About Rete Ambientalista Al
Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Ciao a tutti e grazie a Michele ma anche a Gianfranco e agli altri che sicuramente interverranno.
Riporto qui sotto i punti 4,5,6 di Michele.
Sono assolutamente d'accordo con il punto 6. Il suggerimento costruire reti positive e costruttive
e non solo di contestazione delle cose negative. Mi ritrovo in questo dilemma perch da una vita
con frustrazione mi divido fra la pars destruens (distruggere le guerre...) e la pars construens.
Sul che fare alle europee, invece, ho le idee confuse. Per via del mio impegno pacifista (non
dunque sulla parte ambientalista, eppure le due sono inseparabili ma a quanto pare si fa a
compartimenti stagni) gli unici con i quali mi trovo un po' sono Potere al Popolo. Che per
andrebbe rinverdito parecchio!
Marinella
PUNTI DI mICHELE
4 Ora, anche in vista delle elezioni europee, sono iniziate le dichiarazioni a favore di liste
unitarie di vario tipo, dalla destra al centro-sinistra e alla sinistra. Vedremo solo nel 2019 se e
come si presenteranno, ma la cosa pi probabile sono tre livelli: sopra un duello tra Lega e 5
Stelle; pi sotto due liste costruite attorno a Pd e a FI; infine due (o tre) liste di radicali e della
sinistra (che potrebbe unirsi o dividersi tra Potere al Popolo, sindaci come De Magistris e Pizzarotti
e Liberi e Uguali).
5 E' chiaro che, in una situazione del genere,non ci sono grandi prospettive n "visioni",
ma soprattutto navigazione a vista per restare a galla e guadagnare qualche seggio. Le
posizioni incerte, altalenanti e le continue inversioni di rotta dei 5 Stelle su temi fondamentali, come
l'Ilva di Taranto, le Grandi Navi, i Vaccini, le Trivellazioni metanifere, le varie Alte Velocit, il Mose
ecc. ne sono la triste (talvolta incredibile) conferma.
6 Perci, per i comitati e i movimenti l'unica prospettiva attuale, secondo me, rafforzare tutte le
reti sia di settore (acqua, rifiuti, elettrosmog, no triv, consumi etici, nonviolenza, ecologia ecc.) sia
territoriali (comunali e regionali) e non fermarsi alla contestazione di di progetti
sbagliati (inceneritori, autostrade, strage di alberi ecc.) ma elaborare e sostenere proposte
positive alternative a quelle contestate o del tutto nuove (parchi, zone pedonali, itinerari ciclabili,
bio-edilizia, democrazia diretta,fitodepurazioni, restauri, ricicli, riusi, risparmio energetico e non
solo)
Riporto qui sotto i punti 4,5,6 di Michele.
Sono assolutamente d'accordo con il punto 6. Il suggerimento costruire reti positive e costruttive
e non solo di contestazione delle cose negative. Mi ritrovo in questo dilemma perch da una vita
con frustrazione mi divido fra la pars destruens (distruggere le guerre...) e la pars construens.
Sul che fare alle europee, invece, ho le idee confuse. Per via del mio impegno pacifista (non
dunque sulla parte ambientalista, eppure le due sono inseparabili ma a quanto pare si fa a
compartimenti stagni) gli unici con i quali mi trovo un po' sono Potere al Popolo. Che per
andrebbe rinverdito parecchio!
Marinella
PUNTI DI mICHELE
4 Ora, anche in vista delle elezioni europee, sono iniziate le dichiarazioni a favore di liste
unitarie di vario tipo, dalla destra al centro-sinistra e alla sinistra. Vedremo solo nel 2019 se e
come si presenteranno, ma la cosa pi probabile sono tre livelli: sopra un duello tra Lega e 5
Stelle; pi sotto due liste costruite attorno a Pd e a FI; infine due (o tre) liste di radicali e della
sinistra (che potrebbe unirsi o dividersi tra Potere al Popolo, sindaci come De Magistris e Pizzarotti
e Liberi e Uguali).
5 E' chiaro che, in una situazione del genere,non ci sono grandi prospettive n "visioni",
ma soprattutto navigazione a vista per restare a galla e guadagnare qualche seggio. Le
posizioni incerte, altalenanti e le continue inversioni di rotta dei 5 Stelle su temi fondamentali, come
l'Ilva di Taranto, le Grandi Navi, i Vaccini, le Trivellazioni metanifere, le varie Alte Velocit, il Mose
ecc. ne sono la triste (talvolta incredibile) conferma.
6 Perci, per i comitati e i movimenti l'unica prospettiva attuale, secondo me, rafforzare tutte le
reti sia di settore (acqua, rifiuti, elettrosmog, no triv, consumi etici, nonviolenza, ecologia ecc.) sia
territoriali (comunali e regionali) e non fermarsi alla contestazione di di progetti
sbagliati (inceneritori, autostrade, strage di alberi ecc.) ma elaborare e sostenere proposte
positive alternative a quelle contestate o del tutto nuove (parchi, zone pedonali, itinerari ciclabili,
bio-edilizia, democrazia diretta,fitodepurazioni, restauri, ricicli, riusi, risparmio energetico e non
solo)