tempi di bonifica e di percorsi partecipati di progettazione”.
Evento di Sinistra Ecologista Torino
https://www.facebook.com/events/s/assemblea-pubblica-sul-futuro-/705082378257836/
ORE 18.30 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
BANCHE, ARMI E FOSSILI: TALK CON RECOMMON
Al dibattito parteciperà Daniela Finamore di Recommon.
“BANCHE, ARMI E FOSSILE. CHE LEGAME C’È?
Ne parliamo con @recommon
Mentre a Torino si svolge l’Aerospace and Defense Meeting, approfondiamo i legami tra gli
investimenti delle banche nelle multinazionali del fossile e quelli destinati alle aziende produttrici di
armi. Due facce dello stesso problema.
Il dibattito parte dai lavori di inchiesta realizzati da Recommon, una associazione che lotta contro gli
abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società.
Ingresso libero con tessera ARCI
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/2052834735074544/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3
A[]%7D
ORE 20:30 Libreria Comunardi, Via San Francesco di Paola 6, Torino
"COME SI LIQUIDA UN POPOLO"
Presentazione del libro con l'autrice Diana Carminati, già docente di storia dell'Europa
contemporanea all'Università degli Studi di Torino, dialoga con Marzia Casolari, Associate Professor
Asian History.
“Un lavoro di ricerca sulla situazione dell’attivismo di solidarietà italiano e occidentale per la
Palestina. Potrebbe essere finalmente l’occasione di una discussione seria su quanto si sta facendo per
la causa palestinese”
Evento di Libreria Comunardi
https://www.facebook.com/events/3530447433890771/?ref=newsfeed
ORE 21 Campus Einaudi Aula 4 Lungo Dora Siena, 100, Torino
“CHE GENERE DI ACCADEMIA”
a cura della Compagnia “L’interezza non è il mio forte”, tratto liberamente dal Progetto GeA e
parte delle celebrazioni per il Decennale del CLE Campus Luigi Einaudi
GEA – GENDERING ACADEMIA
https://www.pringea.it/
30 NOVEMBRE - 1 DICEMBRE 2023
CONVEGNO FINALE PRIN GEA - GEndering Academia Percorsi nell’accademia italiana.
Squilibri di genere e politiche di parità
PROGRAMMA
https://www.pringea.it/wp-content/uploads/Programma-v4.pdf
“La carriera di una donna in ambito universitario, diversamente dal sentire comune, è irta di ostacoli.
Porte da sfondare, produttività da rincorrere, soffitti invisibili, addirittura vecchie zie.
Così quella di una donna, specie con figli, diventa una vera impresa.
Per fortuna l'università ha pensato di mettere a disposizione uno specialista, per sostenere il percorso
femminile offrendo riflessioni, diagnosi, suggerimenti per superare la trappola dei luoghi comuni.
Perché sappiamo come sono le donne... emotive, fragili.
Eddai, dar lor un po' di sicurezza, ci sta”.
Ingresso libero con prenotazione:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfnBJz_BoM3K_d4wwKTOvKA-
jhc0nVaWBMJTrj__bNh141Gmg/viewform
DA VENERDÌ 1 A DOMENICA 3 DICEMBRE
al Centro Martin Luther King presso il Tempio della chiesa Evangelica Battista in Via Mattie a
Meana
XV° CONVIVIO DEDICATO A IVAN ILLICH (Vienna 1926- Brema 2002).
“…..Il suo pensiero che intreccia in modo organico i più diversi campi del sapere saperi spaziando in
svariate epoche, culture e aree geografiche dell’intero pianeta, ci ha unito da diversi anni in una
ricerca serena e conviviale sui problemi del nostro mondo e delle nostre vie personali in un clima di
amicizia di cui Ivan è stato maestro.
La sorpresa ogni volta grande e meravigliosa è l’attualita’ del suo pensiero e della sua critica radicale
del presente, la ricchezza del suo approccio destrutturante gli assiomi di un mondo sempre piu
standardizzato, asettico, povero e totalitario, la sua capacità di aprire nuove vie e possibilita’, a partire
dall’immaginazione, restituendo coraggio e speranza…”
Si potra’ anche pernottare e mangiare presso la sede del convivio.
Per partecipare o avere informazioni sulle spese per il cibo e l’alloggio scrivere
preferibilmente entro il 24 novembre a: convivioillich@tutanota.com
Telefonare o mandare messaggio a 3703263876 - 331 23 05341.
VENERDÌ 1 DICEMBRE
ORE 18:30-21:30 Cazafeu v. Walter Fontan 12 Bussoleno (To)
APERITIVO E PROIEZIONE DEL DOCUFILM "THE VESSEL"
film documentario multinazionale del 2014 scritto e diretto da Diana Whitten ….
Il film si concentra sul lavoro della dottoressa Rebecca Gomperts con la sua organizzazione
"Women on Waves", mentre naviga su una nave intorno al mondo e fornisce aborti in mare a donne che
non hanno alternative legali….”
https://en.wikipedia.org/wiki/Vessel_(film)
Mare in Tempesta- Gli incontri di Cazafeu
https://gancio.cisti.org/event/mare-in-tempesta-gli-incontri-di-cazafeu-1
ORE 19 presso Dopolavoro Askatasuna Corso Regina Margherita 47 , Torino
“LIBERATION PARTY”: CECCA LIBERA
con panini con salamelle e proposta vegana
“Ma soprattutto questo venerdì sarà un giorno di festa perché riabbracceremo finalmente la nostra
compagna Cecca!
Dopo 7 mesi in carcere, questo venerdì Cecca esce dagli arresti domiciliari, dove ha scontato la fine
della sua pena.
Ricordiamo il motivo della detenzione: aver esposto al Tribunale di Torino uno striscione in solidarietà
a una compagna molestata dalle forze dell'ordine durante un'iniziativa in Val Susa, in quel momento
sotto processo.
In questi giorni ancora di più evidenziamo come il potere e le forme della propaganda liberale vogliano
appropriarsi delle istanze contro la violenza di genere e questa vicenda è un esempio della
contraddizione totale in cui sono immerse le istituzioni.
Riabbracciamo Cecca che torna in mezzo a tutti e tutte noi con la voglia di lottare e di non abbassare
mai la testa!”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=662920532683261&set=a.260225986286053
SABATO 2 DICEMBRE
ORE 11 Piazza Carignano, Torino
91° PRESENZA: “ABOLIAMO LA GUERRA!”
“Facciamo sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.
La guerra è distruzione di ogni forma di vita.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le vittime della guerra.
Condanniamo le violenze e gli stupri sulle donne.
Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione
pacifica del conflitto.
Esprimiamo pieno sostegno ai pacifisti russi che, con grande coraggio (oltre 15.000 arresti),
manifestano contro la guerra….
. Condanniamo l'aggressione della Russia di Putin all'Ucraina
. Fermiamo la corsa al riarmo
. Chiediamo con forza un urgente negoziato diplomatico
. Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti dall’Ucraina….
*Firma anche tu contro l’aumento delle spese militari
https://secure.avaaz.org/.../governo_italiano_e.../”
Evento di Mir-Mn Piemonte, Acli Torino e altri 4
https://www.facebook.com/AGiTEPiemonte
ORE 15 Piazza Statuto, Torino
MANIFESTAZIONE "CEASEFIRE NOW! BASTA BOMBE SU GAZA!"
Il percorso previsto: Principe Eugenio - Corso Regina - Porta palazzo - Corso San Maurizio - Via
Rossini - Via Po - Piazza Castello
“….Non possiamo accontentarci di una tregua temporanea: dopo questi 4 giorni di interruzione dagli
attacchi, il governo Israeliano ha già dichiarato che riprenderà l’offensiva.
Offensiva che viene appoggiata anche dal Governo italiano che si è astenuto dalla risoluzione Onu del
28 Ottobre che chiedeva il cessate il fuoco immediato.
Questo appoggio risulta ancora più intollerabile se prese in considerazione tutte quelle voci che si sono
sollevate dalla società civile in sostegno alla popolazione della striscia di Gaza, dalle occupazioni che
hanno coinvolto scuole ed università, agli scioperi di organizzazioni e sindacati, agli appelli per il
cessate il fuoco firmati dai docenti delle università italiane e dall'Ordine dei Medici.
Per questi motivi scendiamo in piazza come società civile per chiedere il cessate il fuoco immediato e la
liberazione di ostaggi e prigionieri, perché è nostro compito in questo momento storico fare pressione sui
nostri governi affinché cessi il massacro in atto.
BASTA CON I BOMBARDAMENTI, BASTA CON L'OCCUPAZIONE”!
L'appello partito dal basso, da semplici cittadini, è stato firmato da:
Gruppo BDS Torino, Progetto Palestina, Associazione Volere La Luna, Maurice GLBTQ, InMenteItaca
APS, Associazione Radici volanti, Moschee di Torino, Gruppo Pensionati Vanchiglietta APS, Scuola per
la pace di Torino, Carovane Migranti
e poi sottoscritto da numeros* organizzazioni e cittadin*.
Andate a questo link se volete aderire all'appello e vedere chi ha aderito: https://shorturl.at/gjmF8
Evento di Karim Metref, Vesna Scepanovic
I https://www.facebook.com/events/223749714074756?ref=newsfeed
ORE 18:30 Circolo Arci “Kontiki” Via Cigliano 7, Torino
(Sede di Fridays For Future Torino)
“TALK: CIME BIANCHE”
Ne parliamo con il comitato INSIEME PER CIME BIANCHE
“La montagna è sotto attacco
Dagli escavatori sui ghiacciai al progetto di collegamento intervallivo nel Vallone di Cime Bianche le
montagne valdostane sono minacciate da politica e interessi privati.
È ora di politicizzare e mettere in questione le pratiche predatorie che si mettono in atto sulle Alpi”.
Come sempre, ingresso libero con tessera ARCI!
Evento di Kontiki Torino
https://www.facebook.com/events/323965367089154
ORE 18.30 al teatro Magnetto, via Avigliana 17, Almese
“PALAZZINA LAF”
“….A partire dall’impatto ambientale dell’Ilva di Taranto sulla vita di tutte le persone che abitano quel
territorio.
Un film che racconta la spietatezza che in quegli anni abitava la più grande acciaieria di tutta Europa.
Palazzina Laf, il luogo dove venivano confinati tutte e tutti quei lavoratori che provavano ad alzare la
testa per rivendicare i propri diritti.
Un film “di parte” com’è stato dichiarato dallo stesso Michele Riondino, un film dalla parte di chi a
causa di quel tipo di sfruttamento ha perso la vita, ha perso i familiari, ha visto i propri figli prima
ammalarsi e poi morire.
Michele Riondino, regista e attore protagonista che ha voluto nel cast un magistrale Elio Germano
nelle vesti dello spietato dirigente Ilva, con loro anche Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni
D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela, con Anna Ferruzzo e con la
partecipazione di Paolo Pierobon.
E poi ancora uno stupendo Diodato che con il suo brano “LA MIA TERRA” ha descritto
perfettamente l’emotività di una terra deturpata nella quale oggi non può ancora esserci pace.
Anche Teo Teardo che ha di nuovo saputo accordare una colonna sonora che racconta una storia di
vita vera e vissuta.
Sarà nelle sale dal 30 novembre e il 2 dicembre, all’interno del Valsusa Filmfest, si terrà la prima
proiezione della Valle di Susa, al Teatro Magnetto di Almese, alla quale parteciperà anche il regista e
interprete Michele Riondino….”
https://www.notav.info/post/palazzina-laf-al-teatro-magnetto-di-almese/
https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/posts/pfbid02vLCMsBQ2bTLhN6AEUL54sj2Xa9wSHcS6
XZLCu3pZfrjtgh2EzciKHBSELrQTXUpgl
DOMENICA 3 DICEMBRE
ORE 10 c/o Spazio Sociale Anarchico Libera di Modena. Via del Tirassegno 7, Modena
“LIBERƏ TUTTƏ !” ASSEMBLEA NAZIONALE ANTICARCERARIA
“Prima assemblea nazionale della costituenda rete contro la repressione e le istituzioni totali.
La rete LIBERARE TUTTI! RETE NAZIONALE CONTRO REPRESSIONE E ISTITUZIONI
TOTALI si pone l'obiettivo di mettere in relazione le realtà che sviluppano una critica, in termini di
analisi e di azione politica, del sistema di controllo, esclusione e confinamento per i soggetti ritenuti
incompatibili con il modello sociale, economico e politico imposto.
Se carcere, cpr, istituzioni post-manicomiali, ma anche forme "soft" di segregazione, come il
sistema di accoglienza, o la militarizzazione di settori come quello scolastico-universitario e
sanitario, sono uno strumento di gestione sociale della marginalità e della "diversità", è necessario
sviluppare un'analisi e un piano di lotta che riesca a comprendere nel dettaglio il loro ruolo e la loro
funzione, per puntare a un loro superamento attraverso ribaltamento dei rapporti sociali”
ORE 13: PRANZO SOCIALE DI AUTOFINANZIAMENTO
per lo sportello settimanale detenuti, detenute e familiari
ORE 14.30: ASSEMBLEA NAZIONALE VERSO IL 4° ANNIVERSARIO DELLA
STRAGE DI MODENA, NOI NON DIMENTICHIAMO…..
Hai bisogno di ospitalità o passaggio? Scrivi via whatsapp al numero 3398520552
PER UN MONDO SENZA CARCERE
Spazio Sociale Anarchico Libera, Consiglio Popolare, Sciopero Italpizza
https://www.facebook.com/events/847454707107069/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A
[]%7D
ORE 14 al Barocchio Squat in Strada del Barocchio 27, Grugliasco (Bus 17 17/ 55 56 66 44)
“IL BAROCCHIO NON CHIUDE
….La domenica pomeriggio, dalle 14 in poi, le porte saranno aperte al confronto, alle nuove proposte
di attività, iniziative in città, alla condivisione degli spazi di autoproduzioni e laboratori (serigrafia,
officina, falegnameria, palestra, forgia), alla cura del luogo attraverso azioni di manutenzione della
casa e dell'orto, o anche solo allo svago e ai momenti di convivialità, per praticare insieme la realtà
libertaria”.
ORE 20: PIZZA BELLAVITA
https://barocchio.squat.net/11/11/il-barocchio-non-
chiude/?fbclid=IwAR0ml0bltfeiS5KyVpBWcNTa8uts-8LY0bi0uUcJ3-5OUhr8y1WeTyVgWlA
LUNEDI’ 4 DICEMBRE
ORE 18 al SI Cobas in C. Palermo 60, Torino
“SEMINARIO DI AUTOFORMAZIONE SUL “CAPITALE” DI K. MARX”
Il seminario di autoformazione richiederà una partecipazione attiva nel senso che ogni partecipante, a
rotazione relazionerà su capitoli affidati in ogni riunione che si terrà
Il seminario è organizzato dal Sicobas in collaborazione con la Tendenza Internazionalista, oltre che
dal contributo di alcuni compagni di Torino, coscienti che senza la conoscenza della teoria
rivoluzionaria, non può esserci movimento rivoluzionario…
Di seguito i capitoli del 1° libro: PROCESSO DI PRODUZIONE DEL CAPITALE
PROGRAMMA DI MASSIMA DEGLI 8 SEMINARI PREVISTI OGNI LUNEDÌ ORE 18:
https://www.facebook.com/100063454848255/posts/799521745506313/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
ORE 18- 20 on line
“LA FINANZA DEI COMUNI TRA PNRR E IL RITORENO DEL PATTO DI
STABILITA’”
INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
APERTI A TUTTE E TUTTI
VEDERE CALENDARIO CON ARGOMENTI E LINK ZOOM
https://attac-italia.org/calendario-incontri-di-autoformazione-campagna-riprendiamoci-il-comune/
MARTEDI’ 5 DICEMBRE
ORE 19 Presso CUB, corso Marconi 34, 2° piano, Torino
ASSEMBLEA APERTA NOTAV TORINO E CINTURA: VERSO L’8 DICEMBRE
“La seconda riunione aperta dell'assemblea No Tav di Torino e Cintura cade in un momento molto
particolare, ovvero pochi giorni prima dell'8 Dicembre.
L'8 dicembre per noi è una data importantissima perchè ci riporta al 2005, quando una marea di
persone attraversò le strade della Val Susa, riprendendosi i terreni espropriati di Venaus sui quali si
sarebbe dovuto costruire il cantiere del TAV.
Anche quest'anno ci ritroveremo a marciare verso Venaus nella ricorrenza di quella vittoria storica.
Pertanto invitiamo tutte e tutti alla riunione aperta della nostra Assemblea per discutere e organizzarci
insieme in vista della marcia popolare dell'8 dicembre e delle iniziative che si terranno nei giorni a
venire!”
https://www.facebook.com/photo/?fbid=741345918038939&set=a.470056251834575
ORE 19.30 davanti al presidio NOTAV"Leonard Peltier", loc. Baraccone, s.s.25, San Didero
APERICENA a cura dei Comitati No Tav Bassa Valle
portate (se potete) qualcosa da mangiare e bere insieme e soprattutto i vostri piatti, posate e
bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti
A seguire
ORE 20.30 SOCIALITA’ NO TAV
Essere in tanti di fronte alla polizia che presidia il NULLA è un bel segnale per fargli capire che
A SARA' DURA ... PER LORO
Evento di Presidio ex-autoporto di San Didero
https://www.facebook.com/profile.php?id=100066173425424
MERCOLEDI’ 6 DICEMBRE
ORE 18.45 Davanti al Presidio No Tav Leonard Peltier, SS25, loc. Baraccone, San Didero
APERICENA NO TAV A CURA DEL “NUCLEO PINTONI ATTIVI”
GIOVEDI’ 7 E 14 DICEMBRE
ORE 19.30 Bocciofila Vanchiglietta, Lungo Dora Colletta 39/A, Torino
APERICENA CONVIVIALE
ORE 20.30: “GAZE ON GAZA”
RASSEGNA DI CINEMA PALESTINESE
In collaborazione con Nazra Palestine Short Film Festival e Bds Torino
a seguire DIBATTITO
“In solidarietà con il Palestine Cinema Days - la cui decima edizione avrebbe dovuto svolgersi in
diverse città della Cisgiordania e di Gaza dal 24 ottobre al 2 novembre - e in collaborazione con Nazra
Palestine Short Film e Bds Torino, siamo felici di presentare una rassegna di cinema da e sulla
Palestina.
L'intento è quello di restituire frammenti di resistenza culturale palestinese attraverso l'obiettivo
cinematografico e creare uno spazio di dibattito e dialogo”.
https://www.instagram.com/p/Czct7N2I_X3/
DA VENERDÌ 8 A DOMENICA 10 DICEMBRE
TRE GIORNATE DI LOTTA NOTAV, DIBATTITO, SOCIALITÀ E DI INIZIATIVE AI
CANTIERI.
Prepariamoci tutti ad un lungo fine settimana di unione e lotta!
VENERDI’ 8 DICEMBRE
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE GRANDI OPERE INUTILI E
IMPOSTE
ORE 12 Piazzale dell’ASSA a Susa
PRANZO RESISTENTE
ORE 13: RITROVO E INTERVENTI
ORE 14: PARTENZA DELLA MARCIA POPOLARE NO TAV DA SUSA A VENAUS
AL TERMINE DELLA MARCIA NAVETTE DA VENAUS A SUSA
“Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No TAV è un momento di ricordo della grande giornata di
lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare
la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione, un Crimine Climatico.
Quest’anno le iniziative in programma, che coincidono anche con la 14^ Giornata Internazionale
contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, permetteranno a tutti noi di marciare insieme lungo i sentieri
e i luoghi della Valle che Resiste e di rafforzare i sentimenti e gli ideali che, da più di 30 anni,
muovono l’opposizione a quest’opera ecocida e devastante.
Ancora una volta questa data ci ricorda che la nostra lotta è più che mai attuale e viva, e rafforza la
nostra solidarietà con le altre lotte nazionali e internazionali.
L‘appuntamento dell’8 dicembre si inserisce inoltre in un quadro mondiale caratterizzato da guerre e
nuovi colonialismi. L’occidente bianco e suprematista continua a voler ridisegnare l’ordine mondiale,
basti pensare allo sterminio in atto del popolo palestinese.
Cresce la produzione e il commercio delle armi mentre gran parte dell’umanità è costretta alla fame e
all’esodo forzato.
Anche il progetto TAV Torino-Lione fa la sua parte in quanto, come infrastruttura TEN-T a duplice
uso civile-militare sarà adatto al trasporto di armi, una prospettiva in sintonia con gli attuali venti di
guerra che stanno determinando la trasformazione dell’industria e della ricerca torinese, prima volte
alla produzione di automobili, a polo bellico.
Oltre i governi e le loro politiche ci siamo noi con i nostri corpi, le nostre idee e la nostra capacità di
vigilare sul territorio….”
http://www.presidioeuropa.net/blog/otto-dicembre-di-lotta-giornata-internazionale-contro-le-goii-huit-
decembre-de-lutte-journee-internationale-contre-les-gpii-8-december-struggle/
SABATO 9 DICEMBRE
ORE 16:30 Circolo Risorgimento, via Giovanni Poggio 16 , Torino
“TORINO CONVERGE: ASSEMBLEA CON IL COLLETTIVO DI FABBRICA EX-
GKN”
“La tappa torinese di questo nuovo Insorgiamo tour sarà un'occasione per socializzare lo stato della
lotta, le prospettive in campo sulla reindustrializzazione dello stabilimento e il nostro contributo
solidale insieme ai lavoratori e alle lavoratrici dell'ex GKN…..
Un appuntamento di convergenza inedita di tutte le realtà solidali del nostro territorio che vorranno
attivarsi sull'azionariato popolare a sostegno della cooperativa GFF creata dai lavoratori e dalle
lavoratrici dell'ex GKN e restare al loro fianco quando scoccherà l'"ora x" dei licenziamenti, a partire
dal 1 gennaio 2024. …”
A seguire, APERITIVO BENEFIT con e per il Collettivo, per parteciparecompilare il seguente
form: https://forms.gle/RQFXUCVw1LKNG5gW8
Per ORDINARE LE CARGO-BIKE del Collettivo di Fabbrica: https://insorgiamo.org/cargo-bike/
Per maggiori info sull'AZIONARIATO POPOLARE a sostegno della reindustrializzazione dal
basso: https://insorgiamo.org/100x10-000/
Se vuoi saperne di più sul piano del fondo finanziario Melrose per licenziare i/le 420 lavoratori/trici
dell'ex GKN e/o sul rischio della SPECULAZIONE IMMOBILIARE che incombe sullo
stabilimento: https://insorgiamo.org/dossier-gkn/
Evento di Comunet - Officine Corsare, Arci Torino
https://www.facebook.com/events/766441828578810
LUNEDÌ 11 DICEMBRE
ORE 18- 20 on line
“COS’È LA FINANZA DI PROGETTO E PERCHÉ È PERICOLOSA”
INCONTRI DI AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”
APERTI A TUTTE E TUTTI
VEDERE CALENDARIO CON ARGOMENTI E LINK ZOOM
https://attac-italia.org/calendario-incontri-di-autoformazione-campagna-riprendiamoci-il-comune/
ALTRE INIZIATIVE SU :
https://gancio.cisti.org/
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
https://gabrio.noblogs.org/;
https://www.facebook.com/csoa.gabrio
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
https://www.facebook.com/csa.murazzi89/?locale=it_IT
https://serenoregis.org/appuntamenti/
https://www.facebook.com/serenoregis/?locale=it_IT
https://www.facebook.com/kontiki.torino
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
LUNEDÌ 20 NOVEMBRE SI È SVOLTO IL PRIMO INCONTRO ON LINE DI
AUTOFORMAZIONE CAMPAGNA “RIPRENDIAMOCI IL COMUNE”:
“CHE COS’È LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E PERCHÉ È CENTRALE PER UNA NUOVA
FINANZA PUBBLICA NAZIONALE E LOCALE”:
La relazione scritta dell'intervento di Marco Bersani è qui: https://attac-italia.org/wp-
content/uploads/2023/11/che-cose-cdp-e-perche-e-centrale_di-marco-bersani.pdf
Qui la registrazione:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLP6gZMzUKvGStCDr7bE0NM_xBfBq5kYMg
DA VENERDÌ 24 A DOMENICA 26 NOVEMBRE SI È SVOLTO AD AVIGLIANA IL
SEMINARIO “SIAMOTERRAVIVA: COME CAMBIARE IL CLIMA E IL SISTEMA”
A cui hanno partecipato:
Lino Balza, Movimento di Lotta per la salute Maccacaro, Michele Boato, Ecoistituto Alex Langer di
Mestre, Lucio Cavazzoni, Good Land, Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele, Libera e Casacomune,
Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel mondo, Fabrizio Dardo,
formatore, Marica Di Pierri, Associazione A Sud, Lorenzo Fioramonti, economista, professore
ordinario di Sostenibilità e direttore dell’istituto per la Sostenibilità, Università di Surrey (UK), membro
del Club di Roma-Fondazione Aurelio Peccei, Enrico Fontana, Legambiente e Libera, Benedetta
Peyron, formatrice, Ermis Segatti, teologo e storico delle religioni, Marina Turi, giornalista e
ricercatrice indipendente, Gael Giraud, economista e gesuita
LA RELAZIONE di Lino Balza, Movimento di Lotta pe la Salute Maccacaro: “ETICA DEL
PROFITTO E SANITÀ PUBBLICA”,
TRASCRIZIONE RELAZIONE: https://www.edocr.com/v/e2xvqboj/bajamatase/relazione-uno-stampa
VIDEO Prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=KI-Rl7D4Ti4
VIDEO Seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=sjt8sbjDja4
27 nov 23 Comunicato di RETE Ambientalista Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la
Pace e la Nonviolenza:
“CAMBIARE IL SISTEMA CAPITALISTICO. E’ POSSIBILE?
…..Lino Balza traeva queste conclusioni al suo lungo ragionamento:
“Cambiare il sistema”: è nel titolo di questo convegno… Cambiare la civiltà del denaro, il
finanzcapitalismo… Bah? Pensare, alla mia età, di veder cambiare questo modello di sviluppo
dominato dal capitale e dalla rendita finanziaria, dal “massimo profitto al minimo costo e nel minor
tempo possibile”?… Bah Pensarlo sarebbe ottimismo della ragione.
Invece sono pessimista: non si tratta solo di modello di sviluppo imputabile ai vertici politici ed
economici e finanziari della società, ma di una cultura e di una pratica che si sono contagiate a tutti i
livelli della vita sociale.
“I poveri stessi – scrive il Papa –cadono nell’inganno di un mondo che non viene costruito per loro”.
E tutti sono gettati in una competizione imposta dal vangelo del denaro.
Apparirei blasfemo all’udito dei credenti se dicessi che la soluzione sarebbe… l’estinzione del genere
umano. Allora mi accontento (“gramscianamente”) dell’ottimismo della volontà, mi accontento,
“nessuno si salva da solo”, di lottare tutti assieme per contrastare, cambiare questo sistema sanitario
e… almeno mettere al bando i Pfas. Non credo più nella rivoluzione, che noi abbiamo fallito…..
Più ottimista, a cambiare questo modello di sviluppo dominato dal capitale e dalla rendita finanziaria,
appare don Luigi Ciotti, alla luce di una esperienza personale unica che lo ha visto fondatore
del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune. (Trascrizione:
https://www.edocr.com/v/bdq1d1qr/bajamatase/ciotti)
Chi meglio di lui può interpretare Laudato sì e Laudato qui, e… contraddire me”.
https://www.rete-ambientalista.it/2023/11/27/cambiare-il-sistema-capitalistico-e-possibile/
27 nov 23 Tutta la newslettera del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:
“DISTRUGGI TUTTO, MAMMA, SE DOMANI TOCCA A ME”.
https://groups.google.com/g/acqua-bene-comune-fano/c/zJDbbldw1SE
SABATO 25 NOVEMBRE SI SONO SVOLTE IN ALCUNE CITTA’ ITALIANE
MANIFESTAZIONI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
25 novembre VIDEO DIRETTA AGTW:
“A ROMA LE PROTESTE DI NON UNA DI MENO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”
https://www.youtube.com/watch?v=HBE0hZqY3yc
SABATO 25 NOVEMBRE A TORINO IL CORTEO È ANDATO INGROSSANDOSI LUNGO IL
PERCORSO NEL CENTRO CITTÀ FINO A RAGGIUNGERE 15.000 PERSONE secondo Non
una di meno, 13.000 secondo la polizia.
Molte le famiglie e tanti anche i bambini.
VIDEO Stampa: “25 NOVEMBRE, MIGLIAIA IN CORTEO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA
SULLE DONNE”
Di Daniele Solavaggione
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/25/video/25_novembre_migliaia_in_corteo_per_dire_no_alla_vio
lenza_sulle_donne_il_video_della_protesta-13888818/
25 nov 23 Comitato 23 settembre:
“PERCHÉ IL 25 NOVEMBRE NON SIA SOLTANTO UNA DATA!
Abbiamo in questi giorni assistito all’ennesimo femminicidio, frutto di violenza sistemica perché
trasversale alle classi sociali, alle età e alle epoche storiche.
Mai come oggi siamo immersi in una società violenta per sua intrinseca natura e per la sua necessità
di combattere con ogni mezzo la sua decadenza….
A quando una riflessione dei compagni, un rifiuto esplicito di usare quella falsa libertà che è arbitrio
assoluto, dominante nei rapporti personali?
Questo l’appello di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, e va preso sul serio.
Come va presa sul serio la dimensione politica della violenza sulle donne.
Ma andiamo per punti:
1) Le donne, che questo sistema economico e sociale continua e sempre di più a considerare il pilastro
della famiglia monogamica per la riproduzione di forza lavoro, e al tempo stesso merci da usare o da
buttare se non si adeguano al desiderio di possesso dei loro compagni, sono lasciate sole e sprovviste di
mezzi materiali a fronteggiare situazioni tossiche.
Nei casi di maggiore fragilità, sono relegate ad una condizione di secondo rango nell’accesso
all’occupazione e a salari dignitosi, quindi costrette alla dipendenza economica.
Da qui a cascata le altre conseguenze che le vedono partire svantaggiate materialmente e nella
relazione con l’altro sesso. Uno svantaggio che è troppo spesso accresciuto dall’introiezione dei sensi di
inferiorità, di colpa, o di dedizione alla cura.
2) Sulla stampa si cita la Convenzione di Istanbul sul diritto di qualsiasi individuo a vivere libero dalla
violenza: donne, bambini, anziani e perfino le donne immigrate!
La convenzione cita 3 punti fondamentali: oltre alla prevenzione, la protezione della vittime e la
denuncia e il controllo degli autori…..”
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/11/25/25-novembre-perche-non-sia-soltanto-una-data-
comitato-23-settembre/
Comunicato del collettivo femminista palestinese Qumi Centro Culturale Handala Ali di Genova:
“25 NOVEMBRE - GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA
SULLE DONNE:
UNA PROSPETTIVA PALESTINESE
…..Siamo in lutto per il genocidio che sta subendo il popolo palestinese e siamo furiose per il silenzio e
l’indifferenza assordanti di molti femminismi occidentali che, per l’ennesima volta, tacciono sulla
pulizia etnica del popolo palestinese perpetrata da Israele da oltre 75 anni…..
In questo momento di lutto personale e collettivo sentiamo di dover avere la forza e la rabbia per poter
ribadire che il femminismo occidentale e, in particolare, quello italiano, non ci rappresenta. Anzi
riteniamo abbia contribuito negli anni a portare avanti una visione neocoloniale in cui le donne non
occidentali e musulmane sembrano aver bisogno di essere liberate e protette da un femminismo moderno
e secolarizzato, avallando una visione che vede le donne arabe come sottomesse e senza alcuna agency o
capacità decisionale.
È questa la cornice politica, culturale e teorica che impedisce la costruzione di legami realmente
intersezionali, dove la lotta contro il colonialismo di insediamento sionista e quella femminista possono
trovare un comune terreno di rivendicazioni.
La lotta non può che essere praticata contro il duplice assetto oppressivo e dunque sia contro il
violento dominio coloniale, che ha come fine ultimo l’eliminazione della popolazione indigena
palestinese, sia contro la violenza patriarcale e capitalista per la liberazione delle donne, compagne e
sorelle che quotidianamente sono schiacciate su diversi fronti.
Essere donne palestinesi, arabe, musulmane, figlie di diverse diaspore, ci inserisce in un
posizionamento che non viene compreso e ascoltato in Occidente.
Israele per molti rappresenta “l’unica democrazia del Medio Oriente” e la patria dei diritti della
comunità queer e LGBTQIA+, in contrapposizione con una narrazione che schiaccia le donne
palestinesi e arabe come vittime di un sistema barbaro.
Ed è proprio a questa mistificata e inquinata rappresentazione di noi stesse, pregna del più terribile
orientalismo, che decidiamo – a gran voce – di opporci, consapevoli della storia delle nostre lotte.
Quando parliamo del femminismo palestinese, non possiamo commettere l’errore di guardare solo alla
nascita dei nuovi e più recenti movimenti femministi nati anche come risposta al femminismo bianco
liberale che occupa la narrazione pubblica da sempre.
La storia del movimento femminile di resistenza palestinese, infatti, affonda le sue radici agli inizi del
Novecento, quando si cominciava a definire un processo che porterà le donne palestinesi a una
graduale emancipazione sotto diversi aspetti.
Dalla Grande Rivolta degli anni Trenta – dove si assiste alla partecipazione alla lotta armata di uomini
e donne che combattevano insieme – si arriverà poi alla tragedia della Nakba, che dal 1948 vedrà le
donne impegnate in un processo sempre più forte e strutturale di emersione all’interno dello spazio
politico e pubblico.
L’obiettivo era chiaro: da una parte portare avanti, con ogni mezzo necessario, la resistenza contro
l’oppressore sionista, dall’altra sradicare il sistema patriarcale dilagante nella società palestinese,
come in tutte le società del mondo.
È proprio in questa fase che si delineano le basi politiche che faranno da fondamenta ai comitati
popolari femminili che nasceranno poco dopo….”
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0XmyML4AY8A24MEtgjNXWXHCKh1jGVgpV
VC5XkUep1qYJvByCApaEezpfTGXhtAvwl&id=100064811288102&paipv=0&eav=AfZpJpuaEH_f2m
_yu1QuwVlWAcr01Ggt2hNfNptmG9KeP-4ogldbZB4wl4aQpXseoz8&_rdr
25 nov 23 Palestinian Feminist Collective (PFC):
“BATTIAMO IL FEMMINISMO COLONIALISTA NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER
L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
….Per femminismo colonialista ci riferiamo ai discorsi e alle politiche occidentali e coloniali che
utilizzano il linguaggio della liberazione delle donne per giustificare invasioni, genocidi, occupazioni
militari, estrazioni di risorse e sfruttamento del lavoro.
Queste tattiche si sommano per giustificare l’attuale occupazione sionista della nostra patria,
l’espulsione del nostro popolo e la guerra senza fine intrapresa contro la vita dei palestinesi.
Il femminismo colonialista descrive le donne palestinesi come vittime indifese che necessitano di essere
salvate dalla propria cultura, società e religione, considerandole allo stesso tempo donne usa e getta,
minacciose e meritevoli di morte….
Il nostro è un appello all’azione.
Noi, il Collettivo Femminista Palestinese, invitiamo i nostri alleati a:
- Unirsi alla nostra campagna su Twitter per fermare il femminismo colonialista pubblicando le tue
testimonianze sui suoi danni e sul perché dovrebbe essere smantellato.
Usa gli hashtag #shutdowncolonialfeminism e #feministssaynotogenocide e tagga i nostri account sui
social media;
- Rifiutare e denunciare i discorsi femministi colonialisti quando emergono nei media, sul posto di
lavoro e nelle conversazioni private, affermando al contempo che la Palestina è una questione
femminista. Utilizza il toolkit PFC per spunti di discussione e risorse…..
- Organizzare un insegnamento sul femminismo colonialista e sulla Palestina come questione
femminista nella tua comunità. Utilizzare, insegnare e divulgare la nostra crescente lista di letture sul
colonialismo dei coloni e sulla violenza di genere.
- Se sei un’organizzazione femminista, firma la lettera congiunta del Fronte Femminista e del
Collettivo Femminista Palestinese che chiedono la fine del genocidio e un cessate il fuoco
immediato……
- Resta sintonizzato per le azioni e gli inviti in corso man mano che questa campagna si evolve. Segui i
nostri account sui social media @palestinianfeministcollective.
Per saperne di più su come il femminismo coloniale viene utilizzato come arma contro i palestinesi e
sulle intersezioni tra violenza sessuale, di genere e coloniale di insediamento, dai un’occhiata a questa
selezione di letture…..”
https://palestinianfeministcollective.org/shut-down-colonial-feminism-2023/
SABATO 25 NOVEMBRE AL PIAZZALE DEL PRESIDIO DI SAN DIDERO SI È
SVOLTA UNA CONFERENZA STAMPA NOTAV riguardo l’allargamento del cantiere in
Clarea e il sequestro dei presidi No Tav di San Didero e dei Mulini e per lanciare la grande marcia
popolare dell’8 dicembre.
Dopo la conferenza stampa le donne No Tav sono avvicinate ai cancelli del cantiere di San Didero
per un cacerolazo contro la violenza sulle donne e sulla terra.
Chi semina vento raccoglie tempesta, I No Tav non si fermano!
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02pKYMnhfxgF7KSLdDreQbJGpQqBgiwTHxaT
yqRUxSGxv7uQGHo28owZe9mCPyMS3l&id=100063995045494&paipv=0&eav=AfZ4NSwuMfOEmo
kq5jQDZsEpt10YhVzZCVLvKIc0U9dbRaaZmCrbD8daRRmYzj7v8lY&_rdr
VIDEO DIRETTA CONFERENZA STAMPA:
https://www.facebook.com/notav.info/videos/721840209501909
25 Nov23 San Didero CONFERENZA STAMPA SUI PRESIDI SEQUESTRATI
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/uR8GsVWZaSS5agSj7
23 nov 23 Radio Frejus:
“INTERVISTA CON LOREDANA BELLONE SEQUESTRI E SIGILLI AI MULINI IN VAL
CLAREA E AL PRESIDIO NO TAV DI SAN DIDERO che ci ha fatto il punto della situazione in
merito ai sequestri e sigilli apposti all’area dei Mulini in Val Clarea e al Presidio No Tav di San
Didero in questi ultimi giorni.
Riascoltare l’intervista completa:
https://www.radiofrejus.it/sequestri-e-sigilli-ai-mulini-in-val-clarea-e-al-presidio-no-tav-di-san-didero-
intervista-con-loredana-bellone/
24 No 23 NOTAV Info:
“UN MERCATO CONTADINO PIÙ VIVACE DEL SOLITO A SAN DIDERO
di Daniela Bezzi
…E dunque il Popolo NoTav non ha alcuna intenzione di farsi intimidire, né stare in silenzio.
Lo ha confermato ieri, con un’ intervista a Radio Frejus, anche Loredana Bellone, ex sindaca (per ben
tre mandati) di San Didero, e sempre attivissima come Consigliera Comunale….
Ma per tornare al Presidio di San Didero, che il Movimento NoTav aveva via via costruito e
costantemente animato di iniziative, in risposta a quell’odiosa occupazione militare che dall’aprile del
2021 aveva trasformato in permanente fortino quell’unico polmone verde in bassa valle: “non era
soltanto un luogo di aggregazione, per le nostre cene, pranzi, riunioni, iniziative anche culturali.
Era un punto importante anche per gli agricoltori, i titolari dei banchetti che ogni sabato mattina
convergono su questo piazzale, che non dimentichiamo oltre a essere spazio pubblico, è anche l’unico
punto-vendita esistente sul nostro territorio, visto che il piccolo Comune di San Didero non ha negozi.
Per cui dai servizi igienici, alla possibilità di ristoro, che so una bibita fresca d’estate o una tazza di thè
in inverno… a questo serviva anche il Presidio: a rendere tutto più umano, conviviale, persino solidale,
per chi magari non poteva permettersi un pasto caldo e qui trovava anche degli amici con cui parlare.
Per non dire del Punto Informativo, regolarmente autorizzato dalla nostra Amministrazione
Comunale: non c’è dubbio che si è trattato di una gravissima forzatura, oltre che di un attacco in piena
regola al diritto di riunione e alla libertà di circolazione
L’altra mattina per esempio, era una bella giornata e nonostante l’aria che tira alcuni hanno voluto
osservare la ‘tradizione’ del pranzo del giovedì.
Erano una ventina, e c’era un gran vento, che ha fatto volar via i sigilli dalla roulotte.
Qualcuno (più che altro le donne presenti in effetti) si è azzardat* a utilizzare la toilette perché altro
non c’era… e prontamente si è presentata la Digos, con richiesta di documenti ai pochi rimasti, non è
accettabile…..”
https://www.notav.info/post/un-mercato-contadino-piu-vivace-del-solito-a-san-didero/
DOMENICA 26 NOVEMBRE ERA PREVISTO UN PRANZO AL SACCO AL
PRESIDIO NOTAV DEI MULINI per ribadire la libertá di attraversare il territorio e la
determinazione nel difenderlo contro l’ennesima devastazione causata dall’ennessimo allargamento
del cantiere di Chiomonte,
Le forze dell'ordine bloccano i e le No Tav nelle vigne che circondano i Mulini impedendo loro di
accedere al sentiero gallo romano che passa intorno al Presidio!
I/le No Tav, nonostante l'ingente presenza delle forze dell'ordine, attraversando i sentieri della Val
Clarea, hanno raggiunto alcune case della Borgata Mulini messe sotto sequestro!
LA VAL CLAREA È NO TAV!
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0KsmKSRszfms5NNgXqQiHq26K4b7bjop3CnW
S3WW3jQqt57sr7PtjJYNzM3u7aaFJl&id=1641158081&sfnsn=scwspmo&paipv=0&eav=AfZFyF5_-
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DOMENICA 26 NOVEMBRE A TORINO INCONTRO CON ILAN PAPPÈ PERE LA
PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO “10 MITI SU ISRAELE”
Nonostante gli oltre 200 posti a disposizione, è stata raggiunta la capienza massima in fretta,
abbiamo richiesto l'apertura di una seconda sala ma non era sufficiente neanche quella.
VIDEO DIRETTA: https://www.facebook.com/BDSTorino/videos/1994688924240739
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE. DOPO 52 GIORNI DI ATTACCHI ISRAELIANI CONTRO
LA STRISCIA DI GAZA, LE VITTIME SONO PIÙ DI 15.000, di cui 6.150 bambini e
4.000 donne, oltre a un numero indicibile di cadaveri sparsi per le strade.
Sotto le macerie si trovano anche circa 7.000 dispersi, tra cui 4.700 bambini e donne.
La dichiarazione rileva che, tra i palestinesi morti, ci sono 207 membri del personale medico, 26
membri delle squadre di soccorso della protezione civile e 70 giornalisti.
Sono rimasti feriti anche più di 36.000 altri palestinesi, il 75% dei quali bambini e donne.
28 nov 23 Infopal:
“IL BILANCIO DELLE VITTIME DEGLI ATTACCHI ISRAELIANI A GAZA SUPERA LE 15.000
UNITÀ
….Per quanto riguarda gli edifici residenziali, si afferma che quasi 50.000 unità abitative sono state
completamente distrutte oltre a quasi 240.000 gravemente danneggiate.
Un totale di 88 moschee sono state completamente distrutte e altre 174 parzialmente, dai
bombardamenti israeliani su Gaza, oltre a tre chiese prese di mira…..”
https://www.infopal.it/il-bilancio-delle-vittime-degli-attacchi-israeliani-a-gaza-supera-le-15-000-unita/
“I DUE PILASTRI DI ISRAELE, E IL LORO COLLASSO
Di Ilan Pappé (agosto 2022 su “The Palestine Chronicle)
La legittimità di Israele – di più, la sua stessa possibilità di sopravvivenza – poggia su due pilastri
principali.
Primo, il pilastro materiale, che comprende la sua forza militare, le competenze high-tech e un solido
sistema economico.
I succitati fattori consentono allo Stato di costruire una forte rete di alleanze con Paesi che vorrebbero
beneficiare di ciò che Israele ha da offrire: armi, cartolarizzazione, attrezzatura per lo spionaggio,
conoscenza high-tech e sistemi modernizzati di produzione agricola.
In cambio, Israele non chiede solo denaro, ma anche un supporto alla propria immagine
internazionale in erosione.
Secondo, il pilastro morale. Questo aspetto era particolarmente importante agli albori del progetto
sionista e dell’essere Stato di Israele.
Israele ha venduto al mondo una duplice narrazione: primo, che la creazione di Israele era l’unica
panacea per l’antisemitismo, e secondo, che Israele è stato costruito in un luogo che apparteneva
religiosamente e culturalmente al popolo ebraico.
La presenza di una popolazione indigena, il popolo palestinese, è stata inizialmente negata del tutto;
poi, è stata sminuita. E quando l’esistenza dei palestinesi fu in ultimo riconosciuta, fu presentata come
una sfortunata coincidenza.
Poi Israele, l’autoproclamata “unica democrazia del Medio Oriente”, si è autodefinito un generoso
pacificatore disposto a risolvere il problema offrendo “concessioni” sul suo presunto diritto all’intera
Palestina storica…..
https://pungolorosso.wordpress.com/2023/11/25/i-due-pilastri-di-israele-e-il-loro-collasso-ilan-pappe/
LUNEDÌ 27 NOVEMBRE ALLA FABBRICA DELLE E A TORINO SI È SVOLTO IL
CONVEGNO “PALESTINA. LA GUERRA, L'INFORMAZIONE, LA POLITICA”
VIDEO CONVEGNO: https://www.youtube.com/watch?v=XlUu_KqPXBc
AVVISO per problemi tecnici l'audio dei primissimi minuti è pessimo.
INTERVENTI AL MINUTO Iniziare da 07:35 (vedi nota):
05:39 Francesco Pallante (7:35 con audio)
21:41 Alessandra Algostino
36:16 Tomaso Montanari
58:34 Marco Revelli
01:23:41 dal pubblico
01:48:32 replica Francesco Pallante
01:49:00 replica Tomaso Montanari
01:52:52 replica Marco Revelli
01:57:59 replica Alessandra Algostino
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE SI È SVOLTA LA 28° UDIENZA DEL PROCESSO PER
ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CONTRO ESPONENTI DEL MOVIMENTO NO
TAV, dei centri sociali Askatasuna e Murazzi, dello Spazio Popolare Neruda.
28 Nov 23 NOTAV Info:
“PROCESSO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CONTRO IL MOVIMENTO NO TAV
RINVIATO A SETTEMBRE 2024
….Il primo importante aggiornamento è che, nell’udienza di oggi 28 novembre, il collegio giudicante
harinviato il processo al 19 settembre 2024, a causa di un impedimento personale di uno dei giudici.
Tutto il calendario delle udienze fino ad oggi fittissimo, una a settimana, è slittato di 10 mesi.
Vista l’inusuale fretta che ha caratterizzato questo processo dal suo inizio e le numerose anomalie che
contraddisitinguono ormai il Tribunale di Torino, questo rinvio ci sembra rappresentare un importante
segnale oltre a riportare il percorso processuale a ritmi “normali”.
Non è infatti inusuale che processi anche importanti, si dilunghino negli anni, ciò che non ci sembra
normale è quando si intraprendono corsie preferenziali per concludere alcuni processi prima di altri,
cosa ormai tristemente nota per gli iter giudiziari a carico del Movimento No Tav e dei movimenti
sociali torinesi….. Ricordiamo quindi che l’operazione dalla quale è scaturito questo processo,
ridicolmente denominata “Sovrano”, non abbia mai portato i frutti desiderati dai suoi ideatori: arresti
di massa, sequestri e sgomberi non sono mai stati firmati dal Gip o dal Tribunale, indebolendo fin da
subito l’opera di criminalizzazione voluta dalla Questura….
Il recente sequestro preventivo dei presidi notav dei Mulini e di San Didero lo dimostra platealmente.
Addirittura si arriva a ritardare un’ordinanza esecutiva per far coincidere il sequestro dei Mulini con
l’allargamento del cantiere di Chiomonte.
Un’operazione ai margini della legalità che da ben l’idea della disperazione che si respira in certi
ambienti di fronte alla tenacia della resistenza popolare al Tav….”
https://www.notav.info/post/processo-per-associazione-a-delinquere-contro-il-movimento-no-tav-
rinviato-a-settembre-2024/
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE SI E’ SVOLTO DAVANTI ALL’OVAL LINGOTTO A
TORINO UN PRESIDIO “NO ALL’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS!”
“NO ALLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO, NUOVO POLO BELLICO A TORINO!” organizzato
dall’Assemblea Antimilitarista di Torino, con la partecipazione anche di gruppi ambientalisti
TG R del 28-NOV-2023 ore 1930
https://youtu.be/T4eLA2SBBvg
29 nov 23 Anarres:
“TORINO. BLOCCATI I MERCANTI D’ARMI!
Il 28 novembre era la giornata di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato
dell’industria bellica aerospaziale.
Un evento a porte chiuse, riservato ai maggiori produttori a livello mondiale, ai rappresentanti di
governi, forze armate e compagnie di contractor.
L’appuntamento per gli antimilitaristi era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente
schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti a questa convention, fiore all’occhiello della
lobby armiera subalpina.
Gli antimilitaristi armati di striscioni e cartelli sin dalle 12 hanno occupato la strada davanti al cancello
del centro congressi.
Dopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia.
I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno
al Lingotto.
Per la prima volta dopo 18 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi.
Il blocco è stato tenuto per oltre due ore, in modo che nessuno passasse dalla porta principale.
Durante il blocco si è tenuta un’assemblea, dove, al di là del forte entusiasmo per la riuscita dell’azione
di contrasto, si è ribadito l’impegno a continuare la lotta contro l’industria e il mercato delle armi.
Dopo due ore di blocco gli antimilitaristi si sono mossi in corteo verso la passerella pedonale alla quale
si erano appena appesi tre attivisti di Extinction Rebellion, per dare solidarietà agli ecologisti…..”
https://www.anarresinfo.org/torino-bloccati-i-mercanti-darmi/
MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE CINQUE ATTIVISTE DI EXTINCTION REBELLION
E FRIDAYS FOR FUTURE HANNO OCCUPATO IL TETTO DELL'OVAL TORINO.
“Imbragate e in sicurezza si sono appese a decine di metri da terra,
Sotto di loro, una delle più grandi fiere mondiali del settore aerospaziale e della difesa.
"Ci troviamo in un momento storico in cui le alluvioni, le tempeste, le ondate di calore provocano sempre
più vittime. Anche qui, in Italia, in Piemonte” riporta Mang.
“Non è più accettabile che banche e governi continuino a investire denaro nella direzione opposta, in
guerre distruttive e in progetti di colonizzazione di altri ambienti terresti"
È il momento di urlarlo, tutte insieme. Nelle scuole, nelle università, nelle piazze di ogni città. Se
necessario, anche sul tetto degli edifici.
Rompiamo il silenzio. Ribelliamoci per la vita”
https://www.facebook.com/100069976805170/posts/651324013876820/?mibextid=rS40aB7S9Ucbxw6v
7 nov 23 Petizione Oxfam Italia:
“#LAGRANDERICCHEZZA”
…..la ricchezza posseduta dallo 0,1% degli italiani più ricchi, poco meno di 50.000 persone, è circa tre
volte superiore a quella nelle mani della metà più povera della popolazione (25 milioni di italiani)….
FIRMA LA PETIZIONE #LAGRANDERICCHEZZA E CHIEDI ALL’UNIONE EUROPEA
L’INTRODUZIONE DI UN’IMPOSTA EUROPEA SUI GRANDI PATRIMONI.
Se applicata ad esempio a quei 50 mila italiani più ricchi, con un patrimonio netto al di sopra dei 5,4
milioni di euro, l’imposta potrebbe produrre risorse fino a 16 miliardi di euro all’anno!
Redistribuiamo questa grande ricchezza per il bene di TUTT*!”
https://www.oxfamitalia.org/lagrandericchezza/?utm_source=ilfatto&utm_medium=organico&utm_camp
aign=lagrandericchezza
FIRMA: https://eci.ec.europa.eu/038/public/#/screen/home
26 nov 23 Comunicato Attac :
“A 16 ANNI DALLA TRAGEDIA DELLA THYSSENKRUPP
IL 6 DICEMBRE PROSSIMO RICORRE IL 16° ANNIVERSARIO DEL ROGO DELLA
THYSSENKRUPP in cui perirono 7 operai.
Di quel complesso siderurgico rimangono le strutture abbandonate, l’inquinamento del suolo da
idrocarburi e della falda idrica da cromo esavalente, tossico e cancerogeno.
Il Tribunale di Torino ha accertato e condannato i responsabili ma il Comune di Torino – e gli altri Enti
pubblici competenti – non hanno ancora fatto valere l’obbligo di legge “chi inquina, paga”.
Nulla si sa di eventuali interventi di risanamento.
Ancora nel gennaio scorso la nuova proprietà AST – subentrata alla Thyssen – ha chiesto una proroga
per la presentazione del Piano di Bonifica, che la Città di Torino ha concesso fino a giugno 2023.
Quel Piano è stato consegnato?
Che cosa prevede, in quanto tempo, a quali costi?
Perché il sindaco Lo Russo, primo responsabile della sanità di Torino, non parla? ….
Se il 6 dicembre prossimo ricorda ancora qualcosa agli amministratori della nostra città, ci risparmino
le parole di circostanza che a 16 anni da quella tragedia sarebbero intollerabili e mettano le carte in
tavola: dati sullo stato di inquinamento attuale, caratteristiche della bonifica (totale o parziale?) sia
dagli idrocarburi sia dal cromo esavalente, da compiere in quanti anni, a spese di chi.
LA CITTADINANZA DEVE SAPERE”
https://www.attactorino.org/index.php/le-campagne-di-attac/prgto/area-thyssenkrupp/768-a-16-anni-
dalla-tragedia-della-thyssenkrupp
AL NUOVO COME AL VECCHIO GOVERNO: ECCO COME REPERIRE LE
RISORSE PER AFFRONTARE L’EMERGNZA SANITARIA E SOCIALE
Da maggio 2020 Assemblea NOTAV Torino e cintura ha prodotto questo VOLANTINO:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE...
NON PAGHEREMO LA CRISI …
- SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE…..
- SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DA' A CHI INQUINA…
- SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI…..
- SE SI TASSERA’ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello
che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il Virus.
Quel 10% di italiani da solo ha un patrimonio di 4.700 miliardi, il 44% di tutta la ricchezza nazionale
immobiliare e finanziaria.
Quindi il patrimonio medio di queste famiglie è 2.350 milioni.
Possiamo chiedere loro di pagare il 10%?
Gli restano circa 2.115 milioni circa, non ci pare un grande sacrificio!
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
- TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
- AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, SUI CONTI CORRENTI E SULLE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%?
PENSIAMOCI!
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&thea
ter
8 dic 20 Pungolo rosso:
“MILLION TAX 10% PER 10%: I POST DEL PUNGOLO DA NOVEMBRE 2019 AD OGGI
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/08/million-tax-10-x-10-i-nostri-post-da-novembre-2019-ad-
oggi/
31 dic 20 Pungolo rosso:
“A COLLOQUIO CON MARX, ROSA L. E ALTRI MAESTRI SULLA QUESTIONE FISCALE: II.
La rivendicazione di lotta della million tax 10% sul 10%
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/12/31/a-colloquio-con-marx-rosa-l-e-altri-maestri-sulla-
questione-fiscale-ii-la-rivendicazione-di-lotta-della-million-tax-10-sul-10/
DOCUMENTAZIONE NOTAV: www.notav.info - www.notavtorino.org -
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https://www.facebook.com/notav.rivalta - https://www.controsservatoriovalsusa.org/ -
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ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO : http://lucaxino.altervista.org/
TRACCE NOTAV (centro di documentazione Emilio Tornior): www.traccenotav.org
ALTRI AGGIORNAMENTI:
TG Vallesusa : https://tgvallesusa.it/
Facebook Festival Alta Felicità : https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Maverick. Opinioni senza marchio: https://sitofsalmoni.wixsite.com/website
Centro di documentazione Invicta Palestina : https://www.invictapalestina.org/
RETE Ambientalista - Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG E QUOTIDIANI
20 nov 23 Oxfamitalia:
“CLIMA, L’1% PIU’ RICCO DEL PIANETA INQUINA QUANTO DUE TERZI
DELL’UMANITA’
….Nel 2019, l’1% più ricco per reddito della popolazione mondiale è stato responsabile di una quota di
emissioni di CO2, pari a quella prodotta da 5 miliardi di persone, ossia due terzi dell’umanità.
Parte da questa fotografia l’allarme che abbiamo deciso di lanciare con un nuovo rapporto – realizzato
in collaborazione con lo Stockholm Environment Institute (SEI) – a pochi giorni dall’inizio della
Cop28 sul clima di Dubai.
Il vertice annuale delle Nazioni Unite, in programma dal 30 novembre al 12 dicembre, che si pone
l’obiettivo di affrontare le sfide sempre più evidenti legate alla crisi climatica.
Quello che ci troviamo di fronte è infatti uno scenario desolante: le emissioni di cui è responsabile l’1%
più ricco del pianeta rischiano di causare 1,3 milioni di vittime a causa degli effetti del riscaldamento
globale, la maggior parte entro il 2030.
Vittime che si potrebbero evitare con un radicale e immediato cambio di rotta. In primo luogo
rispettando l’obiettivo cruciale di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi,
rispetto al periodo preindustriale. Cosa che ancora una volta rischia di rimanere un miraggio….
Bastano alcuni dati per fotografare il contesto attuale:
nel 2019, l’1% più ricco del pianeta (77 milioni di persone) è stato responsabile del 16% delle
emissioni globali di CO2 derivanti dai consumi, una quota superiore a quella prodotta da tutte le
automobili in circolazione e degli altri mezzi di trasporto su strada; a sua volta il 10% più ricco
della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni globali;
in Italia, lo stesso anno, il top-10% emetteva il 36% in più rispetto al 50% più povero della
popolazione;
chi fa parte dell’1% più ricco per reddito inquina in media in 1 anno quanto inquinerebbe in 1.500
anni una persona appartenente al restante 99% dell’umanità;
ogni anno, le emissioni di questi super-ricchi annullano di fatto la riduzione di emissioni di CO2
derivanti dall’impiego di quasi un milione di turbine eoliche;
nel 2030, le emissioni di carbonio dell’1% più ricco saranno 22 volte superiori al livello compatibile
con l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5°C, stabilito con l’Accordo di
Parigi sul clima….
Tra le proposte avanzate da Oxfam, per rispondere alla necessità di dare una risposta sia alla crisi
climatica, che all’acuirsi dei divari economici e sociali, figura l’introduzione di un’imposta progressiva
sui grandi patrimoni, a carico di chi è al vertice nelle nostre società – come lo 0,1% dei cittadini più
ricchi – e cui sono associate emissioni più elevate.
Proposta su cui è in corso la raccolta firme #LaGrandeRicchezza….“
https://www.oxfamitalia.org/clima-quanto-inquinano-i-super-ricchi/
29 nov 23 Economia circolare:
“AL VIA LA COP28 NEGLI EMIRATI ARABI. COSA C’È DA SAPERE
Dal 30 novembre al 12 dicembre riapre i battenti l'annuale Conferenza delle Nazioni Unite sui
Cambiamenti Climatici, la ventottesima dalla sigla dell'UNFCCC.
Quest'anno le delegazioni negoziali si ritroveranno a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il che è di per
sé un pessimo presagio per i destini di questa Cop
Marica Di Pierri
La decisione di svolgere la Cop28 nell’emirato del Golfo – 7° produttore al mondo di petrolio, 5°
produttore di gas e 6° paese per emissioni di Co2 pro-capite, la cui economia è saldamente ancorata allo
sfruttamento di combustibili fossili – è stata da principio fonte di perplessità….
Altro elemento di preoccupazione riguarda la possibilità di una massiccia presenza di lobbisti delle
compagnie fossili, facilitati dalla scelta della presidenza.
Già a Sharm el-Sheik era stato osservata e denunciata la presenza di un gran numero di lobbisti, circa
600, con un aumento del 25% rispetto alla media.
Il rischio, concreto, è che le Cop diventino per le compagnie fossili una grande occasione per
negoziare, parallelamente ai negoziati climatici, accordi multilaterali con i governi proprio sullo
sviluppo di progetti oil&gas.
Grandi assenze e il forfait all’ultimo minuto del Papa
I dati sulle presenze indicano l’arrivo di oltre 70mila delegati, il che renderebbe quella di Dubai una
delle Cop più grandi mai celebrate.
Oltre al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, strenuamente impegnato sulla questione
climatica, e alla presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen sono attesi oltre 160 capi di
Stato e ministri da tutto il mondo, tra cui il primo ministro indiano Modi, il presidente del Brasile Lula,
il premier inglese Sunak e Re Carlo III. Sarà presente anche la presidente Meloni….
Dopo due anni continuativi di presenza, questa volta Biden, impegnato sulla campagna per le
presidenziali e sulla guerra in Medio Oriente, si accontenta di inviare l’inviato speciale per il clima
John Kerry.
Anche la Cina sarà rappresentata dall’inviato speciale Xie Zhenhua, che con Kerry dovrebbe aver già
discusso un pre-accordo di cooperazione nel corso della recente visita di Jinping negli Usa….
Nella tarda serata di ieri il Vaticano ha annunciato l’annullamento del viaggio di Papa Francesco a
Dubai per la Cop28.
Nel tweet di Tv2000, la rete della Conferenza Episcopale Italiana, si legge che “la richiesta è venuta
dai medici che lo curano per lo stato influenzale e l’infiammazione delle vie respiratorie”.
Papa Francesco, si legge ancora, “con grande rammarico ha accettato”. …..
Sarebbe stata la prima volta per un pontefice, con il chiaro intento di ribadire la volontà dell’inquilino
della Santa Sede di spingere per una azione climatica condivisa….”
https://economiacircolare.com/cop-28-dubai-emirati-arabi-clima/
26 nov 23 FQ:
“OSTAGGI, SECONDO SCAMBIO ISRAELE: “LI RIAVREMO TUTTI”
IL MINISTRO GALLANT: “L’ASSEDIO CONTINUA” - Hamas ora minaccia forfait: “Violato il
patto”, poi cede a Qatar ed Egitto. Folla a Bibi: “Dimettiti”
Di Alessia Grossi
“Gli ostacoli sono stati superati grazie alla mediazione qatariota-egiziana e lo scambio sta per
avvenire”. Sono le 21 di ieri, ore israeliane, le 20 italiane quando un tweet del ministro degli Esteri del
Qatar conferma che 39 palestinesi e 13 israeliani verranno rilasciati, oltre a 7 stranieri, come da
programma.
Ad aver ritardato la consegna è stato Hamas convinto che Israele abbia violato i termini dell’accordo
di tregua.
La notizia viene confermata un’ora dopo dalla tv israeliana Kan.
A funzionare, alla fine, pare essere stata la pressione di Qatar, Egitto, Usa e a sorpresa anche l’Iran,
che rivendica un ruolo nel rilascio degli ostaggi thailandesi di venerdì.
Senza l’impegno dei quali, per un giorno intero, il secondo dei 4 stabiliti per la tregua, poi portati a 5,
si è rischiato di veder saltare la fragile interruzione dei conflitti che serve non solo allo scambio di
ostaggi e prigionieri dall’una all’altra parte del confine, ma anche ai gazawi per mangiare, bere, uscire
dai rifugi ormai fatiscenti e curarsi.
Ed è proprio sugli aiuti umanitari, infatti che Hamas aveva avuto da dire.
Nella lista rilasciata dai miliziani, ci sono i nomi di sei donne e 33 bambini maschi, come confermato in
un post su X da Majed Al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.
Tra i prigionieri israeliani rilasciati da Gaza, invece, ci sono otto bambini, cinque donne e sette
cittadini stranieri….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/ostaggi-secondo-scambio-israele-li-
riavremo-tutti/7365267/
26 nov 23 FQ:
“RISVEGLIO TALEBANO. TRA DONNE E DIRITTI
PAESE IN BILICO - Se i nuovi padroni riusciranno a piegare le resistenzedella parte più
conservatrice della società, l’Afghanistan forse riuscirà a uscire dall’indigenza e tornare appieno nella
comunità interazionale
Di Pino Arlacchi
……Il ritiro Usa è stato una catastrofe. Il Pil del Paese si è contratto del 20%, l’economia ridotta al
lumicino e il tenore di vita sprofondato.
L’Afghanistan era già uno dei paesi più poveri del mondo ma nel corso del 2021-22 è giunto davvero
sulla soglia della carestia assoluta, quella dei morti per fame.
Quella soglia non è stata superata grazie alla incredibile capacità di sopravvivenza di questo popolo
cresciuta come una pianta medicinale dentro una lunga storia di guerre e disastri di ogni genere.
Pianta alimentata da una fierezza nazionale assolutamente unica, in grado di far sopportare agli
afghani livelli di sofferenza e di stento che altrove hanno stroncato etnie, stati e nazioni.
E che ha permesso loro di sconfiggere sul campo tutte le grandi potenze che hanno tentato di metterli
sotto. L’Afghanistan è stata la tomba degli imperi.
Questo senso della dignità nazionale ha colpito chiunque abbia avuto a che fare con gli afghani.
È la loro risorsa strategica, il cui risvolto positivo è visibile oggi a Kabul.
Nelle strade, nella gente, nei mercati, nei locali pubblici e negli incontri privati ho visto in pieno
dispiego una intraprendenza, una energia e una voglia di futuro che sono in grado di creare un nuovo
Afghanistan in pochi anni.
Questa forza è travolgente, e sono proprio le donne afghane ad interpretarla meglio.
Ho visto donne dappertutto. Le strade, i negozi, i mercati di Kabul traboccano di donne che vendono,
comprano, discutono tra di loro e con gli uomini, camminano decise per strada, senza la timidezza di
una volta. Velate sì come negli altri paesi islamici, ma senza burka.
Ho visto solo due burka nei miei giorni di permanenza, ed erano donne la metà dei 500 partecipanti
della conferenza internazionale cui ho assistito.
La conferenza era organizzata dallo Schiller Institute tedesco, e dalla sua proiezione afghana intitolata
al grande medico e filosofo Averroè.
Ho conversato ai margini dei lavori con molte donne, ed ho fatto selfie con leader femminili di centri di
recupero sulle tossicodipendenze e di gruppi di iniziativa sociale tra i più vari…..”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/risveglio-talebanotra-donne-e-
diritti/7365158/
27 nov 23 FQ:
“OSTAGGI, LA TREGUA FUNZIONA. E NETANYAHU VA NELLA STRISCIA
Scambiati in 17 con 39 palestinesi, molti minorenni
Di Roberta Zunini
Gli stivali del premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno calcato il suolo della Striscia di Gaza.
È stata la prima volta da quando Hamas ha attaccato Israele lo scorso 7 ottobre e la prima volta di un
primo ministro da quando nel 2005 Ariel Sharon decise il ritiro dalla Striscia.
Circondato dalle truppe israeliane, con indosso il giubbotto antiproiettile, Bibi ha ricordato a favore di
telecamere che si tratta di una visita storica.
Non ha però parlato di vittoria ma di essere “certo di riuscire a portare a casa tutti gli ostaggi nelle
mani di Hamas”.
È stato un messaggio rivolto all’opinione pubblica israeliana – un messaggio interno per tentare ancora
di convincerla che egli è un primo ministro di prim’ordine e che sarà in grado di guidare Israele fuori
da quest’ultima crisi e di trattare con Hamas.
Bibi è potuto andare in territorio nemico anche perché nel frattempo si era disinceppato il blocco
messo in atto da Hamas, all’ultimo momento per alzare la posta, che manteneva prigioniero il secondo
gruppo di ostaggi.
Le persone tornate in libertà sono 17, tra cui 14 israeliani e 3 tailandesi.
Nello scambio sono stati liberati dalle carceri israeliane 39 palestinesi, il terzo gruppo finora tornato in
Cisgiordania, dove ieri almeno sei palestinesi sono stati uccisi nell’ennesimo raid dell’esercito
israeliano contro le cellule jihadista del campo profughi di Jenin….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/27/ostaggi-la-tregua-funziona-e-netanyahu-
va-nella-striscia/7365902/
29 nov 23 FQ:
“KIEV PRESSA ROMA E GLI ALTRI, INTESE PER LE ARMI SENZA FINE
ERA STATO ANNUNCIATO - A luglio l’impegno per la sicurezza a lungo termine del Paese guidato
da Zelensky, con forniture finanziarie e militari
Di Marco Franchi
….A luglio, a margine del vertice Nato a Vilnius, lo avevano annunciato i Paesi del G7. Germania,
Francia, Italia, Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito, oltre all’Unione europea avevano fatto
sapere di essersi impegnati per fornire impegni di sicurezza bilaterali a lungo termine.
Il passo giungeva dopo che l’Ucraina aveva chiesto un aumento dell’invio di armi e munizioni, l’invito
ad aderire alla Nato e una garanzia di misure di sicurezza da parte degli alleati occidentali.
Si parla di forniture economiche (elettricità, tecnologia, eccetera), ma se servirà anche militari. Dunque
le armi non sono escluse.
L’Italia sta per diventare presidente del G7.
Così il nostro Paese è particolarmente attenzionato e anche “debitamente” pressato.
“Su indicazione del Presidente dell’Ucraina e del Capo dell’Ufficio della Presidenza, è iniziato il primo
ciclo di consultazioni con la Repubblica Italiana sulla conclusione di un accordo bilaterale sulle
garanzie di sicurezza, come previsto dalla Dichiarazione congiunta di sostegno del G7 all’Ucraina”, ha
riferito ieri in una nota la presidenza ucraina.
E Antonio Tajani, a margine del verrtice dei ministri degli Esteri, ha dichiarato: “Si comincia a
discutere con l’Ucraina delle garanzie di sicurezza. Stiamo lavorando, poi ci saranno i tempi necessari
per farlo”.
La squadra negoziale ucraina era guidata dal vice capo dell’ufficio presidenziale, Ihor Zhovkva,
specificano ancora gli ucraina.
Per l’Italia negoziano Alessandro Cattaneo dell’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi e due componenti
della Farnesina….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/29/kiev-pressa-roma-e-gli-altri-intese-per-le-
armi-senza-fine/7368153/
16 nov 23 Repubblica:
“BOLLETTE, COME OTTENERE IL RIMBORSO DOPO LA MULTA DI ANTITRUST
AI GESTORI DI ENERGIA?
La sanzione da 15 milioni di euro complessivi verrà riscossa dall’Agenzia delle entrate.
Quel denaro non verrà utilizzato per ristorare i clienti per gli aumenti illegittimi.
Ma è comunque possibile chiedere i rimborsi attraverso la conciliazione
di Federico Formica
…L’autorità, val la pena ricordarlo, ha sanzionato per 15 milioni complessivi sei operatori (Enel per
dieci milioni, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison), “rei” di aver modificato in modo unilaterale i
contratti con i propri clienti, ritoccando al rialzo le tariffe di luce o gas.
Peccato che per diversi mesi, nel corso del 2022, sia stato in vigore il decreto Aiuti-bis che vietava
azioni del genere, proprio per tutelare i consumatori dalla grave crisi dei prezzi che allora imperversava
sui mercati internazionali.
I 15 milioni di multa verranno utilizzati per rimborsare i clienti di quanto pagato in più?
È la domanda che ci hanno posto molti lettori. La risposta è no.
Se ritiene che sia stato violato il Codice del consumo, l’Antitrust stabilisce delle sanzioni, che verranno
riscosse dall’Agenzia delle entrate.
Dunque quel denaro andrà allo Stato che, in parte, lo utilizzerà anche per finanziare iniziative a tutela
dei diritti del consumatore. Ma di certo non finirà nelle tasche dei clienti colpiti dagli aumenti illegittimi.
Perché Antitrust non ha obbligato gli operatori di energia a rimborsare i clienti?
Perché in realtà non può farlo.
Tra le competenze dell’Autorità non c’è quella di ordinare alle società rimborsi o risarcimenti.
In questo senso, si può dire che Antitrust possa però facilitarli: capita spesso che un’azienda si impegni
(di sua spontanea volontà) a restituire il maltolto ai clienti.
In quei casi Agcm chiude il procedimento senza multa e, se poi la restituzione non avviene, scatta la
sanzione vera e propria.
Nel caso delle società di energia, questo impegno non c’è stato e non può essere Antitrust a imporlo.
Ma non tutti i gestori sono uguali: tra le sei società multate, ad esempio, Edison aveva già ristorato i
(pochi) clienti colpiti dal rincaro, per questo è stata multata con il minimo edittale, cinquemila euro.
Cosa posso fare, allora, per farmi rimborsare?
Il primo passo da fare è quello di sporgere reclamo al gestore che ha modificato il contratto in modo
unilaterale.
Se dopo 40 giorni la risposta non è arrivata o non è stata risolutiva, si può procedere con
la conciliazione di Arera (l’autorità dell’energia).
Si tratta di una procedura extra-giudiziale gratuita in cui un conciliatore tenta di mediare tra i due
litiganti per giungere a una soluzione.
Gli incontri avvengono online, ci si può far rappresentare da un’associazione di consumatori, e tra
l’invio della domanda alla chiusura della procedura non possono passare più di 90 giorni, prorogabili
di altri 30….”
https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/diritti-
consumatori/2023/11/16/news/bollette_luce_e_gas_multa_antitrust_rimborsi_come_fare_domanda-
420511167/
26 nov 23 FQ:
“PER LA PRIMA VOLTA SI È TOCCATA LA SOGLIA DI 2 °C DI AUMENTO
di Luca Mercalli
….Il periodo (più o meno) freddo dovrebbe durare una decina di giorni: sarà di livello ordinario per la
stagione, e uno dei pochi di questo 2023 che si annuncia fin da ora il secondo anno più caldo dal 1800
in Italia dopo il record del 2022….
Il 17 e 18 novembre, per la prima volta nella serie globale di temperature giornaliere disponibile dal
1940, si è toccata la soglia critica di 2 °C di aumento termico rispetto alla media dell’era preindustriale
(1850-1900).
Il raggiungimento per ora è solo temporaneo e non ancora come media ventennale, intervallo a cui si
riferiscono gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per scongiurare conseguenze rovinose, ma è comunque
indicativo dell’aggravarsi della crisi climatica.
L’edizione 2023 del rapporto State of the Cryosphere, pubblicato ogni anno dalla International
Cryosphere Climate Initiative con il contributo di oltre sessanta scienziati per fornire aggiornamenti su
presente e futuro del ghiaccio globale, ha proprio come tema di fondo “Two degrees is too high”: due
gradi in più sono già troppi per ghiacciai, neve, permafrost e banchise polari, che rischiano il collasso
con drammatici effetti a cascata sugli ecosistemi e la civiltà umana.
All’attuale febbre planetaria hanno contribuito le straordinarie ondate di calore sia negli oceani,
Pacifico in primis con El Niño, sia in terraferma in Australia, Sud Africa, Messico, Sud America (43,8
°C a Rio de Janeiro) e Giappone, dove il 23 novembre si sono misurati i 20 °C più tardivi noti nell’isola
di Hokkaido.
E non cambiano certo la situazione le normali prove d’inverno in corso in Europa, con la prima neve
ieri a Berlino, Monaco di Baviera e Berna, mentre solo pochi giorni fa lo zero termico era a 4000 m
sulle Alpi svizzere, livello tra i più alti mai registrati in novembre….”
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/11/26/per-la-prima-volta-si-e-toccata-la-soglia-
di-2-c-di-aumento/7365190/
21 nov 23 Newsinquota:
“CESANA VERSO LE OLIMPIADI BIS, A CORTINA SOLO MACERIE
Ma non si era detto che ,Cesana Torinese era l’inno allo spreco una cattedrale nel deserto e una
vergogna da non ripetere?
Evidentemente non era affatto così, se è vero – come sembra – che le Olimpiadi invernali 2026 vedranno
le gare si bob, skeleton e slittino nella località piemontese.
Non più Milano-Cortina, quindi, bensì Milano-Cortina (poco, a dirla tutta)-Torino.
L’indiscrezione gira da giorni: qualche settimana fa il gruppo che gestisce l’impianto di bob piemontese,
dismesso da anni, ha presentato un dossier per candidarsi a ospitare le gare a cinque cerchi del 2026.
Ma adesso il progetto – che prevede corposi lavori di ripristino della pista e di adeguamento – pare
avere la benedizione ufficiale del governo.
«Bisogna aspettare ancora qualche giorno. So che il lavoro di queste settimane è stato proficuo, adesso
con la relazione che è stata inviata a Simico verranno fatte delle valutazioni che poi verranno portate in
cabina di regia e il cda della fondazione il 5 dicembre farà le sue valutazioni» ha detto il ministro dello
sport Andrea Abodi. «Noi ci auguriamo che lo sforzo di questo ultimo mese possa produrre l’effetto che
ci consenta di rimanere in Italia».
Abodi l’ha detto e ripetuto: «Noi abbiamo una priorità, poter ospitare in Italia bob, skeleton e slittino».
Ma c’è di più: su Cesana, che ha ospitato le Olimpiadi 2006 e poi nel giro di pochi anni è stata
abbandonata, sono in corso valutazioni per far diventare l’impianto di interesse ampio, un centro che
possa essere di riferimento anche dopo il 2026.
Lo confermano le parole del ministro di qualche giorno fa: «È evidente che l’eredità di questa pista ci
interessa altrettanto e credo interessi anche il Cio. Quindi verrà tenuto in conto anche il progetto che
credo sia stato sostanziato dalla Regione Piemonte e dalla Città metropolitana di Torino proprio per
garantire non tanto una parentesi breve ma una prospettiva di vita con una contribuzione nel tempo che
potrebbe consentire di mantenere la pista attiva, cosa che non è successo in passato»….”
https://www.newsinquota.it/cesana-verso-le-olimpiadi-bis-e-a-cortina-solo-macerie/
26 nov 23 Famiglia cristiana:
“DON CIOTTI AL CAI: "ATTENZIONE ALLA SPECULAZIONE E ALLE MAFIE CHE
RICICLANO IN MONTAGNA"
Il fondatore di Libera interviene al Congresso Nazionale del Cai che si è svolto a Roma il 25 e il 26
novembre. "Basta nuovi impianti di risalita e piste da bob.
Investiamo invece nei servizi necessari per far rimanere i giovani in montagna e in nuove forme di
turismo.
«Le mie montagne, che sono anche le mie radici, le porterò sempre dentro di me come un essenziale
desiderio di bellezza e infinito. Sono nato a Pieve di Cadore, nel Bellunese, e sono orgoglioso di essere
montanaro. E mi ha fatto molto piacere ritrovare le Dolomiti anche in Aspromonte, perché anche lì c’è
quel tipo di roccia», esordisce così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nel suo applauditissimo
intervento dal palco del 101° Congresso nazionale del Club Alpino Italiano che si è celebrato a Roma il
26 e 26 novembre.
«Ma non possiamo permetterci di separare l’etica dalla bellezza. Le montagne, come per tanti, anche
per me sono l’immagine di un cammino spirituale che ho cercato di percorrere, con tutti i miei limiti.
Hanno un’anima, e noi dobbiamo diventare capaci di ascoltarle e d’accoglierle. Mi hanno aiutato a
guardare al cielo e a Dio, senza mai dimenticare le responsabilità a cui ci chiama la terra». ….”
https://www.famigliacristiana.it/articolo/don-ciotti-al-cai-attenzione-alla-speculazione-e-alle-mafie-che-
riciclano-in-alta-quota-.aspx
24 nov 23 Stampa:
“GLI STUDENTI VALSUSINI IN MARCIA A SUSA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Corteo e spettacolo di danza in rosso per dire basta a femminicidi e soprusi
Francesco Falcone
Sfilando per le vie di Susa, dalle 10 di stamattina, oltre un migliaio di studenti delle scuole e dei licei
frequentati dai ragazzi di tutta la Valle hanno preso posizione contro la violenza sulle donne in
occasione della giornata promossa dall’amministrazione cittadina e dalle associazioni segusine che
questo pomeriggio avrà un seguito al Castello di Adelaide con una tavola rotonda a tema.
Indossando una maglia, una sciarpa o un altro capo di abbigliamento di colore rosso i giovani hanno
voluto testimoniare in prima persona che è ora di cambiare; di mettere fine alle violenze di genere.
Quest’anno il consueto flash mob organizzato in passato in piazza del Sole si è trasformato in qualcosa
di più: portando più persone, più coinvolgimento per le strade della città sull'onda delle emozioni dei
recenti femminicidi.
Da piazza della Repubblica un cordone di un migliaio di giovani seguiti da semplici cittadini ha
raggiunto l’arena romana per alzare la voce alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza
sulle donne al grido di “Respect and love”.
Per poi lasciare spazio allo spettacolo della scuola di danza di Susa sulle note di Sound of silence e allo
striscione con i nomi di tutte le donne uccise quest'anno dalla violenza di compagni, fidanzati, mariti
esposto durante il flash mob in arena”.
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/24/news/studenti_valsusini_marcia_violenza_donne-13885163/
25 nov 23 Stampa:
“I NO TAV VIOLANO I SIGILLI AL PRESIDIO DI SAN DIDERO E LANCIANO LA
MARCIA DELL’8 DICEMBRE
L’appello a sindaci e amministratori della valle a partecipare alla marcia che ricorda la grande
manifestazione dopo gli scontri con la polizia nella piana di Venaus nel 2005
Francesco Falcone
….Marcia che quest'anno tornerà dopo alcune edizioni a percorrere il tratto della Statale 25 da Susa a
Venaus.
Ormai da 18 anni l'8 Dicembre è il giorno in cui scende in strada l'orgoglio del popolo No-Tav della
Val Susa, in occasione dell'anniversario della marcia andata in scena la prima volta pochi giorni dopo
gli scontri con la polizia nella piana di Venaus nel 2005, dove all'epoca era in programma l'apertura
del cantiere per lo scavo della galleria Italia-Francia che nei prossimi mesi prenderà vita alle porte di
Susa.
Stamattina, dal piazzale di San Didero dove pochi giorni fa la Digos ha posto i sigilli al presidio a due
passi dal cantiere del nuovo autoporto, il movimento contro la grande opera ha confermato che gli
oppositori all'opera hanno ora un obiettivo in più: dimostrare allo Stato che nemmeno apporre i sigilli
ai due presidi di Chiomonte e San Didero, considerati dalla procura di Torino basi logistiche da cui
lanciare attacchi ai cantieri della Torino-Lione, fermerà la lotta del popolo valsusino.
Anzi. L'appello del movimento a sindaci, amministratori e semplici cittadini della Valle è essere
presenti in tanti l'8 Dicembre.
All'annuncio della marcia è poi seguita la violazione dei sigilli e dopo una battitura delle reti del
cantiere antistante il presidio da parte delle donne del movimento, che hanno anche esposto lo
striscione "PARTIGIANE DELLA TERRA E DEL FUTURO" a conferma dell'impegno a difendere il
territorio della Valle”.
https://www.lastampa.it/torino/2023/11/25/news/no_tav_marcia_8_dicembre_sigilli_san_didero-
13887713/
29 nov 23 Spiffero:
“PIANTEDOSI AL COMITATO ORDINE E SICUREZZA A TORINO
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parteciperà questo pomeriggio in prefettura, alla presenza del
capo della polizia Vittorio Pisani, arrivato nel Torinese ieri, al Comitato straordinario ordine e
sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Donato Giovanni Cafagna.
Piantedosi era stato invitato dal sindaco, Stefano Lo Russo, alcuni mesi fa per un confronto sulla
situazione in sicurezza in città.
Tra gli argomenti del Comitato c'è anche la questione Alta velocità e le proteste che si sono nuovamente
accese in Val di Susa, alla vigilia delle manifestazioni dell'8 dicembre, organizzate dai No Tav che
hanno lanciato un appello dopo i sequestri dei presidi dei Mulini e San Didero”.
https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=74942
28 nov 23 Sole 24 ore:
“EXPO 2030 STRAVINCE RIAD, ROMA SOLO TERZA.
Ira di Massolo: deriva mercantile
Riad ha ottenuto 119 voti su 165. Busan, seconda, 29. Roma 17.
Al primo turno era necessaria la maggioranza dei due terzi.
L’organizzazione di Expo 2030 va a Riad, che ha ottenuto 119 voti al primo turno.
Non ci sarà il ballottaggio. Delusione per Roma, arrivata terza, con 17 voti, 12 in meno di Busan, che
ne conquista 29.
Sono 165 (su 182 totali) i delegati dei Paesi membri del Bureau international des Expositions arrivati
al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux che hanno votato la città che ospiterà Expo 2030. Riad ha
ottenuto al primo turno la maggioranza necessaria dei due terzi.
Cori da stadio all’arrivo dei delegati
I delegati arrivati al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux per votare la città che ospiterà Expo
2030 sono passati tra due ali di folla che, fuori da ogni regola, ha cercato di portarli dalla propria
parte e convincerli a votare per Riad o per Busan.
Più numerosi i sostenitori dei sauditi, che hanno accolto uno per uno i delegati cercando di
accompagnarli fino all’ingresso della sala delle votazioni prendendoli addirittura sottobraccio.
Molto chiassosi anche i sudcoreani, che gridano “Busan, Busan” e - fuori dal palazzo - hanno persino
intonato una surreale versione di “Champs-Elysées” in coreano….”
https://www.ilsole24ore.com/art/expo-2030-cominciate-presentazioni-candidate-prima-busan-poi-roma-e-
riad-AFIJSEpB
29 nov 23 Sole 24 ore:
“DETENZIONE ILLEGALE MINORI MIGRANTI, ITALIA CONDANNATA DALLA CORTE DEI
DIRITTI UMANI
La condanna fa riferimento alla situazione del 2017
La Corte europea per i Diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per detenzione illegale dei migranti
nell’hotspot di Taranto, tra cui minori stranieri non accompagnati.
L’accusa è quella di aver compiuto trattamenti inumani e degradanti nelle misure di accoglienza, per
non avere nominato un tutore né avere fornito a questi minori alcun tipo di informazione sulla
possibilità di contrastare in giudizio tale condizione.
La condanna è arrivata il 23 novembre e fa riferimento alla situazione del 2017.
Quindi durante il governo Gentiloni. Ma nella regione Puglia ci sono più di 400 minori non
accompagnati. La maggior parte di loro è ospitata in strutture inadeguate, come per esempio, i 185
bambini che si trovano proprio nell’hotspot di Taranto….”
https://www.ilsole24ore.com/art/detenzione-illegale-minori-migranti-italia-condannata-corte-diritti-
umani-ue-AFO6IBqB
APPELLI E PETIZIONI
5 nov 23 Abbasso la guerra e altre associazioni:
“DICHIARAZIONE DI ADESIONE/CONDIVISIONE ALLA DENUNCIA CONTRO LA
PRESENZA DI ARMI NUCLEARI IN ITALIA: verificarne la illegittimità ed individuare i
responsabil (https://www.peacelink.it/disarmo/a/49724.html)
“…..In particolare mi sembrano significative le seguenti norme riportate nel testo della denuncia.
“In data 24 aprile 1975 l’Italia ha sottoscritto il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP),
trattato internazionale incentrato, in particolare su: a) la c.d. “non proliferazione” del nucleare, in
base alla quale gli Stati in possesso di armi nucleari (c.d. “Paesi nucleari”) si impegnano a non
trasferire armi di tale natura a quelli che ne sono privi (c.d. “Paesi non nucleari”), mentre questi ultimi
si obbligano a non ricevere e/o acquisire il controllo diretto o indiretto di ordigni nucleari
(artt. I, II, III); b) il disarmo nucleare, che impone il ricorso a trattative finalizzate alla definitiva
cessazione della prassi di armamento nucleare (art. VI).
Il diritto bellico internazionale vieta l’uso e la minaccia dell’uso delle armi nucleari in qualsiasi
circostanza.
La L. 185/1990 vieta la fabbricazione, l’importazione, l’esportazione, il transito, il trasferimento
intracomunitario e l’intermediazione di materiale di armamento senza l’autorizzazione dell’autorità e, in
ogni caso, di armi nucleari.
Ciononostante, la presenza di armi nucleari sul suolo nazionale può ormai considerarsi certa.”…”
Compilare modulo online che raccoglie le adesioni di coloro che approvano l’iniziativa.
https://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=108&id_topic=2
6 luglio 23 Peacelink MOBILITAZIONE EUROPEA CONTRO LA GUERRA:
“APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO E L'INIZIO DI NEGOZIATI
Alessandro Marescotti
….La guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) deve cessare immediatamente.
Per chiedere e ottenere che questo avvenga, occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di
conflitto nucleare, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni sociali ed economiche)
una grande manifestazione europea, unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a
manifestare contemporaneamente in tutte le capitali.
Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa tutta si ferma per far finire (e finché
non sarà finita) quest’ennesima immane tragedia.
Se la proposta, l’idea forte dello sciopero generale risultasse irrealizzabile, si deve garantire
l’individuazione di una giornata significativa e simbolica in cui convocare -in una stessa data da
individuare - grandi manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco e, contestualmente, per
l’inizio di negoziati.
Raggiunto un certo numero di adesioni, si deciderà una data (es.: 6/9 AGOSTO-HIROSHIMA E
NAGASAKI) significativa e si inviterà il popolo europeo a TENERE MANIFESTAZIONI IN
CONTEMPORANEA IN TUTTE LE CAPITALI D’EUROPA E IN TUTTE LE REALTÀ ANCHE
MINORI in cui si riuscirà a organizzare dimostrazioni contro guerra/guerre”.
https://lists.peacelink.it/pace/2023/07/msg00005.html
https://www.rete-ambientalista.it/2023/07/07/mobilitazione-europea-contro-la-guerra/
Nota: Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni all’indirizzo
di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com o in calce al presente appello
(nome/cognome, recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni)
Luglio 23 Si Cobas Prato sta organizzando questa raccolta fondi in favore di COM Soccorso Attivo:
SOSTIENI LO SCIOPERO A MONDO CONVENIENZA
Montatori e autisti di Mondo Convenienza sono in sciopero da martedì 30 maggio 2023, davanti al
magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio.
Per anni hanno lavorato con turni dalle 10 alle 14 ore per 6 giorni la settimana, senza straordinari né
trasferta pagati in modo corretto, trasportando mobili sulla schiena anche per nove piani di scale, senza
nessun tipo di protocollo o dispositivo di sicurezza per la salute.
La cooperativa in appalto nel magazzino Mondo Convenienza utilizza per tutti i lavoratori il
contratto Pulizie Multiservizi, per una paga base di 1180€ lordi al mese, 6.80€ lordi l’ora, una cosa
indegna di un paese civile.
I lavoratori sono in sciopero per richiedere l’applicazione del CCNL Logistica, il rispetto dei turni
di 8 ore per 5 giorni settimanali, l’applicazione di misure di sicurezza sul lavoro e la fine di questo
sistema di appalti dietro cui si nasconde lo sfruttamento e il lavoro povero.
Ogni giorno davanti ai cancelli dell’azienda si resiste ai tentativi di sgombero della polizia per far
passare i camion carichi di mobili. Ogni giorno reparti celere intervengono di forza trascinando i
lavoratori in sciopero per consentire all'azienda di sostituirli con personale esterno e fare partire le
consegne.
Ai lavoratori senza diritti, non resta che mettere in gioco pacificamente i propri corpi per
richiedere giustizia….”
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza
FAI UNA DONAZIONE
https://www.gofundme.com/f/sostieni-lo-sciopero-a-mondo-convenienza/donate
REFERENDUM PROPOSITIVO VINCOLANTE PER EVITARE LA
CEMENTIFICAZIONE DELLA PELLERINA CON BONIFICA DELL’AREA THYSSEN, sul
sito della città di Torino, dal 27 giugno si puo’ anche sottoscrivere online
Piattaforma per la sottoscrizione telematica di referendum propositivo
(ai sensi dello Statuto comunale e del Regolamento comunale n.297)
È in corso la sottoscrizione per la proposta di referendum popolare avente per oggetto:
“NUOVO PRESIDIO OSPEDALIERO "TORINO NORD-OVEST" - AMBITO 4.15 "REGINA
MARGHERITA"
La sottoscrizione telematica è possibile se:
- si dispone dell'Identità digitale ammessa dalla legge (SPID, Carta Identià Elettronica CIE, Carta
Nazionale dei Servizi CNS, Tessera Sanitaria con CNS,….
- si è maggiorenne ed iscritto/a nelle liste elettorali del comune di Torino ….
https://proposte.torinofacile.it/p01a23/
Marzo 23 APPELLO Amnesty international:
“ARMI MENO LETALI, NO AL COMMERCIO SENZA REGOLE!
….Anche in Italia, a volte, i gas lacrimogeni sono stati utilizzati in modo improprio causando gravi
danni ai manifestanti.
Ad esempio l’8 dicembre 2011, durante una manifestazione del movimento No-Tav, un candelotto di
gas lacrimogeno sparato ad altezza di persona ha colpito alla testa Yuri Justesen, che ha perso per
sempre parte dell’udito.
Il diffuso uso improprio di armi meno letali solleva interrogativi sulla mancanza di regolamenti, sui
discutibili processi decisionali di coloro che sovrintendono alle operazioni di polizia e sulla mancanza
di addestramento di molti agenti che le usano…..
Chiedi, insieme a noi, l’adozione di un trattato internazionale che regoli il commercio delle armi meno
letali in dotazione delle forze di polizia impegnate in azioni di ordine pubblico!...”
https://www.amnesty.it/appelli/armi-meno-letali-no-al-commercio-senza-
regole/?utm_source=DEM&utm_medium=Email&utm_campaign=DEM9719
VIDEO: “MANGANELLI, LACRIMOGENI E IDRANTI: NO AL COMMERCIO SENZA
REGOLE!”
Abbiamo raccolto le testimonianze di Yuri Justesen e dell’avvocata Valentina Colletta che ci hanno
raccontato quanto accaduto nel 2011
https://www.youtube.com/watch?v=RNV_7RuAFIs
VIDEO: YURI: ...PER ME NE VALEVA LA PENA.
https://www.youtube.com/watch?v=ZVA6sltD3bM
21 giugno 23 Appello Les Soulèvements de la Terre:
“CIÒ CHE CRESCE OVUNQUE NON PUÒ ESSERE SCIOLTO
Il 21 giugno, in occasione di una riunione del Consiglio dei Ministri, il governo ha avviato la
procedura di scioglimento di Les Soulèvements de la Terre.
Dopo averci lanciato in faccia le sue granate mutilanti, sostiene che non abbiamo più il diritto di
esistere insieme, né di organizzarci.
Ora pretende di sciogliere una rivolta con ogni mezzo necessario - anche arrestando gli attivisti nelle
loro case, come è successo il 20 giugno….”
https://lessoulevementsdelaterre.org/blog/appel-aux-soulevements-de-la-terre-ce-qui-repousse-partout-ne-
peut-etre-dissous
INSORGIAMO!
“Il movimento di rivolta non può essere dissolto, perché le rivolte sono costituite da tutti i movimenti
contadini, ambientalisti, di conservazione dell'acqua e della terra.
Non si può dissolvere un movimento che sta crescendo, non si può dissolvere una rivolta che sta
nascendo. Perché, che si tratti di contadini, rappresentanti eletti o attivisti, noi siamo il popolo
dell'acqua, e siamo tanti e inafferrabili.
Per dimostrarlo, per rendere questa ennesima repressione una vera e propria impossibilità: insorgiamo
tutti insieme!”
FIRMARE QUI:
https://bfb35b84.sibforms.com/serve/MUIEABKlT8oOgb7hrQv1YkgpE3HEccOHTPFfBuj0Ap5yx9PzQ
_SiJd8-
5 GIUGNO 23 Soulevement de la terre:
“RICHIESTA DI SOSTEGNO A SEGUITO DI UN'ONDATA DI ARRESTI IN
FRANCIA IN RELAZIONE AL DISARMO DI UNA FABBRICA LAFARGE”
(Anche in italiano, cliccare in alto)
“Questa mattina presto, i gendarmi e la sottodirezione antiterrorismo (SDAT) hanno effettuato un'ondata
di perquisizioni in tutta la Francia.
Poco meno di quindici persone sono state perquisite simultaneamente in più di nove comuni e prese in
custodia.
Secondo le prime notizie di stampa, queste persone sono accusate di "distruzione organizzata" e
"associazione a delinquere", in relazione a un'azione di disobbedienza condotta il 10 dicembre 2022
contro lo stabilimento Lafarge di Bouc-Bel-Air (13), da diverse centinaia di persone….”
https://lessoulevementsdelaterre.org/blog/appel-a-soutien-suite-a-une-vague-d-arrestations-en-france-en-
lien-avec-le-desarmement-d-une-usine-lafarge
Maggio 23 APPELLO GREENPEACE:
“IN ITALIA È IN ATTO UN CRIMINE AMBIENTALE E SANITARIO
Pochissimi ne parlano, eppure siamo tra i Paesi più colpiti dalla contaminazione da PFAS, sostanze
chimiche che impattano sulla salute di tutti noi.
Utilizzati dalle industrie per produrre abbigliamento, cosmetici, packaging per alimenti e in tanti altri
prodotti di uso comune, vengono riversati nei nostri fiumi e nell’aria dove inquinano acqua e
coltivazioni, arrivando fino alle nostre tavole.
I PFAS sono pericolosi per noi e per l'ambiente.
CHIEDI AL GOVERNO ITALIANO LA MESSA AL BANDO DEI PFAS”
FIRMA: https://attivati.greenpeace.it/petizioni/zero-
pfas/?utm_source=greenpeace.org&utm_medium=news&utm_campaign=pfas&utm_content=blog-pfas-
lancio
23 MAGGIO 23:
“CAMPAGNA OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI PER LA DIFESA POPOLARE
NON VIOLENTA
GUIDA PRATICA ALL’ OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI 2023
Movimenti promotori: Lega Obiettori di Coscienza ( L.O.C.) Lega Disarmo Unilaterale (L.D.U.) -
Disarmisti Esigenti – WILPF Italia…
SE HAI DETTO NO
- Alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra i popoli (art. 11 Costituzione Italiana);
- alla ricerca, alla produzione, al commercio e all'accumulo di armi;
- all'aumento costante delle spese militari e dei bilanci militari nel mondo e in Italia
- al modello di difesa armato che paga militari professionisti, veri e propri mercenari della guerra
da impiegare al di fuori dei confini nazionali nelle cosiddette "missioni militari di pace" il cui vero
obiettivo è tutelare e rafforzare gli interessi economici dominanti
- all’intreccio tra minaccia nucleare e minaccia climatica per perseguire un modello economico
strutturalmente pacifico con la giustizia ambientale e sociale
SE VUOI DIRE SI
- Al cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e
nonviolento.
- Ad una riduzione delle spese militari partendo dalle incostituzionali
- All'approvazione di una legge per l'opzione fiscale con la possibilità di finanziare la pace anziché la
guerra.
- Alla Difesa Popolare Nonviolenta (DPN) che:
difende le relazioni sociali libere presenti su un territorio; mantiene i diritti umani, sociali ed
economici per tutta la popolazione; organizza un sistema istituzionale per fare tutto ciò con la
nonviolenza.
DICHIARA LA TUA OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI (E NUCLEARI)
SCEGLI LA DIFESA POPOLARE NONVIOLENTA ….
. MODALITA' DI ADESIONE
· Si compila LA DICHIARAZIONE DI OBIEZIONE - OSM (vedi TESTO sotto riportato)
· Si effettuano uno o più versamenti
· Si spedisce la dichiarazione al PresidentedellaRepubblica
e al Centro Coord. Naz. OSM x DPN. email : locosm1972@libero.it
(anche al capo del governo e ai presidenti sia del Senato che della Camera)….”
https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/obiezione2023guidapratica/